3 August, 2024
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Grande partecipazione, a Iglesias, allo sciopero generale organizzato dal Comitato per la salute del Sulcis Iglesiente, contro il progetto di riforma della rete ospedaliera approvato dalla Giunta regionale lo scorso 28 luglio. Il corteo dei manifestanti, partito dal Parco delle Rimembranze con un migliaio di persone, associazioni, comitati, gruppi vari, studenti e tanti cittadini, è via via cresciuto e quando è arrivato in piazza Municipio ha raggiunto le 1.500 unità.

I manifestanti hanno intonato cori contro la proposta di riforma della rete ospedaliera regionale, contro la Giunta regionale e la Direzione della Asl 7, cantando tra l’altro più volte “Bella Ciao” e “Che sarà” di Josè Feliciano, il cui testo è stato opportunamente modificato e adeguato al tema.
Dopo una breve pausa, la marcia è ripartita in direzione del CTO e quando è giunta sotto l’abitazione del sindaco, c’è stata una breve contestazione. I manifestanti hanno poi percorso la via Cattaneo e si sono radunati davanti al CTO, il presidio ospedaliero visitato due giorni fa dall’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru. Durante la manifestazione molti commercianti ed artigiani hanno chiuso per un paio d’ore le loro attività in segno di solidarietà e di partecipazione alla protesta.

Alla manifestazione non hanno partecipato rappresentanti dell’Amministrazione comunale e del Partito Democratico, partito di maggioranza relativa in Consiglio comunale, che l’altra sera, nel corso degli incontri svoltisi al CTO e al Centro culturale di via Cattaneo, hanno manifestato apprezzamento per l’apertura al confronto manifestata dall’assessore regionale Luigi Arru che ha aperto un “dialogo costruttivo” dopo i forti contrasti emersi nelle scorse settimane, dopo l’approvazione della tanto contestata delibera del 28 luglio che getta le basi della riforma del sistema della rete ospedaliera regionale.

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1.000 persone stanno manifestando in strada, a Iglesias, per dire no al progetto di riforma della rete ospedaliera approvato dalla Giunta regionale lo scorso 28 luglio. La giornata di sciopero e di protesta è stata organizzata dal Comitato per la salute del Sulcis Iglesiente. Partecipano associazioni, comitati, operatori della sanità, studenti e tanti cittadini di ogni età.

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Francesco Sanna 1

«Il sistema delle imprese, le autonomie locali, i partiti ed i sindacati devono leggere attentamente i dati comunicati dalla Agenzia delle Entrate al Ministero dello Sviluppo Economico, relativi al primo anno di applicazione delle agevolazioni fiscali (Zona Franca Urbana) a favore delle piccole imprese operanti nei 23 comuni del Sulcis Iglesiente». Lo dichiara il deputato democratico Francesco Sanna, che nella scorsa legislatura aveva assunto l’iniziativa in Parlamento che portò alla istituzione della misura ed al suo finanziamento nella legge Competitività.

«I dati macro sono molto soddisfacenti – aggiunge Sanna -. Sino al 2 settembre scorso, 3.282 imprese hanno utilizzato le agevolazioni per pagare tasse e contributi previdenziali per 31,2 milioni di euro (31.198.199 euro, per la precisione). Si tratta del 24% del totale disponibile, pari a 124,5 milioni di euro. Penso che questa misura abbia contribuito a stabilizzare molti posti di lavoro che altrimenti si sarebbero cancellati. I dati analitici ci diranno se hanno anche creato nuova occupazione.»

«Mediamente, ogni impresa che ha fruito delle agevolazioni ha utilizzato poco più di un terzo di quanto le è stato assegnato (33,73%). Prime nella classifica di utilizzazione (con il 37,82 % ciascuna, 1,275 milioni)  le 123 imprese con sede a Portoscuso, seguite dalle 723 di Carbonia (37,76%, 7,7 milioni). Ben piazzate anche le 646 di Iglesias (36,29%, 6,61 milioni) e le 23 di Villaperuccio (37,75%, 246,845 euro). Con questo ritmo di utilizzazione, più o meno tutte le imprese che hanno iniziato a “tirare” le agevolazioni – sottolinea ancora Francesco Sanna – finiranno le loro disponibilità entro la fine del 2017, molto prima di quanto astrattamente previsto dalle regole della ZFU, e questo è prova di un suo notevole successo tra le aziende.»

«Si conferma tuttavia una criticità sulla quale è arrivato il momento di avviare una riflessione ed assumere le decisioni conseguenti. 1.093 imprese hanno messo nel cassetto il loro decreto di agevolazione e a distanza di un anno, non hanno utilizzato nemmeno un euro dei 32,468 milioni di euro a loro disposizione. Il perché deve rintracciarsi probabilmente nel fatto che la maggior parte di esse sono ditte individuali, ed hanno meno possibilità di compensare tasse, imposte e previdenza dei dipendenti. Se il fenomeno di blocco integrale delle risorse persistesse – conclude il deputato del Partito Democratico -, occorrerà valutare sia la possibilità – molto complicata – di cambiare le regole di utilizzazione in corso d’opera, sia di decidere il reimpiego della ingente somma a favore di altre iniziative produttive.»

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Flavia Pennetta-Roberta Vinci è la finale degli Open degli Stati Uniti. Le due atlete italiane hanno scritto la storia del tennis! Flavia Pennetta si è qualificata per la finale superando Simona Halep, n° 2 della classifica WTA, in due set, 6-1, 6-3; Roberta Vinci ha battuto in tre set, 2-6, 6-4, 6-4, Serena Williams, la n° 1 della classifica WTA, vincitrice quest’anno degli altri tre tornei del Grande Slam, fermata ad un passo dal Grande Slam!

Prima d’oggi, una sola tennista italiana era stata capace di vincere un torneo del Grande Slam, Francesca Schiavone, trionfatrice al Roland Garros di Parigi nel 2010.

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Sono stati presentati questa mattina a Cagliari gli eventi organizzati in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile. La manifestazione “Bicimipiaci”, giunta quest’anno alla terza edizione, vede il coinvolgimento di venti Comuni nell’Area Metropolitana di Cagliari e nell’Area Vasta di Sassari che ospiteranno quasi 90 eventi in programma tra domani e martedì 22 settembre.
L’iniziativa, è stato detto nel corso della conferenza stampa di presentazione, si conferma veicolo catalizzatore dell’interesse dei sardi verso il tema della mobilità sostenibile. Il progetto della Regione Sardegna rappresenta la dimensione locale della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile (promossa come ogni anno tra il 16 e il 22 settembre dalla commissione europea con l’adesione del ministero dell’Ambiente), e riunisce e caratterizza le iniziative realizzate dagli Enti locali, le associazioni e tutti i soggetti sottoscrittori degli Accordi di programma finanziati dal POR FESR 2007/2013 della Regione Sardegna.
Dopo le cinquemila presenze registrate nel 2013 (con 45 eventi) e le ottomila nel 2014 (con 65 eventi), l’obiettivo del 2015 è andare oltre le diecimila presenze. Tra i Comuni sottoscrittori, venti saranno impegnati attivamente nel progetto. La maggior parte – Assemini, Cagliari, Capoterra, Decimomannu, Elmas, Maracalagonis, Monserrato, Pula, Quartu, Quartucciu, Sarroch, Selargius, Sestu, Settimo, Sinnai e Villa San Pietro – aderiscono al “Programma integrato per lo sviluppo urbano e la mobilità ciclabile, pedonale e pendolare nell’Area Metropolitana di Cagliari”. Gli altri – Alghero, Porto Torres, Sassari e Stintino – sono sottoscrittori di un secondo accordo, “Programma integrato per lo sviluppo urbano e la mobilità ciclabile, pedonale e pendolare nell’Area Vasta di Sassari”.

 

Si è aperta questa mattina alle 11 la settimana organizzata dalla Regione Sardegna a Expo Milano 2015. Appuntamento negli spazi del Conferenze Center con i lavori dedicati all’Internazionalizzazione dei prodotti di eccellenza, con focus particolare sul comparto dei formaggi ovini.
«La nostra agricoltura è sicuramente in una fase espansiva – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, nel suo discorso introduttivo per fare poi il punto sul perché è fondamentale per le nostre produzioni agroalimentari puntare sull’internazionalizzazione -. Le quotazioni del Pecorino Romano, il prezzo del latte ovino, le ottime prospettive per la vendemmia in corso, nonostante i gravi danni causati dal maltempo pochi giorni fa nell’Oristanese e nel Medio Campidano, le buone annate cerealicole che hanno visto un incremento delle produzioni del 12% nel 2014 e 2015 rispetto al 2013, senza trascurare i circa 200 milioni di euro della passata programmazione che siamo riusciti a erogare nell’ultimo anno, stanno ridando entusiasmo agli operatori agricoli e agro-industriali come è dimostrato dal formidabile incremento degli occupati in agricoltura con una crescita di 13.400 unità.»
«Le nostre politiche di internazionalizzazione – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – vanno incontro alle richieste, sempre più crescenti nel mercato globale, di prodotti di eccellenza le cui caratteristiche di qualità organolettica e nutrizionale siano certificate. Produzioni che raccontino la storia di un territorio e di una agricoltura sana e rispettosa dell’ambiente. Si tratta di nicchie, comunque in grado di assorbire una buona parte delle nostre produzioni.»
L’assessore Falchi ha poi aggiunto: «L’espansione nei mercati esteri, sia in quelli consolidati come per esempio il Nord America per il Pecorino Romano, che in quelli emergenti, ha dunque per la Sardegna una duplice valenza. Da un lato una serie di vantaggi diretti legati alla collocazione dei prodotti in mercati remunerativi, dall’altra la possibilità di utilizzare le nostre eccellenze come volano per promuovere il territorio regionale e incrementare il turismo al di fuori del classico periodo estivo. C’è infatti – ha concluso Elisabetta Falchi – una quota in costante crescita di consumatori che, una volta gustato un prodotto, vogliono visitare la località da cui proviene e magari conoscere i dettagli delle tecniche di produzione e trasformazione. Expo è anche questo ed è giusto quindi che la Regione abbia fatto la sua parte per promuovere al meglio, a 360 gradi, la nostra Isola».
Per improvvisi impegni istituzionali, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, non ha potuto partecipare all’incontro dove lo ha sostituito il suo capo segreteria, Angelo Zucchi. «L’impegno del Ministero è quello di replicare l’esperimento del tavolo sul latte vaccino anche per il latte ovino», ha spiegato Zucchi rispondendo alla richiesta del presidente del Consorzio del Pecorino Romano. «Portiamo avanti il confronto per mettere in campo politiche efficaci – ha aggiunto il capo segreteria – e non aspettiamo la crisi per incontrarci».
L’ex presidente della Commissione Agricoltura dell’Ue, l’eurodeputato Paolo De Castro, ha inviato un saluto video trasmesso durante l’iniziativa. «Qualificare le produzioni della Sardegna ricercando i mercati dove valorizzarle, strappando prezzi remunerativi che creino reddito per le aziende: questo è uno degli obiettivi da raggiungere, anche dal punto di vista dell’Europa». Così De Castro che ha poi osservato: «In proposito aggiungo l’augurio che il Piano di sviluppo rurale isolano, approvato ad agosto dall’Ue, sia un’opportunità di crescita e di sviluppo, sotto il profilo commerciale, dell’innovazione e del mercato». Il parlamentare europeo ha poi parlato di difesa dei marchi e delle azioni che sta elaborando l’Ue nell’ambito dei mercati internazionali
Un contributo importante alla discussione è poi arrivato dall’intervento di Salvatore Palitta, neo presidente del Consorzio del Pecorino Romano, che ha illustrato l’esperienza e la storia del re dei formaggi Dop della nostra Isola sulle piazze di vendita degli Stati Uniti. Ersilia Di Tullio, di Nomisma, ha fatto invece il punto sui mercati di riferimento del comparto lattiero caseario italiano all’estero e nello specifico della Sardegna.

 

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Riprendono la prossima settimana i lavori delle commissioni consiliari regionali. Martedì 15 settembre, alle ore 17.30, la Sottocommissione della Quinta Commissione “Attività Produttive” si occuperà della predisposizione del testo unificato dei seguenti progetti di legge: P.L. 180 (Istituzione dell’Autorità per l’energia Sardegna e disciplina in materia di politiche energetiche); D.L 201 (Disposizioni in materia di attestati di prestazione energetica degli edifici e di impianti termici civili nel territorio della Sardegna); P.L. 184 (Norme in materia di risparmio energetico a sostegno dell’edilizia sostenibile e della prestazione energetica degli edifici in attuazione della direttiva 2010/31/CE); P.L 200 (Impiego di risorse legnose ai fini produttivi e energetici).

I lavori dell’organismo consiliare, presieduto da Luigi Lotto (Pd), proseguiranno mercoledì 16 settembre 2015 alle ore 9,30 con il medesimo ordine del giorno.

Sempre mercoledì, ma alle 10.30, è convocata la IV commissione “Governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità presieduta da Antonio Solinas (Pd). All’ordine del giorno l’esame del Doc. N. 8/XV (Comitato istituzionale dell’autorità di bacino – Studio di dettaglio e approfondimento del quadro conoscitivo della pericolosità e del rischio da frana nel sub bacino n. 3 Coghinas-Mannu-Temo. Progetto di variante generale e di revisione del Piano per l’assetto idrogeologico della Regione autonoma della Sardegna, di cui all’articolo 37, comma 1, delle vigenti norme di attuazione) e del D.L. 218 (Legge forestale della Sardegna).

E’ prevista, inoltre, l’audizione del Direttore generale dell’Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna sul Doc. N. 9/XV (Autorità di bacino regionale della Sardegna – Predisposizione del complesso di “Studi, indagini,elaborazioni attinenti all’ingegneria integrata, necessari alla redazione dello studio denominato progetto di Piano stralcio delle fasce fluviali (PSFF)”. Approvazione del PSFF ). I lavori proseguiranno eventualmente nel pomeriggio, alle ore 16.00.

Alle 11.30, si riunirà invece la II commissione “Cultura e Lavoro”, guidata da Gavino Manca (Pd) per l’audizione dell’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino sul piano di dimensionamento scolastico 2015/16 e sull’attuazione della legge regionale n. 3/2015 (emittenti televisive locali). I lavori proseguiranno nel pomeriggio, alle 15.30 in seduta congiunta con la I commissione “Autonomia e Ordinamento regionale”, presieduta da Francesco Agus (Sel). In programma l’audizione degli assessori agli Affari generali Cristiano Erriu e al Lavoro, Virginia Mura, sulle problematiche del precariato.

Al termine dell’audizione degli assessori, i lavori della Seconda Commissione andranno avanti con l’esame del D.L 216 (Misure urgenti in materia di disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Modifiche alla legge regionale 5 dicembre 2005, n. 20 (Norme in materia di promozione dell’occupazione, sicurezza e qualità del lavoro. Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Abrogazione della legge regionale 14 luglio 2003, n. 9 in materia di lavoro e servizi all’impiego) e l’audizione  dell’Associazione culturale “BOCHES A TENORE” sulle problematiche del settore.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

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Una doppietta di Floriano Congiu ha dato la vittoria al Carbonia (2 a 1 sul Sant’Elena) nel 1° Memorial Renzo Cappellaro, disputato questo pomeriggio allo stadio Carlo Zoboli di Carbonia. La rete del Sant’Elena è stata messa a segno da Elio Biondi.

Per onorare la memoria di Renzo Cappellaro si sono ritrovati in tanti, ex calciatori di Carbonia e Sant’Elena, due delle squadre allenate dal tecnico vicentino in Sardegna, scomparso il 14 ottobre 2014, all’età di 77 anni.

Nato a Vicenza il 12 maggio 1937, Renzo Cappellaro iniziò a giocare al calcio nelle giovanili del Lanerossi Vicenza, con la quale vinse il prestigioso Torneo di Viareggio per due anni consecutivi, nel 1954 e 1955, aggiudicandosi anche la classifica dei marcatori (conserva quel primato, raggiunto qualche anno fa dall’attuale centravanti della Nazionale, Ciro Immobile). Giunse alla prima squadra nel campionato di serie A 1957/58 e in cinque stagioni collezionò con la maglia biancorossa 56 presenze e 21 reti.

Lasciò il “suo” Vicenza nell’estate del 1961 per vestire la maglia grigia dell’Alessandria, con la quale vinse la classifica dei cannonieri del campionato di serie B, con 21 reti (36 presenze). L’anno successivo passò al Lecco, poi al Cagliari, nell’estate del 1963. Con la maglia rossoblù, al primo anno, conquistò una storica promozione in Serie A, al termine del campionato 1963/64, realizzando 9 reti. Dopo due stagioni in serie A (complessivamente, in tre campionati, collezionò 63 presenze e 16 reti), ritornò in serie B con il Genoa, per poi passare al Potenza. Appese le scarpette al chiodo quando era ancora giovane, a 32 anni.

Iniziò subito la carriera di allenatore, nella giovanili della Sambonifacese e dello Schio, ma è in Sardegna che riuscì a togliersi le migliori soddisfazioni. Il debutto alla Nuorese (1974/75), poi a Latina (1975/76), ancora a Nuoro (1978/79), Quartu Sant’Elena (1979/80), quindi a Carbonia, in serie D, nella stagione 1980/81, presidente Elvio Verniani. Fu quello, nella prima parte, il miglior campionato della sua carriera. Era il Carbonia di Adriano Novellini, Giampaolo Zaccheddu, Guido Accardi, Floriano e Marco Congiu, Aldo Scopa, Carlo Pusceddu, Giuseppe Mura, Marco Manconi e Mondo Mameli, Pierino Aresu, Roberto Sequi, Marco Fenu, Luciano Gambula, Rino Pianta, Pino Tocco, e ancora di Ugo Corda, Egidio Cossu, il compianto Sandro Piras, Mauro Virdis e Walter Lindiri, che nel catino di Bacu Abis, dove giocava per l’indisponibilità dello stadio comunale , per l’intero girone d’andata e la prima giornata del ritorno, incantò tutti, dominando letteralmente il campionato. Chiuse il girone d’andata in testa alla classifica con 28 punti (13 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte). L’inizio fu scoppiettante: 1 a 0 a Santa Maria degli Angeli con goal di Guido Accardi, primo ko a Viterbo per 0 a 1, riscattato con tre vittorie consecutive: 4 a 0 all’Audax Rufina con goal di Zaccheddu, Floriano Congiu, Adriano Novellini e Pierino Aresu; 2 a 1 a Terracina con doppietta di Adriano Novellini e 1 a 0 al Calangianus con goal di Floriano Congiu.

Dopo la sconfitta di Olbia, 0 a 1, il 2 novembre 1980, goal di Gianni Muresu, il Carbonia di Renzo Cappellaro infilò una splendida serie positiva, con sei vittorie e un pareggio in sette giornate, iniziata una bella vittoria per 3 a 1 nel derby interno con l’Iglesias, un’impresa per 3 a 0 a Cecina, il 5 a 1 all’Isili, l’1 a 1 sul campo del Frosinone (oggi in serie A) , l’1 a 0 al Foligno, l’impresa all’Acquedotto di Sassari contro la Torres, battuta 1 a 0 con uno splendido goal di Marco Congiu e la vittoria con la Romulea, al ritorno allo stadio Comunale, 1 a 0. Il 4 gennaio giunse la sconfitta di Velletri, 2 a 1, riscattata con le vittorie sulla Lodigiani, 3 a 1 (doppietta di Adriano Novellini) e sull’Angelana, 3 a 2 (doppietta di Pino Tocco). Fu a quel punto che la squadra cominciò a balbettare e, giornata dopo giornata, a perdere terreno rispetto alle principali concorrenti, Frosinone e Torres, che era riuscita a fermare rispettivamente con un pari ed una vittoria sui loro campi, nel corso del girone d’andata. Renzo Cappellaro non riuscì a capacitarsi dell’involuzione della sua creatura ed il girone di ritorno si tramutò in un’autentica sofferenza per i tanti tifosi che si erano esaltati per quattro mesi: 6 sole vittorie, 3 pareggi e ben 8 sconfitte, per complessivi 13 punti ed il quarto posto finale, alle spalle delle promosse Torres e Frosinone e del Terracina.

La grande amarezza lasciò il segno e la società mineraria l’anno successivo affidò la guida della squadra a Checco Fele, che con la conferma dei migliori giocatori ed alcuni inserimenti (Pietro Pillosu, Gianni Tronci, Sergio Bodano, Riccardo Erriu e Leopoldo Pardini) riuscì a scrivere una delle pagine più belle della storia calcistica del Carbonia, centrando la promozione in serie C2, nella primavera del 1982.

L’esperienza di Renzo Cappellaro alla guida del Carbonia ricominciò due anni più tardi, in C2, presidente Benigno Atzori. Con un organico completamente rivoluzionato, dopo un buon avvio (2 a 0 a Montevarchi con goal di Fabrizio Rizzola e Giovanni Leone e pari interno con la Massese, 2 a 2, con goal di Giovanni Leone e Floriano Congiu) e tre vittorie interne consecutive (alla 7ª giornata 1 a 0 all’Olbia, con goal di Sandro Zaccolo; alla 9ª 1 a 0 allo Spezia con goal di Luca Rivetta; all’11ª 1 a 0 alla Torres con goal di Giuseppe Innella) , la squadra biancoblù iniziò a balbettare e nell’ultimo scorcio di stagione, con una classifica allarmante, i dirigenti decisero di esonerare Renzo Cappellaro e di affidare la guida tecnica della squadra a Ugo Corda. Il cambio sortì l’effetto desiderato, il gruppo reagì e riuscì a centrare il traguardo della salvezza con 29 punti, grazie alla miglior classifica avulsa rispetto allo Spezia, alla Vogherese e, soprattutto, all’Olbia, alla Nuorese e all’Imperia, che finirono nel campionato Interregionale.

La carriera di Renzo Cappellaro, di fatto, si concluse lì, perché nelle stagioni successive il tecnico vicentino si dedicò alla cura dei giovani. Lascia un bellissimo ricordo tra quanti hanno avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo, sia per le qualità tecniche sia per quelle umane e, come già sottolineato, sono stati tanti quelli che si sono ritrovati allo stadio “Carlo Zoboli” di Carbonia, per ricordarne ed onorarne la figura di sportivo e, soprattutto, di uomo.

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«In Sardegna siamo in linea con quanto previsto dai decreti attuativi del Jobs Act finora emanati dal Governo in materia di presa in carico dei disoccupati e di politiche attive del lavoro, in attuazione dell’articolo 29 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, in base al quale ogni individuo ha il diritto di accedere a un servizio di collocamento gratuito. E, aggiungo io, non solo gratuito, ma anche efficiente.»
Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura intervenendo, questa mattina a Cagliari, al convegno “Jobs Act: ultime novità normative”, organizzato dall’Ordine dei Consulenti del lavoro.
«Il sistema pubblico-privato dei Servizi per l’impiego integrati prevede un ruolo importante per i consulenti del lavoro, per intercettare il fabbisogno occupazionale delle imprese – ha concluso Virginia Mura -. E i consulenti del lavoro stanno dando il loro contributo per l’applicazione delle Politiche attive messe in campo dalla Regione.»
Virginia Mura 12

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Ignazio Locci 2 copia

Cresce il numero di imprese che beneficiano della Zona franca urbana? Un ottimo risultato, dice Salvatore Cherchi? Il responsabile dell’attuazione del Piano Sulcis, anziché vendere aria fritta, dovrebbe dire come realmente stanno le cose. Sebbene cresca la cifra delle aziende che usufruiscono del regime fiscale agevolato, infatti, soltanto una piccolissima percentuale di queste (20% circa) utilizza i fondi a disposizione, ovvero quasi 129 milioni di euro. Nemmeno il minimo necessario per giustificare l’utilità dello strumento fiscale. Figuriamoci per stappare lo spumante. E stupisce che un uomo della caratura di Cherchi dia una lettura positiva a un dato che è assolutamente negativo.

La verità, senza fare troppi giri, è che le imprese del Sulcis Iglesiente sono tartassate come tutte le altre e il regime fiscale agevolato è un grande fallimento. Anche perché nel territorio la maggior parte delle aziende è gestita da un unico soggetto (in buona parte dei casi il titolare dell’azienda è anche l’unico che vi lavora). Il che non consente l’accesso allo sconto fiscale.

Non serve a nulla crogiolarsi in numeri che di fatto non significano niente e di sicuro non smuovono l’economia. Bene farebbe, Cherchi, a dirci qual è lo stato di attuazione del Piano Sulcis, visto che ormai vige un preoccupante silenzio tombale. Il resto sono illusioni gonfiate ad arte per nascondere un fallimento che è sotto gli occhi di tutti.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna