6 August, 2024
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Nell’ambito dell’azione di sistema “Welfare to work”, l’Agenzia regionale per il lavoro concede incentivi ai datori di lavoro per il reimpiego dei lavoratori espulsi dai processi produttivi del settore tessile della Sardegna.
I 3 milioni di euro disponibili saranno, in particolare, destinati a finanziare:
– bonus assunzionali per assunzioni a tempo indeterminato di disoccupati (compresi coloro che non percepiscono ammortizzatori sociali) residenti in Sardegna, regolarmente iscritti al competente Centro servizi per il lavoro competente, espulsi dai processi produttivi del settore tessile e considerati lavoratori svantaggiati;
– doti formative, da concedere una tantum ai datori di lavoro per azioni formative di adattamento delle competenze a seguito dell’assunzione;
– indennità di trasferimento, da erogare una tantum direttamente ai lavoratori la cui sede di lavoro disti più di 50 chilometri dal loro Comune di residenza.
Le richieste di incentivo saranno istruite e finanziate con procedura a sportello, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Possono richiedere le agevolazioni i datori di lavoro che:
– abbiano assunto o intendano assumere a tempo indeterminato lavoratori con le caratteristiche sopra indicate a partire da oggi, 21 ottobre 2015, e fino al prossimo 30 novembre;
– abbiano sede legale e/o operativa in Sardegna.
Sono escluse le aziende il cui rappresentante legale sia dipendente dell’Amministrazione regionale oppure di un Ente o Agenzia della Regione Sardegna.
Le domande di incentivo dovranno pervenire all’Agenzia regionale per il lavoro a partire da domani ed entro le ore 20.00 del 30 novembre 2015, tramite pec all’indirizzo agenzialavoro@pec.regione.sardegna.it
Ulteriori informazioni possono essere richieste con una delle seguenti modalità:
– tramite e-mail all’indirizzo di posta elettronica agenzialavoro.urp@regione.sardegna.it;
– presso l’Ufficio relazioni con il pubblico (URP) dell’Agenzia in via Is Mirrionis n. 195 a Cagliari (piano terra), aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e il martedì e il mercoledì anche dalle ore 16.00 alle ore 17.00;
– al numero telefonico 070 606 7039, negli orari indicati al punto precedente.

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Fine settimana ricco di appuntamenti per Nues, il festival dedicato ai fumetti e al cinema d’animazione dell’area mediterranea, che giovedì scorso a Cagliari ha aperto i battenti della sua sesta edizione (dal titolo Nuvole dal fronte) con la mostra “Woman Story” dell’illustratrice tunisina Takoua Ben Mohamed (aperta fino a sabato 24 all’ExArt).

Venerdì (23 ottobre), la manifestazione ideata e organizzata dal Centro Internazionale del Fumetto, con la direzione artistica di Bepi Vigna, va in trasferta a Carbonia per una tappa del giro di incontri editoriali (organizzati in collaborazione con il festival Èntula di Lìberos) con Otto Gabos. Alle 18.00, nella Sezione storia locale della Grande Miniera di Serbariu, il fumettista e illustratore cagliaritano (classe 1962, da una trentina d’anni di base a Bologna) presenta “L’illusione della terraferma” (Rizzoli – Lizard), la sua nuova graphic novel ambientata proprio nella cittadina sulcitana degli anni Trenta: un poliziesco incalzante in cui, sotto la luce sempre troppo forte del Sulcis, il commissario Ettore Marmo cerca di risolvere un triplice caso di omicidio, ingarbugliandosi nelle fitte trame di tormentate relazioni. L’indomani (sabato 24), Otto Gabos (al secolo Mario Rivelli) sarà invece a Sassari, alla Libreria Koinè, alle 17,30 (per poi chiudere la serie di presentazioni domenica 22 novembre a Iglesias, al Centro Culturale in via Cattaneo, alle 18, in un appuntamento in collaborazione con il circolo Arci della cittadina sulcitana).

Giornate significative quelle di sabato e domenica (24 e 25 ottobre) a Cagliari, allo Spazio Search (lo spazio espositivo nel sottopiano del Palazzo Civico, al numero due del largo Carlo Felice), comprese nella sezione del festival sulla Prima Guerra Mondiale, ideata con l’obiettivo di conservare la memoria dell’evento in occasione del suo centenario, ma anche per riflettere sull’attuale, drammatica situazione internazionale.

Otto Gabos

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La parata dei “Cantanti di Zakinthos” lungo tutto il Decumano, canti e balli tipici hanno riempito il sito espositivo in occasione delle celebrazioni del National Day della Grecia, in programma oggi a Expo Milano 2015. Ad aprire la cerimonia ufficiale, il sottosegretario di Stato per il Turismo, l’Economia e lo sviluppo, Elena Kountoura.

«Il concetto dello sviluppo sostenibile, tema portante della nostra presenza all’Esposizione Universale – ha detto il sottosegretario – non concepisce la terra solo come un museo per mantenere le risorse naturali, la flora e la fauna, ma include anche la preoccupazione per i sette miliardi di abitanti del Pianeta che hanno bisogno di cibo, istruzione e assistenza sanitaria.»

Il sottosegretario ha poi continuato ricordando il ruolo fondamentale che il turismo ha per l’economia greca, evidenziando anche l’importanza della cucina locale, vera e propria identità culturale, sancita anche dall’ingresso della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità, stilata dall’Unesco nel 2010. «Oggi più che mai – ha concluso Elena Kountoura – è necessario difendere il modello di sviluppo sostenibile, come il più completo, dal momento che prende in considerazione il fattore umano e rende l’economia, la società e l’ambiente concetti compatibili tra loro».

La delegazione italiana, guidata da Silvia Velo, sottosegretario di Stato all’Ambiente e alla Tutela del Territorio e del Mare, insieme al commissario generale di Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino, ha accolto gli ospiti ellenici ricordando la vicinanza e la solidarietà politica e sociale dell’Italia nei lunghi momenti di difficoltà passati da Atene negli ultimi mesi.

«La Grecia occupa un ruolo centrale all’interno della nostra casa comune, l’Europa – ha spiegato Velo -. Senza Europa saremmo più deboli, in balia di eventi imprevedibili e incontrollabili. La vostra storia recente dimostra come, con grande coraggio, abbiate affrontato una situazione che poteva creare danni gravissimi per il vostro Paese. Grazie per avere dimostrato quanto la Grecia abbia da offrire alle generazioni future, in un momento così cruciale per il nostro pianeta.»

Successivamente la delegazione greca ha visitato Palazzo Italia, mentre i festeggiamenti proseguiranno per tutto il giorno al Padiglione ellenico, all’interno del Cluster Biomediterraneo.

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Maialetti allo spiedo 2

Il ministero della Salute apre all’esportazione del maialetto sardo di allevamenti certificati. La notizia è arrivata stamane, nel corso della Tavola rotonda organizzata dall’assessorato regionale della Sanità all’Expo di Milano. Sollecitato dall’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, il direttore generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del ministero della Salute, Silvio Borrello, ha espresso apprezzamento per quanto la Regione sta facendo sul fronte dell’eradicazione della peste suina, dopo anni di inerzia. «Certo non si può risolvere il problema in un anno – ha detto -. Ci sono certamente cose che devono essere corrette dal punto di vista organizzativo».

Silvio Borrello ha aggiunto che si potranno far partire le carni suine, provenienti da allevamenti certificati. Concordi i rappresentanti nazionali di Assocarni, che hanno accolto con favore la notizia.

«Ci sono ancora tante cose da migliorare – ha detto l’assessore Arru – ma siamo sulla strada giusta. È indispensabile la collaborazione di tutti, a iniziare da quella tra gli assessorati alla Sanità e all’Agricoltura, e sinergia tra associazioni di allevatori. Facciamo rete, continuiamo a lavorare tutti per lo stesso obiettivo.»

Anche l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, intervenuta alla Tavola rotonda, ha sottolineato l’importanza di lavorare per la qualità alimentare. «Con il Programma di sviluppo rurale, approvato ad agosto – ha detto l’assessore dell’Agricoltura – vogliamo cogliere la sfida della qualità, produrre eccellenze alimentari. Stiamo destinando ingenti risorse al programma in particolare sulla parte che riguarda il benessere animale e la produzione integrata. Immediatamente partiremo con misure che, crediamo, possono contribuire ad avviare la Sardegna verso la risoluzione definitiva della peste suina».

Per Elisabetta Falchi e Luigi Arru, l’apertura all’esportazione delle carni termizzate è un segnale importante è atteso da quelle tante aziende sarde che hanno mantenuto altissimi standard di biosicurezza, esempi virtuosi che ora potranno aprire i mercati.

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Vigneti copia

I lunghissimi filari che si arrampicano sulle prime colline all’ingresso del paese, gli ordinati vigneti che si disegnano nelle aree tra Is Serras e San Michele, eleganti geometrie che si estendono nelle campagne di Ussana. Una passione per molte famiglie, più che un lavoro, quella per il vino. Il centro campidanese celebra i suoi gioielli con la manifestazione “Tempus de binnenna”, un viaggio tra sapori, tradizioni, artigianato e cultura. Si esalteranno i rossi e i bianchi del Campidano, vere e proprie eccellenze enologiche della Sardegna.

«Sarà una sagra che avrà come protagonista l’uva di produzione locale, tipica della tradizione di Ussana – evidenziano il sindaco Emidio Contini e l’assessore alla cultura Manuela Sedda -. Si tratta di un’occasione unica per rilanciare le attività legate all’agricoltura ed all’artigianato. Ussana vanta una lunghissima tradizione nella produzione dei vini di qualità, con apprezzamenti a livello nazionale e internazionale. Ecco perché vogliamo che la rassegna sia l’apripista per il rilancio economico e sociale del territorio».

L’evento – giunto alla quinta edizione – ideato e realizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Pro loco e l’Unione dei Comuni del Basso Campidano, avrà inizio domani con un percorso didattico rivolto agli studenti che – a partire dalle 9.00 – potranno riscoprire le diverse fasi della lavorazione dell’uva, con le tecniche per la vendemmia e un tour nelle cantine del paese. Alle 10.00 la semina su sodo, con una prova su campo a cura dell’agenzia Laore. Nel pomeriggio una manifestazione sportiva, poi alle 16.30 l’apertura del concorso enologico, con gli studenti dell’Alberghiero di Monserrato e la degustazione dei vini dei produttori di Ussana.

Venerdì 23 alle 10.00, nel Monte Granatico, è in programma un convegno sulle erbe officinali ed aromatiche curato da Marcello Pitzalis, con una mostra sulle piante aromatiche. In serata – con inizio alle 17.00 – la tavola rotonda sul tema “Il futuro delle cantine in Sardegna per lo sviluppo del territorio”. Parteciperanno i responsabili dell’assessorato regionale all’agricoltura, il sindaco Emidio Contini ed i primi cittadini dell’Unione dei Comuni del Basso Campidano. Alle 21.00, in piazza Municipio, la commedia dialettale “Aligheri no”.

Il clou della rassegna nel fine settimana. Sabato, a partire dalla mattinata, i portali campidanesi (da via Roma a via Chiesa) si apriranno ai visitatori, con mostre artigianali ed esposizione di prodotti enologici. Lungo il circuito non mancheranno le dimostrazioni sulla lavorazione del pane e sulla preparazione di antichi cestini. Alle 15.00 il corteo rievocativo sulla vendemmia, con la partecipazione di gruppi folk e cavalieri. Si alterneranno i cavalieri di Ussana, Monastir e San Sperate, i gruppi folcloristici San Sebastiano (Ussana), Goppaisi de Frorisi (Villasor), Neoneli, il gruppo etnico Is Mustayonis e S’orku foresu di Sestu e i suonatori di launeddas. Alle 19.00 la degustazione di prodotti tipici locali con la vitella arrosto ed i vini delle Cantine del territorio. Poi il tributo ad Andrea Parodi.

Domenica mattina – dalle 9.00 – l’apertura dei portali nel centro storico, con lavorazioni artigianali e della tradizione contadina. Ci sarà anche un’estemporanea di pittura per adulti e bambini legata alla rassegna. Alle 11 la messa solenne, nel sagrato di San Saturnino, dedicata alla Madonna del buon frutto. In serata sarà possibile visitare tutti i siti culturali del paese, con la degustazione di prodotti tipici nei diversi stand.

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Cristiano Erriu 1

L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, è intervenuto ancora una volta nel dibattito in corso da mesi sulla riforma degli Enti locali e all’esame della Prima commissione del Consiglio regionale.

«Lo schema di riordino del sistema degli Enti locali in Sardegna è scritto a caratteri cubitali nel programma di governo di questa Giunta e nel disegno di legge n. 176 approvato a dicembre. È molto chiaro e non è mai cambiato.», ha detto Cristiano Erriu.

«Lo schema prevede una città metropolitana a Cagliari, necessaria per rispondere in modo adeguato alle esigenze di governo delle complessità dell’unico polo urbano con un territorio caratterizzato da elevata densità abitativa, interdipendenza dei centri abitati, intensa concentrazione di attività produttive – ha aggiunto l’assessore Erriu -. Si tratta di una città diffusa, riconosciuta tale da Istat, Eurostat e OCSE. Il resto del territorio regionale sarà governato attraverso i Comuni e altri livelli di cooperazione intercomunale con poteri, competenze e funzioni adeguati a rispondere ai fabbisogni amministrativi dei territori e alle loro caratteristiche socio-economiche.»

«Nell’attesa della definitiva soppressione, successiva alla modifica della Costituzione, le Province rimarranno il minimo indispensabile e comunque saranno enti di secondo livello fortemente depotenziati – ha concluso Erriu -. Altra questione rispetto al tema del riordino istituzionale, che deve consentire anzitutto una governante efficace dei servizi e delle funzioni a beneficio dei cittadini amministrati, è la perequazione e il riequilibrio territoriale da effettuarsi con idonee politiche di sviluppo. La Giunta è pronta, su questo punto, ad investire su importanti progetti di sviluppo per grandi aree, valorizzando le caratteristiche dei territori.»

 

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Si è svolta stamane a Pula una cerimonia per ricordare il maggiore della Brigata Sassari Giuseppe La Rosa morto in Afghanistan. L’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione, Gianmario Demuro, è intervenuto, a Pula, alla cerimonia per ricordare il maggiore della “Brigata Sassari” Giuseppe La Rosa, morto in Afghanistan, l’8 giugno del 2013, in seguito a un attentato ai danni di un convoglio militare italiano sulla strada per Farah.

Giuseppe La Rosa era nato in Sicilia, a Barcellona Pozzo di Gotto, ma aveva un rapporto molto stretto con la Sardegna e con Pula in particolare.
Per iniziativa dell’Amministrazione comunale, nel cortile della casa Frau, è stata scoperta una lapide commemorativa.
Erano presenti il sottosegretario della Difesa Domenico Rossi, i sindaci di Pula e Teulada Carla Medau e Daniele Serra.
L’assessore degli Affari generali si è soffermato sui valori di cui il giovane Giuseppe La Rosa, morto all’età di 31 anni, è stato interprete. Gli stessi valori che hanno sempre contraddistinto la storia gloriosa della Brigata Sassari.

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Domani, giovedì 22 ottobre 2015, alle 18.30, nella nuova sede dei Riformatori sardi in viale Sant’Ignazio 30, a Cagliari, si terrà un’assemblea degli amministratori comunali sulla riforma degli enti locali e sul piano di razionalizzazione della rete ospedaliera predisposto dalla Giunta regionale, in discussione in commissione Sanità del Consiglio regionale.

In particolare sulla sanità, a introdurre la discussione sarà il libro bianco predisposto dal Centro studi del partito, coordinato da Franco Meloni, che mette a nudo  tutti i limiti di un piano mal fatto, confusionario e contraddittorio.

Sulla riforma degli enti locali, invece, la posizione del partito è fortemente critica. Secondo i Riformatori l’unica cosa da fare è quella che hanno suggerito i sardi con i referendum di tre anni fa: abolizione totale delle Province e il trasferimento delle competenze a Regione e Comuni.

Sede ex Provincia 8

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Un coordinatore regionale dei trapianti in Sardegna. Lo chiede il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), componente della commissione Sanità.

 «Occorre una figura di alto profilo che sovrintenda una struttura sulla materia e sia selezionato in Sardegna – dice Edoardo Tocco -. I trapianti di organi rappresentano una terapia consolidata nella moderna medicina e costituiscono per molti pazienti affetti da un grave ed irreversibile patologia di organo l’unica terapia.«

In Sardegna – secondo Tocco – c’è la necessità di una leadership che coordini le donazioni ed i trapianti. «Le strutture di eccellenza presenti nel territorio e le professionalità di alto livello – aggiunge Edoardo Tocco – richiedono la nomina di un coordinatore per i trapianti».

Edoardo Tocco porterà la questione nella commissione Sanità del Consiglio regionale. «La nostra Isola ha ormai raggiunto un soddisfacente livello di sensibilizzazione riguardo la donazione di organi. Siamo di fatto indipendenti, in grado di fronteggiare da soli le richieste di trapianto – conclude Edoardo Tocco -. Occorre però un salto di qualità, identificando una figura di alto profilo che coordini l’attività in Sardegna».

Edoardo Tocco 55

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Palazzo del Consiglio regionale A

I consiglieri regionali di Sinistra Ecologia e Libertà, Luca Pizzuto, Daniele Cocco, Francesco Agus e Eugenio Lai, unitamente ai consiglieri regionali Emilio Usula, Paolo Zedda, Valter Piscedda, Annamaria Busia e Roberto Desini, hanno presentato nei giorni scorsi un’interrogazione e una mozione in Consiglio regionale per chiedere al presidente Pigliaru e alla Giunta un intervento presso il Governo nazionale e il ministero della Difesa in relazione alla fase operativa dell’operazione “Trident Juncture 2015” che prenderà il via domani 22 ottobre principalmente presso il poligono militare di Capo Teulada, la più massiccia esercitazione militare dopo la guerra fredda, che coinvolgerà 30 Paesi, 36.000 uomini, 60 tra navi e sottomarini e circa 140 aeromobili: una vera e propria guerra simulata che si svolgerà in terra, mare e cielo tra Italia, Spagna e Portogallo.

Stamane presso il Consiglio regionale si è tenuta la conferenza stampa per precisare i punti e le richieste al presidente Pigliaru e la sua Giunta: «Riteniamo che, benché si tratti di temi di carattere internazionale e in capo al ministero della Difesa, sia necessario ribadire che la Sardegna è una Regione di pace e che, pur dovendo contribuire alle direttive militari nazionali e internazionali, si debba tenere conto della volontà di tutti quei cittadini e associazioni sarde che non vogliono più essere soggetti passivi rispetto alle decisioni sull’uso del proprio territorio. Chiediamo che la Regione Sardegna, tramite atti e interlocuzioni formali, blocchi o attenui l’impatto di queste operazioni e richieda formalmente al Governo che tipo di implicazioni sociali, economiche e ambientali avrà la Trident Juncture sui territori interessati. Con questa mozione – dichiarano ancora i firmatari – vogliamo portare all’attenzione della Giunta e del Presidente anche l’annosa questione delle servitù militari e chiedere conto dell’attuazione dell’ordine del giorno n. 9 approvato dal Consiglio il 17 giugno 2014».