24 July, 2024
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Pallone

I campionati di calcio di Promozione (Girone A) e Prima categoria (Girone B) si decideranno all’ultima giornata della stagione regolare.

Nel girone A del campionato di Promozione, il pari (1 a 1) imposto dal Carbonia alla Kosmoto Monastir, ha allungato da 1 a 3 punti il divario tra la capolista Ferrini Cagliari, impostasi largamente sul campo del Sant’Elena per 4 a 0, ma non ha deciso quale delle due squadre salirà direttamente in Eccellenza, in quanto resta aperta la possibilità di un arrivo a pari punti e quindi di uno spareggio in campo neutro. Per arrivare a questa eventualità, domenica 3 maggio il Siliqua, la squadra più in forma reduce da due vittorie a suon di goal (6 a 1 al Carbonia e 8 a 1 al Girasole, con 8 goal complessivi del bomber Christian Cacciuto, 5 al Carbonia e 3 al Girasole), terza in classifica e già qualificata per i play off promozione, dovrebbe vincere sul campo della Ferrini di Franco Giordano e la Kosmoto Monastir da parte sua dovrebbe liquidare come vogliono tutti i pronostici il già retrocesso San Vito.

In caso di vittoria o pareggio della Ferrini, la squadra cagliaritana sarebbe promossa e la Kosmoto Monastir sfiderebbe il Siliqua nel play off promozione, sul proprio campo come squadra meglio classificata, a meno di una concatenazione di risultati che partirebbe dalla sconfitta, clamorosa, della Kosmoto con il San Vito e da una vittoria del Siliqua sul campo della Ferrini.

In coda alla classifica la situazione è ancora più incerta, grazie alla grande rimonta dell’Atletico Narcao che nella seconda parte del girone di ritorno ha saputo compiere una rimonta clamorosa. Domenica ha strappato un punto anche sul campo del Guspini (2 a 2 in rimonta), mantenendo il passo del Carbonia che a sua volta ha pareggiato con la Kosmoto Monastir. Le due squadre sulcitane si  giocheranno la salvezza diretta domenica prossima: il Carbonia giocherà sul campo dell’ormai salvo Girasole, mentre l’Atletico Narcao ospiterà il Sant’Elena che ha gli stessi punti del Girasole, 38 ed è ugualmente salvo ed ormai privo di stimoli (come confermano le sconfitte subite dalle due squadre due giorni fa, rispettivamente contro Siliqua e Ferrini, 8 a 1 e 4 a 0). L’inattesa vittoria del Serramanna a Pula, tiene in ballo per la salvezza diretta anche la squadra di Ramon Aiana, che ha due punti in più rispetto a Carbonia e Atletico Narcao, ma rischia sul campo dell’Arbus che, seppur privo di particolari stimoli di classifica, è ancora concentrato, come dimostra il 6 a 1 inflitto in trasferta al Progetto Sant’Elia.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, si profila uno spareggio per decidere quale sarà la squadra che accederà direttamente alla categoria superiore, tra Villacidrese e Senorbì, appaiate a 64 punti a 90′ dalla fine della stagione regolare. Le due squadre hanno avuto un rendimento alterno e contrastante fino a qualche settimana fa: inizialmente ha dominato il Senorbì, guadagnando un ampio vantaggio, dilapidato con un periodo buio nel quale ha colto solo 3 punti in 7 partite, nel quale la Villacidrese ha messo la marcia più alta, riagganciando e distanziando ampiamente il Senorbì. La nuova svolta si è avuta con la vittoria del Senorbì nel confronto diretto, concretizzata con un riaggancio che ha portato le due squadre ad un esaltante testa a testa fino all’ultima giornata che, come detto, con ogni probabilità non basterà per decidere quale tra le due squadre staccherà il biglietto per la Promozione regionale e quale sarà costretta ai play off con la vincente dei play off del girone A (la seconda del girone B non dovrà disputare il primo spareggio con la terza classificata del suo stesso girone, il Carloforte, in quanto tra le due posizioni c’è un divario di più di 6 punti).

Il Carloforte domenica ha pareggiato 2 a 2 sul campo dell’Andromeda e per il prestigio contro il Gonnosfanadiga cercherà di concludere la stagione con una vittoria per difendere il terzo posto finale. Non hanno più interessi di classifica la Fermassenti che ha battuto il forte Real Villanovatulo per 4 a 2, e il Sant’Antioco,. tornato imbattuto (0 a 0) da Gonnosfanadiga.

In coda, sono già matematicamente retrocesse Escalaplano e Gonnesa (sconfitto 3 a 0 in casa dalla Libertas Barumini), mentre conserva qualche speranza di accesso ai play out il Seui Arcueri che ha 30 punti, 2 di ritardo dall’Iglesias, in grande rimonta (1 a 0 a Sadali) e atteso dal confronto casalingo con l’Andromeda e 3 dal Tratalias, impostosi per 5 a 0 a Escalaplano e atteso dal derby casalingo con il Gonnesa. Se le tre squadre, come vogliono i pronostici, vinceranno tutte insieme, retrocederà il Seui Arcueri e Tratalias e Iglesias si giocheranno la salvezza nella gara di play out sul campo del Tratalias, meglio classificata; diversamente, si potrebbero verificare diverse situazioni.

Cannas di Sotto 1 copiaBiblioteca comunale Carbonia

Giovedì 30 aprile, alle ore 18.00, presso la biblioteca comunale di viale Arsia, il comune di Carbonia organizza un nuovo appuntamento con la rassegna “Carbonia studia”, dal titolo “Nuove indagini nel Parco urbano di Cannas di Sotto”.

Sullo sfondo del Parco di Cannas di sotto – Medau sa Grutta, divenuto parte del Sistema museale cittadino oramai dal 2010, saranno presentati i primi risultati delle più recenti indagini di scavo delle domus de janas, in particolare della domus n. 12. Si cercherà inoltre di inquadrare la necropoli, ora nel cuore della città, nel paesaggio archeologico, ricco di insediamenti e di necropoli, che caratterizzava il nostro territorio fra la fine del Neolitico e l’età dei primi metalli.

All’incontro, insieme all’assessore della Cultura del comune di Carbonia Loriana Pitzalis, interverranno Giovanna Pietra (Soprintendenza archeologica della Sardegna), Gianfranca Salis (Soprintendenza archeologica della Sardegna), Felicita Farci (archeologa), Marco Sarigu (antropologo), Valeria Puxeddu (antropologa) e Gianfranco Canino (archeologo).

I lavori saranno coordinati dal direttore scientifico del Museo archeologico Villa Sulcis, Carla Perra.

Carla Perra 7 copia

Oggi 28 aprile, come ogni anno dal 1993, si festeggia “Sa Die De Sa Sardigna”. Una ricorrenza molto importante per il popolo sardo continuamente alla ricerca di elementi d’orgoglio, identità e unità da utilizzare come base di partenza per rivendicare i propri diritti che in molti ambiti sono spesso violati.

Molti non sanno o non ricordano che la giornata del 28 aprile fu istituita nell’ottobre del 1993 quasi all’unanimità (ci furono solo tre astenuti) dal Consiglio Regionale della Sardegna dopo consistenti pressioni del mondo intellettuale e politico sardo ma ancora prima su proposta della Federatzione Sarda Metalmeccanicos meglio conosciuta con l’acronimo FSM-CISL.

Fu infatti l’allora segretario e attuale direttore della fondazione Sardinia, il prof. Salvatore Cubeddu, il vero ideatore (già dal 1984 insieme ad un gruppo di altri dirigenti sindacali della FSM) e propositore di questa importante giornata di festa ufficialmente nata per commemorare la prima volta, nella storia moderna, in cui il popolo sardo decise di ribellarsi e lottare unito contro i propri oppressori.

Furono quindi dei sindacalisti o più semplicemente dei rappresentanti di lavoratori perennemente in lotta, per primi, a chiedere a gran voce il riconoscimento di un momento simbolico di coscienza e identità per l’intero popolo. Lo fecero negli anni difficili in cui l’industria sarda, con la chiusura di diversi siti produttivi e il progressivo disimpegno della politica nazionale, intraprendeva quel percorso negativo di deindustrializzazione che oggi sperimentiamo concretamente con decine di migliaia di disoccupati e una miseria ormai dilagante.

Ma l’obbiettivo più grande ancora oggi attualissimo, era sicuramente quello di creare un “momento unificante” di tutti i sardi rispetto alla propria storia e alla propria identità per troppo tempo negate. Questo partendo dall’esperienza delle lotte operaie-sindacali di popolo per promuovere una nuova consapevolezza da affidare alle generazioni future.

Ancora oggi come FSM-CISL, continuiamo a stare prima linea in tutte le vertenze per il lavoro della nostra isola per riaffermare ad alta voce i sacrosanti valori della dignità, dell’orgoglio, dell’identità e della libertà per il popolo sardo. Valori senza i quali non ci potrà essere futuro per i sardi e per la Sardegna.

Federatzione Sarda Metalmeccanicos (FSM CISL)

E’ arrivato a sorpresa sulla panchina del Cagliari, dopo le dimissioni di Zdenek Zeman, il tecnico boemo che era stato richiamato al capezzale di una squadra in grandissima difficoltà dopo la sfortunata breve esperienza di Gianfranco Zola. Con la squadra a 9 punti dall’Atalanta e a 10 dalla quota salvezza, considerato che gli scontri diretti sono favorevoli alla squadra bergamasca, nessuno credeva più alla salvezza ma lui si è affrettato a dire, alla vigilia dell’esordio sul difficilissimo campo della Fiorentina, che il Cagliari non è ancora retrocesso.

Gianluca Festa, 46 anni, un’eccellente carriera di calciatore alle spalle, iniziata alla Fersulcis nella stagione 1987/88 e passata attraverso Cagliari, Roma, Inter, Middlesbrough, Portsmouth, ancora Cagliari, Nuorese e Tavolara, una volta deciso di intraprendere la carriera di allenatore, ha impiegato cinque anni ad arrivare sulla panchina più ambita, quella del “suo” Cagliari, dopo aver fatto esperienza come vice nella prima squadra rossoblù, come tecnico della Primavera e poi degli allievi nazionali, dopo un’esperienza al Lumezzane in Lega Pro.

Il Cagliari di Firenze ha stupito tutti, vincendo con merito e, soprattutto, convincendo con un gioco brillante, costruito su una ritrovata stabilità difensiva. I due bei goal del 25enne croato Duje Cop e la perla finale dell’altro 25enne brasiliano Diego Farias Da Silva, sono le ciliegine della torta confezionata allo stadio “Artemio Franchi”, che vale tre punti e, soprattutto, una ritrovata serenità e fiducia nel finale di campionato.

La salvezza, sarebbe sciocco negarlo, resta lontana, molto lontana, ma quello che affronterà le ultime sei partite di questa tormentatissima stagione, è un Cagliari diverso rispetto a quello visto fino a otto giorni fa. Per coltivare una piccola speranza di rimonta verso la salvezza, occorrerebbe fare “filotto”, vincendo tutte le partite che restano in calendario (Chievo in trasferta, Parma in casa, Juventus già scudettata in trasferta, Palermo in casa, Cesena in trasferta e Udinese in casa) per sperare poi nei risultati dell’Atalanta, ma ciò che oggi più conta e Gianluca Festa lo sa molto bene, è restituire fiducia ed entusiasmo a tutto l’ambiente, indipendentemente da quello che sarà l’esito finale del campionato. Il tecnico di Monserrato potrebbe meritarsi la conferma per la prossima stagione e la società potrebbe lavorare con la giusta serenità all’allestimento della squadra per affrontare il campionato di serie B con concrete possibilità di riuscire a centrare l’immediato ritorno in serie A.

Gianluca Festa 4 copiaTribuna Stadio Sant'Elia copiaCurva Nord

 

L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha incontrato questa mattina le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil. Al centro del confronto, la riforma degli Enti locali.
«Il disegno di legge 176 sulla Riforma degli enti locali – ha detto Erriu ai sindacati – mira a garantire e rafforzare il principio di sostenibilità finanziaria in maniera tale da consentire la tutela dei circa 400 tra lavoratori dipendenti, precari di lungo e breve periodo e coloro che operano nelle società in house delle Province, durante il delicato passaggio di riallocazione del personale e delle funzioni.»
«È necessario che Unioni di Comuni, Comuni e città metropolitana siano messi nelle condizioni di disporre delle risorse necessarie per gestire le funzioni assegnate – ha aggiunto l’assessore degli Enti locali – vogliamo dare un segnale chiaro ed efficace ai lavoratori e ai cittadini utenti e fruitori dei servizi: la salvaguardia del lavoro non è e non può essere messa in discussione, così come i servizi.».
Circa la necessità di attuare processi di mobilità e trasferimento dei servizi, e l’individuazione degli stessi spazi fisici nei quali trasferire i dipendenti, l’assessore Erriu ha preannunciato la prossima presentazione di un disegno di legge in materia di riallocazione delle funzioni, elaborato a seguito delle risultanze dell’Osservatorio. «E’ importante che i due provvedimenti vengano approvati a breve distanza, e credo che anche da parte del Consiglio regionale ci sia la medesima comunione d’intenti per arrivare a una quadratura delle esigenze d’insieme – ha proseguito Cristiano Erriu – tra la ricognizione del personale, che dovrà avere competenze e professionalità specifiche, la salvaguardia dei livelli contrattuali e il reperimento delle risorse per garantire il lavoro e i servizi ai cittadini».
Cristiano Erriu 07

L'Info Point di Sant'Antioco inaugurato nel 2009.

L’Info Point di Sant’Antioco inaugurato nel 2009.

«L’Info point del porticciolo di Sant’Antioco, di competenza della gestione commissariale dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias, è ancora inspiegabilmente chiuso, benché già da qualche settimana vari appuntamenti (alcuni già svolti e altri in programma), tra Primavera sulcitana, Girotonno, sagre e altri eventi, animino il territorio richiamando migliaia di visitatori.» Lo dice Ignazio Locci, portavoce di Sulky Lab-Sant’Antioco 2020.

«Non si può pretendere di fare del turismo una speranza concreta di rilancio – aggiunge Locci, consigliere regionale e consigliere comunale di Sant’Antioco – se non siamo in grado di offrire un servizio di accoglienza che garantisca ai visitatori ogni tipo di informazione utile per vivere al meglio la permanenza nel territorio del Sulcis Iglesiente. Nel 2014 l’ex Provincia aveva aperto l’ufficio del lungomare Caduti di Nassirya il primo maggio, mantenendolo in attività fino al 30 settembre. Ma per quest’anno, forse per le difficoltà che incontra l’ente commissariato, per la penuria di fondi e forse anche per un certo disinteresse, non si hanno ancora notizie sull’avvio del servizio.»

«Il rischio, ammesso che la provincia finanzi anche per quest’anno il progetto, è che non si dia avvio per tempo al programma di informazione turistica. Ed è impensabile che il territorio sulcitano, che proprio quest’anno conosce nuove esperienze di promozione, non disponga di un Info point turistico. Per questo è doveroso che il sindaco di Sant’Antioco Mario Corongiu si faccia avanti e pretenda l’avvio immediato dell’ufficio. E se la gestione commissariale dell’ente intermedio si mostra impossibilitata ad avviare l’Info point, allora il primo cittadino deve impegnarsi per ottenerne la competenza, eventualmente coinvolgendo l’Unione dei comuni dell’arcipelago del Sulcis, che comprende anche Calasetta e Carloforte. L’auspicio naturalmente – conclude Ignazio Locci – è che lo sportello possa rimanere attivo in maniera permanente, e non soltanto nei mesi estivi.»

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Le commissioni consiliari permanenti del Consiglio regionale torneranno a riunirsi mercoledì. Le commissioni Prima e Seconda del Consiglio regionale si riuniranno in seduta congiunta alle 10.30, con all’ordine del giorno l’appalto di vigilanza degli immobili della Regione. La Seconda commissione, sotto la presidenza di Gavino Manca (Pd), proseguirà i lavori alle 17.15 per l’audizione dell’assessore Virginia Mura, sulle vertenze dei lavoratori Unilever e Geoparco; sulle problematiche inerenti la formazione professionale; sulla situazione dei cosiddetti lavoratori in utilizzo. All’ordine del giorno anche l’esame della proposta di legge n. 36 (legge regionale per l’insegnamento della storia, della cultura e della letteratura della Sardegna nelle scuole) e della proposta di legge n. 167 (norme volte ad incentivare l’insegnamento della lingua sarda nelle scuole di ogni ordine e grado della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 15 ottobre 1997, n. 26 “Promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna”).

Mercoledì 29, alle 10.30, è convocata anche la Quinta commissione per l’audizione dell’Assogal sui Gal e lo sviluppo rurale. Il parlamentino presieduto da Luigi Lotto (Pd) ha all’ordine del giorno anche due proposte di legge (n. 45 e n. 61) in materia di apicoltura e si occuperà della programmazione dei lavori. Alle 16.00 si riunisce, invece, la Quarta commissione per l’esame del disegno di legge n. 198 (continuità territoriale marittima tra la Sardegna e le isole minori. Autorizzazione all’individuazione di un soggetto idoneo allo svolgimento delle attività di supporto tecnico, economico-finanziario e legale alle correlate procedure di gara); del disegno di legge n. 150 (sanzioni amministrative sui servizi di trasporto pubblico regionale e locale); della proposta di iniziativa popolare n. 2 (norme in materia di istituzione del servizio idrico integrato, individuazione e organizzazione degli ambiti territoriali ottimali in attuazione della legge 5 gennaio 1994, n. 36) e della proposta di iniziativa popolare n. 6 (norme in materia di gestione da parte dei Comuni della Sardegna del Servizio idrico integrato).

Logo Abbanoa

Il conguaglio Abbanoa sarà pagato dai sardi a partire da gennaio 2016 e spalmato in 4 anni. Come richiesto da Regione e Abbanoa, per consentire l’operazione l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, infatti, ha anticipato 90 milioni di euro, 70 entro giugno e 20 a dicembre. La Sardegna è l’unica Regione ad aver ottenuto questo risultato, ed è la prima volta che l’Autorità, che opera già un sistema di perequazione nel comparto elettrico, interviene nel settore idrico su precisa richiesta della Sardegna. Il risultato è stato raggiunto grazie a un intenso lavoro che ha visto protagonisti l’Amministrazione regionale, Abbanoa e il sistema degli Enti Locali, con l’obiettivo di rendere più sostenibile socialmente la rateizzazione dei conguagli in un contesto economico e sociale, come quello dell’Isola, già particolarmente colpito dalla crisi economica. E’ stato determinante anche l’intervento del Governo.
«È un risultato di cui siamo particolarmente orgogliosi, perché siamo la prima Regione a ottenerlo e perché è il frutto di un intenso lavoro – dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Abbanoa è stata sottoposta a un’istruttoria severa da parte dell’Autorità, che ha studiato la situazione e i profili di rischio e l’ha ritenuta una società affidabile. Abbiamo lavorato per pianificare, programmare e controllare il sistema dopo anni di gestione incerta e carente di programmazione, abbiamo fatto noi una prima capitalizzazione e stiamo lavorando intensamente per mettere ordine nel sistema e garantire un servizio di sempre maggior qualità. Questo è un bell’esempio di come funziona un moderno governo di centrosinistra. Punta all’efficienza, a un servizio sempre migliore ma si fa carico di situazioni pregresse, se ce ne sono, e si occupa con grande attenzione di equità e solidarietà sociale.»
La Sardegna, che ha incassato il risultato grazie anche all’impegno dei suoi parlamentari, farà dunque da apripista a livello nazionale. «È una delibera che farà scuola in Italia, che coniuga severità e solidarietà e che è un importante risultato per la Regione – sottolinea l’assessore Maninchedda -. Abbiamo lavorato duro, il 26 luglio abbiamo avviato il confronto con l’Autorità per ottenere l’anticipazione di gran parte dei 106 milioni di debito maturato dai sardi, c’è stata una costante collaborazione con l’Anci e alla fine Abbanoa ha superato l’ennesimo esame a cui è stata sottoposta ed è stata promossa da un soggetto esterno. Certo il nostro compito non si esaurisce oggi: abbiamo ancora moltissimo da fare, dobbiamo migliorare reti e infrastrutture, e la società dev’essere stimolata a dare il meglio di sé. Con il mutuo infrastrutture saranno effettuati importanti investimenti per rendere più efficiente il sistema idrico regionale».
«La proposta al governo regionale da Anci e Cal nasce nei giorni di Bultei, e precisamente nell’assemblea seguita all’attentato contro il sindaco. In quei giorni di tensione e di allarme – ricorda il presidente dell’Anci Sardegna, Pier Sandro Scano – abbiamo proposto alla Regione di lavorare insieme per dare due segnali forse piccoli ma importanti, conguagli Abbanoa e Tari, sul fronte dell’alleggerimento della pesantissima pressione tributaria. La collaborazione tra Regione, Enti locali, parlamentari sardi ha consentito questo risultato importante per i cittadini perché il pagamento dei conguagli viene differito di un anno e spalmato su quattro. Non sono ancora risolti i problemi tra Abbanoa e gli utenti sardi – conclude Scano -. Noi abbiamo parlato della necessità di una vera e propria opera di pacificazione che Abbanoa deve condurre: c’è ancora della strada da fare ma oggi registriamo un passo positivo.»
«Abbanoa è stata sottoposta a un’attenta analisi da parte dell’Autorità – ha spiegato l’amministratore unico Alessandro Ramazzotti – dimostrando di essere un’azienda sana e indirizzata all’efficientamento del servizio. Per il via libera della Cassa Conguagli sono state determinanti le azioni già intraprese e previste nel Piano di ristrutturazione aziendale: da una forte riorganizzazione del personale, grazie all’introduzione di innovazioni tecnologiche, agli investimenti sulle infrastrutture. Abbanoa, infatti, è il soggetto industriale più importante della Regione e può dare il suo contributo all’economia isolana. Dobbiamo anche tutelare gli 8 sardi su 10 che pagano regolarmente le bollette venendo incontro a chi è realmente in difficoltà, ma senza fare sconti ai veri morosi.»

Un master plan energetico e un job act aziendale sono gli obiettivi già fissati per i prossimi mesi: «Sono due aspetti che viaggiano in parallelo – ha sottolineato il direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas -. Tra i significativi costi di gestione rientrano quelli dell’energia elettrica per la potabilizzazione dell’acqua distribuita verso un territorio di 24 mila kmq con una densità abitativa di 68 abitanti per kmq, 360 impianti di depurazione, 40 potabilizzatori e 13mila km di rete. Altra voce importante riguarda il costo del lavoro: “stiamo approntando un jobs act di Abbanoa, per accompagnare alla pensione circa 100 professionalità mature nel biennio e – ha aggiunto Murtas – aprirci alle forme di occupazione flessibile inserendo nell’organico figure con un’istruzione medio-alta e che si occupano di innovazione».

«La lunga rateizzazione del conguaglio Abbanoa è certamente un’ottima notizia da accogliere con piacere – ha commentato Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia -. Ma è soltanto un primo passo: ora bisogna puntare al miglioramento dei servizi per i cittadini mettendo mano alle dimensioni degli ambiti territoriali. Questa è la scommessa in cui credere per fare in modo che gli utenti sardi beneficino di un servizio funzionale ed efficiente basato su un rapporto gestore-utente corretto e affidato a personale capace e cortese. Abbanoa, invece, è percepita come un ente farraginoso distante dalle reali esigenze dei cittadini ma sempre pronto a rivendicare i pagamenti delle fatture.»

 

D0menico Nicotra, segretario generale aggiunto O.S.A.P.P., prende posizione sulle criticità della Casa Circondariale di Sassari connessi alla presenza di detenuti 41 bis.

«Con l’arrivo dei detenuti sottoposti all’art. 41 bis dell’O.P. presso la Casa Circondariale di Sassari – scrive in una nota inviata alle massime autorità giudiziarie italiane – dovrebbe esserci in atto uno stravolgimento degli assetti operativi per il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria ai quali è demandato l’onore e l’onere di assicurare la sicurezza penitenziaria che poi di riflesso incide indubbiamente anche sulla sicurezza pubblica.

Tuttavia, in questo frangente, quello che interessa a questa Segreteria Generale è riconducibile al numero assolutamente esigua di Ufficiali di Polizia Giudiziaria (Ispettori e Sovrintendenti) che sicuramente dovranno essere impiegati con funzioni di Cancelliere in tutti quei processi che d’ora in poi si svolgeranno in video conferenza dalla Casa Circondariale di Sassari con le più svariata Autorità Giudiziarie distribuite su tutto il territorio nazionale.

Nello specifico, e senza contare le nuove incombenze appena accennate, presso l’Istituto sardo si registra attualmente una carenza complessiva di oltre 45 unità fra Ispettori e Sovrintendenti che merita sicuramente l’adozione di provvedimenti non più rinviabili a garanzie delle esigenze di sicurezza e d’ora in poi si può asserire anche di giustizia.

Infatti, l’occasione è propizia per ricordare a codesta Amministrazione Centrale che in assenza di Ufficiale di Polizia Giudiziaria l’udienza innanzi all’Autorità Giudiziaria di turno non potrà essere celebrata con inevitabili rallentamenti della Giustizia che, speriamo non capiti mai, potrebbe anche causare come extrema ratio la reimmissione in libertà di pericolosissimi “boss mafiosi” appartenenti alla criminalità organizzata.»

La nota di Domenico Nicotra si chiude con la richiesta di urgenti e improcrastinabili provvedimenti per risolvere la problematica segnalata.

Il capogruppo regionale di Area Popolare Gianluigi Rubiu ha presentato una mozione sulla crisi delle industrie nell’Isola. L’elenco delle aziende in difficoltà è lunghissimo: «Ci ritroviamo quasi intrappolati in un enorme incubo, stretti in una morsa fra la rabbia per la situazione odierna e la paura per la mancanza di futuro. La crisi economica ha infatti mostrato i suoi effetti peggiori proprio sul nostro territorio, con diverse aree che sono diventate ormai dei cimiteri industriali – evidenzia Rubiu -. Secondo gli ultimi dati delle associazioni di categoria, la Sardegna avrebbe perso, dall’inizio della crisi, 5.305 aziende. Solo nell’ultimo anno il saldo negativo registra la cessazione di 1.088 imprese, che corrisponde a 1.584 iscrizioni contro 2.672 cancellazioni. Una situazione pesantissima».

«E’ un vero e proprio dramma sociale, che ha causato la perdita di migliaia di posti di lavoro – aggiunge il capogruppo in Consiglio regionale di Area Popolare -. Da Porto Torres al Sulcis sino a Villacidro e Ottana si assiste ormai ad uno scenario di devastazione industriale, con fabbriche deserte e tanta cassa integrazione. Si presume ci siano i presupposti perché molte filiere possono essere rilanciate. Buona parte della storia dell’industria sarda si rispecchia in quella del settore estrattivo e successivamente in quella della chimica e della metallurgia. Il Sulcis Iglesiente subisce ancora oggi i contraccolpi di una crisi che appare senza via d’uscita, a cominciare dal polo dell’alluminio.»

Un’Isola smontata, pezzo dopo pezzo, senza che si trovi una speranza per il futuro dei senza lavoro. «Per questo occorre una vertenza con lo Stato – conclude Gianluigi Rubiu -. La Regione deve diventare protagonista di una riscossa perché si possa avere un cambio di marcia dei settori produttivi della nostra economia. Solo così si riuscirà a recuperare la competitività ed a ridare ottimismo ai giovani in cerca di occupazione».

Gianluigi Rubiu 65 copia