30 July, 2024
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Bisogna proprio dire che sono stati molto bravi i referenti dell’Associazione Simba malattia rara di Behcet. In questi primi mesi 2015 hanno saputo organizzare una serie d’iniziative impegnative ma belle, anche se sono in poche persone a gestirle, però determinate appassionate.

L’undici aprile Marco Pulecchi e Nadia Lena, hanno organizzato una cena sociale di solidarietà, all’oratorio parrocchiale di Cenate Sopra, oltre che la bellezza di stare bene insieme per una causa nobile, anche per raccogliere fondi da devolvere all’Associazione Simba, per investire nella ricerca, approfondire e trovare nuovi farmaci efficaci per curare i soggetti colpiti dalla malattia rara di Behcet.

Altra bella iniziativa è stata svolta per sensibilizzare, far conoscere la malattia rara e l’Associazione Simba, Marco Pulecchi assieme all’Associazione scuola MTB di San Paolo d’Argon e con la collaborazione del comune di Cenate Sopra, hanno organizzato per i ragazzi una gara di mountain bike il 3 maggio, sempre in paese di Cenate Sopra, la gente che è venuta a vederla, è rimasta colpita dall’entusiasmo che circolava tra i presenti, una gara bellissima, hanno partecipato veramente in tanti, venuti da diversi paesi della bergamasca, la gara è riuscita molto bene, ed è stata una straordinaria novità per la gente di Cenate Sopra.

Altra iniziativa da apprezzare l’hanno compiuta due amici di Bergamo, amanti della bicicletta, sempre per sensibilizzare verso la malattia rara e per far conoscere l’Associazione Simba, hanno compiuto veramente un’impresa eroica, sono partiti in bicicletta da Bergamo, per arrivare a Roma, indossando con orgoglio la maglietta con il simbolo dell’Associazione di Simba, naturalmente facendo alcune fermate per riposare, ma sopratutto per far conoscere l’associazione.

Per ultimo sempre Marco e Nadia hanno partecipato all’iniziativa ciclistica organizzata a Bergamo, la gara gran fondo Felice Gimondi, allestendo un gazebo, per distribuire volantini pro Simba e vendendo magliette e oggetti vari, sempre per raccogliere fondi da destinare alla ricerca e far conoscere l’Associazione Simba. In quell’occasione si è fermato a parlare anche Felice Gimondi, si è dimostrato molto sensibile alla malattia rara e all’associazione, facendo anche una foto con la scritta, io stò con Simba.

Bella disponibilità c’è la data anche il nostro bravo sindaco di Cenate Sopra, nelle diverse iniziative è stato sempre presente  con grande disponibilità, sempre pronto a darci una mano. Ha registrato nell’elenco delle associazioni in comune, Simba. Sul volantino d’invito di partecipazione alla festa del volontariato fuori dal comune, ha messo anche il simbolo di Simba.

Bisogna proprio dire che sono stati veramente bravi i coordinatori e collaboratori dell’Associazione Simba, dobbiamo dirle con forza un grazie grande come il mondo, un bel grazie anche a tutti i simpatizzanti e partecipanti che al momento della solidarietà sono sempre presenti, con entusiasmo e con il cuore.

Da pochi anni è nata quest’Associazione di Simba, ma con grande impegno e costanza degli organizzatori, sta crescendo molto bene.

Cari cittadini questo è un bel esempio di protagonismo positivo, d’impegno concreto sui valori veri della vita, di umanità e solidarietà.

Francesco Lena

Duecento appuntamenti gratuiti in tre giorni per riflettere sul significato di “ereditare”. Oltre 50 lezioni magistrali affidate a grandi protagonisti del pensiero contemporaneo, mostre, concerti, spettacoli, letture, iniziative per bambini e cene filosofiche: è ciò che propone la quindicesima edizione del festivalfilosofia di Modena, Carpi, Sassuolo, in programma da venerdì 18 a domenica 20 settembre, in 40 luoghi delle tre città.

La manifestazione, che lo scorso anno ha registrato oltre 200 mila presenze e in quattordici anni ha superato il milione e settecento mila, è organizzata dal “Consorzio per il festivalfilosofia”.

Il programma del festival viene presentato agli organi di informazione nel corso di una conferenza stampa che si terrà lunedì 6 luglio, alle 11.30, presso l’associazione della stampa estera di Roma.

Interverranno: Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena; Alberto Bellelli, sindaco di Carpi; Claudio Pistoni, sindaco di Sassuolo; Andrea Landi, presidente della Fondazione CRMO; Stefania Cargioli, presidente del Consiglio direttivo del Consorzio per il festivalfilosofia e membro del Consiglio d’amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena; Remo Bodei, professore alla University of California di Los Angeles, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia; Tullio Gregory, Accademico dei Lincei, membro del Comitato scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia; Michelina Borsari, direttore del festivalfilosofia.

Il Borgo Medievale di Tratalias ha ospitato ieri sera la seconda tappa del Carignano Music Experience 2015. Finanziata dal GAL Sulcis Iglesiente, Regione Autonoma della Sardegna, promossa dall’Associazione Strada del vino Carignano del Sulcis Iglesiente con tutte le Cantine vitivinicole del Sulcis produttrici di Carignano Doc, l’iniziativa è organizzata per la parte musicale da Capricorn Concerti con la direzione artistica del maestro Fabio Furia.
Protagonista della serata è stata la Nino Rota Ensemble, una formazione artistica tutta al femminile che gira il mondo da vent’anni con successo, portando sia il repertorio classico di tutti i tempi, sia le pagine più belle scritte per i film più amati e famosi di sempre, che hanno segnato la storia del cinema internazionale (Morricone, Rota, Cipriani, Piovani, Williams, Nyman).
La seconda parte della serata, come vuole la tradizione della rassegna, è stata impreziosita dall’arte culinaria dello chef Achille Pinna, socio della Strada del vino Carignano, che ha preparato un piatto delizioso, accompagnato dalle degustazioni del vino Carignano.
Il terzo e ultimo  appuntamento del Carignano Music Experience 2015 è in programma sabato 11 luglio alla Cantina Santadi, con Matthew Lee “International live concert”.
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 Opera di Mimmo Paladino 2Opera di Mimmo Paladino 1

In occasione delle celebrazioni dei novant’anni dell’istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, a Expo Milano 2015 è stata presentata la statua “La conoscenza”, concepita dall’artista Mimmo Paladino. Realizzata in bronzo, l’opera d’arte, presentata da Davide Rampello, può essere ammirata da tutti i visitatori nella “Valle delle Civiltà”, l’area all’aperto che si trova nel Padiglione Zero.

«Il sito espositivo evolve continuamente – ha detto il commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala – e il capolavoro di Mimmo Paladino arricchisce ulteriormente l’area. Siamo orgogliosi di poterla ospitare, anche perché la cultura è di casa all’Esposizione Universale, visto che a partire da fine luglio proprio il Padiglione Zero ospiterà una serie di spettacoli teatrali all’aperto di alto livello.»

“La conoscenza” è l’opera d’arte di Mimmo Paladino: la base lignea è stata progettata dall’architetto Michele De Lucchi e realizzata da Maurizio Riva.

«Ciao e congratulations a Expo Milano 2015»: con questo videomessaggio il presidente Barack Obama ha voluto festeggiare degnamente il National Day degli Stati Uniti all’Esposizione Universale, in occasione del 4 luglio, la ricorrenza dell’Indipendence Day del Paese americano.

«E’ l’anniversario di una promessa di libertà e di futuro – ha dichiarato il sSegretario dell’Agricoltura del Governo statunitense, Tom Vilsack -, siamo orgogliosi di poterlo celebrare a Expo Milano 2015, luogo di incontro e di dialogo tra le nazioni sul futuro.»

Per festeggiare il National Day gli Stati Uniti hanno scelto l’energia contagiosa degli studenti della University Sounth California (USC) ed è stata la marching band “Trojans” ad aprire i festeggiamenti, suonando dal vivo gli inni nazionali durante la cerimonia dell’Alzabandiera all’Expo Centre.

A ricevere la delegazione americana, guidata da Tom Vilsack, sono stati il Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala, il ministro delle Politiche agricole alimentari e Forestali Maurizio Martina e il Commissario Generale di Expo 2015 Bruno Pasquino.

«L’Esposizione Universale ha puntato l’attenzione sulle grandi sfide che l’umanità deve affrontare – ha dichiarato il segretario all’Agricoltura americano -: il diritto al cibo, la corretta alimentazione, i cambiamenti climatici. Per questo è importante essere qui, per continuare il lavoro che insieme all’Italia e agli altri Paesi del mondo stiamo facendo in vista dell’Assemblea delle Nazioni Unite che dovrà dettare l’Agenda post 2015.»

Il ministro Martina ha sottolineato l’importanza strategica della presenza degli Stati Uniti: «Expo Milano 2015 con questo grande afflusso di visitatori e di presenze internazionali non poteva non avere la vivace partecipazione degli amici americani. L’Italia ha lavorato con gli USA già nella fase preparatoria dei temi espositivi, per cui la collaborazione e il dialogo sulla sostenibilità, la lotta alla fame e il tema educativo saranno oggetto di strategie condivise in vista della COP 21 sull’Ambiente e l’Assemblea delle Nazioni Unite».

La giornata è poi proseguita all’insegna dell’allegria e del ritmo: la marching band e le cheerleaders della UCS hanno aperto con musica e danza la Parata sul Decumano, accompagnando le delegazioni americana e italiana al padiglione degli Stati Uniti, coinvolgendo anche i numerosi visitatori presenti sul sito.

Successivamente, le delegazioni hanno raggiunto Palazzo Italia per il pranzo ufficiale. Nel pomeriggio invece ecco le visite al Padiglione Zero e Save The Children.

Il National Day degli Stati Uniti è poi continuato con giochi e attività per le famiglie sulla Terrazza del Padiglione americano e in serata con il concerto live della Nasty Granny’s Blues Band.

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Il progetto CESA per la riqualificazione ambientale può essere una buona notizia, intanto però deve essere ricordato che la situazione ambientale dell’Iglesiente, risulta drammatica a causa delle mancate bonifiche e dell’ulteriore carico di sostanze tossico-nocive presenti nella discarica alle porte di Iglesias di Genna Luas che ospita gli scarti di lavorazione dei fumi di acciaieria della Società Portovesme S.r.l..

Chi ha inquinato, chi continua ad inquinare e chi non ha vigilato paghi. 

La produzione (e lo stoccaggio) dei rifiuti industriali era ed è concentrata nella provincia di Cagliari (93%) ed in modo particolare nell’area industriale di Portovesme dove fanghi rossi e scorie solide del polo piombo-zinco rappresentano il 75% del totale regionale (Piano Regionale Gestione Rifiuti – Regione Autonoma della Sardegna).

Appare ugualmente tragica la situazione delle aree minerarie e industriali nel resto dell’Isola. 

E’ assolutamente conclamata, poi, la gravissima omissione delle istituzioni centrali e locali consistente nella violazione del principio di precauzione ripetutamente connessa al principio di informazione a favore della popolazione, indice di grave negligenza considerato che la conoscenza può consentire di adottare sistemi di prevenzione e apprezzato quanto disposto dal d.lgs. 152/2006 e dalle d.lgs. 4/2008, che prevede all’art. 257 una fattispecie di omessa bonifica che ricomprende, senza ombra di dubbio alcuno, parte della previgente fattispecie di cui all’art. 58 d.lgs. 152/99 (Danno ambientale, bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati). 

Il Governatore della Regione Autonoma della Sardegna, in virtù delle Direttiva 2004/35/CE e del d.lgs. n. 152/2006, così come modificata dal d.lgs. 4/2008, avrebbe dovuto chiamare in giudizio, per il risarcimento del danno ambientale, le società pubbliche e private responsabili dell’inquinamento dell’ambiente e del territorio. 

 Il Governatore avrebbe dovuto, inoltre, esercitare tutte le prerogative della Regione Sarda in materia di disciplina dell’attività mineraria imponendo all’Igea S.p.a. l’esecuzione di tutti i lavori, radicali e definitivi, per la messa in sicurezza e per il ripristino ambientale dei siti minerari dismessi.

Così non è stato.

Anzi, la Regione chiaramente colpevole del mancato controllo della sua Società in house, ha assistito passivamente al depauperamento delle competenza dell’Igea, sancendo il suo sostanziale fallimento. 

Nonostante l’impegno profuso dall’Ing. Antioco Gregu, prima e dall’attuale Commissario Liquidatore, Dott. Michele Caria, nominato con atto dell’Assemblea dei Soci del 10/12/2014, la situazione risulta, ancora oggi, al collasso a causa del disinteresse della Regione. 

Non solo. 

E’ nota la matassa di norme e di interessi nati intorno alle bonifiche Sarde : l’Igea S.p.a., il Parco Geominerario, e l’Ati Ifras, rappresentano per i sardi una cocente esperienza di fallimento politico, legislativo e amministrativo. 

In mancanza di significative azioni da parte dell’istituzione regionale, si provvederà a ricorrere, ancora una volta, in ogni sede competente, per vedere riconosciuti i risarcimenti per i danni ambientali e perché vengano identificati gli eventuali reati derivanti dall’omissione di atti dovuti.

Roberto Frongia

Centro studi Riformatori sardi

I soci di Moviementu – Rete cinema Sardegna si appellano al Tar contro le scelte della Regione sulla ripartizione dei fondi a favore dello sviluppo del cinema nell’isola.

Giovedì, assistiti dall’avvocato Alberto Onorato, una ventina di associati a Moviementu, che raggruppa buon parte dei lavoratori del comparto cinema e audiovisivo della Sardegna, insieme ad  altri  autori e lavoratori del cinema sardo (come il regista Giovanni Columbu o il montatore cinematografico Andrea Lotta), sono intervenuti “ad adiuvandum” nel ricorso presentato il 24 giugno davanti al TAR della Sardegna dalla  EIA FILM contro il decreto della Regione che stabilisce come ripartire i 6.665.000 euro destinati dal bilancio agli “Interventi a favore del cinema in Sardegna”. Giovedì 9 luglio l TAR dovrebbe pronunciarsi sulla sospensione del decreto in via cautelare.

Con questa nuova azione, a cui se ne aggiunge una analoga promossa dal regista Salvatore Mereu (assistito dall’avvocato Raffaele Soddu), una buona fetta degli operatori del cinema in Sardegna (tra questi ci sono  i registi Bonifacio Angius, Marco Antonio Pani, Enrico Pau, Paolo Zucca, il docente universitario e critico cinematografico Antioco Floris e  il produttore Roberto Pamphili) si sono uniti alla richiesta di annullamento del  decreto regionale  presentata il mese scorso, e in caso di esito positivo tutti loro  potranno beneficiare dell’annullamento del decreto.

Il ricorso originario lamenta il  mancato rispetto, da parte dell’assessorato regionale alla Programmazione e bilancio, delle quote di ripartizione  dei fondi destinati alla cinematografia isolana dalla Legge regionale n. 15 del 2006 (la cosiddetta “Legge cinema”), gran parte delle quali sono state direttamente imputate  alla  Fondazione Sardegna Film Commission, in violazione della stessa legge. Gli operatori dopo aver chiesto, senza esito, un intervento diretto all’assessore alla Cultura, hanno deciso di intervenire nel procedimento in quanto potenziali parti lese. Si lamenta, infatti, nella ripartizione delle somme su base triennale (quasi il 60% dei fondi a sostegno del cinema andrebbero al funzionamento della Film Commission a discapito della produzione di film di interesse regionale di lungo e corto metraggio, di festival, rassegne, didattica ecc.), un disinteresse verso la cinematografia di interesse regionale, caposaldo e ragione ispiratrice della Legge cinema. Pertanto gli operatori lamentano l’impossibilità di una programmazione nella produzione cinematografica e  il conseguente disinteresse delle produzioni nazionali ed estere a produrre film che raccontino luoghi e storie della nostra isola nei suoi mille aspetti:  culturale, antropologico, socio economico, storico, linguistico etc . Quei film di autori sardi che nell’ultimo decennio hanno portato l’immagine e le storie della Sardegna nei festival internazionali più importanti e che hanno portato a definire il cinema sardo come “parte importante del cinema italiano” (Gian Luigi Rondi. il cinematografo).  Per questi motivi i ricorrenti e l’associazione Moviementu – Rete Cinema Sardegna hanno ritenuto opportuno e doveroso l’intervento “ad adiuvandum” nel procedimento in corso. A tal scopo Moviementu sostiene, anche finanziariamente, l’iniziativa dei suoi soci. 

Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

E’ caos nel mondo dell’autotrasporto della Sardegna: la chiusura delle province sta causando gravissimi disagi agli imprenditori dei trasporti che per revisionare il proprio automezzo, o vedere modificata la propria posizione nell’albo di settore, dovranno attendere anche 1 anno.

Lo denuncia il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna, nonché vicepresidente nazionale, Giovanni Mellino che ha scritto ai quattro prefetti isolani, al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e all’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, per far conoscere la situazione, mentre il Deputato cagliaritano Andrea Vallascas ha inoltrato una interrogazione al Ministro Del Rio per capire come il Governo intenda agire.

«La situazione in Sardegna è gravissima e siamo a rischio paralisi – afferma Mellino – dopo la cancellazione delle Province, un Decreto del Presidente del Consiglio, dal 4 maggio ha trasferito i servizi di tenuta degli Albi provinciali degli Autotrasportatori (principalmente revisioni dei veicoli e variazioni delle iscrizioni agli albi) dalle ormai ex Amministrazioni Provinciali alle Motorizzazioni. Queste, di conseguenza, sono state letteralmente “sommerse” dalle pratiche dei trasportatori conto terzi nella Motorizzazione di Sassari, per esempio, abbiamo notizie di revisioni che potranno essere effettuate solo fra 12 mesi.»

Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri in questione è quello dell’8 gennaio 2015 (“Trasferimento di funzioni in materia di tenuta degli Albi provinciali degli autotrasportatori dalle province agli uffici periferici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ai sensi dell’articolo 1, comma 94 della Legge n. 147/2013 (Legge di stabilità 2014″), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 101 del 4 maggio 2015.

«I danni che si stanno venendo a creare sono gravissimi – sottolinea Mellino – sia per gli autotrasportatori che sono costantemente a rischio sanzione o sequestro del mezzo, per le revisioni non effettuate, sia per gli operatori delle Motorizzazioni che, avendo già un organico sottodimensionato, sono stati costretti a dei gravosissimi servizi aggiuntivi.»

In Sardegna, alla fine del 2014 il settore ha chiuso con 2.726 imprese registrate, che hanno dato lavoro a 6.554 addetti. Negli ultimi 5 anni chiuse 531 aziende, il 16,3% di tutto il comparto.

«La nostra preoccupazione è che con questo provvedimento si allontanino ancora di più i servizi dai territori e quindi dalle imprese – continua Mellino – soprattutto quelle piccole che nei territori ancora resistono, non essendo presente una rete diffusa in maniera capillare di motorizzazioni capaci di coprire le esigenze concrete di servizio dell’utenza e non riuscendo, tali imprese, a vedere soddisfatte le proprie richieste di servizio.»

Per il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna una soluzione, ripresa anche dal deputato Andrea Vallascas, potrebbe essere quella di «affidare ad altri uffici periferici almeno la possibilità di raccogliere una parte delle pratiche utili all’attività di trasporto e lasciare aperta la possibilità per sedi periferiche diverse dalla Motorizzazioni, come gli uffici delle ex province, di esercitare le competenze amministrative ed operative sulle iscrizioni variazioni e cancellazioni, concentrando nelle Motorizzazioni competenze di carattere più organizzativo e gestionale degli albi».

Questa, e altre proposte, verranno sottoposte al ministro Graziano Delrio in una interrogazione che il Parlamentare cagliaritano presenterà nei prossimi giorni alla Camera dei deputati.

Confartigianato Trasporti Sardegna, in conclusione, auspica un interessamento di tutte le forze politiche e istituzionali a tutela dei diritti delle imprese dell’autotrasporto, di quelle sarde in particolare che già, per via dei problemi legati alla continuità territoriale, soffrono di numerose altre criticità.

La Maddalena 1 copia

La notizia delle Olimpiadi del 2024 a La Maddalena, è l’occasione per fare il punto su tutte le iniziative che il nuovo sindaco dell’isola, vuole intraprendere per ottenere, il più rapidamente possibile, un giusto risarcimento per i danni causati dal mancato G8 del 2009 e il conseguente abbandono di strutture e bonifiche. Luca Montella, sindaco di La Maddalena, insieme al Comitato “Risarcire Maddalena”, ne parlerà con i giornalisti, lunedì 6 luglio alle ore 12.30, presso il Palazzo di Città. Saranno affrontate le problematiche dell’ex arsenale militare, burocratiche, giudiziarie e ambientali, provando a mettere in campo «proposte di soluzioni immediate per il rilancio della città che possano permettere di essere pronti con largo anticipo per le esigenze attuali del Paese in tutti i settori produttivi e per le scadenze importanti che ci attendono, tra le quali i Giochi Olimpici 2024» come dichiara Luca Montella.

Sono stati invitati alla conferenza i vertici degli organismi promotori delle Olimpiadi di Roma 2024 e le Autorità locali e regionali.