18 July, 2024
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Il comune di Carbonia ia partire da ieri, venerdì 11 dicembre, ha messo in pagamento i contributi per le spese viaggio per gli studenti pendolari delle Scuole Superiori e Artistiche – Anno Scolastico 2014/2015.

I contributi potranno essere ritirati presso la tesoreria comunale: banca UNICREDIT SPA – Agenzia di Carbonia: via Nuoro n. 1.

È necessario presentarsi con un documento di identità e con il codice fiscale (tessera sanitaria).

Ulteriori informazioni possono essere richieste presso l’Ufficio Pubblica Istruzione in via Mazzini 68. Tel. 0781 663858.

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Questa sera, alle 20.30, nel Teatro di Bacu Abis, andrà in scena “Una Giornata particolare”, rappresentazione teatrale dell’Associazione Culturale teatrale Quinte Emotive, scritta e diretta da Coco Leonardi.

L’arte, il teatro e l’amore corrono paralleli sul binario del riscatto personale, che finirà per scontrarsi con realtà d’egoismo e gelosia. Andrea Borghi, giovane e promettente regista di teatro, vive con la madre, una donna di mezza età che cerca riscatto nell’amore di un giovane uomo. Marie, dolce amore di Andrea e giovane ballerina di un night, si trova alle prese con le delusioni di una vita e le insicurezze sentimentali. Due giovani amiche e attrici si contendono il ruolo in un provino, che potrebbe cambiare la loro vita, con il famoso regista.”

La manifestazione rientra nel programma di appuntamenti, voluti dal Comune di Carbonia, per il 76° compleanno della città.

Teatro Bacu Abis

 

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Domenica mattina, dalle 9.30 alle 12.30, la piscina comunale di Carbonia, ospiterà la 7ª “Coppa di Nuoto Città di Carbonia”, per persone con disabilità.

La manifestazione, organizzata dall’Associazione Sportiva Asso Sulcis Onlus, con il patrocinio del comune di Carbonia, rientra tra gli appuntamenti organizzati per il 76° compleanno della città.

L’obiettivo della manifestazione è dimostrare, ancora una volta, l’importanza dello sport come strumento di inclusione sociale, per stare insieme, divertirsi e socializzazione.

Inaugurazione piscina 2

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È stata inaugurata sabato 5 dicembre presso l’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu la Mostra personale di arte contemporanea informale (pittoscultura)La Materia e lo spiritodi Gianni Lardieri.

Gianni Lardieri, nato a Carbonia, sin da bambino manifesta particolari capacità creative, soprattutto nella creazione di mini complessi abitativi, impiegando i materiali poveri a sua disposizione. Si dedica alla pittura e scultura e, dopo anni di esperimenti, trova finalmente la sua dimensione che si discosta dall’ortodossia dell’arte informale, fondendo la pittura con la scultura.

La Mostra, organizzata in collaborazione con il comune di Carbonia, si potrà visitare sino al 13 dicembre, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00.

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Sospensione dei nuovi contratti di vendita del pecorino romano per dieci giorni, contingentazione della produzione di pecorino romano in presenza di importante quantità di latte prodotta, e vendita all’estero delle sovrapproduzioni di latte. Sono queste le decisioni che le cooperative del comparto lattiero caseario ovi caprino hanno assunto nel corso di una riunione convocata da Legacoop agroalimentare per la valutazione della stagione conclusa e della programmazione 2015/2016 e a cui hanno partecipato le più importanti cooperative del settore lattiero caseario.

«Il bilancio del 2014/2015 non può che essere positivo, mai come in queste ultime due stagioni il prodotto latte aveva dato un valore aggiunto così alto – spiega Tore Pala, presidente Coop Unione pastori di Nurri e Daniele Caddeo Direttore generale Legacoop – l’obiettivo è quello di mantenere anche per questa stagione lo standard, che significa prezzo del  prodotto finito e quindi del latte, uguale a quello degli anni passati. In sostanza si punta a garantire quell’equilibrio necessario alle campagne tra costi di produzione e prodotto venduto.»

Nel corso della riunione, i presidenti delle Coop hanno messo in evidenza i punti sui quali intervenire in futuro per evitare situazioni negative nel comparto. Salvatore Palitta, presidente consorzio tutela Pecorino Romano spiega che i dati di vendita di ottobre di quest’anno fanno «rilevare un più 11 per cento rispetto allo scorso mese con prospettive positive per novembre e dicembre.»

«Nel corso della riunione si è deciso di procedere con la sospensione dei nuovi contratti di vendita del pecorino romano per dieci giorni – spiega Daniele Caddeo -. Non solo, poiché c’è una quantità importante di latte prodotta, si è deciso di contingentare la produzione di pecorino romano mentre per un’eventuale sovrapproduzione di latte la decisione è quella di puntare sulla vendita all’estero». In campo anche un sistema di lavoro sugli strumenti finanziari, fondamentali per dare respiro al mondo delle campagne. «Se necessario il consorzio fidi della cooperazione si attiverà per ragionare con le banche su una proroga della campagna del 2015/2016 – continua  Caddeo -. Se ci dovesse essere una produzione di romano superiore al quantitativo attuale il consorzio di tutela del pecorino romano si farà carico di occuparsi delle attività relative alla programmazione delle vendite e di utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizione dalle norme regionali e nazionali per una seria e ragionata promozione del prodotto nei mercati nazionali e internazionali.»

Il direttore della Legacoop ha poi concluso: «In questo momento nel comparto c’è una situazione di stallo e di paura. Il mondo della cooperazione e le cooperative stanno lavorando perché i risultati della campagna 2014/2015 possano essere replicati anche per la campagna in corso. Vogliamo infatti rassicurare il mondo delle campagne che quella di ieri è la prima di una serie di riunioni dell’intero mondo cooperativistico per affrontare al meglio e monitorare eventuali situazioni di difficoltà che la campagna in corso potrebbe avere. Ci ritroveremo a Oristano il 21 dicembre per valutare se le decisioni prese sono state utili e positive e per programmare l’inizio del 2016. Invitiamo pertanto anche le cooperative che non hanno potuto partecipare alla prima riunione a essere presenti, perché solo attraverso l’unità del mondo cooperativistico preserviamo le campagne dai rischi di speculazione.»

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Prosegue la programmazione culturale del XVII Festival Internazionale di Musica da Camera, al Teatro Electra di Iglesias.

Sabato 12 dicembre, alle ore 20.00, sarà la volta del Trio Opera Viwa: Silvia Martinelli soprano, Fabio Taruschio flauto, Andrea Trovato pianoforte, che si esibirà nello spettacolo “Le Chant du Rossignol”.

Un repertorio dedicato alla natura e alle sue forme, in cui i suoni diventano immagini e atmosfere, accompagnando l’ascoltatore attraverso paesaggi incantati.

Una tela di intensi colori e delicate sfumature per un variopinto quadro musicale tanto insolito quanto gradevole.

L’evento è realizzato in collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Sardegna – CeDAC.

La XVII edizione del Festival si svolge, infatti, all’insegna dell’opera lirica.

Quello in programma domani sarà il secondo appuntamento in cui saranno proposte diverse composizioni dedicate alla lirica, anche con l’obiettivo di preparare il pubblico a questo genere di “arte totale”, capace di unire musica, canto, teatro, arti plastiche e a volte anche danza.

Un progetto ideato nell’ottica di una sinergia di intenti con l’importante azione di divulgazione culturale da sempre portata avanti dall’attività del Teatro Lirico di Cagliari.

Trio Opera Viwa 5

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Il circolo “Zorba il Gatto”, Sinistra Ecologia Libertà Sardegna e a molte altre associazioni hanno organizzato cena sociale di raccolta fondi per la spedizione di un’ambulanza a Rao, Saint-Louis, Senegal.
Abdou Khadre Khoussa, presidente dell’assemblea dei capi villaggio della zona di Rao (30 villaggi), che polarizza tutta questa zona fatica, ha comunicato che avere un’ambulanza è una necessità comprovata per tutta la popolazione. Quest’ultima ha sofferto a lungo di fronte a questo problema della mancanza di logistica della quale il centro è vittima fin dalla sua fondazione.
I fondi raccolti finora per la spedizione dell’ambulanza sono arrivati a quota € € 2.537,77.
Mancano circa € 1.000,00. Abbiamo bisogno del vostro aiuto!
Si partecipa alla cena senegalese, a base di yassa al pollo (tra i principali piatti nazionali senegalesi) e disponibile anche nella versione per vegetariani, con offerta comprensiva di cibo e bevande analcoliche.
La cena si terrà venerdì 11 dicembre, alle ore 19.00, presso la sede in via Dalmazia n. 40, a Carbonia.
Interverranno . per raccontarci di Rao e dei suoi abitanti.
Ad aprire la serata alle ore 18,00 il circolo FICC La Miniera proietterà il film di Pierpaolo Pasolini “Uccellacci e Uccellini”.

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Dalla Costa Smeralda, al Tamigi, passando per le Alpi francesi, fino ad arrivare a Doha. E’ un piccolo giro del mondo quello che faranno i prodotti di eccellenza della Sardegna, a partire dal 14 dicembre, grazie al progetto “Taste of Sardinia” organizzato dalla Starwood Costa Smeralda, la catena che gestisce gli alberghi di Porto Cervo di proprietà del Qatar. L’iniziativa è stata presentata questa mattina in conferenza stampa da Franco Mulas, Area manager della Starwood Costa Smeralda, e dal direttore finanziario Paolo Lazzari.

 Un giro del mondo del gusto e dell’eccellenza enogastronomica dell’isola che inizierà proprio in un hotel a 5 stelle lusso di Courchevel, la rinomata località sciistica dell’Alta Savoia in Francia, che dal 14 dicembre al 4 aprile ospiterà la cucina dell’hotel Cala di Volpe. Dal mare cristallino della Costa Smeralda alle vette innevate della Francia il comune denominatore sarà la qualità: l’obiettivo della Starwood è quello di far conoscere all’estero i prodotti sardi e, ovviamente, andare a cercare nuovi clienti. Ma un aspetto estremamente importante dell’iniziativa risiede nelle nuove opportunità occupazionali anche nella stagione invernale: la Starwood porterà a Courchevel, per quasi quattro mesi, 25 dipendenti. Lo chef permanente, in terra francese, sarà Giovanni Oggiana, di Ozieri, l’executive chef dell’hotel Cervo. Con lui ci saranno lo chef Maurizio Locatelli e Mario Lutzoni, restaurant manager del Cala di Volpe.

Un modello vincente che viene riconfermato per il secondo anno consecutivo e che dalle Alpi francesi arriverà fino a Londra. Taste of Sardinia sbarca sulle rive del Tamigi con il ristorante Frescobaldi nel quartiere Mayfair, uno dei più esclusivi di Londra: il modello di ristorazione della Costa Smeralda sarà la chiave della collaborazione con il ristorante Frescobaldi, dal 15 gennaio al 4 aprile. Ma non finisce qui.

La Starwood, che gestisce gli alberghi della Costa Smeralda di proprietà del Qatar, ha deciso di esportare la cucina sarda anche a Doha, capitale dello stato arabo: importanti iniziative si svilupperanno a marzo del 2016.

«Attraverso Taste of Sardinia, la Starwood e il Qatar intendono perseguire tre finalità – ha spiegato Franco Mulas, Area manager Starwood per la Costa Smeralda – la prima delle quali è quella di esportare i prodotti della Sardegna all’estero». Da questo punto di vista bottarga, pecorino, carciofi, pasta sarda e molti altri cibi saranno gli elementi portanti delle ricette proposte nei ristoranti che hanno aderito a Taste of Sardinia. Ci sarà spazio anche per i vini: a rotazione, ogni settimana, ci saranno due rossi e due bianchi provenienti dall’isola.

«La seconda finalità che intendiamo raggiungere è quella di creare occupazione anche nei mesi invernali, utilizzando il nostro brand – ha sottolineato Mulas – da questo punto di vista l’effetto occupazionale è estremamente rilevante: saranno complessivamente oltre 40 le persone occupate grazie alle iniziative di Taste of Sardinia, di cui 25 solo a Courchevel. Il terzo obiettivo – sottolinea l’Area manager della Starwood per la Costa Smeralda – è quello di trovare, in maniera diretta, altri clienti per i nostri hotel. Intendiamo portarli in Costa Smeralda sfruttando l’esperienza e la qualità delle proposte offerte attraverso Taste of Sardinia. La filosofia attuata dalla Starwood Costa Smeralda è quella di spingere i propri dipendenti a migliorare la propria formazione attraverso continue esperienze all’estero. “Taste of Sardinia serve anche per rafforzare una attività che stiamo facendo da anni – ha detto ancora Mulas – ovvero offrire sostegno economico per i nostri dipendenti affinché escano dalla Sardegna, per poi tornare con maggiori competenze.»

Viaggi studio pagati per i dipendenti. Al riguardo, la Starwood Costa Smeralda sta lavorando attivamente, in questi anni, per creare dei percorsi di formazione professionale e di studio per i propri dipendenti: dal 2010 a oggi, il management ha incentivato i lavoratori della catena alberghiera a fare dei viaggi studio di un mese all’estero: pagando biglietti e scuola di lingue. Dall’Inghilterra alla Russia alla Spagna, in cinque anni circa 200 ragazzi hanno deciso di usufruire di questa opportunità per migliorare la propria formazione e fare importanti esperienze all’estero. Il 90% di questi lavoratori sono stagionali e la condizione è che abbiano almeno due stagioni consecutive alle spalle come personale negli alberghi della Costa Smeralda.

Durante la conferenza stampa è stato annunciato che, nel 2016, i due principali appuntamenti legati alla ristorazione in Costa Smeralda verranno unificati: il Wine Festival e il Food Festival si svolgeranno in una unica settimana, dal 13 al 15 maggio. 

Paolo Lazzari, direttore finanziario della Starwood Costa Smeralda, ha dichiarato che «ci sono ottime prospettive per il 2016 e abbiamo chiuso il 2015 in maniera molto positiva».

Al riguardo, alcuni dati relativi all’anno in corso rispetto al 2014:

 Oltre 3.700 camere occupate in più

 7 per cento in più di pasti serviti (ossia 23 mila pasti in più serviti nella ristorazione)

 15,5 milioni di euro di stipendi pagati per il personale, di cui il 92 per cento è sardo

 2,3 milioni di euro spesi in Sardegna per il food and beverage

 4,7 milioni di euro spesi, in Sardegna, per altri servizi vari. Per un totale di indotto generato sul territorio di 22,5 milioni di euro.

GIOVANNI OGGIANA CALA DI VOLPE

 

 

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Search engine friendly contentIl nuovo treno Atr ha effettuato oggi il primo viaggio sulla rete ferroviaria sarda. E’ partito dalla stazione di Cagliari diretto a Sassari alle 10,45. Il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, con il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, l’arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio, parlamentari, sindaci e consiglieri, hanno tagliato il nastro tricolore sulla banchina del binario 6. Per Trenitalia era presente il direttore nazionale Divisione passeggeri regionale di Trenitalia, Orazio Iacono. I nuovi convogli entreranno quindi in servizio effettivo il 13 dicembre sulle tratte Sassari-Cagliari-Sassari, Olbia-Cagliari-Olbia, e Olbia-Sassari-Olbia.
«Questo è solo il primo passo, avremo un trasporto su ferro che funziona. Torno ora dai lavori della COP 21 di Parigi, la conferenza dell’Onu sul clima, dove è emerso chiaramente che uno degli elementi su cui si deve lavorare è la mobilità sostenibile – ha detto il presidente Francesco Pigliaru durante la conferenza stampa – ciò significa anche più treni e meno automobili e noi vogliamo andare in quella direzione». «La partenza dei nuovi treni – ha continuato il presidente – rappresenta un passaggio importante per adeguare agli standard nazionali ed europei la mobilità interna della Sardegna, un tassello fondamentale della nostra filosofia incentrata sulla ferrovia quale asse portante dei collegamenti interni e veicolo della messa in rete di porti e aeroporti. Conseguentemente si attrezzerà la rete per consentire un ulteriore aumento della velocità – e si valuteranno i dettagli del servizio in accordo con le comunità locali.»
«In questo anno e mezzo la Regione ha riattivato una procedura che aveva subito una prolungata battuta d’arresto e portato a termine un percorso molto delicato e decisivo per il miglioramento della qualità del nostro sistema di trasporto», ha aggiunto l’assessore Massimo Deiana.
Non potendo essere presente per motivi istituzionali, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, nel ringraziare il presidente Francesco Pigliaru per l’invito, ha espresso «soddisfazione per la partenza del ‘pendolino’ sardo. Oggi il trasporto pubblico locale dell’isola si arricchisce di un’offerta di qualità, che sarà ulteriormente accresciuta con gli investimenti sulla rete che faremo. Ora c’è da registrare il fatto che la lunga attesa dei cittadini, ha trovato finalmente una risposta fattiva e positiva, che ha tolto dal binario morto un investimento e un servizio, e l’ha messo sul binario giusto».
A partire da domenica, saranno inizialmente 3 i convogli che cominceranno a correre sulla rete isolana, sino ad arrivare gradatamente al pieno regime il 31 gennaio, quando tutti e 7 i treni della Regione copriranno le tratte Cagliari-Sassari-Cagliari, Cagliari-Olbia-Cagliari e Olbia-Sassari-Olbia. Il miglioramento del livello del servizio sarà immediato. Da subito si passerà da 10 a 14 collegamenti tra il capoluogo regionale e la città di Sassari, con un periodo massimo di percorrenza di 2 ore e 45 minuti, tenendo conto delle fermate. Il risparmio di tempo si aggirerà tra i 10 e i 20 minuti.
Anche sul collegamento Cagliari-Olbia-Cagliari si registrerà un apprezzabile taglio dei minuti, tra i 30 e i 50 rispetto al passato, considerato che le motrici spagnole effettueranno il percorso in 3 ore e 10. La Sassari-Olbia-Sassari, inoltre, incrementerà le corse da 12 a 16.
«Naturalmente – precisa l’assessore – l’orario in vigore dal 13 sarà soggetto a variazioni importanti a partire dal mese entrante, quando tutti i treni saranno immessi in circolazione: a quel punto si ragionerà anche sui diretti senza soste intermedie e si prenderanno in considerazione le peculiari esigenze rappresentate dai territori in relazione alla programmazione delle singole fermate».
Uno degli otto pendolini resterà ad Arezzo per la prosecuzione delle prove al fine di ottenere l’autorizzazione alla circolazione con il rango “P”, ossia al pendolamento e sino alla velocità massima di 180 chilometri all’ora. «Tutto questo sarà possibile non appena Rfi appronterà l’attrezzaggio della rete con il ‘Sistema Controllo Marcia Treno SCMT’, operazione già in appalto che porterà – ha spiegato il titolare dei Trasporti – verso la risoluzione una situazione lasciata in stato di abbandono durante gli anni precedenti». Il bando internazionale per l’acquisto dei convogli, pubblicato nel 2007 e affidato nel 2010, prevedeva un impegno finanziario della Regione pari a circa 80 milioni e, contestualmente, erano state stanziate le risorse per l’adeguamento della rete. Questi ultimi fondi, corrispondenti a 130 milioni, tuttavia non sono mai stati utilizzati per tale finalità ma dirottati dalla precedente Giunta di centrodestra sulla costruzione della strada Sassari-Olbia e mai più ripristinati.
L’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria ha dato il via libera definitivo dopo aver esaminato i risultati dei test ai quali è stato sottoposto l’Atr 365 la primavera scorsa, in base alle norme europee e nazionali. Per completare tutti questi procedimenti sono serviti 503 giorni. Il treno è stato provato in tutte le condizioni possibili, a carico normale ed eccezionale e in diversi tracciati: rettilineo, curve strette, curve a largo raggio. Sono state raggiunte differenti velocità sino al superamento di quella massima consentita, compatibilmente con il livello di sicurezza dell’infrastruttura ferroviaria. «Se non avessimo insistito affinché tutte le procedure di collaudo necessarie fossero attivate e le prove fossero effettuate in Sardegna, i tempi si sarebbero dilatati ulteriormente e probabilmente quei treni sarebbero rimasti ancora fermi in qualche deposito nella penisola o in Spagna», ha rimarcato l’assessore Deiana.
Le specifiche tecnologiche dei nuovi treni rispecchiano livelli di sicurezza, prestazioni, capacità di trasporto, qualità e rispetto dell’ambiente mai offerti in Sardegna e al top a livello nazionale. Tutte le carrozze sono motorizzate, la struttura delle casse in lega leggera di alluminio è autoportante, le vetture di testa sono dotate di due carrelli motore, i passeggeri a mobilità ridotta hanno a disposizione un carrello elevatore e un servizio igienico dedicato, tutti i comparti sono climatizzati, è previsto il posto per le biciclette, wi-fi, i sedili sono ergonomici con braccioli e tavolino ribaltabile, in caso di necessità si può inoltrare una chiamata di emergenza al macchinista attraverso un citofono. Il treno è dotato di un sistema di rilevamento ed estinzione incendi, mentre la trazione utilizza gruppi motore in classe IIIB per ridurre le emissioni di monossido di carbonio, idrocarburi e ossidi di azoto, come previsto dalla direttiva europea.

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Diga sul lago di Gusana copia

Si aggrava la crisi idrica nel Nord Sardegna. Da un aggiornamento sullo stato delle risorse idriche, monitorate giorno per giorno, risulta una persistenza della scarsità delle precipitazioni con indici peggiorati nella zona nord-orientale dell’isola. Lo stato di criticità è confermato dall’analisi di tipo climatico di Arpas, elaborata sui dati di pioggia registrati fino al 30 novembre scorso. I dati del sistema di monitoraggio delle riserve idriche nei serbatoi artificiali dell’isola indicano che con proiezione alla fine di dicembre, nell’ambito di un quadro generale di pre-allerta, i sistemi del Liscia, del Nord Occidentale e dell’Alto Taloro stanno passando dalla fase di preallerta a quello di allerta e per Sos Canales e Mannu di Pattada (Alto Coghinas) è prossimo l’ingresso nella fase di pericolo.

Questi i dati più rilevanti emersi dal tavolo per l’emergenza idrica, istituito lo scorso 10 novembre e convocato ieri mattina nei locali dell’assessorato dei Lavori pubblici. Presente, in rappresentanza della Regione, il Capo di Gabinetto dell’assessore Paolo Maninchedda, Mario Uras, con la partecipazione dei tecnici dell’Assessorato, del Distretto idrografico, Enas, Egas e Abbanoa.

Per quanto riguarda in particolare Sos Canales, si stanno già mettendo in atto alcuni interventi, il primo in capo ad Enas per il pieno recupero delle risorse invasate che in entro dieci giorni consentirà di poter contare su un’autonomia di alimentazione di circa 80 giorni a fronte dei cinquanta attuali. Il secondo, in capo ad Abbanoa, prevede il riassetto funzionale del collegamento da Monte Lerno a Sos Canales così da mettere in campo una risorsa alternativa per l’alimentazione potabile dei comuni del Goceano e scongiurare interruzioni del servizio idrico.

Per quel che riguarda il Liscia, oltre agli interventi sull’impianto di potabilizzazione dell’Agnata, sono stati programmati anche interventi di potenziamento di risorse alternative esterne al serbatoio del Liscia e provenienti dal serbatoio sul Coghinas a Muzzone, dal recupero reflui, e dalla riduzione delle perdite.

Per il 18 dicembre è stato programmato un nuovo incontro al fine di esaminare nel dettaglio gli studi di fattibilità già avviati, anche da parte del Consorzio di Bonifica della Gallura, e per valutare la necessità di imporre già a partire dal gennaio 2016 restrizioni per gli usi potabili per i centri abitati del Goceano. Analogamente si procederà a limitare gli usi irrigui per le zone di Chilivani, Ozieri e per la Gallura. Saranno inoltre a breve avviate interlocuzioni con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile per valutare congiuntamente l’attivazione delle conseguenti misure emergenziali.