5 August, 2024
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Il consigliere regionale Ignazio Locci (Forza Italia Sardegna) lancia un appello alla Regione, affinché si impegni per combattere la piaga del punteruolo rosso (coleottero artefice della moria delle palme in Sardegna), e porre così un argine all’infestazione che ormai sta raggiungendo livelli ben oltre lo stato di allerta.

«Come? – si chiede Locci -. Stanziando fondi a favore dei Comuni, lasciati soli a combattere contro quella che può ben essere definita una vera e propria epidemia.»

«Nonostante sia ormai appurata la massiccia presenza nell’Isola del parassita (nel Basso Sulcis è quasi impossibile contare i danni, tanto è alta l’incidenza) – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco – l’assessorato regionale all’Ambiente, nella scorsa Finanziaria, non ha previsto alcun tipo di finanziamento a favore dei Comuni. In sede di discussione del documento contabile avevamo cercato, con apposito emendamento, di proporre lo stanziamento di almeno un milione di euro, ma la nostra iniziativa era stata bocciata contro ogni logica. La Giunta aveva preferito prevedere dotazioni per le Aziende florovivaistiche volte a indennizzare gli eventuali danni. Decisione dovuta, ci mancherebbe. Ma molto più saggio sarebbe stato agevolare il lavoro dei Comuni ponendoli nelle condizioni di operare per la prevenzione e la cura delle piante colpite dal punteruolo.»

«Tuttavia c’è sempre tempo – conclude Ignazio Locci -: l’assessorato dell’Ambiente si adoperi, dunque, per prevedere una linea di intervento che agevoli la salvaguardia e la cura delle palme senza abbandonare le amministrazioni comunali a combattere con le armi spuntate.»

Il punteruolo rosso

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“AVO Cagliari 1985-2015: da trent’anni a fianco dei malati” è il tema dell’iniziativa che sabato 10 ottobre celebrerà l’attività dell’associazione che coinvolge centinaia di volontari nell’assistenza dei pazienti degli ospedali cittadini. Appuntamento a partire dalle 9.00 e per tutta la giornata presso l’Hotel Setar di Quartu Sant’Elena. Sarà l’occasione per fare un bilancio dell’attività svolta ma anche per prefigurare gli scenari futuri che riguardano più in generale il volontariato ospedaliero nell’isola.

Nata nel 1975 per diffondere i valori di solidarietà, condivisione, amicizia, gratuità e dono di sé, l’Avo in Italia conta circa 250 sedi, con oltre trentamila volontari che prestano gratuitamente servizio in cinquecento ospedali, residenze sanitarie assistite e case di riposo. L’AVO in Sardegna conta oggi circa 900 volontari, e di questi 330 operano a Cagliari, negli ospedali Binaghi, Brotzu, San Giovanni di Dio, e presso il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura del Santissima Trinità e nell’unità spinale dell’Ospedale Marino.

“AVO Cagliari 1985-2015: da trent’anni a fianco dei malati” si aprirà sabato con la Messa, che sarà celebrata alle ore 9.00. Alle 10 inizierà l’accoglienza dei partecipanti, prima dell’inizio vero e proprio dei lavori previsto per le 10.30.

A portare i saluti saranno la presidente dell’AVO di Cagliari Giorgina Orgiu e la presidente dell’AVO Sardegna Maria Franca Muscas, insieme alle autorità, al direttore sanitario dei presidi ospedalieri Binaghi e Santissima Trinità di Cagliari Maria Teresa Orano, al direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera Brotzu Marinella Spissu, al presidente del Csv “Sardegna Solidale” Giampiero Farru, e al delegato nazionale AVO Giovani Michele Piras e ai già presidenti AVO di Cagliari.

La seconda parte della mattinata sarà dedicata agli interventi più specifici.

Il fondatore e primo delegato nazionale dell’AVO Giovani Lorenzo Calucci interverrà sul tema “L’’AVO e le nuove sfide”, mentre Arnaldo Pangrazzi (padre camilliano e docente di pastorale e di formazione di pastorale clinica) parlerà di “Cuori accanto alle diverse fragilità”. Al presidente della Federavo Claudio Lodoli spetterà invece il compito di chiudere gli interventi con la sua relazione su “Il ruolo sociale dell’AVO”. 

La mattinata si concluderà con la consegna dei riconoscimenti ai soci. Dopo il pranzo, l’iniziativa proseguirà alle 16.30 con lo spettacolo teatrale del gruppo “Non Solo Ippocrate”, a cui seguirà la conclusione dei lavori e i saluti.

VolontariAvo

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La V Commissione “Attività Produttive”  ha sentito questa mattina gli assessori dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, e dell’Ambiente, Donatella Spano. Al centro delle due audizioni, in particolare, gli aspetti legati alla realizzazione di impianti eolici in terreni agricoli.

L’assessore Falchi ha ribadito il massimo impegno della Giunta in materia di energia con la recente approvazione delle linee guida del Piano energetico regionale. «E’ nostra intenzione stabilire prioritariamente il fabbisogno energetico dell’Isola – ha detto Falchi – una volta concluso questo passaggio capiremo come e dove intervenire per evitare speculazioni e scongiurare danni all’ambiente».

Sull’eolico in agricoltura, l’assessore ha chiarito che le politiche energetiche della Giunta saranno in linea con quelle europee: «L’idea è quella della multifunzionalità delle imprese, gli agricoltori devono avere la possibilità di installare mini-impianti per abbattere i costi di gestione e integrare il reddito aziendale». L’esponente della Giunta Pigliaru ha poi manifestato qualche perplessità sulla possibilità di realizzare gli interventi in alcune aree della Sardegna sottoposte a vincolo paesaggistico: «In questi casi temo che non sarà facile installare le pale – ha affermato Elisabetta Falchi – il tema dovrà essere necessariamente approfondito».

L’assessore ha poi risposto alla sollecitazione del consigliere di Forza Italia Oscar Cherchi che ha chiesto di conoscere la posizione dell’esecutivo sul solare termodinamico e sulle zone in cui realizzare gli impianti. «Il termodinamico è una delle opzioni in campo per una Regione che si candida a diventare territorio ecosostenibile – ha detto l’assessore Falchi – se ben impostato, può essere una valida alternativa nella produzione di energia. Verranno privilegiati i progetti da realizzare nelle aree minerarie dismesse che hanno a disposizione grandi estensioni di terreni ormai compromesse. In questo modo non verranno sottratti spazi utili alle zone a vocazione agricola e, allo stesso tempo, si eviteranno interventi a macchia di leopardo».

Nel dibattito sono intervenuti diversi consiglieri. Il capogruppo di Area popolare sarda Gianluigi Rubiu ha manifestato preoccupazione sul destino del Testo Unico paventando una possibile impugnazione del provvedimento «perché non conforme alla normativa europea».

Antonio Gaia (Ups) ha rimarcato la necessità di impostare il nuovo Piano energetico sulle rinnovabili e, su questo punto, ha chiesto di aprire un confronto serrato con lo Stato e con Bruxelles.

Fabrizio Anedda (Sinistra Sarda) ha invece sottolineato la necessità di definire con chiarezza i criteri per le autorizzazioni alle imprese in modo da evitare speculazioni.

Il presidente della Commissione Luigi Lotto (Pd) ha assicurato la massima attenzione su tutti gli aspetti segnalati dai consiglieri che saranno affrontati  una volta che la Giunta trasmetterà al Consiglio la documentazione sulle linee guida del Piano energetico. Sul Testo Unico, invece, Lotto ha precisato che la proposta scaturita dalla Commissione ha un obiettivo preciso: dare la possibilità alle aziende agricole di produrre e vendere energia ed impedire l’assalto ai terreni da parte di società esterne. «Vanno messi dei paletti per evitare che si realizzino parchi eolici camuffati – ha detto Lotto – la ratio della norma è duplice: evitare speculazioni e incentivare la multifunzionalità delle imprese agricole».

Nell’audizione successiva, l’assessore all’Ambiente Donatella Spano ha manifestato apprezzamento per il testo predisposto dalla Commissione. «L’impianto è condivisibile – ha detto Spano – recepisce il Dl della Giunta sull’efficientamento degli edifici e introduce novità importanti per il mondo agricolo».  Spano è poi entrata nel dettaglio del provvedimento segnalando alcune incongruenze di carattere tecnico contenute nel testo e un possibile profilo di incostituzionalità nella parte in cui si introducono dei limiti per la produzione di energia e per le autorizzazioni riservate a un’unica categoria di imprenditori.

Sui rischi di un forte impatto ambientale degli interventi, Donatella Spano ha suggerito alla Commissione di riflettere sulla possibilità di prevedere un incentivo per i consorzi di agricoltori («consentirebbe di ridurre il numero delle pale  e di utilizzare le migliori tecnologie a disposizione»).

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha chiesto all’assessore di  tenere in considerazione due aspetti: 1) la possibilità di ricorrere al fotovoltaico nelle zone agricole non esposte al vento, 2) tempi certi per la definizione delle istruttorie delle pratiche.

Stessa richiesta è stata avanzata da Antonio Gaia (Ups) che ha sollecitato una disciplina più agile in modo da evitare inutili e dannose sovrapposizioni tra i soggetti responsabili dei procedimenti (SUAP e SAVI).

L’assessore Spano ha ricordato che la strada della semplificazione è un obiettivo primario della Giunta. «Per rendere le procedure più agili abbiamo già istituito uno sportello unico – ha concluso l’assessore – il problema delle lungaggini non dipende dalla Regione. Spesso i giudizi della sovraintendenze sono dirimenti».

I lavori della Commissione proseguiranno nel pomeriggio con le audizioni degli assessori dell’Urbanistica e dell’Industria Cristiano Erriu e Maria Grazia Piras.

Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

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Gioia, canti coinvolgenti e balli tradizionali hanno caratterizzato il National Day della Repubblica di Gibuti, in programma oggi a Expo Milano 2015. Uno spettacolo accattivante del 4 Mars Group ha accolto l’arrivo della delegazione ufficiale guidata dal Viceministro degli Esteri con la delega alla Cooperazione Internazionale, Ahmed Ali Silay. A seguire l’alzabandiera accompagnato dagli inni nazionali.

«L’Esposizione Universale rappresenta senza dubbio un’opportunità importante per rafforzare sempre di più i legami di amicizia tra Gibuti e l’Italia – ha detto Ahmed Ali Silay -. Il nostro padiglione mostra tutta la ricchezza, la diversità e la generosità di un Paese variegato e offre ai visitatori la possibilità di vivere un momento di piacere e di convivialità grazie all’alimentazione e a sapori unici.»

A fare gli onori di casa il commissario generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino: «Nonostante il contesto climatico difficile e una superfice ridotta, la Repubblica di Gibuti è molto ricca per quanto riguarda la biodiversità. Basti pensare alla sua barriera corallina e alle foreste di mangrovie. Inoltre la gastronomia locale è una vera mescolanza di sapori, colorata ed esotica. Expo Milano 2015 è un’occasione propizia – ha concluso Pasquino – per promuovere il settore agricolo di Gibuti e stabilire dei contatti per attrarre nuovi partner commerciali che possano contribuire alla riduzione della carestia e della povertà».

Dopo la cerimonia, la delegazione ha fatto tappa a Palazzo Italia per la visita e il pranzo ufficiale. I festeggiamenti sono proseguiti con degustazioni e performance culturali all’interno del Cluster delle Zone Aride, dove il Gibuti ha il proprio spazio che si fonda sul tema “Il Paese dai mille e un sapore”.

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Proseguono a Cagliari gli appuntamenti con il Festival Spaziomusica. Domani (venerdì 9), terza serata al MiniMax (il ridotto delTeatro Massimo, in viale Trento) per una nuova serie di performance all’insegna di Multiversal EXP-OFF, la cinque giorni organizzata in collaborazione con l’associazione culturale Ouroboros, Nuovo Panificio, Ciclofficina Sella del Diavolo, Bar Florio e Sa Domu de Liz: un evento che fa incontrare e mette a confronto musicisti e artisti locali con i loro colleghi del collettivo Multiversal, la rete internazionale che riunisce artisti europei (e non solo) impegnati nella ricerca e nella sperimentazione musicale.

Di scena, a partire dalle 21,30, il giapponese Morihide Sawada (percussioni), un trio formato dall’italiano Tom de Testa (basso elettrico, tapes), dalla tedesca Teresa Riemann (batteria ) e dal turco Çağrı Erdem (chitarra elettrica); spazio poi all’americano Odor Baby (laptop), e in chiusura al duo che vede insieme un altro statunitense, Travis McCoy Fuller (elettronica, tapes), con il cagliaritano Danilo Casti (elettronica, tapes).

Multiversal EXP-OFF ruota anche intorno all’idea di attraversare la scena della sperimentazione musicale cagliaritana passando dagli spazi istituzionali a quelli “underground”, cercando di eliminare la barriere estetiche e concettuali che talvolta li dividono. Nel tardo pomeriggio, dalle 18, la rassegna fa dunque tappa in un altro dei luoghi che ne definiscono il percorso: dopo Sa Domu de Liz e la Ciclofficina Sella del Diavolo, stavolta è il turno del Bar Florio, nel quartiere di Villanova (in via san Domenico). Protagonisti gli italiani Alex & Mixa Fortuna (chitarra e voce), Paolo Gaiba Riva (elettronica, clarinetto) con il portoghese Henrique Fernandes (contrabbasso), il francese Theo Strauss (voce, chitarra elettrica) in duo con un altro musicista in arrivo dal Portogallo, Gustavo Costa (elettronica) e, infine, i sardi Neeva (alias il cagliaritano Federico Orrù) per la parte elettronica e Massimo Congiu alle launeddas.

 Allegato di posta elettronica

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Francesca Casula modella, indossatrice ma anche stilista dagli ipnotici occhi verdi, ha voluto omaggiare Il Cagliari calcio, di cui è tifosissima, con una serie di scatti dedicati alla maglia Rosso-Blu (utilizzando alcune maglie storiche) ed con una sessione di bodypainting a dimostrazione di come sente quei colori “addosso”.

Cagliaritana DOC (172 cm e 90-65-90), Francesca Casula ha già collezionato diverse fasce da Miss nei più importanti concorsi di bellezza a livello nazionale, tra le quali la vittoria a Miss Centro Italia e nella selezione italiana di Miss GridGP World. Oltre ad essere tifossissima del Cagliari, ma altra sua grande passione sono i motori e, soprattutto, le moto (impazzisce per Valentino Rossi e per la Ducati).

«Sono tifosa del Cagliari sin da piccola – ha detto Francesca Casula – questa passione per il calcio mi è stata tramandata dalla mia famiglia. Ovviamente il mio cuore ed il mio attaccamento ai colori Rosso-Blu rimangono inalterati nonostante la retrocessione, anzi è stato proprio questo il motivo per cui ho fatto questi scatti fotografici: è questo il momento di stare ancora più vicino alla squadra affinché sia una stagione di rivincita e si possa tornare subito in Serie A.»

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Edoardo Tocco 55

«Una grossa fetta di alunni con gravi problemi di disabilità o altri disagi non hanno il sostegno dei loro insegnanti. Diverse figure professionali che rivestono un ruolo importante per la formazione all’interno delle strutture scolastiche». Ad affermarlo in un’interrogazione, è Edoardo Tocco, consigliere regionale di Forza Italia, componente della commissione regionale delle Politiche sociali e lavoro.

«Occorre – sottolinea Tocco nell’interrogazione – che si trovino da subito le risorse per consentire agli insegnanti e, di conseguenza, ai ragazzi, di proseguire il loro lavoro. Ad oggi non si comprende il motivo per cui la situazione sia irrisolta. Non possiamo negare il diritto agli studenti di un’assistenza adeguata da parte degli educatori.»

«Il servizio dovrebbe essere garantito dalla Provincia, ma ancora si trova fermo al palo – conclude Tocco -, ecco perché la Regione dovrebbe assicurare l’inizio dell’assistenza, con il reperimento dei fondi utili al decollo dell’attività.»

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Si è svolto questa mattina il secondo workshop del progetto Iscol@ al Dipartimento di Architettura di Alghero, per parlare di edifici scolastici esistenti e riqualificazione, scuole più sicure e nuovi poli scolastici territoriali. Ad aprire i lavori, l’assessore della Pubblica istruzione Claudia Firino, che ha ricordato il processo di condivisione avvenuto in questi mesi con i territori sul progetto della Regione per gli istituti scolastici isolani.

«Abbiamo lavorato con i sindaci, i docenti e i dirigenti scolastici dei tanti comuni della Sardegna – ha detto l’assessore Firino – per realizzare un progetto ambizioso quanto doveroso: garantire il massimo grado di istruzione per i nostri ragazzi. Per farlo la giunta regionale ha elaborato il progetto Iscol@, che interviene sia sul piano dell’edilizia sia sul piano della formazione, partendo dalla necessità di combattere la desertificazione delle comunità e la dispersione scolastica, facendo rete e creando dialogo tra i vari centri, con una visione sovracomunale.»
Altro punto chiave del progetto Iscol@ è creare sinergia tra gli spazi fisici e i piani pedagogici e didattici.
«Gli edifici scolastici sono i presidi più importanti delle realtà urbane e ancor più delle piccole comunità – ha sottolineato l’assessore della Pubblica istruzione – per questo devono essere luoghi al passo con i tempi e destinati ad attività di qualsiasi tipo: dai laboratori scientifici e interattivi, all’arte e lo sport. Vogliamo scuole aperte tutto il giorno, che diventino punto di riferimento per i giovani e le associazioni, centri nevralgici di democrazia e comunità d’apprendimento.»
L’assessore Firino ha spiegato che il progetto Iscol@ avrà un respiro minimo di un triennio.
«Il lavoro che ci siamo proposti di portare avanti è molto faticoso e prevede finanziamenti diversi, coinvolgendo tantissimi tecnici, amministratori e professionisti – ha concluso Claudia Firino – non vogliamo mettere una pezza all’ormai annoso problema della scuola, ma intervenire con una azione radicale che dia risultati e che individui una via tutta sarda dell’istruzione, a misura delle esigenze della nostra regione e dei nostri studenti.»

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Al via nel prossimo mese di novembre gli interventi urgenti di riqualificazione e messa in sicurezza delle prime 700 abitazioni nei palazzoni del quartiere cagliaritano, grazie ai 5 milioni di euro stanziati il 23 dicembre scorso dalla Giunta su proposta dell’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda. I lavori dovrebbero concludersi entro 10 mesi.
Dopo il via libera dell’Esecutivo e l’individuazione di 29 lotti di intervento, la gara per l’aggiudicazione dei lavori è stata bandita il 22 luglio 2015. A settembre, l’aggiudicazione a 22 ditte mentre per gli altri 7 lotti le operazioni di gara si concluderanno entro fine ottobre: si tratta per il 90% di imprese sarde, dunque anche di manodopera reclutata in Sardegna. L’importo medio di ciascun intervento è di circa 150mila euro, e ogni cantiere, per portarlo a termine, ha bisogno di un numero di operai che varia dai 4 agli 8.
Per la riqualificazione di Sant’Elia è stato sottoscritto un apposito accordo di programma con Area e il Comune di Cagliari che prevede due tipi di interventi: la messa in sicurezza dei palazzi con l’eliminazione delle barriere architettoniche e lavori di risanamento igienico-sanitario. A marzo, con il Piano Infrastrutture finanziato dal mutuo, la Giunta Pigliaru ha stanziato altri 5 milioni di euro per Sant’Elia. Per riqualificare le abitazioni che ne hanno necessità in tutti i 1.500 palazzi è stato stimato un importo di 96 milioni di euro.

«Manteniamo le promesse e rispettando i tempi previsti intervenendo in un quartiere che era completamente abbandonato a se stesso – dice l’assessore Maninchedda -. Vogliamo far rinascere questa parte della città e favorirne l’integrazione, e il primo passo è la riqualificazione urbana. Oltre ai 5 milioni del dicembre scorso, interveniamo impegnandone altri 5 con il Piano Infrastrutture a dimostrazione del reale e concreto interesse di questa Giunta. Così si muove la forza lavoro, si rimettono in moto i cantieri, si ricomincia a creare occupazione.»

Quartiere Sant'Elia di Cagliari

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E’ iniziato questo pomeriggio e si concluderà domani mattina, nel centro culturale “Casa Frau”, a Pula, il seminario nazionale dedicato alle piante officinali, organizzato dall’Agenzia agricola regionale Laore con il patrocinio dei ministeri dell’Ambiente e delle Politiche agricole, forestali e alimentari e la collaborazione della Società italiana di scienze applicate alle piante officinali.
Ricercatori delle università sarde e della penisola, studiosi, trasformatori fanno il punto sulle potenzialità di un settore ancora di nicchia, dalle molteplici potenzialità economiche non solo nell’integrare le classiche attività agricole, ma anche per dare avvio a nuove imprese. La Sardegna ha un patrimonio vegetale unico nell’area del Mediterraneo per la nutrizione, la cura e il benessere dell’uomo e degli animali. La richiesta a livello mondiale di piante officinali e sempre più in crescita, con l’Italia che importa circa il 70% del proprio fabbisogno. All’iniziativa partecipano numerosi operatori del settore, in particolare gli agricoltori, che attraverso le diverse esperienza maturate sul campo daranno un utile contributo al confronto.
La due giorni di interventi è moderata in rappresentanza del Mipaaf, da Giovanni Piero Sanna, mentre fra i numerosi relatori ci saranno il direttore generale della presidenza della Regione, Alessandro De Martini, e la direttrice di Laore, Maria Ibba.

Pula - Casa Frau copia