26 July, 2024
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L’intervento del presidente, Gianfranco Ganau, ha aperto, nell’Aula del parlamento regionale, i lavori del convegno “partiti e democrazie in movimento”, promosso dal dipartimento di storia, beni culturali e territorio dell’università di Cagliari, dalla Società italiana di studi elettorali, da “Candidate and leader selection” e patrocinato dal Consiglio regionale della Sardegna.

Nel suo discorso di saluto, il presidente dell’assemblea sarda ha ricordato il ruolo fondamentale dei partiti nell’attuale sistema democratico («ho difficoltà ad immaginare un sistema democratico senza i partiti e senza che i partiti svolgano quel ruolo di rappresentanza delle istanze e quelle funzioni di mediazione  che gli sono stati propri, riconosciuti dalla Costituzione») ed ha rivolto critiche all’attuale legge elettorale regionale («una pessima legge, nata in una logica di autoconservazione che non è riuscita, colpevolmente, a garantire una rappresentanza di genere ma neanche quella territoriale»).

L’assessore degli Affari Generali, Gian Mario Demuro, ha invece portato il saluto dell’esecutivo regionale e del presidente della Giunta, Francesco Pigliaru. L’assessore, nella sua breve relazione, ha ripreso il tema della legge elettorale per ribadirne i limiti e per affermare che il futuro dei parlamenti regionali dipende in larga misura dalle norme che ne regolano l’elezione. «Serve una buona legge elettorale – ha proseguito Demuro – che sappia coniugare governabilità, rappresentanze territoriali e la parità di genere».

In conclusione del suo intervento, Gian Mario Demuro, ha ricordato «il recente successo dello “Scottish national party” alle elezioni in Gran Bretagna, per evidenziare le peculiarità politiche della realtà sarda, caratterizzata da una forte presenza di forze autonomiste che – così ha affermato il delegato alle Riforme – rappresentano un pezzo della maggioranza che governa la Regione sarda».

I lavori del convegno proseguono con le relazioni di docenti ed esperti, tra le quali, quelle di Roberto d’Alimonte, docente della Luiss; Mauro Calise, dell’Università di Napoli e Paolo Segatti dell’Università di Milano. Il dibattito è moderato da Alessandra Sardoni, giornalista de “La 7” e presidente dell’associazione stampa parlamentare.

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Sette preghiere per benedire, secondo sette differenti riti religiosi, un pasto comune. Si è concluso con questo gesto altamente simbolico l’incontro “Il cibo dello spirito nella Carta di Milano”, che si è tenuto questa mattina al Teatro della Terra, al Parco della Biodiversità di Expo Milano 2015. Un appuntamento all’insegna del dialogo e della condivisione, che ha visto protagonisti i rappresentanti delle maggiori tradizioni religiose del mondo.

Sono intervenuti il vicario episcopale della Chiesa Cattolica Ambrosiana mons. Luca Bressan, l’Imam Hamid Abd al-Qadir Distefano della Coreis (Comunità Religiosa Islamica Italiana), il pastore Giuseppe Platone della Chiesa Evangelica Valdese, il rabbino Elia Richetti, la cappellana della Chiesa Anglicana Vickie Sims, il vice presidente dell’Unione Induista Svamini Hamsananda Ghiri, e il monaco buddhista tibetano Tenzin Khenze. Ha partecipato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina.

Sostenibilità nella produzione alimentare e rispetto dell’ambiente sono stati i temi al centro del dibattito, organizzato in occasione della Giornata ONU dedicata alla Diversità culturale per il Dialogo e lo Sviluppo. Ogni ospite ha portato la propria testimonianza e la propria esperienza per dare un contributo spirituale alla grande sfida aperta dal tema dell’Esposizione Universale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, partendo dall’assunto condiviso del cibo come valore da non sprecare perché sostentamento per il corpo e per l’anima.

L’incontro di oggi rappresenta un momento importante nel percorso di costruzione della Carta di Milano, che proprio al dialogo interreligioso ha dedicato uno dei 42 tavoli che hanno animato il grande appuntamento delle “Idee di Expo”, che si è tenuto all’Hangar Bicocca di Milano nel mese di febbraio.

L’iniziativa è stata promossa da ExpoNet, il magazine ufficiale di Expo Milano 2015, che negli scorsi mesi ha coinvolto i rappresentanti presenti oggi e quelli di altre confessioni religiose – tra cui il parroco della Chiesa Ortodossa Greca Vitsos Theophilaktos, e il parroco della Chiesa Armena Tovma Khachatryan – per approfondire i temi della sicurezza alimentare e dello spreco.

Tripadvisor x Parco La Maddalena

Il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena ha ottenuto il riconoscimento da TripAdvisor con il Certificato di eccellenza 2015, #COE15 grazie alle recensioni positive pubblicate sul portale di viaggi più famoso al mondo.

Questo risultato premia la natura incontaminata dell’Arcipelago, un sito di grande bellezza e unicità agli occhi degli utenti.  526 recensioni “eccellenti”, un totale di 619 con le quali i viaggiatori hanno espresso il loro parere più che positivo nei confronti del Parco Nazionale. Sono aumentati i post da parte dei turisti stranieri che, ammaliati dai colori e profumi dell’Arcipelago, descrivono con entusiasmo i paesaggi delle isole paragonandole alle spiagge caraibiche, consigliandole come tappa obbligatoria del nord Sardegna.

«Soltanto due anni fa il Parco, ad un anno dalla sua iscrizione, aveva ottenuto il primo posto per  migliore attrazione turistica della Sardegna – ha dichiarato il presidente Giuseppe Bonanno -. Questo certificato da valore all’Arcipelago, alle sue particolarità, alla sua natura incontaminata che l’Ente Parco ogni giorno cerca di preservare e di promuovere con piccole iniziative come questa.»

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L’Amministrazione comunale di Iglesias, d’intesa con il Comitato cittadino per il centenario della Grande Guerra, onorerà la memoria dei caduti militari, civili, internati e prigionieri di guerra nella giornata di domenica 24 maggio 2015, a partire dalle ore 9.00, attraverso una serie di iniziative che si svolgeranno in città.

Il programma è il seguente: alle ore 9.00, raduno partecipanti nella Piazza Brigata Sassari; alle ore 9.30, Messa in suffragio di tutti i Caduti, con omaggio floreale al monumento Brigata Sassari; alle ore 10.15, corteo dalla Piazza Brigata Sassari alla Piazza Oberdan e deposizione di una corona in memoria dei caduti. Interventi delle autorità; alle ore 11.30, infine, inaugurazione della mostra presso la sede dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, in via Gramsci n. 13.

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Alla squadra degli Chef Ambassador di Expo Milano 2015 si aggiunge il pluripremiato Antonino Cannavacciuolo.

Dotato di forte personalità ed enorme carisma, lo chef è diventato famoso per aver condotto la versione italiana di “Cucine da Incubo” e per il libro “In Cucina Comando io”, che gli hanno permesso di mostrare tutto il suo talento e lo hanno reso uno degli chef più amati d’Italia. 1Expo Milano 2015 – spiega il nuovo Ambassador – è una grande opportunità per il Paese: abbiamo grandi prodotti e quando all’estero assaggiano i nostri piatti dicono ‘wow!’».

Di alimentazione e cibi nostrani Antonino Cannavacciuolo è appassionato: «Nascere a Napoli, secondo me, per un cuoco è una fortuna; inizi da bambino per gioco e per mancanza di giocattoli usi gli ingredienti».

Per questo motivo, a Expo Milano 2015 ha deciso di aggiungere il limone: «Ho pensato a questo alimento, per i tanti usi che se ne possono fare. Per la tradizione campana il limone è tutto: un medicinale, un dessert, un rinfrescante, un aroma. È proprio un bell’ingrediente e oggi lo voglio portare ad Expo perché se lo merita».

Lo chef è sempre stato sensibile ai problemi alimentari legati alla povertà e allo spreco: «Oggi senti statistiche mondiali da brivido. Quando pensi che nel lavoro si butta molto, realizzi che basterebbe un po’ più d’impegno per dar da mangiare a tante persone».

«Antonino Cannavacciuolo è uno chef conosciuto e apprezzato in tutta Italia, in grado di mixare le sue indiscusse doti enogastronomiche con la ricerca di una cucina di alto livello e ricca di materie prime che si rifanno ai sapori mediterranei – dice Rossella Citterio, direttore della Comunicazione di Expo Milano 2015 -. La sua notorietà sarà importante per divulgare con sempre maggior convenzione il messaggio dell’Esposizione Universale: garantire cibo sano, sicuro e sostenibile per tutti.»

Sono state consegnate stamane, in Consiglio regionale, le medaglie di riconoscimento agli uomini del nucleo subacqueo della Guardia costiera di Cagliari.

«Un gesto semplice – ha detto il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau – per testimoniare gratitudine e riconoscenza verso chi opera quotidianamente nell’interesse della Sardegna e del Paese, in condizioni difficili e complicate ma sempre con grande responsabilità, un alto senso del dovere e una straordinaria professionalità.»

Le medaglie ricordo sono state consegnate al tenente di vascello, Gianni Dessì e agli uomini del IV nucleo sommozzatori della Guardia costiera di Cagliari, Rocco Pillon, Marco Claudio Esposito, Gabriele Barricella, Francesco Bosco e al capo infermiere, Giuseppe Trombetta, protagonisti della missione del 3-6 ottobre 2013 a Lampedusa per  il recupero delle salme di 364 persone, a seguito del naufragio di una imbarcazione carica di migranti provenienti dalle coste del Nord Africa.

La complessità della missione (il natante era adagiato su un fondale di circa 50 metri) è stata sottolineata dal comandante generale del corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera, l’ammiraglio ispettore capo, Felicio Angrisano, che ha ricordato la tragedia del 2013 quando i migranti, per far notare la loro presenza alle altre imbarcazioni in navigazione, diedero fuoco ad una coperta intrisa di gasolio, provocando così l’incidente che portò al naufragio del peschereccio. «Sarebbe bastato un semplice razzo di soccorso del costo di 25 euro – ha spiegato l’ammiraglio ispettore capo – per evitare il dramma». «Ma quel peschereccio inabissatosi col suo carico di vittime innocenti – ha proseguito Angrisano – ci dimostra che pur di conseguire un risparmio irrisorio c’è chi può arrivare ad attribuire ad una vita umana un valore inferiore ai 0.06 centesimi di euro».

All’incontro istituzionale negli uffici della presidenza del Consiglio regionale, hanno inoltre partecipato il direttore marittimo della Sardegna centro-meridionale, capitano di vascello, Vincenzo Di Marco; l’aiutante di bandiera del comandante generale, il tenente di vascello, Marco Genta; l’ufficiale addetto al direttore marittimo, il tenente di vascello subacqueo, Pietro Alfano; il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu, che è stato ringraziato pubblicamente dal presidente Ganau per aver proposto la consegna dei riconoscimenti agli uomini della Guardia costiera di Cagliari.  

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Una nota pubblicata questa mattina nel sito internet della Regione, precisa che la gara per il mutuo da 700 milioni di euro da destinare al Piano Infrastrutture non è conclusa: si è chiusa solo la prima fase, quella della manifestazione d’interesse, che è appunto solo lo step preliminare e non preclude in alcun modo l’eventuale partecipazione alla gara vera e propria che si è appena aperta con l’invio degli inviti alle banche.

La gara si chiuderà invece il 12 giugno: solo allora verranno aperte le buste. Nel caso in cui non ci fossero offerte da parte delle banche private, la Regione contrarrà il mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti alla quale, precisa ancora l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, «avremmo potuto ricorrere sin da subito, perché la legge ce lo consente, senza bandire alcuna gara. Abbiamo deciso di coinvolgere le banche per due motivi: primo per provare a spuntare un tasso d’interesse il più vantaggioso possibile per far risparmiare i sardi, dunque solo ed esclusivamente nell’interesse delle casse pubbliche. Secondo – sottolinea il vicepresidente della Giunta – per dare, in un’ottica di attenzione alla concorrenza, un’opportunità agli istituti di credito che operano in Sardegna e un segnale al mercato, pur nella consapevolezza che con tassi di mercato così bassi non è facile che istituti privati possano offrire condizioni più vantaggiose di quelle della Cdp. Nonostante questa consapevolezza, stiamo provando a far risparmiare i sardi, tant’è che nell’articolo 4 comma 2 della Finanziaria c’è scritto chiaramente che la Regione avrebbe preso in considerazione solo offerte con tassi d’interesse più vantaggiosi di quelli della Cdp».

Per quanto riguarda la Cassa Depositi e Prestiti, «i contatti con l’Assessorato sono quotidiani, c’è un’interlocuzione continua che non si è mai interrotta» dice ancora l’assessore Paci. Che sulla durata del mutuo spiega: «Non ci sono difficoltà né ostacoli né altri fantomatici misteri. È molto semplice: la Cdp ha un prodotto standard che prevede l’erogazione in cinque anni. Noi abbiamo spiegato che per realizzare infrastrutture pubbliche cinque anni sono troppo pochi e abbiamo chiesto un tiraggio su otto anni. In entrambi i casi la restituzione del mutuo è prevista in 20 anni».

«La situazione è chiara e lineare – conclude Raffaele Paci -. Stiamo rispettando iter e tempi, non ci sono ritardi e il Piano Infrastrutture si farà. Tutto il resto sono sterili, inutili polemiche da campagna elettorale messe in piedi da chi ha solo ed esclusivamente interesse a remare contro una Giunta che invece sta finalmente cambiando la Sardegna, dopo averla trovata in condizioni disperate. Il Piano infrastrutture, che ora è all’attenzione della Commissione Consiliare, è un intervento atteso e apprezzato da tutte le associazioni e i sindacati, perché finalmente aiuterà in modo determinante a superare il gap infrastrutturale che l’Isola da sempre subisce imprimendo allo stesso tempo una svolta all’economia sarda, duramente provata dalla crisi e dall’incapacità di chi ci ha preceduto.»

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La Giunta regionale esaminerà le linee strategiche del Piano Energetico Regionale entro la prima decade di giugno. Lo ha reso noto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, nel corso di un incontro, svoltosi in viale Trento a Cagliari, con i segretari regionali e territoriali FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL, UILTEC-UIL per esaminare le problematiche legate allo sviluppo del settore industriale, e in particolare del comparto chimico, in Sardegna. Le linee strategiche del PEARS prevedono la metanizzazione dell’isola con l’obiettivo di garantire elevati livelli di sicurezza nell’approvvigionamento e costi vantaggiosi per le aziende e i cittadini nel più breve tempo possibile.

«Stiamo mantenendo fede agli impegni presi – ha detto l’assessore Piras – la Giunta farà scelte rapide nell’interesse dei sardi e della Sardegna. La questione energetica è strategica per disegnare il rilancio dell’industria nella nostra regione. La determinazione dell’esecutivo è testimoniata anche dall’impegno profuso per ottenere la proroga dell’essenzialità per le centrali elettriche sarde, un risultato che non era affatto scontato.»

L’assessore dell’Industria ha annunciato inoltre che verrà presto avviato un confronto con tutti gli interlocutori istituzionali sul progetto di sviluppo industriale della Sardegna.

«Abbiamo un nostro piano, una nostra idea di riconversione manifatturiera – ha concluso l’assessore Piras – che deriva dalle numerose misure del Piano Regionale di Sviluppo dedicate alle imprese. Vogliamo sottoporla all’attenzione di imprenditori, sindacati ed enti locali, e arricchirla con il loro contributo. È una base di partenza innovativa, una scelta di metodo che, nel nostro intento, dovrà portare a soluzioni condivise”.

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, hanno incontrato una delegazione della Coldiretti guidata dal presidente regionale, Battista Cualbu e dal direttore, Luca Saba. I temi affrontati sono stati la nuova Politica agricola comune (Pac), i pagamenti dell’indennità compensativa e la chiusura delle assegnazioni del carburante agricolo agevolato.

«C’è la nostra più ampia disponibilità al confronto – ha detto Francesco Pigliaru -, un confronto che ci permetta di trovare le soluzioni alle problematiche del mondo agricolo sardo: comparto in cui crediamo enormemente e su cui stiamo investendo risorse ed energie.»
Per quanto riguarda il superamento dei ritardi dell’ente pagatore nazionale, evidenziati dai rappresentanti di Coldiretti, il presidente Pigliaru ha dichiarato la disponibilità a intervenire direttamente con il governo, «proponendo un supporto dei tecnici dell’Agenzia regionale Argea per accelerare il disbrigo delle pratiche».

Nel corso dell’incontro si è parlato inoltre di refresh dei suoli agricoli, Piano di sviluppo rurale 2014-2020, agnello di Sardegna Igp, filiera della patata, disciplinari di produzione dei culurgiones, comparto ovicaprino, prezzo del latte, internazionalizzazione e conquista di nuovi mercati. La volontà a collaborare è stata ribadita da Elisabetta Falchi, che ha spiegato come «gli uffici dell’assessorato stiano lavorando per superare i ritardi nei pagamenti dei premi e delle assegnazioni del gasolio. Lo stesso si sta facendo con Bruxelles per chiudere quanto prima la partita del prossimo Psr, così da far partire al più presto i bandi, compreso quello dell’indennità compensativa».

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Sono stati compiuti passi in avanti nella soluzione della vertenza Energ.It dopo l’avvio delle procedure di licenziamento da parte dell’imprenditore. È quanto emerso nel corso di un incontro, convocato ieri mattina dall’assessorato dell’Industria, al quale hanno partecipato i rappresentanti dell’azienda e dei sindacati e, in rappresentanza dell’assessore Maria Grazia Piras, il capo di gabinetto Massimo Cugusi. Energ.it ha confermato di voler mantenere il proprio radicamento in Sardegna e di voler valorizzare il patrimonio professionale e tecnologico dell’azienda.

I sindacati, dal canto loro, si sono dichiarati pronti a collaborare per trovare una soluzione che consenta di intervenire concretamente sulla riduzione del costo del lavoro. L’Assessorato ha auspicato il ritiro dei licenziamenti individuali e la prosecuzione del dialogo finalizzato per individuare strumenti alternativi nell’ambito degli ammortizzatori sociali, ai quali Energ.it potrebbe avere accesso. La conferma dell’azienda di voler restare in Sardegna assume particolare valenza, anche nella prospettiva del possibile ingresso in tempi brevi nel capitale sociale di un nuovo socio di rilievo nazionale che, attraverso nuove risorse finanziarie, tecnologiche e di nuovo mercato, potrebbe assicurare una nuova e concreta prospettiva di rilancio dell’azienda. L’Assessorato ha confermato, infine, la piena disponibilità a favorire i percorsi di soluzione dei problemi e ad analizzare con particolare attenzione il piano industriale che Energ.it presenterà nei prossimi mesi.