4 August, 2024
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Eurallumina 25 settembre 2015Eurallumina 25 settembre 2015 2

La Rsu Eurallumina è presente stamane con una delegazione di lavoratori, con un sit-in davanti alla sede dell’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari, per monitorare e verificare lo stato del processo d’esame della documentazione relativa al procedimento autorizzativo valido e determinante per l’avvio degli investimenti destinati alla ripresa produttiva dello stabilimento di Portovesme, a 5 giorni dall’inizio della procedura di verifica, avvenuto lunedì 21 settembre.

L’iniziativa odierna dei lavoratori segue quelle del 28 luglio e dei giorni 1-2-8-18 settembre e precede quelle che verranno attuate durante tutto il periodo, nelle varie tappe del percorso autorizzativo, tese a ribadire «la forte preoccupazione delle lavoratrici e dei lavoratori Eurallumina e a di quelli collegati come indotto, per i ritardi accumulati nel percorso autorizzativo e la determinazione nel richiedere che gli impegni presi vengano rispettati».

Il Piano industriale e gli accordi istituzionali sottoscritti a tutti i livelli prevedono, per la ripresa produttiva del primo anello della filiera dell’alluminio, investimenti per 185 milioni di euro, l’impiego di oltre 200 addetti degli appalti per la realizzazione degli impianti e 357 lavoratori diretti (molti dei quali saranno nuovi assunti), oltre agli addetti ai servizi (mensa, trasporti), ai fornitori, all’indotto in generale, per una valenza complessiva di circa 1.000 posti di lavoro.

«Tutto questo – sottolinea la Rsu Eurallumina – nel pieno rispetto degli organi autorizzativi quali il “Savi” regionale e il settore Ambiente dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, della loro competenza e imparzialità di giudizio, come abbiamo sempre fatto in questi difficili anni di lotta per la rivendicazione del diritto fondamentale qual è il “lavoro”, certi che si possano coniugare, nel rispetto delle leggi e delle regole in vigore , essendo i primi a pretenderlo , “Ambiente – Salute -Lavoro”, al fine di scongiurare che i ritardi possano pregiudicare un così importante progetto industriale, per l’enorme valenza socio-economica, oltre che migliorativa rispetto alla fase pre-fermata, dal punto di vista tecnico e ambientale.»

«I lavoratori e le lavoratrici Eurallumina – conclude la nota della Rsu aziendale -, senza voler esercitare nessuna pressione, saranno presenti in tutta la fase autorizzativa, per monitorare che l’iter specifico, seguendo il suo corso normativo, non subisca ulteriori ritardi e che gli impegni riguardo la tempistica indicati dall’assessore dell’Ambiente, siano rispettati.»

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Pecore 1 copia

Nessun focolaio, nessun capo morto e nessun capo malato di blue tongue si è avuto in Sardegna, nel 2015, secondo i dati aggiornati al 23 settembre. Sono state oltre 3 milioni le vaccinazioni sugli ovini, più di 100mila quelle sui bovini, con una copertura immunitaria dell’80% e una spesa di 2 milioni di euro. Lo scorso anno i focolai di blue tongue erano stati 5 e 13 gli ovini morti; situazione decisamente diversa, invece, nel 2013, quando si sono registrati 5.777 focolai e 113.769 capi morti.
«Il rischio di malattia – afferma l’assessore della Sanità, Luigi Arru – è in costante diminuzione per gli allevamenti ovini della Sardegna, ma non possiamo ancora dire di aver vinto questa battaglia. Esistono, infatti, delle aree critiche dove non si è ancora vaccinato. Pertanto ,continuare a vaccinare è importante, non solo nell’interesse del singolo allevatore, ma per la difesa dell’intero patrimonio zootecnico regionale. Più è alto il numero di animali vaccinati, minore sarà la circolazione virale e dunque il rischio di malattia.»
Il vaccino utilizzato è spento, con virus inattivato, efficace e sicuro, che può essere utilizzato anche in gravidanza, perché non provoca aborti, ma immunizza le madri, che successivamente trasmetteranno l’immunità agli agnelli.
Per quanto riguarda la profilassi diretta, sono state poste in essere numerose azioni di igiene zootecnica per la lotta all’insetto vettore (documentate dalla Associazione regionale allevatori), che contribuiscono a contrastare la possibilità d’insorgere della malattia.
«Nel 2013 – spiega ancora Arru – i danni causati dall’epidemia sono costati alla Regione 28 milioni di euro. Nel 2014 e quest’anno abbiamo, di fatto, risparmiato 26 milioni, che possono essere utilizzati per fare fronte a tante richieste di carattere sociale». «Questo risultato – conclude l’assessore della Sanità – è stato possibile solo grazie alla collaborazione di tutti: allevatori, associazioni di categoria, veterinari e istituzioni. Finalmente sono state messe da parte diffidenze e contrapposizioni, lavorando nell’interesse generale.»

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Il consigliere regionale Antonio Solinas (PD) ha presentato una proposta di legge per la proroga della rendicontazione degli interventi legati agli investimenti delle cooperative.

La normativa regionale per il sostegno alle cooperative ed ai loro consorzi, a partire dalla legge n. 5/57 ha subito profondi cambiamenti per quanto riguarda la sua applicazione, facendo emergere alcuni problemi che, nella pratica, finiscono per rallentare lo sviluppo e la crescita dell’impresa cooperativa.

Per ovviare a questi inconvenienti, che di fatto vanificano anche le finalità dell’intervento pubblico, il presidente della IV commissione del Consiglio Antonio Solinas ha presentato una proposta di legge che interviene sui nodi più complessi dei programmi finanziati dalla Regione e, in particolare (per i bandi relativi al periodo 2010-2014), proroga la scadenza della rendicontazione degli investimenti effettuati al 31 dicembre del 2015.

«Come più volte segnalato dalla associazioni di categoria del mondo cooperativo – ha ricordato l’on. Solinas – le cooperative hanno dovuto affrontare un iter amministrativo sempre più articolato, dovendo rendicontare dopo appena tre mesi i contributi ricevuti per i loro programmi di potenziamento aziendale.»

«Il termine si è rivelato eccessivamente ridotto – ha spiegato Solinas – a causa di situazioni peraltro molto frequenti nella vita di una impresa, da un ritardo nei lavori alle difficoltà nell’ottenere una fideiussione, da una variazione nei programmi di spesa all’approvazione di un investimento proposto da cooperative associate attraverso contratti di rete.»

«Di qui – ha concluso il presidente della IV commissione – la necessità di intervenire sia per dare respiro alle aziende che per garantire la piena efficacia del sostegno pubblico.»

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Il “Bonus elettrico”, introdotto dal Governo, è uno sconto applicato alle bollette dell’energia elettrica, per 12 mesi.

Possono accedere al “Bonus elettrico” coloro che:

• si trovano in situazione di “disagio economico” ossia i nuclei familiari che dispongono di un ISEE il cui valore sia inferiore o uguale a 7.500 euro per le famiglie fino a 3 figli a carico oppure pari o inferiore a 20.000 euro per le famiglie con 4 o più figli a carico;

– si trovano in situazione di “disagio fisico”, ossia tutti i nuclei familiari al cui interno siano presenti una o più persone in gravi condizioni, la cui vita è legata all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali.

Al fine di garantire la continuità delle agevolazioni in bolletta, l’utente che usufruisce del “Bonus elettrico” per “disagio economico” deve presentare domanda di rinnovo un mese prima della scadenza dell’agevolazione.

Coloro che usufruiscono del Bonus energia per “disagio fisico”, quindi in caso di grave malattia che imponga l’uso di apparecchiature elettromedicali essenziali per il mantenimento in vita, non dovrà presentare alcuna richiesta di rinnovo. Il bonus sarà erogato senza interruzione fino a quando sarà necessario l’uso di tali apparecchiature.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi ai Servizi Sociali, in via XVIII Dicembre, presso l’ex Tribunale. Tel. 0781 694461

Come richiedere il “Bonus elettrico”?

– per richiederlo è possibile rivolgersi a uno dei CAF presenti nel territorio comunale con il quale il comune di Carbonia ha stipulato una convenzione.

Sportello per il consumatore di energia

«Le famiglie interessate – dice l’assessore delle Politiche sociali, Maria Marongiu – possono rivolgersi allo “Sportello per il consumatore di energia” dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) – gestito in collaborazione con la società Acquirente Unico – che ha lo scopo dare informazioni, assistenza e tutela ai clienti finali di energia elettrica e gas. Numero Verde 800.166.654, dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 18.00.»

I CAF convenzionati con il comune di Carbonia:

CAF CISAL (via Nuoro n°16 primo piano 0781/62645);

CAF CGN (Corradi Augusto Agostino – via Antonio Gramsci 56/1, tel. 0781/62187; Musa Samanta – via loc. Costa Medau Becciu 4, tel. 0781/660447; Mirai Mario – viale Arsia 22, tel. 0781/673580; Saiu Ivan – via Carlo Pisacane 52, tel. 0781/691051;

T.F.D.C. tutela fiscale del contribuente S.R.L. (Canepa Maria Luisa – via Talete 3, tel. 0781/60288,

CAF CGIL (via dei Partigiani 26, tel. 0781/670977)

CAF UIL (piazza Iglesias 6, 0781/671453)

CAF CISL (via Mazzini 41, 0781/674903),

CAF CDL (via Marconi 13, tel. 0781/665184)

Municipio Carbonia 99 copia

Il capogruppo di Area Popolare Sarda Gianluigi Rubiu ha presentato un’interrogazione urgente sulla chiusura della Camera di Commercio di Carbonia.

«Mentre il periodo dedicato alle ferie estive si è esaurito, non altrettanto si può dire per gli uffici di Carbonia della Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura di Cagliari, che così resteranno chiusi ancora per tutto il mese – evidenzia Rubiu -. Non solo. Nella locale sede di via Fertilia a Carbonia (vecchio complesso della Provincia) non emerge nessuna notizia in più sulla data di riapertura degli uffici.»

L’ennesima beffa per i settori strategici dell’economia del territorio, con oltre 9mila imprese e 22mila addetti. «Il rischio è che gli imprenditori – conclude Rubiu – debbano essere costretti a recarsi a Cagliari per le pratiche relative all’ente camerale. E’ per questo che sollecitiamo il presidente Pigliaru ad attivarsi per la riapertura degli uffici e per la salvaguardia di un servizio fondamentale per i comparti del commercio, dell’industria, dell’artigianato e dell’agricoltura del territorio.»

Sede Provincia Carbonia

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Municipio di Villacidro copia

ANVA Confesercenti esprime perplessità sullo spostamento del mercato di Villacidro. È di oggi la notizia secondo la quale l’Amministrazione comunale di Villacidro ha preso un provvedimento per modificare il sito di svolgimento del mercato su area pubblica, spostandolo in Via Fluminera. Il tutto senza tener nel dovuto conto le procedure amministrative previste dalla legge regionale n.5 del 2006 e relativi decreti attuattivi.

«Le Amministrazioni comunali che vogliono intraprendere modifiche per quanto concerne i mercati su area pubblica sono obbligate a interloquire preliminarmente con le associazioni del commercio maggiormente rappresentative, secondo quanto previsto dall’allegato A alla delibera di Giunta regionale 15/15 del 19/04/2007, contenente le regole per lo svolgimento dei mercati su area pubblica» dice Marco Medda, presidente dell’ANVA (associazione degli operatori su area pubblica aderente a Confesercenti) della provincia di Cagliari.

«Il comune di Villacidro – conclude Medda -, nonostante le nostre continue richieste di incontro per parlare del mercato, non ha osservato le regole e, laddove si dovessero riscontrare danni per le imprese da noi tutelate, non esiteremo a valutare una azione per il risarcimento dei danni a loro cagionati.»

Il caso di Villacidro non è l’unico. Sono molti i Comuni che, convinti di poter prendere decisioni su diversi argomenti, non osservano le più elementari regole della concertazione con le parti sociali, creando poi spesso situazioni di squilibrio nella distribuzione commerciale nel territorio, che generano problemi che, senza l’ausilio delle associazioni, non si possono risolvere.

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Cormorani 4 copia

L’on. Piero Comandini è il primo firmatario, insieme al alcuni esponenti del gruppo PD in Consiglio regionale, di un’interrogazione urgente sulla grave situazione creatasi negli stagni e nelle lagune della Sardegna a causa della massiccia presenza di uccelli ittiofagi che nei periodi tra ottobre e marzo assalgono le lagune cibandosi dei pesci più prelibati.

L’intervento si propone di andare incontro alle esigenze dei pescatori che gestiscono le cooperative ittiche della Sardegna, che denunciano la massiccia presenza dei cormorani negli stagni dell’isola che provoca un grave pregiudizio al comparto derivante dalla sottrazione di notevoli quantità di stock di pesce pregiato.

I numeri sono impressionanti, ci sono circa dodicimila cormorani che, per cibarsi, mangiano giornalmente circa 500 grammi di pesce, per un totale di circa sei tonnellate e consumandone circa trenta tonnellate al mese.

«Quella delle cooperative di pescatori – prosegue Comandini – è una realtà economica molto importante per la Sardegna, in questi anni di duro lavoro i pescatori hanno realizzato importanti opere per lo sfruttamento e la lavorazione delle risorse ittiche, ma questa calamità naturale provoca un grave stato di disagio, preoccupazione, incertezza e gravi ripercussioni sull’economia delle aziende produttive.»

«I cormorani causano talmente tanti danni economici che i fondi per gli indennizzi risultano insufficienti con l’aggravante che vengono erogati, da parte delle provincie, con forte ritardo, inoltre – sottolinea Comandini – sarebbe opportuno prevedere la rivalutazione economica degli indennizzi e programmare il pagamento degli stessi con maggiore puntualità.»

Piero Comandini conclude esortando l’esecutivo a prendere in seria considerazione la grave situazione che affligge gli operatori ittici, e a mettere in atto, in collaborazione con tutte le parti interessate, tutte le strategie necessarie affinché si arrivi, nel più breve tempo possibile, ad un intervento risolutivo.

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Il comune di Carbonia ha avviato importanti lavori per il miglioramento della Grande miniera di Serbariu. Gli interventi riguardano la riqualificazione paesaggistica e illuminotecnica degli spazi aperti nella Grande miniera di Serbariu.

I lavori riguardano, tra le altre cose, il restauro e la riqualificazione del deposito del carbone, la riqualificazione del percorso che collega i nuovi spazi del Centro Intermodale con il nuovo piazzale d’ingresso della Miniera, l’installazione di un impianto fotovoltaico e l’implementazione dell’impianto esterno di illuminazione dentro l’area mineraria. L’intervento relativo al deposito del carbone consiste nel restauro e nella valorizzazione del deposito che sarà facilmente raggiungibile grazie alla creazione di percorsi pedonali collegati alle strade interne del complesso minerario. L’impianto di illuminazione prevede l’installazione di nuovi punti luce, simili a quelli esistenti, per l’illuminazione delle aree esterne agli edifici. Il progetto prevede anche la realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di circa 15 kw. Il progetto complessivo, del valore di 300.000 euro, è finanziato per 200.000 euro con fondi dell’ex provincia di Carbonia Iglesias e da un cofinanziamento di 100.000 euro del Parco geominerario storico ambientale della Sardegna.

«Con questi nuovi interventi – spiega il sindaco, Giuseppe Casti – si vuole migliorare l’offerta turistica della Grande miniera di Serbariu. Riteniamo che aumentare la qualità dell’offerta sia lo strumento giusto e allo stesso tempo indispensabile per proseguire in questo percorso. I lavori presso la grande miniera rappresentano uno dei numerosi interventi in fase di realizzazione in città: via Roma, Piazza Ciusa, illuminazione pubblica, scuola di via Della Vittoria e tanto altro ancora. È intenzione dell’Amministrazione comunale intensificare la vasta rete di interventi per portare avanti il progetto di miglioramento della città.»

Grande miniera Serbariu 2

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Il concorso fotografico “Cartoline da Carbonia” è giunto alla sua ultima fase. Sul sito www.comune.carbonia.ci.it (colonna di sinistra) è stata allestita la sezione “Cartoline da Carbonia” con le fotografie e il nome degli autori che hanno partecipato al concorso.

Dopo il bando, la raccolta delle fotografie, la selezione e la premiazione dei 10 scatti vincitori, dei 12 autori segnalati dalla Giuria, delle 4 scuole che hanno ricevuto la menzione di merito e di tutti i partecipanti, è ora possibile vedere tutte le fotografie presentate al concorso e ritenute idonee della Giuria.

Il concorso fotografico è stato pensato per valorizzare e promuovere il patrimonio architettonico, culturale e paesaggistico di Carbonia, per riscoprire gli scorci meno conosciuti della nostra città, vincitrice del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa. Grazie a questo percorso condiviso, a cui, in tanti hanno voluto prender parte, tutti noi possiamo vedere Carbonia con gli occhi degli autori, dal punto di vista dei cittadini, turisti, visitatori e studenti che abitano o studiano nella nostra città.

Circa 400 immagini fotografano l’architettura, le piazze, i monumenti, le miniere, gli angoli nascosti, i panorami e le campagne del nostro territorio.

La sezione “Cartoline da Carbonia” vuole essere un riconoscimento all’impegno e alla bravura degli autori, le cui fotografie possono essere visualizzate per autore, in ordine alfabetico, o tutte insieme all’interno della galleria fotografica.

La galleria fotografica, grazie al sito e alla pagina facebook Carbonia Newsletter, sarà uno strumento per promuovere e far conoscere Carbonia nel Mondo, grazie alla passione e all’impegno dei 64 partecipanti, delle scuole, dei cittadini e degli autori provenienti dai vari paesi della Sardegna, da diverse città italiane, dagli Stati Uniti e dalla Germania.

«Insieme abbiamo costruito un percorso democratico di coinvolgimento di tutti i partecipanti e insieme abbiamo riscoperto il nostro patrimonio che, ora, è pronto per essere conosciuto da tutti – ha detto il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti -. Un grazie, di cuore, a tutti i partecipanti e buona visione.»

Carbonia • Piazza Roma copia

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«Il nostro obiettivo è dimostrare al mondo che abbiamo notevoli potenzialità grazie alle molteplici risorse naturali e umane di cui disponiamo». Il commissario generale del padiglione del Paese africano, Francisca Maria Montero, ha introdotto così le celebrazioni del National Day della Guinea Bissau, in programma oggi a Expo Milano 2015, proprio in occasione dell’anniversario dell’indipendenza, avvenuta il 24 settembre 1973. La cerimonia è stata preceduta dalla performance del noto cantante locale Patche de Rima, accompagnato dal gruppo Fifito&Bumbulum.

«La Guinea Bissau – ha aggiunto il commissario Montero – ha portato a Expo Milano 2015 le proprie tradizioni storiche, il suo stile di vita e le bellezze di un territorio che può vantare l’arcipelago di Bijagos con oltre 100 isole. La nostra partecipazione ci ha permesso di intraprendere relazioni con numerosi Paesi partecipanti. Si sono aperte nuove opportunità e attraverso la stabilità economica che vogliamo consolidare siamo convinti che la Guinea Bissau diventerà una nazione propizia per chiunque voglia visitarla o investire.»

Ad accogliere la delegazione guineense, il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino: «La vostra partecipazione è la valida testimonianza dell’attenzione prestata dal Continente Africano alle tematiche legate allo sviluppo sostenibile e alla lotta contro la fame e mostra tutte le potenzialità di una realtà che presto diverrà il centro gravitazionale della crescita globale. La Guinea Bissau partecipa attivamente a questa Esposizione all’interno del Cluster isole, mare e cibo con il tema ‘Frutti di mare e agricoltura della savana’ e contribuisce alla ricerca di un giusto equilibrio tra lo sviluppo economico e la sostenibilità ecologica». Il Commissario Generale ha poi concluso: «Equa distribuzione delle risorse, lotta alla fame e alla povertà sono obiettivi che tracciano il percorso da intraprendere insieme per riuscire a dare un senso all’azione dei nostri governi».

Le celebrazioni sono proseguite con le musiche di Patche de Rima e il gruppo  nel vicino Cluster delle Zone Aride; a seguire, ecco una serie di prelibate degustazioni delle tradizionale cucina guineense.

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