30 July, 2024
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E’ stato presentato questa mattina negli uffici dell’assessorato della Sanità in via Roma a Cagliari, ai rappresentanti di categoria degli allevatori, un nuovo sistema di monitoraggio del rischio della Blue tongue. Alla riunione, durante la quale sono stati riferiti anche i dati 2015 sulla copertura vaccinale, erano presenti i veterinari delle Aziende sanitarie locali e i delegati di Confagricoltura, Cia Sardegna, Copagri, Coldiretti, Apa Oristano, Aras, Aipa Nuoro, Oristano e Cagliari.
«Il sistema di valutazione del rischio – ha detto l’assessore della Sanità Luigi Arru – sarà utilizzato per monitorare attraverso osservazioni aggiornate, ogni dieci giorni circa, lo stato di salute degli animali. I risultati con cartine facilmente consultabili saranno pubblicati nel sito della Regione, dell’istituto Zooprofilattico (Izs) e dell’Arpas.»
Quest’anno la vaccinazione è iniziata dal mese di febbraio e a oggi sono stati eseguiti negli ovini 2.500.000 di interventi vaccinali, per cui la copertura immunitaria risulta essere oltre il 66%, ovvero i due terzi del patrimonio ovino. «Esistono zone come quella dell’Ogliastra dove la copertura è vicina al 100%, e altre aree – ha proseguito Arru – come la zona del Nuorese dove queste percentuali sono inferiori, ma contiamo di recuperare in questi due mesi. L’obiettivo è arrivare oltre l’80% di copertura entro la fine di agosto, per proseguire nel processo di eradicazione del sierotipo 1 del virus».
Un altro importante risultato è l’incremento e la quantificazione della profilassi diretta. «Grazie all’attività dell’Ara – precisa l’assessore della Sanità – siamo riusciti a coinvolgere maggiormente gli allevatori nel controllo dei fattori che possono agevolare lo sviluppo dell’insetto vettore della malattia». 
«Il vaccino sta dando risultati molto incoraggianti e pertanto invitiamo tutti gli allevatori che ancora non l’abbiano fatto – ha concluso l’assessore della Sanità – a sottoporre a vaccinazione i propri capi ovini e bovini. Raccomandiamo inoltre, viste le condizioni meteoclimatiche, a tutti gli allevatori una particolare attenzione nelle misure di igiene zootecnica quotidiana, per ridurre il più possibile l’aggressione da parte dell’insetto vettore del virus della blue tongue, seguendo le raccomandazioni dei veterinari delle Asl e dei tecnici dell’Ara.»

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«L’Azerbaijan partecipa a Expo Milano 2015 per la prima volta da Paese indipendente: per noi è un’occasione grandiosa per far conoscere al mondo la nostra terra, i suoi tesori e per consolidare il rapporto con l’Italia e la comunità internazionale». Ilham Aliyev, presidente della Repubblica dell’Azerbaijan si è espresso così nel discorso ufficiale in occasione del National Day del Paese azero, in programma oggi all’Esposizione Universale.

Ad accogliere la delegazione asiatica, il Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno, Pasquino e l’Ambasciatore d’Italia in AzerbaiJian, Giampaolo Cutillo. Il presidente della Repubblica dell’Azerbaijan era invece accompagnato dalla first lady Mehriban Aliyeva, dalla figlia Leyla e dal ministro degli Affari Esteri Elmar Mammadyarov. Presente alla cerimonia anche il noto cantante Al Bano Carrisi.

«A Expo Milano 2015 – ha continuato il presidente Aliyev – vogliamo raccontare la storia di un Paese, posto al crocevia tra Oriente e Occidente, ricco di risorse e di storia, musica e arte. E aperto al mondo: dopo i Giochi Europei di Baku, ospiteremo nel 2017 i Giochi della Solidarietà Islamica.»

Il profondo coinvolgimento dell’Azerbaijan per l’Esposizione Universale è stato messo in evidenza dal Commissario Bruno Pasquino: «Il vostro è stato il terzo Paese ad aderire all’evento, lavorando con efficacia fin dalla fase preparatoria. Il padiglione azero, con la sinfonia di colori, suoni e gusto, affascina i visitatori e continuerà a farlo anche in Azerbaijan; sarà infatti ricostruito dopo Expo nella piazza centrale di Baku».

Dopo la cerimonia dell’alzabandiera, le delegazioni hanno raggiunto il Padiglione Italia, dove Ilham Aliyev ha firmato la Carta di Milano, e successivamente si è tenuto il pranzo ufficiale. In serata è previsto il discorso ufficiale della First Lady Mehriban Aliyeva, presso l’Auditorium di Expo Milano 2015, cui seguirà il concerto dell’orchestra da camera dell’Azerbaigian, dedicata al compositore Qara Qarayev. Le celebrazioni proseguiranno sul Decumano davanti al Padiglione dell’Azerbaijian, dove tutti i visitatori potranno assistere a un programma di spettacoli tradizionali.

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«Il nuovo gruppo di Sdl è la sintesi di un anno di lavoro in cui ci siamo impegnati a fondo per compattare tutte le forze che, partendo dal concetto di sovranità, intendono valorizzare al massimo l’esperienza di governo della Regione.»

Lo ha dichiarato il segretario nazionale del Partito dei sardi Franciscu Sedda, presentando in una conferenza stampa il nuovo gruppo consiliare “Sovranità, democrazia e lavoro”, formato da consiglieri provenienti da Centro Democratico e Partito dei Sardi con l’adesione tecnica dell’esponente di Sinistra sarda Alessandro Unali.

«La volontà comune sui temi della sovranità – ha proseguito Sedda – è costruita su obiettivi alti e risultati concreti: domani sarà una giornata storica perché la Giunta regionale approverà il disegno di legge per la costituzione dell’agenzia sarda delle entrate che prevede la riscossione diretta in Sardegna di tutti i tributi compartecipati, da qui parte una nuova stagione di autonomia che attribuisce alla Regione la competenza esclusiva sulla politica economica e fiscale.»

«Le tre parole che danno il nome al nuovo gruppo – ha osservato il segretario regionale del Centro democratico Nicola Selloni – sono tutte bellissime ed esprimono al meglio la nostra visione della politica, vicina alla gente ed ai suoi problemi di ogni giorno; noi badiamo alla sostanza e con questo approccio ci proponiamo come secondo partito della coalizione alla quale ribadiamo la nostra lealtà, senza accettare prevaricazione e senza fare sconti a nessuno.»

In questo periodo siamo maturati, ha aggiunto il consigliere Pier Mario Manca: «Il lavoro quotidiano in Consiglio regionale ci ha fatto capire che per incidere sulle grandi scelte ci vogliono sia la capacità di costruire alleanze che di allargare il consenso sulle proposte, un contesto complesso in cui anche il numero diventa sostanza». «Manteniamo buoni rapporti con tutti – ha detto ancora Manca – anche se dai Rossomori ci separano alcune cose, noi preferiamo una politica pragmatica, fondata sulle cose reali, proiettata verso un allargamento della nostra base di azione».

Roberto Desini, presidente del nuovo gruppo “Sovranità, democrazia e lavoro”, ha poi sottolineato che «quella di oggi è la prima tappa di un percorso avviato da tempo, caratterizzato sia dalla scelta coraggiosa in occasione della scelta dei grandi elettori per l’elezione del Capo dello Stato, sia soprattutto dalla sottoscrizione di emendamenti comuni alle leggi più significative approvate dal Consiglio regionale; ora siamo il secondo partito della coalizione, abbiamo in corso interlocuzioni importanti con altri settori del Consiglio e molte affinità con i colleghi di Sel».

«All’interno della maggioranza, nei confronti del Pd ed in particolare del presidente Francesco Pigliaru che riconosciamo come capo della coalizione – ha chiarito Desini – il nostro ruolo non sarà quello di creare o alimentare contrapposizioni ma quello di costruire per migliorare l’efficacia dell’azione di governo; a questo proposito ritengo che, dato il difficilissimo momento che la Sardegna sta attraversando, il Consiglio regionale debba ridurre al minimo la sospensione estiva, abbiamo da approvare leggi importanti come quella sulla sanità (il mandato dei commissari scadrà ad agosto) e non possiamo perdere tempo.»

«La nostra iniziativa – ha evidenziato il consigliere Augusto Cherchi – nasce da profonde affinità politiche, programmatiche e personali, che abbiamo sperimentato sul campo a partire dalla proposta sull’agenzia sarda delle entrate; in Consiglio lavoreremo su temi qualificanti come la sanità, l’assistenza sociale ed il lavoro, con concretezza ma anche con la vocazione di rappresentare un laboratorio con le porte aperte destinato a crescere.»

Dopo aver espresso tutta la suo gioia per la nascita del nuovo gruppo, la consigliera Annamaria Busia ha messo ancora una volta l’accento sul valore del disegno di legge per l’agenzia sarda delle entrate. «Domani sarà un giorno di svolta-ha dichiarato-perché la piena disponibilità delle risorse significa poter operare garantendo ai sardi maggiore giustizia sociale ed equità; rispetto al passato è una grande svolta anche perché la Regione avrà voce in capitolo, nel confronto con lo Stato, nella determinazione e nel calcolo delle risorse da assegnare alla Sardegna».

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, di concerto con l’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha approvato la nuova disciplina dei tirocini di orientamento, formazione e inserimento finalizzati all’inclusione sociale e alla riabilitazione di persone prese in carico dai servizi sociali e dai servizi sanitari competenti.
Tra le novità introdotte, vi sono la durata sino a 24 mesi – ma con possibilità di proroga – e l’abbattimento del limite numerico degli aventi diritto.
Le Linee guida recepiscono l’accordo siglato nel gennaio scorso da Governo, Regioni e province autonome. Si tratta di un’intesa che individua un ulteriore tipo di tirocinio rispetto a quelli già previsti dalle Linee guida definite a livello nazionale due anni fa. Ora, insomma, esiste uno strumento per l’inclusione sociale di quei soggetti che, per diversi motivi, non potrebbero svolgere una reale funzione lavorativa all’interno di un ambito produttivo. La stessa Commissione Europea, all’interno della strategia Europa 2020, individua la questione dell’inclusione sociale tra le priorità per favorire la coesione e lo sviluppo, e nel PO FSE 2014-2020 il 20% delle risorse del Programma sono proprio destinate all’Asse Inclusione sociale.

 

«Un appuntamento imperdibile che anche quest’anno ospita tantissimi attori e registi di spicco». Lo ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, oggi, alla presentazione della nuova edizione del festival del cinema di Tavolara “Una notte in Italia” a Loiri Porto San Paolo: «La comunità che si crea, i luoghi in cui si svolge, le modalità organizzative e l’attenzione all’ambiente, rappresentano gli elementi portanti di un modello di successo che merita grande attenzione, destinato ad assumere un respiro internazionale».

L’iniziativa compie 25 anni: «Racconta il cinema italiano e i suoi infiniti aspetti creativi, con la possibilità di conoscere dal vivo i suoi protagonisti, in uno scenario affascinante, unico e dal valore inestimabile – ha aggiunto l’assessore del Turismo – conciliando la grande qualità di un evento con un palcoscenico naturale straordinario. La Sardegna è il luogo ideale per promuovere e valorizzare appuntamenti come questo».

Il festival di Tavolara è sostenuto dall’assessorato del Turismo nell’ambito del Circuito del cinema, «rappresenta non soltanto una straordinaria opportunità culturale e relazionale – ha osservato l’assessore Morandi – ma anche un’occasione concreta di ritorno economico e turistico che restituisce un’immagine dell’isola accattivante». Un’occasione per dare visibilità all’offerta turistica regionale: «La buona riuscita della rassegna – ha concluso l’assessore – è il successo dell’intera Sardegna».

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L’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, è intervenuto ieri in audizione davanti alla quarta commissione (Governo del territorio-Trasporti), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd), su continuità territoriale e trasporto ferroviario.

«Non voglio fare polemiche – ha detto l’assessore dei Trasporti – ma sulla continuità territoriale sono state dette e scritte molte imprecisioni che non tengono conto di alcuni fattori che, negli anni, hanno completamente modificato lo scenario: le nuove normative dell’Unione europea, la comparsa sulla scena delle compagnie low cost ed il primo accordo Stato-Regione sulla c.d. vertenza entrate che assegna precise competenze alla stessa Regione.»

Nella sua relazione, Massimo Deiana ha ripercorso i passaggi principali della continuità territoriale ricordando, a proposito della cosiddetta continuità2 con gli scali minori, che «l’atteggiamento consolidato dell’Unione europea è di ritenerli inammissibili in presenza di un servizio già svolto nella stessa area perché nelle due commissioni che si occupano del tema, quella della competizione e quella mobilità, ha sempre prevalso la linea della prima; allo stato, quindi, non ritengo ci siano le condizioni ma ovviamente, in presenza di atti formali di segno diverso, non ho niente in contrario».

La vera novità rispetto al passato, ha proseguito l’assessore soffermandosi sull’ipotesi di una navetta di collegamento con Roma, «è che abbiamo formulato al Governo una proposta che tiene conto dei costi reali dell’insularità che, in termini di tempo e soldi, aumentano la distanza fra la Sardegna e la Penisola a quasi 500 Km e da qui nasce il riferimento ad una tariffa pari a quella di un pedaggio autostradale; nella proposta non viene indicato nessun aeroporto sardo come luogo di partenza ma è chiaro che è giusto posizionarsi dove la domanda è più elevata, tenendo conto anche che le risorse risparmiate (13.6 milioni) sarebbero reinvestite nel sistema aeroportuale avvicinando i costi per gli utenti a quelli della navetta». In vista della scadenza della cosiddetta continuità1 fissata per il 2017, Deiana ha comunicato lo studio di altre misure, come quella della selezione dei voli più appetibili in base agli orari. «I numeri ci dicono – ha spiegato – che i voli business con andata e ritorno nell’arco della giornata costano mediamente di più, mentre sono più convenienti quelli legati alla cosiddetta sunday rule (la regola della domenica) che comprendono anche un pezzo di vacanza; sulla proposta della navetta, auspicando che sia accolta, sceglieremo comunque insieme in un nuovo quadro equilibrato delle risorse disponibili».

Nel dibattito successivo sono intervenuti i consiglieri regionali Gianni Tatti (Area popolare Sardegna), Antonello Peru (Forza Italia), Franco Sabatini, Salvatore Demontis e Giuseppe Meloni del Pd.

Successivamente, l’assessore Deiana ha affrontato il problema del trasporto ferroviario, oggetto di una precedente audizione con le organizzazioni sindacali di categoria.

L’assessore ha iniziato il suo intervento respingendo le accuse di scarsa volontà di confronto con i sindacati e con la stessa Trenitalia a proposito del nuovo contratto di servizio. «Incontro sempre i sindacati-ha detto fra l’altro Deiana anche se mi appare singolare che, in una battaglia che è di tutta la Sardegna, abbiano assunto una posizione diversa». Quanto alla trattativa con Trenitalia, l’assessore dei Trasporti ha affermato che «non c’è nessuna incomunicabilità; la nostra posizione è che, con l’entrata in servizio dei treni veloci, il 30% delle percorrenze sarà coperto da vetture di proprietà della Regione, che si fa carico anche dell’ammortamento e della manutenzione dei mezzi utilizzando meno personale, tutto questo ha un valore che ci deve essere riconosciuto». «Mantengo forti riserve – ha concluso Deiana – sulla proposta di Trenitalia di un contratto di 9 anni; ritengo preferibile quella di stipulare un accordo per un anno, durante il quale ciascuno sia libero di fare le più accurate verifiche su ogni punto del contratto».

La commissione è stata riconvocata per martedì prossimo, in un orario ancora da concordare, per l’audizione dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano sulla riforma dell’Ente Foreste.

Questa mattina, a Roma, l’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha incontrato il direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari (Agenas), Francesco Bevere, con il quale è stato deciso di stipulare una convenzione per la revisione dei processi di accreditamento dei servizi sanitari isolani, così da renderli coerenti con il riordino della rete ospedaliera, ma non solo.

«Grazie a questo accordo – ha aggiunto l’assessore della Sanità – definiremo meglio i criteri di qualità delle cure domiciliari e svilupperemo, estendendolo a tutto il territorio della Sardegna, il progetto delle cure palliative e della terapia del dolore. Inoltre, porteremo avanti il progetto sperimentale di Audit delle competenze professionali.»

L’accordo tra la Regione e l’Agenas è in linea con le numerose partnership che l’assessorato della Sanità sta promuovendo per garantire un costante miglioramento della qualità del servizio sanitario regionale. «Questo accordo – ha concluso Arru – rafforza l’’indirizzo politico che stiamo cercando d’imprimere alla sanità isolana, nel tentativo di renderla sempre più all’altezza degli standard di qualità».

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Giuseppe Meloni, consigliere regionale del Partito Democratico e sindaco del comune di Loiri Porto San Paolo, interviene sul tema dell’adeguamento del PUC al PPR per quei 7 comuni che riceveranno nei prossimi giorni la diffida da parte dell’assessorato regionale dell’Urbanistica ai sensi della legge regionale n. 8/2015.

«Intervengo in merito alla vicenda delle diffide che sette comuni della Sardegna riceveranno nei prossimi giorni, da parte dell’assessorato regionale dell’Urbanistica in merito alla mancata adozione definitiva dei loro PUC in adeguamento ai PPR, al fine di chiarire brevemente quanto segue», scrive Giuseppe Meloni.

«Se questa non fosse una materia seria, verrebbe da sorridere o comunque ironizzare nel constatare che vengono “sbattuti in prima pagina” come inadempienti proprio quei comuni virtuosi che, anziché restare immobili, hanno deciso di avviare con atti concreti le procedure volte all’adeguamento dei loro PUC al PPR.
In verità, quella che prevede l’invio della diffida ai comuni, è una procedura d’ufficio che si attiva in base alla nuova legge n. 8/2015, recentemente approvata in Consiglio regionale. Ed è prevista per i caso in cui trascorrano più di 12 mesi tra la prima e la seconda adozione dei PUC.»

«Anche nella qualità di componente della commissione urbanistica in seno al Consiglio regionale – aggiunge Giuseppe Meloni -, sono stato tra quei consiglieri che hanno voluto con convinzione questa procedura, con lo scopo di accelerare le pratiche “dormienti”. Tutto a vantaggio dei Comuni, i quali mediante osservazioni puntuali potranno dimostrare in taluni casi, per esempio, che la mancata adozione definitiva sia dovuta a cause a loro non imputabili e magari, come spesso accade, riconducibili alla negligenza di vari uffici regionali. Tutti i comuni, in particolare costieri, che non hanno a tutt’oggi i loro PUC adeguati al PPR, e che non hanno ricevuta la diffida, sono i veri comuni inadempienti (la maggior parte dei Comuni della Sardegna), ossia quelli che sono talmente indietro da non aver ancora adottato i PUC nemmeno in via preliminare.»

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I sindacati del trasporto ferroviario in quarta commissione hanno sollecitato la sottoscrizione del contratto di servizio con Trenitalia.

«La Sardegna – ha detto il segretario regionale della Confsal Trasporti, Augusto Tocco – è l’unica Regione d’Italia che non ha ancora sottoscritto il contratto di servizio con Trenitalia; dobbiamo assolutamente recuperare questo ritardo per dare finalmente un servizio migliore ai sardi.»

«Non solo siamo gli ultimi – ha poi osservato il responsabile regionale della Cgil, Arnaldo Boeddu – ma stiamo attraversando un momento cruciale del trasporto ferroviario in cui, da un lato, i lavoratori sono chiamati ad un forte recupero di efficienza e, dall’altro, viene tagliato il budget delle manutenzioni dei mezzi, i nostri tecnici andati in pensione non vengono rimpiazzati, le biglietterie sono chiuse la domenica, nei vagoni si viaggia a 40 gradi e i treni, compreso il Minuetto, rischiano di fermarsi. In questo quadro è evidente che il nuovo contratto è la chiave di tutto; anzi, siccome siamo arrivati per ultimi, possiamo scriverlo meglio di altri evitando però certe fughe in avanti, come quella di sostenere che l’Arst può essere un vettore competitivo nel trasporto ferroviario su scala regionale.»

Valerio Zoccheddu, della Cisl, ha sottolineato il paradosso di una trattativa fra Regione e Trenitalia incagliata proprio quanto stanno per entrare in servizio i nuovi treni veloci. «La Regione non può chiedere di chiudere il contratto pagando 8.50 euro a chilometro perché a queste cifre non ci sta dentro nessuno, tanto è vero che Sicilia e Toscana pagano fra gli 11 ed i 12 euro; a parte il fatto che i treni veloci copriranno solo il 30% dei costi senza i massicci investimenti sulla rete (superiori al miliardo di euro) per i quali al momento non ci sono risorse».

Per Carlo Atzori, segretario regionale dell’Orsa, «è necessario riprendere urgentemente il confronto con l’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, per uscire dal ping pong fra Regione e Trenitalia che sta bloccando il contratto di servizio; per quanto riguarda le manutenzioni, in particolare, vogliamo essere messi nelle condizioni di fare la nostra parte, altrimenti le riparazioni dei treni veloci le faranno gli spagnoli e in Sardegna chiuderanno le officine, come potrebbe accadere fra breve a Sassari».

«Senza contratto – ha ribadito William Zonca della Uil – i sardi hanno sicuramente un servizio peggiore e, dal nostro punto di vista, nel contratto di deve essere anche un riferimento all’occupazione, dopo che negli ultimo 10 anni, abbiamo perduto quasi 3.000 unità».

Secondo Giuseppe Stocchino, dell’Orsa, «se si vuole dare un senso agli interventi di potenziamento del trasporto su ferro, bisogna ripartire anche dal lavoro che si svolge nelle stazioni tenendo presente che, con i numeri attuali, la Sardegna non è una Regione appetibile per nessun vettore, compresa Trenitalia».

Nel dibattito successivo hanno preso la parola i consiglieri regionali Salvatore Demontis del Pd, Fabrizio Anedda di Sinistra Sarda ed Antonello Peru di Forza Italia. Nelle conclusioni, il presidente della commissione Antonio Solinas ha ricordato fra l’altro che gli obiettivi strategici della Regione sono quelli di dare un servizio migliore ai sardi e di trasferire quote sempre maggiori i trasporto e di traffico sulla rete ferroviaria. «Non mi risulta – ha continuato – che l’assessore abbia rifiutato il confronto con i sindacati e che la Regione abbia proposto a Trenitalia un costo a chilometro di 8.50 euro; so invece che ha chiesto più qualità ed efficienza ed anche di investire eventuali risparmi in Sardegna».

Terminata l’audizione delle organizzazioni sindacali è stata la volta del responsabile regionale di Trenitalia per la Sardegna, Fabio Lo Sciuto, che in apertura, ha voluto chiarire che «fra Regione e Trenitalia non è mai esistito alcun contratto ed i rapporti reciproci sono stati finora regolati da un vecchio accordo di programma fra Stato e Regione che per Trenitalia ha fatto registrare nel 2014 una perdita di 3 milioni di euro». «Ora – ha detto ancora Lo Sciuto – anche grazie ad un tavolo tecnico con l’assessorato in cui sono state analizzate puntualmente tutte le voci del bilancio, abbiamo proposto un contratto della durata di 10 anni che consenta, attraverso verifiche annuali, di correggere eventuali criticità che dovessero emergere, tenendo presente che occorrerà comunque intervenire sulle tariffe che in Sardegna sono ferme dal 2009 e sono fra le più basse d’Italia; non partiamo comunque da zero perché nel 2014 abbiamo trasportato più di 13.000 persone al giorno con un aumento del 5% rispetto all’anno precedente, dovuto anche all’azione della Regione che ha eliminato le sovrapposizioni del treno con i mezzi su gomma, un quadro complessivo da cui ci aspettiamo già da quest’anno migliori risultati di bilancio».

Infine, sulla possibilità che la Sardegna possa indire una gara pubblica per l’aggiudicazione del servizio di trasporto ferroviario, il responsabile di Trenitalia è stato molto chiaro: «L’azienda valuterà come sempre con grande attenzione tutti gli aspetti della gara riservandosi la decisione di partecipare o meno, a seconda delle condizioni».

I lavori della commissione proseguono questo pomeriggio con l’audizione dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana sulla continuità territoriale aerea.

Stazione ferroviaria di Cagliari