29 July, 2024
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Carbonia 2014-2015Monteponi 2014-2015 2

Una squadra unica dalla fusione tra Carbonia Calcio e Monteponi Iglesias? Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti (ex calciatore delle giovanili biancoblù a cavallo tra la fine degli anni 70′ e l’inizio degli anni ’80) e l’assessore dello Sport, Fabio Desogus, dicono NO! La notizia pubblicata ieri dal quotidiano L’Unione Sarda, circa un accordo che sarebbe stato raggiunto tra i dirigenti della squadra biancoblù, guidati dal presidente Renato Giganti, e quelli della società rossoblù, guidati dal presidente Sandro Foti, hanno scatenato, com’era prevedibile e inevitabile, un ampio dibattito tra favorevoli, finora pochi, e contrari, tanti.

La fusione nascerebbe dall’esigenza di unire le forze in una fase assai difficile per entrambe le società, a rischio di sopravvivenza con le prime squadre, impegnate nel girone A del campionato di Promozione regionale. La Monteponi, guidata dalla famiglia Foti da due stagioni, ha centrato prima una promozione trionfale dalla Prima categoria, poi un campionato di Promozione caratterizzato da uno splendido girone d’andata, condotto quasi interamente in testa alla classifica, e da un girone di ritorno disastroso, concluso con un’anonima quinta posizione, dopo ben tre cambi della guida tecnica. Il Carbonia si è salvato con qualche affanno, ma anche quest’anno la società ha dedicato i suoi maggiori sforzi al settore giovanile che ormai da diversi anni produce eccellenti risultati, con successi sia nei vari campionati sia nella prestigiosa Coppa Santa Barbara.

Sandro Foti fu sul punto di acquisire la proprietà del Carbonia due anni fa, reduce da un’esperienza poco fortunata a Gonnesa. Dopo una lunga trattativa con la famiglia Giganti, non raggiunse l’accordo e optò per l’acquisizione della Monteponi Iglesias. Nelle scorse settimane sono ripresi i contatti ed è affiorata l’ipotesi di un ingresso nel Carbonia del fratello Carlo, con il mantenimento della gestione della Monteponi (se l’idea fosse stata portata a compimento, si sarebbe giunti ad una sorta di derby in famiglia). Nei giorni scorsi, è circolata anche l’indiscrezione che accreditava la cessione del titolo sportivo della Monteponi ad altre società (tra queste la Gemini Pirri), risultata impercorribile perché le norme federali prevedono la possibilità di fusione solo tra società operanti nella stessa Provincia.

L’esplorazione di varie strade, infine, ha portato all’accordo tra la famiglia Foti e la famiglia Giganti, che porterebbe ad una fusione ed alla nascita di una sola squadra di punta del Sulcis Iglesiente, con i colori bianco-rossoblù! In un colpo solo, con una firma dei due presidenti, nascerebbe la nuova società e verrebbe scritta la parola fine sulla quasi secolare storia sportiva delle due società, caratterizzata da alti e bassi ma, comunque, carica anche di tanta gloria.

Per Iglesias non sarebbe una novità assoluta, perché nell’estate 1997, alla vigilia del campionato di Eccellenza, l’allora presidente Ignazio Badalamenti portò la squadra lontano dalla città, facendo la fusione con il Decimoputzu e scegliendo come sede sociale il comune campidanese. La squadra, guidata da Mario Tiddia, non raggiunse buoni risultati, salvandosi solo nelle ultime giornate con il quint’ultimo posto, collezionando 35 punti in 30 partite (finirono in Promozione il Sant’Antioco con 31 punti, la Gialeto con 28 e la Fermassenti con 24). Ignazio Badalamenti a fine stagione cedette la società ad un gruppo guidato dal neo presidente Roberto Vivarelli che riportò la squadra a Iglesias.

Le reazioni alla notizia della fusione tra Carbonia e Monteponi, come sottolineato all’inizio, sono state contrastanti e promettono di non fermarsi. Nella serata di ieri il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e l’assessore dello Sport, Fabio Desogus, hanno diffuso una nota molto netta, assolutamente contraria.

«L’Amministrazione comunale di Carbonia – scrivono Casti e Desogus – apprende con sorpresa, la notizia circa una fusione tra il Carbonia Calcio e la Monteponi Iglesias.»

«Ci dichiariamo nettamente contrari ad un’ipotesi di questo tipo – aggiungono Casti e Desogus -. Il Carbonia Calcio è una società storica e gloriosa che deve appartenere alla Città di Carbonia e ai suoi cittadini. Senza nulla togliere alla Monteponi Iglesias, auspichiamo che la voce circa questa fusione sia infondata. Qualora fosse veritiera – concludono il sindaco Giuseppe Casti e l’assessore Fabio Desogus – l’Amministrazione rivedrà i propri rapporti nei confronti di una società sportiva, che non sarebbe più identitaria e rappresentativa della Città, al fine di tutelare una realtà storica che ha portato gloria a Carbonia e che non merita di finire in questo modo

Dinamo Banco di Sardegna 3

La Dinamo Banco di Sardegna è arrivata a un passo dall’impresa al Palabigi di Reggio Emilia, in gara 5 della finale scudetto, dove ha perso al fotofinish per 71 a 67, tradita da una disastrosa percentuale nei tiri dai 6,75, quella che abitualmente è la sua arma in più, due soli canestri realizzati su ben 25 tentativi effettuati.
La Dinamo inizia bene, con due schiacciate di Shane Lawal e Rakim Sanders, 4 a 2, ma poi subisce un parziale di 7 a 0 con schiacciata di Achille Polonara, “bomba” da tre punti di Andrea Cinciarini e canestro da sotto di Vitalis Chikoko. Nonostante abbia iniziato ad accumulare dalla lunga distanza, la Dinamo si rifa’ sotto ed impatta a 15 con canestri di Shane Lawal, Jerome Dyson e Kenneth Kadji, ma la Grissin Bon va al primo riposo breve avanti di tre punti con una “bomba” di Amedeo Della Valle: 18 a 15.
La Grissin Bon ha perso Darius Lavrinovic per un infortunio, sostituito da Riccardo Cervi.
In avvio di secondo quarto la Grissin Bon prende il largo con Silins, Della Valle e Cinciarini, grazie anche alla disastrosa serie di errori della Dinamo dai 6,75: 27 a 15 al 13′. La squadra di Meo Sacchetti riesce però a sopperire con una ritrovata vena nei tiri da due punti (l’esatto contrario di quanto è accaduto in gara 4) e una confermata netta supremazia ai rimbalzi con un Lawal immarcabile e, dopo essersi tenuta per diversi minuti a -10, riesce ad andare all’intervallo lungo a -7: 38 a 31!
Significative le percentuali delle due squadre. Grissin Bon: 10 su 15 da due punti, 6 su 15 da tre e 0 su 1 ai tiri liberi (la Dinamo ha commesso pochi falli); Banco di Sardegna: 14 su 22 da due punti, 0 su 12 da tre e 5 su 8 ai tiri liberi.
Al rientro sul parquet dopo il riposo, questa volta è la Dinamo ad avere una marcia in più e, nonostante altri due errori nei tiri dai 6,75 di Logan e Dyson, con un parziale di 8 a 0 in 3’35” opera il sorpasso 39 a 38, e con una schiacciata di Sanders sale a +3: 43 a 40. Ora la partita è equilibrata ma la Dinamo sente di poterla vincere. Va ancora giù di 7, 52 a 45, ma ritorna ancora sotto con due canestri da due punti di Sosa e due tiri liberi di Dyson, e va all’ultimo intervallo breve sotto di un solo punto: 52 a 51.
La Grissin Bon si innervosisce, probabilmente non si aspettava una partita tanto tirata e sbaglia molto, la Dinamo ne approfitta e con due canestri da sotto di un devastante Shane Lawal, ritorna a +3: 55 a 52. Il testa a testa continua, Achille Polonara e Riccardo Cervi riportano avanti Reggio Emilia, 57 a 55, e dopo un errore da sotto di Sanders, Cervi in contropiede schiaccia per il + 6: 63 a 57 al 37′!
Tutto deciso? Assolutamente no, perché al 23esimo tentativo della serata della Dinamo, Edgar Sosa infila la prima tripla, 63 a 60, e dopo una replica da due di Silins, Rakim Sanders infila la seconda tripla consecutiva per il -2 al 38′: 65 a 63. Ora entrambe le squadre sbagliano molto e nell’ultimo minuto una schiacciata di Sanders riporta la Dinamo a un solo punto: 66 a 65. Edgar Sosa commette fallo su Andrea Cinciarini che realizza i due tiri liberi, imitato da Jerome Dyson: 68 a 67.
La partita è agli sgoccioli ed inizia la fase del fallo sistematico con conseguenti tiri liberi che alla fine, anche grazie ad una palla persa da Jerome Dyson, premia di misura la Grissin Bon: 71 a 67.
La Grissin Bon ha chiuso con 16 su 31 da due punti, 8 su 27 da tre punti e 15 su 21 ai tiri liberi; 37 rimbalzi, 10 offensivi e 27 difensivi); 7 stoppate; 16 palle perse, 6 recuperate, 13 assist. Il Banco di Sardegna con 26 su 45 da due punti 2 su 25 da tre punti, 9 su 12 ai tiri liberi; 43 rimbalzi, 16 offensivi e 27 difensivi; 1 stoppata; 15 palle perse, 8 recuperare, 11 assist.
L’MVP dell’incontro è stato Shane Lawal con una valutazione di 40.
Il migliore in campo è stato Shane Lawal che ha conquistato ben 21 rimbalzi, 14 dei quali offensivi, e messo a segno 17 punti, buon percentuali eccellenti: 6 su 7 da due punti e 5 su 8 ai tiri liberi. Buona prova anche per Rakim Sanders, autore di 19 punti (8 su 14 da due punti e 1 su 6 da tre punti, 6 rimbalzi), mentre Jerome Dyson non ha ripetuto l’eccezionale prestazione fornita 48 ore prima, con 12 punti (4 su 9 da due punti, 0 su 5 da tre punti e 4 su 4 ai tiri liberi). Sottotono David Logan, 2 soli punti, meglio Edgar Sosa (9) e Jeff Brooks (6).
Nella Grissin Bon il migliore è stato Achille Polonara, autore di 13 punti (3 su 4 da due punti, 1 su 5 da tre e 4 su 4 ai tiri liberi, 10 rimbalzi, 7 dei quali offensivi). In evidenza anche Ojars Silins, 14 punti (2 su 3 da due punti, 3 su 7 da tre e 1 su 2 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, tutti offensivi); Amedeo Della Valle, 10 punti (2 su 2 da due punti, 1 su 4 da tre e 3 su 5 ai tiri liberi); Rimantas Kaukenas, 10 punti (3 su 4 da due punti, 1 su 4 da tre punti e 1 su 2 ai tiri liberi). In ombra il grande ex Drake Diener, ancora convalescente, in campo 12 minuti e autore di 3 punti con un tiro dai 6,75.
Nonostante la grande amarezza per l’occasione perduta, per la Dinamo non c’è tempo per recriminare, perché mercoledì sera c’è gara 6 al PalaSerradimigni, primo match ball per la Grissin Bon, da annullare per tornare al Palabigi e tentare l’impresa che oggi è stata sfiorata per 39′ e 52″.
Sì giocherà alle 20.45, arbitri Tolga Sahin, Dino Seghetti e Roberto Begnis.

Dinamo Banco di Sardegna 3

Grissin Bon e Dinamo Banco di Sardegna scenderanno nuovamente in campo, alle 20.45, al Palabigi di Reggio Emilia, per gara 5 della finale scudetto. Dopo le due nette vittorie casalinghe iniziali della squadra di Massimiliano Menetti e le due sofferte quanto meritate vittorie interne della squadra di Meo Sacchetti che hanno riportato la serie in parità, la sfida entra nella fase decisiva.

La Grissin Bon hail vantaggio del fattore campo, elemento tutt’altro che trascurabile visti i precedenti tra le due squadre (come nelle prime partite di finale, anche in campionato gli emiliani hanno avuto la meglio abbastanza nettamente sul loro campo), ma questa sera tutto può succedere, perché potrebbe avere un peso importante e forse anche decisivo l’approccio mentale con il quale le due squadre affronteranno la sfida e la condizione fisica, minacciata dai ritmi vertiginosi dei play off scudetto (una partita ogni due giorni nei quarti, in semifinale e in finale, con una pausa solo leggermente più lunga tra una serie e l’altra).

La Dinamo si presenta al gran completo, grazie al recupero lampo di Rakim Sanders, uscito dal campo malconcio in gara 4 al PalaSerradimigni. Meo Sacchetti spera in una conferma di Shane Lawal, MVP di gara 4 e di Jerome Dyson, miglior realizzatore di gara 4 con 28 punti ed MVP di gara 3. Ma l’uomo decisivo potrebbe essere David Logan, come è già avvenuto in gara 3, con 19 punti negli ultimi 10 minuti con una serie di 5 “bombe” dai 6,75.

La Grissin Bon ha meno individualità ma un più equilibrato gioco di squadra rispetto alla Dinamo Banco di Sardegna. Ma Massimiliano Menetti conta molto anche sulle prestazioni individuali di Andrea Cinciarini, Achille Polonara, Amedeo Della Valle, Darius Lavrinovic e Rimantas Kaukenas.

Fischio d’inizio alle 20.45, arbitri Paolo Taurino, Saverio Lanzarini ed Enrico Sabetta.

L’assessorato regionale dell’Ambiente ha varato le nuove regole per il sistema integrato di salvamento balneare, nel quale è stata accolta gran parte delle osservazioni presentata da Comuni e Province.
Le risorse disponibili ammontano ad oltre 400.000 euro e potranno essere utilizzate sia per investimenti – torrette di avvistamento, mezzi nautici di soccorso, attrezzature specifiche, primo soccorso e rianimazione – sia per costo del personale. L’ammontare delle spese dipende dalla disponibilità̀ di attrezzature e mezzi necessari a supportare il piano di salvamento.
Spetta alle amministrazioni locali pianificare e programmare le attività di salvamento sulla base degli indirizzi dati dalla Giunta regionale.

San Nicolò Buggerru 6

Palazzo del Consiglio regionale A

Il 26 giugno, a Cagliari, nella sala del transatlantico del Consiglio regionale, a un mese dalla morte, verrà ricordato il giornalista Gaetano Vindice Ribichesu. L’incontro, promosso dal Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) con il patrocinio della presidenza del Consiglio regionale, avrà inizio alle 16.00.

Gaetano Vindice Ribichesu è stato capo ufficio stampa del Consiglio regionale dopo un lungo e lusinghiero percorso professionale nel campo della carta stampata.

Di grande rilievo l’esperienza nel quotidiano sassarese La Nuova Sardegna di cui fu prima redattore ordinario e poi capo servizio e capo redattore. Non raggiunse la direzione per il suo rifiuto di accettare le condizioni poste dall’editore Nino Rovelli, allora il vero dominus dei due quotidiani più importanti, La Nuova Sardegna e L’Unione Sarda.

Gaetano Vindice Ribichesu ha ricoperto ruoli di primo piano nell’Ordine dei giornalisti della Sardegna e dell’Associazione della Stampa sarda. E’ stato primo presidente della Fondazione Sardinia ed un profondo conoscitore della storia e della cultura della Sardegna, anche attraverso articoli e saggi sull’autonomia ed il federalismo.

All’incontro, oltre al presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e al presidente del Corecom Sardegnas Mario Cabasino, interverranno Francesco Birocchi, Vito Biolchini, Salvatore Cubeddu, Piero Marcialis, Gianfranco Murtas, Alberto Pinna, Massimiliano Rais e Celestino Tabasso.

Nuovo Logo Cagliari Calcio 2
Il direttore commerciale e marketing del Cagliari Calcio, Mario Passetti, ha illustrato oggi, nel corso di una conferenza stampa, il nuovo logo, il nuovo sito web e la campagna abbonamenti per la stagione agonistica 2015-16, che vedrà la squadra guidata dal nuovo tecnico Massimo Rastelli protagonista del campionato di serie B con la dichiarata ambizione di tornare subito in serie A.

Il nuovo logo vede in primo piano i 4 Mori, l’emblema della Sardegna, contornati dai colori rossoblù e chiusi in uno scudo.

«I 4 Mori – ha detto Mario Passetti – sono il simbolo delle nostre radici e uniscono idealmente tutti i sardi. L’immagine con la benda posizionata sulla fronte ridà dignità e lo sguardo a destra dei Mori, opposto all’inferitura, è conforme alla legge regionale del ‘99.»

«Il nuovo sito presenta un nuovo appeal grafico, con più spazio alle notizie e alle foto – si legge in una nota pubblicata nel sito web -. Così come la nuova app, sarà “full responsive”, ovvero visibile da ogni applicazione e offrirà le schede personalizzate di ciascun giocatore, sia della prima squadra che del settore giovanile. Inoltre, il sito sarà ancora più interattivo: gli utenti  potranno uplodare le loro foto in una sezione appositamente dedicata.»

Le tariffe degli abbonamenti sono state ridotte sensibilmente in tutti i settori dello stadio, in modo particolare per le donne, gli under 18 e gli over 65. Sono previste anche condizioni speciali per la famiglie, con pacchetti family destinate a coprire tutte le situazioni ed esigenze. Gli abbonati godranno di altri vantaggi: sconti e promozioni sul merchandising. La prelazione per il rinnovo è iniziata oggi e proseguirà sino al 6 luglio: per tutti i vecchi abbonati, subito in omaggio la  sciarpa ufficiale del Cagliari.
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Ad un anno dal deposito dell’istanza di istituzione di una commissione d’indagine per l’appalto sui rifiuti, bocciata dalla maggioranza di centrosinistra, Cas@ Iglesias ha disposto un questionario da somministrare ai residenti in città. Questionario che ha per oggetto la gestione dei rifiuti, la pulizia delle strade e i servizi connessi.

I cittadini potranno rispondere alle 21 domande, on line, sul sito www.survio.com oppure, compilare il questionario cartaceo, sabato, 27 giugno, dalle ore 11.00 alle ore 12.30, in corso Matteotti.

I questionari verranno consegnati per i prossimi quindici giorni, anche agli esercenti commerciali in tutta la città.

«L’iniziativa, organizzata dal Gruppo Cas@ Iglesias – spiega il capogruppo Valentina Pistis -, vuole essere, ancora una volta, da stimolo ad un’amministrazione comunale che tarda a ripartire. Il risultato del sondaggio, correlato da una relazione, verrà protocollato in Comune, cosicché, possano essere migliorati i servizi erogati dall’appalto. La gestione del ciclo dei rifiuti ha un’importanza strategica per l’intera città – conclude Valentina Pistis -, è nota a tutti, infatti, la valenza economica ed ambientale dalla stessa.»

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È con l’atteso concerto del noto compositore e musicista Goran Bregovic, in programma questa sera al Cluster Biomediterraneo (ore 20.00), che si concluderà il National Day della Serbia a Expo Milano 2015. La Giornata nazionale serba si è aperta, in mattinata, con la cerimonia dell’alzabandiera e con gli inni nazionali italiano e serbo davanti all’Expo Centre.

All’evento erano presenti il vice Primo ministro e ministro degli Affari esteri serbo Ivica Dacic e il sottosegretario di Stato agli Affari esteri e la Cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

«È un grande onore essere a capo della delegazione della Serbia che partecipa a Expo Milano 2015 – ha detto il vice Primo ministro Dacic -. La grande fortuna della Serbia è che questa Esposizione Universale ha luogo in un Paese cui siamo legati da profonde radici storiche. Vogliamo rappresentare al meglio il nostro Paese in Expo Milano 2015 e sfruttare questa grande occasione per sollecitare la collaborazione anche a livello culturale. Desidero – ha aggiunto – che in futuro non ci siano solo giorni serbi, ma anni di collaborazioni europee.»

Anche il sottosegretario Benedetto Della Vedova ha dato il benvenuto alla delegazione serba sottolineando il forte legame tra Italia e Serbia: «Abbiamo apprezzato molto la partecipazione della Serbia al Cluster Biomediterraneo con il tema Assapora il cibo, senti la vita. La promozione dell’attività di sviluppo e di partnership con le controparti italiane – ha proseguito il sottosegretario Della Vedova – è uno degli obiettivi principali che vogliamo proporci per far conoscere le specificità dei singoli Paesi e per portare avanti le relazioni in termini politici ed economici tra tutti».

Al termine della cerimonia, la delegazione ha raggiunto Palazzo Italia, per una visita, e ha raggiunto in seguito il padiglione serbo, dove sono proseguiti i festeggiamenti: i visitatori sono stati coinvolti in esibizioni di ballerini in abiti tradizionali, degustazioni e performance culturali.

Vigneti carignano
Argea, l’Agenzia regionale per il sostegno all’agricoltura, ha riaperto i termini di presentazione delle richieste di assegnazione di diritti di impianto viticolo dalla riserva regionale.
Il bando prevede la cessione a titolo oneroso di diritti di impianto dalla riserva regionale a:
– imprenditori agricoli, al fine di piantare vigneti per la produzione di vini a Denominazione di Origine (D.O.) e ad Indicazione Geografica (I.G.) la cui produzione abbia sicuri sbocchi sul mercato (sottointervento 1);
– enti di ricerca, istituti scolastici ad indirizzo agrario che conducono vigneti sperimentali, associazioni senza scopo di lucro con finalità didattica-educativa. I diritti di impianto sono inoltre attribuibili per progetti di agricoltura sociale, didattica-educativa e per la conversione di vigneti impiantati esercitando diritti sperimentali in vigneti per la produzione di vini da commercializzare (sottointervento 2).
A seguito delle assegnazioni già disposte e della cessione alla riserva regionale della Sardegna di ulteriori diritti di impianto, la superficie assegnabile è di 178,85 ettari complessivi.
Le nuove richieste dovranno essere inviate entro il prossimo 31 agosto.

Giorgio Oppi 91 copia

E’ stata presentata oggi in Consiglio regionale, una mozione, primo firmatario Giorgio Oppi (Area Popolare), sul mancato finanziamento delle borse di studio ai neolaureati sardi per l’accesso alle scuole di specializzazione medica per l’anno accademico 2014/2015, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.

Nella mozione, firmata dagli esponenti di tutti i partiti del centrodestra, Giorgio Oppi fa rilevare che dal 1992 – data di istituzione delle borse di studio regionali per gli specializzandi in medicina, «la Regione Sardegna le ha sempre finanziate venendo in contro ai giovani medici sardi».

«Inoltre – aggiunge l’ex assessore della Sanità – risulta paradossale che la Regione non sia riuscita a rispettare il termine del 25 maggio 2015  per la comunicazione al MIUR, del numero di contratti aggiuntivi in deroga finanziati con risorse regionali AA 2014/2015 e per l’attivazione di contratti di formazione medico specialistica.»

La mozione cita i dati forniti dal Segretariato italiano Giovani Medici, che in merito ai contratti di formazione finanziati con risorse statali destinati alle scuole con sede in Sardegna (194 per il MIUR) li dichiara insufficienti a garantire la frequenza ai circa 250/300 neolaureati abilitati in Sardegna.

La mancanza o “dimenticanza” della Regione di aver chiesto ulteriori posti in deroga al MIUR risulta ancor più grave se si pensa che durante la discussione della legge finanziaria in Commissione bilancio, lo stesso Oppi aveva fatto rilevare anche la carenza di risorse per il finanziamento alle Università di Cagliari e Sassari delle borse di studio per la frequenza delle scuole di specializzazione destinate a medici e ai laureati appartenenti alle categorie dei biologi, chimici, farmacisti, fisici, odontoiatri e psicologi, e che lo stesso Assessore al bilancio Paci aveva dovuto correggere lo stanziamento, imputandolo ad un mero errore degli uffici competenti.

Giorgio Oppi conclude segnalando altresì che «con la legge regionale 7 maggio 2015, n 9, in merito alla ripartizione dei contratti di formazione medico specialistica finanziati con fondi regionali, si è abbassato da sei a cinque anni il limite minimo di residenza in Sardegna per l’accesso a tali contratti, quindi svantaggiando ulteriormente i giovani medici sardi».

L’obiettivo della mozione quindi è di impegnare il presidente della Regione e l’assessore regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale, affinché stanzino ulteriori risorse per garantire un numero adeguato di borse di studio per consentire ai neolaureati sardi l’accesso alle scuole di specializzazione medica per l’anno 2015; e di intraprendere adeguati contatti con il MIUR affinché vengano incluse le borse di studio aggiuntive della Sardegna, rettificando così l’allegato del decreto ministeriale n. 315 del 2015 che dispone i finanziamenti regionali ammessi a tal fine.