31 July, 2024
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E’ in corso di svolgimento, a Cagliari, il CLab (ContaminationLab dell’Università di Cagliari). Oggi, la seconda giornata evidenzia il rafforzamento dei legami e delle sinergie con enti e aziende pubbliche e private. “Cagliari ha la leadership dei percorsi innovativi in ambito nazionale. Siamo riusciti a creare un circuito virtuoso che aggrega e amplia le opportunità di successo per i nostri allievi” dice Maria Grazia Di Guardo, docente e direttore scientifico di CLab. La presentazione ai 120 iscritti alla terza edizione del CLab, della rete di competenze e servizi del territorio, si è sviluppata con gli interventi di esperti di vaglia. Domani – sempre nell’aula magna di Medicina, Cittadella universitaria, Monserrato – dalle 9.30 alle 13.30, interventi di docenti dell’ateneo di diversi ambiti disciplinari.

«Cagliari ha un territorio tecnologico digitale ad elevata densità, accadono cose molto interessanti seguite dai mercati internazionali. Ad esempio – dice Mario Mariani, The Net Value – abbiamo 112 start up innovative, Cagliari è al primo posto in Italia per start up con fatturato superiore a due milione di euro (Applix srl e DoveConviene srl), al quarto posto per start up innovative pro capite, al quinto per start up con produzione di software (28 su 758), all’ottavo per start up innovative di servizi (47 su 1937) e al decimo posto per start up di start up innovative (57 su 2514). The Net Value? È l’asilo nido delle start up”. Per Ivan Stammelloti (The European House – Ambrosetti) “in Italia esperienze come il ContaminationLab sono utili per recuperare il gap tecnologico e innovativo. Le aziende hanno opportunità per incontrare le idee e le start up migliori e tradurle in business di successo”. Monica Scanu (direttore Istituto europeo design) non ha dubbi: «Anche nel nostro settore iniziative come questa dell’Università di Cagliari sono indispensabili per formare figure che conoscano materie quali marketing ed economia aziendale». Da Alessandro Vagnozzi, presidente dei Giovani di Confindustria, un assist mica male: «Le start up e CLab offrono integrazione e opzioni tra diversi settori produttivi. E pensiamo anche al manifatturiero e all’edilizia. Ovvero, innovazione tecnologica ma anche tradizione». Per Luigi Filippini, presidente del Crs4, la parola chiave è «contaminazione. Siamo specializzati nell’Ict, informatica e biomedicina. Il Clab amplia gli scenari e ha una forza aggregativa che fa crescere tutti». Sandra Ennas (Sardegna Ricerche) sfodera uno slogan incisivo: «Pensa a cento all’ora e realizza a chilometro zero. Noi offriamo servizi, in collaborazione con l’università di Cagliari, e supporto sul fronte marchi e brevetti. Il nostro laboratorio di fabbricazione digitale assiste anche nella realizzazione dei prototipi». Gianluca Cadeddu, direttore Centro programmazione regionale, lancia un messaggio agli allievi che gremiscono l’aula magna: «In Sardegna i fondi non sono mai mancati. Abbiamo avviato la Strategia di specializzazione intelligente. Si tratta di storie di valori aggiunti, basate su analisi e verifica dei vantaggi competitivi del territorio: ovvero, dove sei più forte per competenze e attualità. Il settore pubblico deve dare una mano per irrobustire il vantaggio competitivo. Ad esempio, va garantita la banda larga da qui al 2023». Sull’argomento denari, è incoraggiante la posizione della Sfirs: «A disposizione di CLab ci sono risorse ingenti. Offriamo – spiega il presidente Antonio Tilocca – le istruzioni per l’uso di ingegneria finanziaria. Per la prima fase ci sono 60 milioni di euro del Fondo sociale europeo. Nella seconda siamo a 240 milioni del Fondo di garanzia, nella terza i 15 milioni del Fondo dedicato che coinvolge la start up sostenuta dall’assessorato regionale all’Industria».

Ai lavori hanno preso parte anche Giuseppe Serra (Sardegna ricerche), Luigi Minerba (comune di Cagliari) e Alice Soru (Open Campus Tiscali).

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Sono stati avviati oggi, a Carbonia. i nuovi lavori per la sistemazione di via Costituente. Il progetto prevede la prosecuzione dei lavori di riordino della via, in particolare del primo tratto del lato destro del marciapiede (direzione via Gramsci – Piazza Repubblica). I lavori completano quelli già conclusi sul lato sinistro. Saranno realizzate diverse aree di sosta (parcheggi), con la restituzione dei marciapiedi ai cittadini. Il progetto segue le linee di indirizzo già utilizzate per progetti simili (ad esempio per via Mazzini).

L’intervento rientra nel più ampio progetto “Carbonia Città Sostenibile”, presentato al Bando di co-finanziamento e approvato dal Ministero dell’Ambiente.

I lavori  hanno un valore complessivo di circa 61mila euro, finanziati per oltre 40.000 euro dal ministero dell’Ambiente e per oltre 20 mila euro con fondi comunali.

«Attraverso questi interventi – spiega il sindaco, Giuseppe Casti – prosegue il lavoro dell’Amministrazione comunale per la sistemazione e il riordino delle strade e dei marciapiedi della Città. Entro l’anno si procederà alla realizzazione di nuovi lavori in diverse strade cittadine, come ad esempio in via Trieste, via Satta e in altre zone periferiche.»

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Si è svolta questa mattina, a Cagliari, nella sede con Consiglio notarile di Cagliari, Lanusei e Oristano, la conferenza stampa di presentazione de, “La Carta dei Diritti del cittadino nei rapporti con il notaio” a cui hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni dei consumatori firmatarie dell’accordo, tra cui Andrea Pusceddu, presidente regionale di Federconsumatori, Monica Satolli, segretario regionale dell’Unione nazionale consumatori, Giuliano Frau, presidente regionale di Adoc consumatori e Federica Deplano rappresentante per la Sardegna del Movimento a difesa del cittadino.

La carta dei diritti è un progetto del Consiglio Nazionale del Notariato insieme a 10 associazioni dei consumatori – Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori – per far conoscere le garanzie offerte dal notaio nell’esercizio della sua funzione pubblica, informare il cittadino dei suoi diritti a tutela dei suoi beni e rendere trasparente e facilmente comprensibile una professione complessa come quella del notaio.

La carta dei diritti, presentata in contemporanea a livello nazionale e nei Consigli Notarili Distrettuali, è  disponibile come brochure e poster in tutti gli studi notarili, nelle sedi delle associazioni dei consumatori e scaricabile online dal sito www.notariato.it .

La carta si compone di varie sezioni: le garanzie offerte dalla prestazione del notaio – riconosciute anche a livello internazionale come fonte di certezza grazie ai controlli preventivi effettuati in assoluta indipendenza e imparzialità -; i diritti dei cittadini nei rapporti con il notaio e le sue responsabilità.

Il notariato attraverso questo nuovo strumento di facile lettura vuole fornire, insieme alle associazioni dei consumatori, con le quali è in corso dal 2005 una collaborazione volta a favorire una corretta e tempestiva informazione dei cittadini sui temi della famiglia, casa, mutui e successione, un ulteriore tassello per rendere ancora più trasparente l’operato del notaio nello svolgimento delle sue funzioni pubbliche.

Conferenza stampa Estiamoinsieme 2015 1 Conferenza stampa Estiamoinsieme 2015 2 Estiamoinsieme2015_Pagina_1Estiamoinsieme2015_Pagina_2Fabio Desogus Giuseppe Casti e Fabio Desogus Giuseppe Casti

È stata presentata questa mattina (giovedì 16 luglio) la manifestazione “Estiamoinsieme 2015”, programma estivo di spettacoli, sport, musica, cultura e intrattenimento, organizzato dal comune di Carbonia in collaborazione con la Pro Loco e numerosi artisti ed associazioni.

Da oggi sono in distribuzione le brochure con la programmazione completa, che può essere scaricata dal sito www.comune.carbonia.ci.it, sezione Eventi ed Estiamoinsieme.

Tante le date in cartellone. Agli eventi già svolti nei mesi di giugno e ai primi di luglio, si aggiunge una vasta programmazione che accompagnerà Carbonia sino a settembre.  Vasta le scelta di iniziative interessanti che coinvolgeranno il centro città, le frazioni e altre aree cittadine. Spettacoli del Cedac e de La Cernita Teatro, concerti del Teatro Lirico e di diversi cori polifonici, Cinema Sotto le Stelle, sfilate di moda, eventi sportivi, rassegne musicali come Summer Is Mine e tanto altro.

Le strutture sportive riqualificate e restituite alla città, ospitano una serie, di tornei e iniziative, diventando centri di aggregazione che attirano sportivi, giovani e famiglie.

Nonostante i tagli subiti alle risorse (un quarto delle cifre a disposizione 6/7 anni fa), l’Amministrazione comunale, avvalendosi della preziosissima collaborazione di tanti giovani ed associazioni, è riuscita a proporre un programma variegato, in grado di attrarre cittadini e turisti, che copre tutta l’estate e coinvolge città e frazioni.

La collaborazione con gli Artisti e le Associazioni locali è stata importantissima anche per le manifestazioni organizzate nelle varie frazioni.

Per questo il sindaco Giuseppe Casti e l’assessore dello Sport e Spettacolo, Fabio Desogus, hanno ringraziato i tanti che hanno voluto spendere il proprio tempo e spesso le proprie risorse per dare qualcosa alla città. In questo modo Estiamoinsieme è diventato il programma di Carbonia per Carbonia.

«Expo Milano 2015 sta dimostrando grande impegno nel trovare soluzioni ai temi dell’alimentazione, della fame e dell’ambiente».

Sono queste le prime parole pronunciate dal presidente del Consiglio di Malta, Joseph Muscat, in visita oggi all’Esposizione Universale per celebrare il National Day dell’isola. Ad accompagnare il primo ministro anche George W. Vella, ministro degli Esteri e John Mamo, Commissario Maltese per Expo Milano 2015. Ad accogliere le alte rappresentanze di Malta, il viceministro alle Politiche agricole, alimentari e forestali Andrea Olivero e il Commissario Generale di Expo 2015 Bruno Pasquino.

«Il padiglione maltese – ha spiegato Olivero – presenta un modello sostenibile di agricoltura tra tradizione e modernità. La sua forma ad alveare svela, inoltre, la lunghissima storia di questa isola nel cuore del Mediterraneo: il nome greco di Malta era infatti Melite, che significa miele.»

Terminata la cerimonia dell’alzabandiera, le delegazioni italiana e maltese hanno raggiunto l’Auditorium, dove si è tenuto il concerto della “Malta National Philharmonic Orchestra” con brani di vari compositori locali. A seguire le visite al Padiglione Malta, a Palazzo Italia, dove le autorità hanno firmato il Libro d’Onore, al Padiglione UE e USA.

I festeggiamenti del National Day sono proseguiti con un Cooking Show degli chef maltesi Michael Diacono, Edward Diacono e Daniel Vella McIntryre, aperitivi e degustazioni di bevande tradizionali. In serata grande festa con la musica popolare dalla jazz band Big Band Brothers di Malta.

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Da lunedì scorso è operativa l’Unità di Assistenza tecnica agli imprenditori che intendono sviluppare progetti d’impresa nel Sulcis Iglesiente. La sede è negli uffici dell’ex Direzione Mineraria di Monteponi, messi a disposizione dall’Ausi e dal comune di Iglesias. Lo fa sapere il coordinatore per l’Attuazione del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi. L’Unità è formata da sette funzionari specializzati nel ramo ed è stata costituita nell’ambito della cooperazione fra Regione, Agenzia per la Coesione Territoriale e Invitalia SpA per l’attuazione del Piano Sulcis.
L’attività sarà indirizzata preliminarmente verso la trasformazione delle 160 idee proposte da imprenditori consolidati o da soggetti che vogliono diventare imprenditori, in veri e propri progetti d’impresa. A tal fine, tutti coloro i quali hanno fatto proposte, a partire dai vincitori del bando, saranno singolarmente invitati negli uffici di Monteponi per verificare come le proposte possano essere realizzate. Gli uffici sono aperti anche a chiunque voglia realizzare un progetto d’impresa pur non avendo partecipato al bando delle idee. Questo capitolo del Piano Sulcis ha un fondo di 55,7 milioni di euro, di cui 5 milioni destinati a progetti di ricerca tecnologica, 15 milioni per infrastrutture alla produzione, e il resto per incentivi alle imprese, soprattutto del turismo e dell’agroalimentare. Le risorse devono essere impegnate entro il 30 giugno 2016, pena la restituzione.

Cala Gonone 2 copia 2Cala Gonone 1 copia Cala Gonone 2 copia Cala Gonone 2 Costa di Dorgali copia
La prima settimana di ottobre Dorgali e Cala Gonone ospiteranno la 5ª Borsa internazionale del turismo attivo in Sardegna. Destagionalizzazione, delocalizzazione e diversificazione dell’offerta sono i temi al centro dell’iniziativa che saranno attuati attraverso vari strumenti di promozione. «Nonché, naturalmente, il potenziamento del segmento del turismo attivo – dice l’assessore Francesco Morandi durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione tenuta oggi – che vuol dire cicloturismo, trekking, equitazione, arrampicata, diving, triathlon, sport della vela e del mare e tutte le altre tipologie di fruizione del territorio che implicano un coinvolgimento operativo del visitatore».
Il sindaco di Dorgali, Angelo Carta, osserva: «L’evento si candida a rappresentare quel segmento di turismo che consentirà di allungare la stagione e di coinvolgere in questo settore i Comuni delle zone interne, depositari di attrattori che ben si sposano con lo spirito della Borsa».
Bitas si caratterizza per la formula del workshop in diverse fasi: la contrattazione, in cui gli operatori isolani del turismo attivo potranno proporre le proprie offerte commerciali ai tour operator; gli educational, durante i quali sarà fornita una visione completa del territorio sotto tutti i suoi aspetti culturali, archeologici, enogastronomici, dei beni immateriali, dell’artigianato artistico, delle tradizioni; i seminari e le tavole rotonde rivolti ad operatori, amministrazioni, studenti.
L’evento sarà organizzato dal comune di Dorgali, che cofinanzia Bitas con 150mila euro, come previsto dall’avviso pubblico, in collaborazione con l’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, che ha stanziato invece 350mila euro. «Ciascuno secondo le rispettive specificità e competenze – aggiunge Francesco Morandi – darà attuazione a una strategia di incentivazione della promozione dell’offerta del turismo attivo e sportivo del territorio regionale anche all’esterno dell’isola».
«Negli ultimi anni l’interesse per il turismo attivo è cresciuto in maniera esponenziale, a livello mondiale, quale forma di contatto con territori meno frequentati – spiega l’assessore – ma con caratteristiche paesaggistiche il cui fascino si è mantenuto intatto e che stanno facendo di questo segmento un volano di sviluppo economico e di promozione.»
La location ed il partner dell’evento sono stati individuati mediante una procedura ad evidenza pubblica destinata a tutti gli enti territoriali (Comuni, Province, Consorzi, Camere di Commercio), pubblici e privati, dei vari territori della Sardegna vocati al turismo attivo, con priorità alle aree che non erano mai state sede della manifestazione. L’accordo tra assessorato e Comune è stato sancito da un protocollo d’intesa firmato a marzo 2015 e da una successiva convenzione stipulata nel mese di giugno.
La Borsa internazionale cade nell’anno di Expo: «L’assessorato – conclude Francesco Morandi – punta sulla Bitas quale evento collaterale sul territorio regionale per consolidare l’offerta e attrarre nuovi flussi turistici internazionali verso la Sardegna».

 

Una targa inviata dalle istituzioni curde per testimoniare il percorso di fratellanza e di solidarietà intrapreso dalla Sardegna e le popolazioni del Kurdistan turco. Il dono è stato consegnato ieri mattina al presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, dalla delegazione formata dai consiglieri regionali Luca Pizzuto (Sel), Paolo Zedda (Rossomori) e Gavino Sale (Irs), dai consiglieri comunali di Cagliari e Carbonia Enrico Lobina (Sardegna sovrana) e Matteo Sestu (Sel), dal presidente dell’ A.S.C.E. Antonio Pabis, dal giornalista Roberto Mulas e dal rappresentante dell’HDP in Europa Mehmet Yuksel.

La delegazione ha visitato, dal 3 all’8 luglio, le istituzioni curde per portare loro la testimonianza di vicinanza del popolo sardo attraverso il dono della bandiera dei Quattro mori e la lettera del presidente del Consiglio regionale sardo. «Ho voluto fortemente quest’incontro che fa seguito a quello  dello scorso anno quando abbiamo ricevuto in presidenza una delegazione di attivisti curdi, in continuità con quella che è la mia esperienza politica e amministrativa. I curdi – ha affermato Ganau – rappresentano un esempio da seguire per la battaglia portata avanti di autodeterminazione di un  popolo ancora senza Stato, le cui sofferenze fino ad oggi sono state colpevolmente ignorate. Oggi difendono il mondo intero, diventando simbolo dell’opposizione contro l’offensiva dello Stato Islamico. La loro battaglia e la loro opposizione contro le atrocità dell’ISIS devono vederci uniti e impegnati insieme. La straordinaria esperienza di governo comunitario che stanno portando avanti nell’autoproclamata autonomia democratica del Rojava – ha concluso il presidente – dimostra che diverse etnie e diverse religioni possono convivere insieme. Sono più avanti di noi anche nel rispetto della rappresentanza di genere, considerato che le donne ricoprono gli  incarichi istituzionali più alti e che la metà dei loro  eserciti militari è composta da donne.

L’impegno è quello di dare gambe agli atti consiliari proposti dall’onorevole Pizzuto, mozioni condivise che impegnino la Giunta a sostenere la ricostruzione di Kobane e consentano di mandare degli aiuti nei campi profughi, e poter ospitare così subito dopo una delegazione delle istituzioni curde qui a Cagliari».

Mehmet Yuksel ha ringraziato il presidente dell’Assemblea per la sensibilità dimostrata dal Consiglio, non solo a parole, ma con i fatti e con la presenza dei suoi rappresentanti in un Paese che vive in una situazione di instabilità a causa della guerra contro l’Isis. «E’ una battaglia di umanità – ha spiegato – prima culturale e dopo militare, perché quanto sta accadendo da noi con l’Isis potrebbe toccare anche all’Occidente. Stiamo lottando per la democrazia, l’uguaglianza, l’autonomia, la parità e la convivenza di culture e religioni diverse». «E’ stata un’esperienza importantissima che ci ha arricchito – ha spiegato Luca Pizzuto -. Quello che più ci ha colpito è il silenzio irreale della città di Kobane, i racconti delle persone incontrate nei campi profughi che abbiamo visitato e la bellezza del territorio curdo. Stiamo preparando una mozione per impegnare la Giunta a contribuire economicamente alla ricostruzione di Kobane».

Gavino Sale ha poi raccontato l’esperienza vissuta nei campi profughi: «Siamo stati nell’infermo del mondo che potrebbe diventare il detonatore della Terza guerra mondiale». Il consigliere ha poi evidenziato come la Sardegna sia arretrata rispetto alle istituzioni curde che hanno una partecipazione femminile del 50 per cento in tutti i luoghi decisionali della vita del popolo. «Questo viaggio è solo l’inizio del percorso – ha spiegato Paolo Zedda – che avvicinerà sempre di più la Sardegna alle popolazioni curde. Nelle ultime elezioni nazionali il partito curdo ha ottenuto 89 parlamentari su 540 perché ha saputo rappresentare tutte le minoranze che vivono nel paese».

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Posteitaliane, con una nota pervenuta alcuni giorni fa, ha annunciato la chiusura dell’Ufficio postale di Cortoghiana, a partire dal prossimo 7 settembre.

«Nonostante i tentativi e le proposte dell’Amministrazione comunale di Carbonia, dei consiglieri comunali provenienti da Cortoghiana e degli stessi cittadini, e il dialogo intercorso negli ultimi mesi con l’azienda, – spiega il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti – Posteitaliane ha confermato questa assurda e illogica scelta. E’ necessario e doveroso che l’Ufficio Postale resti aperto a servizio di tutta la Popolazione. L’Amministrazione comunale si opporrà con tutti i mezzi a questo provvedimento che penalizza i cittadini.»

«Per contestare la chiusura e chiedere il ritiro del provvedimento di Posteitaliane – conclude Giuseppe Casti -, invito tutta la Cittadinanza a partecipare all’Assemblea pubblica che si terrà a Cortoghiana, davanti all’Ufficio Postale, lunedì 20 luglio 2015 alle ore 10.00.»

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È stato presentato ieri pomeriggio nella sala Giunta del Consiglio regionale, dall’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, e dal presidente della quarta Commissione, Antonio Solinas, il disegno di legge della Giunta che, per la prima volta, al termine del già iniziato iter consiliare, doterà la Sardegna di una legge organica in materia forestale. La legge, in 7 titoli e 55 articoli, riconosce la strategicità del settore forestale e il ruolo attivo soggetti pubblici e privati nella gestione delle risorse forestali.

«Questa legge mette al centro il concetto di foresta sostenibile, la tutela del bosco, nella sua biodiversità quale sistema ecologico complesso, e ne valorizza la multifunzionalità e quindi anche il suo valore economico, sociale e occupazionale, e ha tra i principali obiettivi il rafforzamento del ruolo delle autonomie locali nella pianificazione e nella programmazione forestale regionale», ha dichiarato l’assessore Spano, che vanta la titolarità della proposta che prevede la rivisitazione dell’Ente foreste, che verrà trasformato in agenzia, caratterizzata da una struttura organizzativa agile e presieduta da un amministratore unico, con funzioni rinnovate e ampliate.

«La Sardegna è la regione più boscata d’Italia, con un milione 200mila ettari di superficie occupata da foreste, e necessita, al pari delle altre regioni italiane, di una normativa specifica di settore, considerato il rilievo sempre maggiore della valenza ambientale, sociale, economica e culturale del patrimonio forestale – ha concluso l’assessore Spano -. Il disegno di legge, istruito dopo attento studio a livello comunitario e nazionale e attraverso un confronto con le altre norme regionali, segna una tappa ulteriore in riferimento alle priorità che caratterizzano questo Assessorato, come individuate a inizio legislatura, e di questo risultato siamo molto orgogliosi.»

Intervenendo nel merito della legge, il presidente della Commissione, Antonio Solinas, si è augurato di avere la legge a regime dall’1 gennaio 2016. «È una legge importante – ha detto -, che ci permetterà di valorizzare settori interi quali quello del sughero, di cui oggi si lamenta l’assenza di politica.»

Donatella Spano in conferenza stampa