30 July, 2024
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Questa mattina è riesplosa la protesta dei lavoratori ex Alcoa e dei loro rappresentanti sindacali, davanti al ministero dello Sviluppo economico, a Roma, per sollecitare una svolta nella lunga trattativa per la cessione dello stabilimento di Portovesme alla multinazionale svizzera Glencore, dichiaratasi disponibile a rilevare gli impianti a condizione di poter disporre di tariffe elettriche agevolate. E’ proprio quello dei costi dell’energia il nodo non ancora sciolto che ha allungato notevolmente i tempi, ed è per questo che alcune decine di lavoratori diretti e delle imprese d’appalto ed i loro rappresentanti sindacali, Rsu di fabbrica, segreterie territoriali confederali di Cgil-Cisl-Uil e Css-Cub, stanno manifestando nella Capitale. E’ l’Unione europea a dover dare delle risposte alle richieste avanzate dal Governo italiano per risolvere la vertenza e i tempi lunghi, anzi lunghissimi, in un momento storico così particolare per la vita della Comunità europea, non inducono certamente all’ottimismo i lavoratori.

A fine mattinata, una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal rappresentante del ministero dello Sviluppo economico, il sottosegretario Giampietro Castano. «Ci è stato comunicato formalmente che la data del 18 luglio rappresenta la scadenza alla quale ci sarà l’espressione dell’Unione europea per quanto riguarda la questione energetica – si legge in una nota sindacale di Fsm, Fiom, Uilm e Cub -. Siamo stati informati delle interlocuzioni avvenute con Glencore ed Alcoa, le quali hanno appreso e concesso lo slittamento temporale delle discussioni al termine dell’iter con la Comunità europea, presumibilmente per il mese di settembre. Come organizzazioni sindacali – conclude la nota – abbiamo rivendicato la necessità di fissare un incontro subito dopo la data del 18 ed abbiamo avuto l’impegno che entro la fine del mese di luglio riceveremo la convocazione».

Le due foto allegate sono state scattate stamane a Roma, durante la manifestazione davanti al Mise, da Romeo Ghilleri.

Manifestazione Alcoa a Roma 8 luglio 2015 1 Caschetto lavoratore Alcoa a Roma 2

 

Sono 16 le imprese sarde delle costruzioni che, insieme a quelle venete, da domani, 9 luglio, parteciperanno alla due giorni che si svolgerà in Veneto per confrontarsi sui network che hanno sviluppato progetti e azioni significative per la competitività l’innovazione in edilizia e, per questo, lavorare a una collaborazione che apra nuovi mercati, crei lavoro e consolidi i rapporti tra aziende in questo momento di crisi.

L’incontro, dal titolo “Le reti d’eccellenza in Veneto”, organizzato dalle Confartigianato Imprese, Confcooperative, e Confindustria della Sardegna, fa parte delle attività del “Progetto di Cooperazione Interregionale per l’Innovazione Sostenibile”, ideato e finanziato dalle Regioni Sardegna e Veneto.

Le reti d’eccellenza sono aziende che hanno condiviso e sviluppato progetti o azioni significative per la competitività e l’innovazione. La promozione di reti tra imprese si basa sulla mobilità delle persone denominata “Go&Lern” e sull’ospitalità diretta in network che avranno funzione didattica rispetto alle imprese partecipanti – tale azione viene denominata come “Turismo Industriale”.

Il programma prevede la presentazione del progetto “Casa Futura”, un prototipo di abitazione realizzata con il sistema costruttivo a secco ad alto risparmio energetico e la testimonianza della rete di aziende artigiane “Progetto Casa di Qualità” Confartigianato di Padova. Successivamente  l’incontro con la rete di aziende artigiane “Tradizione Tecnologia“ specializzata in ristrutturazioni edilizie e urbanistiche e riqualificazione energetica di edifici e siti. Poi la visita presso il Laboratorio prove prodotti da costruzione Cert di Oderzo (TV) e l’incontro con reti e consorzi di aziende artigiane specializzate in progettazione, costruzione, ristrutturazione e riqualificazione di edifici residenziali.

Questa mattina è riesplosa la protesta dei lavoratori ex Alcoa e dei loro rappresentanti sindacali, davanti al ministero dello Sviluppo economico, a Roma, per sollecitare una svolta nella lunga trattativa per la cessione dello stabilimento di Portovesme alla multinazionale svizzera Glencore, dichiaratasi disponibile a rilevare gli impianti a condizione di poter disporre di tariffe elettriche agevolate. E’ proprio quello dei costi dell’energia il nodo non ancora sciolto che ha allungato notevolmente i tempi, ed è per questo che alcune decine di lavoratori diretti e delle imprese d’appalto ed i loro rappresentanti sindacali, Rsu di fabbrica, segreterie territoriali confederali di Cgil-Cisl-Uil e Css-Cub, stanno manifestando nella Capitale. E’ l’Unione europea a dover dare delle risposte alle richieste avanzate dal Governo italiano per risolvere la vertenza e i tempi lunghi, anzi lunghissimi, in un momento storico così particolare per la vita della Comunità europea, non inducono certamente all’ottimismo i lavoratori.

Le due foto allegate sono state scattate alcune decine di minuti fa a Roma da Romeo Ghilleri.

Manifestazione Alcoa a Roma 8 luglio 2015 1Caschetto lavoratore Alcoa a Roma 2

La Giunta regionale ha approvato l’adesione della Regione al Nodo dei pagamenti-SPC (piattaforma tecnologica per l’interconnessione e l’interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni e i prestatori di servizi di pagamento) attraverso un accordo da stipulare con l’Agenzia per l’Italia Digitale. Sempre su proposta dell’assessore degli Affari Generali, Gianmario Demuro, l’esecutivo ha deciso di rafforzare la Rete Telematica Regionale nel territorio del comune di Oristano. Il finanziamento di 9 milioni di euro servirà per collegare 41 sedi comunali, 11 sedi del sistema Regione e 35 sedi di altre amministrazioni, tra le quali 24 istituti scolastici. Con queste due delibere, ha spiegato l’assessore Gianmario Demuro, si va verso un’ulteriore semplificazione del rapporto fra pubblica amministrazione e cittadini e il rafforzamento della rete telematica regionale anche grazie all’utilizzo di 580mila euro, economia di gara dell’Asse I “Società dell’informazione” del Por Fesr 2007-2013.
L’assessore Raffaele Paci ha sottolineato l’importanza della corretta programmazione e spesa dei fondi comunitari, risorsa fondamentale per la Regione. A questo proposito sono state approvate oggi due delibere: una che prevede una serie di attività di assistenza tecnica e comunicazione sul Por Fesr 2014-2020, un’altra che attiva una serie di procedure per l’accelerazione della spesa di tutti e tre i fondi (Fesr, Fears e Fse).
Su proposta dell’assessore Donatella Spano la Giunta ha approvato l’intesa con la Capitaneria di Porto di Cagliari sull’aggiornamento, per il periodo 2015-2018, del Piano di raccolta e gestione dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che fanno scalo nel porto turistico di Perd’e Sali (Sarroch). Via libera anche all’Atto di indirizzo sulla gestione del tributo per il deposito in discarica dei rifiuti solidi in attuazione della legge 549 del ’95 e al nulla osta alla proposta di bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-17 del commissario straordinario della Agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna. Sarà inoltre ampliata una cava di materiale per costruzioni di opere civili in località Cuccuru Gannì – Sedda is Ammostus nel comune di Quartu Sant’Elena.
L’assessore Paolo Maninchedda ha proposto, e la Giunta approvato, la modifica del soggetto attuatore dei programmi di edilizia a canone moderato e sociale dai comuni di Santu Lussurgiu e Baressa a favore di AREA.
Via libera dall’esecutivo Pigliaru, su proposta dell’assessore Virginia Mura, al recepimento dell’accordo del 22 gennaio 2015 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano: l’accordo disciplina i tirocini di orientamento, formazione, inserimento e reinserimento finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione. I destinatari sono persone prese in carico dal servizio sociale professionale o dai servizi sanitari competenti. La durata dei tirocini non è superiore a 24 mesi, periodo che può essere prorogato o ripetuto solo se tale necessità viene attestata da parte dei servizi che hanno in carico la persona.
Su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, è stata individuata la Asl 5 di Oristano quale capofila per bandire la gara di affidamento del servizio di vigilanza nelle aziende ospedaliere. La Asl 5, insieme all’Amministrazione regionale, dovrà valutare la situazione più idonea attraverso un raffronto tra costi e benefici, e determinare quale sia il fabbisogno di personale sulla base del numero delle sedi di ogni Azienda, delle ore di vigilanza da effettuare e delle esigenze che serviranno a garantire le condizioni di sicurezza nell’offerta del servizio. Sempre su indicazione del titolare della Sanità, la Giunta ha approvato l’armonizzazione dei sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Aziende sanitarie, in vista del processo di riorganizzazione e riordino che ha previsto l’incorporazione dei presidi ospedalieri Oncologico e Microcitemico nell’azienda ospedaliera Brotzu, e dell’ospedale Santissima Annunziata nell’Azienda Universitaria di Sassari. E in vista dell’approvazione della rete ospedaliera regionale e della definizione del numero delle Asl e del loro ambito territoriale di riferimento, e del nuovo piano di riorganizzazione e riqualificazione dei servizi sanitari.

Palazzo della Regione 2 copia

L’assessore regionale dei Trasporti ha presentato un esposto all’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato sulla scalata dell’armatore Vincenzo Onorato a Cin-Tirrenia. «Abbiamo segnalato la vicenda all’AGCM – dice l’assessore  Massimo Deiana – perché appare confermata la notizia che il Gruppo Onorato dovrebbe perfezionare nelle prossime ore l’acquisizione del 100% del pacchetto azionario di Cin-Tirrenia».

L’assessore Deiana ritiene che in tal modo si realizzerebbe una concentrazione dai profili decisamente anomali in un mercato ristretto come quello dei collegamenti marittimi da e per la Sardegna: «Pertanto – aggiunge Deiana – dovrà essere l’Autorità garante della Concorrenza a valutare la legittimità di tale operazione».

La lettera indirizzata al presidente all’AGCM Giovanni Pitruzzella richiede di «valutare la possibilità di adottare misure cautelari che sospendano l’efficacia dell’acquisizione nelle more della valutazione di legittimità».
«Da alcune settimane e con progressiva insistenza circola la notizia dell’imminente modifica degli assetti proprietari di Cin-Tirrenia S.p.a – esordisce il testo firmato dall’assessore – che si dovrebbe perfezionare nelle prossime ore.»

«Ad acquisire il controllo della Cin – scrive l’assessore Deiana – sarebbe un importante gruppo armatoriale già fortemente impegnato sulle rotte da e per la Sardegna. Se tale ipotesi dovesse essere confermata ci si troverebbe di fronte a una concentrazione dai tratti fortemente anomali che vedrebbe oltre il 90 per cento del traffico passeggeri e merci – riferito allo specifico mercato rilevante dei collegamenti da e per la Sardegna – sostanzialmente controllato da un unico soggetto economico in posizione dominante riconducibile all’armatore Onorato.»

Il testo conclude: «Si intende sottoporre fin d’ora la vicenda all’attenzione dell’Autority affinché possa valutare con la massima tempestività possibile se in tale evenienza si sostanzi una condizione lesiva della dialettica concorrenziale».

Massimo Deiana 11 53 copia01- Ph Tirrenia©

L’assessorato regionale della Sanità, in attesa dell’approvazione definitiva da parte della competente Commissione, ha autorizzato la prosecuzione dei piani personalizzati di sostegno a favore delle persone con disabilità grave previsti dalla legge n. 162/98 sino al 31 dicembre 2015 con riduzione dell’importo del finanziamento già concesso secondo i criteri previsti dalla delibera regionale. La stessa delibera della Regione prevede l’avvio dei nuovi piani, a partire dal 1 ottobre 2015, la cui predisposizione avverrà successivamente all’approvazione definitiva dei criteri.

I Servizi Sociali del comune di Carbonia invieranno a tutti i beneficiari dei piani personalizzati, attualmente in corso, una comunicazione con i dettagli del finanziamento rideterminato sulla base della classe di punteggio indicato dalla delibera della Regione.

Il comune di Carbonia invita quindi i beneficiari del finanziamento relativo alla legge 162/98 e gli ulteriori potenziali beneficiari a preparare, nel frattempo, il nuovo ISEE (ai sensi dell’art.6 del DPCM 159/2013), documento indispensabile per la presentazione di tutti i Piani personalizzati da attuarsi dal 1 ottobre 2015.

A seguito dell’approvazione definitiva dei nuovi criteri da parte della Regione Sardegna, i Servizi Sociali informeranno i cittadini interessati sulle modalità per la predisposizione e prosecuzione dei Piani personalizzati dal 1 ottobre al 31 dicembre 2015.

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Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, la Giunta regionale ha accolto la richiesta della Regione Friuli Venezia Giulia di riuso, a titolo gratuito, del Sistema Informativo Regionale Ambientale (SIRA) Sardegna. Già insignito del premio E-government dello Smau di Napoli 2014 e tra i migliori 20 progetti d’uso del POR FESR 2007-2013, su selezione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il SIRA è un sistema che permette la gestione dei dati di rilevanza ambientale, la cui utilità si manifesta in particolare nell’ambito dei processi decisionali e gestionali della Pubblica Amministrazione e delle imprese.
La buona pratica avviata con la Regione Friuli Venezia Giulia evidenzia la possibilità e l’opportunità che soluzioni di riuso vengano estese anche a livello locale, attraverso procedure simili che valorizzino le competenze acquisite. «Si tratta di un’eccellenza unica in Italia, di cui siamo particolarmente orgogliosi – ha commentato l’assessore Spano -. Oltre ad essere interoperabile con i sistemi nazionali e regionali già esistenti, di cui richiama dati e servizi, è anche coerente con gli standard nazionali ed europei. Non ci ha dunque sorpreso – ha concluso l’assessore dell’Ambiente – la richiesta di condivisione da parte di altre regioni, considerato che il governo consapevole del territorio richiede informazioni precise, accessibili e integrate tra le diverse fonti».

Donatella Spano 3

Via libera al bilancio di esercizio 2014 e al piano industriale della società Igea. Lo ha deliberato oggi la Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, un passo importante anche al fine del Concordato preventivo con continuità aziendale. Grazie al risultato di esercizio registrato nel corso del 2014 ed al conseguente ripristino di un patrimonio netto positivo, IGEA vede un’inversione rispetto ai precedenti esercizi finanziari.
Per la prima volta dal 2010 si registra un riequilibrio tra ricavi e costi grazie a due modifiche strutturali che hanno inciso sulla redditività. La prima riguarda la convenzione pluriennale per le attività di custodia e mantenimento in sicurezza, che ha consentito una più puntuale rendicontazione delle opere eseguite; la seconda modifica è invece relativa all’incentivo all’esodo, che ha comportato una diminuzione netta di 72 unità di personale, con conseguente riduzione del costo relativo nel corso del 2015.
Il bilancio di esercizio 2014 approvato in data odierna dimostra che si è stati capaci di intervenire sulle principali cause di accumulo delle perdite con l’obiettivo di ripristinare più corrette condizioni operative e di gestione. Contestualmente all’approvazione del bilancio d’esercizio 2014 e del Piano Industriale, la Giunta ha deliberato di nominare Michele Raimondo Salvatore Caria, già liquidatore di Igea, come nuovo Amministratore Unico della società per un periodo di tre anni. A lui il mandato di presentare la richiesta per Concordato preventivo con continuità aziendale dando attuazione al Piano industriale.
«Stiamo procedendo nella direzione tracciata un anno fa – ha commentato l’assessore Piras -. Un’azienda pubblica può operare con efficienza operativa e gestionale. Grazie ai lavoratori e all’azienda adesso possiamo affrontare il futuro con maggiore fiducia e coraggio.»
Minatori IgeaMaria Grazia Piras 6

 

Sette comuni sardi che non hanno approvato il Puc nei tempi fissati hanno ricevuto oggi i decreti di diffida firmati dall’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, in attuazione della legge regionale n. 8/2015 (il cosiddetto Piano casa). I comuni destinatari della diffida sono Cuglieri, Gonnesa (il sindaco, Pietro Cocco, è capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale), Loiri Porto San Paolo, Pula, Santa Giusta, San Teodoro e Villaputzu, che non hanno completato l’iter di approvazione del Puc in adeguamento al Piano paesaggistico regionale (PPR). Si tratta di un primo gruppo di Amministrazioni comunali colpite dal provvedimento, ma nelle prossime settimane saranno firmati altri decreti analoghi.
I Comuni interessati sono quelli il cui territorio ricade interamente negli ambiti di paesaggio costieri. L’articolo 20, comma 4 ter della legge regionale n. 45/1989 prevede che «in caso di mancato completamento dell’iter di approvazione del Piano urbanistico comunale adottato in adeguamento al Piano paesaggistico regionale (PPR), l’Assessore regionale competente in materia di governo del territorio assegna al Consiglio comunale un termine di tempo non superiore a 60 giorni per provvedere. Decorso inutilmente tale termine, ove il mancato completamento non sia imputabile a ritardi o inadempimenti di altre Amministrazioni, il Presidente della Regione, previa deliberazione della Giunta regionale adottata su proposta dell’Assessore competente, nomina uno o più commissari che provvedono in via sostitutiva».
I Puc dei sette Comuni citati sono stati trasmessi per lo più non completi degli elaborati richiesti. Ora la Regione chiede di ottemperare alla richiesta di integrazione documentale entro 60 giorni: le verifiche di competenza saranno effettuate dalla Direzione generale della Pianificazione urbanistica, territoriale e della vigilanza edilizia.
«Il decreto di diffida – spiega l’assessore Erriu – non è un provvedimento di ostilità verso le Amministrazioni locali, bensì un richiamo alla necessità di completare percorsi che da troppo tempo non riescono a trovare il punto d’arrivo. Difatti, con l’approvazione della legge regionale n. 8/2015, il Consiglio regionale ha voluto accelerare i procedimenti di adeguamento dei Piani urbanistici comunali al PPR. Rimane salva la possibilità dei sindaci di giustificare gli eventuali ritardi per causa non imputabile alla loro Amministrazione. L’Assessorato resta in ogni caso a disposizione per accompagnare i Comuni nelle fasi di adeguamento dei Puc.»
Cristiano Erriu