5 August, 2024
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«Il primo maggio ho partecipato attivamente alla cerimonia di apertura di Expo Milano 2015 e ho avuto subito un’impressione di grandiosità. Adesso che ho avuto modo di apprezzare il sito espositivo con calma trovo che sia molto ben organizzato e davvero coinvolgente.»

Con queste parole l’attrice Claudia Gerini descrive la sua visita odierna all’Esposizione Universale. Accompagnata da alcuni famigliari, la Gerini ha visitato Padiglione Zero e Palazzo Italia; pranzo in Sud Tirol e nel pomeriggio, ecco le tappe in Austria e in Kuwait.

«Expo Milano 2015 è l’occasione per riflettere su tematiche molto importanti, non è solo un’occasione di svago ha aggiunto l’attrice romana -. Visitando i padiglioni ci si rende conto della varietà di un pianeta pieno di risorse, riuscendo ad apprezzare culture e tradizioni di Paesi lontani. Un evento unico.»

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Abiti sontuosi, acconciature elaborate e un tripudio di colori per la parata della Malesia in occasione del National del Paese del Sud-est asiatico a Expo Milano 2015. Al consueto alzabandiera accompagnato dalle note degli inni nazionali, era presente una nutrita delegazione malese guidata dal primo ministro Mohd Najib Tun Abdul Razak, dal ministro del Commercio e Industria internazionale, Mustapa Mohamed e dal ministro del Turismo e della Cultura, Mohamed Nazri bin Sri Abdul Aziz. A rappresentare l’Italia il ministro dell’Ambiente, della tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, il vicesindaco di Milano e assessore al Bilancio, Francesca Balzani e il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino.

«Il Padiglione della Malesia riflette il viaggio del nostro Paese verso la crescita. Puntiamo allo sviluppo sostenibile e favorevole all’ambiente – ha osservato il primo ministro malese -. La struttura è ispirata alle nostre foreste pluviali che racchiudono una vasta biodiversità.»

«Sono molto onorato di annunciare che abbiamo raggiunto 2,4 milioni di visitatori e siamo il quarto Padiglione più visitato – ha aggiunto il leader della Malesia -. Il nostro obiettivo è quello di dare, entro il 2020, migliori condizioni di vita a tutta la popolazione del Paese.»

«Il percorso del Padiglione malese ci ricorda come l’equilibrio tra crescita e sostenibilità sia delicato e necessita di continui aggiustamenti per garantire alla popolazione un’elevata qualità di vita – ha sottolineato Gian Luca Galletti -. Siamo convinti che i sei mesi di qualificata presenza della Malesia a Expo Milano 2015 possano risultare preziosi per consolidare i rapporti bilaterali e per sfruttare le occasioni di collaborazione commerciale e di investimento nate anche durante l’Esposizione Universale.»

Dopo la cerimonia, la delegazione ha fatto tappa al Padiglione della Malesia per poi spostarsi a Palazzo Italia per visita e pranzo ufficiale. I festeggiamenti sono continuati per tutta la giornata con spettacoli, performance culturali e la presentazione dei piatti tipici malesi.

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L’avevano promesso, sono tornati. Dopo il grande successo del concerto che hanno tenuto lo scorso 11 settembre all’Opean Air Theatre, la band “The Kolors”, vincitori dell’ultima edizione di “Amici” e trionfatori delle classifiche di vendita, oggi sono tornati per visitare Expo Milano 2015.

Il cantante Stash, Alex e Daniele hanno apprezzato Padiglione Zero, hanno poi fatto tappa a Casa Corriere e infine ecco il tour a Palazzo Italia, tra la sorpresa e i gridolini delle numerose fans che se li sono visti passare accanto tra i padiglioni e lungo il Decumano.

«E’ tutto bellissimo, incredibile, ci piace parecchio», è stato il commento di Stash. «Visitando il sito espositivo – ha aggiunto il cantante della band – si respira proprio un ambiente positivo e si nota la grande attenzione a tematiche fondamentali come l’agricoltura sostenibile e l’alimentazione per il futuro del pianeta. Un evento davvero riuscito.»

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Meo Sacchetti orizzontale

La Dinamo Banco di Sardegna debutta domenica sera nel nuovo campionato di A1 con lo scudetto sulle maglie, alle 20.30 al PalaSerradimigni ospita la Vanoli Cremona dell’ex Cesare Pancotto.

Arbitreranno l’incontro i signori Saverio Lanzarini, Luca Weidmann ed Evangelista Caiazza. Diretta TV su Rai Sport 1 HD.

«L’inizio ufficiale della stagione è stato lo scorso week end con la Supercoppa – dice il coach della Dinamo, Meo Sacchetti -. Iniziamo il percorso lungo le trenta partite della regular season di campionato, siamo davvero contenti di esordire davanti al nostro pubblico. Sulla sfida con Reggio resta l’amarezza del non aver vinto ma ce la siamo giocati fino all’ultimo possesso.»

«È normale che una squadra che ha vinto tanto l’anno prima abbia gli occhi puntati addosso – aggiunge Sacchetti -, la scorsa stagione avevamo cambiato tanto nel roster e non si pensava potessimo fare un’impresa come quella del triplete. Visto che anche quest’anno ci sono stati tanti cambiamenti nella squadra, probabilmente c’è grande aspettativa. I nostri obiettivi sono chiari, vogliamo arrivare fino in fondo nel campionato, consapevoli di essere sempre Sassari. La forza di questa squadra è stata mostrata in questi anni ed è lavorare con la giusta serenità, credo la chiave sia questa.»

«Ovviamente non siamo ancora al top, dobbiamo migliorare la condizione atletica e la lettura della nostra pallacanestro. Ancora abbiamo qualche giocatore che si deve adattare al meglio nel nostro sistema di gioco, l’impronta è quella di spingere la palla per cercare delle soluzioni facili. Dobbiamo migliorare la transizione offensiva – conclude Meo Sacchetti -, a sprazzi mostriamo cose buone ma possiamo e dobbiamo affinarci.»

 

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«Il Continente africano è il più povero al mondo, ma da 10 anni cresce più di ogni altro Paese. L’Africa vive grandi contraddizioni ma ha immense prospettive di sviluppo. Dobbiamo accompagnare le singole nazioni in un percorso virtuoso con politiche lungimiranti, non legate al puro sfruttamento delle ricchezze del loro territorio.»

Con queste parole il professor Romano Prodi, ex presidente della Commissione Europea e del Consiglio italiano, ha introdotto il convegno “Expo chiama Africa: riflessioni sul continente del futuro”. La conferenza anticipa i lavori della settimana dedicata alla tematica “Africa come continente del Futuro”, in programma dal 22 al 29 ottobre a Expo Milano 2015. Tra le iniziative che si terranno nel corso dell’evento, la presentazione dei bandi vincitori del progetto “Energy, Art and Sustainability”, lanciato da Expo Milano 2015 e Eni. All’incontro, oltre a Prodi, hanno partecipato Giuseppe Sala, Commissario Unico e Delegato del Governo per Expo Milano 2015, Maurizio Martina, Ministro delle Politiche agricole alimentari e Forestali, Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni. Prodi ha sottolineato la necessità per l’Italia «di una politica che abbia una visione strategica di medio-lungo periodo, che possa identificare aree di investimento e di cooperazione comune. Fino ad ora, con l’unica eccezione di Eni, la presenza del nostro Paese in Africa è stata minima, priva di progetti di grande respiro e, dunque, incapaci di incidere nell’economia dei singoli stati. Dobbiamo sentire l’urgenza storica di questo momento per non cadere negli stessi errori del passato, condannando l’Italia all’irrilevanza economica e politica».

«Expo Milano 2015 è una piattaforma comune che le istituzioni africane stanno sfruttando al meglio per mostrare al mondo le loro eccellenze e peculiarità – ha spiegato Giuseppe Sala -. L’Africa è presente qui con un numero di Paesi che rappresentano circa il 30% del totale, sicuramente un grande successo, ma anche una grande sfida per il futuro. La settimana dedicata al continente africano sarà l’occasione per consolidare rapporti creati nel corso degli anni.»

Claudio De Scalzi, amministratore delegato di Eni, ha ricordato che la grande azienda italiana ha iniziato ad avere rapporti con l’Africa «solo 60 anni fa, ma in poco tempo siamo diventati leader in moltissimi Paesi del continente. Il segreto di questo successo coincide con l’approccio di Expo Milano 2015: cooperazione e collaborazione. L’Africa è una terra giovane, i problemi di discontinuità geopolitica e del terrorismo in gran parte derivano dalla mancanza di sviluppo. È un continente sfruttato da troppo tempo. La nostra filosofia, invece, è legata alla collaborazione. Diamo vita ad infrastrutture in grado di produrre occupazione e ricchezza anche per il territorio. In questo modo si riesce a operare anche in contesti politicamente instabili, in quanto si è visti non come sfruttatori ma come partner».

Il ministro Martina ha voluto ricordare le grandi opportunità, per il sistema Italia, che offre il continente africano in ambito agroalimentare: «Abbiamo ripreso con alcuni Paesi l’utilizzo della borsa telematica agricola. E’ un progetto davvero importante: mettiamo in campo strumenti di innovazione concreta che sfruttano la flessibilità del web e danno sicurezza attraverso regole comuni, conosciute e trasparenti per favorire gli scambi soprattutto nei Paesi in via di sviluppo».

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Una ricca serata musicale suggella oggi, a Cagliari, la nona edizione del Karel Music Expo, il “festival delle culture resistenti” ideato e organizzato dalla cooperativa Vox Day.

 Sono ben nove i set in programma fra il Piccolo Teatro Santa Croce (a partire dalle 20) e il Teatro Civico di Castello (dalle 20,50): protagonisti i sardi Herbert Stencil, Pasquale Denis Posadinu e il duo Pussy Stomp, la band maltese nonosw/noalps, il cantautore ferrarese Enrico Cipollini, i piemontesi Drink To Me, l’americano Bob Log III e due diverse proposte in arrivo dall’Inghilterra: la cantautrice Lail Arad e i Clinic.

A precedere la musica, dalle 18.00 a Palazzo Siotto, la consueta rassegna di cortometraggi a cura di Daniela Lucato e dedicata alla promozione del cinema indipendente e dei giovani filmmakers nazionali e internazionali. Sei i lavori in visione in questa terza e ultima serata del Karel Music Expo. Due gli italiani: “Messaggi Da Fuori”, di Alessio Pasqua, che racconta il ruolo della radio nelle carceri come mezzo di comunicazione con l’esterno, e l’intimista “Dopo la notte noi”, di Simone Saponieri; arrivano invece da oltreoceano “The Magic Shoes”, di Sahand Nikoukar, iraniano trapiantato negli Stati Uniti, che narra le difficoltà dell’integrazione, dal Perù “La Presencia De La Ausencia”, di Wataska, un’indagine sulla devoluzione della specie umana, e dal Messico la storia tra catarsi e sogno di “Jarwie”, di Rafael Rebolledo (Messico); si torna in ambito Mediterraneo con l’israeliano “No Locked Doors”, del regista Shai Blanc, che affronta il tema dell’omosessualità.

Alle 20.00, al Piccolo Teatro Santa Croce, prende il via la lunga serata musicale con due artisti sardi. Il primo è Herbert Stencil, nome d’arte del sassarese Francesco Frau (classe 1977), cantautore psycho-beat, come si definisce lui stesso, che ha abituato il suo pubblico ad eccentriche esibizioni accompagnato soltanto dalla sua chitarra acustica. Di recente ha dato alla luce il suo primo album, “I Gelati alla moda”, registrato insieme alla sua band, i Debosciati: quattordici canzoni che spaziano tra diverse sfumature di rock raccontando tanto dell’autore con le sue ossessioni e perversioni, quanto di un mondo in decadenza critica. È invece nativo di Nulvi Pasquale Denis Posadinu, anche lui all’esordio discografico a suo nome, lo scorso inverno per l’etichetta sarda Desvelos. Dieci tracce di musica, parole e vita, che affondano le radici nella storia di un artista, da oltre dieci anni voce e autore della band Primochef del Cosmo, tornato ad essere solista.

Una breve distanza separa il Piccolo Teatro Santa Croce dal Teatro Civico di Castello dove alle 20,50 si accendono i riflettori per l’ultima serie di concerti. A salire per primi sul palco centrale sono inonosw/noalps, ovvero Alex Taylor-Helleur (tromba), Nick Morales (voce, chitarra), Sarah Snow (voce, tastiere), Leona Farrugia (voce, tastiere), Bertram Cachia (basso) e Benji Cachia (batteria). La band maltese, invitata al KME tramite il circuito Network Europe, inizia il suo cammino nei primi mesi del 2007 con il suo indie rock condito con un sound punk, reggae e ska. Un cammino che la porterà presto a registrare il primo Ep (nel 2oo8) e poi il debut album “Romantikpolitik” (2010), e a esibirsi in giro per l’Europa. Nel 2014 i nosnow/noalps hanno pubblicato il loro terzo album, “Go Go Go Go”.

Enrico Cipollini, chitarra e voce, apre poi la serie di tre set in programma sull'”acoustic stage” del Teatro Civico di Castello. Il chitarrista e cantautore di Ferrara (in arrivo al Karel Music Expo grazie alla piattaforma Sonicbids), recentemente ha registrato un EP intitolato “Songs from the Shelter” come progetto solista acustico. La sua musica è principalmente radicata nel folk blues e country.

Sul main stage è poi la volta dei Drink To Me, ovvero Marco Bianchi (voce, sampler, synth), Pierre Chindemi (synth, sampler), Francesco Serasso (batteria, basso, noises) e Roberto Grosso Sategna (drumpad, sampler, basso). La band di Ivrea è balzata alla ribalta nel 2012 con “S”, il fortunatissimo album considerato da molti tra i più importanti della scena indie usciti dal nostro paese in questi ultimi anni. È invece dello scorso autunno il nuovo disco, “Bright White Light”, dieci brani lungo traiettorie imprevedibili dove le melodie si annullano spesso per dare vita a una forma canzone più cinematica, figlia del krautrock e della techno.

Pussy Stomp, seconda proposta sul palco acustico, è il progetto formato da Mauro “Vanvera” Vacca (basso, voce) e Roberta “Skip” Etzi (chitarra), duo sardo dal sound sbrigliato ma rigoroso. Pur restando all’interno della tradizionale forma canzone, i loro brani schivano la soluzione facile: la voce profonda si scontra con la frenesia acida della chitarra, basso e drum machine dipingono lo scenario essenziale. Diverse le influenze musicali del duo: il blues incontra la new wave, il post punk li spia senza dare nell’occhio.

Dall’Inghilterra, per la prima volta in Sardegna, arrivano quindi i Clinic con la loro miscela lisergica di post-punk, psichedelia e pop mutante. I quattro di Liverpool – Ade Blackburn (voce, chitarra, tastiere), Jonathan Hartley (chitarra, tastiere, clarinetto), Brian Campbell (basso, flauto, cori) e Carl Turney (batteria, piano, cori) – che si presentano in scena con una mascherina chirurgica d’ordinanza, sono in attività dal 1997.

Chiudono la serie di esibizioni sull’acoustic stage la chitarra e la voce di Lail Arad, artista nata e cresciuta a Londra che quattro anni fa ha fatto notizia in Francia e Germania con il suo primo album, “Someone New”

Il compito di calare il sipario sui concerti del nono Karel Music Expo spetta a Bob Log II, musicista, cantante, songwriter americano di base in Arizona e membro unico della sua eponima one-man band di blues lo-fi. Durante la performance indossa una tuta blu e un casco da motociclista con maschera ad ossigeno collegata alla cornetta di un telefono che usa come microfono e che gli permette di avere mani e piedi liberi per suonare rispettivamente chitarra e batteria. Questi strumenti, combinati con il suo stile di chitarra slide, la voce distorta dal microfono del telefono e un accompagnamento ritmico latineggiante, costituiscono la cornice compositiva delle canzoni di Bob Log III.

Finita la musica, prima dei titoli di coda, spazio all’ultimo trittico di cortometraggi di animazione proposti ogni sera in collaborazione con lo Skepto International Film Festival, l’annuale rassegna cagliaritana che coinvolge filmmaker indipendenti di tutto il mondo sotto il segno dello scambio interculturale. In visione domani “Pandas”, di Matúš Vizár (Slovacchia, Repubblica Ceca), che allo Skepto si è aggiudicato quest’anno la Menzione Speciale Miglior Corto di Animazione e le Menzioni Speciali del Pubblico, “Luminaris”, dell’argentino Juan Pablo Zaramella, e Castillo y el Armado”, del brasiliano Pedro Harres.

Bob Log III (s)Pasquale Demis Posadinu - foto Antonello Franzil (s) nosnow-noalps (s) Lail Arad (s) Herbert Stencil 1s Enrico Cipollini Drink To Me ( jacopo farina2 s) Clinic (FactoryRed_RhianAskins) (s)

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Penultima giornata, a Neoneli, per la sesta edizione de “Sa festa de sa fregula istuvada e de sa cassola – Licanìas de Barigadu”. In programma una serie di appuntamenti enogastronomici, accompagnati da esposizioni di prodotti tipici e di artigianato sardo, incontri letterari, spettacoli e musica.

Il via al terzo capitolo della quattro giorni promossa dal Comune è alle 10.00, con l’apertura di alcune case storiche del paese e degli stand allestiti nelle strade del centro che ospitano una trentina di espositori di prodotti tipici e di artigianato provenienti dalle diverse regioni della Sardegna.

A mezzogiorno a Casa Cherchi si apre una finestra sulla poesia in limba, in un incontro con il giornalista Paolo Pillonca dedicato alla figura di Gavino Contini, il grande poeta estemporaneo di Siligo, di cui ricorre quest’anno il centenario della scomparsa.

Nel pomeriggio, alle 16.00, in piazza Barigadu, arriva uno dei momenti più attesi: la gara di cucina che ha come protagonista sa fregula, la tradizionale pasta di semola. Coordinata da Elia Saba (chef e presidente dell’Unione Cuochi Regione Sardegna) e da Guido Murtas (Gran Maestro della ristorazione), con la conduzione affidata a Lucia Cossu, la sfida culinaria vede in lizza dodici cuochi con le rispettive ricette: Gianfranco Pulina (dell’hotel ristorante Golden Gate di Bortigiadas), Maurizio Falchi (ristorante Cocco & Dessì di Oristano), Roberto Bertin (ristorante Da Armando di Sedilo), Carlo Masia (responsabile della mensa universitaria ERSU di Sassari), Riccardo Porceddu (albergo diffuso Antica Dimora del Gruccione di Santu Lussurgiu), Angela Poropat (ristorante S’Angelu di Neoneli), Tonino Delrio (ristorante Il Corallo di Alghero), Daniele Tanda (ristorante La Rosa dei Venti di Porto Torres), Giovanni Ferrando (ristorante The White Horse di Norwich, in Gran Bretagna), Roberto Paddeu (bottega Frades di Porto Cervo), Salvatore Ticca (Ristorantino Shardana di Parigi) e Mauro Ladu (ristorante Sant’Andrea di San Pantaleo).

Il compito di decretare i piatti vincitori è affidato alla giuria composta dal giornalista enogastronomico Gilberto Arru, dallo storico della gastronomia Giovanni Fancello, da un referente dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino (Onav), da un rappresentante dell’agenzia regionale Laore Sardegna e dal sindaco di uno dei paesi del Barigadu.

Le ricette, rigorosamente a base di fregula, saranno esaminate tenendo conto anche della loro originalità e innovatività, e della capacità dei concorrenti di utilizzare prodotti “poveri”. I piatti preparati saranno messi in vendita a prezzi modici per essere degustati (dalle 18.00), con il giusto accompagnamento di vini locali, sotto la guida di Dario Cappelloni e Giuseppe Carrus, esperti del “Gambero Rosso”. Alle 19.00 la proclamazione dei vincitori e la cerimonia di premiazione. In palio per ciascuno dei primi tre classificati una ceramica artistica firmata dalla bottega Terrapintada, di Bitti.

Mentre la gara di cucina è in corso, alle 16.30 si tiene un secondo appuntamento nel segno del gusto: un laboratorio di analisi sensoriale dei pani tradizionali a cura di Tommaso Sussarello, esperto in pani a fermentazione naturale e componente della Confraternita Gastronomica Nord-Ovest Sardegna.

Non mancano i momenti dedicati allo spettacolo, nella densa giornata di domani (sabato 3) a Neoneli. Alle 18.00, ecco dunque di scena nelle strade del centro l’attore acrobata Mirko Ariu con lo spettacolo comico “Precario in equilibrio”. Alle 21.30, in piazza Italia, ritorna invece Il diario di Lalla Careddu. A seguire, “Attenti al gorilla! Viaggio nell’Italia di Fabrizio De Andrè”, della compagnia di Ivrea Le voci del tempo: Marco Peroni (storico del costume e scrittore), Mario Congiu (musicista e produttore) e Mao Gurlino (cantante e attore) propongono uno spettacolo fatto di musica, immagini e letture che restituiscono lo spirito dell’epoca in cui le canzoni sono nate, allontanandosi quanto più possibile dall’idea di “tributo”.

Chiudono la serata, alle 23.00, i balli in piazza sulle note della fisarmonica e dell’organetto del musicista di Neoneli Salvatore Corda.

Neoneli - La gara di cucina Neoneli - La gara di cucina (2) Le Voci Del Tempo

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Centrale Enel 1

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha approvato definitivamente le Linee di indirizzo strategico del Piano Energetico Ambientale Regionale (PEARS), già adottate dall’esecutivo alla fine di luglio scorso. In questi ultimi due mesi e mezzo, la Regione attraverso il portale web Sardegna ParteciPA, ha sottoposto alla consultazione pubblica sia la strategia sia le linee di indirizzo del PEARS. Nello stesso periodo, l’assessorato dell’Industria ha incontrato i vertici regionali delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali che ne hanno fatto richiesta per un primo confronto con il partenariato istituzionale, economico e sociale. Il confronto proseguirà sia durante la predisposizione della proposta tecnica sia nel corso del procedimento di VAS.

Nell’attuale fase di revisione si è già tenuto conto di alcune osservazioni e di diverse proposte. Il cuore delle linee strategiche è la metanizzazione della Sardegna e il piano prevederà una corsia a sé per il metano. I concetti guida saranno la distribuzione della risorsa là dove richiesta e necessaria a costi comparabili a quelli presenti sul territorio nazionale e la minimizzazione dei rischi connessi alla presenza di una domanda potenzialmente limitata e distribuita. Gli altri pilastri sono l’efficientamento energetico e il sostegno allo sviluppo di energie rinnovabili con l’obiettivo di riequilibrare la produzione destinata al consumo elettrico, termico e dei trasporti.

«La Regione – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras – prosegue nel percorso tracciato in questi mesi. Vogliamo allinearci alle politiche energetiche già definite a livello europeo e trasformare il sistema energetico regionale per favorire la competitività e rilanciare il sistema sociale ed economico della Sardegna.»