5 August, 2024
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Allegato di posta elettronica

Ultima serata al MiniMax, oggi a Cagliari, per Multiversal EXP-OFF, la cinque giorni di musica di ricerca e di improvvisazione organizzata in collaborazione da Spaziomusica, associazione culturale Ouroboros, Nuovo Panificio, Ciclofficina Sella del Diavolo, Bar Florio e Sa Domu de Liz. Tre le performance in scaletta a partire dalle ore 21.30 sul palco del ridotto del Teatro Massimo (in viale Trento, dove non si terranno invece quelle già annunciate per questa sera – venerdì 9 – causa allerta meteo): apre il duo italo-giapponese di Paolo Gaiba Riva (elettronica, clarinetto) e Kurihara Takuya (laptop), seguito da due percussionisti sardi: Giacomo Salis e Paolo Sanna; chiusura con il trio italo-svizzero-finlandese ZGB composto da Dario Fariello (sax alto) Alex Riva (flauto) e Mikael Fzafiroski (chitarra elettrica).

Due, invece, gli altri appuntamenti di Multiversal EXP-OFF ancora in programma per la parte “underground” della manifestazione, che dopo aver fatto tappa mercoledì a Sa Domu de Liz nel quartiere di Castello (in via Lamarmora), giovedì alla Ciclofficina Sella del Diavolo nel rione Marina (in via Principe Amedeo), e venerdì al Bar Florio (in via san Domenico), nel weekend pianta ancora le tende a Villanova, al Nuovo Panificio: qui, al civico 101 di via San Giovanni, domani (sabato 10) sono attese le performance di Pecore Caramellate, di Andrea Deidda (elettronica), del francese Victor Remy (chitarra elettrica, drum machine) con l’americano Travis McCoy Fuller (elettronica, tapes) e la tedesca Teresa Riemann (batteria), e di un trio italo-turco-francese formato da Danilo Casti (elettronica, tapes), Çağrı Erdem (chitarra elettrica) e Anatol Petit (batteria). Sipario su Multiversal EXP-OFF domenica (11 ottobre), sempre al Nuovo Panificio: di scena alle 11.00 il francese Antoine Elias (laptop e tastiere) seguito dalla svizzero Alex Riva (flauti). A mezzogiorno Electronic Noise Improvisation, una conversazione con il cagliaritano Roberto Zanata. Spazio quindi, a partire dalle 15.00 a una lungo pomeriggio con Matricomio + Trishira&Efedra (performance di movimento e suono), Mikael Szafiroski (Finlandia; chitarra elettrica), gli italiani Donald Scalas (laptop), Emanuele Balia (laptop) e Raoul Moretti & Massa Sonora Concentrata (arpa, percussioni, elettronica), il francese Rotor (drum machine, chitarra elettrica), DTA (Italia-Turchia; chitarra, batteria), i francesi Theo Strauss (voce, chitarra elettrica) e Anatol Petit (batteria) col giapponese Kurihara Takuya (laptop) e lo statunitense Matthew Burnett (laptop), la tedesca Teresa Riemann (batteria) col turco Çağrı Erdem (chitarra elettrica) e Dario Fariello (sax alto), l’FM_Project (laptop, video) e la performance visuale “The color of escaping dogs” della cagliaritana Laura Farneti con la tedesca Anna Heydel.

Chiusa la sua parte in Multiversal EXP-OFF, il Festival Spaziomusica ritorna mercoledì 14 con una serata tutta all’insegna della musica tradizionale cinese. Due diversi appuntamenti sono in programma al Lazzaretto, il Centro Culturale in via dei navigatori, nel quartiere Sant’Elia: il primo, alle 19 (in collaborazione con il Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio dell’Università di Cagliari e il Labimus), è una conversazione sul tema degli etnomusicologi Ignazio Machiarella e Marco Lutzu con il musicista Zhang Jinbing che poi, alle 21.00, sarà impegnato in concerto con Cheng Hongyuan e Huang Zhilu: protagonista il guqin, strumento plurimillenario della tradizione cinese, paragonabile per eleganza e fascino al liuto rinascimentale in Europa.

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Ignazio Locci 2 copia

Considerata l’escalation di fatti di cronaca degli ultimi giorni (si vedano, tra i tanti, il caso della “Baby gang” a Iglesias, degli arresti di due giovanissimi per spaccio di sostanze stupefacenti tra i minori a Sant’Antioco e, ancora, della studente quindicenne fermata a Iglesias dai carabinieri dopo l’acquisto di marijuana), sarebbe il caso che la Regione si sforzasse di mettere in campo una serie di iniziative volte al contenimento del fenomeno della criminalità minorile, cercando di coinvolgere il più possibile la scuola, istituzione irrinunciabile e determinante nell’educazione dei giovani.

Così è del resto delineato nella Finanziaria regionale 2015 (Articolo 34, Istituzione del fondo per la legalità) con la quale la Regione si impegna a sostenere «iniziative finalizzate alla formazione e all’aggiornamento dei docenti e degli altri operatori di istruzione e formazione e al coinvolgimento degli studenti di ogni ordine e grado» per contribuire al raggiungimento di diversi obiettivi, tra i quali «interventi per la prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle situazione di devianza, anche attraverso l’accordo con l’autorità giudiziaria minorile». E ancora: «La creazione di strumenti per far emergere le situazioni di illegalità eventualmente presenti negli istituti scolastici». Insomma svariate attività che hanno come obiettivo prioritario la prevenzione di fatti incresciosi.

Ebbene, l’articolo 34 della Finanziaria regionale è per ora lettera morta. Niente è stato realizzato, nonostante i buoni propositi. È il momento che l’assessorato regionale dell’Istruzione si degni di attuare la legge, creando gli strumenti per lottare contro un fenomeno che rischia di degenerare. Non possiamo lasciare alle forze dell’ordine, che già svolgono un lavoro egregio nel contrasto della criminalità tra giovani e giovanissimi con le pochissime risorse a disposizione, anche il compito di fare, da sole, attività di prevenzione. La politica ha il dovere di assumersi le sue responsabilità.

Ignazio Locci

Forza Italia Sardegna

 

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Confartigianato Imprese Sardegna giudica negativamente l’ipotesi di aggiungere il canone Rai agli oneri generali di sistema e alle imposte che nel complesso già pesano per il 38,6% sul costo finale dell’elettricità pagato dalle famiglie italiane: «Sarebbe il quattordicesimo balzello nella bolletta elettrica».

Per Confartigianato Sardegna l’utilizzo della bolletta elettrica per esigere il canone finirebbe per appesantire il costo dell’energia e rendere più complessa la lettura delle voci di costo. Già oggi la soddisfazione dei sardi circa la chiarezza e la comprensibilità della bolletta dell’energia elettrica è molto bassa: il 57,2% non si ritiene soddisfatto di questo aspetto del servizio.

Secondo Confartigianato Sardegna, le ipotesi avanzate dal Governo dovrebbero essere l’occasione per sciogliere il nodo del canone speciale pagato dalle imprese. Oggi gli imprenditori pagano il canone di abbonamento speciale, con un gettito annuo di 74 milioni di euro, per il possesso di apparecchi atti/adattabili alla ricezione dei programmi radiofonici/televisivi, con qualsiasi mezzo e tecnologia diffusi, in esercizi pubblici o in locali aperti al pubblico e comunque al di fuori dell’ambito familiare.

Un tributo che gli artigiani definiscono anacronistico e illegittimo perché rivolto anche ad imprenditori che, oltre a pagare già il canone Rai ordinario, sono chiamati a pagare anche per il possesso di qualsiasi dispositivo che riceve il segnale tv, inclusi i sistemi di videosorveglianza. Come dire che ad un imprenditore basta possedere uno smartphone, un Ipad o un impianto antifurto per essere costretto a pagare una somma che può arrivare a 6.000 euro l’anno.

Secondo Confartigianato quella del canone speciale Rai è una richiesta assurda perché vengono ‘tassati’ strumenti di lavoro che gli imprenditori utilizzano non certo per guardare i programmi Rai. Si tratta di un vero e proprio balzello non più giustificato. La diffusione degli strumenti digitali portatili con l’elevato utilizzo di contenuti on line, che arriva fino al 48,1% del totale della popolazione, rende obsoleta e superata questa forma di prelievo sulle imprese e ne aumenta i costi burocratici.

«A seguito delle nostre proteste – sottolinea Confartigianato Imprese Sardegna – nei mesi scorsi numerosi esponenti del Governo si erano impegnati a cancellare il canone speciale pagato dalle imprese. Mi auguro che le ipotesi allo studio del Governo siano l’occasione perché ciò avvenga.»

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Alle 9.00 il Settore Meteo DMC dell’ARPAS ha pubblicato un nuovo avviso con il quale comunica che:

Al momento perdura il disservizio nella ricezione dati del Radar di Monte Rasu e non è pertanto possibile produrre aggiornamento della situazione meteo.

Aggiornamento situazione idropluviometrica

Sulla base delle informazioni acquisite dalla rete fiduciaria in telemisura si segnala che: nell’ultima ora i valori più elevati sono stati registrati dalle stazioni ubicate a Minni Minni (agro di Castiadas) 10.4 mm, Santa Maria di Neapolis 10 mm. Precipitazioni anche nel bacino del Cixerri con valori pari a 6.8 mm a Iglesias e 8 mm San Michele. Si riportano i valori di precipitazione più significativi registrati nelle ultime 2 ore dalla rete in telemisura: Minni Minni (agro di Castiadas) 11.6 mm, Santa Maria di Neapolis 10 mm, San Michele 9.4 mm, Siniscola 8.2 mm, Jerzu 8 mm, e Iglesias 8.2 mm. Nelle ultime dodici ore si segnalano a Siniscola 86.6 mm, Fluminimannu a Decimomannu 56.2 mm, Monte Petrosu 56 mm. Per quanto riguarda gli idrometri non si registrano significative differenze rispetto al bollettino precedente.

Aggiornamento situazione dai presidi territoriali regionali

Sulla base delle informazioni pervenute dai presidi territoriali si segnala che i livelli dei corsi d’acqua monitorati non hanno subito variazioni significative rispetto al bollettino precedente. I gestori degli invasi non hanno finora segnalato ulteriori manovre di scarico. E’ tuttora in corso solo lo scarico dalla diga Maccheronis sul Posada con una portata di circa 15 mc/s.

Nuvole su Cagliari 1 copia

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«È tutto molto bello, e pensare che all’inizio quasi stentavo a credere  fosse possibile realizzare un evento di tale portata. E invece oggi posso tranquillamente affermare che si tratta di un grande successo.»

Alena Šeredová, nota showgirl e modella ceca, ha visitato oggi Expo Milano 2015 e ne è rimasta davvero impressionata positivamente. Accompagnata dai figli, ha fatto inizialmente tappa a Padiglione Zero: «Ci è piaciuto moltissimo, la libreria all’ingresso è come un simbolo dell’Esposizione Universale, dove in ogni cassetto c’è da scoprire qualcosa di noi o per noi».

La visita è poi proseguita in Brasile, Angola, Repubblica Ceca (dove, come madrina del padiglione, ha anche premiato il duemilionesimo visitatore), Regno Unito, Palazzo Italia, Austria, senza dimenticare Children Park, particolarmente apprezzato dai figli. «I miei ragazzi – ha detto Alena – hanno riscoperto tante cose che io a casa ho sempre insegnato loro, come, per esempio, risparmiare energia spegnendo la luce e non sprecare l’acqua. Qui a Expo Milano 2015 hanno imparato giocando».

Prima di lasciare il sito, Alena Šeredová ha assistito allo spettacolo dell’Albero della Vita.

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La V (Attività produttive), presieduta dall’on. Luigi Lotto (Pd), ha proseguito oggi il ciclo di audizioni sul Testo Unico in materia di energia e certificazione energetica con l’intervento degli assessori degli Enti locali Cristiano Erriu e dell’Industria Maria Grazia Piras.

L’assessore Erriu ha espresso una valutazione positiva sulle modifiche del testo introdotte dalla commissione, soprattutto con riferimento alle premialità volumetriche collegate alla riclassificazione degli edifici in base all’efficienza energetica. «E’un aspetto che non era stato affrontato compiutamente nella legge 8/2015 (semplificazione urbanistica e miglioramento del patrimonio edilizio) – ha osservato – ed è giusto che diventi un elemento permanente della legislazione regionale». L’assessore ha invece manifestato alcune riserve sui Catasti comunali degli impianti termici perché, a suo giudizio, «potrebbe rivelarsi un appesantimento per i Comuni ed una sorta di duplicazione del registro regionale; è preferibile attribuire questi compiti ad un unico soggetto in modo da favorire la cooperazione fra Regione ed Enti locali».

Cristiano Erriu, infine, ha auspicato un approfondimento della parte del testo che introduce limiti, privilegiando il comparto agricolo, alla platea di soggetti che possono produrre energia da fonti rinnovabili.

L’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha sottolineato l’importanza delle integrazioni migliorative che la commissione ha apportato al testo «ora più coerente con la normativa nazionale di riferimento ed in alcune parti più avanzato, come nell’estensione a tutta la pubblica amministrazione (che rappresenta il 10% dei consumi energetici della Regione) dell’obbligo di costruire e riconvertire i propri fabbricati ad Energia Quasi Zero».

Quanto alla proposta, contenuta nel Testo unico, di costituire una Agenzia cui delegare la gestione della complessa materia energetica, l’assessore ha affermato che «lo spirito della proposta è certamente condivisibile perché il settore dell’assessorato che si occupa di energia ha bisogno di essere specializzato, anche se l’indirizzo generale della Giunta, coerente con una politica di spending review, è quello di ridurre per quanto possibile le strutture della Regione; una soluzione intermedia potrebbe essere quella di costituire al posto dell’attuale servizio una nuova direzione generale all’interno dell’assessorato».

Nel successivo dibattito hanno preso la parola il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu, i consiglieri Antonio Gaia (Cps), Luigi Crisponi (Riformatori), Oscar Cherchi (Forza Italia) e Cesare Moriconi (Pd).

Il presidente della commissione Luigi Lotto, in sede di conclusioni, ha dichiarato fra l’altro che «il problema degli impianti alimentati da energie rinnovabili al servizio delle aziende agricole va senz’altro approfondito, tenendo presente che il nostro obiettivo di fondo è quello di intervenire concretamente a sostegno degli imprenditori sardi in un settore come quello agricolo che nella nostra Regione ha una grande tradizione ma anche forti potenzialità di crescita».

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

(Af)

 

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Il Movimento Partite Iva insorge contro la perdurante chiusura della sede di Carbonia della Camera di Commercio.

«Doveva essere una normale chiusura legata al periodo feriale invece, passati i mesi di agosto e settembre – si legge in una nota del Movimento -, la sede distaccata di Carbonia della Camera di Commercio resterà sbarrata ancora per tutto il mese di Ottobre. Ma c’è chi sostiene che non aprirà più.»

A nulla è servita la vibrata protesta del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, che nella lettera inviata al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e al commissario straordinario della Cciaa, Paola Piras, denunciava l’omissione del preminente interesse pubblico al corretto funzionamento dei servizi camerali, con l’evidente pregiudizio per la collettività ed in particolare per le imprese e i loro consulenti professionisti operanti nella circoscrizione di Carbonia Iglesias.

Lettera che concludeva con due richieste: di tempestivo ripristino del servizio; e di incontro urgente, anche per conoscere il reale fondamento delle voci circolate sulla chiusura definitiva della sede distaccata del Sulcis.

Da parte sua l’ente in un successivo comunicato si giustificava così: «L’attuale chiusura è dovuta al pensionamento dell’unica risorsa dedicata all’ufficio periferico di Carbonia e alla necessaria e conseguente riorganizzazione».

Mentre un recente comunicato pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente avverte: «Nelle more del perfezionamento di uno specifico progetto operativo per la sede periferica di Carbonia, finalizzato a contemperare le esigenze degli utenti locali con quelle dell’Amministrazione, la chiusura proseguirà per tutto ottobre».

«Giustificazioni inaccettabili – tuona il presidente del Movimento Partite Iva, Paolo Bullegas -. È inammissibile che un Ente con una pianta organica di oltre 70 dipendenti attenda un pensionamento, senza disporre provvedimenti utili al proseguo del servizio. Ma ancor di più inaccettabile un abbandono del territorio che traspare tra le righe. Le imprese del Sulcis Iglesiente pagano a costo di grandi sacrifici il cosiddetto “diritto camerale”, denaro che nelle finalità dell’ente deve essere restituito in servizi alle Partite Iva. Abbiamo stimato che nelle casse dell’Ente ogni anno versiamo oltre 1 milione di euro – aggiunge Bullegas -. Non possiamo accettare che questi soldi siano utilizzati nell’esclusivo interesse della provincia di Cagliari. Per questi motivi, non condividiamo il contenuto di un volantino, affisso negli uffici camerali di Carbonia da una associazione di categoria di livello nazionale, ove si rende disponibile al rilascio dei certificati presso la propria sede; meglio avrebbero fatto ad esprimere la propria disapprovazione alla persistente chiusura degli uffici che sta creando danni alla comunità del Sulcis.»

Alle critiche del presidente Bullegas, si aggiungono quelle dei vicepresidenti del Movimento – Corrado Di Bartolo e Elio Cancedda – nei confronti dei sindaci: «Questo territorio continua a subire un progressivo abbandono sotto il silenzio assordante degli amministratori locali. I sindaci, a partire da quelli del capoluogo, devono dire se hanno intenzione di intervenire per arrestare questo disastroso percorso. Non possiamo accettare che venga tolta dignità al Sulcis Iglesiente senza che si faccia nulla per evitarlo, e soprattutto pensando di non assumersi le proprie pesanti responsabilità. I sindaci si impegnino formalmente affinché sia scongiurata la chiusura della Camera di commercio, e per rafforzare le attività di sostegno alle imprese per lo sviluppo dell’economia locale».

«Chiediamo rispetto per ciò che rappresentano le Partite Iva – conclude Paolo Bullegas –, intendiamo offrire alle istituzioni il nostro contributo su un tavolo permanente di monitoraggio dei dati economici, con l’obiettivo di fornire puntuali informazioni utili ad indicare linee di intervento strategiche per sostenere la ripresa produttiva; perché sostenere le 9mila imprese del territorio significa soprattutto tutelare gli oltre 22mila addetti: la più importante forza produttiva del Sulcis Iglesiente.»

CCIAA_IngressoSedeCarboniaViaFertilia_set2015

 

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Piero Comandini 6

L’on. Piero Comandini primo firmatario, insieme al alcuni esponenti del Gruppo PD in Consiglio regionale, di una interrogazione urgente sulla mancata attivazione del fondo di anticipazione, previsto nella finanziaria 2015, a favore dei Gruppi di Azione Locale i quali, non dispongono di risorse proprie, per cui si rende assolutamente necessario intervenire con fondi regionali, così da garantire le anticipazioni indispensabili per chiudere e rendicontare i progetti finanziati con il PSR 2007/2013.

I lunghissimi tempi di istruttoria delle domande, nonché i tempi di pagamento delle stesse da parte dell’organismo pagatore (AGEA) hanno determinato una mancanza di liquidità dei GAL della Sardegna che non sono in grado di liquidare gli impegni assunti per la chiusura de Piani Locali di Sviluppo con la conseguenza di fallimento degli stessi.

Piero Comandini sollecita «una risposta urgente da parte dell’assessorato dell’agricoltura, per capire le motivazioni che hanno portato alla mancata attivazione del fondo di anticipazione, a favore dei GAL, così come stabilito dall’art. 9 della L.R. 5 del 9 marzo 2015, fondo previsto proprio per evitare la bancarotta dei GAL e salvaguardare un settore già fortemente provato. I GAL -aggiunge Piero Comandini – svolgono un ruolo chiave per lo sviluppo locale, attuano gli assi III e IV del Programma di Sviluppo Rurale, che è il principale strumento di programmazione e attuazione in materia di agricoltura, definisce le strategie, gli obiettivi e gli interventi per il settore agricolo, agro-industriale e forestale e per lo sviluppo rurale dell’isola, per promuovere la crescita e creare occupazione nelle zone rurali e per migliorare la sostenibilità».

Piero Comandini precisa che «il costo delle anticipazioni sarebbe pari a zero per la Regione Sardegna in quanto i GAL restituirebbero le somme ricevute a seguito del rimborso da parte di AGEA, perciò “chiediamo” – sottolinea ancora Comandini – l’immediata attivazione del fondo di anticipazione e l’erogazione dei finanziamenti, indispensabili per evitare il fallimento dei GAL. Inoltre, sarebbe auspicabile valutare la possibilità di chiedere, visti i tempi ristretti, una proroga delle rendicontazioni 2007/2013 a giugno 2016».

«E’ nostro dovere dare un appoggio alle comunità̀ interessate – conclude il consigliere del PD – offrire ad esse e a tutti i sardi le necessarie garanzie per prevenire forti e negativi ripercussioni al fine di evitare situazioni di instabilità da cui possano scaturire gravi danni al settore

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Domani, sabato 10 ottobre, l’Associazione Culturale Palmas Vecchio, in collaborazione con il comune di San Giovanni Suergiu, realizzerà l’evento “Le Radici della Vita, tingiamo di verde il nostro futuro”.

L’Associazione Culturale Palmas Vecchio, in occasione del 53° anniversario di Palmas Suergiu, pianterà con le famiglie di ogni bambino nato a Palmas a partire dal 2011 (anno della fondazione dell’associazione) ad oggi un’ulivo.

La piantumazione degli alberi (circa 43 piante di ulivo) avrà luogo nel villaggio di Palmas Suergiu e avrà lo scopo di festeggiare i nuovi nati e rendere più verde il nostro paese.

Parteciperanno all’evento i bambini nati dal 2011 ad oggi con le rispettive famiglie e chi si vorrà unire a dare una mano.

 locandina le radici della vita

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«Un luogo incredibile, stracolmo di gente. Visitare Expo Milano 2015 è un’esperienza bellissima». Con queste parole Martin Castrogiovanni, uno degli uomini simbolo della Nazionale italiana di rugby, ha commentato il suo tour odierno all’Esposizione Universale.

Accolto dal commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, l’atleta di origine argentina ha fatto tappa a Padiglione Zero, successivamente a Palazzo Italia e poi ha sostato in Argentina, dove ha anche pranzato.

«Sono impressionato dalla folla che visita i padiglioni – ha aggiunto Castrogiovanni -, pare di essere in una grande città. E poi ogni Paese racconta la sua storia, facendo conoscere tradizioni e costumi tipici: davvero affascinante.»

In serata il pilone che attualmente milita nel Racing Metro 92, club francese di massima divisione, ha visitato anche il Regno Unito e si è concesso una passeggiata lungo il Decumano, scattando numerose fotografie e firmando autografi ai tanti visitatori che lo hanno riconosciuto.

Martin Castrogiovanni 2 Martin Castrogiovanni 1