26 July, 2024
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2,4 milioni di euro del Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo 2014-2020 verranno impiegati dalla Regione per mettere a sistema i servizi di mediazione culturale, finora in capo alle Province. Lo prevede una delibera approvata ieri dalla Giunta su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura. In attesa che si definisca la riforma degli Enti locali, la Regione interviene con un progetto sperimentale per garantire la continuità dei servizi già esistenti e per far sì che gli stessi siano uniformi in tutta la Sardegna.

Sarà l’Agenzia del Lavoro a predisporre il progetto biennale, in raccordo con la Direzione generale del Lavoro e l’Autorità di Gestione del PO FSE. I 50 mediatori culturali presenti in Sardegna sono, nella maggior parte dei casi, cittadini immigrati con competenze acquisite sul campo. I servizi offerti variano dalla traduzione all’accompagnamento, all’orientamento in ambito sociale, scolastico, sanitario e lavorativo, all’informazione sulle diverse prestazioni cui gli immigrati possono accedere.

«La mediazione culturale, da non confondere con la semplice attività di traduzione, è uno strumento fondamentale delle politiche di immigrazione – spiega l’assessore Mura -. Il nostro progetto è in linea con la strategia della Giunta verso una società inclusiva. All’aumento dei flussi di migranti – conclude l’assessore Mura – occorre rispondere non solo con iniziative che avvicinino l’opinione pubblica a una società multiculturale e prevengano fenomeni di intolleranza e di razzismo, ma anche con proposte che favoriscano la piena integrazione.»

Virginia Mura 7

Claudia Firino 5 copia
La Giunta regionale ha deliberato la riapertura straordinaria dei termini per le certificazioni di attività e procedure semplificate per accedere ai contributi previsti a favore delle Scuole civiche di musica per l’anno scolastico 2014/15, proposta dall’assessore della Cultura Claudia Firino. «Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione della delibera – ha commentato l’assessore Firino -. Nonostante il blocco dei finanziamenti alla Scuole civiche nel 2014, stiamo riuscendo a garantire la continuità didattica per quegli istituti che hanno iniziato comunque le lezioni e l’avvio seppur tardivo delle attività delle Scuole fermate dal blocco dei contributi».

La variazione una tantum dei regolamenti, infatti, è stata resa necessaria dal particolare iter legato al reperimento dei fondi da destinare alle Scuole civiche, la cui gran parte aveva iniziato l’attività in questo anno scolastico anche in assenza del programma contributivo 2014/2015: con la Finanziaria 2015 approvata a marzo, la Regione ha stanziato risorse per 1,7 milioni di euro a copertura delle spese per l’istituzione e il finanziamento degli istituti.

Con l’intento, dunque, di assicurare la continuità delle lezioni e ampliare la possibilità di accedere ai benefici regionali, l’esecutivo ha stabilito, con esclusivo riferimento all’anno scolastico in corso, una riapertura straordinaria dei termini per la consegna, il perfezionamento o l’integrazione della documentazione che ciascuna Scuola deve presentare per certificare la presenza dei requisiti minimi di funzionamento. Gli istituti avranno dieci giorni per regolarizzare le istanze di contributo già presentate entro il 31 marzo 2014 ai propri Comuni di riferimento.

La Giunta ha sancito inoltre che il requisito relativo alla durata minima dell’attività didattica (nei regolamenti regionali: almeno 25 settimane, con inizio delle lezioni entro il 15 novembre) si ritenga soddisfatto per tutte le Scuole che abbiano programmato almeno 14 settimane di attività didattica entro il 15 novembre 2015, data di riferimento per il prossimo anno scolastico. Il contributo verrà calcolato in proporzione alle settimane di “attività didattica programmata” rispetto alle 25 prescritte dai regolamenti regionali.

«Le scuole civiche sono un presidio culturale molto importante sul territorio – conclude l’assessore Firino -. E questo vale non solo per l’avviamento alla musica di tanti giovani sardi, che spesso proseguono gli studi al Conservatorio, ma soprattutto per la diffusione dell’istruzione musicale e artistica tra la popolazione di un Paese e una Regione in cui musica e espressione artistica sono elementi identitari imprescindibili.»

 

In occasione del National Day della Tunisia, che si terrà domani 27 maggio, il Primo Ministro della Tunisia, Habib Essid, ha colto l’occasione per anticipare di un giorno il suo arrivo a Milano per scoprire le bellezze di Expo Milano 2015.

Dopo una tappa a Palazzo Italia, dove ha anche firmato la Carta di Milano, Habib Essid ha incontrato i suoi connazionali e tutti i visitatori al padiglione tunisino, nel Cluster del Biomediterraneo, dove si sta celebrando il Festival delle Primizie (La fête des primeurs), un’occasione unica per scoprire e apprezzare la frutta fresca del paese africano.

Successivamente, il Primo Ministro ha visitato anche i padiglioni dell’Algeria, del Marocco e degli Emirati Arabi.

Expo 2015 Tunisia 3 Expo 2015 Tunisia 2 Expo 2015 Tunisia 1

A tre settimane dalla conoscenza del fatto che il comune di Nuxis avrebbe ceduto la gestione dell’acqua del paese ad Abbanoa, il comitato cittadino continua la sua lotta per cercare di salvare quello che considera «un disastro».

«Sappiamo tutti che l’acqua è la più grande risorsa del nostro paese e può essere un rilancio per il nostro futuro, e per quello dei nostri figli – si legge in una nota del comitato cittadino -. Pertanto, il comitato chiede ai cittadini di restare uniti affinché si porti un risultato positivo per tutti  La bellissima assemblea svoltasi il 23 maggio nei locali del centro sociale (il comitato ringrazia tutto la popolazione per la partecipazione) ha dato la possibilità al primo cittadino di combattere al fianco del la popolazione, ma purtroppo la risposta ad oggi non è stata positiva. Dunque, il comitato continua la sua lotta convinto che questa battaglia porterà un successo. A breve – conclude la nota del comitato cittadino – verrà indetta  la seconda assemblea popolare per comunicare le novità in merito alla situazione.»

Assemblea Nuxis x acqua 5 Assemblea Nuxis x acqua 6 Assemblea Nuxis x acqua 4 Assemblea Nuxis x acqua 3

Grande miniera Serbariu 2

Si svolgerà il 28 e 29 maggio l’ottava edizione della manifestazione “La Città che legge”, “voci diverse per una stessa lingua letteraria”. La manifestazione è organizzata dalla Libreria Lilith in collaborazione con l’Associazione Libriamoci e il Circolo Arci “La Gabbianella Fortunata” e con il patrocinio del comune di Carbonia.

Giovedì 28 maggio dalle 9.30 alle 12.30, presso il parco Villa Sulcis si terrà la festa della letteratura con la mostra: “Colori scritture immagini parole – di chi legge ispirate da chi scrive”. 

Venerdi 29 maggio, nella sede della sezione di Storia locale presso la Grande Miniera Serbariu, alle ore 18.00, sarà presentato il libro “Avanti Marsch!” di Rossella Copez e Giovanni Follesa. Alla presentazione del libro sarà presente Rossana Copez.

Anna Maria Busia 81 copia

La consigliera regionale del Centro Democratico Sardegna, Anna Maria Busia, ha preso posizione sui beni demaniali, all’indomani delle dichiarazioni rilasciate dal direttore generale del Demanio nazionale, Roberto Reggi, durante la sua visita a Cagliari. «Abbiamo assistito all’ennesima calata di un colono romano nella nostra Isola – ha detto Anna Maria Busia -, un burocrate di Stato sbarcato in Sardegna con false prebende per dire a noi sardi cosa dovremmo fare dei nostri beni demaniali.»

«Per Cagliari il dottor Reggi propone la trasformazione dell’ex carcere di Buoncammino in un centro servizi dove accorpare tutti gli uffici della pubblica amministrazione – aggiunge la Busia -. Un’ipotesi che lascia perlomeno perplessi, visto che nelle giornate del FAI l’ex istituto penitenziario è stato preso d’assalto dai visitatori, dimostrando che la struttura può essere utilizzata per ben altre finalità che poco hanno a che fare con le indicazioni del direttore generale del Demanio nazionale. Prima di pensare come far risparmiare allo Stato dei quattrini, caricando costi e spese sulla Regione, il Governo nazionale dovrebbe pensare a saldare quanto prima il debito che ha nei confronti della Sardegna in seguito all’orami infinita “vertenza entrate”, e alle tante promesse mai mantenute nei confronti dei sardi sui temi dello sviluppo, dei trasporti, delle infrastrutture.»

«Proprio davanti a una situazione così delicata – concluda la consigliere regionale del Centro Democratico –, lancio un appello alle forze di opposizione che siedono nel Consiglio regionale, affinché, nell’affrontare queste vertenze Stato-Sardegna, ci si possa riunire senza divisioni politiche e sterili polemiche sotto l’unica bandiera dei Quattro Mori, perseguendo un solo scopo, l’interesse dei sardi.»

La tappa “terribile” che avrebbe potuto mettere in difficoltà Alberto Contador, sotto i colpi dell’Astana di Fabio Aru e Mikel Landa Meana, la squadra più forte del giro, alla fine ha segnato la crisi della stella del ciclismo sardo, la conferma del leader della classifica generale e del 25enne connazionale, alla seconda vittoria di tappa ed ora secondo in classifica davanti al suo capitano.
Alberto Contador è il più forte e oggi lo ha confermato ancora una volta. Ha avuto un momento di difficoltà quando ha forato in discesa ed è stato attaccato dall’Astana di Aru e Landa, rimanendo distanziato di 51” sulla maglia rosa ma proprio in quei momenti, quando è iniziata la scalata del Mortirolo, la montagna che nel 1994 rivelò al mondo il fenomeno Marco Pantani, Alberto Contador si è letteralmente scatenato all’inseguimento di Aru e del gruppo dei migliori, completando l’inseguimento a 42 km dal traguardo e proseguendo la sua azione ha raggiunto il fuggitivo Steven Kruijswijk, andando a formare un terzetto con Mikel Landa che, nel frattempo, ha avuto il via libera da Aru, in evidente difficoltà, per giocare le sue carte. In cima al Mortirolo, Fabio Aru è transitato con un ritardo di 1’50”. Quando in discesa stava iniziando a recuperare qualcosa, è stato sfortunato, costretto a cambiare la bicicletta per un problema alla catena, perdendo 20″, e da lì in avanti, quando è iniziata l’ultima salita per raggiungere il traguardo dell’Aprica, rimasto solo, ha dovuto pensare a limitare i danni, riuscendovi da campione.

Mikel Landa Meana, in smaglianti condizioni di forma, ha tentato l’allungo su Contador e Kruijswijk, riuscendo a guadagnare rapidamente una trentina di secondi di vantaggio, diventati 38 sulla linea del traguardo, sulla quale ha preceduto, nell’ordine, Kruijswijk e Contador, infliggendo 2’51” a Fabio Aru (3’01” con i 10″ di abbono). Ora, in classifica, Alberto Contador guida con 4’02” su Mikel Landa Meana, 4’52” su Fabio Aru e 5’48” sul costaricano Andrey Amador.

Alberto Contador ha compiuto un altro sensibile passo avanti verso la nuova vittoria al Giro d’Italia ma il Giro nei prossimi giorni proporrà ancora tante grandi montagne e tutto potrà accadere. Il Giro promette ancora spettacolo e se l’Astana dovesse decidere di cambiare capitano, da Aru a Landa, o quantomeno dovesse porre i due sulla stessa linea, per Alberto Contador difendersi dagli attacchi che sicuramente gli arriveranno, potrebbe non essere un gioco da ragazzi.

Alberto Contador 1 Mikel Landa Meana 1 Fabio Aru 1

Nel 2017 la Conferenza internazionale sulle tecnologie per la “produzione di energia a emissioni zero” verrà organizzata in Italia dalla Sotacarbo. L’evento, che ha cadenza biennale, sarà ospitato in Sardegna nel maggio 2017. L’annuncio ufficiale è stato dato a Cracovia (Polonia) da Andrew Minchener, direttore generale del Clean Coal Centre dell’Agenzia internazionale per l’Energia, in occasione della settima edizione della Conferenza: “Nel 2017 sarà la Sotacarbo a organizzare per l’Italia la prossima conferenza sulle Cct (“Clean Coal Technologies”, alla lettera “tecnologie per il carbone pulito”). I membri dell’International Energy Agency Clean Coal Centre hanno deciso all’unanimità di assegnare l’edizione 2017 all’Italia, e siamo certi che la Sotacarbo, che avrà il compito di curarne l’organizzazione, farà un ottimo lavoro”.

Il Cct 2015 di Cracovia è stato un successo sia dal punto di vista dei contenuti che da quello della partecipazione: oltre 200 delegati provenienti da oltre 30 Paesi. Stavolta, in aggiunta alla consueta partecipazione dei massimi esponenti a livello internazionale del mondo accademico, della scienza e della ricerca, si è registrato un notevole incremento della presenza di rappresentanti del mondo dell’industria: «Aver avuto la presenza attiva, con presentazioni tecniche, di aziende multinazionali e gruppi industriali di primo piano a livello mondiale, che hanno rappresentato circa il 40% dei partecipanti – ha sottolineato Minchenern -, è il segno più tangibile dell’interesse crescente verso un evento che si è affermato negli anni come il più importante al mondo in questo settore».

La designazione dell’Italia per ospitare il Cct 2017 è stata salutata con grande soddisfazione dal presidente Sotacarbo Mario Porcu: «È un importante riconoscimento del ruolo di Sotacarbo a livello internazionale. Si tratta, infatti, di una conferenza di grande prestigio a livello mondiale e la scelta dell’International Energy Agency rappresenta per noi motivo di orgoglio e una vetrina importantissima anche per la Sardegna e il Polo tecnologico del Sulcis. Siamo ben consapevoli delle responsabilità e del lavoro che ci attendono per garantire un evento in linea con standard elevatissimi che hanno caratterizzato anche l’ultima edizione».

Il Cct 2017 si caratterizzerà anche per alcune novità, come quella di non legare la conferenza a una fonte specifica ma a un mix energetico a emissioni zero; nella convinzione che una composizione eterogenea, ma bilanciata, delle fonti di energia utilizzate sia indispensabile per promuovere uno sviluppo realmente sostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale.

Andrew Minchener

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

«La Sardegna deve avviare il percorso già completato da alcune Regioni a Statuto speciale come il Trentino-Alto Adige ed il Friuli-Venezia Giulia, negoziando con lo Stato attraverso specifiche norme di attuazione contenute nel nostro Statuto  il trasferimento delle competenze e delle risorse relative alla gestione della rete stradale.»

Lo ha affermato il consigliere regionale dei Rossomori Paolo Zedda, illustrando il contenuto di una mozione, sottoscritta anche da consiglieri di altre forze politiche, che punta in sostanza alla regionalizzazione dell’Anas.

«Siamo convinti – ha aggiunto Zedda – di poter dimostrare ai Sardi che siamo in grado di assicurare una gestione migliore di questo bene pubblico, sia per quanto riguarda la progettazione che per la qualità delle opere e la manutenzione, esercitando in pieno i poteri di autogoverno che ci derivano dallo Statuto, anche per recuperare il gap infrastrutturale che ci separa dalle altre Regioni.»

«La nostra iniziativa – ha sostenuto il consigliere Emilio Usula di Soberania-Indipendentzia – non è un salto nel buio né contro qualcuno, è invece coerente con la nostra visione federalista del governo, attraverso la quale vogliamo cambiare in modo radicale la situazione esistente: quella di una rete stradale in pessime condizioni con pesanti ricadute negative su tutto il sistema economico e, in particolare, sulla nostre zone interne».

La gestione diretta della rete stradale sarda, a giudizio del consigliere dell’Irs Gavino Sale, «è un punto fondamentale e qualificante  della nostra azione di governo; abbiamo cominciato con la sanità e la continuità territoriale e, dopo le strade intendiamo proseguire, con l’agenzia sarda delle entrate, il ricalcolo della bolletta energetica ed il trasferimento nell’Isola della sede legale delle aziende che operano sul territorio regionale; il nostro obiettivo, inoltre, non è solo quello di gestire in Sardegna beni e servizi di interesse pubblico ma anche quello di individuare nuove risorse per migliorarne la qualità e l’efficienza». «In materia di strade e di altri servizi essenziali come i rifiuti – ha proseguito Sale – subiamo un danno di immagine gravissimo che penalizza il nostro sviluppo.»

Vedrà presto la luce il progetto “Garibaldi Agricoltore – La Via degli Orti” che l’Ente Parco aveva elaborato negli anni scorsi e che, pur entrando nel programma degli interventi per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, non era stato finanziato per carenza di fondi: adesso, però, per l’iniziativa di recupero della memoria storica collegata alle attività agricole di Giuseppe Garibaldi nell’isola di Caprera, non solo sono già state stanziate le somme necessarie per avviare i lavori, ma sono anche stati risolti i problemi di carattere burocratico che ne impedivano una gestione diretta.

Il presidente dell’Ente Parco, Giuseppe Bonanno, non ha infatti mai smesso di credere nelle opportunità offerte dalla collaborazione tra amministrazioni pubbliche: grazie agli esiti positivi di numerosi incontri istituzionali che si sono svolti negli scorsi mesi e che hanno coinvolto gli uffici nazionali e regionali dell’Agenzia del Demanio e il Ministero dei beni culturali – Polo museale della Sardegna, questa mattina a Sassari è stato sottoscritto un fondamentale accordo che porterà l’Ente Parco a gestire in accordo con il polo museale della Sardegna i cosiddetti “Orti di Garibaldi” di Caprera. 

Il progetto elaborato dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, quindi, non solo entra a far parte dell’importante programma dedicato alla valorizzazione del patrimonio pubblico italiano che ha valenza storico-artistica e paesaggistica “Valore Paese – DIMORE”, ma consentirà, come previsto dalla convenzione sottoscritta, di introdurre di creare percorsi di visita con l’obiettivo finale di creare un biglietto integrato per la fruizione degli attrattori culturali dell’intera isola. Non solo un progetto avente un forte valore di valorizzazione ma anche con risvolti economici per il nostro territorio 

Un ulteriore tassello, indispensabile per la piena valorizzazione culturale e paesaggistica di Caprera, è la comunicazione dei giorni scorsi, da parte della Struttura tecnica di missione per gli anniversari di interesse nazionale istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, relativa alla registrazione, da parte della Corte dei conti, dei provvedimenti per lo stanziamento, da parte di ARCUS S.p.A., dei fondi necessari per il completamento dei lavori per la riqualificazione della “ex cava” dismessa in località Stagnali, che sarà destinata ad area di sosta a verde e parcheggio; questo adempimento amministrativo rappresenta il via libero definitivo al progetto e permetterà alla Struttura tecnica di missione di avviare quanto prima i lavori.

«In questi giorni l’Ente Parco ha raggiunto due obiettivi concreti e indispensabili per la valorizzazione culturale e paesaggistica dell’isola, che daranno l’opportunità di vedere pienamente realizzati i propri piani per l’isola di Caprera – spiega il presidente dell’Ente Parco, Giuseppe Bonanno – e questo anche grazie all’investimento complessivo di circa due milioni di euro che non sono somme “promesse”, ma già disponibili per essere utilizzate. Devo ringraziare il Demanio dello Stato che dall’organizzazione di vertice fino agli uffici regionali, hanno aiutato e supportato l’Ente parco.  I programmi dell’Ente Parco per Caprera prevedono di candidare l’isola per l’inserimento nel Mumex, ossia il Progetto pilota strategico per i Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno, il cui obiettivo è quello di potenziare l’offerta di parte del patrimonio culturale e museale del Mezzogiorno e contribuire alla crescita economica e sociale, e al quale aderiscono già realtà di spicco nazionale e internazionale come Pompei.

La soddisfazione per gli accordi sottoscritti è massima, visto che si parla di “portare a casa” un percorso di lavoro che dura da circa cinque anni; per questo non posso non ringraziare il Demanio dello Stato e il Ministero dei beni culturali, e tutte le relative strutture a livello nazionale e regionale, per la sensibilità dimostrata con l’accoglimento del progetto e la possibilità concessa all’Ente Parco di realizzarlo nei prossimi mesi e anni. La collaborazione tra enti – conclude Bonanno – offre  opportunità uniche e può portare a risultati tangibili anche quando sarebbe impensabile: con gli ultimi passaggi di questi giorni, non possiamo che dimostrarlo ancora una volta e continuare a crederci anche per il futuro. Dopo dieci anni di incompatibilità unilaterale da parte dell’amministrazione comunale rilanciamo  l’esigenza di creare una sinergia concreta e duratura con l’amministrazione comunale che vada aldilà delle dichiarazione di intenti ma che crei strutture di raccordo non solo politico ma anche tecnico. Sono sicuro che una nuova stagione potrà  partire con col rinnovamento del consiglio comunale.»

Il presidente Giuseppe Bonanno.

Il presidente Giuseppe Bonanno