1 August, 2024
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Dal 4 settembre al 15 dicembre, tutti i fine settimana, i paesi nel cuore dell’isola apriranno le porte a turisti e visitatori. Al via la 15esima edizione di Autunno in Barbagia, iniziativa finanziata dalla Regione, progettata e promossa dalla Camera di Commercio di Nuoro e dall’azienda speciale Aspen che l’anno scorso ha registrato circa 400mila presenze, ha coinvolto 1.500 imprese e generato un indotto economico pari a 7,2 milioni di vendite dirette. Sono 28 le amministrazioni comunali coinvolte che si occuperanno di organizzare decine di eventi dedicati alla cultura in tutte le sue forme: arte, storia, folklore, artigianato ed enogastronomia, in vetrina nelle tipiche “corti” delle antiche dimore isolane.

«Presentiamo oggi un modello di organizzazione dell’offerta finalizzato a una importante valorizzazione delle zone interne – ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi – a partire dalle vocazioni proprie del territorio: qualità della vita, enogastronomia, produzioni artigiane». Tre i profili attorno ai quali prende corpo l’itinerario di appuntamenti: «Il primo è l’identità – ha aggiunto l’assessore Morandi – fattore integrante delle comunità locali che il turismo è in grado di rafforzare, quindi l’orgoglio, connotato tipico che restituisce il meglio in questi contesti, e poi l’innovazione, caratteristica di Autunno in Barbagia dal punto di vista della comunicazione e dell’organizzazione».

Tra gli strumenti promozionali dell’edizione 2015 anche i photocontest e la condivisione quotidiana dei contenuti attraverso i social media. Gli obiettivi della campagna di comunicazione sono molteplici: da un lato si continuerà a consolidare il mercato interno, dall’altro l’impegno è rivolto ad attrarre turisti dal mercato nazionale e internazionale. A tal fine si è scelto di migliorare la visibilità e la fruibilità delle proposte con azioni pubblicitarie dirette, con dinamiche comunicative che incoraggino la partecipazione e la diffusione anche virale dei contenuti, e con pacchetti vacanza dedicati curati dal travel partner PortaleSardegna. Offerte viaggio flessibili e competitive, facilmente personalizzabili, per consentire al viaggiatore di vivere un’esperienza autunnale in Sardegna ritagliata sulla base delle proprie esigenze. Si potrà scegliere la combinazione ideale con pernottamento, nave o volo.

Anche quest’anno si rinnova l’importante collaborazione con il Banco di Sardegna che racconterà i propri servizi nelle piazze e nei paesi coinvolti nel circuito con l’apertura durante la manifestazione di stand dedicati per fornire consulenza e informazioni sulle attività fornite a supporto del territorio e delle imprese.

In replica anche la fortunata partnership con Tiscali, che condivide l’importanza di valorizzare il territorio tramite una ricca attività di comunicazione, mostrando apprezzamento per l’iniziativa proprio per la forza identitaria che esprime la manifestazione, in sintonia con quella del gruppo stesso.

«Autunno in Barbagia continua a crescere – ha aggiunto il presidente della Camera di Commercio di Nuoro, Agostino Cicalò – e quest’anno anche grazie a un importante riconoscimento: siamo orgogliosi che il circuito sia stato inserito tra i grandi eventi dall’assessorato del Turismo, il quale ha garantito un contributo di 120mila euro. Queste risorse consentono alla manifestazione di migliorarsi ulteriormente e di perseguire il suo obiettivo di valorizzazione delle zone interne nei periodi di minor afflusso turistico.»

«Nonostante il periodo di continua crisi – ha dichiarato il presidente dell’ASPEN, Vincenzo Cannas – abbiamo un numero di visitatori affezionati che volentieri fa visita ai piccoli paesi del centro Sardegna, dimostrando di apprezzare in particolare anche la “scuola di sapori” che viene riproposta, grazie alle squisite prelibatezze che si possono gustare in tutte le corti.»

«Con questa proposta dimostriamo come si possa fare turismo anche nei mesi di spalla e che è possibile costruire un’unica prospettiva di sviluppo nel corso di tutti i dodici mesi – ha concluso l’assessore Morandi – Autunno in Barbagia è in grado di attrarre importanti flussi turistici, attraverso la creazione di grandi suggestioni e facendo leva sullo straordinario patrimonio culturale dell’isola.»

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Colori vivaci e danze ritmate hanno caratterizzato il National Day della Repubblica di Myanmar, oggi a Expo Milano 2015. «Essere presenti all’Esposizione Universale, nel Cluster del riso è un’importante occasione per il nostro Paese – ha dichiarato Win Myint, ministro del Commercio -; così abbiamo la possibilità di far conoscere le molteplici varietà di riso e soprattutto di instaurare relazioni politiche ed economiche con moltissime nazioni». Il National Day si è aperto con balli tipici birmani, quindi l’arrivo della delegazione del Myanmar, accolta dal Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino.

«Il titolo del Padiglione del Myanmar, ‘Nutrire il futuro col riso, cibo nutriente, sicuro e tracciabile’,  è in piena sintonia con il tema dell’Esposizione Universale e propone ai visitatori un percorso di conoscenza del nostro Paese, tra i maggiori esportatori di riso nel mondo – ha spiegato il ministro -. Il Myanmar ha un grandissimo potenziale economico e ci auguriamo che Expo Milano 2015 sia l’opportunità per mostrarlo alla comunità internazionale.»

L’importanza e il prestigio del Myanmar è stata messa in evidenza dal Commissario Pasquino: «Grazie alla Birmania il mondo può gustare ben cinquantadue varietà di riso. In Myanmar infatti la produzione di questo cereale è incredibilmente varia. Visitando il Padiglione del Paese asiatico è possibile scoprire inoltre le tradizioni culturali e artigianali di una realtà in crescita, che ha ottime relazioni con l’Italia e sta acquistando interesse da parte di numerose aziende internazionali».

Al termine della cerimonia dell’alzabandiera le delegazioni hanno percorso il Decumano con una parata, allietata da danzatrici birmane e dai balli dei bimbi del Centro Estivo di Cornaredo vestiti in abiti tradizionali, in un girotondo che ha unito i due Paesi. A seguire, una performance culturale presso il Conference Centre di Expo Milano 2015 e i festeggiamenti proseguiti presso il Cluster del riso.

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Il Consiglio comunale di Carbonia ha approvato una mozione contro la chiusura delle Poste di Cortoghiana, presentata dai Consiglieri Comunali del movimento “Iniziativa Cittadina” (primo firmatario il Consigliere Arturo Troilo) e da altri consiglieri comunali di tutte le formazioni politiche.

«Il provvedimento è importante per molteplici ragioni – sottolinea Stefano Piras, componente del direttivo di Iniziativa cittadina -, due in particolar modo:

– la prima perché, sotto il profilo Istituzionale, sino ad oggi non era mai stato portato all’attenzione del Consiglio comunale un simile documento;

– la seconda perché si è deliberato di procedere a nuove iniziative per respingere fermamente la chiusura delle Poste di Cortoghiana, poiché le risposte fornite ai cittadini, a tutti i livelli istituzionali, non sono state adeguate e risolutive. 

Il consigliere comunale Arturo Troilo e tutto il movimento di Iniziativa Cittadina – conclude Stefano Piras -, qualora non venissero fornite soluzioni al problema dai competenti responsabili, sono pronti a nuove ed eclatanti iniziative.»

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L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha presentato oggi ai rappresentanti dei sindacati e delle associazioni datoriali, nella sede dell’assessorato in via XXVIII febbraio a Cagliari, il progetto “EDILI – Costruire opportunità di reimpiego e riqualificazione nell’edilizia in Sardegna”.
Innovativo e sperimentale: queste le caratteristiche del progetto, previsto nella delibera “Priorità lavoro” della Programmazione unitaria approvata lo scorso 17 giugno dalla Giunta che si pone i seguenti obiettivi: rilancio dell’edilizia in Sardegna, competenze aggiornate per i lavoratori e riqualificazione del settore attraverso le nuove tecnologie, coinvolgendo l’intera filiera.

Sono circa 3.500 i lavoratori interessati dall’intervento, che parte con uno stanziamento iniziale di 6 milioni di euro. Il progetto EDILI, estensione del programma ICO, è innovativo perché interamente rivolto a un settore specifico, quello dell’edilizia, considerato prioritario in quanto in grave difficoltà, e perché realizzerà, grazie al coinvolgimento delle imprese, una mirata profilazione dei lavoratori, in modo da offrire loro una formazione aggiornata e adeguata alle reali esigenze del mercato. Il progetto sarà gestito dall’INSAR, mentre la profilazione dei lavoratori sarà effettuata tramite il SIL Sardegna.
Il coinvolgimento di tutti gli attori economici e istituzionali, e la centralità delle imprese come parte attiva del progetto costituiscono un nuovo approccio di sistema che tiene conto delle caratteristiche e delle problematiche del comparto, del territorio e del mercato.
«Oggi non è solo la giornata di presentazione del progetto – ha dichiarato l’assessore Mura – ma l’occasione per acquisire suggerimenti e critiche costruttive in modo da poterlo realizzare con successo. C’è un coinvolgimento importante delle parti sociali che con forza hanno chiesto a questo assessorato di riattivare percorsi formativi di qualità, con l’obiettivo di rafforzare effettivamente le aziende di un settore così importante per la nostra economia.»

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Sono iniziati, a Sant’Antioco, con l’inaugurazione di una mostra su Sant’Antioco Martire, i festeggiamenti estivi del Santo protettore della Sardegna. Con il taglio del nastro da parte del vescovo di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda, infatti, è stata inaugurata martedì sera nel Museo Diocesano di Iglesias, ricca di una cinquantina di documenti storici, statue, reliquiari e statue, la mostra intitolata: «Iter sanctitatis gaudium ecclesiae. Fede, tradizione e memoria nello storico pellegrinaggio delle reliquie di Sant’Antioco». «Nel progetto espositivo risulta centrale la riflessione sul significato del viaggio devozionale – ha spiegato Silvia Medde direttrice del Museo Diocesano -. Un viaggio che ha origini ben più antiche del rinvenimento delle reliquie nel 1615, risalendo verosimilmente almeno al XIV secolo».

La visita alla mostra, disposta nelle tre sale della struttura di vico Duomo, offre il confronto con numerosi documenti conservati presso l’Archivio Storico Diocesano e con le opere di maggiore significato fra quelle legate al culto di Antioco sul territorio diocesano, su tutti i simulacri rappresentanti il santo nelle chiese parrocchiali di Fluminimaggiore, Teulada e Villamassargia. Ma, soprattutto, accoglie il visitatore la più antica statua conservata nell’altare ligneo della cappella dedicata a Sant’Antioco nella Cattedrale di Iglesias, presentata nella sua fattezza originale senza i vestiti, probabilmente databili tra la fine del Settecento ed il primo Ottocento ed esposti a parte su un manichino.

Di sicuro interesse, è anche il grande dipinto realizzato intorno al 1766 dal pittore romano Pietro Bombelli sulla base di un originale ormai perduto, ma il pezzo in assoluto di maggior pregio, anche dal punto di vista devozionale, è sicuramente il reliquiario contenente il cranio del Santo, realizzato dopo il rinvenimento delle reliquie dall’argentiere cagliaritano Sisinnio Barrai e dalla sua bottega. Il reliquario è esposto a conclusione del percorso di visita e viene presentato al pubblico per la prima volta dopo il recente restauro che gli ha restituito l’originaria doratura. Completano l’esposizione, interamente curata dall’equipe del Museo Diocesano con la supervisione del Comitato scientifico presieduto dal Vescovo, alcuni pannelli che illustrano gli aspetti più inediti ed originali del culto di Sant’Antioco, a partire dalla sua ricca diffusione nel territorio.

Un’attenzione speciale merita la ricostruzione della solenne processione annuale – la cosiddetta Festa Manna che si svolge quindici giorni dopo la Pasqua – che accompagnava le reliquie alla basilica, presentata in una chiave storica moderna che suggerisce un itinerario di fede e cultura da vivere come un pellegrinaggio sulle orme di Antioco e della storia del cristianesimo in diocesi. L’evento si inquadra nel programma della festa d’agosto del martire sulcitano, quest’anno poi impreziosita dalla coincidenza del IV centenario del ritrovamento delle reliquie del santo.

«Una mostra che segna un momento importante che va oltre le difficoltà di lettura della realtà della vita – ha sottolineato il vescovo dopo il taglio del nastro -, ripercorrere la sua testimonianza è molto preziosa per riscoprire un percorso di fede». Sant’Antioco, la città dove il medico taumaturgo predicò la nuova fede in Cristo e ricevette la palma del martirio, intanto, si prepara a festeggiare il suo patrono e protettore con un programma tutto religioso. Dopo tridui, messe e la processione a mare di venerdì, sabato primo agosto la città sulcitana renderà omaggio al proto martire sardo. Alle 11.00 in Basilica si svolgerà la celebrazione solenne presieduta da monsignor Corrado Melis, nuovo parroco di Ozieri, altra città sarda che ha per patrono Sant’Antioco martire. Alle 17.00, invece, a presiedere sempre in Basilica la Santa Messa, sarà il vescovo di Iglesias, Monsignor Giovanni Paolo Zedda. La celebrazione precederà la solenne processione, che porterà per le vie e le piazze dalla città il simulacro del santo e le sue reliquie, con la partecipazione della banda musicale, numerosi gruppi folk provenienti da tutta l’isola, cavalieri, traccas e suonatori di launeddas. I festeggiamenti si concluderanno martedì in cattedrale dove, alle 2.00, si terrà il concerto “Gloria et honore coronasti, Eum Domine”: melodie dell’antica liturgia e canti in onore di Sant’Antioco Martire.

Tito Siddi

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Per la vertenza Alcoa, si allungano ancora, con una proroga di 60 giorni, i tempi per il pronunciamento dell’UE sulle tariffe energetiche. Il responsabile dell’Unità Gestione Vertenze del ministero dello Sviluppo economico, Giampietro Castano, ha comunicato ieri alla segreterie nazionali FIM, FIOM, UILM e UGL MET che, «come anticipato a voce, la Commissione UE che sta valutando le proposte del Governo italiano in materia di costo dell’energia elettrica per le Isole maggiori (Sardegna e Sicilia), ha richiesto nuove informazioni e, contemporaneamente, ha prorogato di altri 6o giorni i termini per la chiusura del confronto».

«Pertanto – ha aggiunto Giampiero Castano – diversamente da quanto era prevedibile nelle scorse settimane, un aggiornamento sarà possibile nei primi giorni del prossimo mese di settembre. Qualora vi fosse la necessità di anticipare l’aggiornamento – ha concluso Castano nella nota inviata alle segreterie sindacali nazionali – sarà nostra cura darne tempestiva comunicazione.»

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Fa tappa a Mogoro, domani sera (sabato primo agosto), Dromos, il festival organizzato dall’omonima associazione culturale nell’Oristanese, quest’anno alla sua diciassettesima edizione, accoglie nel paese della Marmilla uno tra gli artisti più popolari e socialmente influenti dell’attuale scena musicale brasiliana, Criolo. Il cantante e rapper di San Paolo, che lo scorso inverno ha licenziato il suo terzo album, “Convoque seu Buda”, sarà accompagnato sul palco in piazza del Carmine da Daniel Ganjaman alle tastiere, Guilherme Held alle chitarre, Marcelo Cabral al basso e Sergio Machado alla batteria. Il concerto, con inizio alle 22.00 e biglietto di ingresso a cinque euro, è ospitato dalla 54ª Fiera dell’artigianato artistico e del tappeto della Sardegna.

Figlio della periferia urbana di San Paolo, classe 1975, Kleber Cavalcante Gomes, in arte Criolo, ha fatto irruzione sulla scena musicale brasiliana nel 2011 con l’album “Nó Na Orelha” (tre MTV Awards e miglior album dell’anno per Rolling Stone), conquistando ampia credibilità e molti ammiratori anche tra i suoi colleghi, non ultimi icone come Caetano Veloso, Chico Buarque, Ney Matogrosso e Milton Nascimento. Il singolo “Duas de Cinco”, con un video futuristico ambientato in un’inquietante favela nell’anno 2044, ha anticipato il suo album più recente,”Convoque seu Buda” (“Invoca il tuo Buddha”), con cui Criolo prosegue sulla strada del mix tra rap, afrobeat, samba, brega, reggae, soul, funk fino ad abbracciare la canzone melodica con testi di critica sociale. Impegnato socialmente nella sua comunità, Criolo ha ritagliato nella sua vita anche un tempo da dedicare all’insegnamento, a supporto dei meno abbienti.

Domenica 2 agosto, Dromos chiude il weekend nella sua “casa base” a Oristano (dove ieri – giovedì 30 – sono state inaugurate le tre mostre allestite alla Pinacoteca Comunale) con la prima serata di musica in programma nella città di Eleonora per questa edizione del festival. Protagonista, in piazza Corrias a partire dalle 22.00 (e con ingresso gratuito), il quartetto del suonatore di oud Mauro Sigura, con il suo progetto “The colour identity”: una riuscita combinazione tra suoni, melodie, ritmi della tradizione ottomano-mediterranea e le atmosfere del jazz contemporaneo europeo, impreziosita per l’occasione da un ospite del calibro del trombettista francese Erik Truffaz accanto agli altri membri della formazione guidata dal musicista torinese: Gianfranco Fedele (piano, elettronica), Tancredi Emmi (contrabbasso, effetti) e Alessandro Cau (batteria, sbirofono, elettronica).

E lunedì 3 agosto, il festival resta ancora a Oristano per aprire una settimana densa di impegni con un doppio appuntamento in piazza Corrias: alle 21, una conferenza di Moni Ovadia (“Le belle utopie”), uno degli artisti più rappresentativi della cultura ebraica in Italia, coadiuvato dal musicista e conduttore radiofonico Valerio Corzani che poi, alle 22,30, imbracciati i suoi strumenti  (basso elettrico, electronics, voce) sarà al centro dei riflettori insieme a Stefano Saletti (bouzuki, chitarra elettrica, electronics, voce) per proporre dal vivo (con Erica Scherl al violino e alle tastiere, e Eugenio Saletti alla chitarra elettrica) il progetto “Caracas”, che hanno composto, arrangiato, suonato e prodotto nel recentissimo album omonimo.

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Il consigliere regionale del Partito Democratico Daniela Forma ha presentato un’interrogazione rivolta all’assessore regionale della Sanità e delle Politiche sociali in merito al programma di interventi di inclusione sociale in favore di soggetti sottoposti a misure penali di cui alla legge regionale n. 7/2011.

«Con deliberazione di Giunta regionale n. 48/18 del 01/12/2014 – spiega Daniela Forma – sono stati destinati euro 1.300.000,00 del Fondo Nazionale delle Politiche Sociali 2014 al finanziamento delle proposte progettuali destinati all’inclusione sociale di soggetti sottoposti a misure penali di cui alla Legge Regionale n.7/2011 “Sistema integrato di interventi a favore dei soggetti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria.»

Con determinazione del Servizio competente del 29/12/2014 è stato approvato l’avviso pubblico per il finanziamento di tali proposte progettuali da parte di associazioni e cooperative sociali operanti in Sardegna nell’ambito dell’integrazione sociale.

«Il 30 giugno scorso – aggiunge Daniela Forma – è stata pubblicata la graduatoria relativa a tale avviso dove risultano idonei 29 soggetti e, di questi, solo 15 sono stati ammessi a finanziamento. Peraltro, fra i soggetti esclusi dal finanziamento risultano alcune Associazioni che, lavorando da tempo nel mondo della detenzione, hanno acquisito una notevole professionalità e sviluppato specifiche sensibilità necessarie per operare in tali problematiche realtà.

Inoltre, si rileva uno sbilanciamento nella distribuzione territoriale che incide in modo sfavorevole relativamente ad alcuni territori che peraltro storicamente manifestano il bisogno di tali misure di intervento sociale, primo tra tutti il Nuorese.

Per questi motivi – conclude Daniela Forma – ho ritenuto di interrogare l’assessore della Sanità e delle politiche sociali perché dia risposta in merito alle criticità sollevate e per comprendere se intenda individuare nuove risorse con le quali consentire la realizzazione dei progetti giudicati idonei e non finanziati oppure se intenda ripartire in maniera equa le risorse disponibili fra tutti i progetti ritenuti ammissibili.»

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Nuove critiche al nuovo calendario venatorio approvato definitivamente ieri dal Comitato regionale faunistico, arrivano oggi dal consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco. «E’ l’ennesimo schiaffo al mondo venatorio, con i cacciatori che ancora una volta sono penalizzati da decisioni restrittive per la Sardegna».

«La chiusura del tordo al 17 gennaio è un provvedimento discriminatorio rispetto ad altre realtà vicine come la Corsica. Poi la questione della caccia al cinghiale, inizialmente inserito per il giovedì, nelle giornata di domenica e festivi infrasettimanali sino al 31 gennaio, con dubbi e perplessità evidenti delle associazioni. E’ ora di mettere la parola fine a scelte che danneggiano il comparto venatorio – conclude il consigliere forzista – con l’approvazione di un testo che vada ad incrociare le esigenze dei cacciatori e prevedere una programmazione che ricalchi quella della Corsica, visto anche che la Sardegna ha competenza primaria in materia di caccia.»

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L’assessorato regionale dell’Agricoltura ha stabilito che il periodo vendemmiale per la campagna vitivinicola 2015-2016 avrà ha inizio domani, 1° agosto 2015, e terminerà il 31 dicembre di quest’anno.
Fuori da questo periodo saranno consentite le sole fermentazioni e rifermentazioni effettuate in bottiglia o in autoclave per la preparazione dei vini spumanti, dei vini frizzanti e dei mosti parzialmente fermentati frizzanti e quelle che si verificano spontaneamente nei vini imbottigliati.
Queste ultime dovranno, tuttavia, essere comunicate all’Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari – Ufficio di Cagliari.
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