1 August, 2024
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Si è riunito ieri, presso i locali della FSM, a Carbonia, il direttivo dei quadri e delegati metalmeccanici del Sulcis Iglesiente.

Di seguito il documento diffuso sull’esito dei lavori. 

  1. In riferimento alla piattaforma contrattuale presentata dalla Segreteria Nazionale a Roma nei giorni scorsi alla presenza di oltre 600 delegati provenienti da tutta Italia, il direttivo provinciale dopo un’attenta analisi della stessa ha deciso di realizzare dei gruppi di lavoro che avranno il compito di informare accuratamente i lavoratori di tutte le realtà produttive ancora in piedi sulle strategiche e innovative proposte che FIM e UILM hanno intenzione di portare all’attenzione di Federmeccanica. A fine discussione è maturata in tutti la consapevolezza che questo contratto, al di là del fondamentale aspetto legato alla parte economica, arriva in un momento di svolta per le relazioni industriali e l’esistenza stessa del sindacato nella sua conformazione storica e originale. Seguiranno informazioni più dettagliate nei prossimi giorni direttamente nei luoghi di lavoro.
  2. L’accorpamento FIM-FEMCA è ormai arrivato a compimento in quasi tutta Italia. Anche in Sardegna nei prossimi mesi prenderà vita la grande federazione dell’Industria che diventerà prima per importanza nello scenario sindacale italiano. La FSM, garantita e rispettata la propria dignità, storia e specificità, è ben lieta di questa unione che servirà a tutelare meglio i lavoratori nei luoghi di lavoro e in particolar modo in quelle difficili realtà dove i lavoratori metalmeccanici degli appalti hanno maggiori difficoltà a essere sindacalmente rappresentati per via delle differenze contrattuali e di rappresentanza con i lavoratori diretti.
  3. Sullo scenario generale delle vertenze sulcitane si è convenuto sulla necessità di un’accelerazione nella pressione sindacale col pieno coinvolgimento della confederazione territoriale per ottenere risposte definitive sul futuro dei lavoratori Ex Ila, e dei possibili progetti e investimenti per il loro reimpiego lavorativo, e dei lavoratori dell’indotto Eurallumina che nei prossimi mesi, burocrazia permettendo, saranno impegnati nei corsi di riqualificazione insiti nel Piano Sulcis propedeutici alla loro ricollocazione nel ciclo produttivo quando ripartirà lo stabilimento. Per quanto riguarda Alcoa si aspetta a brevissimo la risposta dell’UE sulla legittimità degli strumenti messi in campo dal governo per l’abbattimento delle tariffe energetiche indispensabili per l’acquisizione degli impianti da parte di Glencore. Si è convenuto che i tempi sono importanti, ma lo è ancora di più la risposta che dev’essere, dal punto di vista dei lavoratori, del sindacato ma anche del territorio, obbligatoriamente positiva. Sull’indotto Portovesme SRL, in virtù anche dei nuovi passaggi d’azienda che riguardano un numero cospicuo di lavoratori, è stato ribadito che la FSM, come sempre ha sostenuto, in nessun modo intende rinunciare alla tutela degli stessi e al loro sacrosanto diritto di vedersi riconosciuti i propri diritti maturati nel tempo. Nel cantiere Enel, a causa anche delle politiche nazionali di razionalizzazione e riassetto industriale della comittente, assistiamo a una diminuzione del lavoro con conseguente apertura da parte di alcune aziende delle procedure di cassa integrazione. Anche in questo caso la FSM è impegnata a vigilare affinché le dinamiche in corso siano il più indolori possibili per i lavoratori auspicando una ripresa del lavoro e un rilancio strategico della centrale anche in ottica di riavvio dello stabilimento energivoro ex Alcoa. Sul fronte ammortizzatori sociali si continua a denunciare la lentezza e i gravi ritardi nell’erogazione degli stessi a un’imponente fetta di lavoratori a oggi priva di qualsiasi copertura economica. Anche i nuovi strumenti come la flex security appaiono insufficienti e privi di prospettiva. E’ invece forte la consapevolezza che senza il riavvio degli stabilimenti industriali e l’attuazione di concrete politiche attive per il lavoro, sarà quasi impossibile rilanciare lo sviluppo e l’occupazione nel territorio.
  4. E’ stato comunicato il nuovo assetto organizzativo che indica nel quadro Laura Loni colei che da oggi avrà il compito di occuparsi del bilancio oltre ai già avviati impegni di segreteria e supporto agli iscritti. Si è, inoltre, salutata l’elezione di Massimo Cara a Segretario Confederale CISL del Sulcis Iglesiente, con delega all’Industria, augurandogli buon lavoro a nome di tutta l’organizzazione nella speranza che la nuova Segreteria saprà essere in grado di rilanciare l’azione della CISL territoriale sulle gravissime problematiche dell’industria.

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Il Comitato faunistico, presieduto dall’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, si è riunito per discutere il parere ISPRA e approvare definitivamente il calendario venatorio. Le principali date deliberate riguardano: la pre-apertura per la tortora nelle giornate del 3 e 6 settembre; l’apertura generale della caccia al 27 settembre e, a seguire, per tre mezze giornate il 4 e 11 ottobre; per la beccaccia, il Comitato ha confermato l’apertura al 15 di ottobre e utilizzato lo strumento della sovrapposizione della decade, consentito dalla normativa vigente, al fine di motivare la chiusura al 17 gennaio; per la cornacchia si chiederà un ulteriore parere all’ISPRA al fine di prolungare il prelievo alla prima settimana di febbraio; per gli anatidi si conferma la chiusura al 31 gennaio; per il tordo sassello e bottaccio è prevista la chiusura al 17 gennaio (termine massimo ai sensi della normativa vigente).
Per quanto concerne la caccia al cinghiale, il Comitato su proposta dell’assessore Spano ha confermato la chiusura al 31 gennaio nelle giornate di domenica e festivi infrasettimanali.
Relativamente alla previsione di consentire la caccia “grossa” il giovedì, il Comitato ha discusso delle problematiche dei danni alle coltivazioni e della gravità della situazione sanitaria causata dalla peste suina africana. E’ stato preso atto dell’esigenza di un approfondimento ulteriore e della necessaria condivisione della regolamentazione venatoria. Inoltre, è stato deciso che l’argomento dovrà essere oggetto di un approfondimento congiunto tra l’Unità di progetto e gli Assessorati competenti (Sanità, Agricoltura e Ambiente) per presentare al Comitato una rigorosa proposta in tal senso.
A fine riunione si è tenuta la presentazione del provvedimento sull’eradicazione della peste suina nei cinghiali.
Cinghiale 1

 

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Manifestazione di protesta dei cacciatori sardi, questo pomeriggio, davanti ai piedi della sede dell’assessorato dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari, contro la proposta il calendario venatorio elaborata dal Comitato faunistico. Il capogruppo regionale di Area Popolare, Gianluigi Rubiu, ha presentato un’interrogazione sul tema.

«Si riveda immediatamente un disegno illogico che va contro le aspettative dei cacciatori sardi – sottolinea Rubiu -. L’apertura della caccia al cinghiale nella giornata del giovedì rischia di produrre dei disastri enormi per l’equilibrio dell’ecosistema e con una competizione sfrenata tra le diverse compagnie.»

Secondo il fronte contrario al calendario, che si allarga dall’Unione cacciatori Sardegna sino alla Federazione Italiana della Caccia ed al Movimento Caccia Pesca Ambiente, non è stato raggiunto l’obiettivo per un’adeguata programmazione.

«E’ assurdo – rimarca Gianluigi Rubiu -. L’universo dei cacciatori mai come ora appare inascoltato. L’assessore alla difesa dell’ambiente Spano dovrebbe prendere atto e rassegnare le dimissioni.»

«Diventa necessario ripristinare l’apertura della caccia ai cinghiali solo nei giorni festivi – conclude Gianluigi Rubiu – perché il rischio è di uno sterminio incontrollato della specie, senza la ponderazione delle situazioni che vedono la domenica come giornata ideale di caccia grossa.»

Cinghiale 1

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«Ai cittadini del mondo voglio dire che il Gabon è un Paese di grandi cambiamenti e notevoli opportunità». E’ questo il messaggio che il presidente della Repubblica del Gabon, Ali Bongo Ondimba, ha voluto lanciare in occasione delle celebrazioni del National Day della nazione africana. All’evento hanno partecipato anche il ministro dell’Economia gabonese, Regis Immongault Tatagani, il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino e Massimo Cassano, sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del governo Italiano.

«La sfida della sicurezza alimentare è cruciale per un Paese come il Gabon che importa quasi l’80% del suo consumo alimentare pur disponendo di numerose risorse» ha spiegato il ministro Immongault, ricordando gli interventi realizzati per incrementare l’agricoltura, la pesca e l’acquacoltura. Tra le iniziative citate, un progetto di partenariato pubblico-privato, il rilancio della filiera caffè-cacao e un programma di redistribuzione delle terre.

Il padiglione del Gabon, nel cluster Cacao e Cioccolato, si sviluppa intorno al tema del cibo di qualità e vuole simbolizzare la visione di sviluppo sostenibile del Paese, organizzato sui pilastri quali l’ecoturismo, la filiera del legno, l’agricoltura, le risorse ittiche e l’ambiente naturale.

Il sottosegretario Cassano ha sottolineato che «la cosa più importante che può fare Expo Milano 2015 è convincere i Paesi più ricchi a reinvestire nelle aree del mondo che al momento hanno estrema necessità di aiuti», evidenziando l’impegno del governo Italiano in tema di cooperazione, stimolando attori terzi ad investimenti produttivi in un’area dell’Africa considerata stabile e favorevole allo sviluppo economico.

«Il Gabon sta sperimentando un rilancio economico fondato sul rinnovamento infrastrutturale, su finanziamenti mirati allo sviluppo del turismo e allo sfruttamento eco-sostenibile delle numerose risorse energetiche – ha aggiunto Cassano -. La vicinanza di prospettive tra Italia e Gabon è legata a tradizioni e necessità comuni, quali il settore agricolo, energetico, della lavorazione dei minerali, del petrolio e del gas naturale.»

Al termine della cerimonia la delegazione ha visitato Palazzo Italia, il cluster Cacao e Cioccolato, i padiglioni di Kazakhstan ed Emirati Arabi Uniti. Le celebrazioni continueranno per tutta la giornata con spettacoli di danza e musica tradizionale proposti dal gruppo Tandima, un’esibizione dell’artista Prudence in costumi tradizionali, dimostrazioni di maquillage e cooking show.

SGP_4991SGP_4198PALAZZOITA-GABON0114141 PALAZZOITA-GABON0114158 PALAZZOITA-GABON0114164 SGP_4166  SGP_4530 SGP_4550 SGP_4627 SGP_4702  SGP_5002 SGP_5223 SGP_5249 SGP_5265 SGP_5273 SGP_5283

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Durissimo attacco dell’ex assessore regionale della Sanità, Giorgio Oppi, alla Giunta Pigliaru, sulla riorganizzazione della rete ospedaliera presentata ieri.

«Apprendo dalla stampa che la Giunta avrebbe esitato un provvedimento di riordino della rete ospedaliera sarda – ha scritto Giorgio Oppi, consigliere di Alleanza popolare sarda, su facebook – la cui importanza è tale che lascia perplessi il fatto che non ci sia stato, in fase di preparazione, un adeguato coinvolgimento né del Consiglio regionale né delle parti sociali né degli amministratori locali interessati».

«Non meraviglia, infatti, che il succitato provvedimento non stia trovando l’approvazione né negli addetti ai lavori né tantomeno nella classe politica e, in particolare, nella stessa maggioranza. Non è la prima volta che si fanno brutte figure in materia di sanità e mi limito a ricordare che, non più tardi di ieri, ma io lo avevo già annunciato nella mia mozione oltre un mese fa, il ministro Giannini ha sbugiardato la Regione Sardegna sul mancato finanziamento dei contratti degli specializzandi in Medicina. Se la riorganizzazione della rete ospedaliera fosse confermata così com’è, per quanto mi riguarda – conclude l’ex assessore della Sanità –, non esiterei a definirla una porcata».

Giorgio Oppi 91 copia

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La Cernita Teatro ha organizzato la seconda edizione della rassegna itinerante “Teatro Civile, Teatro per la Memoria” in cooperazione con il comune di Carbonia, il comune di Iglesias, il comune di Sant’Antioco, il Comitato Santa Barbara di Bacu Abis, La Strada del Vino Carignano del Sulcis.

La seconda serata è in programma martedì 4 agosto, alle ore 21.30, a Bacu Abis. Piazza Santa Barbara, con lo spettacolo “Oliena 1946 – Cortoghiana 1952” di Monica Porcedda e Andrea Rosas, con la regia di Monica Porcedda e la partecipazione straordinaria di Cesare Bocci. In scena Lucia Longu, Mariella Mannai, Monica Porcedda, Luciano Sulas e Rosanna Sulas.

Lo spettacolo è inserito all’interno della 57ª Sagra di Santa Barbara organizzata dal Comitato Santa Barbara, con la Direzione Artistica di Sandro Mereu, in cooperazione con “Le strade del Carignano del Sulcis”.

La terza serata si terrà a Sant’Antioco lunedì 31 agosto, alle ore 21.30, presso la suggestiva Arena Fenicia dove sarà replicato “La hora de la verdad” con l’autore e interprete Andrea Rosas ed il musicista Gianluca Pitzalis. Lo stesso spettacolo sarà replicato, nella quarta serata della rassegna, a Portoscuso nel mese di settembre presso lo spazio della Vecchia Tonnara.

  Oliena 1946 Cortoghiana 1952Monica-Porceddalocandina teatro civile 2 edizione

Cesare Bocci © Vincenzo Di Cillo

Cesare Bocci
© Vincenzo Di Cillo

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Da una stella del pianoforte come Pavel Gililov, al talentuoso violoncellista Marc Coppey. Dal grandissimo pianista Dmitri Alexeev al violinista universalmente apprezzato Pavel Berman. Passando, solo per citare qualcun altro, per il violista Yuval Gotlibovich, amatissimo dalle giovani generazioni, e per il soprano Luciana Serra.

Per il quindicesimo anno il capoluogo isolano torna a essere capitale della musica colta. L’occasione è offerta dall’Accademia internazionale di musica di Cagliari, che spegne le sue prime 15 candeline: dal 24 agosto al 1° settembre, per nove giorni 200 giovani virtuosi provenienti da tutto il pianeta si riverseranno nella capitale della Sardegna per seguire i corsi di alto perfezionamento tenuti da docenti universalmente apprezzati. Come da tradizione, l’Accademia, in collaborazione con il Teatro Lirico di Cagliari, coglie questa opportunità per proporre, accanto allo studio, “Le notti musicali”: tre serate, il 28, 29 e il 31 agosto, in cui al pubblico è offerta la rara opportunità di godersi in un’unica occasione i grandi maestri internazionali.

Si rinnova così la formula di successo nata dalla mirabile intuizione di Cristian Marcia, affermato chitarrista e docente nel conservatorio Chopin di Parigi, e di suo fratello Gianluca, direttore dell’associazione culturale Sardegna in musica da cui nel 2000 l’Accademia è nata. Un progetto, il loro, apprezzato anche dall’Unesco che, tre anni fa, ha dichiarato l’Accademia sua partner e ogni anno, nella sua prestigiosa sede di Parigi, la accoglie in un apposito evento culturale che per la Sardegna rappresenta una preziosa occasione di promozione internazionale.

Il programma delle tre giornate del festival (tutti gli appuntamenti cominciano alle 21) prende il via il 28 agosto con una delle due sole composizioni per violoncello e pianoforte scritte da J. Brahms: la Sonata n. 1 per violoncello e pianoforte op. 38, che vedrà impegnati sul palco il violoncellista Marc Coppey, virtuoso dalla tecnica impeccabile, e il grande pianista Denis Pascal, applauditissimo dalle platee di tutto il mondo. Si prosegue con la violoncellista Stephanie Marie Degand, ormai di casa all’Accademia, il pianista Florent Boffard, definito dalla critica un musicista dal virtuosismo impressionante, e l’erede della tradizione francese del clarinetto Florent Heau, che si misureranno con i Contrasti per violino, clarinetto e pianoforte di B. Bartok, l’unica opera in cui il compositore ungherese affidò un ruolo primario a uno strumento a fiato come il clarinetto. La seconda parte della serata partirà sulle note della celebre Asturias di I. Albeniz, eseguita da Cristian Marcia nella sua versione per tre chitarre. Il direttore artistico dell’Accademia internazionale di musica resterà sul palco anche per il secondo brano in programma, da lui stesso scritto: Someday in Paris. Si tratta di una composizione che Marcia proporrà insieme a due giovani e promettenti talenti sardi: Raffaele Putzolu e Luca Micheletto, studenti dell’Accademia e del Conservatorio cagliaritano “G.P. Da Palestrina” ai quali, con la possibilità di suonare sullo stesso palco delle grandi stelle della classica, Cristian Marcia ha voluto lanciare un forte segnale di incoraggiamento in direzione della prosecuzione di una carriera non sempre facile, quale è quella del musicista.

Il primo appuntamento con il festival si chiude con l’overture delle opere La gazza ladra e Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini: in scena ci saranno Cristian Marcia, Stephanie Marie Degand e Florent Heau.

La seconda serata delle Notti musicali sarà interamente incentrata sulle musiche di Brahms: nella prima parte Pavel Gililov (pianista che suona regolarmente in coppia con il grande violoncellista Mischa Mayski), Stephanie Marie Degand, Marc Coppey e il violista israeliano Yuval Gotlibovich (la sua carriera musicale lo ha visto impegnato come violista, compositore e pedagogo in Europa, Israele, Stati Uniti) proporranno l’appassionato Quartetto per pianoforte e archi n. 1 op. 25. La seconda parte della serata offrirà invece l’esecuzione del Quintetto per clarinetto e archi op. 115, composto da Brahms in uno dei momenti di maggiore creatività della sua vita. In scena ci saranno: Florent Heau, Stephanie Marie Degand, l’eclettica violinista Marianne Piketti (il suo repertorio spazia da Bach a Piazzolla), il violoncellista spagnolo Lluis Claret e Yuval Gotlibovich.

Dopo un giorno di pausa, il festival ritorna, per chiudersi, lunedì 31 agosto. La prima parte di questo ultimo appuntamento metterà in luce tutto il virtuosismo di Marc Coppey, impegnato nell’esecuzione della celebre Suite per violoncello solo n. 1 BWV1007 di J.S. Bach, e, a seguire, quello di Dmitri Alexeev (definito un “poeta del pianoforte”) che si misurerà con la Sonata n. 2 in si bemolle minore op. 36 di S. Rachmaninov.

La seconda parte della serata sarà percorsa dalle musiche di W.A. Mozart, di cui sarà proposto il delizioso Quartetto per oboe archi K. 370 che vedrà in scena Céline Monet (tra le maggiori oboiste al mondo) insieme a Marianne Piketty, Marc Coppey e Yuval Gotlibovich. Il sipario sul festival si chiude sulle note del Quartetto per pianoforte e archi op. 47 di Schumann che vedrà in scena il pianista Jaques Rouvier, osannato dalla critica di tutto il mondo, insieme a Pavel Berman, Marc Coppey e Yuval Gotlibovich.

Il costo dei biglietti è di 10 euro (5 euro per gli abbonati del Teatro Lirico di Cagliari).

Il festival Le notti musicali non è il solo appuntamento pensato per il pubblico all’interno dell’Accademia internazionale di musica: dal 25 al 31 agosto, ogni sera dalle 18.00, nel T Hotel, partner consolidato dell’iniziativa, e luogo sempre aperto a ospitare eventi culturali, si svolgerà Venti di note, dal mondo a Cagliari. Talento e musica: delle occasioni in cui i giovani virtuosi dell’Accademia, ma anche gli stessi docenti, si esibiranno ciascuno in brevi performance. Un momento per conoscere più da vicino la musica colta e apprezzarne tutta la bellezza in un contesto più informale rispetto a quello di un teatro

L’Accademia di musica di Cagliari è realizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, del comune di Cagliari e della Banca Intesa San Paolo, e conta sulla co-produzione della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari e del Conservatorio cagliaritano.

Teatro Lirico di Cagliari 17Alexeev Claret Cristian Marcia, l'anno scorso durante una lezione Denis Pascal Florent Heau Gianluca Marcia, direttore associazione Incontri Musicali Luciana Serra Marc Coppey, l'anno scorso durante una lezione Pavel Gililov Stephanie Marie Degand

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«Il Tribunale di Cagliari, con ordinanza provvisoria, ha stabilito che la società SO.G.ECO di Puddu Iosto e Pili Roberto Snc debba pagare al comune di Carbonia le somme indebitamente trattenute nell’ambito del rapporto concessorio della discarica Sa Terredda, per un importo di 1.349.000 euro, oltre le spese legali.» Ne dà comunicazione, in una nota diffusa stamane, l’Amministrazione comunale di Carbonia.

«L’ordinanza di ingiunzione di pagamento, emessa dal Tribunale di Cagliari nei confronti della SO.G.ECO – si legge nella nota dell’Amministrazione comunale di Carbonia -, è un provvedimento provvisorio e non una sentenza, che arriverà al termine del giudizio. Tuttavia, questo importante provvedimento del Giudice rappresenta un primo riconoscimento delle pretese e delle ragioni del Comune, difeso dall’avvocato Carlo Castelli, nonché delle stesse osservazioni del Comune rispetto all’operato contabile della società che gestiva la discarica.»

Municipio Carbonia 1 copia

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La  Commissione Attività produttive, presieduta da Luigi Lotto (Pd), si riunisce oggi, 30 luglio, alle 15.30. All’ordine del giorno figura l’audizione della RSU dello stabilimento della società Polar di Piscinas sulla situazione dell’azienda; l’esame della proposta di legge 237 (Realizzazione di campagne pubblicitarie degli attrattori e dei prodotti della Sardegna) e il Parere 68 sul Contributo funzionale all’abbattimento dei costi di funzionamento attinenti l’attività istituzionale dei Consorzi di Bonifica. L.R. n. 5/2015, art. 31, comma 3.

Manifestazione alla Polar di Piscinas.

Manifestazione alla Polar di Piscinas.

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Prende il via oggi il 17° Dromos Festival,  organizzato dall’omonima associazione culturale a Oristano. Il taglio del nastro, alle 19,30, alla Pinacoteca comunale, con tre mostre all’insegna del tema “I have a Dream – L’utopia necessaria”, riflessione che accompagna il cartellone di quest’anno: “SM di Egle Picozzi, “Sorridere all’Utopia” di Lorenzo dell’Uva, e “L’Utopia negata”, una collezione di Antonio Manca.

L’inaugurazione delle esposizioni, proposte dalla Pinacoteca comunale “Carlo Contini” di Oristano in collaborazione con Dromos e curate da Ivo Serafino Fenu, apre un ricco programma di concerti, incontri e proiezioni, che si snoderà fino al 15 agosto tra la città di Eleonora e altri sette centri dell’Oristanese: Baratili San Pietro, Bauladu, Mogoro, Morgongiori, Nureci, San Vero Milis e Villa Verde.

Le tre mostre (visitabili fino al 13 settembre, dal lunedì alla domenica, la mattina dalle 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 17.00 alle 20.45) offrono una lettura visiva del filo conduttore di questa edizione di Dromos,“I have a Dream – L’utopia necessaria”, ispirato al pensiero di Martin Luther King e in omaggio al grande scrittore uruguaiano Eduardo Galeano, scomparso lo scorso aprile. Le prime due lo rappresentano attraverso la fotografia. Ecco, dunque,“SM, il progetto di Egle Picozzi il cui titolo è l’acronimo della malattia che da circa un anno condiziona gli stati d’animo e le condizioni fisiche dell’artista oristanese: la sclerosi multipla. Nella serie di scatti il medium fotografico è strumento indispensabile per istituire un dialogo silenzioso con questa invadente compagna di viaggio, gioca con la malattia, impara a conoscerla, ad accoglierla, a studiarla e, in una dimensione intrisa di utopia, cerca di guarirla.

In“Sorridere all’Utopia” i protagonisti sono invece volti, panorami e scenari catturati dal reporter e fotografo napoletano Lorenzo dell’Uva nei suoi viaggi per il mondo: tredici scatti – compreso quello scelto come immagine del Festival – dominati da bambini che sorridono alla vita, da colori saturi, da profumi e sensazioni di terre esotiche lontane eppure così vicine. È l’utopia in un sorriso o, meglio, il sorridere all’utopia, nonostante tutto.

Il terzo allestimento,“L’Utopia negata”, propone una selezione di opere dalla collezione di Antonio Manca firmate da Nobuyoshi Araki, Paolo Bianchi, Serghey Bratkov, ConiglioViola, Gregory Crewdson, Alberto di Fabio, David LaChapelle, Tatsuo Miyajima, Nino Mustica, Elena Nemkova, Panamarenko, Flavio Piras, Sebastian Piras, Roberto Pugliese, Arash Radpour, Mario Schifano, Hiroshi Sugimoto, Ronald Ventura e Entang Wiharso. Spiega il curatore della mostra, Ivo Serafino Fenu, nelle sue note di presentazione: «Il luogo dell’utopia, riletta coi codici dell’estetica contemporanea, lascia dietro di sé un’ombra, una sagoma meno luminosa in cui si ‘ritrae’ (nella duplice accezione di celarsi e di palesarsi) quanto di inquietante e di enigmatico gli appartiene e che, in fondo, appartiene alla stessa realtà. Piuttosto un ‘non luogo’, dunque, per desideri inevasi, per aspirazioni difficilmente raggiungibili, per icone infrante». Così «l’utopia, ancorché necessaria, viene svuotata di tutte le sue potenzialità propulsive e di cambiamento: è l’utopia negata».

Venerdì sera (31 luglio, ore 22.00) prende il via anche la musica nel fitto cartellone di Dromos. Il primo appuntamento è a San Vero Milis, nel giardino del Museo Archeologico, con il concerto degli OY, ovvero la cantante e musicista svizzero-ghanese Joy Frempong, voce melodica e versatile, e il batterista e compositore Lleluja-Ha. Il duo con base a Berlino presenta dal vivo, in una esibizione con luci ed effetti visivi di Jan Stehl, l’album “No Problem Saloon”: una miscela fresca e vitale di acustica e elettronica, tamburi vorticosi, timbri etnici e sonorità contemporanee, tra Africa ed Europa.

Egle Picozzi - SM 3Egle Picozzi - SM 1  Mostra L'utopia di un sorriso - Lorenzo Dell'Uva - BURKINA (s) Mostra L'utopia di un sorriso - Lorenzo Dell'Uva - NEPAL (s) Mostra L'Utopia negata - Arash-Radpour-pino-le-pera-2008 Mostra L'Utopia negata - Gregory Crewdson - Dream House - 2002 - digital c-print su alluminio (Collezione Manca - Cagliari)  (s)