25 July, 2024
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Si è svolta venerdì sera nella sala Ausi della Grande Miniera di Serbariu, la presentazione del libro autobiografico di Achille Occhetto “La gioiosa macchina da Guerra” Casa Editrice EIR.
Il racconto di un pezzo di secolo con protagonisti il PCI e lui, il suo ultimo segretario.

Achille Occhetto, ospite del  circolo Zorba il Gatto Sel Sulcis Iglesiente, ha raccontato con grande partecipazione la lunga storia del partito ma, nonostante il libro sia stato pubblicato ad inizio 2013, non ha mancato di sottolineare le sue opinioni sulla svolta successiva, caratterizzata dall’avvento di Matteo Renzi. Al termine della presentazione si è svolto un dibattito su quello che è la sinistra oggi.

I lavori sono stati coordinati da Matteo Sestu, consigliere comunale a Carbonia e coordinatore federale di Sinistra Ecologia Libertà Sulcis Iglesiente. Presente anche il coordinatore regionale nonché consigliere regionale Luca Pizzuto.

Prima dell’inizio della presentazione, il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha portato ad Achille Occhetto il saluto dell’Amministrazione comunale e quello di tutta la città. Al suo fianco l’assessore dei Lavori pubblici Franco Manca. Tra i tanti intervenuti, l’ex sindaco di Carbonia, Antonio Saba.

Nel libro Achille Occhetto ha ricostruito esperienze di vita vissuta all’interno del PCI, di cui è stato l’ultimo segretario, la svolta della Bolognina e poi i primi anni di vita del PDS. di cui è stato il primo segretario dall’8 febbraio 1991 al 13 giugno 1994, soffermandosi sulla sconfitta subita ad opera di Silvio Berlusconi nel 1994, quando era alla guida della cosiddetta “Gioiosa macchina da Guerra” e perse una battaglia che alla vigilia in tanti avevano dato per vinta ancora prima di combatterla.

Da quell’esperienza ha tratto spunto per il titolo del suo libro, quando ha constatato che, anziché per la svolta della Bolognina, un po’ tutti associavano il suo nome alla “Gioiosa macchina da Guerra” del 1994.

Achille Occhetto ha detto, contrariamente a quanto hanno pensato in tanti, di non sentirsi sconfitto dalla storia politica per quella vicenda, mentre il vero sconfitto, a posteriori, per come si è sviluppata la storia d’Italia nei successivi vent’anni, è stato colui che quelle elezioni le vinse: Silvio Berlusconi.

Sono stati tanti i passaggi interessanti nell’intervento di presentazione del libro, alcuni risalenti all’era del PCI, altri alla stretta attualità targata Matteo Renzi. L’ex segretario ha detto che «alle idee lunghe di Enrico Berlinguer oggi si sono sostituiti i twitter di Matteo Renzi» e non ha avuto bisogno di sottolineare di preferire le prime…

«Il PCI era un Partito ben strutturato, in qualche modo anche una chiesa – ha detto Occhetto – oggi la struttura è costituita da un solo uomo, un leader attorno al quale ruota tutto.»

Ne ha avute ancora per Matteo Renzi, che «parla come se prima di lui non ci fosse stato niente, come se si fosse passati da Enrico Berlinguer direttamente a lui. Roba da analisi psichiatrica».

Achille Occhetto ha ricordato alcune battaglie condotte da giovane, come quando nel 1956, da coordinatore degli universitari del PCI, scrisse il suo primo articolo condannando l’invasione dell’Ungheria da parte dell’Unione Sovietica, che viceversa venne appoggiata dai leader di allora, in testa Palmiro Togliatti; e il suo intervento al 18° Congresso del PCI, nel quale dedicò i primi 14 minuti ai problemi della deforestazione dell’Amazzonia, subendo fortissime critiche e la definizione di matto. Oggi – ha aggiunto – tutti parlano dei problemi ecologici del Pianeta. Ha parlato inoltre dei rapporti del PCI di allora con il PSI, dei suoi rapporti con i socialisti storici la cui concezione della politica era molto distante da quella che sarebbe stata poi quella di Bettino Craxi.

Achille Occhetto ha poi rimarcato le distanze che lo separavano da Massimo D’Alema: «Io proponevo una nuova sinistra, D’Alema la presa del potere». Ha definito il PD (al quale non ha aderito) «una fusione fredda» ed il cosiddetto “Partito della nazione”, di cui tanto si parla e che, secondo molti, sarebbe il vero obiettivo politico di Matteo Renzi, un’«autentica corbelleria», in quanto «il partito per definizione è una parte, mentre la Nazione è di tutti».

Achille Occhetto, dopo l’esperienza da segretario del PDS, è rimasto nel partito fino al 1998, quando sono nati i Democratici di Sinistra, ai quali ha aderito, mentre nel 2007, quando i DS si sono sciolti per dare vita al PD, ha scelto un’altra strada, entrando in Sinistra Democratica, esperienza conclusa nel 2009. Da allora ha lasciato la politica attiva, con alle spalle otto legislature consecutive, sette da deputato e una da senatore (l’ultima, la XIV) e dedica il suo tempo al lavoro di giornalista pubblicista e a scrivere libri.

Achille Occhetto 1 Achille Occhetto 2 Achille Occhetto 3 Achille Occhetto 4

Palazzo della Regione 3 copia

«La Regione porti avanti, e non soltanto a parole, il processo di razionalizzazione dei costi della macchina regionale e dia piena attuazione alla delibera di Giunta con la quale si prevede la riduzione del 50% di permessi e distacchi sindacali.» Lo dice Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Per dare esecuzione al documento, che garantirebbe un consistente taglio dei costi (a carico del contribuente) – aggiunge Locci – occorre la stipula di un Accordo Quadro tra il Coran (il comitato che rappresenta la Regione nei negoziati sindacali coi propri dipendenti) e le organizzazioni sindacali. Patto che deve necessariamente essere siglato entro il 31 luglio prossimo, così come disposto dalla suddetta delibera, che recepisce una legge emanata dal Parlamento (n. 114 dell’11 agosto 2014). E c’è da scommettere che con i proverbiali tempi dell’Esecutivo di Francesco Pigliaru, la data del 31 luglio non verrà rispettata. A meno che i professori non si diano una bella mossa.

La nuova disciplina varrebbe sia per la Regione che per le Agenzie e gli enti locali, dunque i Comuni. Va considerato, infatti, che nello specifico alcuni municipi della Sardegna pagano la carenza di personale, i cui reintegri in questi anni sono stati ridotti all’osso dalla mannaia nazionale. Se poi si aggiunge che tra gli impiegati alcuni beneficiano di permessi sindacali e altri di forme di distacco che in alcuni casi arrivano addirittura all’80%, si capisce quanto possa essere determinante dare attuazione alla delibera emanata dall’Assessorato regionale agli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione.

La Regione, se realmente è intenzionata a ridurre i costi a carico dei sardi così come annuncia da inizio mandato, si impegni per rendere finalmente concreto un progetto di diminuzione della spesa di cui beneficerebbero le casse degli enti e i cittadini, che a questo punto potrebbero contare su uffici efficienti e puntuali nello svolgimento delle mansioni. Gli organismi competenti – conclude Ignazio Locci – si attivino, dunque, per convocare le organizzazioni sindacali e giungere alla firma dell’Accordo Quadro.»

Giorgio Madeddu 8 3

Le puntuali segnalazioni del portavoce regionale dell’ANED Annibale Zucca sulle difficoltà dichiarate da numerosi pazienti con insufficienza renale, costretti al trattamento dialitico, desiderosi ma impediti di soggiornare nel nostro territorio per non garantita accoglienza dei Servizi Dialisi di Carbonia e Iglesias, indigna il comune sentimento di solidarietà per una comunità numerosa di malati, gli emodializzati, e francamente sgomenta! Una società dai forti valori morali si organizza per affrontare e risolvere le sofferenze dei suoi elementi più fragili e si prodiga per alleviare le pene e difficoltà di quanti sognano di riavvicinarsi alla loro terra o trascorrere un periodo di vacanza in un ambiente che desiderano conoscere e scoprire.

La Sanità è competizione, chiede ad ognuno di noi, medici, infermieri, volontari, cittadini e dirigenti ASL di superarsi, intraprendere continuamente nuove strategie e offrire sempre maggiore disponibilità per garantire il massimo sostegno alla sofferenza. La Sanità è accoglienza, è competizione nell’Amore alla Vita Debole.

Condividiamo la delusione di Annibale Zucca preoccupato dell’atteggiamento espulsivo, di questo si tratta, della ASL di Carbonia che in un anemico e sconvolgente comunicato dichiara la propria insufficienza e inadeguatezza. Il Commissario Straordinario dott. Onnis esordisce con l’agiografia della ASL che in fatto di sensibilità ai nefropatici si è distinta già dal 1979, si lancia in complimenti al team medico e infermieristico (che condividiamo) ma trascura un dettaglio: tutti i suoi predecessori e lui stesso non hanno avvertito che il Servizio Dialisi di Iglesias lavora da anni in condizioni ambientali indegne, non abbiamo la certezza che ne abbia verificato attentamente la precarietà ed è l’unica in Sardegna a non aver mai ricevuto ristrutturazioni. La Dialisi del Santa Barbara merita e rivendichiamo per i suoi Pazienti locali adeguati al delicato servizio che svolge nel complesso ospedaliero del CTO.

Il dott. Onnis così conclude nel suo elaborato del 4 maggio: «Infine, si ricorda che, nonostante non esista una normativa specifica che obblighi l’Azienda a dare esito positivo a tutte le richieste degli utenti non residenti, è allo studio un progetto specifico che consenta di poter accogliere le richieste di accesso dialisi dei pazienti non residenti, nei limiti dei posti letto vacanti e delle risorse disponibili».

Inaccettabile!, quale normativa specifica deve sussistere per accogliere nel Sulcis un emodializzato di Milano, Venezia o Parigi? Spesso, e ci auguriamo continuino, gli emodializzati di Iglesias organizzano vacanze a Rimini, Bologna o Berlino e ovunque ricevono accoglienza e premure sanitarie presentando regolare prescrizione medica, noi al contrario creiamo difficoltà a quanti desiderano vivere qualche settimana di spensieratezza e annientiamo qualsiasi aspettativa e fiducia nel Servizio Sanitario pubblico. Prendersi cura della sofferenza soprattutto se non contemplata da “normativa specifica” è un onore, motivo di orgoglio.

Il Commissario rassicura: «… è allo studio un progetto specifico», a noi il problema sembra meno complesso di come viene presentato, basterebbe una sua delibera che preveda riconoscimento professionale, valorizzasse la disponibilità e stabilisse normali straordinari per gli infermieri e medici della dialisi in occasione dell’ospitalità di turisti emodializzati; i costi sarebbero a carico delle ASL di residenza come capita alla nostra Asl di rimborsare le Asl che dializzano i nostri nefropatici.

Fantasticare ospedali che anche i marziani ci invidieranno e non riuscire a garantire la dialisi a qualche decina di turisti o dopo 130 giorni (ed è solo l’inizio) non aver messo in sicurezza due ambienti della Chirurgia Generale del Santa Barbara, francamente sconforta ma ancor di più meraviglia che nessun partito politico né amministratore si sia sentito offeso e ferito da quella infelice espressione «nonostante non esista una normativa specifica che obblighi…», domani sarà il turno dei loro e nostri familiari e potrebbe non esistere una normativa che obblighi.

Giorgio Madeddu

Presidente dell’Associazione AMICI della VITA Sulcis

Palazzo del Consiglio regionale A

La IV commissione del Consiglio regionale si riunisce domani, martedì 12 maggio, alle 10.30, con all’ordine del giorno due proposte di legge di iniziativa popolare in materia di servizio idrico: la n. 2 (Norme in materia di istituzione del servizio idrico integrato, individuazione e organizzazione degli ambiti territoriali ottimali in attuazione della legge 5 gennaio 1994, n. 36) e la n. 6 (Norme in materia di gestione da parte dei Comuni della Sardegna del Servizio idrico integrato). A seguire l’esame del disegno di legge n. 207 (Norme generali in materia di edilizia sociale e riforma dell’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa-AREA) e del disegno di legge, in via di trasmissione da parte della Giunta, che prevede modifiche urgenti alla legge regionale n. 4/2015  (Istituzione ente governo ambito). I lavori del parlamentino “Governo del territorio e Ambiente” proseguiranno nel pomeriggio di domani (16.00) e la mattina del giorno successivo (10.30).

Sempre domani alle 10.30 si riunisce la Quinta commissione per l’esame della proposta di legge n. 203 (Norme urgenti in materia di organi dei consorzi industriali provinciali) e per l’audizione delle associazioni di categoria e delle organizzazioni cooperative sul testo unificato (Pl 45-61) in materia di apicoltura. Sul medesimo argomento verterà l’audizione dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, in programma domani alle 15.30.

I lavori della V Commissione proseguiranno mercoledì 13 maggio alle 10 in seduta congiunta con la Terza Commissione, per l’audizione dell’assessore regionale della Programmazione e dei rappresentanti dei Consorzi fidi sul disegno di legge n. 199 (Interventi in materia di Consorzi di garanzia fidi) e sul P/54 (Piano operativo FESR 2007-2013 – Legge regionale 14 maggio 2009, n. 1, art. 4, comma 4. Fondo regionale di garanzia per le PMI operanti in Sardegna. Adeguamenti normativi e procedurali). La commissione Programmazione proseguirà con il parere finanziario sul disegno di legge n. 198 (Continuità territoriale marittima tra la Sardegna e le isole minori. Autorizzazione all’individuazione di un soggetto idoneo allo svolgimento delle attività di supporto tecnico, economico-finanziario e legale alle correlate procedure di gara).

Mercoledì 13 maggio, alle 15.00, è invece convocata l’Aula per discutere la mozione n. 126 (Crisponi e più) “in merito agli intendimenti della Giunta regionale sull’attività di gestione dei rifiuti presso il sito di Tossilo e sul potenziamento delle linee di incenerimento” e per procedere con l’elezione di otto componenti della Commissione regionale per le pari opportunità.

Teatro Bacu AbisSpazi di Frontiera 2015

Si terrà nei giorni 16, 22 e 30 maggio 2015, presso il Teatro di Bacu Abis, la V edizione di Spazi di Frontiera, rassegna di Teatro Sociale e di Comunità. La manifestazione è organizzata dalla Compagnia “La Cernita Teatro” in collaborazione con il Comune di Carbonia e il sostegno di Euralcoop Soc. Coop e della comunità di Bacu Abis.

Il progetto nasce al Teatro di Bacu Abis, sede artistica de La Cernita Teatro.

Il mese di maggio sarà dedicato al Teatro Sociale, al Teatro Civile e al Teatro per la memoria con spettacoli, musica e incontri con attori e autori.

L’edizione 2015 prenderà il via sabato 16 maggio, alle ore 21.00, al Teatro di Bacu Abis: La Cernita Teatro presenta in anteprima la sua nuova produzione “La hora de la verdad: andata e ritorno dalla Guerra di Spagna” di e con Andrea Rosas, con musiche dal vivo di Gianluca Pitzalis e con la regia di Monica Porcedda.

La serata si chiuderà con il dibattito “A futura memoria (se la memoria ha un futuro)” diretto da Cinzia Crobu, giornalista, critico e antropologa del teatro. In collegamento telefonico Fabrizio Catalano Sciascia, nipote di Leonardo Sciascia, regista cinematografico e teatrale, attualmente membro del Cda della Fondazione Luigi Pirandello. Interverranno Andrea Rosas, Monica Porcedda e Gianluca Pitzalis.

La rassegna prosegue venerdì 22 maggio, alle ore 21.00, in piazza Santa Barbara, fronte Teatro di Bacu Abis, con una serata dedicata al racconto e alla musica popolare e d’autore italiana. La Cernita Teatro accoglierà il pubblico con una perfomance (Ammentos) che dalla piazza si sposterà dentro il Teatro con la spettacolo “La terra è di chi la canta”: un dialogo a due voce e percussioni di Gerardo Ferrara e Valter Alberton al sax.

La rassegna si chiuderà sabato 30 maggio alle ore 20.30 con “In Anteprima… les miserables e “Libertà è…”. In scena gli allievi dei laboratori permanenti di ricerca teatrale Bacu Abis e Sant’Anna Arresi diretti da Monica Porcedda.

L’assessorato regionale del Lavoro ha avviato il concorso fotografico “Social-selfie – Tredicesima stella” con la finalità di ampliare la visibilità, la cultura, i valori dell’Unione Europea, accrescere la conoscenza e il dialogo con i cittadini e promuovere le attività del Fondo Sociale Europeo (FSE) attraverso una logica comunicativa di partecipazione orizzontale.

Il concorso è rivolto a tutti i residenti e/o domiciliati nel territorio sardo ricompreso nel percorso del Social Bus, l’ufficio multimediale itinerante che ha il compito di fornire informazioni e materiali sui progetti realizzati in materia di occupazione, formazione, istruzione e inclusione sociale.

Entro il prossimo 5 giugno i partecipanti dovranno registrarsi on line, aderire alla fan page di facebook “FSE Sardegna Eventi 2015” e pubblicare sullo stesso social un autoscatto fotografico (selfie). Verrà premiata la fotografia che otterrà il maggior numero di “mi piace” (like) all’interno della fanpage e sino ad un massimo di tre vincitori.

Sorride solo l’Atletico Narcao nella coda dei campionati di Promozione e Prima categoria, play off promozione e play out salvezza. La squadra di Damiano Bartoli ha superato il Serramanna nello spareggio casalingo del girone A del campionato di Promozione con un goal realizzato da Farris a 6 minuti dalla fine ed ha conquistato la salvezza (grazie alla migliore posizione di classifica acquisita nella stagione regolare, a Medda e compagni sarebbe stato sufficiente anche il pareggio). Si tratta di un traguardo ampiamente meritato, soprattutto per lo straordinario girone di ritorno che ha consentito alla squadra del presidente Tullio Argiolas di rimediare ad un girone d’andata disastroso, fino al punto di sfiorare la salvezza diretta nel testa a testa con il Carbonia che, viceversa, nel finale di stagione ha vanificato l’ampio margine di vantaggio accumulato in precedenza.

E’ andata male, invece, al Siliqua di Marco Piras, la sfida play off di Tonara, vinta dai padroni di casa ai tempi supplementari. Rimontato con Farris un goal di svantaggio subito ad inizio ripresa e chiusi i tempi regolamentari sull’1 a 1, il Siliqua ha subito il goal decisivo allo scadere del primo tempo supplementare.

Nell’altra sfida di play off, la Kosmoto Monastir ha liquidato la Dorgalese con un punteggio all’inglese, 2 a 0, ed ora prepara la sfida decisiva con il Tonara che vale il salto di categoria.

Niente da fare anche per l’Iglesias nella partita di play out del girone B del campionato di Prima categoria, a Seui. Andata in vantaggio già al 5′ del primo tempo con un goal di Caria, la squadra di Andrea Marras ha subito la rimonta della squadra di casa, andata a segno due volte con Moi, all’8′ e al 13′ del secondo tempo, la seconda volta su calcio di rigore. Il Seui Arcueri è salvo mentre l’Iglesias retrocede in 2ª categoria.

Lo spareggio promozione disputato sul campo neutro della Ferrini di Cagliari, a porte chiuse su disposizione del prefetto per motivi di sicurezza, ha registrato la vittoria di misura del Senorbì sulla Villacidrese per 1 a 0, con goal messo a segno da Pinna su calcio di punizione al 12′ del primo tempo. A 3′ dal 90′ il centravanti della Villacidrese Vaccargiu ha spedito alle stelle il calcio di rigore che avrebbe portato le due squadre ai tempi supplementari.

Il Senorbì sale in Promozione regionale, la Villacidrese cercherà ora di raggiungerlo agli spareggi.

Atletico Narcao in festa per la raggiunta salvezza

 

Si è conclusa senza sorprese la regular season della B1 di volley. Già decisa la promozione diretta dell’Emma Villas Chiusi che ha chiuso con una vittoria al tie break sul campo del Volley Parella Torino (25-16 23-25 21-25 25-17 13-15) e la retrocessione di Cagliari Volley e Volley Iglesias, si è risolta con la “scontata” affermazione del Volley Lupi Santa Croce che ha travolto il Cagliari Volley per 3 a 0 (25-16 25-8 25-14) la lotta per la conquista della terza posizione che qualifica ai play off promozione. Va ai play off, come già deciso da tempo, la Bruno Rent Mondovì, seconda, sconfitta ieri in casa al tie break dalla Caloni Agnelli Bergamo (25-17 24-26 25-22 19-25 11-15), formazione che ha chiuso al quinto posto a pari punti con la VBA/Olimpia Sant’Antioco che si è congedata vincendo nettamente sul campo della Benassi Alba Cuneo per 3 a 1 (22-25 19-25 25-21 18-25). Quella della squadra di Adrian Pablo Pasquali, è stata una grande prova di maturità, perché altre squadre avrebbero ceduto psicologicamente dopo aver perso la possibilità di accedere ai play off. Al quarto posto si è piazzato il Volley Segrate, passato ieri agevolmente a Iglesias per 3 a 0 (17-25 16-25 17-25). Il Volley Iglesias ha chiuso con un record negativo insuperabile, 22 sconfitte in 22 giornate, senza riuscire ad aggiudicarsi neppure un set. Il prossimo anno ripartirà dalla B2.

Nella sesta partita dell’ultima giornata, il Sant’Anna Tomcar Torino è passato a Saronno per 3 a 2 (25-16 25-19 16-25 23-25 11-15).

Adrian Pablo Pasquali 1

 

Pallone

Sono in programma oggi playoff, playout e spareggi dei campionati di Promozione e Prima categoria.

Il programma degli spareggi playoff della “Coppa Promozione”, in casa della meglio classificata, prevedono, alle 17.00, in gara unica, la sfida tra la Kosmoto Monastir, seconda classificata nel girone A e la Dorgalese, terza classificata nel girone B. Dirigerà Francesco Cozzolino di Oristano (assistenti di linea Marco Navarra di Carbonia e Daniele Usai di Oristano); e, alle 16.00, la sfida tra il Tonara, seconda classificata nel girone B e il Siliqua, terza classificata nel girone A. Dirigerà Giampaolo Scifo di Nuoro (assistenti di linea Luca Bomboi di Sassari e Giovanni Sanna di Ozieri)

Qualora al termine dei tempi regolamentari le due squadre si trovassero ancora in parità, verrebbero disputati due tempi supplementari di 15 minuti ciascuno e, in caso di ulteriore parità, accederebbe al turno successivo che prevede finale in campo neutro – la società meglio classificata al termine del campionato. Le squadre battute si incontreranno, sempre in campo neutro, per determinare la 3ª e 4ª classificata della “Coppa Priomozione”.

Il programma degli spareggi playout, in casa della meglio classificata, prevedono, alle 17.00, in gara unica, la sfida tra l’Atletico Narcao, 13ª classificata nel girone A e il Serramanna, 14ª classificata nello stesso girone A. Dirigerà Gianluca Satta di Ozieri (assistenti di linea Daniele Di Maggio di Ozieri e Khaled Bahri di Sassari).

Qualora al termine dei tempi regolamentari le due squadre si trovassero ancora in parità, verrebbero disputati due tempi supplementari di 15 minuti ciascuno e, in caso di ulteriore parità, acquisirà il diritto di partecipare al prossimo campionato di Promozione 2015/2016, l’Atletico Narcao, società meglio classificata al termine del campionato. La squadra battuta retrocederà nel campionato di 1ª Categoria.

Lo spareggio promozione del girone B di Prima categoria, previsto tra Villacidrese e Sernorbì in gara unica, alle 17.00, sul campo neutro “G. Polese” della Ferrini di Cagliari (arbitro Federico Cosseddu di Nuoro), verrà giocato a porte chiuse su disposizione del prefetto di Cagliari, Alessio Giuffrida, per motivi di sicurezza.

«Si svolgerà senza pubblico l’incontro di calcio Villacidrese-Senorbì, valevole per il passaggio al campionato di Promozione 2015/2016, in programma domenica prossima 10 maggio alle 17 presso il campo sportivo G. Polese Ferrini di Cagliari – si legge in una nota del ministero dell’Interno, delle 18.57 di venerdì 8 maggio -. Lo ha deciso il prefetto di Cagliari per motivi di tutela della sicurezza pubblica, a seguito della riunione di coordinamento delle forze di polizia, svoltasi questa mattina. 

Il provvedimento si è reso necessario sia per i precedenti episodi di intemperanza che hanno caratterizzato i rapporti tra le due tifoserie nel corso del campionato, sia per le carenze dell’impianto sportivo prescelto che non assicura di poter evitare il contatto tra gli spettatori di diversa fede calcistica.»

In caso di parità al termine dei tempi regolamentari, sono previsti tempi supplementari e, in caso di ulteriore parità, i calci di rigore. La vincente sarà promossa in Promozione, la perdente parteciperà come, 2ª classificata ai playoff della “Coppa Prima Categoria”.

Lo spareggio playout tra Seui Arcueri e Iglesias, si giocherà in casa della meglio classificata, il Seui Arcueri, alle 16.00 (arbitro Enrico Cappai di Cagliari).

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Dopo che lunedì la quotazione del pecorino romano ha registrato i 9,50 €/kg, Copagri Sardegna invita a trovare oggi una strategia comune, condivisa, che porti a soluzione i nodi strutturali che caratterizzano il comparto ovicaprino in Sardegna. Domani, infatti, il prezzo potrebbe non essere così favorevole e il settore si ritroverebbe di nuovo in affanno.

Su sollecitazione delle organizzazioni di categoria, l’assessore dell’Agricoltura ha incontrato gli attori della filiera (a Santa Giusta l’8 ottobre 2014 ed lo scorso 13 febbraio), assumendo alcuni impegni che però risultano disattesi.

I dati della filiera non sono ancora disponibili, evidentemente molte aziende non li hanno forniti. Ecco che quindi si pone l’esigenza di trovare metodi coattivi per imporre la trasmissione periodica di dati a tutte le aziende che ottengano benefici pubblici, obbligando, tra l’altro quelle private, a dimostrare la ricaduta economica degli investimenti sui produttori conferenti la materia prima, come disposto da norme nazionali e comunitarie. «Vi è nell’assessore e nella Giunta tanto coraggio?» si chiede Ignazio Cirronis, presidente regionale di Copagri Sardegna.

«Avevamo inoltre sottolineato – aggiunge Ignazio Cirronis – che la programmazione dell’offerta di pecorino romano in funzione della domanda richiede la programmazione del destino del latte verso una diversificazione delle produzioni valutandone le conseguenze e predisponendo misure adeguate di impatto. Nessuna iniziativa è stata attivata in tal senso».

Copagri chiede ora: «A che punto è la definizione di un nuovo disciplinare per il pecorino romano orientato alla qualità»?

«Ma soprattutto – aggiunge Pietro Tandeddu, coordinatore regionale di Copagri Sardegna – quando l’assessore intende farsi carico della promozione di una Organizzazione Interprofessionale che coinvolga l’intera filiera, abilitata secondo le normative europee a trattare  materie come la programmazione, la diversificazione,  la qualità e conseguente modalità di pagamento della materia prima secondo la resa, la destagionalizzazione, le regole contrattuali, l’applicazione dell’art. 62 sulle vendite?»

A che punto sono le misure annunciate in materia di credito che dovrebbero ripristinare il credito agevolato di esercizio per gli allevatori, consentire un’adeguata capitalizzazione delle imprese, specie le cooperative lattiero – casearie?

Quali sono gli orientamenti per la spesa dei finanziamenti orientati alla promozione  previsti dalla legge finanziaria 2015?

È stata richiesta o meno la ricostituzione del Tavolo di filiera ovicaprino presso il Ministero?

«Va rimarcato – sottolinea ancora Copagri Sardegna – che altri Tavoli nazionali si riuniscono periodicamente e con profitto. Ad esempio il Tavolo di filiera per il latte vaccino le cui proposte e sollecitazioni hanno portato a un decreto legge (del 29 aprile, non ancora pubblicato in Gu) per il rilancio dei settori agricoli in crisi, in particolare per il sostegno del settore del latte. La norma ha anche rinnovato l’obbligo della stipula di contratti di vendita scritti (come previsto dall’art. 62 del decreto-legge n.1 del 2012), stabilendo una durata minima di un anno e ribadito che il contratto deve espressamente contenere il prezzo da pagare alla consegna, che può essere fisso o legato a fattori determinati, come indicatori di mercato, il volume consegnato e qualità o composizione del latte crudo. Lo stesso decreto si propone la creazione dell’Interprofessione del latte per organizzare la filiera che potrà prendere decisioni valide “erga omnes”, a determinate condizioni, come accade in altri Paesi europei (Francia), andando a definire le regole di produzione, la commercializzazione, la promozione, i contratti tipo, la tutela ambientale e la ricerca. Sempre questo decreto dispone il rafforzamento del contrasto alle pratiche sleali di mercato attivando a tal fine  l’Antitrust e  attraverso un rinnovato impegno dell’ l’Ispettorato repressione frodi del Mipaaf (ICQRF), rafforza il livello di tutela degli allevatori e dei produttori di latte, attraverso una riforma dell’art. 62 che prevede  il monitoraggio dei costi medi di produzione del latte crudo da parte di Ismea, l’inasprimento delle sanzioni per violazioni delle prescrizioni dello stesso art. 62 con multe che vengono innalzate da 3mila fino a 50mila euro.»

«Ebbene, come altre volte ribadito – conclude Copagri Sardegna -, sono tutte misure facilmente replicabili per il settore ovicaprino.»