30 July, 2024
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Sede Provincia via Mazzini
Nei giorni scorsi, alla presenza dei rappresentanti istituzionali dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias e dell’Istituto, si sono inaugurate le nuove cucine dell’I.P.I.A. “Emanuela Loi” di via Bolzano, a Sant’Antioco.
I lavori, che hanno interessato il piano terra dell’istituto scolastico, sono stati conclusi a tempo di record nell’estate del 2014 in modo da non interrompere le attività didattiche.
L’anno scolastico 2014/2015 è stato il primo anno che ha visto le vecchie aule ad indirizzo meccanico ed elettrico trasformate in laboratori dei “Servizi Alberghieri e della Ristorazione”, comprendenti moderne cucine, sala-bar, office, zona lavaggio, spogliatoi, sala ricevimento e quattro aule didattiche trasformabili in sala convegni mediante apertura di pareti mobili.
Contestualmente alla realizzazione dei laboratori eno-gastronomici nella sede di via Bolzano, si è provveduto a trasferire, previo adeguamento degli impianti e dei locali, le attrezzature e i macchinari (torni, frese, trapani a colonna, ecc…) della sezione industriale nella sede scolastica di via XXIV Maggio.
Il progetto di riqualificazione e adeguamento funzionale del piano terra dell’edificio (circa 1.000 mq), finanziato dalla Provincia con il contributo della Regione Sardegna, è stato redatto dai tecnici dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias e condiviso, in una serie di incontri partecipati, con i docenti referenti dell’I.P.I.A., per dare una risposta concreta all’interesse per tale indirizzo turistico-alberghiero manifestata dalla crescente utenza scolastica.
Dopo il primo anno di esercizio, si è registrato un riscontro positivo da parte degli studenti e si prevede, per l’anno prossimo, un incremento ulteriore di iscritti al nuovo indirizzo alberghiero.
Il progetto ha seguito criteri di estrema razionalità e flessibilità, sia dal punto di vista distributivo che funzionale, al fine di garantire un livello di eccellenza in termini di formazione enogastronomica per l’intera zona turistica del Sulcis Iglesiente.
In modo particolare, le unità ambientali e le articolazioni realizzate sono state organizzate al fine di riprodurre l’assetto organizzativo e produttivo tipico di un’azienda ricettiva di ristorazione, in modo da consentire lo svolgimento dei cicli lavorativi propri di tali attività.
I laboratori realizzati consistono in:
– cucina per la preparazione e cottura dei pasti, dove tutte le fasi di lavorazione sono adeguatamente separate in zone dotate di tavoli di lavoro e lavatoi autonomi: zona preparazione pesce, zona preparazione carni bianche, zona preparazione carni rosse, zona preparazione vegetali, zona preparazione piatti freddi, zona cottura comprendente un blocco modulare centrale, zona forno, zona plonge, adeguatamente separata dalla cucina. Le attrezzature consistono in forni a convenzione-vapore, forni statici, cucine a 6 fuochi, fry-top, cuocipasta, bagnomaria, armadi refrigerati, lavatoi, lavamani, lavastoviglie, piani di lavoro e quant’altro;
– laboratorio di pasticceria, adeguatamente separato in zone: zona tavoli di lavoro e lavatoi, zona forno, zona cottura, zona preparazione (per uso raffinatrice, sfogliatrice, planetaria) zona per refrigerazione (abbattitori temperatura);
– dispensa per lo stoccaggio delle derrate alimentari, munita di appositi scaffali e di una minicella frigorifera;
– spogliatoi e servizi igienici distinti per sesso destinati agli alunni;
– laboratorio di sala e bar per lo svolgimento delle esercitazioni di servizio di sala, finalizzato sia alla consumazione dei pasti, che allo svolgimento delle esercitazioni, costituito da un banco bar, predisposto per le normali attrezzature specifiche dell’attività, retrobanco e pedana di lavoro;
– laboratorio di ricevimento, costituito da un “front-office” (ubicato nell’atrio d’ingresso), per la simulazione dei servizi tipici di una azienda alberghiera.
Esso è costituito da un bancone da hall di albergo per le simulazioni di Role Playing, ubicato nell’atrio principale, comunicante con un’aula informatica di “back-office”. Il front-office è dotato delle postazioni informatiche con stampante in rete ed accesso ad internet, per gli allievi e per il docente, collegate in rete didattica e cablate con la rete locale dell’Istituto, affinchè si possa simulare l’invio e la ricezione delle informazioni con i diversi reparti produttivi e operativi, nonché per simulare il collegamento telematico con i fornitori e le aziende di servizio esterne;
– quattro aule didattiche separate da pareti mobili in modo da ottenere una unica sala convegni.

Sono aperti i termini per richiedere il contributo per l’abbattimento dei costi obbligatori di assicurazione dei volontari. L’agevolazione spetta alle organizzazioni di volontariato iscritte al Registro generale del volontariato che non hanno percepito analogo contributo da parte della Regione o di altro Ente pubblico. Le organizzazioni, inoltre, devono essere in regola con le prescrizioni relative alla revisione del Registro.

Le risorse finanziare disponibili in bilancio ammontano a 150mila euro e saranno suddivise, proporzionalmente, fra tutte le organizzazioni che faranno domanda e risulteranno in possesso dei requisiti richiesti.

La documentazione dovrà essere presentata entro il 24 luglio 2015, secondo una delle seguenti modalità:

a) tramite posta elettronica certificata (pec) dall’indirizzo dell’associazione all’indirizzo pres.volontariato@pec.regione.sardegna.it

b) tramite raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo Regione Autonoma della Sardegna – Presidenza – Servizio elettorale e supporti informatici – Viale Trento n. 69 – 09123 Cagliari.

I vantaggi dell’aggregazione, il controllo del fenomeno dello spopolamento, il rapporto con lo Stato. Sono questi i punti centrali affrontati questa mattina dal presidente della Regione Francesco Pigliaru sul palco del Teatro Massimo di Cagliari, dove è intervenuto tra i relatori della XV Conferenza nazionale dei Piccoli Comuni e della IX Conferenza nazionale Unioni di Comuni.
Il tavolo dei lavori era guidato dal presidente dell’Anci Piero Fassino insieme al presidente di Anci Sardegna Piersandro Scano, e sono stati numerosi gli interventi di amministratori giunti da tutta Italia. Il confronto sul tema “Autonomia e dignità per la Ri-nascita dei Comuni e la tutela dei diritti dei cittadini” è stato introdotto da Piersandro Scano, che ha sottolineato come sia necessario, da parte del Governo, ascoltare di più le realtà locali. Molti dei problemi che i primi cittadini dei piccoli centri sono costretti ad affrontare nel quotidiano, spesso a causa di norme che ostacolano l’attività amministrativa, sono stati portati all’attenzione nel dibattito, animato dagli interventi dei sindaci.
Il presidente Pigliaru ne ha ripreso vari punti, evidenziando come spesso i sindaci dei piccoli Comuni non abbiano a disposizione «strumenti sufficienti per dare risposte ai cittadini. Anche per questo servono forme associate di servizi: non per conseguire solo risparmi – ha detto il Presidente – ma per raggiungere più alti livelli di qualità. Unirsi significa rafforzarsi, far sentire la propria voce nel dialogo con le Istituzioni, significa contare di più. L’Unione dei Comuni ci aiuta anche a difendere i nostri territori dalla piaga dello spopolamento, che diventa inesorabile se ci si isola. Nel rapporto tra istituzioni, poi, non vogliamo una Regione che fa tutto da sola. Ai Comuni chiediamo co-protagonismo per ragionare insieme su scommesse di sviluppo – ha proseguito Francesco Pigliaru – che, infine, ha messo l’accento sui doveri dello Stato nei confronti dei territori. La Regione fa la sua parte – ha concluso – ma lo Stato faccia la propria».
Doveri richiamati anche da Piero Fassino, che nelle conclusioni ha evidenziato la necessità di un maggior riconoscimento del lavoro dei sindaci e del far sì che ogni amministratore sia messo in condizioni, da parte dello Stato, di svolgere il proprio ruolo in sicurezza.

Conferenza Piccoli Comuni

La Corte dei Conti ha promosso oggi la strategia agricola della Regione Sardegna. «Non possiamo che ritenerci soddisfatti e confortati dall’analisi illustrata dalla Corte dei Conti che incoraggia gli indirizzi di programmazione individuati dall’assessorato dell’Agricoltura per i programmi di sviluppo del comparto», ha commentato l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi.

«Si tratta di un risultato raggiunto grazie al grande lavoro svolto dalla struttura dell’assessorato e delle Agenzie, e al confronto continuo e costante con i territori, le imprese, le rappresentanze di categoria e i sindacati – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura -. Abbiamo voluto costruire una visione strategica della materia secondo il segno di una programmazione attenta e puntuale, che ci consentirà di uscire progressivamente dal vortice delle emergenze per posizionarci sempre di più sulla strada della crescita guidata delle nostre filiere di eccellenza. Un percorso virtuoso che continuerà ad andare avanti con il Programma di sviluppo rurale 2014-2020, in fase di prossima approvazione da parte di Bruxelles e attraverso il quale daremo gambe a un progetto di agricoltura competitiva e sostenibile.»

«In quest’ottica – ha spiegato Elisabetta Falchi – lavoreremo anche affinché le agenzie agricole, per le quali si spendono importanti risorse regionali, si inseriscano in una nuova visione di razionalizzazione ed efficienza, che dovrà portare a mettere in campo procedure dei bandi più rapide ed efficaci anche nelle fasi di validazione e controllo delle operazioni.»

L’assessore dell’Agricoltura ha poi ricordato alcuni passaggi importanti portati a casa in questi ultimi mesi: «La legge sull’Agrobiodiversità e il marchio collettivo, e la riforma degli agriturismo sono l’esempio di un forte e fondamentale raccordo che si è costruito con il Consiglio regionale e con il presidente della Commissione V, Luigi Lotto. Un lavoro congiunto, sinergico e coordinato che deve continuare – ha concluso l’assessore – poiché sono certa potrà portare numerosi benefici alle imprese agricole e a tutto il comparto agroalimentare sardo».

L’Agenzia regionale per il lavoro seleziona i soggetti attuatori dei percorsi di mobilità professionale interregionale e transnazionale previsti dalla scheda 8 del piano di attuazione regionale (PAR) del programma “Garanzia Giovani”.

L’obiettivo generale del PAR è creare le condizioni per abbattere le difficoltà di transizione dai sistemi di istruzione e formazione verso il lavoro e favorire un inserimento qualificato dei giovani nel mondo del lavoro. I percorsi di mobilità previsti dalla scheda 8 prevedono, in particolare, la stipula di contratti di lavoro di almeno sei mesi tra imprese, enti o organizzazioni pubblici o privati e giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, che hanno aderito al programma “Garanzia Giovani” e firmato il patto di attivazione presso un Centro dei servizi per il lavoro (CSL) della Sardegna.

Gli enti pubblici e privati interessati possono candidarsi, in forma singola o associata, per il ruolo di soggetto attuatore, che dovrà:
– assistere i giovani nella ricerca di opportunità lavorative al di fuori del territorio regionale (in altra Regione o Paese estero aderente a “Garanzia Giovani”);
– favorire la stipula di un contratto di lavoro con le caratteristiche sopra indicate (ricevendo un contributo per ciascun contratto di lavoro stipulato con il suo supporto);
– erogare l’indennità di mobilità ai destinatari (che spetta ai giovani iscritti al programma anche nel caso in cui individuino autonomamente un posto di lavoro fuori dal territorio regionale).

Le candidature per il ruolo di soggetto attuatore potranno essere presentate dal giorno successivo alla pubblicazione dell’avviso sul sito del programma (www.sardegnalavoro.it/garanzia-giovani) sino ad esaurimento delle risorse disponibili, comunque non oltre il 30 ottobre 2015. La documentazione dovrà essere inviata tramite PEC all’indirizzo agenzialavoro@pec.regione.sardegna.it .

La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, le variazioni di bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-2017 delle Agenzie Agris, Argea e Laore. Via libera anche al premio ai cereagricoltori che aderiscono a un accordo di filiera biennale finalizzato alla valorizzazione del grano duro, per un importo totale di 2 milioni di euro: Argea dovrà ora emanare il bando per accedere ai finanziamenti e poi provvedere a ricezione delle domande di aiuto, loro istruttoria e selezione, erogazione dell’aiuto.
Elisabetta Falchi 2

«Siamo convinti che il problema dei danni causati da fauna selvatica sia ormai da affrontare mettendo in campo una serie di interventi mirati alla prevenzione e non solo al risarcimento, perché agricoltori, pastori e pescatori vogliono che siano salvaguardate le colture e non che arrivino, a stagione compromessa, aiuti finanziari a compensare i mancati redditi». Questo il commento dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sulla giornata di mobilitazione nazionale, promossa oggi in tutti i capoluoghi di Regione da Coldiretti, sul problema dei danni provocati dagli animali selvatici.

«Pur non essendo materia di nostra competenza – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – possiamo dare suggerimenti e fare proposte alla luce delle indicazioni che tutti i giorni ci arrivano da agricoltori e pescatori, che meglio di tutti hanno un quadro chiaro della situazione. Trattandosi di un problema nazionale ne abbiamo parlato anche a Roma in Conferenza della Regioni raccogliendo le possibili strategie attivate in altre parti d’Italia.»

Il tipo di intervento varia dalla specie animale e dai territori in cui si trova, hanno spiegato dagli uffici dell’assessorato, cornacchie, cormorani, cervi, nutrie o cinghiali necessitano di strategie mirate e specifiche che tengano conto anche delle norme di salvaguardia e protezione nazionali ed europee. «Oltre ai dissuasori o alle catture – ha sottolineato ancora l’assessore dell’Agricoltura – si potrebbe valutare, soprattutto per i cinghiali, un aumento delle giornate di caccia anche per contribuire all’eradicazione della Peste suina africana, dove i cinghiali sono in molti casi portatori dell’epidemia.»

Elisabetta Falchi ha concluso affermando che «a livello regionale è assolutamente necessario istituire una cabina di regia dedicata a una problematica complessa che abbraccia norme europee di salvaguardia e protezione degli animali, la materia degli aiuti di Stato e la gestione faunistico-venatoria regionale».

Cormorano 1

La Giunta regionale, su proposta dall’assessore Claudia Firino, ha approvato la delibera che ripartisce le risorse per l’istituzione e il funzionamento delle scuole civiche di musica.
«Si tratta di un provvedimento atteso, attraverso il quale in rapidità siamo riusciti ad assicurare il proseguimento e in alcuni casi la ripresa delle attività legate alla didattica musicale – ha detto l’assessore della Pubblica istruzione -. La formazione musicale dei ragazzi e degli adulti è importante per la crescita culturale, sociale e intellettuale di ogni comunità che questo Assessorato intende valorizzare.»
Claudia Firino 4

 

Nasce in Sardegna l’ASE, l’Agenzia Sarda delle Entrate. La Giunta, che realizza così un punto importante del programma di governo a poco più di un anno dall’insediamento, ha adottato oggi il disegno di legge che la istituisce: il ddl sarà ora sottoposto a un dibattito pubblico per 15 giorni sul sito della Regione nella sezione Sardegna Partecipa, in modo da raccogliere opinioni e suggerimenti dai cittadini, tornerà poi in Giunta per l’approvazione definitiva e, infine, arriverà in Consiglio regionale per il via libera finale. Un direttore generale, un revisore dei conti, 20 dipendenti, un costo stimato a regime di 2 milioni di euro all’anno e inizio previsto dell’attività dal 1 gennaio del 2016. L’Agenzia sarà istituita presso l’assessorato della Programmazione, con personalità giuridica di diritto pubblico e autonomia finanziaria e organizzativa.

«La nostra regola per governare è prendere molto sul serio gli impegni presi in campagna elettorale e questo dell’Agenzia sarda delle entrate era un nostro impegno – dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. In questo modo si riuscirà a tenere costantemente l’attenzione sull’andamento delle entrate. È un passo importante, frutto del lungo lavoro che io stesso ho iniziato quando ero assessore, e devo dire che quel lavoro non fu inutile. Non siamo i soli ad avere una propria Agenzia delle Entrate: altre Regioni autonome se ne sono già dotate, e noi siamo convinti che sia la strada giusta. La legge sarà ora sottoposta a dibattito pubblico per due settimane, come sta avvenendo per tutte le delibere più importanti approvate da questa Giunta, cioè Iscol@, Legge sugli appalti, Semplificazione.»

L’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, spiega i punti e le funzioni fondamentali del disegno di legge, definito dopo aver «studiato le migliori pratiche a livello nazionale. È uno strumento importante nelle mani della Regione, e abbiamo fatto in modo che non fosse una struttura elefantiaca»: gestione accentrata dei tributi regionali propri, controllo sui tributi di spettanza regionale – alcuni derivati, altri devoluti -, coordinamento della riscossione del sistema Regione per evitare spezzettamenti e sovrapposizioni, supporto alla finanza locale e monitoraggio del sistema fiscale regionale. «La centralizzazione degli acquisti attraverso la Centrale unica di committenza ci permetterà di avere una visione completa e definita delle tasse e dell’efficienza dei singoli Comuni, oltre che di controllare più facilmente il flusso delle entrate regionali – sottolinea Paci -. In prospettiva, grazie alla modifica delle norme di attuazione, si potrà arrivare alla riscossione diretta delle quote tributarie spettanti alla Regione, in modo che non passino per il bilancio dello Stato, il che significa maggiore padronanza dei flussi di competenza».

Nasce l'agenzia sarda delle entrate