1 August, 2024
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La Giunta comunale di Carbonia ha approvato la Carta dei Servizi “Contributi per il diritto allo studio”.

La Carta contiene la descrizione dei servizi e le modalità per accedervi. E’ uno strumento preventivo di tutela degli utenti, in cui vengono stabiliti i criteri per misurare la qualità dei servizi offerti. La qualità è valutata sulla base di alcuni standard, elaborati in collaborazione con gli utenti.

In particolar modo, il nuovo strumento approvato dalla Giunta, riguarda un settore di primaria importanza per il futuro della città e della comunità.

«Con la Carta dei Servizi “Contributi per il diritto allo studio” – spiega l’assessore della Pubblica Istruzione Lucia Amorino – vogliamo facilitare l’accesso di tutti i cittadini alle molteplici opportunità offerte dal Comune. Siamo convinti che questo strumento sia fondamentale, da una parte, per proseguire nel rapporto di collaborazione con gli utenti e, dall’altra, per permetterci di comprendere, come Amministrazione, le reali esigenze degli studenti e delle loro famiglie.»

Lucia Amorino copia

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Il consigliere regionale Michele Azara ha presentato un’interrogazione urgente, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione venutasi a creare nell’Ispettorato Forestale Ripartimentale di Sassari a seguito di comportamenti vessatori posti in atto da alcuni dirigenti nei confronti di diversi dipendenti ad essi subordinati.

Il consigliere Azara chiede di interrogare l’assessore del Personale e l’assessore dell’Ambiente per sapere:

  1. se siano a conoscenza della grave situazione suesposta, segnalata in vari casi alle autorità competenti e in alcuni casi denunciata agli organi giudiziari;

  2. se non ritengano opportuno avviare con urgenza tutti gli accertamenti e le azioni di verifica di competenza dell’amministrazione regionale sull’operato dei responsabili delle situazioni venutesi a creare nell’Ispettorato Forestale Ripartimentale di Sassari a seguito di comportamenti vessatori posti in atto da alcuni dirigenti nei confronti di diversi dipendenti ad essi subordinati;

  3. se non ritengano altresì opportuno espressamente garantire in tutte le fasi dei procedimenti suddetti, parità di diritto di ascolto e di contraddittorio alle parti in causa, al fine di tutelare la posizione delle parti in condizione di maggior debolezza.

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Sarà inaugurata sabato 8 agosto, alle ore 21.00, presso la saletta del Portico adiacente il Teatro Centrale, a Carbonia, la mostra delle opere dell’artista Maurizio Lai. La mostra è organizzata in collaborazione con il Comune di Carbonia, Assessorato alla Cultura.

La mostra sarà visitabile sino al 16 agosto, dalle ore 20.00 alle 24.00.

Maurizio Lai è un ragazzo non udente nato a Carbonia e residente a Sant’Antioco da diversi anni. A livello regionale e nazionale è uno dei migliori esponenti di un’arte semplice e pura, con precisione nei dettagli e sorprendenti giochi di ironia. Caricature e vignette fantasiose sono l’esempio dei questa vena artistica che ha attirato l’attenzione di importanti testate giornalistiche.

Piazza Roma - Il Portico copia

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La Giunta ha approvato le modifiche ai criteri e alle modalità di programmazione per l’annualità 2014 relative ai contributi per il potenziamento economico delle cooperative e dei loro consorzi. Il provvedimento, proposto dall’assessore Virginia Mura, dispone di eliminare la possibilità di elevare il tetto massimo di spesa ammissibile, da 40mila a 70mila euro, se preventivamente certificati e allo stesso tempo di aumentare il limite del tetto a 45mila euro. Saranno dunque finanziabili solo programmi di investimento entro i 45mila euro senza necessità di alcuna certificazione, e sarà sospeso per l’annualità 2015 il divieto di partecipazione temporaneo in caso di revoca totale delle agevolazioni. È stata quindi approvata, in deroga alle Linee guida dei tirocini formativi e di orientamento, una durata non inferiore ai tre mesi, anziché a sei, per l’esecuzione degli stessi tirocini di inserimento al lavoro attivati esclusivamente nell’ambito dell’avviso esplorativo alle Province, sul finanziamento Asse II Occupabilità del POR FSE 2007/2013.
La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, il riaccertamento dei residui attivi e passivi, ovvero dei crediti e dei debiti della Regione. Previsto dal decreto legislativo 118 del 2011, che impone i nuovi principi contabili a cui le amministrazioni pubbliche devono adeguarsi, il riaccertamento ha un duplice scopo: prima di tutto verificare se ci sono residui iscritti in bilancio ma privi dell’Obbligazione giuridica e, dunque, da cancellare perché non sussistono più i presupposti della loro esistenza. Secondo, reimputare i residui al relativo ed effettivo anno di scadenza.
L’Esecutivo ha designato, su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, il rappresentante regionale del consiglio di amministrazione dell’azienda pubblica dei servizi alla persona “Istituto ciechi della Sardegna Maurizio Falqui”. È Diego Bagiella, nato a Nuoro il 21 marzo 1964, assunto all’Unione ciechi e ipovedenti di Nuoro dal 1992 come segretario provinciale e dirigente amministrativo. Dal 2013 è in servizio all’Agenzia regionale del Lavoro come funzionario amministrativo.
Sono state assegnate le risorse per Province e Comuni relative all’organizzazione dei servizi di supporto all’istruzione per gli alunni con disabilità per l’anno scolastico 2015-2016. La delibera, proposta dall’assessore Claudia Firino, prevede un importo pari a 4,781 milioni di euro. Il finanziamento è da considerarsi aggiuntivo a quello degli Enti locali, a condizione che le amministrazioni garantiscano almeno il mantenimento della spesa sostenuta nell’anno precedente con stanziamenti propri e che questo sia utilizzato esclusivamente per il miglioramento della qualità e quantità del servizio per ogni studente con disabilità.
Su proposta dell’assessore Gianmario Demuro, infine, è stato approvato il budget e il Piano per gli obiettivi 2015 della società in house della Regione SardegnaIt.
Palazzo della Regione 4 copia

 

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Il consigliere regionale del Centro Democratico, Roberto Desini, presidente del gruppo Sovranità, Democrazia e Lavoro in Consiglio regionale, lancia l’allarme sull’emergenza nella raccolta del sangue, venutasi a creare dal 30 giugno scorso, quando, per effetto dell’attuazione delle disposizioni nazionali e regionali in materia, è stata interrotta la raccolta sangue nei centri di prelievo comunali di tutto il nord Sardegna, lasciando come unica unità fissa attiva il centro dell’Avis provinciale di Sassari. Questo perché le altre strutture in funzione fino al 30 giugno scorso non hanno ottenuto l’accreditamento necessario da parte del Nucleo tecnico e dalla Direzione generale della Sanità regionale.

«L’interruzione dell’attività di raccolta del sangue dal 30 giugno – segnala Desini in una lettera inviata all’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, con cui chiede l’intervento immediato della Regione per risolvere l’emergenza -, ha già provocato conseguenze pregiudizievoli, se si considera il fisiologico calo del numero delle donazioni di sangue nel periodo estivo. I primi a farne le spese sono i pazienti talassemici, che hanno il bisogno continuo di sottoporsi a trasfusioni, ma non solo: nei mesi estivi il fabbisogno di sangue aumenta in considerazione del maggiore afflusso turistico e dell’aumento del numero di incidenti su strada e in mare.»

In base a un accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010, con cui sono stati stabiliti i requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici delle attività sanitarie dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta e sul modello per le visite di verifica, la Regione Sardegna ha avviato un percorso di valutazione delle strutture sanitarie inserite nel “Sistema trasfusionale regionale”. A conclusione di questo percorso il Nucleo tecnico per le autorizzazioni e gli accreditamenti delle strutture sanitarie e socio sanitarie e i Valutatori nazionali per il sistema trasfusionale hanno riconosciuto l’accreditamento istituzionale nei confronti di quelle strutture le quali hanno risposto positivamente in merito al possesso dei requisiti organizzativi di cui all’Accordo Stato-Regioni del 16.12.2010, nonché ai requisiti strutturali previsti dai provvedimenti della Regione Sardegna dedicati all’accreditamento istituzionale. Sono state anche individuate le strutture non idonee, per le quali la la Giunta ha stabilito di accordare un ulteriore termine massimo di sei mesi entro il quale le medesime avrebbero dovuto necessariamente ottenere i requisiti strutturali attraverso un percorso tecnico, sanitario e amministrativo specifico definito dalla Direzione generale della Sanità sulla base delle prescrizioni elaborate dal Nucleo tecnico per le autorizzazioni e gli accreditamenti.

«Il termine di sei mesi è scaduto il 30 giugno 2015, ma a tutt’oggi pochissime unità fisse di raccolta del sangue risultano accreditate in via definitiva: tutte le altre, non essendosi adeguate ai requisiti strutturali prescritti dalle vigenti disposizioni statali e regionali nel breve termine semestrale concesso dalla Giunta regionale, hanno dovuto interrompere l’esercizio dell’attività di raccolta. Ci si riferisce, in primis, alle unità comunali – spiega Roberto Desini. Si è consapevoli dell’impegno profuso dall’assessore Arru, dal Nucleo tecnico e dalla Direzione generale della Sanità al fine di pervenire celermente all’accreditamento definitivo delle principali strutture adibite all’attività di raccolta del sangue nonostante il notevole ritardo con il quale – duole sottolinearlo – è stato avviato l’iter degli accreditamenti; ciononostante, si ha notizia del fatto che le strutture che saranno accreditate entro l’estate saranno in numero esiguo e ubicate esclusivamente nelle province di Cagliari e Oristano.» «L’emergenza sangue nelle altre province è destinata a permanere se non addirittura ad aumentare nel mese di agosto, tenuto conto che appare probabile che le attività di accreditamento non vengano portate avanti nel mese in corso e che il flusso turistico risulta imponente soprattutto nelle province del nord Sardegna. Non si ritiene sufficiente a far fronte a una simile emergenza la presenza di una sola autoemoteca destinata a coprire il territorio provinciale di Olbia Tempio o di due autoemoteche per l’intera Provincia di Sassari. A oggi, nella Provincia di Sassari l’unica unità di raccolta fissa accreditata è quella dell’AVIS provinciale.»

Per questi motivi, Roberto Desini chiede un intervento rapido dell’Assessorato: «Alla luce delle precedenti considerazioni chiedo di voler adottare in via d’urgenza tutte le misure necessarie a fronteggiare l’emergenza sangue nei mesi estivi, con particolare riferimento ai territori provinciali che non saranno interessati nell’immediato dagli accreditamenti delle unità fisse di raccolta e di voler salvaguardare, per quanto possibile, la risorsa insostituibile rappresentata dai centri di raccolta comunali».

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Sabato 8 agosto, alle 20.30, al Museo MACC di Calasetta, verrà inaugurata la mostra Walking on my Paintings, una personale di Giovanni Mascia, giovane e talentuoso artista di origini calasettane con una grande passione per la moda. Le opere su tela di Giovanni Mascia, infatti, nascono dall’incontro tra fashion e arte e sono caratterizzate da una forza cromatica esuberante che ricorda le foto patinate delle riviste di moda statunitensi degli anni ’70 e le grandi opere della Pop Art. La mostra è organizzata dalla Fondazione MACC.

Il gusto, appena sopra le righe, la combinazione audace e l’ispirazione stilistica dei cromatismi tipici di quegli anni, fanno dei curiosi «ritratti dal basso» di Giovanni Mascia, opere divertenti e fruibili, ispiranti e maliziose, decorative e ricercate al tempo stesso.

«Dalle scarpe si capisce molto della personalità di qualcuno – confida Giovanni Mascia – credo che ognuno mostri un po’ di sé stesso in quel che calza. Per questo mi intriga ritrarre i miei modelli, consapevoli o inconsapevoli che siano, più attraverso quello che indossano ai piedi che attraverso il viso. Collocare il ritratto su un pavimento o su una moquette o sull’erba, davanti a una texture, una carta da parati o un fondale naturale, è il mio tocco personale, un escamotage attraverso il quale comunico altre impressioni sulla personalità e sullo stile del o della protagonista dell’opera.»

Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Sassari, ha insegnato educazione artistica per poi trasferirsi nella capitale italiana della moda, Milano, dove ha completato la sua formazione con un master in Fashion Design presso l’istituto Marangoni.

La mostra sarà visitabile fino a lunedì 17 agosto.

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Il presidente Francesco Pigliaru, ha accolto con soddisfazione oggi a Roma, gli impegni contenuti nel Piano contro il dissesto idrogeologico e le alluvioni.
«Per il dissesto idrogeologico in Sardegna abbiamo ottenuto risorse importanti, pari a quasi il 10% di quanto stanziato per l’intero territorio nazionale – ha detto Francesco Pigliaru -. Dal Governo arrivano infatti oltre 110 milioni immediatamente spendibili, che utilizzeremo al meglio per aprire subito i cantieri e mettere in sicurezza il nostro territorio. Siamo particolarmente soddisfatti. Questo risultato è un ottimo esempio di leale collaborazione con lo Stato, frutto di un grande lavoro da parte dell’assessorato dei Lavori Pubblici e di tutti gli uffici competenti.»
A Olbia, che riceverà in totale 81,2 milioni di euro, partiranno subito i cantieri per la mitigazione del rischio idraulico nel territorio del Rio Gadduresu, Rio San Nicola e Rio Seligheddu. A Cagliari, cui andranno 30 milioni, si metterà in sicurezza la municipalità di Pirri.
«Si tratta di interventi attesi da tempo – ha aggiunto in serata il governatore dopo l’incontro con il ministro Graziano Delrio -, che permetteranno a una vasta fascia di popolazione di vivere con maggiore tranquillità.»
La Regione Sardegna, assieme ai parlamentari sardi e al comune di Olbia, ha premuto per ottenere l’inclusione di Olbia al programma destinato, in origine, solo alle città metropolitane. I primi fondi destinati a Olbia, provenienti dal Cipe (16 milioni e 300mila euro) saranno erogati già nell’autunno. I fondi successivi saranno previsti nella Legge di stabilità 2016 e saranno disponibili nei primi mesi dell’anno prossimo.

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La quinoa, prodotti tipici, musica e tanta allegria hanno caratterizzato il National Day della Bolivia, celebrato a Expo Milano 2015 oggi, nel giorno dell’Indipendenza del Paese. A dare il via ai festeggiamenti la cerimonia dell’alzabandiera, accompagnata dall’inno italiano e da quello boliviano, intonato in modo spontaneo dai presenti.

La delegazione boliviana – guidata dal ministro degli Affari Esteri David Choquehuanca – è stata accolta dal Viceministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Andrea Olivero e dal Commissario Generale di Expo Milano 2015 Bruno Pasquino. La Bolivia partecipa all’Esposizione Universale con un proprio spazio all’interno del Cluster Cereali e Tuberi, visitato lo scorso giugno anche dal presidente Evo Morales.

«Qui a Expo abbiamo condiviso la nostra quinoa con tutto il mondo – ha esordito il ministro David Choquehuanca -. La Bolivia ha molte ricchezze che vogliamo far conoscere a tutti e l’Esposizione Universale di Milano si sta rivelando una grande opportunità.»

«Expo Milano 2015 – ha spiegato il viceministro Andrea Olivero – è l’occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle tante contraddizioni del nostro mondo. La Bolivia contribuisce pienamente ad affrontare questa sfida attraverso la promozione di un prodotto alimentare dalle sorprendenti proprietà come la quinoa, che può rispondere al problema della fame nel mondo e della sicurezza alimentare: un dono delle popolazioni indigene provenienti dal passato per il presente e, soprattutto, per il nostro futuro.»

Dopo la cerimonia ufficiale, le celebrazioni sono proseguite con un’esibizione del duo musicale Negro y Blanco e con un cocktail per la Festa Nazionale della Bolivia. La delegazione ha fatto quindi visita a Palazzo Italia, dove il Ministro degli Affari Esteri David Choquehuanca ha sottoscritto la Carta di Milano. Nel pomeriggio 300 tra musicisti e ballerini boliviani hanno sfilato lungo il Cardo e il Decumano, coinvolgendo i visitatori nei festeggiamenti.

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Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna S.p.A. ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata della Sub-holding (Banco di Sardegna e Società controllate) riferita al 30 giugno 2015.

Nonostante il quadro economico ancora incerto, il Banco e le Società controllate hanno chiuso il primo semestre dell’esercizio 2015 con un andamento reddituale in progressiva crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso 2014. Il trend degli impieghi con clientela è in sostanziale tenuta, mentre la raccolta complessiva registra una buona crescita. Il risultato netto consolidato beneficia da un lato dell’inversione di tendenza nella dinamica delle rettifiche di valore sui crediti e, d’altro lato, dell’accresciuto apporto delle commissioni, voci che hanno più che compensato la contrazione del margine d’interesse; proseguono a supporto della redditività le azioni volte al contenimento dei costi di funzionamento.

Sotto il profilo reddituale, il margine di interesse si attesta a 125,4 milioni, in calo del 12,8% (- 8,3% su base omogenea) rispetto all’analogo periodo del 2014, anche a seguito degli effetti dell’operazione di deconsolidamento della Sardaleasing.

Le commissioni nette si posizionano a 74,1 milioni, in crescita rispetto ai primi sei mesi del periodo a raffronto (+3,2%). La principale voce in aumento è rappresentata dai proventi sui servizi di gestione, intermediazione e consulenza (+17,8%), in particolare quelli relativi al servizio di collocamento titoli (+62%), delle gestioni patrimoniali (+15,7%) e di distribuzione di prodotti assicurativi (+12,3%), nonché rivenienti dal comparto delle carte di credito. In flessione le commissioni sulla tenuta e gestione dei conti correnti (-4,1%), anche in relazione ai risparmi consentiti dall’utilizzo crescente dei canali telematici per la trasmissione delle comunicazioni ai clienti.

In calo l’apporto del comparto finanziario che ha prodotto nei primi sei mesi del 2015 un risultato netto positivo di 16,9 milioni, a fronte dei 20,9 milioni rilevati nell’analogo periodo dello scorso esercizio.

Il margine di intermediazione perviene a 216,5 milioni contro i 236,5 milioni del periodo a raffronto (-5,8% su base omogenea).

Le rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti e altre attività finanziarie pervengono a complessivi 34,4 milioni, in diminuzione del 44,8% rispetto ai 62,4 milioni stanziati nel primo semestre dell’esercizio precedente, prevalentemente per effetto del miglioramento del contesto economico, a fronte di tassi di copertura già adeguati. Con riferimento alle operazioni per cassa, le rettifiche nette sui crediti, pari a 33,5 milioni, sono riconducibili a rettifiche di valore per 81,2 milioni, dovute alla valutazione dei crediti in sofferenza per 55,5 milioni e delle inadempienze probabili per 23 milioni. Nell’ambito delle riprese di valore, che assommano a 47,7 milioni, 30,5 milioni sono riferiti alle sofferenze e 12,7 milioni alle inadempienze probabili.

Le spese amministrative si attestano a fine giugno 2015 a 165,4 milioni, in diminuzione del 2,3% rispetto al periodo precedente. In particolare, le spese per il personale assommano a 87,2 milioni, con una diminuzione di 6,6 milioni (-7%) coerentemente con le indicazioni del piano industriale. Le altre spese amministrative, pari a 78,2 milioni, si incrementano nel periodo di 2,8 milioni (+3,7%), principalmente in relazione all’aumento dei costi per l’IT (+18%), si collocano in riduzione, per contro, le altre spese ordinarie di funzionamento.

Gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri pervengono a 7 milioni in aumento di 3,2 milioni rispetto all’analogo periodo a raffronto. L’incremento è riconducibile principalmente all’accantonamento al Fondo di Risoluzione (SRF -Single Resolution Fund) di nuova istituzione, pari a 1,7 milioni. Le rettifiche di valore su attività materiali e immateriali assommano a 5,2 milioni (-0,6 milioni). In calo di 2,2 milioni la voce altri oneri/proventi di gestione.

L’utile generato dall’operatività corrente al lordo delle imposte perviene a 24,3 milioni, in aumento di 6,5 milioni rispetto ai 17,8 milioni dell’analogo periodo del 2014, da cui dedotti gli accantonamenti per le imposte del periodo, pari a 8,6 milioni e l’utile di pertinenza di terzi pari a 1 milione, si determina un utile netto consolidato della sub-holding di 14,7 milioni, a raffronto con gli 11,9 milioni del periodo precedente (+23,6%).

Gli impieghi netti verso la clientela si posizionano a 8 miliardi, in lieve calo (-0,8%) rispetto al 31 dicembre 2014. La disamina della distribuzione per forma tecnica dell’area performing degli impieghi evidenzia come la principale tipologia di operazioni sia rappresentata dai mutui che, con circa 3,9 miliardi, rappresentano il 48% del totale dei crediti (-1,9% a confronto con dicembre 2014). Il segmento a breve dei conti correnti si attesta a 1,6 miliardi, in diminuzione del 5,4% rispetto alla fine del 2014, con una incidenza sull’intero portafoglio pari al 20,1%. Il settore del credito al consumo, con 0,6 miliardi, risulta in aumento del 7,3% sul dato di fine esercizio, così come il comparto delle altre operazioni, che include le altre sovvenzioni, gli anticipi effetti e in generale il rischio di portafoglio si porta a 0,7 miliardi, in aumento dell’11,3% nel confronto con fine dicembre 2014.

I crediti deteriorati pervengono complessivamente, in termini lordi, a 2,4 miliardi e risultano presidiati da rettifiche di valore per 1,1 miliardi, che portano il valore netto a 1,3 miliardi in leggero calo rispetto al dato di fine anno (-0,4%). Il rapporto di copertura si attesta al 45,1% (44,3% a dicembre 2014), mentre l’incidenza dell’esposizione netta dei crediti deteriorati rispetto agli impieghi è pari al 16,1% sostanzialmente stabile rispetto a fine 2014 (16%). Le sofferenze nette assommano a 711,1 milioni in crescita del 7,9%, con un grado di copertura pari al 57%. Le inadempienze probabili pervengono a 522,8 milioni in diminuzione del 13,4% sul dato di fine esercizio 2014 e con un indice di copertura del 18,1%. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate si portano, a valori netti, a 58,6 milioni, con rettifiche di valore per 5 milioni e un grado di copertura del 7,8%. Sul portafoglio dei crediti in bonis, che rappresentano l’83,9% del totale degli impieghi netti, sono state stanziate rettifiche di valore per 37,6 milioni che determinano un rapporto di copertura dello 0,6%.

Le attività finanziarie in portafoglio, costituite per lo più da titoli di Stato italiani, pervengono al 30 giugno 2015 a 1,1 miliardi (+2,7% rispetto alla fine dell’esercizio precedente).

La posizione interbancaria netta registra un saldo positivo di 3,3 miliardi, in crescita del 44,6% rispetto alla fine dell’esercizio 2014 (+1 miliardo).

La raccolta diretta da clientela perviene complessivamente, alla fine di giugno 2015, a 11,5 miliardi, registrando un trend positivo del 7,9% rispetto al dato di fine esercizio 2014 (+840 milioni). Più in dettaglio, i depositi e conti correnti si attestano complessivamente a 7,6 miliardi a raffronto con i 7,3 miliardi della fine dell’esercizio precedente, in crescita del 2,9% (+211 milioni) e con un peso percentuale sul totale dell’aggregato pari al 65,8%; in flessione la componente vincolata a 178 milioni che si riduce in sei mesi del 35,2%. Le operazioni di pronti contro termine con clientela si posizionano a 1,8 miliardi, in crescita del 76,9% rispetto al dato di fine esercizio mentre le obbligazioni, in diminuzione del 5,4%, raggiungono gli 1,5 miliardi e rappresentano il 13% del totale della raccolta. Ancora negativo il trend dei certificati di deposito a 419 milioni, in calo del 12,5%.

La raccolta indiretta si posiziona a 3,9 miliardi, in crescita dell’1,9% rispetto ai volumi di fine dicembre 2014. In aumento le componenti dei fondi comuni (+20%) e dei premi assicurativi ramo vita (+16,6%) mentre si riducono i titoli di terzi in deposito (-16,1%) e le gestioni patrimoniali (-2,8%). Pertanto, ancora fortemente positivo l’apporto della raccolta globalmente gestita che raggiunge gli 1,9 miliardi in crescita nel semestre del 15%.

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Nel Canyon di Caprera, all’interno del perimetro del “Santuario Pelagos”, nel corso di un’uscita di whale watching, è stato avvistato un esemplare di capodoglio albino. Si tratta di un’importante occasione di approfondimento scientifico che ripropone ancora una volta il tema della valorizzazione e della tutela dell’enorme patrimonio ambientale custodito nel Mediterraneo in generale, e nelle acque dell’Arcipelago in particolare. 

Il capodoglio albino avvistato nelle acque del Canyon di Caprera apre la strada ad una fase di significativo approfondimento scientifico. A partire dalle immagini scattate nei giorni scorsi sarà infatti possibile identificare l’animale e compararlo con il precedente avvistamento di capodoglio albino risalente al 2006 al largo dell’Isola di Tavolara. Nell’eventualità si trattasse dello stesso animale, incontrato a distanza di nove anni, sarebbe significativo constatare l’evidenza delle condizioni favorevoli per la sua sopravvivenza. Data la particolare condizione, gli animali albini sono più deboli dal punto di vista immunitario. Si tratta infatti di un’anomalia che porta alla mancanza, totale o parziale, di pigmentazione nell’epidermide e negli occhi, con successivi problemi di vista, fotofobia e ridotto assorbimento di calore. A questo si aggiunge l’aspetto della facile individuabilità dell’animale da parte delle sue prede, seppur a profondità a cui la luce non arriva.

Il Santuario Pelagos è un’Area Marina Protetta di 87.500 km² istituita da un accordo internazionale tra Italia, il Principato di Monaco e la Francia per la protezione dei mammiferi marini che lo frequentano. Una stima approssimativa elenca più di 8.500 specie di animali che rappresentano tra il 4% e il 18% delle specie marine mondiali. La concentrazione di biodiversità all’interno dell’area è notevole, in particolare per quanto riguarda il numero dei predatori al vertice della catena trofica, come i mammiferi marini, il Mediterraneo rappresenta solo 0,82% della superficie e il 0,32% del volume degli oceani del mondo.

 Immagine di Corrado AzzaliImmagine di Corrado Azzali II