31 July, 2024
Home2015 (Page 252)

[bing_translator]

Lo Sdirs, Sindacato Dirigenti e Direttivi della Regione Sardegna, chiede all’Amministrazione regionale maggiore trasparenza ed efficienza nel processo di riorganizzazione avviato in base alla legge 24/2014. In una nota indirizzata all’assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione, Gianmario Demuro, al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, alle altre organizzazioni sindacali e ai mezzi di informazione, il Sindacato dei dirigenti e dei direttivi muove una serie di osservazioni sull’attribuzione degli incarichi e l’utilizzo delle risorse pubbliche.

«Ad oggi non sono disponibili informazioni adeguate sull’esito della procedura per la copertura delle posizioni dirigenziali, a seguito della riorganizzazione delle Direzioni generali del Sistema Regione – spiega lo SDIRS nella nota firmata dal segretario generale Cristina Malavasi -. Il 20 luglio, sul sito intranet dell’Amministrazione regionale è stata pubblicata la situazione organizzativa delle Direzioni generali, con l’elenco delle posizioni dirigenziali vacanti e ad interim alla stessa data. Non risulta che siano state pubblicate le medesime informazioni per gli Enti ed Agenzie del Sistema Regione.»

«In assenza di informazioni complete – che dovrebbero dare indicazioni anche sul grado di scopertura delle strutture del Sistema Regione – permangono quindi tutte le criticità già evidenziate nella nostra nota del 3 luglio scorso. In più segnaliamo che – in presenza di dirigenti ancora senza incarico – in diverse Direzioni Generali sono stati attribuiti incarichi di direttore di servizio ad interim – aggiunge Cristina Malavasi -. Tale condotta, reiterata da diverse Giunte regionali e più volte stigmatizzata da questo sindacato, è indice sia di una cattiva utilizzazione delle risorse umane dirigenziali, sia di spreco di risorse pubbliche. Una condotta che appare tanto più grave in questa fase di ampia riorganizzazione delle strutture dirigenziali, con l’attivazione di una specifica procedura di manifestazione di interesse da parte di tutti i dirigenti del Sistema Regione.»

«Sia sotto il profilo logico che sotto il profilo giuridico, la condotta criticata appare in contrasto con le motivazioni che dovrebbero sottendere l’attribuzione di incarichi ad interim, come varie pronunce giurisprudenziali hanno più volte ribadito. Sollecitiamo, pertanto, insieme con una gestione trasparente delle informazioni, anche una più attenta definizione della procedura – conclude Cristina Malavasi -, secondo i principi di gestione organizzativa e amministrativa che si addicono ad una Amministrazione moderna ed efficiente.»

Palazzo della Regione 2 copia

[bing_translator]

Il primo impatto alla lettura dell’opuscolo sulla “Verità sull’abuso di Ritalin”, era di stupore, quindi l’espressione del viso delle mamme cambiava rapidamente a incredulità ed infine a sdegno. Questa la reazione della maggior parte delle persone che ieri, nella splendida cornice di festa della piazza Sella ad Iglesias, venivano informati dai volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology, sulle conseguenze causate sui bambini dall’abuso del Ritalin. L’incredulità e lo sdegno derivavano dal fatto che sembra impossibile che su un bambino in età scolare che dimostra segni di disagio, anziché andare a vedere le cause da cui deriva il disagio, si vada a “risolvere” il problema somministrandogli uno psicofarmaco con degli effetti collaterali, a detta delle stesse case farmaceutiche, devastanti sul piccolo corpo del bambino.

Ma l’interesse dei cittadini, giovani e meno giovani, di Iglesias è stato catturato anche dagli opuscoli sull’abuso di antidolorifici, dei quali in tantissimi hanno dichiarato di farne uso in eccesso, e dell’alcool, del quale molti adolescenti dicono di abusare “ogni tanto”.

Nonostante la serata di festa e quindi in un contesto in cui si cerca di evadere dai problemi quotidiani, il messaggio “serio” della informazione e prevenzione contro la droga è stato accolto da tutti con interesse e spesso con la disponibilità a dialogare sul problema, segno questo che la popolazione di Iglesias sente il problema e in qualche modo è interessata a trovare soluzioni.

Vista l’accoglienza e l’interesse, i volontari contano di tornare a breve a “Notteggiare” per le strade di Iglesias a diffondere il messaggio di vivere liberi dalla droga.

«L’elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale è la droga», questa frase del filosofo e umanitario L. Ron Hubbard, è più che mai attuale e riassume in pieno il senso dell’impegno dei volontari della Fondazione che, in tutto il mondo, tramite il programma La Verità sulla Droga, da 20 anni lavorano per informare correttamente milioni di persone sugli stupefacenti.

 IGLESIAS 24 LUGLIO 2IGLESIAS 24 LUGLIO Iglesias OPUSCOLI INFORMATIVI SULLE DROGHE

Scadono alle ore 12.00 del 28 agosto i termini del bando pubblicato dall’ex Provincia di Carbonia Iglesias per la concessione di contributi per il sostegno e lo sviluppo della pratica sportiva.

I soggetti ammissibili sono – Comuni della ex Provincia di Carbonia Iglesias; – Federazioni Sportive ed Enti di Promozione Sportiva con sede nel territorio provinciale; – Società ed Associazioni Sportive a carattere dilettantistico con sede nel territorio provinciale.

Le domande dovranno essere consegnate a mano, ovvero inviate tramite servizio postale a mezzo di raccomandata A/R (in tal caso farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo: Ex Provincia di Carbonia Iglesias – Ufficio Cultura, Sport e Spettacolo, Via Mazzini n. 39, 09013 Carbonia. Per ulteriori informazioni circa le tipologie di attività finanziabili, i requisiti di ammissibilità delle istanze, le spese ammissibili, la documentazione da allegarsi alla domanda nonché per i criteri e le modalità di assegnazione dei contributi e per ogni altra delucidazione si rimanda allo specifico Bando Pubblico.

Sede Provincia via Mazzini

Anna Tifu copia

Colori, sapori e suoni della Sardegna in mostra a Milano. Da ieri il Cagliaritano e il Sulcis Iglesiente sono i protagonisti delle quattro giornate di promozione turistica al Chiostro di San Barnaba in occasione dell’Expo. L’iniziativa, frutto di un accordo tra Regione e Anci Sardegna, parte con i territori del Sud ma continuerà per far conoscere tutte le zone della Sardegna con appuntamenti in programma sino a ottobre.

Ieri e oggi sono andate in scena Cagliari e la sua provincia con degustazioni, una cena (prevista per stasera) e uno spettacolo musicale. La serata di ieri è stata allietata dalla genialità del maestro Romeo Scaccia che al pianoforte si è esibito in musiche originali ma anche con l’esecuzione di spartiti classici interpretati in chiave jazz e perfino in chiave sarda. Sua è anche la colonna sonora del video promozionale dei territori del sud Sardegna che è stato riprodotto tutta la sera per gli ospiti. Il video ha fatto da cornice anche alla mostra fotografica – sempre accessibile al pubblico – che racconta la nostra terra, accompagnando lo spettatore in una passeggiata virtuale con partenza da Cagliari e arrivo nel Sulcis: dalla bellezza del nostro mare (da Chia a Villasimius), delle città (con scorsi sulla Cagliari più bella), al patrimonio artistico (con una veduta di Nora) e della nostra cultura (con le immagini delle miniere del Sulcis).

Stasera sempre Romeo Scaccia si esibirà nuovamente nei Chiostri di San Barnaba su un repertorio classico insieme alla violinista cagliaritana Anna Tifu e al suo violino d’eccezione (lo Stradivari).

L’Expo è incentrato sulla promozione enogastronomica e non potevano quindi mancare i vini e la cucina della Sardegna. A preparare i piatti è stato lo chef Matteo Barbarassa che non è nato nell’Isola ma che ha scelto l’Isola come terra di adozione e si è specializzato nella preparazione dei prodotti made in Sardinia. «Sia nelle degustazioni che nelle cene calde di queste giornate promozionali cerchiamo di unire tutte le componenti della Sardegna – racconta – i sapori del mare con quelli della terra». Presenti tutti i prodotti tipici, grazie al supporto dato da Coldiretti, dal Pecorino Dop agli altri formaggi, dai salumi allo zafferano sino alla bottarga e alla fregola. Piatti semplici ma con sapori raffinati come l’accostamento tra la ricotta di capra e le cozze, la bottarga o le polpette di tonno rosso.

Un evento a tutto tondo, quindi, che proseguirà anche oltre la manifestazione. «Abbiamo scelto di dare un’idea della Sardegna che è tradizione ma anche un’immagine contemporanea e innovativa», spiega Barbara Argiolas, assessore delle Politiche per lo sviluppo economico e turistico del Comune di Cagliari, capofila della manifestazione insieme a Iglesias. «Il nostro impegno promozionale proseguirà in Expo anche nei giorni successivi ai quattro giorni dei Chiostri di San Barnaba». Primo argomento fra tutti, si discuterà del protocollo sulla salvaguardia di Sant’Efisio.

Appuntamenti. La manifestazione ai Chiostri di San Barbara proseguirà a Milano sino al 26 luglio 2015, dalle ore 19.00 alle 23.00 presso i CHIOSTRI SAN BARNABA. Il protagonista domani e dopo sarà il Sulcis-Iglesiente.

Nasodoble - Cazz boh 02 (m)

La loro musica si potrebbe catalogare alla voce “rock d’autore”, me è in realtà una riuscita combinazione di generi differenti, arrangiati e interpretati con maestria, al servizio di testi densi di rime eccentriche, allitterazioni, assonanze, giochi di parole; una cifra stilistica non facile da etichettare, quella dei Nasodoble, poetica e visionaria con la giusta dose di humour e ironia, che trova la sua dimensione congeniale in concerto. Come quello organizzato dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz che li vedrà di scena domenica sera (26 luglio) a Cagliari, con inizio alle 21,30 al Lazzaretto (il centro culturale in via dei Navigatori, nel quartiere Sant’Elia).

Nata nel 2004, la band sassarese approda nel capoluogo sardo reduce dalla pubblicazione, lo scorso marzo, del suo terzo album, “SeMiCerchi” (dopo “Bestiario”, del 2005, e “Perigolosi”, del 2010): undici brani dalle atmosfere e le sonorità variegate, com’è nel loro stile, compresi una cover di “Summer On A Solitary Beach” di Franco Battiato, e un omaggio a Patrizio Fariselli degli Area (anagrammato nel titolo del pezzo, “Hommage à Alfio Zarlisi Petri”) in perfetto stile progressive anni Settanta.

Un “disco discolo”, come l’hanno definito gli stessi Nasodoble, preceduto già l’estate scorsa dal grande successo nella rete del video dalla sua canzone più popolare, Cazz boh“, impreziosita dalla partecipazione di altre voci illustri della musica sarda di oggi: Ilaria Porceddu, Joe Perrino, Beppe Dettori, più la chitarra blues di Francesco Piu. Una ballata amara che parla di Sardegna e di crisi, di terre rubate e avvelenate, di limba, di incendi, di aziende all’asta, di debiti e suicidi. “Una canzone condita di riso sardonico che mette a fuoco il disastro politico, sociale, mafioso, militare e industriale della Sardegna degli anni zero”, come spiega Alessandro Carta, autore del brano e voce del gruppo di cui condivide da sempre le sorti con Peppino Anfossi (violino elettrico), Simone Sassu (piano e tastiere), Andrea Fanciulli (chitarre), Alessandro Zolo (basso fretless) e Carlo Sezzi (batteria).

Oltre a tre album (“Bestiario” del 2005, “Perigolosi” del 2010, e il recente “SeMiCerchi”) e alla partecipazione a varie compilation, nei loro undici anni di attività i Nasodoble contano esibizioni sui palchi di importanti festival sia in Sardegna che nella penisola.

Il segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias, Daniele Reginali, auspica «tempi rapidi per l’istituzione del distretto del tonno rosso».

«Sino a oggi qualche passo avanti è stato compiuto – dice Reginali – ma, per quanto riguarda l’istituzione del distretto del tonno rosso, è necessario che l’iter avviato sia portato a compimento evitando che siano penalizzati gli operatori del Sulcis Iglesiente. Ogni giorno di ritardo si trasforma, per gli operatori del territorio in un costo e un danno. E’ necessario che arrivino risposte concrete, tenuto conto che nel distretto possono essere sviluppati numerosi progetti integrati, dotando per la prima volta il settore ittico di una filiera capace di generare ricadute reali per il territorio del Sulcis. La partecipazione attiva delle amministrazioni locali è una garanzia che tali ricadute siano di carattere generale e non particolare. Auspichiamo – conclude Daniele Regionali – che tale progetto di sviluppo possa trovare la giusta attenzione all’interno della parte agroalimentare del Piano Sulcis.»

Girotonno Mattanza 1

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Divampano le polemiche sulla sentenza del Consiglio di Stato che ha escluso quattro consiglieri regionali.

«La vicenda processuale delle presunte decadenze (da accertare prossimamente nei Tribunali della Repubblica per legittimità e tempestività) – secondo Gaetano Ledda, consigliere regionale de La Base -, certifica che il Consiglio regionale è diventato come un’assemblea di condominio rissosa ed inconcludente dove l’unico interesse è quello di fare del male al proprio vicino di casa. La sentenza del Consiglio di Stato è (riconosciuto da tutti) una cosa abnorme che porterebbe in consiglio persino qualche passante che ha l’unico “merito” di aver proposto un ricorso magari su consiglio di un vecchio marpione asserragliato in un qualche municipio gallurese, espulso dalla politica ma voglioso di tornarci per mano giudiziaria. La verità, per il momento, è che in Consiglio regionale c’è La Base e che tutto il resto sono reminiscenze di un potere che non c’è più.»

«Bene farebbe il Consiglio regionale – sottolinea ancora Gaetano Ledda – a chiedere la sospensione immediata della sentenza e la revoca di un provvedimento palesemente illegittimo e persino inapplicabile. Così si potrebbe riprendere immediatamente l’attività. Le sentenze si applicano sempre, ma attraverso gli istituti giuridici che nell’ordinamento italiano ne garantiscono l’effettiva e legittima applicazione (correzioni errori materiali, incidenti di esecuzione e, nel caso in questione, giudizio in ottemperanza).»

«Le responsabilità del presidente Ganau sono evidenti in questa vicenda – dice Modesto Fenu, del Movimento Popolare Sardo Zona Franca, uno dei quattro consiglieri regionali dichiarati decaduti dalla sentenza del Consiglio di Stato -. Ormai appare chiaro che si rischia la paralisi dei lavori del Consiglio Regionale con grave danno per l’Isola e tutti i sardi. Il Presidente è anche il garante di tutto il Consiglio regionale, eletto da sardi e, pertanto, dal popolo sardo. E’ impensabile che un Presidente, nella sua posizione, preferisca rischiare di tenere l’assemblea bloccata ed ingessata per tentare di dare attuazione ad una sentenza che oramai, a furor di popolo, sa di “golpe” e nomina consiglieri regionali due persone che non hanno avuto i voti democraticamente per essere eletti, ma che si sono candidati e hanno semplicemente fatto ricorso.»

«Appare ormai evidente – aggiunge Fenu – che dei tre nominati dal Consiglio di Stato (due dell’Upc e uno del Partito dei Sardi), dai riconteggi che si stanno facendo in queste ore, solo uno risulterebbe avere diritto ad entrare nell’aula ma gli altri due verrebbero nominati consiglieri regionali per effetto di una sentenza del Consiglio di Stato e non per meriti elettorali. Infatti, nel caso, questi verrebbero sostituiti da uno di Sel e uno in quota Pd. Di fronte a questa situazione, palesemente ingiusta che sta paralizzando il Consiglio regionale e rischia di annullare tutto il processo democratico delle elezioni, non si comprende per quale motivo il presidente Ganau e il Consiglio, a tutela dei sardi, si assumano la responsabilità di non chiedere la sospensiva e l’annullamento della sentenza, o quantomeno l’immediato ricorso per ottemperanza onde evitare il blocco dei lavori dell’aula e l’ingiusta attribuzione di seggi, in disprezzo alla legge elettorale sarda e senza che siano stati proclamati eletti dalla Corte d’appello di Cagliari, così come è stato per tutti gli altri Consiglieri Regionali Sardi. E’ assurdo essere vittima di decisioni che vanno contro la volontà espressa democraticamente dai sardi. Appare poi ormai chiara, in tutta questa vicenda, l’inserimento di altre logiche di riflessione.»

«Concludo col rinnovare la richiesta al presidente Ganau, a tutela del Consiglio che rappresenta il Popolo Sardo e la sua specificità anche in materia elettorale, a non limitarsi a dar seguito passivamente alla sentenza del Consiglio di Stato, di fatto inapplicabile e a richiedere immediatamente almeno il ricorso per ottemperanza, nonché la sospensiva e l’annullamento della sentenza. Inoltre, considerato lo scalpitio che qualcuno sta già manifestando nel volermi frettolosamente sostituire in Consiglio Regionale, pur nel rispetto del ruolo oltreché delle persone, nella figura del presidente Ganau e della Giunta per le elezioni, per il delicato lavoro che stanno svolgendo, mio malgrado mi trovo costretto a diffidarle dal sostituirmi in Consiglio Regionale con qualsiasi persona che di diritto non sia stata proclamata eletta dalla Corte d’appello di Cagliari.»

In serata Modesto Fenu ha diffuso una seconda nota, con la quale commenta la presa di posizione di Gianni Lampis (FdI), invitandolo ad evitare facili illusioni e a leggere molto attentamente l’articolo 12 della Legge Statutaria Elettorale n. 1/2013 che, testualmente, stabilisce che «sono esclusi esclusivamente dall’attribuzione i gruppi di cui all’articolo 1, comma 7”, che si traduce nel fatto che tutti gli altri gruppi sono inclusi e nessuno sbarramento va ad essi applicato da chiunque. Questa è la legge, di una chiarezza unica. Capisco che Fratelli d’Italia possa essere poco identitaria, ma mi permetto di ricordare che in materia elettorale la Regione Sardegna ha competenza primaria».

«Il presidente Francesco Pigliaru – dice Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia – è preoccupato per la paralisi del Consiglio regionale, la cui responsabilità, è chiaro a tutti, è del centrosinistra? Teme che l’impasse amministrativa possa bloccare le diverse riforme, come la legge urbanistica e quella degli Enti locali? Allora colga l’occasione per mettere finalmente al lavoro il Governo della Regione, in ritardo su molteplici temi, dagli assegni di merito per gli studenti allo sblocco dei Bandi PIA, dalle opere pubbliche al Fondo unico per i Comuni. Il Governatore non sventoli il blocco della massima assemblea dei sardi per giustificare il ritardo inammissibile della Giunta.»

«Lavoro per gli assessori, al di là dello stallo del Consiglio regionale, ce n’è abbastanza. Si tratta semplicemente di dare concretezza agli impegni già presi e non ancora rispettati. Basta con le solite scuse e con la prassi ormai consolidata di questo governo di attribuire le colpe agli altri. E stia tranquillo, Francesco Pigliaru, perché appena il Consiglio potrà nuovamente lavorare non mancherà l’apporto delle opposizioni che da un anno e mezzo cercano (purtroppo invano, vista la presunzione della Giunta) di portare in aula le proprie proposte. E se necessario – conclude Ignazio Locci – non ci tireremo indietro neanche se fossimo chiamati a lavorare il giorno di Ferragosto.»

Il presidente Mohamed Ould Abdel Aziz alle celebrazioni del National Day della Mauritania a Expo Milano 2015.

«Voglio davvero congratularmi con voi -Mohamed Ould Abdel Aziz, Presidente della Repubblica di Mauritania per l’organizzazione perfetta di un’Esposizione Universale il cui tema tratta una problematica centrale per tutti gli Stati del mondo, ed in particolare per la nostra nazione.»

A ravvivare la cerimonia dell’alzabandiera, ecco i bellissimi abiti tradizionali dei numerosi ospiti mauritani: le donne erano ricoperte da grandi veli colorati, le mellahfa, mentre gli uomini indossavano i bubu, gli abiti bianchi o azzurro chiaro con sfarzosi ricami. All’evento sono intervenuti anche il Sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, e il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino.

La Mauritania è presente all’interno del Cluster Zone Aride. «Il nostro Padiglione – ha aggiunto il presidente della Repubblica – riflette la capacità dei miei connazionali di saper sfruttare al meglio le risorse del deserto e utilizzare le tecniche di sussistenza necessarie per uno sviluppo armonioso, fondato sul rispetto dell’ambiente e la gestione parsimoniosa delle risorse rare, come l’acqua».

«Nel proprio spazio espositivo la Mauritania condivide con altri Stati l’eroismo quotidiano di riuscire a far fiorire il deserto con la poca acqua disponibile – ha invece sottolineato il sottosegretario Ferri -, curando le oasi, costruendo pozzi e valorizzando giardini, dove prima c’era solo sabbia». «L’Esposizione Universale costituisce un’opportunità straordinaria per suscitare e accrescere la consapevolezza presso il grande pubblico in merito alle sfide più impegnative del nostro tempo, come sostenibilità dello sviluppo agricolo, lotta allo spreco alimentare e dialogo tra i popoli. Ogni Paese, e soprattutto la Mauritania – ha concluso Ferri -, partendo dalla propria storia e cultura, può dare un contributo determinante rispetto ai grandi temi legati all’alimentazione».

Dopo la cerimonia ufficiale, la delegazione africana si è recata alla volta di Palazzo Italia, per la visita e il pranzo ufficiale. Nel pomeriggio i festeggiamenti si sono spostati nel Cluster delle Zone Aride, dove la Mauritania ha dato vita a performances culturali e ad un concerto di vari gruppi folk.

 PALAZZOITA-0113405PALAZZOITA-0113412  PALAZZOITA-0113397 PALAZZOITA-0113389 PALAZZOITA-0113388 PALAZZOITA-0113385 CLUSTER-MAURIT0113434 CLUSTER-MAURIT0113431 CLUSTER-MAURIT0113430 CLUSTER-MAURIT0113428 CLUSTER-MAURIT0113426 CLUSTER-MAURIT0113425 AG4Q5793_1 AG4Q5787_1 AG4Q5752_1 AG4Q5669_1 AG4Q5653_1

L’assessorato dell’Industria ha integrato i destinatari del terzo avviso pubblico dell’iniziativa Jessica (Joint european support for sustainable investment in city areas – Supporto europeo congiunto per gli investimenti sostenibili nelle aree urbane) – Fondo energia.

In particolare, sono stati inseriti tra i destinatari di questa procedura a sportello anche i soggetti privati che propongono iniziative di interesse pubblico. Restano invariati gli altri destinatari: Amministrazione regionale e altri enti pubblici (anche attraverso enti strumentali, agenzie e società in house), agenzie energetiche della Regione Sardegna ed enti pubblici in forma di partenariato con soggetti privati.

L’avviso riguarda la verifica della coerenza dei progetti di efficientamento e risparmio energetico ricompresi nei Piani di azione per l’energia sostenibile o altri strumenti di pianificazione integrata per lo sviluppo urbano sostenibile con i requisiti previsti dal Po Fesr 2007-2013. Per i progetti che supereranno tale verifica con esito positivo sarà possibile richiedere la valutazione economico-finanziaria necessaria per accedere ai finanziamenti del Fondo di sviluppo urbano per l’efficientamento energetico e le energie rinnovabili.

Per presentare le richieste di finanziamento al Fondo di sviluppo urbano-Energia, sarà possibile avvalersi della consulenza specialistica e dell’assistenza della Sfirs S.p.A.

Le domande di partecipazione al terzo avviso dovranno essere inviate entro il 15 settembre 2015 all’indirizzo di posta elettronica certificata industria@pec.regione.sardegna.it .

Eventuali chiarimenti sul bando possono essere richiesti all’indirizzo di posta elettronica ind.energia@regione.sardegna.it. Per chiarimenti sul funzionamento del Fondo Jessica e altri aspetti a questo strettamente connessi è, invece, possibile contattare la dott.ssa Daniela Ugo della Sfirs S.p.A. ai numeri 070 67979561 – 070 67979578 o all’indirizzo e-mail ugo@sfirs.it

Francesco Pigliaru 27
Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, è intervenuto ieri sera alle finali regionali Oscar Green 2015 alla tavola rotonda “La sfida sarda delle imprese agricole innovative nell’anno di EXPO” all’Auditorium del Banco di Sardegna, a Cagliari.
Francesco Pigliaru ha parlato delle enormi potenzialità del settore, sottolineando come uscire dall’assistenzialismo, rendersi produttiva ed entrare nei mercati internazionali sia il passaggio necessario perché l’agricoltura diventi la vera chiave di sviluppo che può far uscire la Sardegna dalla crisi.

Il presidente Pigliaru ha sottolineato come le opportunità siano date dal mercato, non dalle istituzioni pubbliche, precisando che «solo attraverso la collaborazione le nostre piccole aziende possono affacciarsi sullo scenario internazionale e conquistare milioni di potenziali nuovi consumatori, nel mondo, interessati a prodotti di qualità, che arrivano da una terra sicura, che offre garanzie ambientali certe. La grande speranza per la nostra agricoltura e quindi per il futuro della nostra regione sono i giovani».

«In questo momento, come mai prima, abbiamo l’opportunità di una agricoltura che parla al mondo, e per poterla cogliere bisogna essere pronti, bisogna puntare anche in questo caso sull’istruzione». In chiusura il presidente Pigliaru ha ribadito quale sia il ruolo della Regione, «che possiede tante terre inutilizzate e che invece devono essere anch’esse messe a disposizione di una visione di sviluppo: saranno messe a bando affinché siano rese produttive da imprenditori agricoli capaci». Al tavolo dei relatori, insieme al presidente Pigliaru sono intervenuti il direttore del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese, l’imprenditrice Daniela Ducato, il presidente regionale di Coldiretti Battista Cualbu e il delegato regionale Coldiretti Giovani Impresa Salvatore Puddu.