26 July, 2024
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Si è appena conclusa la presentazione nella Milano di Expo di Sulcis Lab, avvenuta in anteprima alla Fabbrica del vapore, all’interno della Mostra “SHARING DESIGN-GREEN UTOPIA” realizzata da Milano Makers e in co-produzione con il comune di Milano, dal 14 aprile all’8 maggio 2015.

La collezione ha riscosso un grande successo tanto da essere richiesta da operatori del settore per la sua immediata commercializzazione, creando così interesse per tutto il territorio.

In questa occasione I giovani designers di Sulcis Lab sono stati selezionati da “Cagliari Capitale italiana della cultura 2015” per il prossimo appuntamento del Bjcem (Biennale Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo) che si svolgerà dal 22 ottobre al 22 novembre a Milano.

L’evento, titolato Arte Sardegna in Black, che avrà luogo il prossimo 14 giugno, sarà incentrato sul connubio arte-moda-design-artigianato,  e sarà un happening che avverrà nella prestigiosa location del Parco della Musica e del THotel a Cagliari. Durante la serata verranno premiati i migliori artisti, i migliori artigiani e si terrà una cena di gala a scopi benefici. La stessa combinazione arte-artigianato sarà protagonista nel prossimo mese di settembre al padiglione Sardegna all’Expo 2015.

Il progetto è stato realizzato dai Rotary Club di Carbonia, Cagliari ed Iglesias in collaborazione con lo IED (Istituto Europeo di Design) di Cagliari. Fortemente innovativo, ha portato con grande successo l’artigianato del Sulcis al Salone del Mobile di Milano in concomitanza con Expo 2015. 

A) Promuovere le risorse dell’artigianato artistico e tradizionale, in un’area che recentemente ha subito la recessione con la chiusura di innumerevoli aziende del polo industriale di Portoscuso, con una disoccupazione giovanile altissima.

B) Riscoprire il “saper fare”, ben consapevoli però della globalizzazione e dei “nuovi saperi” in un territorio come la Sardegna, famoso per i suoi prodotti di qualità.

C) Scoprire giovani talenti e orientarli ad assimilare e rileggere le tradizioni del territorio in funzione di future startup.

Il progetto intende promuovere una nuova sinergia tra gli artigiani del Sulcis, portatori di conoscenza, esperienza e sapere da tramandare nel tempo ed i giovani designer che hanno proposto forme e modelli innovativi in sintonia con le esigenze del mondo espressivo e produttivo contemporaneo, sempre più orientato alle auto produzioni.

Attivare un processo di valorizzazione del prodotto-territorio formando un network d’imprese dell’artigianato artistico e tradizionale che agisca con una duplice strategia.

1) la promozione-commercializzazione dei manufatti e prodotti tipici legati alla tradizione locale per favorire lo sviluppo di produzioni di nicchia dirette ad un mercato selezionato.

2) l’organizzazione strutturata di artigiani, conoscitori di tradizioni ed antichi mestieri a rischio di estinzione, con elevata professionalità e qualità dei manufatti, capaci di agire in team.

Attraverso diversi workshop di lavoro comune tra studenti, docenti e artigiani dei vari settori manifatturieri sono a selezionare una collezione di oggetti tra design e artigianato dedicati alla tavola. L’altissima qualità degli oggetti prodotti si deve alla collaborazione con IED Cagliari Product Design coordinatrice Annalisa Cocco, “Compasso d’oro 2012”. Curatrice di tutto il progetto Olga Bachschmidt.

GRUPPO_Berruto Magri Arrighetti Bonitta Bosetti Birarelli Piano

È con la firma del manifesto “Joy of Moving. It’s time to move kids together” che giocatori, tecnici e dirigenti hanno concluso l’incontro di presentazione della stagione 2015 delle Nazionali Azzurre di volley.

All’incontro sono intervenuti il Presidente Fipav Carlo Magri, il direttore comunicazione e pubbliche relazioni di Ferrero Italia Raoul Romoli Venturi e il commissario tecnico della Nazionale femminile Marco Bonitta. Hanno partecipato le pallavoliste Caterina Bosetti e Valentina Arrighetti, il commissario tecnico della Nazionale maschile Mauro Berruto e i giocatori Emanuele Birarelli e Matteo Piano.

«Inaugurare la stagione agonistica delle nazionali italiane di pallavolo in Expo 2015 – ha spiegato il presidente di Fipav Carlo Magri – è per noi un’occasione unica e speciale. Sono convinto che un evento come questo riesca a rappresentare il meglio dell’Italia e noi oggi contribuiamo presentando le nostre eccellenze azzurre: la Nazionale Maschile e la Femminile.»

L’area Kinder+Sport è dedicata ai bambini e alle famiglie, in cui è presente un percorso educativo all’insegna del movimento e della fantasia dove vivere l’esperienza della gioia di muoversi. L’intero spazio è stato concepito come un “giardino motorio”, per stimolare lo sviluppo fisico, cognitivo e sociale dei bambini.

«Kinder+Sport è la casa dello sport e per questo è anche la vostra casa», ha aggiunto il direttore comunicazione e pubbliche relazioni di Ferrero Italia Raoul Romoli Venturi, rivolgendosi al presidente di Fipav, ai due commissari tecnici e agli atleti presenti.

A partire da venerdì 15 maggio 2015 e fino alle 14.00 del 30 giugno 2015, potranno essere presentati i progetti di servizio civile nazionale da realizzarsi in ambito regionale per i quali verranno impiegati 96 volontari.
Tutti i progetti, redatti secondo le modalità contenute nel “Prontuario”, dovranno essere presentati alle competenti Amministrazioni esclusivamente in modalità online, tramite il caricamento sul sistema informatico Helios, e la domanda di presentazione dovrà essere firmata digitalmente e trasmessa via posta elettronica certificata (Pec).
Gli enti iscritti alla sezione A – Regione Sardegna dell’ Albo del Servizio civile nazionale, che intendano presentare i progetti con sedi di attuazione nell’ ambito del territorio regionale, dovranno inoltrarli esclusivamente alla Regione Autonoma della Sardegna – Direzione generale della Presidenza- Servizio elettorale, volontariato e pari opportunità tramite posta elettronica certificata al seguente indirizzo: pres.serviziocivile@pec.regione.sardegna.it.

Arrivano nuove risorse per la sistemazione del porto di Buggerru. Su proposta del presidente Francesco Pigliaru, di concerto con gli assessori della Programmazione e dei Lavori pubblici, Raffaele Paci e Paolo Maninchedda, la Giunta regionale ha destinato oggi 7,5 milioni di euro per la messa in sicurezza permanente del porto, danneggiato dai continui interramenti. Il piano di fattibilità, la progettazione e la realizzazione degli interventi, sono resi possibili grazie alla riprogrammazione di 5 milioni delle risorse del Piano Sulcis e 2,5 milioni derivanti dal mutuo regionale. L’opera è compresa nei Contratti di Sviluppo.

 

Porticciolo Buggerru 3 copia

Approvate le Linee guida sui paesaggi industriali della Sardegna. Il provvedimento, proposto dall’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, di concerto con l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, si inquadra negli indirizzi della pianificazione paesaggistica regionale, suggerendo accorgimenti progettuali per minimizzare l’impatto di nuovi insediamenti. Gli obiettivi sono la sostenibilità ambientale, la qualità percettiva, l’integrazione territoriale, la conservazione e valorizzazione del territorio. Elemento di semplificazione per una buona progettazione, le Linee guida – che anticipano eventuali segnalazioni e osservazioni del Savi e dell’Ufficio Tutela del Paesaggio – rappresentano anche un supporto diretto per amministrazioni locali, progettisti, pianificatori e valutatori. Sempre su proposta dell’assessore Erriu, è stato approvato lo scioglimento del Consiglio comunale di Nuragus e la nomina dell’ingegner Pietro Denti a commissario straordinario.
Su proposta de presidente Pigliaru è stato prorogato l’incarico del commissario straordinario dell’Enas Giuseppe Verona per non più di tre mesi, proroga finalizzata esclusivamente alla approvazione dello statuto dell’Ente. Su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda è stato poi approvato il bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-2017 dell’Ente Acque della Sardegna proposto dal Commissario straordinario.
Via libera definitivo, dopo il passaggio in Consiglio regionale, alla delibera proposta dall’assessore Raffaele Paci sul Fondo regionale di garanzia destinato alle Piccole e medie imprese sarde per gli adeguamenti normativi e procedurali.
Su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi sono stati nominati i componenti del Collegio dei revisori dei conti dei Consorzi di Bonifica. Si tratta di Remigio Sequi, Silvio Giorgio Mereu e Luca Giovanni Poddie nell’Oristanese; Olivia Maria Annunziata Navone, Lidia Sanna e Luciano Ledda nella Gallura; Antonio Mele, Giuseppe Graziano Solinas e Antonio Loi nella Sardegna Centrale e Sebastiana Bulla, Stefano Pittalis, Giuseppina Sanna per il Nord Sardegna.
È stata inoltre autorizzata la liquidazione del saldo in regime de minimis per la ricostruzione di opere e impianti agricoli in seguito a danni causati da eventi eccezionali.
Secondo stralcio dei contributi per le manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico, su proposta dell’assessore Francesco Morandi. Si tratta della messa a bando degli eventi non finanziati con la delibera dello scorso marzo. Nuovi criteri e requisiti, tra cui anche un punteggio per la compatibilità ambientale, per creare un cartellone regionale di iniziative da marzo a ottobre, suddiviso in spettacolo, musica, folk, turismo culturale, enogastronomico, religioso, cinema, artigianato, manifestazioni sportive e automobilistiche. Al bando, che sarà pubblicato nei prossimi giorni, potranno partecipare associazioni ed enti pubblici, per iniziative che saranno finanziate fino ad esaurimento del budget.
Palazzo della Regione 2 copia

 

Raffaele Paci 12 copia

L’assessore regionale della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, ha illustrato ieri a Cagliari, nel corso del convegno organizzato da Confartigianato “La piccola impresa e la necessità di sostegno finanziario: il ruolo dei Confidi, delle Banche, della Regione”, i quattro i principi base della riforma dei Consorzi fidi: premialità per incentivare i Consorzi, regole chiare e uniformi per tutti, rendicontazione efficace e rete di sicurezza.

«Stiamo intervenendo per facilitare l’accesso al credito attraverso i nostri sistemi di garanzia: le imprese sarde hanno bisogno di Confidi sani, in grado di svolgere il ruolo di aiuto e sostegno nel processo di investimento – ha spiegato l’assessore Paci -. In ogni campagna elettorale, da anni si sente parlare di riforma dei Confidi, non si è mai fatto niente. Noi lo stiamo facendo, da un anno, incontrandoci decine di volte per cercare un risultato il più possibile condiviso. Stiamo riorganizzando un sistema che non riesce più a dare risposta alle esigenze delle imprese – ha sottolineato ancora Paci -. L’obiettivo del nostro disegno di legge è razionalizzarlo, modernizzarlo e renderlo più efficiente per garantire e migliorare l’accesso al credito delle medie, piccole e micro imprese sarde e dei liberi professionisti. Allo stesso tempo, garantiamo ai Confidi un adeguato supporto regionale, rafforzando i meccanismi virtuosi di impiego delle risorse pubbliche e regolarizzando l’erogazione dei contributi pubblici.»

L’assessore Paci ha poi annunciato che si sta già pensando alla programmazione dei fondi europei 2014-2020. «È importante anche il ruolo delle banche, sono istituti privati quindi non possiamo dire noi quello che devono fare, ma certamente possiamo fare in modo che anche le banche siano partecipi di questa ripresa dell’accesso al credito. In Europa siamo in una fase di grande liquidità, al sistema delle banche affluisce grande liquidità ed è importante che le banche facciano arrivare queste risorse alle imprese e non li tengano sotto forma di buoni del tesoro. In questo la Regione può svolgere e sta svolgendo un ruolo importante».

Il percorso della riforma è iniziato ufficialmente lo scorso 27 febbraio con la costituzione del Fondo Unico da 5 milioni di euro approvato con la manovra finanziaria. Subito dopo, una serie di incontri fra Regione e Consorzi. Obiettivo della riforma, dar vita entro giugno a un sistema Confidi sano, che vuol dire imprese che possono operare meglio sul mercato a vantaggio dell’intera economia regionale, cosa strategica e fondamentale soprattutto in un momento di crisi come questo, in cui l’attuale sistema dei Confidi non riesce più a dare risposte adeguate. Il disegno di legge con la riforma è stato approvato dalla Giunta lo scorso 31 marzo. Tre le novità fondamentali: il fondo unico che sostituirà i precedenti tre, collocati presso gli assessorati del Lavoro, dell’Artigianato e Commercio e dell’Industria, destinato a integrare i fondi rischi dei Confidi. Seconda novità, il Fondo di stabilizzazione, volontaristico per cercare di prevenire i rischi di sistema, in particolare l’effetto domino dopo la caduta di un consorzio: non un fondo di salvataggio ma di prevenzione di eventuali crisi: a regime, i contributi saranno erogati solo ai Consorzi che aderiranno ma per i primi 18 mesi dall’entrata in vigore della legge questa clausola resterà congelataTerza e ultima novità, l’Osservatorio Confidi. Ne faranno parte tre dirigenti dell’amministrazione regionale, un esponente della Sfirs e uno dei Consorzi Fidi.

Il ministero della Salute ha dato il via libera alla movimentazione dei capi bovini dalla Sardegna verso il resto d’Italia.

«Il Ministero – ha detto l’assessore della Sanità Luigi Arru – ha dato finalmente questo pomeriggio risposta positiva alle nostre pressanti richieste. Da oggi non ci saranno più ostacoli per il trasporto dei capi bovini sani, e rigorosamente controllati, verso il resto dello Stivale. Un risultato positivo per la Sardegna e per gli allevatori che avranno così la possibilità di riaprire questo importante canale commerciale.»
I bovini potranno essere esportati dagli allevamenti sardi verso il mercato italiano se vaccinati con il sierotipo1 contro la febbre catarrale (blue tongue) e dopo essere stati sottoposti al test pcr nei 7 giorni precedenti alla movimentazione.
Il Ministero pone inoltre come condizione fondamentale il nulla osta del servizio veterinario di destinazione almeno 48 ore prima della partenza. E ancora, che vi sia totale assenza di circolazione virale, anche solo sospetta – nei 30 giorni antecedenti la movimentazione – riscontrata in una azienda ubicata nel raggio di 4 chilometri.

La Giunta regionale ha dato il via libera alla prima applicazione della Programmazione unitaria, iniziando con Scuola e Università. E’ stata approvata la Strategia 1 “Investire sulle persone”, messa a punto dalla Cabina di Regia della Programmazione Unitaria, istituita dall’esecutivo il 10 marzo scorso.
Per il 2015 l’ammontare complessivo di risorse destinate alla priorità Istruzione è di 341 milioni e 700mila euro, derivanti per la maggior parte da fonti regionali (44%), statali (39%) e per la restante quota dall’UE (17%) a valere sui tre fondi FESR, FSE e FEASR. Per la Scuola in Sardegna sono disponibili 72,6 milioni di assegnazioni statali, 29,7 di fondi regionali e 76,4 di finanziamenti europei. Per l’Università 60,6 milioni arrivano da Roma, 27 dalla Regione e 75,3 dall’Unione Europea.
«Il principio guida della Finanziaria regionale, innovativo e mai utilizzato finora, diventa realtà con la delibera approvata oggi dalla Giunta. Non stavamo dunque parlando solo di principi ma di fatti concreti: la programmazione unitaria garantisce l’utilizzo dei fondi in modo sinergico e con una visione unitaria e completa dell’intervento – dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci – Come prima strategia abbiamo scelto l’Istruzione, perché investire sulle persone rappresenta la pre-condizione essenziale per uscire dalla crisi e proiettare la regione verso il futuro. C’è stata una grande collaborazione da parte di tutta l’amministrazione, principio finora inedito, con una visione coordinata delle azioni da intraprendere. Scelte importanti, finanziamenti mirati, utilizzo di tutti i fondi disponibili contemporaneamente, niente sovrapposizioni e duplicazioni e nessun rischio di perdere i fondi europei visto che devono essere i primi a essere spesi: su questi principi, ha lavorato la Cabina di Regia dal 16 marzo in poi. Dopo l’Istruzione toccherà a Lavoro, Infrastrutture, Imprese e Competitività: la Cabina sta già affrontando queste priorità e presto le delibere saranno portate in Giunta.»
La Cabina di Regia della Programmazione Unitaria si è riunita a quattro giorni dalla promulgazione della Finanziaria che nella programmazione unitaria ha il suo asse portante e a sei dal via libera in Giunta alla delibera che la istituisce. Un kickoff meeting tempestivo, perché l’obiettivo è agire velocemente per essere immediatamente operativi: da subito è stato istituito un database in cui vengono monitorati contemporaneamente risorse e fondi, una sorta di pannello di controllo che dia immediatamente l’idea precisa dell’ammontare delle risorse. L’Unità di progetto di Coordinamento Tecnico aiuta la Cabina ad affrontare e risolvere da subito i problemi connessi alla fase di attuazione dei Programmi (PO FESR, PO FSE, PO FEASR, PO FEAMP, PAC, PON, APQ), garantendo il rispetto degli impegni assunti, la realizzazione delle integrazioni tra Fondi e il conseguimento degli obiettivi.
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L’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, dopo che ieri sera il Consiglio dei Ministri ha approvato un provvedimento che recepisce la Direttiva europea in materia di sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi introducendo “misure particolarmente rigorose e severe per i soggetti autorizzati allo svolgimento di attività di ricerca e coltivazione in mare di idrocarburi, aumentando la soglia di controlli e i margini di sicurezza che devono essere garantiti, sulla base del principio chi inquina paga”, ha detto che «sono giorni particolarmente importanti e positivi per l’ambiente e la sua tutela». 

La nuova Direttiva europea armonizza le normative nazionali dei Paesi membri, che in alcuni casi, come per l’Italia, erano già in grado di garantire elevati standard di sicurezza. «In questo campo – spiega l’assessore Spano – è fondamentale rafforzare le misure di prevenzione e di sicurezza per evitare il verificarsi di incidenti gravi in mare e assicurare una sempre più efficiente protezione dell’ambiente marino e delle economie costiere.»

Tra le principali innovazioni introdotte dallo schema di decreto legislativo rispetto alla normativa nazionale già vigente vi sono l’integrazione della normativa italiana in materia di sicurezza per le attività offshore e della relativa salvaguardia ambientale, l’istituzione di una autorità competente che individui le responsabilità dell’operatore per il controllo dei grandi incidenti e provveda a far rispettare le norme della Direttiva stessa anche mediante ispezioni, indagini e azioni di esecuzione; l’introduzione di ulteriori sanzioni applicabili in caso di violazione delle disposizioni nazionali adottate conformemente alla Direttiva.

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Sono state consegnate questa mattina, a Carbonia, le chiavi agli assegnatari delle sei nuove case di edilizia residenziale pubblica a canone sociale (case popolari), costruite nell’ex cantiere comunale di via Trieste.

Le case consegnate oggi rientrano in un progetto più ampio per il recupero di parte del patrimonio pubblico cittadino, da destinare alla realizzazione di nuovi alloggi. Grazie a questo progetto, dal valore complessivo di  868.000 euro, oltre all’ex cantiere comunale sono stati recuperati anche il primo piano dell’ex albergo operaio di via Trieste (6 alloggi temporanei) e l’ex ambulatorio di piazza 1° Maggio (2 alloggi). Con la consegna delle case recuperate dall’ex cantiere si è conclusa anche la fase della consegna degli alloggi alle famiglie.

La consegna odierna è parte di un importante progetto voluto dall’Amministrazione comunale per dare risposte al “bisogno” di case espresso dalla popolazione. A questo proposito si ricorda che il 7 maggio di due anni fa il Comune aveva consegnato le chiavi agli assegnatari delle 25 case di edilizia residenziale pubblica a canone sociale (case popolari), costruite all’incrocio tra via Angioj, via Carducci e via Manzoni.

«Ringrazio l’assessore dei Lavori Pubblici, Franco Manca, l’assessore alle Politiche per la Casa, Marco Galizia, l’ingegner Giampaolo Porcedda e l’ingegner Lucia Pilleri dell’Ufficio Tecnico, che hanno seguito i lavori, la dott.ssa Iasmine Nieddu e l’avvocato Livio Sanna, che si sono occupati delle assegnazioni – ha commentato il sindaco Giuseppe Casti -. Ringrazio anche l’impresa che ha eseguito i lavori, poiché grazie al suo impegno siamo riusciti a completare i lavori in tempi brevi. Faccio appello agli assegnatari affinché si prendano cura di questi appartamenti che sono il risultato di un importante lavoro e di un consistente investimento.»

L’area nella quale sono state realizzate le sei nuove case, comprende un ampio terreno che gli assegnatari potrebbero trasformare in un giardino o anche in un orto urbano, nel quale coltivare piante da frutto e ortaggi.

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