28 July, 2024
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«Un conto è fare scelte oculate, un altro abbandonare le rotte: le dieci originarie erano troppe, ma su Verona, Bologna e Napoli Bruxelles non potrebbe fare nessuna obiezione.Sono tratte molto frequentate dai sardi che studiano fuori o sono costretti a viaggiare per esigenze sanitarie e non c’è un servizio per la Sardegna. Il problema vero però è quello del modello: affidare le rotte ad un unico vettore crea alla Sardegna un danno enorme». Lo scrive, in una nota, il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.

«Difficile da comprendere – dice ancora Cossa – una “continuità europea” del tipo di quella proposta da Massimo Deiana. Oggi è più facile arrivare a Londra o Parigi che a Roma in certi periodi dell’anno. Ed è sbagliato anche solo prendere in considerazione ai fini della continuità i vettori low cost, per il semplice motivo che essi non offrono alcuna garanzia né nel prezzo (estremamente variabile) né di continuità del servizio (viaggiano solo quando conviene loro). Inoltre non può continuare un sistema in cui la Regione paga a pioggia i vettori: vista la scarsità di risorse niente regali alle compagnie aeree ma meccanismi premiali, che stimolino il miglioramento della qualità del servizio. Con una spesa complessiva di non più di 70 milioni di euro, si può applicare sia alla CT1 che alla CT2.»

Michele Cossa

gruppo panoramica

Gli atleti della società A.S.D. Yama Arashi Dojo Club guidata dal maestro Amos Muscheri, hanno partecipato alla 37ª Coppa Zen di ju jitsu, svoltasi sabato 13 e domenica 14 giugno al Palasport Salesiani di Livorno.

Trecento gli atleti in gara in una vera e propria maratona, un evento di proporzioni eccezionali per il ju jitsu. Tutto questo è stato la 37ª Coppa Zen 2015, il campionato italiano della World ju jtisu italian management guidata dal Soke Maurizio Silvestri, 9° dan.

Gli atleti sulcitani hanno ottenuto eccellenti risultati, così riassumibili:

Cinque medaglie d’oro:

Michele Casu, Alessandro Pirellas e Federico Pusceddu nella specialità demo team senior;
Federico Pusceddu e Manuel Cani nella specialità enbu;
Federico Pusceddu nella specialità kata;
Alessandro Pirellas, Federico Pusceddu ed Eleonora Zulli nella specialità demo team junior;
Alessandro Pirellas specialità lotta a terra.

Questi i nomi dei cinque nuovi campioni italiani, è la prima volta che sardi si fregiano di questo titolo nella federazione mondiale di ju jitsu.

Quattro le medaglie d’argento:

Michele Casu nella specialità kata;
Aurelio Melis- Alessandro Pirellas nella specialità enbu;
Alessandro Pirellas – Federico Pusceddu – Eleonora Zulli nella specialità Self defence;
Importante anche il piazzamento dei vice campioni italiani Michele Vinelli (8 anni) – Nicole Cani (7 anni) nella specialità demo team pulcini.

Quattro medaglie di bronzo:

Aurelio Melis e Gianluca Lecis nella specialità demo team senior;
Eleonora Zulli nella specialità kata;
Gianluca Lecis ed Eleonora Zulli nella specialità enbu;
Il piccolo Michele Vinelli nella specialità lotta a terra.

Classifica società: 1ª Zen club Livorno, 2ª Kaizen Dojo (Rieti), 3ª Bushido Sassuolo (Modena), 4ª San Sepolcro (Arezzo), 5ª Yama Arashi Dojo Club (Carbonia).

«Ora ci riposeremo solo nel mese di agosto – dice Amos Muscheri – e a settembre si riparte con grandi prospettive e novità sperando di riuscire anche nella prossima stagione a raggiungere questi fantastici risultati nelle diverse gare a livello Nazionale a cui vorremmo parteciapare.Un grazie a tutti i ragazzi.»

Luca Pizzuto 2 copia

Promuovere il superamento delle situazioni di discriminazione e l’istituzione del registro regionale delle Unioni civili con l’eliminazione degli ostacoli che si frappongono all’accesso, a parità di condizioni, agli interventi e ai servizi della Regione: sono questi i punti cardine della proposta di legge illustrata questa mattina in Consiglio regionale dai rappresentanti di Sel, con in testa il segretario regionale, Luca Pizzuto e il capogruppo, Daniele Cocco, insieme al vice presidente del Consiglio, Eugenio Lai, al presidente della Prima commissione, Francesco Agus, con i parlamentari Michele Piras e Luciano Uras.

«La legge – hanno spiegato i consiglieri della maggioranza – non ha come obiettivo solo quello di disciplinare il rapporto delle coppie di fatto (siano esse tra soggetti dello stesso genere o di diverso genere) ma vuole creare le condizioni per un mutamento culturale nei confronti delle discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere». «Vogliamo affermare il diritto ad amare ed il diritto ad essere», ha sottolineato Luca Pizzuto, che ha preannunciato opportune iniziative per garantire, sul tema, il pieno coinvolgimento delle forze politiche della maggioranza al fine di ricercare una larga condivisione per garantire una convinta e celere approvazione del testo di legge.

Il capogruppo di Sel, Daniele Cocco, ha auspicato tempi rapidi in commissione e in Consiglio per il varo del provvedimento che ha definito “atteso dai cittadini sardi”.

Pieno sostegno all’iniziativa hanno dichiarato il senatore di Sel, Luciano Uras («è in linea con la politica di Sel, orientata a combattere contro tutte le discriminazioni») e il deputato Michele Piras («la proposta ci dà l’occasione per rilanciare la nostra grande battaglia per i diritti civili e per i diritti delle persone») che hanno inoltre ricordato come il tema sia ormai da tempo al centro del dibattito nazionale, insieme con l’altra battaglia politica di Sel inerente l’introduzione del reddito di cittadinanza.

«Sulle coppie di fatto e sui diritti delle famiglie cosiddette non tradizionali, la società sarda dimostra di essere più avanti della politica», ha dichiarato Francesco Agus, che ha ribadito l’impegno del partito contro tutte le discriminazioni ed ha auspicato un’integrazione delle norme regionali in materia di unioni civili con quelle ipotizzate in ambito nazionale.

Sulla necessità di ricercare piena condivisione tra le forze del centrosinistra in Regione per l’istituzione del registro delle Unioni civili ha insistito il vice presidente del Consiglio, Eugenio Lai, perché – così ha dichiarato – «la proposta avanzata da Sel non potrà cadere nel dimenticatoio». 

Traghetti Arbatax e La Maddalena copia

Il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge sulla continuità territoriale tra la Sardegna e le isole minori. Autorizzazione all’individuazione di un soggetto idoneo allo svolgimento delle attività di supporto tecnico, economico-finanziario e legale alla correlata procedura di gara. Il presidente ha dato la parola al relatore di maggioranza del provvedimento, il consigliere di Sardegna Vera Michele Azara.

Azara ha ricordato i passaggi principali del testo in commissione dove, sia pure con l’astensione dei gruppi di opposizione, sono state condivise  finalità ed obiettivi del provvedimento, utilizzando il ricorso all’advisor, secondo la procedura che sarà seguita anche per la privatizzazione della Saremar.

Secondo il relatore di minoranza Giuseppe Fasolino, di Forza Italia, le motivazioni dell’astensione dell’opposizione riguardano essenzialmente gli effetti del provvedimento sulla mobilità marittima, «perché manca una inversione di tendenza rispetto alla situazione attuale nella prospettiva di una gestione razionale del settore che garantisca anche il superamento delle attuali tensioni occupazionali». Sono fatti già emersi in Consiglio in occasione del dibattito su una mozione dedicata all’argomento, ha ricordato Fasolino, criticando il provvedimento anche perché «così come è stato proposto rappresenta un inconsapevole giudizio di sfiducia nell’assessorato regionale dei Trasporti che avrebbe potuto gestire direttamente le procedure di gara».

A nome della Giunta, l’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha espresso un giudizio positivo, conforme a quello della commissione.

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco, intervenendo sull’ordine dei lavori, ha chiesto una breve sospensione della seduta, prima di passare alla votazione. Il presidente Ganau ha accolto la richiesta.

Alla ripresa della seduta il presidente ha messo in votazione il passaggio agli articoli del provvedimento, che il Consiglio ha approvato con 26 voti favorevoli e 19 astensioni.

Successivamente l’Assemblea ha approvato i 3 articoli del disegno di legge 198 e, con 25 voti favorevoli, il provvedimento nel suo complesso.

La seduta si era aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito, il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con il Disegno di legge n. 199/A (Giunta regionale) – Interventi in materia di consorzi di garanzia fidi. Il presidente ha quindi dato la parola al relatore di maggioranza del provvedimento, il presidente della commissione Bilancio Franco Sabatini (Pd).

Sabatini ha ricordato in apertura il voto unanime commissione, al termine di un articolato percorso di audizioni che ha visto protagonisti gli operatori del settore. Scopo della legge, ha affermato, «è quello di rafforzare il sistema semplificandolo, attraverso la creazione di un unico fondo di garanzia sotto il controllo dell’assessorato della programmazione, la riduzione del numero dei consorzi che diventeranno però molto più forti e in grado di fornire maggiori garanzie gli operatori economici». Va sottolineato inoltre, ha proseguito Sabatini, «il ruolo positivo della Sfirs anche per quanto riguarda il nuovo istituto dell’osservatorio che dovrà seguire con grande attenzione l’evoluzione del fenomeno; ci sono le condizioni, in altre parole, per mettere a disposizione del sistema delle imprese uno strumento per superare il problema strutturale di accesso al credito delle aziende sarde come dimostrato anche recentemente dal report di Bankitalia sull’economia regionale». Resta sullo sfondo sotto questo profilo, ha precisato il consigliere del Pd, «la questione delle condizioni di credito ancora troppo alte per le imprese sarde rispetto al mercato nazionale, ed è auspicabile che anche su questo punto l’osservatorio operi con la massima attenzione; per quanto riguarda le risorse c’è l’impegno comune ad aumentarle e ad utilizzare a fondo, nello stesso tempo, le disponibilità residue».

Il consigliere Fabrizio Anedda (Sinistra sarda), in una breve premessa, ha sintetizzato l’evoluzione storica dei consorzi fidi in Sardegna, «nati dall’intelligenza delle piccole imprese con l’aiuto delle istituzioni, diventando però nel tempo potentati politici e finanziari che hanno drenato una massa ingente di risorse pubbliche impiegandone una parte, quella dell’aggio sulle risorse erogate, con finalità improprie». La Regione, ha poi lamentato il consigliere Anedda, «in questi anni non si è preoccupata di vigilare sull’andamento dei consorzi e di controllare l’efficacia della loro azione sul sistema economico sardo, così come la Regione non è intervenuta per sostenere le imprese che avevano difficoltà di accesso ai progetti ed ai fondi europei». Oggi i confidi, ha detto ancora Anedda, «sono essi stessi imprese in difficoltà, a partire dal mantenimento dei circa 500 lavoratori del settore e, con questa legge, stiamo facendo un intervento di assistenza; serve perciò chiarezza perché queste non sono politiche attive del lavoro e non produrranno niente per la Sardegna, fermo restando che la riforma serve ed i controlli sono necessari, ma occorre in realtà un nuovo ruolo per questi organismi, che devono occuparsi di ristrutturare i debiti delle aziende per farle sopravvivere e, soprattutto, farle ripartire».

Il consigliere Alessandra Zedda (Forza Italia) ha condiviso in parte le considerazioni del consigliere Anedda, sottolineando che «c’è molto bisogno di fare chiarezza in un mondo che ha inciso spesso negativamente sull’economia sarda». Il testo, secondo la Zedda, «presenta poi alcune lacune, perché va bene la creazione di un unico fondo presso la programmazione regionale ma la dotazione finanziaria è del tutto inadeguata; basti pensare 5 milioni erano negli anni passati la dotazione del solo settore commercio; è auspicabile dunque che le norme di attuazione e direttive servano a risolvere i gravi problemi di accesso al credito per le imprese sarde, svantaggiate anche dalla normativa nazionale ed europea, e sarà importante sotto questo profilo fare un buon regolamento ma ancora di più incrementare la disponibilità finanziaria». Se ben impiegate, ha sostenuto il vice capogruppo di Forza Italia, «sono risorse ben spese per l’economia sarda». Sulla concreta applicabilità della nuova legge, Zedda ha espresso qualche riserva, soprattutto per ciò che concerne «i criteri di ammissibilità e premialità che non sono del tutto chiari ed il percorso di accorpamento dei consorzi che forse non tiene conto delle specificità da salvaguardare; tutte ragioni che ci impongono di partire con il piede giusto, senza dimenticare la necessità di un nuovo rapporto con l’Unione europea per definire i possibili contrasti fra questa legge e le norme europee in materia di tutela dalla concorrenza e aiuti di stato». La Zedda ha infine annunciato l’astensione del gruppo di Forza Italia.

Il consigliere dei Riformatori sardi Luigi Crisponi ha rimarcato la centralità delle imprese per il sistema economico isolano. «Parlare oggi di Consorzi Fidi significa parlare di impresa – ha detto Crisponi – finora si sono affrontate le emergenze, oggi si discute una proposta di legge che cerca di dare una mano d’aiuto al sistema produttivo isolano».

L’esponente della minoranza, pur riconoscendo l’importanza del provvedimento in discussione, ha rilevato la necessità di procedere ad ulteriori approfondimenti. «I Consorzi Fidi nell’ultimo decennio sono stati l’unico elemento a fianco delle imprese, un polmone al quale poter attingere per contrastare la carenza di liquidità al contrario del sistema del credito che ha rappresentato spesso un ostacolo. Per questo – ha sottolineato Crisponi – vanno potenziati».

Secondo il consigliere dei Riformatori, la proposta della Giunta lascia aperte una serie di problematiche e criticità, prima fra tutte l’esiguità delle risorse messe in campo: «Cinque milioni di euro sono pochi – ha rimarcato Crisponi – c’è poi l’assenza di un programma dettagliato per l’individuazione del fabbisogno dei vari comparti e la conseguente distribuzione dei fondi. La decisione di destinare le risorse a un fondo unico è sbagliata».

Crisponi ha quindi proposto di affidare alla Sfirs la gestione diretta delle risorse e l’individuazione in legge di alcuni obiettivi da raggiungere in modo da eliminare i profili di discrezionalità: «Si può pensare per esempio ad un sistema di restituzione delle somme non utilizzate».

Per Marco Tedde (Forza Italia) «prosegue il momento difficile per l’economia sarda nonostante i trionfalismi di qualche amministratore regionale. Dopo 17 mesi la Giunta non è ancora riuscita a disegnare un orizzonte di prosperità per il sistema economico isolano».

Tedde ha poi parlato di un’incoerenza di fondo tra gli enunciati e gli atti concreti. «Nelle dichiarazioni programmatiche della Giunta la creazione di un ambiente favorevole per gli investimenti era ritenuta un pilastro per affrontare la crisi – ha sottolineato Tedde – così non è stato. Non c’è stata semplificazione burocratica, non è stato facilitato l’accesso al credito, si è invece evidenziata una scarsa attenzione verso le imprese con la mancata proroga del piano casa  e l’aumento dell’Irap».

Il consigliere di Forza Italia ha poi rimarcato l’insufficienza dei fondi messi a disposizione: «Questo disegno di legge è un pannicello caldo caratterizzato da un fondo asfittico, cinque milioni non bastano».

Dubbi da parte di Tedde anche sulla riorganizzazione dei Consorzi Fidi: «L’articolo 1 sembra andare verso una razionalizzazione del sistema ma negli articoli successivi si parla di altre cose».

Tedde, annunciando l’astensione del suo gruppo, ha comunque assicurato un contributo fattivo alla legge: «Noi siamo al fianco delle imprese – ha concluso – quello che voi state facendo non è sufficiente».

E’ poi intervenuto il consigliere dei Riformatori Michele Cossa che ha parlato di legge necessaria per venire incontro alle difficoltà delle piccole e medie imprese.

«La norma introduce elementi di certezza che erano assolutamente necessari per un sistema ormai incancrenito. Tra questi, il ruolo attribuito alla Sfirs e la decisione di affidare a un solo assessorato la gestione unitaria del sistema dei Consorzi Fidi».

Cossa ha poi espresso alcune perplessità sulla dotazione finanziaria della legge: «Cinque milioni di euro non bastano – ha detto l’esponente della minoranza – gli operatori ne chiedevano venti. In questo modo la legge rischia di essere inefficace». Secondo Cossa, infine, occorre dare attuazione concreta ai provvedimenti: « C’è la necessità di indicare priorità e indirizzi per superare le lentezze del sistema burocratico».

Giudizio positivo sul disegno di legge da parte del capogruppo del Psd’Az Angelo Carta. «Si vuole migliorare il rapporto tra Regione e i Confidi – ha detto Carta – bene l’individuazione di un unico assessorato per la gestione del sistema, così come la creazione del fondo di stabilizzazione: «E’ una bella trovata, la Regione manda un messaggio ai Confidi perché si aggreghino, in questo modo si cerca di mettere rimedio alla frammentazione. I Confidi avranno 18 mesi di tempo per decidere». Carta ha infine criticato l’esiguità della dotazione finanziaria ma nel complesso promosso il disegno di legge che – ha concluso – «cerca di dare risposte al mondo delle imprese e alle difficoltà di accesso al credito».

Il presidente ha quindi dato la parola all’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, il quale ha ringraziato il relatore e tutti i consiglieri per i contributo dato alla legge di riforma, «attesa da decenni, che faceva parte delle dichiarazioni programmatiche dei diversi presidenti che si sono succeduti». Paci ha poi elencato i punti fondamentali della legge, che riconosce il ruolo del Consiglio regionale, e che ha l’obiettivo di evitare la frammentazione, individua meccanismi di premialità per i confidi, introduce il fondo di stabilizzazione con meccanismi di salvaguardia e istituisce l’osservatorio dei Confidi. L’idea di razionalizzare il sistema, ha spiegato l’assessore, è nata dalla volontà di creare un sistema che sia favorevole e funzionale alle imprese. Si tratta di una legge che cerca di dare un ulteriore contributo al settore produttivo, ha spiegato Paci, che non ha però l’ambizione di risolve il problema del credito e delle imprese. Per quanto riguarda i fondi assegnati, Paci ha affermato che 5 milioni sono scarsi, ma in questo momento non era possibile fare di più. Paci ha reso noto all’Aula che la Regione sta pagando i residui passivi pari a 22 milioni. Allo stato attuale, ha concluso, ne sono stati già erogati 16 milioni.

Il presidente del Consiglio ha dichiarato conclusa la discussione generale sul Dl n.199 ed ha concesso la parola al consigliere Fabrizio Anedda per la dichiarazione di voto sul passaggio agli articoli. Il capogruppo del Misto ha preannunciato voto favorevole pur ribadendo perplessità in ordine ai rilievi circa l’esiguità delle somme stanziate a favore dei consorzi Fidi ed ha ricordato come siano le banche a scegliere il consorzio fidi a cui affidarsi e non le imprese.

La vice capogruppo di Forza Italia, Alessandra Zedda, ha dichiarato il voto di astensione ed ha ribadito che le somme a favore dei consorzi Fidi sono insufficiente “perché gli stanziamenti previsti nel recente passato derivano da stime appropriate e opportune valutazioni”. «Maggiore risorse destinate ai consorzi – ha concluso Alessandra Zedda – significa favorire l’effetto moltiplicatore dei positivi effetti nell’accesso al credito da parte delle imprese».

Il voto di astensione è stato preannunciato anche dal consigliere dei Riformatori, Luigi Crisponi, che ha ricordato che  le imprese hanno necessità dei Consorzi Fidi ma che questi devono avere obiettivi prestabiliti e risorse consistenti.

L’Aula ha quindi proceduto con l’approvazione del passaggio agli articoli ed il presidente dell’assemblea, Gianfranco Ganau, ha posto in votazione l’articolo 1 (Finalità ed ambito di applicazione) che è stato approvato con 32 sì, un voto contrario e 19 astenuti.

Aperta la discussione sull’articolo 2 (Fondo unico destinato all’integrazione dei fondi rischi dei confidi) nei quali è indicata la dotazione annuale di 5 milioni di euro, il presidente del Consiglio ha concesso la parola al consigliere Marco Tedde (Fi) per l’illustrazione dell’emendamento aggiuntivo che proponeva la limitazione, nel territorio della Sardegna, dell’intervento del fondo di garanzia nazionale (art. 2 comma 100, lettera a) della legge 13.12.1996 n. 662) alla controgaranzia dei fidi iscritti al registro delle imprese della Sardegna, per importi fino ai 100mila euro. L’esponente dell’opposizione ha auspicato l’introduzione in legge del correttivo al fine di garantire maggiore sostegno alle imprese, limitando l’intervento del fondo nazionale di garanzia che comporta rating e condizioni più restrittivi che non agevolano l’accesso al credito.

Il presidente della III commissione, Franco Sabatini (Pd), ha espresso il parere negativo della commissione, seguito da quello dell’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, che pur riconoscendo la correttezza e la serietà della questione posta con l’emendamento Tedde, ha sottolineato il rischio della creazione di potenziali condizioni di “protezionismo per i consorzi fidi” attraverso la limitazione al ricorso al fondo nazionale. «Il tutto – ha concluso Paci – a discapito della concorrenza e con danno all’impresa».

Il capogruppo del Psd’Az. Angelo Carta, è intervenuto a sostegno dell’emendamento: «Non è protezionistico e sono le banche che scelgono il consorzio fidi, non le imprese».

Posto in votazione l’articolo 2 è stato approvato con 33 voti favorevoli e l’Aula non ha approvato l’emendamento aggiuntivo a firma Tedde e più.

In sequenza e con distinte votazioni a scrutinio elettronico sono stati approvati l’articolo 3 (Regime di aiuto); l’articolo 4 (Fondo di stabilizzazione); l’articolo 5 (Osservatorio dei confidi) e l’articolo 6 (Abrogazione).

Il presidente del Consiglio a quindi annunciato all’Aula la presentazione dell’emendamento orale del consigliere dei Riformatori, Michele Cossa, che punta all’eliminazione delle parole “decorsi i quali se ne prescinde” alla fine del comma 1 dell’articolo 7 (disposizioni transitorie e finali) in riferimenti al termine indicato in legge per il parere delle commissione alle deliberazioni della Giunta sui criteri di ammissibilità, sui settori prioritari e quanto dunque previsto al comma 23 dell’articolo 2; al comma 3 dell’articolo 4 e all’articolo 5 del testo di legge.

Dopo una serie di chiarimenti, preso atto che l’emendamento del consigliere Cossa modifica in ordinatorio, il termine perentorio indicato nel testo di legge a proposito dei pareri della commissione, il presidente del Consiglio l’ha dichiarato accolto, insieme con un altro emendamento orale, proposto dal consigliere dei Riformatori, Luigi Crisponi, che ha registrato il sostegno anche del presidente della V commissione, Luigi Lotto (Pd) e che modifica la parola “commissione” in “commissioni”, stabilendo dunque che deve essere acquisto il parere della commissione III e della commissione V (entrambi competenti sulla materia).

Posto in votazione con le modifiche intervenute per effetto dell’accoglimento dei due emendamenti orali, l’articolo 7 è stato approvato con 34 voti favorevoli, così anche l’articolo 8 (Entrata in vigore) con 33 sì. L’Assemblea ha quindi proceduto con la votazione finale della legge che è stata approvata.

Venerdì all’Exmà di Cagliari verrà inaugurata la mostra fotografica di Roberto Murgia dal titolo “Malattie senza dignità”. Da Cagliari parte così una campagna nazionale di comunicazione sociale tesa alla sensibilizzazione sulle problematiche legate alle malattie reumatiche, ancora oggi poco conosciute e che, contrariamente a ciò che si pensa, colpiscono la popolazione giovane molto più rispetto a quella di età avanzata.

Organizzata dal Collegio Reumatologi Ospedalieri Italiani, con l’allestimento curato dall’associazione culturale Puntila, l’esposizione presenta  50 scatti realizzati da Murgia (reumatologo e fondatore nel 2011 del gruppo internazionale FB Hipstamatic Sardinia) con tecnica fotografica non convenzionale, cioè utilizzando l’app esclusiva per iPhone Hipstamatic, fra le più premiate degli ultimi anni.

Attraverso sette sezioni (Sofferenza, Malinconia, Abbandono e poi Energia, Ottimismo, Fiducia e Senso di futuro) che ripercorrono idealmente le diverse fasi emozionali con cui il paziente vive la malattia reumatica, il visitatore viene preso per mano verso la conoscenza del vissuto delle persone affette da queste patologie, fatto spesso di sofferenza, isolamento, incomprensione e mancato riconoscimento. Quasi fossero malattie “senza dignità”.

Quella di Cagliari (che si affianca al convegno “Real Life Rheumatologists”, organizzato per venerdì dal Croi sempre negli spazi di via San Lucifero 71) è la prima tappa di un percorso che vedrà la mostra viaggiare in diverse città italiane in occasione dei convegni di sensibilizzazione sulla malattia reumatica organizzati dal Croi per gli anni 2015 e 2016.

Un’anteprima dell’esposizione (che ospita anche alcuni contributi dei co-fondatori di Hipstamatic Sardinia, Maria Columbu e Simone Muresu e degli hipstafotografi Nicola Casamassima, Adelino Marques e Roberto Ursino) è stata presentata la scorsa settimana a Roma, nella biblioteca del Senato della Repubblica in occasione dell’inaugurazione dell’EULAR, il congresso europeo della reumatologia.

“Malattie senza dignità” non è solo una mostra, ma anche un libro, edito da Auxiliatrix, che in 108 pagine raccoglie gli scatti di Murgia accompagnati da brevissimi testi curati dal presidente del Croi, Stefano Stisi.

Una pubblicazione il cui ricavato della vendita sarà destinato dal Croi all’acquisto di attrezzature diagnostiche e per sostenere ore di specialistica di reumatologia presso quelle ASL ed ospedali che – con un preciso progetto a favore dei malati reumatici – ne faranno richiesta.

Il libro e la mostra itinerante sono gli elementi attraverso cui raccontare tante storie per dare più dignità alla reumatologia, ai reumatologi, ai malati reumatici.

All’inaugurazione di venerdì, oltre all’autore delle foto, interverranno: Stefano Stisi (Presidente nazionale Croi), Luigi Arru (Assessore regionale alla Sanità), Raimondo Perra (Presidente commissione Sanità Regione Sardegna), Luigi Minerba (Assessore Politiche Sociali e della Salute comune di Cagliari), Ivo Picciau (Presidente Asmar) e Raimondo Ibba (Presidente Ordine dei medici della Provincia di Cagliari).

L’esposizione sarà visitabile sino al 5 luglio, tutti i giorni (escluso il lunedì), con orario continuato dalle 10.00 alle 20.00.

1-fiducia

1-futuro 1-sofferenza 2-energia 4-ottimismo 13-malinconia 16-abbandono

Municipio Carbonia 1 copia

Il comune di Carbonia ha riaperto i termini per presentare le domande di partecipazione al bando per l’acquisto dei terreni edificabili, situati nell’area compresa tra via Brigata Sassari, via Balilla e via Sguotti. Le domande dovranno essere presentate entro le ore 12 del 16 luglio 2015.

I lotti, che hanno una superficie che varia da un massimo di 440 mq  a un minimo di 320 mq, hanno un costo di 96,15 euro a mq (più 33,07 euro a metro cubo per le opere di urbanizzazione primaria).

La domanda dovrà essere indirizzata a: Comune di Carbonia – Ufficio Patrimonio, Piazza Roma 1, 09013 Carbonia e consegnata all’Ufficio Protocollo Generale (palazzo Comunale, Front Office) o inviata tramite Raccomandata con ricevuta di ritorno. In caso di spedizione tramite raccomandata A/R farà fede il timbro postale.

I bandi e i moduli di domanda potranno essere ritirati presso la portineria del Comune (piano terra del Palazzo comunale) o scaricati dal sito www.comune.carbonia.ci.it  nella sezione Bandi e Concorsi – Altri Bandi.

Per informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Patrimonio, dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00 e martedì pomeriggio, dalle 16.00 alle 17.00, oppure telefonare ai numeri 0781/694232 – 694281- 694237.

Biblioteca comunale Carbonia

In concomitanza con la chiusura delle scuole, per meglio rispondere alle esigenze dell’utenza, da ieri è in vigore l’orario estivo dei servizi bibliotecari del comune di Carbonia: biblioteche, mediateca e sezione di storia locale.

La Biblioteca comunale di viale Arsia offre un’importante dotazione di materiale librario e non librario, documentazione sulla storia locale, postazioni informatiche e multimediali, ausili indispensabili per la ricerca, lo studio e la produzione di elaborati. Dispone di un collegamento satellitare, un centro @ll – in (accesso ai servizi digitali avanzati delle pubbliche amministrazioni) e una postazione per ipo e non vedenti.

Tutti i servizi della Biblioteca e della Mediateca, ad esclusione delle stampe dei materiali, sono gratuiti. Per iscriversi è sufficiente compilare l’apposito modulo ed esibire un documento di identità in corso di validità. Possono essere iscritti anche i minori, con il consenso scritto dei genitori. I locali sono climatizzati e confortevoli.e.

E’ stata inaugurata al Lazzaretto di Cagliari l’esposizione collettiva di fotografia dei corsi annuali della Scuola d’Arte Fotografica dello studio Fine Art, tenuti da Michelangelo Sardo.

La mostra propone una serie di opere fotografiche curate da ciascuno dei partecipanti. Ogni artista presenta un progetto individuale, realizzato in piena libertà formale e espressiva, attraverso il quale ci conduce lungo la propria ricerca, indagando ora percorsi inattesi, ora i piani più classici del linguaggio fotografico secondo il canovaccio minimo di un comune denominatore piegato lungo i percorsi del sogno, della memoria, della condizione umana in una lettura intimista.

Improntate sullo studio del nudo e del bianco e nero, che continua ad apparire indifferente alle insidie delle ultime tecnologie, con escursioni nell’indagine del linguaggio meno scontato del colore nel controllo completo della luce, dalla figura allo still life al paesaggio, le opere in esposizione ripercorrono le fasi della genesi fotografica, spaziando sui temi classici della fotografia.

La libertà di linguaggio che caratterizza la collettiva permette ai singoli artisti di esprimere diverse tecniche e linguaggi come uso consapevole dei mezzi propri e consolidati dell’espressione fotografica.

Nasce Unisardegna, l’associazione studentesca che offre servizi di sostegno allo studio a tutti gli studenti che debbano recuperare debiti formativi, prepararsi agli esami universitari o affrontare i test di ammissione all’università.

«Unisardegna – si legge in una nota – è formata da un team giovane di studenti e formatori volontari che vedono nell’ausilio allo studio una possibilità di crescita, di formazione e di arricchimento personale e professionale. Un team di educatori consapevoli del fatto che la ricchezza di accompagnare uno studente nel percorso educativo risiede nella capacità di chi gli sta intorno di collaborare ognuno con il proprio ruolo.»

Il team, infatti, crede che tutti nascano con un’ottima memoria e un’ottima capacità di imparare, dobbiamo però esserne consapevoli e abbiamo bisogno che qualcuno ci sveli le istruzioni d’uso per sfruttare al meglio il nostro potenziale e tutte le risorse che sono a nostra disposizione.

«Unisardegna crede fermamente nelle capacità che sono insite in ognuno di noi. Tutti possono apprendere ed imparare e l’errore risiede in un approccio a livello pratico inefficace, ma viene dato per scontato che quello adottato sia l’unico sistema. Per questo motivo quindi non si cambia comportamento di fronte ai “non risultati”. 
L’obiettivo dell’associazione è insegnare prima di tutto il metodo giusto e la sua applicazione allo studio. Un tutor esperto di Tecniche di Apprendimento seguirà i ragazzi all’inizio del loro percorso formativo, insegnandogli a sfruttare le potenzialità del loro cervello, lavoreranno sulla motivazione allo studio, impareranno a gestire paure ed emozioni cause di interrogazioni ed esami non vincenti, scopriranno l’efficacia di alcune tecniche di memorizzazione, delle mappe mentali e i segreti della lettura veloce. Attraverso l’acquisizione di questi strumenti è possibile aumentare le proprie capacità di apprendimento e memorizzazione, così da migliorare il rendimento e ottimizzare il tempo. I servizi offerti sono la preparazione agli esami universitari, supporto per il superamento degli esami universitari, recupero debiti formativi, ripetizioni di gruppo, singole o in coppia, preparazione per concorsi e supporto durante l’elaborazione della tesi.»

Unisardegna è inoltre alla ricerca di nuovi collaboratori e offre la possibilità di alimentare la passione per l’insegnamento offrendo l’opportunità di fare esperienza concreta in un ambiente professionale e dinamico acquisendo crediti formativi universitari e crescendo  all’interno dell’associazione (clicca qui per diventare docente).

Venerdì 19 giugno, nella Piazza d’Arme della Caserma “Trieste”, sede della Scuola Allievi Carabinieri di Iglesias, si terranno la cerimonia solenne di consegna degli “Alamari” ed il giuramento degli allievi carabinieri del 132° corso, 19 donne e 131 uomini vincitori di concorso riservato al solo personale proveniente dai ranghi delle FFAA.

L’ evento, cui presenzieranno il Comandante della Legione Allievi Carabinieri di Roma, Generale di Brigata Alberto Mosca, nonché autorità politiche, militari e religiose dell’Isola, suggella il coronamento di un programma di studi ed attività addestrative, che da quest’anno, seppur senza modificare la consistenza delle materie trattate e i relativi contenuti, si caratterizza per la sua contratta durata.

Al corso, che ha l’obiettivo di formare un carabiniere motivato, idoneo ad assolvere le proprie funzioni – anche in autonomia – ed ad interagire con il cittadino con sicurezza e disinvoltura, è stato impresso un orientamento innovativo che ha inteso esaltare maggiormente gli aspetti etico-professionali del carabiniere, in quanto operatore professionista del comparto sicurezza e legalità. È stata incrementata la parte dedicata all’addestramento prettamente pratico nonché potenziati gli aspetti ed i contenuti di natura etico/motivazionale che danno risalto alla capacità di operare al servizio degli altri con onestà, disinteressato altruismo e fermezza di intenti.

Il corso, intitolato alla Medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria Car. Augusto Renzini, membro fra i più attivi del Fronte Clandestino di Resistenza dei Carabinieri, fucilato dalle forze nazi-fasciste il 4 marzo 1944 nelle Fosse Ardeatine, avrà termine alla fine del prossimo mese di agosto, ovvero dopo una seconda fase pratico-addestrativa, precipuamente dedicata ad applicare presso alcuni Comandi Stazione, particolarmente impegnati durante la stagione estiva per il particolare afflusso di presenze turistiche, quanto appreso in campo teorico sui banchi, prima della definitiva assegnazione ai reparti dell’Arma operanti su tutto il territorio nazionale.

Il servizio fotografico di Sebastiano Soggiu si riferisce al giuramento dello scorso anno.

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