15 January, 2025
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Piazza Roma - Il Portico copia

Nuovo appuntamento, presso la saletta del Portico, in piazza Roma, a Carbonia, per la manifestazione artistica “12×12”, voluta dall’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, in collaborazione con gli artisti cittadini.

Alle ore 18.00 verrà inaugurata la Mostra “I luoghi della solitudine e della libertà” di Francesco Silvetti, visitabile fino al 30 ottobre, tutti i giorni, dalle 18.00 alle 20.00.

L’arte di Francesco Silvetti appartiene al genere informale e ne contiene ogni variante. I diversi aspetti non sono individuabili nell’insieme delle opere presentate ma coesistono in ciascuna opera caratterizzando lo stile dell’artista. L’intento di Silvetti  non è quello di rappresentare realtà oggettive ma quello di dare un volto alle sofferenze dell’animo che accoglie nell’esercizio della sua professione di psichiatra.

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Come previsto dalle norme che regolano le procedure di autorizzazione per V.I.A. e A.I.A., è stato pubblicato oggi a pagina 40 de L’Unione Sarda (il quotidiano a maggior diffusione regionale), l’avviso del deposito degli atti presso il Savi, avvenuto ieri 23 ottobre 2015.

Martedì 27 ottobre, alle 10.00, intanto, presso la sala assemblee dello stabilimento di Portovesme, in concomitanza con la consegna delle buste paga, si svolgerò la consueta assemblea informativa. Ne ha dato comunicazione stamane la RSU Eurallumina.

FALDONI DOCUMENTI PROTOCOLLATI

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Archiviata la sconfitta dell’esordio casalingo con l’Edilfox Sol Caffè nel nuovo campionato di B1 di volley, la VBA/Olimpia torna in campo questo pomeriggio alle 16.00 sul campo della Pol. Roma 7 Volley, formazione che sette giorni fa ha esordio con una sconfitta, 3 a 1, sul campo della Foris Index. Due squadre a caccia dei primi punti, dunque, in un confronto che sfugge ad ogni pronostico.

Sugli altri campi, oggi alle 17.00  OSGB United Service – Foris Index, 18.30 Fanton Modena Est – Medea Montalbano Macerata, 20.00 Pol. Sarroch – Niagara 4 Torri Ferrara, 21.15 Videx Grottazzolina – Monini Spoleto; domani, alle 17.00 Edilfox Sol Caffè Grosseto – Pallavolo Massa, 18.00 Volley Lupi Santa Croce – Pallavolo Carpi.

Adrian Pablo Pasquali 3 copia Muro della VBA-Olimpia

 

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Spettacoli colorati e divertenti di ballerini, cantanti e trampolieri lungo tutto il Decumano hanno riempito il sito espositivo in occasione delle celebrazioni del National day dell’Ungheria, in programma ieri a Expo Milano 2015. Ad aprire la cerimonia ufficiale, il sottosegretario della difesa italiano, Domenico Rossi, a cui ha fatto seguito il discorso di Sandor Fazekas, ministro dello Sviluppo rurale ungherese. Presente anche il commissario generale dell’Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino.

«L’Italia è il quinto partner economico per l’Ungheria – ha sottolineato Rossi – e i rapporti commerciali tra le due nazioni creano lavoro per circa 28 mila magiari. Questo Paese rappresenta una possibilità straordinaria di sviluppo della sostenibilità nel settore agricolo e lotta allo spreco alimentare. Non a caso la zona centrale del Padiglione è ispirata all’Arca di Noè, simbolo di saggezza e salvezza degli uomini. L’Ungheria inoltre svolge un ruolo primario nell’individuazione di politiche mirate alla tutela di specie animali, vegetali e conservazione di biodiversità per il benessere delle generazioni future. Una sana e corretta alimentazione è legata alla ricerca scientifica.»

Proprio a tal proposito, l’Ungheria ha comunicato che al termine dell’Esposizione Universale il padiglione sarà rimontato a Szombathely, la più antica città magiara, come parte integrante del Centro della Tutela Creativa del Patrimonio e dello Sviluppo dei Valori.

«Il nostro padiglione è stato visitato da oltre 2 milioni di persone – ha spiegato il ministro Fazekas – ed è particolarmente attrattivo per la sua cucina: il kürtőskalács è stato premiato come uno dei migliori dolci di Expo Milano 2015. Il padiglione dell’Ungheria rappresenta la nostra terra, finalmente libera grazie alla rivoluzione del 1956. Ed è da allora che la nostra intraprendenza ci ha dato modo di iniziare a difendere e condividere i valori europei, a svolgere lavori creativi ed offrire grandi prodotti sfruttando le nostre risorse naturali, in particolare l’acqua.»

«In Ungheria – ha concluso Fazekas -, grazie a splendidi parchi nazionali che si estendono su oltre 25.000 ettari di terreno, possiamo facilmente sviluppare progetti legati all’agricoltura sostenibile, dando lavoro ad oltre 15.000 persone.»

I festeggiamenti sono poi proseguiti per tutta la giornata al padiglione ungherese con spettacoli, celebrazioni e degustazioni di prodotti tipici.

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.00, festa d’arte e comunità organizzata dall’associazione Carovana SMI insieme a Indisciplinarte e alla cooperativa Sant’Elia 2003.

L’appuntamento è nell’impianto sportivo comunale di via Schiavazzi, nel quartiere Sant’Elia a Cagliari, dove alle 21.00 comincerà una vera e propria partita di calcio tra una squadra composta da cinque danzatrici e una formata da cinque calciatori. Firma la coreografia di questa produzione, vincitrice a settembre dell’Award Moritz come “miglior spettacolo di Fira Tarrega 2015”, l’artista catalana Vero Cendoya, che lo scorso inverno ha indagato il tema in occasione di una sua residenza artistica proprio nel borgo Sant’Elia. La Partida è un modo per raccontare la vita attraverso il calcio, la musica, la danza. Le musiche originali sono di Adele Madau.

Sempre domani, ma nel quartiere Marina, si terrà l’ultimo appuntamento con “12parole7pentimenti”, esperimento sociale spiazzante per la regia di Rubidori Manshaft. Alle 12.00, alle 16.00 e alle 17.30, sedici persone per volta (è necessaria la prenotazione) partiranno lungo un percorso in quattro tappe in cui immagini e registrazioni audio racconteranno storie di amore, morte, sesso e denaro registrate furtivamente dall’artista svizzero (si tratta di una produzione Officina Orsi che s’inserisce nel progetto Swiss time con la rete Finestate Festival) alle fermate della metropolitana, nei bar, nelle sale d’attesa, a in altri contesti per indagare i temi più dibattuti dalla gente.

Oggi proseguono anche gli appuntamenti legati al progetto La promessa del mare: dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 negli spazi del Lazzaretto di Sant’Elia sarà visitabile l’installazione di PaulineFondevila La promessa del mare, una produzione dell’associazione l’Entorse (Francia) che vuole mettere in comunicazione i due mondi dell’arte e dello sport. Alle 18.00, l’appuntamento è  con “I giganti del Mediterraneo. L’amore disperato per gli squali e le balene”: parlerà il grande conoscitore di squali Alberto Luca Recchi, conosciuto per la sua partecipazione a diverse puntate del programma Rai Superquark.

La partida foto

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Niente da fare per la Dinamo Banco di Sardegna contro la corazzata CSKA Mosca, nella seconda giornata della fase a gironi dell’Eurolega. La partita è rimasta in equilibrio solo nel primo quarto, chiuso dalla squadra di Meo Sacchetti di un punto, 26 a 25, perché nel secondo quarto è emersa la netta superiorità del CSKA che, con un parziale di 35 a 15, è andato all’intervallo lungo sul 60 a 41.
Nel terzo quarto la Dinamo ha avuto una reazione d’orgoglio, riducendo il ritardo di tre lunghezze con un parziale di 22 a 19 ma nell’ultimo quarto il CSKA di Dimitris Itoudis ha ripreso la sua cavalcata vincente, superando quota 100 e mettendo altri 13 punti tra sé e la Dinamo, chiudendo con un parziale di 28 a 15, sul 107 a 78.
I migliori nella Dinamo sono stati Rok Stipcevic, impeccabile nelle conclusioni (16 punti, 1 su 1 da 2 punti, 4 su 4 da 3 punti e 2 su 2 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 20 di valutazione); Christian Eyenga (14 punti, 7 su 9 da 2 punti, 7 rimbalzi, 4 assist, 19 di valutazione) e David Logan (20 punti, 3 su 7 da 3 punti, 4 su 7 da 3 punti, 2 su 3 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 5 assist e 17 di valutazione). In ombra Marquez Haynes e Brent Petway.
Nel CSKA è difficile stilare classifiche di rendimento perché la squadra moscovita è parsa un orologio quasi perfetto con tutti i giocatoti scesi sul parquet del PalaSerradimigni in evidenza. Ben sette i giocatori in doppia cifra, con Nando De Colo a quota 18 (3 su 7 da 1 punti, 3 su 5 da 3 e 3 su 4 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 3 assist e 24 di valutazione, il migliore in campo), Kyle Hines a 15 (5 su 9 da 2 punti e 5 su 6 ai tiri liberi, 5 rimbalzi e 19 di valutazione), Aaron Jackson 12, Demetris Nichols 11, Milos Teodosic, Andrey Vorontsevich e Cory Higgins 10 punti a testa.
La vittoria del CSKA era prevedibile, non altrettanto il divario finale di 29 punti e, soprattutto, 3/4 di partita senza storia.
Per la Dinamo è la terza sconfitta consecutiva, dopo quella di Coppa di Istanbul e quella interna di campionato con l’Enel Brindisi. Ora bisogna reagire già lunedì sera a Varese, contro l’Openjobmetis e poi a Tel Aviv, contro il Maccabi, il 29 ottobre, per la terza giornata della prima fase dell’Eurolega.
Meo Sacchetti 1David LOgan 1Marquez Haynes 7

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Oggi, a 30 anni dalla storica visita di Papa Giovanni Paolo II a Iglesias, è stata inaugurata una lapide sul piazzale Giovanni Paolo II, nella miniera di Monteponi. Hanno presenziato, tra gli altri, il vescovo, mons. Giovanni Paolo Zedda; il sindaco e il vicesindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo e Simone Franceschi, le massime autorità militari del Sulcis Iglesiente e rappresentanti dei lavoratori del settore minerario.

Al termine, alle 18.00, al Centro culturale di via Cattaneo, si è svolto un incontro, introdotto dal vescovo di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, con la proiezione del film-documentario sulla visita di Giovanni Paolo II a Iglesias, realizzato dalla SarFilm di Salvatore Sardu. Dopo il saluto del sindaco, Emilio Gariazzo, don Roberto Caria, docente di Morale sociale alla Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, ha tenuto una relazione su “Il lavoro nella dottrina sociale da Giovanni Paolo II a Francesco”. Successivamente sono intervenuti alcuni ospiti testimoni della visita di Papa Wojtyla, con testimonianze particolarmente significative.

I lavori sono stati coordinati dal giornalista Ottavio Olita.

La giornata è stata organizzata dalla diocesi di Iglesias, con la collaborazione di Igea Spa e del comune di Iglesias.

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Il Papa a Iglesias 13 diocesi invito diocesi locandina

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Donatella Spano A

L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, è stata nominata presidente vicario della Commissione speciale di Protezione civile.

«E’ un ruolo che porterò avanti con energia, la stessa con cui ho voluto la ricostruzione del Sistema regionale – ha dichiarato l’assessore Spano -. La Commissione lavorerà con efficienza e rapidità per rispondere alle esigenze di Protezione civile anche in vista di possibili modifiche del Sistema nazionale e locale.»
Donatella Spano, ieri a Roma, ha partecipato alla prima seduta dell’organismo istituito dalla Conferenza delle Regioni. La plenaria è stata preceduta dal vertice a tre con il capo del Dipartimento nazionale Fabrizio Curcio e il presidente della Commissione speciale, l’assessore della Provincia Autonoma di Trento, Tiziano Mellarini. Nell’incontro sono state definite le linee di indirizzo che, di concerto, i due presidenti dovranno impostare nelle relazioni tra Regioni e Dipartimento nazionale, soprattutto alla luce del disegno di legge attualmente in discussione al Senato.
Durante la plenaria sono state approvate le linee guida sull’armonizzazione per tutta Italia dei codici colore, cioè la codifica di quattro colori associati, in modo biunivoco, ai livelli di allertamento: il verde per l’assenza di criticità, il giallo per l’ordinaria, l’arancione per quella moderata e il rosso per la criticità elevata. Tutte le regioni dovranno procedere con l’adeguamento. «Un punto su cui la Sardegna ha giocato d’anticipo inserendo questo standard nel Manuale operativo entrato in vigore lo scorso febbraio – ha concluso l’assessore Spano -. La codifica prevede anche l’allerta temporali e su questo fronte, per una maggiore efficacia, ci adegueremo in brevissimo tempo all’armonizzazione appena approvata»

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L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha proposto oggi la stipula di un protocollo d’intesa tra Regione e Liantza per rafforzare la rete
degli operatori dell’immigrazione in Sardegna, nel corso del convegno conclusivo del progetto, “L’altra faccia dell’immigrazione”, svoltosi a Cagliari, al quale è intervenuto in collegamento via Skype anche l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, insieme a rappresentanti istituzionali, esperti e operatori impegnati nel settore.
«Credo che il progetto Liantza che si chiude, vada in realtà considerato solo l’inizio di un percorso comune – ha detto l’assessore Mura -. Propongo di stipulare un Protocollo d’Intesa con la rete che è stata costituita in Sardegna: è una realtà preziosa per la Consulta regionale per l’Immigrazione, l’organo istituzionale che si occupa dell’integrazione dei migranti, che per certi versi ancora più difficile della prima accoglienza. Lavorando insieme potremo limitare la frammentarietà della progettazione e della spesa delle risorse finanziarie, che non sono poche». Dall’esponente della Giunta anche una “comunicazione di servizio” attesa dai tanti mediatori culturali presenti e salutata da un applauso della platea: «A novembre uscirà il bando per queste figure, che verranno inserite nell’Agenzia regionale del Lavoro».
«Il 15 ottobre – ha detto l’assessore della Sanità Luigi Arru – sono state presentate a Bruxelles le buone pratiche attive in Europa, e due regioni italiane, una era la Toscana, l’altra la Sardegna, sono state citate come modelli. Siamo riusciti a gestire gli sbarchi con grande umanità e professionalità. I medici sardi hanno garantito assistenza immediata in porto, ambulatori di strada per i migranti, centri di orientamento per servizi sanitari. Dopo il grande lavoro sulla prima accoglienza, ora dobbiamo farne uno altrettanto importante sull’integrazione. Liantza vuol dire rete e per l’integrazione serve proprio questo: lavorare insieme. Se riusciamo a dare una risposta di civiltà, contrastiamo il razzismo.»
Finanziato dall’assessorato regionale del Lavoro con risorse del Fondo sociale europeo 2007-2013, il progetto da quando ha preso avvio, ad aprile 2014, ha messo a confronto sul territorio operatori, istituzioni, rappresentanze degli immigrati. “Liantza” (“legame” in sardo) ha realizzato 171 incontri in tutte le province sarde, ha prodotto 52 schede progetto ed elaborato 12 protocolli d’intesa. Un percorso partito dal basso e fondato sull’ascolto per costruire, concretamente, una nuova politica dell’immigrazione.
Il convegno è stato aperto dai saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e dal Prefetto della provincia di Cagliari Giuliana Perrotta. Sono poi intervenuti Mario Argentero (Direttore del progetto Liantza), Riccardo Rosas (Assessorato del Lavoro), Stefania Congia (Ministero del Lavoro) e Mauro Carta (ricercatore Iares). Ha chiuso i lavori la Tavola rotonda sul tema “Quali politiche migratorie europee, nazionali e locali tra diritti di cittadinanza, necessità di accoglienza e complessità sociali” con gli interventi, oltre che degli assessori Mura e Arru, del sottosegretario del ministero degli Interni con delega all’immigrazione Domenico Manzione, del deputato Khalid Chaouki, relatore della proposta di legge di riforma della cittadinanza, e di don Marco Lai, direttore della Caritas Sardegna. L’europarlamentare ed ex ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge ha partecipato con un videomessaggio al dibattito, arricchito anche dalle testimonianze di alcuni immigrati integratisi in Sardegna. I lavori sono stati coordinati dal giornalista Nicola Scano.

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Grande riconoscimento per il Cammino di Santa Barbara, scelto dal ministero dei Beni culturali tra i modelli d’eccellenza del turismo religioso, insieme alla Via Francigena, al percorso di San Francesco e a quello di San Benedetto. Questi itinerari saranno presentati domani, alle 10.30, alla presenza dell’assessore Francesco Morandi e del ministro Dario Franceschini, nella sala della biblioteca di Castel Sant’Angelo a Roma, in occasione della conferenza stampa su “I cammini incontrano il Giubileo”.
Il Cammino di Santa Barbara gestito dall’associazione Pozzo Sella si snoda per circa 400 chilometri, attraversa tutti i luoghi di culto, siti minerari dismessi, si sviluppa su antiche strade, mulattiere e ferrovie usate in passato per il trasporto dei metalli.
«L’itinerario è simbolo di sostenibilità e trasversalità – dice il titolare del Turismo Morandi – associa alla valorizzazione del patrimonio culturale e religioso, del quale è pienamente salvaguardata la valenza spirituale, anche lo sviluppo complessivo del territorio, coinvolgendo comunità e imprese nella produzione di beni e servizi.»
Cammini significa anche sentieri, ippovie, ciclovie: «Per completare il nostro progetto di valorizzazione di queste iniziative occorrerà una stretta sinergia fra tutte le amministrazioni locali con la regia regionale e la strutturazione di un’offerta capace di posizionarsi sui mercati del Centro e Nord Europa».
All’interno dell’iniziativa avviata dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, sono in via di realizzazione azioni di promozione delle proposte più significative del turismo religioso isolano. Come i cammini già iscritti nel registro ufficiale di Nostra Signora Bonaria, San Giorgio vescovo di Suelli (dalla Trexenta alle Baronie), di Santu Jacu (dal Campidano di Cagliari alla Barbagia), di Sant’Efisio (da Cagliari a Pula). E i due Itinerari dello Spirito, già entrati a far parte dei circuiti internazionali del turismo religioso, ‘Arte romanica, natura e spiritualità’ e ‘Miniere, nuraghi e spiritualità”. Inoltre sta per decollare il piano di valorizzazione delle destinazioni di pellegrinaggio con il coinvolgimento dei comuni di Dorgali, Galtellì, Gesturi, Laconi, Luogosanto, Orgosolo e Sant’Antioco.
Il Giubileo straordinario del 2016 proclamato dal Papa, potrebbe essere anche l’anno dei cammini. Con questa prospettiva il ruolo strategico degli itinerari storico-religiosi e dello sviluppo del turismo sostenibile assumerebbe ancora più valore.
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