6 August, 2024
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Tartaruga caretta caretta

Ieri pomeriggio, intorno alle 17.00, pescatore intento in attività di pesca al largo di Calasetta, ha rinvenuto uno splendido esemplare di tartaruga “caretta caretta”.

Del rinvenimento è stata informata la Capitaneria di Porto di Sant’Antioco che ha provveduto tempestivamente al recupero e a coordinarne la consegna in custodia al “Centro recupero Cetacei e Tartarughe marine” di Nora.

L’esemplare, lungo circa 50 cm, era impigliato nella lenza di un palangaro di superficie, in buono stato di salute ed ha trascorso la notte presso i locali della Capitaneria di Porto.

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Si é discusso dell’importanza del volontariato come promottore di valori che creino le condizioni per uno sviluppo sociale etico e solidale, prima ancora che economico, nell’incontro/dibattito organizzato presso la Chiesa di Scientology in via del Fangario, a Cagliari, giovedì 15 ottobre.

Hanno partecipato il dott. Doreid Mohamad, presidente dell’Associazione Sardegna Libano, impegnato in prima fila negli ultimi mesi nell’accoglienza dei migranti che arrivano sulle coste della nostra isola, le responsabili dell’Associazione culturale “Sant’Elia Viva”, che nel Borgo lavora per far rivivere un quartiere dove mancano i più elementari servizi e il degrado sembra voler prendere il sopravvento,il sig. Sulaiman, rapresentante a livello nazionale della comunità palestinese in Italia, naturalmente i volontari della Chiesa di Scientology che tutti i giorni lavorano nel campo della prevenzione e informazione sulle conseguenze causate dall’uso di droga e nel promuovere i Diritti Umani, hanno dato la loro testimonianza.

Il dibattito si è incentrato, soprattutto, sulla necessità di vedere la persona che ha bisogno di aiuto come un Essere Umano, senza distinzione di colore, razza o provenienza sociale, e di come un atteggiamento sincero e disinteressato volto all’aiuto di tanti volontari, coinvolgendo altre persone crea le condizioni per una rinascita morale, etica e solidale di cui la società ha tanto bisogno.

Ogni oratore ha dato la sua testimonianza sulle situazioni spesso drammatiche in cui sono costretti ad operare e alla fine tutti si sono convinti di come, oggi piu’ che mai, il ruolo del volontariato sia indispensabile.

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Il Tar riapre l’ufficio postale di Cortoghiana. Il sindaco Giuseppe Casti stamane ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto: «Il Tar della Sardegna ci ha dato ragione: l’ufficio postale di Cortoghiana non poteva essere chiuso e la battaglia, anche legale, che abbiamo portato avanti con i cittadini ha dato esiti positivi. Sia chiaro, l’attenzione dell’Amministrazione comunale non calerà né su questa, né su altre vertenze».

Poste Cortoghiana 1Assemblea per le Poste a Cortoghiana 2 copia

Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, nel corso della conferenza stampa di presentazione del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera della Asl 7 tenuta stamane dal commissario straordinario Antonio Onnis, ha sottolineato che è arrivato il tempo di superare i commissariamenti, non solo nella sanità ma in tutti i settori.
“Abbiamo criticato tanto la Giunta Cappellacci per aver commissariato tutto – ha sottolineato Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia e presidente del CAL, il Consiglio delle Autonomie locali – ma dobbiamo dire che la Giunta Pigliaru si sta comportando allo stesso modo. Non è più possibile andare avanti così, perché nessuno può pensare di fare programmazione in 8 o anche 12 mesi. Si deve dare il tempo di programmare e quindi verificare i risultati.”
Nel Sulcis Iglesiente, oltre alla Asl 7, si trovano sotto la gestione commissariale anche l’ex provincia di Carbonia Iglesias, destinata alla cancellazione definitiva, e il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.image

E’ in corso nella sede della Asl 7, in via Dalmazia, a Carbonia, la conferenza stampa del commissario straordinario Antonio Onnis, sullo stato di attuazione del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera. Sono presenti i sindaci di Carbonia e Iglesias, Giuseppe Casti ed Emilio Gariazzo, e il vicepresidente della conferenza socio sanitaria Angelo Deidda, sindaco di Domusnovas.
A fine mattinata il servizio completo.

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Oggi a Expo Milano 2015 si è celebrata la “Giornata Mondiale dell’Alimentazione”, alla presenza del Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon e del Direttore Generale della FAO, José Graziano Da Silva. Una giornata importante, che ha visto la consegna proprio a Ban Ki Moon, da parte del Ministro delle Politiche Agricole, Forestali e Alimentari, Maurizio Martina, della Carta di Milano, la più importante eredità immateriale dell’Esposizione Universale. Nel corso dell’evento, il primo cittadino di Milano, Giuliano Pisapia, ha invece consegnato, sempre a Ban Ki Moon, il Patto tra i sindaci di centinaia di grandi città del mondo per l’attuazione di politiche alimentari urbane sostenibili.

La giornata, che ha visto la partecipazione di numerose personalità, come Sua Maestà la Regina Letizia di Spagna, il Presidente della Slovenia, Borut Pahor, il Ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, si è aperta con la visita a Padiglione Zero del Segretario Generale delle Nazioni Unite, accompagnato dal Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala. Nel pomeriggio ecco la sessione di lavoro “Finance for food”, alla quale ha partecipato anche il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan. Ban Ki Moon, in compagnia della moglie Yoo, ha poi visitato altri padiglioni, come Palazzo Italia, gli Emirati Arabi e l’area Kinder+Sport, dove ha incontrato il campione di calcio Roberto Baggio, ambasciatore della Fao, e il presidente di Ferrero, Francesco Paolo Fulci.

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il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al World Food Day Giornata Mondiale dell'Alimentazione a Expo Milano 2015. MILANO, 16 OTTOBRE 2015.  ANSA/STEFANO PORTA

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E’ ancora polemica, nel Sulcis Iglesiente, sul servizio di assistenza domiciliare della Asl 7 di Carbonia. A prendere posizione oggi è Sanzio Bertolazzo, presidente dell’associazione onlus Le Rondini.

«L’associazione onlus Le Rondini – denuncia Sanzio Bertolazzo – da sempre ripone massima fiducia nelle istituzioni laddove è tangibile il senso del dovere e l’onestà d’intenti, ma si trova costretta, suo malgrado, a denunciare la situazione preoccupante che si sta delineando a discapito dei pazienti ventilati in Assistenza Domiciliare della ASL 7 di Carbonia. Quella che viene impropriamente chiamata Riorganizzazione e Implementazione altro non è che una parodia inutile e dispendiosa, che si rinnova di mese in mese senza mai trovare credibilità da parte dei malati, familiari e opinione pubblica.»

«Non vi è traccia di organizzazione valida, solida e funzionante – aggiunge Bertolazzo -, di dotazione organica adeguata, di figure professionali con formazione specifica, di considerazione della centralità del paziente, di valutazione e soddisfacimento dei bisogni, del rispetto della dignità e della volontà del malato e delle famiglie, di gestione delle emergenze e che non rispetta i principi normativi di riferimento. Non prevede la reperibilità medica nelle 24 ore ma il ricorso, in caso di urgenza, al sistema di emergenza territoriale, alla guardia medica o al medico di base, circostanza che inevitabilmente porterebbe al ricovero in ospedale con costi aggiuntivi in termini economici per l’Azienda e di sofferenza inutile per il paziente. E’ un modello imposto, non condiviso, in totale antitesi rispetto alle effettive necessità e bisogni di assistenza specialistica, posto in essere in modo unilaterale; un castello di sabbia senza fondamenta.»

«L’Associazione Le Rondini – dice ancora Bertolazzo -, in rappresentanza dei propri iscritti e associati ma soprattutto a tutela di chi ”non ha voce”, fermamente convinta ora più che mai della necessità di una politica sanitaria rispondente in modo efficace ai bisogni reali della popolazione del Sulcis Iglesiente, rigetta in toto la presunta riorganizzazione delle cure domiciliari voluta dal Commissario della ASL 7 dr. Antonio Onnis, in quanto ritenuta un oltraggio al comune senso di giustizia e di civiltà e un’offesa alla dignità delle persone sofferenti e delle proprie famiglie.

La tanto richiamata “implementazione delle cure domiciliari” è di fatto una DEPLEMENTAZIONE se non un DEPAUPERAMENTO ancorché uno SMANTELLAMENTO di un sistema che per tanti anni ha soddisfatto le esigenze di quella parte di popolazione in condizioni di fragilità il cui grado di soddisfazione è stato pari al 100%. Ma, soprattutto, contestiamo le pretestuose motivazioni di un presunto risparmio economico che mal celano l’incapacità degli amministratori di questa ASL e dell’assessore della Sanità nel comprendere l’incongruenza tra servizio offerto e reali bisogni.»

«Forti del guadagnato sostegno dell’IPASVI che con la nota n. 379 del 1.9.2015 del presidente Graziano Lebiu “farà tutto quanto è nelle sue prerogative per invitare la ASL 7 di Carbonia a trovare una soluzione condivisa”, continueremo a pretendere l’appropriatezza delle cure attraverso un percorso differenziato per i pazienti affetti da SLA e in ventilazione meccanica domiciliare così come previsto dalle delibere regionali. Qualora la programmazione dovesse proseguire senza le modifiche richieste, riterremo il Commissario della ASL 7 dr. Antonio Onnis RESPONSABILE della violazione dei diritti dei malati e della disapplicazione arbitraria della normativa vigente e di ogni eventuale conseguenza si verifichi a danno dei nostri cari, al pari dell’assessore alla Sanità dr. Luigi Arru, il quale, informato del rischio cui sono esposti i cittadini più fragili con elevato livello di complessità, non interviene a loro difesa e tutela, legittimando di fatto il Commissario. Nel frattempo – conclude Sanzio Bertolazzo – ci vediamo costretti a proseguire la nostra protesta rifiutando l’assistenza infermieristica e se necessario anche quella medica per arrivare fino allo sciopero della fame.»

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Ospedale Civile di Cagliari

La Asl di Cagliari ha approvato il Regolamento per la concessione dei permessi retribuiti per il Diritto allo Studio 2015/2016.
Il C.C.N.L. integrativo del C.C.N.L. del Comparto Sanità stipulato in data 20.09.2001 all’art. 22, disciplina l’istituto del diritto allo studio mediante la concessione, al personale interessato dell’area contrattuale del Comparto, dei permessi retribuiti nella misura massima di 150 ore. Annualmente l’Azienda approva, con formale deliberazione, il regolamento per la concessione di detti permessi. Le domande di ammissione al beneficio vengono consegnate all’Area Formazione nei termini stabiliti dal regolamento, che, successivamente all’esame delle richieste pervenute, provvede con apposito atto ad indicare e comunicare i nominativi dei beneficiari dei permessi.
In caso di necessità, i dipendenti possono frequentare i corsi e le lezioni prima che intervenga l’autorizzazione, restando inteso che una volta ottenuta l’autorizzazione, le ore utilizzate verranno computate nel numero di quelle concedibili per il diritto allo studio, ovvero, qualora l’autorizzazione non venga concessa, si provvederà al loro recupero nelle forme indicate dall’art. 14 del Regolamento per la concessione dei permessi retribuiti per il Diritto allo Studio.
Il personale dipendente che intende usufruire del diritto allo studio per l’a.a 2015-2016 dovrà presentare domanda, utilizzando il modello fac simile scaricabile dalla sezione Corsi e formazione, entro e non oltre il 23/10/2015.

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«Quali particolari parametri hanno portato all’esclusione della spiaggia di Porto Pino, sito di interesse comunitario, dalla Carta delle spiagge della Sardegna, redatta dall’assessorato regionale del Turismo.»

E’ quanto chiede il capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, in un’interpellanza rivolta al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore regionale del Turismo Francesco Morandi.

«Nella Carta delle spiagge della Sardegna, elaborata sotto l’egida dall’assessorato regionale del tTurismo, artigianato e commercio nell’ambito di un progetto cofìnanziato dall’Unione europea – scrive Gianluigi Rubiu – risulta non essere stata rappresentata, nella versione stampata, la spiaggia di Porto Pino, ricadente tra i Comuni di Sant’Anna Arresi e Teulada. Tale mappa ha funzione di illustrazione grafica tramite immagini delle 200 spiagge che maggiormente rappresentano la nostra Regione, mentre nel sito Sardegnaturismo, sono elencate e descritte tutte le spiagge dell’Isola.»
«Il sito di Porto Pino – aggiunge Rubiu – è una località costiera di riferimento per il Golfo di Palmas, situato nel basso Sulcis (da Carbonia sino a Sant’Anna Arresi) caratterizzata da un ecosistema di estremo rilievo, grazie alla presenza di una vasta pineta spontanea di pino d’Aleppo, presente in Sardegna solo in questa zona e nell’Isola di San Pietro; questo habitat è inserito in prossimità di una vasta zona umida interna, che costituisce un perfetto insediamento per l’allevamento dei capitoni, una specie di femmina di anguilla, nota per le sue dimensioni; su questo si fonda da una parte una importante realtà produttiva locale e dall’altra un variegato ecosistema naturale, che abbraccia il mare, la flora e la fauna ittica e volatile, che popola questa zona; e il litorale di Porto Pino, per tutte queste considerazioni di carattere naturalistico, è già riconosciuto come sito di interesse comunitario dell’UNESCO.»
«La spiaggia, lunga circa 4 chilometri, è tradizionalmente suddivisa in tre porzioni: due distinte spiagge, separate dai ruderi di un molo, che anticamente proteggeva un altro canale adduttore, e la più nota zona delle dune di sabbia bianca; la cosiddetta prima spiaggia, ubicata alle spalle dei parcheggi comunali, è lunga 550 metri, ed è formata da sabbia compatta e grigiastra, tipica colorazione dovuta allo sgretolamento delle cosiddette banquettes, ovvero cumuli di posidonia oceanica che si depositano sulla sabbia durante le mareggiate, che contrasta in maniera totalmente naturale l’erosione della spiaggia; questa prima parte è maggiormente fornita di servizi e di conseguenza, è la più frequentata dai bagnanti; la seconda spiaggia, lunga poco meno di 2 chilometri, è formata da sabbia bianca ed è meno frequentata, a causa del difficile accesso carrabile, salvo nella sua parte iniziale e finale, che risultano più facilmente raggiungibili da strade e parcheggi; è suddivisa amministrativamente tra i Comuni di Sant’Anna Arresi e Teulada.
La zona delle dune, o sabbie bianche (Is arenas biancas), è il terzo settore della spiaggia ed è lungo circa un chilometro; esso è situato nel territorio comunale di Teulada e si trova all’interno del poligono militare di Teulada; il sito è accessibile solo durante il mese di agosto; l’area è conosciutissima a livello internazionale e dà il giusto risalto a tutto il litorale di Porto Pino; appare incomprensibile – attacca Gianluigi Rubiu – come nel formato stampato della Carta delle spiagge della Sardegna, contenente una selezione di 200 spiagge, non risulti proprio la spiaggia di Porto Pino; si tratta di un danno d’immagine rilevante per tutto il territorio del Sulcis Iglesiente, in cui spicca un’area considerata come una delle perle ambientali della Sardegna e  non sono affatto chiari i parametri utilizzati per la selezione delle spiagge da inserire nel formato stampato della mappa, in quanto il non inserimento della spiaggia di Porto Pino è totalmente incomprensibile per quanto descritto in precedenza.»
Tenuto conto che sarebbe opportuna una revisione immediata di tale carta, con l’inserimento della spiaggia di Porto Pino nell’elenco delle spiagge della Sardegna, Gianluigi Rubiu chiede di interpellare il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore regionale del Turismo, artigianato e commercio Francesco Morandi per sapere:
1) quali particolari parametri abbiano portato all’eliminazione della spiaggia di Porto Pino dalla Carta delle spiagge della Sardegna, redatta dall’Assessorato;
2) se non appaia opportuna una revisione immediata della Carta delle spiagge della Sardegna, con l’inserimento della spiaggia di Porto Pino in tale elenco;
3) se sia opportuno dare priorità, nella rappresentazione grafica, a tutti i siti di interesse nazionale (SIN) e i siti di interesse comunitario (SIC) presenti in Sardegna.

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Fruzioone della fiscalità di vantaggio per comuni

Il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, ha reso noto oggi il documento aggiornato sullo stato di attuazione della fiscalità di vantaggio per le piccole e medie imprese del Sulcis Iglesiente, aggiornato alla data di ieri, 15 ottobre 2015.

«L’applicazione del regime fiscale e contributivo di Zona Franca Urbana alle piccole e micro imprese del Sulcis Iglesiente è pienamente operativa. La ZFU ha carattere “sperimentale”: è la prima in Italia ad avere un’estensione provinciale mentre, di regola, riguarda aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio economico, sociale e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo inespresse.

Al bando, chiuso il 7 aprile 2014, sono seguiti i provvedimenti di attuazione (Decreti Direttoriali MISE del 17.04.2014 e del 2.05.2014) che hanno approvato gli elenchi delle imprese ammesse alle agevolazioni. I benefici fiscali e contributivi sono diventati disponibili a inizio estate 2014.»

Le risorse assegnate ammontano a 124,95 milioni di euro, le imprese beneficiarie 4.375 (il 62,3% ditte individuali). Il 66,7% delle imprese ammesse al beneficio fiscale si concentrano in tre settori di attività economica: commercio e riparazione, costruzioni, alloggio e ristorazione.

Al 2 settembre 2015 le imprese che hanno avviato la fruizione sono 3.282 (il 75,02% delle ammesse), l’importo concesso ammonta a 92,49 milioni di euro, l’importo fruito 31,2 milioni di euro (33,73% sul concesso).

Le imprese che hanno avviato l’utilizzo del beneficio fiscale sono state categorizzate per classi di importo fruito:

– il 22,8%, 747 unità, ha fruito tra il 60%-100% del beneficio loro assegnato. Si tratta sostanzialmente di ditte individuali (38,6%) e Società di capitale (26,8%

– la maggior parte, il 57,9% – pari a 1.899 unità, ne hanno al momento usufruito solo sino al 30%.

– le rimanenti 636 unità (il 19,4%) hanno utilizzato tra il 30%-60% del beneficio loro assegnato.

Il Decreto MISE del 10.04.2013 definisce le imprese di nuova o recente costituzione quali unità di micro e piccola dimensione che, alla data dell’istanza per le agevolazioni, si trovano nei primi tre periodi di imposta dalla data di costituzione dell’impresa.

– Il 12,8% delle imprese ammesse ad agevolazione sono unità di nuova o recente costituzione (561 unità), con un’agevolazione concessa pari a 24,8 milioni di euro (il 19,9% degli importi complessivi assegnati alla misura)

– oltre la metà (57,2% – 321 unità) delle nuove/recenti imprese hanno avviato la fruizione e utilizzato 3,07 milioni di euro di beneficio fiscale (il 9,8% del totale fruito dalla imprese che hanno complessivamente avviato l’utilizzo del beneficio fiscale).

Il 67,8 delle 3.282 imprese che hanno avviato la fruizione del beneficio fiscale sono localizzate in 6 Comuni della Provincia e assorbono il 70,7% degli importi fruiti via F24 (22,05 milioni di euro).

Carbonia 24,7%, Iglesias 21,2%, Sant’Antioco 9,2%, Carloforte 6,9%, Domusnovas 4,6%, Portoscuso 4,1%.

Ciò rispecchia la distribuzione delle unità produttive sul territorio. Nei medesimi 6 Comuni si colloca, infatti, il 70,03% delle unità locali della Provincia di Carbonia Iglesias con il 77,1% del numero degli addetti.

Il Decreto MISE del 10.04.2013 all’articolo 19 definisce i casi/situazioni e modalità secondo cui le agevolazioni concesse vengono revocate. Tra queste, ad esempio, l’accertamento della insussistenza dei requisiti previsti per l’accesso alle agevolazioni, il trasferimento dell’attività economica al di fuori della ZFU prima dei 5 anni previsti dalla data di accoglimento dell’istanza di agevolazione, ecc.

Sono 183 i preavvisi di revoca accertati al 2.09.2015, pari al 4,2% delle imprese ammesse al beneficio fiscale dai Decreti di concessione.

3,69 milioni di euro gli importi in fase di revoca, pari al 2,95% del totale delle agevolazioni concesse.

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