Uno sciopero dei dipendenti Saremar “minaccia” il buon esito del Girotonno 2015, durissima reazione dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana.
La società Yama Arashi Dojo Club del maestro Amos Muscheri ha partecipato a Stintino, sabato 16 e domenica 17 maggio, alla prima edizione della Coppa Sardegna, organizzata dalla World Ju Jitsu Italian Management, Memorial Fernando Muscheri.
Sabato lo stage tecnico tenuto dal soke Maurizio Silvestri, dal maestro Antonio Vismara e dal master Andrew Walner, ha visto la partecipazione di decine di atleti di diverse società dell’Isola e della Penisola.
Domenica le gare hanno visto impegnata la Yama Arashi Dojo Club che si è classificata al secondo posto dietro lo Zen Club Livorno che ha vinto la Coppa Sardegna Memorial Muscheri, davanti alla Chikara Tizi di Nuxis.
Per la società mineraria sono stati numerosi piazzamenti che hanno portato a questo risultato in questa importante competizione: otto primi posti, sette terzi posti e sette secondi posti.
Specialità DEMO TEAM
Bambini
1° posto: Vinelli Michele / Cani Nicole / Bella Mattia
2° posto: Deias Matteo / Deias Francesco
Adulti
1° posto: Melis Aurelio / Lecis Gianluca
2° posto: Pirellas Alessandro / Pusceddu Federico / Zulli Eleonora
Specialità SELF DEFENCE
Adulti
3° posto: Pirellas Alessandro / Pusceddu Federico / Zulli Eleonora
Specialità KATA
Bambini
1° posto: Cani Nicole
2° posto: Vinelli Michele
3° posto: Bella Mattia
Ragazzi
1° posto: Pusceddu Federico
3° posto: Pirellas Alessandro
Adulti
1° posto: Cani Manuel
3° posto: Casu Michela
Specialità ENBU
Adulti
1° posto: Pusceddu Federico / Cani Manuel
2° posto: Pirellas Alessandro / Melis Aurelio
3° posto: Lecis Gianluca / Zulli Eleonora
Specialità LOTTA A TERRA
Bambini
1° posto: Vinelli Michele
2° posto: Deias Matteo
3° posto: Bella Mattia
Adulti
2° posto: Pirellas Alessandro
3° posto: Pusceddu Federico
Il prossimo appuntamento è la Coppa Zen, in programma a Livorno il 14 giugno, valevole come campionato italiano.
Si sono svolte stamane nella sala conferenze del Museo del Carbone all’interno della Grande Miniera di Serbariu, le premiazioni del concorso fotografico “Cartoline da Carbonia”, organizzato dal comune di Carbonia. Alla manifestazione hanno preso parte circa duecento persone, compresi gli alunni delle scuole partecipanti e i singoli autori.
Il concorso è nato come strumento per coinvolgere cittadini, studenti e turisti in un progetto di riscoperta e promozione della nostra città. Alcuni dati danno ragione all’idea: 64 partecipanti, circa 400 fotografie e circa 13.000 accessi nelle pagine facebook di Carbonia Newsletter dedicate al concorso.
Nel corso della manifestazione, molto partecipata, sono state premiate, con una fornitura di 5 libri su Carbonia, le 10 fotografie vincitrici selezionate dalla giuria. Un attestato di partecipazione e una piccola pubblicazione sono stati consegnati a tutti i concorrenti, mentre le 4 scuole partecipanti, che hanno ottenuto una Menzione di merito, e i 12 Autori segnalati dalla Giuria hanno ricevuto un piccolo riconoscimento.
Tutte le fotografie, ritenute idonee dalla commissione, saranno pubblicate nella sezione “Cartoline da Carbonia” del sito internet comunale.
«L’Amministrazione comunale – ha detto il sindaco, Giuseppe Casti – è molto soddisfatta dell’esito del concorso, che dimostra, ancora una volta, come la cittadinanza sia pronta a rispondere positivamente alle iniziative finalizzate alla riscoperta della città e alla promozione della sua immagine. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato, in maniera particolare le scuole che hanno coinvolto tanti studenti. Ringrazio la dottoressa Alessandra Pusceddu che ha curato l’organizzazione del concorso, le operatrici dello sportello informazioni e i componenti della commissione giudicatrice.»
Fotografie vincitrici
a) Sergio Carozza, con la foto “Chiesa di Santa Lucia”;
b) Carlo Di Bella, con la foto “Pagu Arruinaus”;
c) Alessia Loddo, dell’Istituto comprensivo Satta, con la foto “Murale nella piazzetta di Serbariu”;
d) Istituto comprensivo Deledda-Pascoli (sede di Cortoghiana), con la foto “E in mezzo … una scala”;
e) Alberto Maccioccu, con la foto “Riflesso di Piazza Roma”;
f) Mattia Massa, dell’Istituto tecnico Giovanni Maria Angioj, con la foto “Ombre alla stazione”;
g) Ornella Marisa Zara, con la foto “Paesaggio”;
h) Massimo Pateri, con la foto “Vista da Monte Leone”;
i) Paolo Vaccargiu, con la foto “Piazza Venezia Chiesa Sacro Cuore”;
l) Giuseppe Angelucci, con la foto “Riflesso sull’acqua”.
Menzioni di merito
– Istituto tecnico Giovanni Maria Angioj, Carbonia;
– Istituto comprensivo Deledda – Pascoli, sede Cortoghiana;
– Istituto comprensivo Deledda – Pascoli via Balilla, sede Carbonia;
– Istituto comprensivo Satta, Carbonia.
“Segnalazioni della Giuria”
– Barbara Bernardini
– Roberto Carboni
– Stefano Casu
– CICC – Museo del carbone di Carbonia
– Pina Corona
– Sandra Devis Lakeman
– Corrado Maccioccu
– Nando Mannai
– Andrea Marotta
– Cinzia Melis
– Luciano Perinu
– Corrado Saba
Intenso weekend per la diciottesima edizione di Forma e Poesia nel Jazz, la rassegna organizzata a Cagliari dall’omonima cooperativa, che ha preso il via l’8 di questo mese e andrà avanti fino al 6 giugno. Domani, venerdì 22 maggio, alle 22.00, è di scena la cantante Eloisa Atti al Jazz’Art in via Lamarmora; sabato, tiene invece banco il Doctor 3, blasonato sodalizio artistico di Danilo Rea, Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra, in concerto al Teatro delle Saline (dopo il già annunciato trasferimento dall’Auditorium del Conservatorio dove era previsto in origine), con inizio alle 21,15 (biglietti a 22,50 euro, in prevendita al Box Office); domenica, a completare il fine settimana di Forma e Poesia nel Jazz, tappa al Lazzaretto, il centro culturale nel quartiere Sant’Elia, che a partire dalle 20 (e con ingresso gratuito) ospita i Musica ex Machina, formazione sarda composta da Guido Coraddu (pianoforte), Francesco Bachis (tromba), Mauro Sanna (basso elettrico) e Simone Sedda (batteria).
Nel corso della presentazione della guida della associazioni cittadine di volontariato, la guida alle associazioni, gruppi e movimenti di volontariato che operano nel capoluogo, edita da Sardegna Solidale, è stata annunciata questo pomeriggio la candidatura di Cagliari Capitale Europea del Volontariato.
«Il volontariato e le associazioni rappresentano un grandissimo patrimonio per la città. Per questo candideremo Cagliari a Capitale Europea del Volontariato», ha detto Giampiero Farru, presidente del Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale”. Il sindaco Massimo Zedda e l’assessore alle Politiche sociali Luigi Minerba, presenti all’iniziativa, hanno assicurato il sostegno dell’amministrazione alla candidatura che verrà presentata nei prossimi mesi da Sardegna Solidale al Centro Europeo del Volontariato con sede a Bruxelles, il quale a dicembre deciderà quali saranno le capitali per gli anni 2016 e 2017. Per il 2015 il riconoscimento di Capitale Europea del Volontariato è stato assegnato a Lisbona, che ha battuto la concorrenza di Napoli.
Per Farru «Cagliari ha tutti i numeri per ambire a questo traguardo e la guida che abbiamo pubblicato lo dimostra». Oggi in città operano 336 associazioni di volontariato, di cui 270 iscritte al registro regionale. Nel capoluogo sono attivi ottomila volontari sui circa quarantamila impegnati in tutta l’isola, a testimonianza della straordinaria vitalità della città sul fronte della solidarietà. Gran parte delle associazioni (ben 196) è impegnata nell’ambito sociale, mentre 61 sono le sigle che si occupano di volontariato culturale, 22 quelle impegnate sul fronte ambientale, mentre 15 hanno scelto la Protezione civile. In città sono attive anche associazioni che si occupano di cooperazione internazionale e diritti civili.
La guida presenta le schede sintetiche di ciascuna associazione, con i nomi dei responsabili, i recapiti, il numero dei soci attivi e di quelli sostenitori, nonché tutte le informazioni utili per mettersi in contatto con essa. «Le associazioni costituiscono una rete che rende Cagliari più forte ed accogliente» ha detto Nanda Sedda, referente del Sa.Sol Point 1 di Cagliari di Sardegna Solidale e curatrice della guida. «Questa pubblicazione, giunta alla sua terza edizione – ha aggiunto -, vuole essere uno strumento concreto offerto alle istituzioni perché possano rapportarsi sempre meglio con l’universo del volontariato.»
Intervenendo nel corso dell’iniziativa, in sindaco Zedda ha ringraziato i volontari per la loro azione a favore della città. L’assessore Minerba, sostenendo la candidatura di Cagliari Capitale Europea del Volontariato, ha invece annunciato l’avvio di diversi tavoli tematici riguardo le politiche sociali, l’ultimo dei quali sarà significativamente dedicato a settembre al tema del capitale sociale e dello sviluppo di comunità.
All’iniziativa hanno preso parte anche padre Salvatore Morittu (che con la sua associazione Mondo X fu uno dei pionieri nel 1980 a Cagliari nel campo dell’assistenza ai tossicodipendenti), il direttore della Caritas diocesana di Cagliari don Marco Lai e il presidente del Co.Ge Sardegna Bruno Loviselli, il quale ha ricordato l’importanza per le associazioni di rendere note le loro attività ad una platea sempre più vasta. A questo proposito il presidente Farru ha annunciato la stampa di altre 39 guide del volontariato, una per ogni centro presidiato da Sardegna Solidale attraverso i Sa.Sol Point. «In questo modo – ha concluso – avremo una fotografia perfetta di tutto il volontariato sardo.»
Mentre la Sardegna rimane l’unica regione italiana priva di una rete di distribuzione del metano e l’uscita dal progetto Galsi, pur non interrompendo il processo di metanizzazione già avviato con la realizzazione, attualmente in corso, delle reti urbane di distribuzione del gas, il cui completamento richiede la costruzione di una dorsale di trasporto e delle relative reti intermedie di collegamento, ha assicurato allungato i tempi, ieri il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ha firmato il decreto di autorizzazione unica del metanodotto di interconnessione Albania-Italia “Trans Adriatic Pipeline” TAP, il provvedimento definitivo che fa partire i lavori per la realizzazione dell’opera al fine di consentire l’apertura di una nuova rotta di approvvigionamento di gas prodotto nell’area del Caspio in Italia e in Europa.
«Il provvedimento – si legge in una nota del Mise – abilita la costruzione e l’esercizio dell’opera, sostituendo ogni altro atto formale di assenso delle altre amministrazioni intervenute nel procedimento, approvando il progetto e dichiarando altresì la pubblica utilità, indifferibilità e urgenza dell’infrastruttura, anche ai fini degli espropri. Il decreto stabilisce, infatti, che i lavori dovranno iniziare entro il 16 maggio 2016 e l’operatività dell’infrastruttura dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2020.
Il progetto, su cui è stata espressa la compatibilità ambientale con Decreto del Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare dell’11 settembre 2014, ha ottenuto il via libera da parte del Consiglio dei Ministri il 29 aprile scorso, dopo un esame comparativo di tutti gli interessi coinvolti.
Questi ultimi consistono, da una parte nella rilevanza energetica dell’opera ai fini della diversificazione degli approvvigionamenti, nella strategicità della stessa connessa all’attuazione dell’Accordo internazionale Grecia, Albania, Italia e nell’interesse comunitario alla sua realizzazione in quanto apertura di un nuovo corridoio di approvvigionamento dell’Unione Europea, e dall’altra nella tutela di una zona territoriale di rilevante valore per gli interessi ambientali e turistici, tenuto anche conto che il progetto ha avuto una istruttoria complessa, durata alcuni anni, che ne ha vagliato in maniera approfondita la compatibilità ambientale e di sicurezza.
Il progetto dovrà ora essere realizzato nel rispetto di tutte le prescrizioni stabilite dalle amministrazioni intervenute nel procedimento, e dovranno essere previste, in accordo con gli enti territoriali, le opportune misure per massimizzare le ricadute positive sull’economia del territorio e sulle attività locali.»
E ieri lo stesso ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ha firmato il decreto ministeriale che aggiorna il regolamento sui criteri per le gare di distribuzione gas. Il provvedimento, atteso da tempo, chiarisce ulteriormente il quadro normativo del mercato di distribuzione del gas che di fatto vedrà l’avvio delle gare da parte delle stazioni appaltanti per la scelta dei nuovi distributori in molte città italiane a tutto vantaggio della concorrenza e soprattutto dei clienti finali.
A partire da luglio verranno indette 32 gare per il rinnovo dei distributori in molte grandi città italiane tra cui Milano, Bologna, Torino, Padova, Siena, Parma, Pavia, Vicenza e Trento. Verso l’apertura del mercato del gas anche l’hinterland di Roma, Milano, Bologna e Torino.
Anche quest’anno il Servizio Dialisi Vacanze della ASL n. 7 di Carbonia garantisce la presa in carico di tutti i pazienti extra-regione che hanno fatto richiesta di essere assistiti per prestazioni dialitiche durante le loro vacanze estive nelle località del territorio.
Lo annuncia il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, con un comunicato pubblicato sul sito internet aziendale.
Il Servizio Dialisi Vacanze verrà erogato dal 2 giugno al 30 settembre nei Centri Dialisi dei Presidi Ospedalieri Sirai di Carbonia e Santa Barbara di Iglesias e per gli ospiti che alloggeranno nelle località costiere saranno disponibili anche i Centri Dialisi di Carloforte e Buggerru.
Per eventuali contatti e informazioni possono essere contattati i Centri Dialisi ai seguenti numeri:
Centro Dialisi Sirai Carbonia 0781 6683403; 0781 6683421
Centro Dialisi Santa Barbara Iglesias 0781 3922810; 0781 3922809; 0781 3922802
Centro Dialisi Carloforte 0781 857049; 0781 857389
Centro Dialisi Buggerru 0781 548121; 0781 548029
Il Centro Democratico chiede alla Regione di intervenire per risolvere la vertenza tra Asl 3 di Nuoro e PSSC.
Da marzo centinaia di dipendenti delle ditte Derichebourg e Polish House non ricevono lo stipendio. Si tratta di lavoratori di due imprese che fanno parte del raggruppamento Polo Sanitario Sardegna Centrale-Società di progetto Spa (PSSC), associazione che gestisce una lunga e importante serie di servizi per conto della Asl n° 3 di Nuoro. La Asl sta portando avanti un’azione di controllo e verifica nell’interesse pubblico, iniziativa che la PSSC sta strumentalizzando mettendo in atto un ingiustificato braccio di ferro le cui conseguenze negative si riversano sui lavoratori delle ditte coinvolte e sugli utenti del servizio sanitario.
L’Azienda sanitaria nuorese sostiene di avere già versato nelle casse della PSSC circa 40 milioni di euro per il pagamento di prestazioni che in parte non sono state ancora fornite; per contro la PSSC non avrebbe ancora pagato a sua volta le ditte Derichebourg e Polish House per i servizi da loro erogati; per questo motivo il pagamento degli stipendi di centinaia di dipendenti è bloccato da mesi.
«Riteniamo inaccettabile una simile situazione e chiediamo che la Giunta regionale, e in particolare l’assessorato della Sanità, intervenga prima di tutto per garantire le buste paga ai lavoratori che, pur non essendo alle dirette dipendenze della Asl, erogano comunque dei servizi indispensabili per il funzionamento del sistema sanitario locale – sostengono i consiglieri regionali Roberto Desini e Anna Maria Busia – in secondo luogo l’assessorato della Sanità e l’Esecutivo dovrebbero chiarire tempestivamente i rapporti intercorsi fra la Asl di Nuoro e PSSC, nell’ambito di una vicenda che, in base a quanto denunciato dalla stessa Asl n°3, ha degli aspetti quantomeno preoccupanti».
E’ stato sottoscritto oggi il “Protocollo d‘intesa per la ripresa dell’attività produttiva dello stabilimento Eurallumina e messa in sicurezza e bonifica del sito di stoccaggio dei residui delle lavorazioni”. Si tratta di un atto fondamentale che stabilisce le linee guida per la ripresa produttiva del primo anello della filiera dell’alluminio, per la gestione, nel rispetto delle normative di legge, dell’area destinata allo stoccaggio dei residui di lavorazione prodotti nel ciclo industriale.
Ne dà comunicazione, con un comunicato stampa, la RSU Eurallumina.
«Riguardo alle opere di messa in sicurezza eseguite nel sito di stoccaggio dal 2009 ad oggi, sotto l’egida e i finanziamenti del ministero dell’Ambiente – sottolinea la RSU Eurallumina -, il documento regola e sancisce la totale restituzione delle somme spese da Eurallumina, di fatto già avvenuta mediante apposita fidejussione. Un lungo iter che, per produrre il documento finale, vista la delicatezza degli argomenti, ha avuto una durata di quasi due anni, a testimonianza dell’attenzione al minimo dettaglio, al rispetto delle norme e alla tutela di tutti (ambiente, cittadini, lavoratori), che ha visto in primis il ministero dell’Ambiente (massima espressione tecnica in merito all’argomento “Ambiente”), il ministero dello sviluppo Economico e, a seguire, la regione Sardegna, l’ex provincia di Carbonia Iglesias, il comune di Portoscuso, il Consorzio industriale, l’Arpas e, infine, Eurallumina, arrivare alla condivisione dell’intesa, a cui ha dato un determinante sostegno il coordinamento del Piano Sulcis. Tutti gli enti coinvolti, dalla Regione agli enti locali, hanno prodotto prima della firma ufficiale e per ulteriore legittimazione, delle apposite delibere, ultimo vaglio e verifica, a garanzia sigillo di trasparenza e garanzia. Il documento inoltre farà parte della prossima istanza di dissequestro delle Aree “A” e “B” del sito di stoccaggio (mentre l’Area C e la sala pompe erano già state dissequestrate lo scorso novembre) e pervenire così al completo esercizio e affidamento del sito per i fini operativi industriali. E’ in fase avanzata anche la caratterizzazione dell’Area “D” (il settore di nuova espansione), Domani, venerdì 22 maggio, si svolgerà presso la divisione ambientale dell’ex Provincia, la verifica di un’integrazione elaborata tra Arpa ed Eurallumina e si andrà avanti con le attività legate alle autorizzazioni.»
«Sempre i dirigenti del settore ambientale dell’ex Provincia, amministrata da Giorgio Sanna, dopo l’ acquisizione del verbale emanato dal ministero dell’Ambiente, venerdì 15 maggio, hanno deliberato il definitivo nulla-osta per le prove tecniche sull’impianto T.a.r.i. (trattamento acque reflue industriali). Previa richiesta al comune di Portoscuso e obbligatorio nulla-osta concesso dal magistrato competente (pervenuta mercoledì 13 maggio), sono iniziati i lavori per mettere in opera quanto necessario per eseguire i test sull’impianto T.a.r.i., che dovrebbero concludersi presumibilmente entro la settimana prossima. A quel punto, si dovrà stabilire, in coordinamento con la ditta che si occupa del trattamento delle acque, la data nella quale si eseguirà materialmente l’innesto alla linea dalla quale spillare l’ acqua necessaria ai test dell’impianto.»
«Dai primi giorni di giugno gli operatori Eurallumina della sezione che si occuperà della gestione dell’impianto T.a.r.i., seguiranno dei corsi di sicurezza e aggiornamento sulle operazioni che dovranno svolgere. Le prove tecniche avranno durata 60 giorni, se produrranno esito positivo, si procederà al completo ritorno alla gestione diretta di Eurallumina per quanto riguarda emungimento e trattamento acque di falda, passaggio altrettanto fondamentale per la ripresa produttiva.»
«I lavoratori e le lavoratrici – annuncia la RSU Eurallumina – si riuniranno nuovamente mercoledì 27 maggio dove, per preparare la presentazione pubblica del progetto per la realizzazione dell’impianto di cogenerazione di energia, che si svolgerà il giorno seguente (28 maggio), alle 15,30, presso la Sala convegni del Consorzio industriale. L’impianto – sottolinea la RSU Eurallumina – garantirà il totale fabbisogno di energia, sarà di ultima generazione (progettato e strutturato mediante le migliori tecnologie disponibili), e garantirà un netto miglioramento dell’impatto ambientale dello stesso. Per la sua costruzione, verranno utilizzati oltre 200 lavoratori degli appalti e, a regime, occuperà nella ripresa delle produzioni, 357 lavoratori diretti (circa 70 nuove assunzioni) e 150 nel sistema delle manutenzioni, oltre ai servizi, mense, trasporti, fornitori e indotto, un tanto atteso cambiamento di rotta per l’economia del territorio ormai allo stremo delle forze. Il piano industriale di riavvio prevede complessivamente 188 milioni di investimenti.»