4 August, 2024
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Inaugurazione padiglione Sardegna a Expo Milano 2015

Sette giorni intensi hanno portato la Sardegna alla ribalta di Expo 2015. Il bilancio delle presenze nello spazio isolano sul Cardo, a pochi passi dal Padiglione Italia, sfiora ormai quota 90mila con una media di quasi 13mila visitatori al giorno, più di mille all’ora. «Abbiamo colto le opportunità offerteci da Expo con una presenza qualificata e proposte significative – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -. La Sardegna ha dato un’ottima mostra di sé, dei prodotti e della qualità della vita che offre. Chiuso il padiglione, il lavoro sull’internazionalizzazione dei mercati spalanca adesso nuove porte e prospettive per le quali andremo avanti con concretezza e metodo».
«I numeri straordinari confermano l’efficacia della strategia della Regione, diretta al posizionamento del prodotto Sardegna sui mercati e basata sulla qualità della vita, declinata in eccellenza ambientale e delle produzioni agroalimentari, innovazione sostenibile e longevità». Così l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, che ha aggiunto: «Il padiglione ha offerto un’immagine dell’Isola affascinante e coinvolgente, interpretando con un linguaggio contemporaneo i valori profondi dell’identità regionale, rispettando le caratteristiche essenziali ed esaltandone il significato. L’insieme delle attività messo in campo dall’11 al 17 settembre ha appassionato visitatori, buyer e delegazioni istituzionali, ma soprattutto ha veicolato nel mondo il valore di territori e comunità, rafforzando le relazioni internazionali – ha proseguito l’assessore -. Abbiamo dimostrato ancora una volta come i nostri temi caratterizzanti suscitino interesse in modo trasversale, da quello per un soggiorno o un’esperienza di vita, sino all’attrazione di investimenti dall’estero. L’azione per rafforzare il posizionamento del prodotto sui mercati continua, in Expo sino al 31 ottobre, e successivamente con altre attività strategiche».
«L’esperienza dell’Esposizione universale è stata una tappa importante nel percorso di internazionalizzazione delle produzioni agroalimentari sarde, voluto dalla Giunta Pigliaru – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi -. Un modo diverso, nuovo, per mettere in vetrina le eccellenze del cibo, della storia e dell’ambiente della nostra Isola. Fuori dalla Sardegna ci sono 200 milioni di nuovi consumatori disposti a spendere per prodotti di qualità in cui non siamo certamente secondi a nessuno. Abbiamo un tessuto di imprese agricole importante che dobbiamo mettere a sistema – ha aggiunto – favorendo ancora di più l’aggregazione, che ci permetta di consolidarci nei mercati storici e di conquistarne di nuovi, soprattutto nei Paesi emergenti dell’economia mondiale. Chiusa la settimana dedicata alla Sardegna, continueremo con alcune attività tematiche sulle eccellenze alimentari sarde fino al 31 ottobre».
«L’attività all’Expo – ha puntualizzato infine l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras – rappresenta un ottimo punto di partenza per il programma triennale di internazionalizzazione del sistema produttivo regionale, che abbandona la logica dell’estemporaneità degli interventi e mette insieme gli assessorati interessati con altri attori pubblici e privati, per tradurre in attività concrete la strategia promozionale della Sardegna. Già nei prossimi giorni sarà convocata la prima riunione della Cabina di regia che definirà tempi e modalità dell’intervento.»
Tra i tanti elementi che hanno contribuito al successo della settimana isolana all’Esposizione universale, in particolare sono tre quelli che hanno coinvolto maggiormente l’eterogeneo visitatore di Expo. A partire dall’idea del mare che ha consentito di sbarcare in Sardegna in maniera diretta e spettacolare. Così il filmato in 3D, “Blu senza fine”, che migliaia di spettatori hanno potuto vedere alla fine del percorso conoscitivo nel padiglione, ha suggerito un’immersione nelle acque delle cinque aree marine protette, tra rocce millenarie, alla scoperta di specie sorprendenti. Superato il mare ecco le persone e le attività: l’artigianato, i campanacci, i colori, gli aromi, con la dimensione olfattiva e tattile. L’itinerario nello spazio isolano – realizzato grazie al contributo congiunto dei dipartimenti di Architettura e di Design delle Università di Cagliari e di Sassari, di Daniela Ducato, della Sardegna Film Commission, dell’Isre, del Crs4 – è stato nel contempo molto tangibile. Come i materiali della stessa Ducato, prodotti con i residui delle filiere del food, da sughero, lana di pecora, posidonia spiaggiata, terra cruda, agrumi, con i rifiuti vitivinicoli. Il terzo elemento è quello della tecnologia, connessa alla visione interattiva dei giganti di Mont’e Prama, grazie all’installazione realizzata interamente dal gruppo di ‘visual computing’ del Centro di ricerca Crs4, e al digital carpet – Sardinia typestry che sino al 31 ottobre darà seguito al messaggio di innovazione dello spazio Sardegna allestito nel padiglione Eataly.
Ma oltre al linguaggio diretto e d’impatto, indispensabile in un luogo denso di stimoli, laddove sia necessario aprirsi un varco di comunicazione, allo stesso tempo è stata proposta una sintesi che fa perno su alcuni valori identitari e soprattutto sul concetto chiave della tessitura, intesa come segno e anche come occasione di incontro quale è stato il Social carpet. Ecco quindi i dingbat, elementi grafici simbolo della sardità che richiamano il tappeto e la matrice del pixel, creando un intreccio fra la tradizione arcaica e la prospettiva dell’innovazione. Ciò ha permesso di costruire una grammatica visiva di elementi identitari, ripresa in tutte le rappresentazioni dello spazio della Sardegna, per far emergere un elemento comune all’interno di una cornice unitaria.
Uno dei messaggi centrali proposti all’Esposizione universale, testimoniato anche dai contenuti del Padiglione dell’Isola senza fine, è legato alla sostenibilità. La Sardegna, ’Isola parco’, ha presentato al mondo le sue eccellenze ambientali e i nuovi percorsi naturalistici, realizzati in collaborazione con le aree marine protette, in uno spazio allestito con materiali ecosostenibili. Alla fine di Expo, di molti padiglioni resteranno solo video e fotografie. Lo spazio isolano, fatto in gran parte di scarti e di eccedenze, lascerà un segno. Nulla sarà sprecato, gettato via o perduto, ma tutto sarà riutilizzato, riconvertito e ricollocato. Ciò che per altri è avanzo, rifiuto o inutile, per noi diventa ricerca, innovazione e utilità.
La presenza della Sardegna a Expo proseguirà col sostegno alle imprese, nel consolidamento delle relazioni avviate e con l’apertura di nuovi canali commerciali. Da subito, con il progetto Cibus B2B, dove le aziende hanno uno spazio per tutto il corso dell’Esposizione al fine di incentivare business con i mercati obiettivo europei ed extraeuropei. In programma workshop con i buyer e meeting allo scopo di presentare le eccellenze delle produzioni sarde. Sempre operativo anche lo stand nell’ambito del progetto Eataly, dove si curano i rapporti con i consumer B2C. In questo caso l’obiettivo è suscitare curiosità e interesse con degustazioni, racconto dei territori, video, immagini, promozione.
Nella settimana sarda hanno avuto un picco importante non solo le iniziative dentro Expo, come l’incontro con i giocatori della Dinamo Sassari, la sfilata con 160 figuranti in costume sardo, i canti e il food carpet, ma anche quelle proposte nella città di Milano. Ossia gli eventi curati da Anci Sardegna e dai Comuni di Cagliari, Iglesias, Oristano, Villacidro, Nuoro, Tortolì, Olbia e Sassari, che chiudono agli inizi di ottobre. Le mostre sino al 29 novembre, al Museo archeologico di Corso Magenta sull’Isola delle Torri, insieme alle fotografie di Gianni Berengo Gardin sull’età nuragica, realizzate grazie a una collaborazione tra Sovrintendenza e Regione. Nonché Heroes 20.20.20., il progetto europeo nato dalla collaborazione tra Film Commission, assessorato dell’Industria e Sardegna Ricerche, con l’obiettivo di raccontare le buone pratiche ecosostenibili delle filiere sarde.
La Sardegna, infine, continua a essere protagonista nella mostra delle Regioni sui temi “Potenza del saper fare”, “Potenza del limite” e “Potenza della bellezza”, con i due testimoni Daniela Ducato e Luca Ruiu, imprenditrice e ricercatore che racconteranno i temi della creazione e dell’innovazione sostenibile. Ducato, insignita dell’Ordine al Merito della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella e premiata lo scorso novembre a Stoccolma con l’Euwiin International Award come migliore innovatrice d’Europa nell’edilizia verde, trasforma gli scarti delle lavorazioni agricole in materiali per le costruzioni. Ruiu, esperto internazionale di biopesticidi totalmente naturali e innocui per l’uomo, ha messo a punto il progetto Bioecopest per lo sviluppo di tecnologie applicate alla difesa dai parassiti dannosi in agricoltura. Nella sezione della mostra “Potenza della bellezza” sono promosse vedute panoramiche di paesaggi naturali non antropizzati come l’arcipelago de La Maddalena, esempi di edifici storici come il Parco Geominerario o interni di strutture antiche di pregio, ovvero la Biblioteca universitaria di Cagliari.

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Piazza Roma Carbonia 2

Questa sera, in Piazza Roma, a Carbonia, alle ore 18.00, si terrà “L’addio all’estate 2015 per i bambini”. L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale Sturmtruppen, con il patrocinio del comune di Carbonia. Nel corso della serata ci saranno diverse attività pensate per i più piccoli: merenda per i piccoli con pane e nutella, Baby dance con Emanuele Ledda, esibizione di Emanuele e Silvia “Rumba”, esibizione Scuola di Ballo,
zeppole calde per piccoli e grandi, tanta musica e karaoke. Durante la serata saranno tanti gli intrattenimenti per i bambini: giochi gonfiabili, palloncini modellati, trucchi e giochi a sorpresa.

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Sabato 19 settembre, nel piazzale della Chiesa di San Narciso a Serbariu, alle ore 22.00, si terrà il concerto degli Istentales. Lo spettacolo, che rientra nel calendario degli appuntamenti della Festa Patronale di San Narciso e Santa Giuliana e nella programmazione Estiamoinsieme 2015, è organizzato con il patrocinio del comune di Carbonia.

Serbariu copia

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«Lavoriamo per rafforzare la convinzione che l’innovazione e la tecnologia possano rappresentare la chiave di volta per inserirsi più rapidamente nel mondo del lavoro. Questo vale per entrambi i generi, ma per le donne vale ancor di più. Nonostante, infatti, le nostre ragazze si laureino con voti più alti anche nelle facoltà scientifiche e spesso emergano nelle attività ad alto tasso tecnologico, scontano un gap ancora molto significativo». Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura intervenendo, questo pomeriggio a Cagliari, alla tavola rotonda su “Lavoro e Innovazione” nell’ambito di “Sui Generis 2015”, la tre giorni sulle Pari Opportunità organizzata dagli Ordini di medici, psicologi e avvocati.
«La tecnologia deve essere utilizzata come volano per valorizzare i talenti delle donne e favorire il loro accesso al mondo del lavoro: sia quello dipendente che quello autonomo – ha aggiunto Virginia Mura -. Segnali molto incoraggianti su questo fronte ci sono offerti dal Microcredito attivo in Sardegna, dove le aziende al femminile finanziate – anche in settori tecnologicamente avanzati – sono il 49,8% del totale.»
«Con la Strategia Lavoro, uno dei pilastri della Programmazione unitaria che come Giunta regionale abbiamo adottato, abbiamo riservato un ruolo molto importante per le donne – ha concluso l’assessore del Lavoro – . Abbiamo messo insieme tutte le risorse di cui disponiamo per poter affrontare al meglio il problema delle pari opportunità, favorendo le attività più rilevanti e innovative – proprio in settori strategici per la nostra economia, come ad esempio, l’ICT – che possano portare la Sardegna a migliorare le proprie performance e creare solida occupazione. Attività che possono essere svolte, a pieno titolo, anche dalle donne.»
Virginia Mura 1

 

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Ruggero Soru 1 locandina soru

Verrà inaugurata questa sera, alle 19.00, presso la saletta del Portico adiacente il Teatro Centrale, la Mostra “Canna pensante ha parlato!”di Ruggero Soru, inserita nella rassegna 12×12. La Mostra sarà poi visitabile sino al giorno 25 settembre, tutti i giorni dalle 18.00 alle 20.00.

Il titolo della mostra di vignette satiriche fa il verso ad un classico del pensiero di Blaise Pascal. Questo grande filosofo del ‘600 prestò particolare attenzione all’uomo e a qualcosa che oggi la cultura dominante tende a dimenticare: la suprema forza del pensiero umano.

E’ sua la celebre metafora della canna pensante: “L’uomo non è che una canna, la più debole della natura, ma una canna che pensa…” Lo scopo della vita consiste in questo, visto che l’esistenza concreta di un uomo è la traduzione in atto dei pensieri che ha, o meglio, dei “pensieri che è”. Quale migliore indicazione per una mostra di satira, che analizza, decostruisce e ricompone l’attualità, attraverso la personale visione ironica dell’autore. Pensieri tradotti in immagini, di una tra le tante “canne pensanti”. [Ruggero Soru]

Le prossime Mostre in calendario coinvolgeranno gli artisti Barbara Cappella e Nicola Obino.

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Claudia Firino 1

«Esprimo grande soddisfazione per l’ampliamento dell’organico con 50 posti ulteriori per i docenti delle scuole sarde. Questo è stato non solo un nostro auspicio, ma anche il tema dell’incontro a Roma di due settimane fa con il ministro Stefania Giannini, in quello che è un percorso di confronto tra Regione e Governo sui temi della scuola isolana». Così l’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, che ha commentato inoltre: «Ritengo altrettanto importante la concessione delle deroghe per il personale Ata, in attesa di una futura stabilizzazione, e l’aumento del numero degli insegnanti di sostegno. E, a tale proposito, per tutti gli studenti disabili confido che l’ampliamento dell’organico consenta loro un miglior percorso scolastico, e cito ad esempio il caso della scuola di Bono, per la quale ho ricevuto rassicurazioni sulla presa in carico della situazione».

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Arrigo Miglio copia

«Con i giovani, speranza per il futuro». È questo il titolo del piano pastorale triennale della diocesi di Cagliari, consegnato dal vescovo Arrigo Miglio nel corso di una conferenza tenutasi presso l’aula magna del seminario diocesano di Cagliari nella mattinata di sabato 19 settembre. Presenti all’incontro i membri del consiglio presbiterale, organo rappresentativo del clero locale, e del consiglio pastorale, composto prevalentemente dai rappresentanti delle diverse componenti del laicato cattolico diocesano.

Dopo aver affrontato il complesso tema dell’iniziazione cristiana nel triennio 2012-2015, senza certamente averlo esaurito nella sua urgenza e complessità, la diocesi del capoluogo della Sardegna (quasi 600mila abitanti, 133 parrocchie, circa 200 sacerdoti diocesani, un altro centinaio appartenenti a ordini religiosi, circa 800 suore, 38 diaconi permanenti) avverte il bisogno di dedicare specifiche energie al delicato tema degli adolescenti e dei giovani.

Un nuovo percorso, dunque, che pone al centro della riflessione e dell’azione della chiesa cagliaritana le giovani generazioni. «Guardare ai giovani – si legge nel testo del piano pastorale -, camminare con loro, mettere in evidenza la ricchezza che i giovani portano a tutta la comunità, diventa condizione fondamentale per entrare pienamente nella prospettiva spirituale e pastorale propostaci da Papa Francesco».

Dodici brevi capitoli contenuti in poco meno di cinquanta pagine che portano la firma dell’Arcivescovo. Il testo si muove a partire dalla prima lettera dell’apostolo Giovanni che «consegna alcune parole chiave particolarmente importanti e suggestive per i giovani: la vita, l’amore, la gioia, la comunione con Dio e con i fratelli, la benevolenza e la misericordia, la costanza nella fede».

Sono cinque gli obiettivi principali attraverso i quali si intende dare concretezza al primo anno (2015-16) del triennio:

1) Formare catechisti e animatori che siano veri testimoni dei giovani e degli adolescenti;

2) Aumentare le possibilità di incontro, formazione e condivisione tra sacerdoti e catechisti, animatori e genitori;

3) Elaborare un programma catechistico diocesano che tenga presente della globalità del cammino di fede dalla fanciullezza alla vita giovanile nella logica dell’accompagnamento alla maturità della vita cristiana;

4) Istituire nell’ambito della pastorale giovanile diocesana un’apposita commissione dedicata alla pastorale per i ragazzi e gli adolescenti;

5) Educare all’uso responsabile e costruttivo degli strumenti massmediali anche in una prospettiva di fede e di maturazione umana.

La seconda parte del sussidio (più di 20 pagine), come nei piani pastorali pubblicati negli tre anni precedenti, fornisce il calendario delle attività diocesane e di ogni singolo ufficio pastorale.

Il testo del piano pastorale triennale e alcuni brani audio della presentazione e consegna del documento sono a disposizione nel sito internet www.chiesadicagliari.it .

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Cane 1 copia

Il comune di Carbonia ricorda che è obbligatoria l’anagrafe (inserimento microchip) per tutti i cani presenti nel territorio comunale. L’anagrafatura viene eseguita gratuitamente dal Servizio Veterinario dell’Asl n° 7 (presso l’Ambulatorio in via Brigata Sassari 27 a Carbonia, tutti i venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00) o da Veterinari liberi professionisti nei propri ambulatori, debitamente autorizzati, con tariffa convenzionale.

Il Servizio Veterinario della ASL garantisce le operazioni di anagrafatura, previo appuntamento telefonico al numero: 360.1066456.
I proprietari o i detentori dei cani devono iscrivere i propri animali entro 10 giorni dalla nascita o, comunque, dalla data di entrata in possesso. La mancata
iscrizione all’anagrafe e l’abbandono del cane è punita con una sanzione che va da 154 a 516 euro.

Tutti i proprietari o detentori, a qualsiasi titolo, del cane devono segnalare al Servizio Veterinario della ASL i mutamenti della proprietà o detenzione, lo smarrimento o la morte dell’animale. La segnalazione deve essere confermata, con comunicazione scritta, entro 15 giorni.

Ci sono 5 buoni motivi per mettere il microchip ai nostri cani:

  1. evitare l’abbandono e controllore il randagismo

  2. garantire la salute e l’incolumità di tutti

  3. garantire il benessere degli animali

  4. garantire il corretto equilibrio tra uomo, animale e ambiente

  5. avere la tracciabilità del cane nel caso si perdesse

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Si è conclusa, nell’aula magna “Maria Lai” – dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo di Cagliari, la terza edizione di “Sui generis 2015 – Le Giornate cagliaritane sulle pari opportunità”. Da giovedì 17, con oltre cento relatori ed esperti qualificati, si è dibattuto di diritti delle donne (maternità, ricerca, cultura e lavoro, disabilità e diritti esigibili), violenza (autori, nell’adolescenza, dipendenza) e lavoro (gender pay gap).

Approfondire le argomentazioni di disparità, le norme, le pratiche e la disorganizzazione che le favoriscono. Coniugare la pari opportunità alle relazioni e ai rapporti etici. Senza scordare l’insieme dei diritti in varia maniera calpestati, ignorati e vilipesi. Sono stati questi i capitoli chiave al centro dell’evento organizzato dagli Ordini di medici, psicologi e avvocati. La tre giorni è stata trasmessa in streaming dai siti web dei tre Ordini professionali e può essere vista sul canale You tube dell’emittente SherDan.

«Anche a Cagliari un disabile deve combattere e spesso soccombe per avere un minimo di diritti sociali. In città, ad esempio, non abbiamo un taxi adeguato per i portatori di handicap. Esiste una spiaggia attrezzata per i cani ma non per le persone diversamente abili», ha detto Viviana Lantini, primario del pronto soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia e moderatrice della tavola rotonda “Disabilità e diritti esigibili”. Ai lavori sono intervenuti, tra gli altri, Francesco Seatzu (“La convenzione internazionale che disciplina i diritti dei disabili è completa ma nella quotidianità ci si trova di fronte a diversi aspetti censurabili” spiega il docente di diritto internazionale dell’Università Cagliari), Katia Caravello (psicologa, Unione italiana ciechi), Francesco Peluso (ingegnere), Lucio Moderato (psicoterapeuta).

«Siamo orgogliosi di aver ospitato un appuntamento qualificato come Sui Generis. Abbracciamo e sosteniamo le tematiche, la formazione e il confronto suscitato dalle Giornate cagliaritane sulle Pari opportunità» hanno detto Maria Del Zompo e Francesco Mola, rettore e pro rettore vicario dell’Università del capoluogo. La professoressa Del Zompo è intervenuta nella giornata inaugurale dei lavori con una relazione incentrata su “Etica, ricerca e diritto“. Mentre il professor Mola ha partecipato alla tavola rotonda su “Lavoro-Gender pay gap”.

Ai lavori hanno preso parte autorità quali Monica Toraldo di Francia, Gian Luigi Gessa, Guido Alpa, Fulvio Giardina, Claudia Romanelli, Marisa Marrosu, Roberto Pirastu, Gianni Monni e gli assessori regionali Claudia Firino e Virginia Mura. Soddisfazione e plauso da medici, avvocati, psicologi e docenti per la segreteria scientifica composta da Anna Rita Ecca, Maria Annunziata Baldussi, Rosanna Mura, Angela Quaquero e Susanna Pisano.