24 July, 2024
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Dopo il positivo esordio di Iglesias, sabato e domenica la Primavera Sulcitana sboccia a Carloforte, Masainas, Giba e Villamassargia. Numerosi gli appuntamenti in programma, a partire dalle 10.00. A Carloforte il piatto forte sarà l’ormai tradizionale Sagra del Cuscus; a Masainas l’attesissima Sagra del Carciofo; a Giba-Villarios “Sa Panada con canciofa”; a Villamassargia le visite libere per le ricchezze del paese e le visite guidate nel compendio di Orbai.

Allegato il programma completo della due giorni di eventi che comprende appuntamenti musicali, sportivi, di spettacolo, esposizioni, degustazioni, escursioni, balli e tanto altro ancora.

Primavera Sulcitana

 

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In Sardegna i recenti fatti di cronaca hanno creato forti preoccupazioni sullo stato dell’edilizia scolastica e l’assessore regionale competente, Claudia Firino, è intervenuta oggi per sottolineare che l’edilizia scolastica è di prioritario interesse per la Giunta regionale che, tra le prime azioni dal proprio insediamento, ha ideato e finanziato Iscol@, Piano straordinario reso immediatamente esecutivo che procede a ritmi serrati.
«La sicurezza rimane la nostra prima preoccupazione», interviene l’assessore regionale della Pubblica istruzione, Claudia Firino, rivolgendosi direttamente ai sindaci. «Una parte consistente del nostro patrimonio immobiliare è particolarmente datato e necessita di interventi di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria. Ci siamo attivati da subito prevedendo una task force specifica, stanziando risorse molto importanti e dando inizio ai lavori più urgenti. Alla luce dei più e meno recenti crolli di parti di edifici e del verificarsi di situazioni che potrebbero mettere a rischio la sicurezza delle persone, chiediamo ai sindaci di vigilare attentamente sullo stato delle scuole dei loro territori e, laddove rilevino emergenze concrete e pericoli, li invitiamo a espletare le procedure di verifica previste in queste casi con le autorità competenti e a farci pervenire rapida comunicazione. La Regione è pronta a intervenire per sanare immediatamente le situazioni di effettiva emergenza, come già avvenuto in più frangenti».
Al massiccio intervento di manutenzione per scuole più sicure e più accoglienti per il triennio iniziato nel 2014, che comprende anche il rinnovo e la riqualificazione di arredi e attrezzature scolastiche, Iscol@ affianca dal 2015 le azioni raggruppate sotto il titolo “Scuole per il nuovo millennio”, incentrate sulla qualità architettonica e sulla sostenibilità ambientale e sociale, affinché ci sia forte correlazione fra progetto didattico e progetto architettonico, per un ambiente scolastico flessibile e una scuola che faccia sistema.
Ad oggi sono state acquisite le proposte di 329 Comuni (su 331 Comuni con scuole) e 8 Province per la messa in sicurezza e l’adeguamento alle norme degli edifici scolastici, riqualificazione e ammodernamento, progettazione e realizzazione di nuove scuole. I risultati degli incontri costituiranno la base del Piano di edilizia triennale.
Quanto ai presunti ritardi per l’invio dei dati all’Anagrafe nazionale dell’Edilizia scolastica, si precisa che la Regione Sardegna si è già dotata di un’anagrafe dell’edilizia scolastica. Per il miglioramento della stessa, la Giunta regionale ha deliberato, a luglio, il riuso del sistema di anagrafe della Regione Toscana e adesso sta portando a compimento la migrazione dei dati. L’operazione sarà conclusa entro le prossime settimane. Di conseguenza, il riversamento dei dati nel sistema nazionale avverrà in automatico, ben prima del 30 giugno 2015, data già concordata lo scorso gennaio tra lo Stato e le regioni. Nessun ritardo, dunque, ma solo tempi tecnici già previsti e condivisi.

La razionalizzazione della rete ospedaliera, la riorganizzazione delle cure primarie, la riqualificazione della rete dei laboratori e dei servizi di radiologia, la centralizzazione del sistema degli acquisti di servizi e forniture, e delle procedure concorsuali. Infine, il contenimento della spesa farmaceutica. E’ questo in sintesi il piano triennale dell’assessore della Sanità Luigi Arru per contenere la spesa del servizio in Sardegna. «Viene dato periodicamente risalto al problema dei conti in Sanità – ha detto l’assessore della Sanità – informazione accompagnata da drammatiche affermazioni su “lacrime e sangue” che i cittadini sardi dovranno versare. Il disavanzo in Sanità è problema ben noto all’assessorato e all’intera giunta sin dall’insediamento nel marzo 2014. Stiamo lavorando alacremente dal primo giorno non solo per rimettere a posto i conti, ma soprattutto per garantire un migliore e sempre più efficiente servizio nei territori, per i cittadini».
L’assessore Arru ha precisato che gli atti delle aziende ospedaliere della precedente Giunta non fossero coerenti con la normativa nazionale. «La conseguenza è stata che, non esistendo un’idea coordinata di programmazione, non è stata preparata la Rete Ospedaliera. Il prezzo pagato per questo dalla Sardegna? L’esclusione dall’accesso a fondi statali dedicati per l’ammodernamento degli ospedali, pari a circa 250 milioni di euro».
«Questo è causa di ulteriori diseconomie – ha precisato Arru – e non garantisce un buon servizio: i pazienti vengono ricoverati per una durata superiore alla media nazionale. Questo accade non certo perché i professionisti non siano all’altezza dei colleghi del resto dello Stivale. La causa è da attribuire a un sistema organizzativo che non prevede l’integrazione dell’assistenza territoriale con quella ospedaliera e il sistema dell’emergenza urgenza. Non garantire un’assistenza territoriale forte e un sistema emergenza riformato causa un uso improprio dell’ospedale.» 
La Giunta Pigliaru, appena insediata, ha istituito un tavolo tecnico per l’elaborazione di una bozza della rete ospedaliera. «Il documento è pronto per essere discusso con le parti politiche, con gli enti locali e con le popolazioni – ha proseguito Arru – l’idea è quella di garantire un accesso uniforme agli ospedali su tutto il territorio della Sardegna, differenziando però i servizi offerti secondo standard che garantiscano sicurezza e qualità, e ancora in base a un’idea di Laboratorio Sardegna. Le azioni che vogliamo concordare determineranno un primo risparmio strutturale senza ridurre i servizi ai cittadini».
Uno stile di vita sano con un ruolo attivo della persona, accompagnato da un piano di prevenzione mirato alle patologie più gravi che colpiscono l’isola, possono migliorare la qualità della vita delle persone e scongiurare l’insorgenza di gravi fattori di rischio. Ne è convinto l’assessore Arru: «Investire un euro in prevenzione produce migliori risultati rispetto a un euro investito in tecnologia . Il modello di prevenzione che utilizzeremo sarà quello recentemente presentato dalla Asl di Cagliari, che contatterà circa 250mila persone per valutare il rischio cardiovascolare e sulla base del calcolo avvierà la persona a un programma con un piano alimentare e fisico adeguato e l’astensione dal fumo. Ricordo che le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di mortalità in Sardegna e in tutto il mondo occidentale». 
Legato al problema della prevenzione vi è il costo dei farmaci in Sardegna. «Anche qui siamo sopra la media nazionale – ha affermato l’assessore della Sanità – soprattutto i farmaci per combattere ipertensione arteriosa e livelli elevati di colesterolo».
La soluzione, secondo l’assessore Arru, è la responsabilizzazione dei cittadini e dei professionisti, che potrà produrre cambiamenti persistenti riducendo la spesa riducendo al necessario le misure di compartecipazione economica per ottenere i farmaci, i ticket sanitari. E ancora, l’integrazione dei modelli assistenziali del territorio, ospedale e sistema emergenza urgenza per ottenere politiche sanitarie virtuose.
«E’ importantissimo – ha concluso Arru – che gli operatori facciano costanti corsi di aggiornamento e siano allineati sulle nuove misure di intervento sui pazienti. Il cittadino necessita della garanzia di un professionista con il quale dialogare, e che agisca in un sistema che prevenga la cosiddetta medicina difensiva. Questo verrà garantito con un’ azione che tuteli il cittadino da un eventuale danno, fornendo garanzie attraverso un moderno sistema di gestione del rischio clinico e un modello assicurativo di responsabilità civile adeguato.»

Ospedale Brotzu Cagliari2

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È stata firmata la convenzione tra l’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio e Artigiancassa per la gestione fino al 31 marzo 2018 degli interventi di credito agevolato previsti dalle leggi regionali 949/52 e 240/81. La prima norma riguarda la concessione di contributi in conto interessi e in conto capitale in regime “de minimis”, la seconda consente analoghi benefici per i contratti di leasing, interventi che daranno nuova linfa per l’azione di sostegno al settore artigiano.
Con la stipula dell’accordo a chiusura della gara, aggiudicata ad Artigiancassa banca del Gruppo BNP Paribas, «La Regione – ha detto l’assessore Francesco Morandi – mette di nuovo a disposizione delle imprese artigiane isolane uno strumento particolarmente utile e vantaggioso di accesso al credito, nonché uno dei più graditi e utilizzati dagli imprenditori».
Nel biennio 2013-2014 le imprese che hanno beneficiato delle agevolazioni sono state 517, per un finanziamento complessivo di 30 milioni di euro. L’operazione ha generato 170 posti di lavoro a fronte di un contributo impegnato dalla Regione di oltre 1 milione e 800mila euro. Nel complesso, nel periodo 2001-2014, sono stati consentiti 8.500 finanziamenti per un importo di 330 milioni di euro, il contributo regionale totale in questi anni ha sfiorato i 31 milioni di euro.
«La Regione intende dare un sostegno strategico al comparto rendendo disponibili tutti i canali di sviluppo – ha aggiunto l’assessore Morandi – in questo senso le due leggi rappresentano un’eccellente opportunità per le imprese, necessaria in tempi di difficoltà di accesso al sistema creditizio e, più in generale, di crisi del settore. In particolare – ha concluso Francesco Morandi – nella convenzione è prevista l’attivazione di uno sportello telematico, a disposizione di tutte le banche e società di leasing, per la compilazione e la trasmissione on-line delle domande di agevolazione che consentirà un considerevole risparmio di tempo.»
La procedura sarà attivata gratuitamente da Artigiancassa per tutte le banche che ne faranno richiesta.
Francesco Morandi

 

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Tutto esaurito ed entusiasmo alle stelle, ieri sera, per Luciano Ligabue, protagonista del primo dei due concerti organizzati all’Arena Sant’Elia da Riservarossa e F&P Group, in collaborazione con l’assessorato della Cultura del comune di Cagliari. Ligabue è tornato in Sardegna dopo cinque anni di assenza (il 7 agosto 2010 “incendiò” l’aeroporto di Fenosu, dove arrivarono migliaia di fan da tutta la Sardegna) e per l’occasione ha preparato un palco speciale, considerato che contrariamente a quanto è accaduto in tutte le altre tappe del Mondovisione Tour 2015, si è esibito all’aperto (il Palazzetto di Via Rockfeller sarebbe stato inadeguato per la limitata capienza).

La corsa per l’accaparramento dei primi posti sotto il palco era iniziato già mercoledì sera, quando centinaia di giovani hanno trascorso la notte all’esterno dell’Arena, e ieri pomeriggio, all’apertura dei cancelli, erano già tantissimi davanti all’ingresso. L’attesa è durata cinque ore esatte, perché alle 21.00 in punto, precisione insolita per i grandi concerti, Ligabue e la sua band formata da Federico Poggipollini e Max Cottafavi alla chitarra, Luciano Luisi al piano e tastiere, Michael Urbano alla batteria e Davide Pezzin al basso) sono entrati in scena e si sono letteralmente scatenati per oltre due ore.

Già alla prima canzone, “Il Sale della terra”, l’Arena Sant’Elia si è letteralmente “incendiata” di entusiasmo e, canzone dopo canzone, un mix tra grandi successi vecchi e nuovi, complessivamente 24, il clima è rimasto sempre caldissimo. Difficile dire quali brani siano stati più graditi, da “Balliamo sul mondo” a “Quella che non sei”, dalla conosciutissima “Certe notti” a “Il muro del suono”, da “Il mio pensiero”, scelta dai fan cagliaritani in un sondaggio organizzato in internet, al nuovo singolo, “C’è sempre una canzone”.

Tre i bis concessi alla folla dell’Arena, con la splendida “Piccola Stella senza cielo” e, in chiusura, “Con la scusa del rock’n’roll”. Suggestiva la coreografia creata con le immagini del concerto e dei primi piani dei fan proiettate su tre schermi ad altissima risoluzione, uno centrale, sopra il palco, e due laterali.

Questa sera si replica, sempre alle 21.00. Sarà sicuramente un altro pieno, di pubblico e di entusiasmo, per il grande artista emiliano di Correggio che, a 55 anni, conserva la stessa carica degli inizi, risalenti al 1986, arricchita da una straordinaria esperienza, ormai quasi trentennale.

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L’Amministrazione regionale, dal 25 aprile al 3 maggio, parteciperà, a Cagliari, alla 67ª edizione della Fiera Campionaria Internazionale della Sardegna con un articolato cartellone di presentazioni ed eventi allestiti nel padiglione I e nell’area esterna antistante.

I cittadini, come possono già fare nelle normali sedi degli Uffici relazioni con il pubblico (Urp) della rete della Regione, potranno richiedere sul momento l’attivazione della tessera sanitaria e ricevere assistenza e informazioni su bandi, servizi e attività della Regione Sardegna. Per la prima volta dal 2003, anno della loro nascita, gli Urp regionali si aprono alla cittadinanza fuori dalle sedi istituzionali e forniscono assistenza in un contesto fieristico. I funzionari regionali della Rete degli Urp saranno infatti operativi nelle postazioni del padiglione. Dalle 10.00 alle 20,30, tutti i giorni della manifestazione, risponderanno alle richieste di informazioni dei cittadini. I temi del lavoro e degli ammortizzatori sociali, delle imprese, della sanità, dell’ambiente, della trasparenza, della piattaforma di partecipazione Edemocracy e delle autonomie locali saranno al centro del calendario delle presentazioni. Infine i visitatori potranno conoscere la storia dell’Autonomia raccontata per immagini.

Grande spazio, con attività didattiche e simulazioni, verrà riservato al sistema della Protezione civile regionale. Nell’area espositiva di 1.600 metri quadri antistante il padiglione I, che ospita un’ulteriore postazione interna, verranno messe in mostra la rassegna di mezzi (compresi quelli d’epoca) e di attrezzature di soccorso. Presente il personale della Protezione civile, del Corpo Forestale, insieme con gli operatori delle organizzazioni di volontariato, per la divulgazione e presentazione delle attività del sistema. In mostra anche le divise operative e le specifiche attrezzature delle cinque categorie operative delle associazioni di volontariato (mare, antincendio, operatività speciale, ricerca dispersi e radiocomunicazioni). Per l’intera manifestazione verrà spiegato il funzionamento del sistema della protezione civile regionale: ad adulti e bambini verranno illustrati i rischi del territorio, i bollettini e gli avvisi di allerta e la pianificazione in caso di emergenza.

Dalle 10.00 alle 13.00 del 27, 29 e 30 aprile, infine, sono previsti incontri con le scuole primarie in cui le organizzazioni di volontariato propongono anche simulazioni sotto forme di gioco. Il percorso partirà dall’accoglienza e la distribuzione del kit con il materiale didattico e informativo. I ragazzi possono dialogare con i volontari e ascoltare le loro esperienze. In programma, poi, il giro degli stand e si proseguirà con le prove di simulazione e la visione di un cartone animato interattivo.

Prima di partire per le 50 tappe programmate in tutto il territorio isolano, il Social Bus dell’assessorato al Lavoro toccherà la Fiera. Il veicolo, un ufficio multimediale itinerante per fornire al vasto pubblico informazioni e materiali sui progetti realizzati in materia di occupazione, formazione, istruzione e inclusione sociale, sarà presente il 30 aprile, dalle 11.00 alle 17.00.

Il consigliere del comune di Narcao Gianni Melis ha presentato ricorso sulla situazione di presunta incompatibilità di un assessore del comune di Narcao.

«Con nota del 8 aprile 2015 – spiega Gianni Melis – ho segnalato alla Segretaria Comunale Responsabile della trasparenza, l’illegittimità della composizione della Giunta del comune di Narcao, considerato che l’assessore Danilo Serra risulta essere nipote acquisito del sindaco, Gianfranco Tunis, e, quindi, affine entro il terzo grado, così come recita l’art. 64 comma 4 del decreto legislativo 267/2000, ovvero il testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali.

Art. 64 – Incompatibilità tra consigliere comunale e provinciale e assessore nella rispettiva Giunta.

4. Il coniuge, gli ascendenti, i discendenti, i parenti e affini entro il terzo grado, del sindaco o del presidente della giunta provinciale, non possono far parte della rispettiva giunta né essere nominati rappresentanti del comune e della provincia.»

Con protocollo n. 3025 del 24 aprile – sottolinea Melis – ricevo dalla segretaria comunale questa risposta: «In riscontro alla nota in oggetto, si comunica che l’assessore Serra Danilo ha comunicato la decisione di autosospendersi dall’incarico di assessore e da ogni altra carica di responsabilità istituzionale, finché non verrà verificata l’assoluta legittimità della delega assessoriale conferitagli.»

«A questo punto – aggiunge Gianni Melis – la domanda sorge spontanea: possibile che di fronte ad una legge così chiara la segretaria e ovviamente il Sindaco non siano in grado di stabilire se l’assessore debba essere dichiarato  incompatibile e revocato immediatamente dalla carica che ricopre illegittimamente da diversi anni? Sono assolutamente convinto di no; penso, invece, che ancora una volta ci si presti ad assecondare l’ormai noto metodo della giunta di Narcao, quello di amministrare la cosa pubblica, spesso e volentieri in spregio del rispetto delle leggi, e così ancora una volta mi vedo costretto a segnalare la cosa agli organi preposti, in questo caso al Prefetto e all’assessorato degli enti locali.»

Gianni Melis

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Con l’audizione dei rappresentanti delle Camere di Commercio e dei sindaci dei comuni capoluogo di provincia si sono concluse ieri le audizioni della Prima Commissione sulla riforma degli Enti locali.

Gavino Sini presidente della Camera di Commercio di Sassari, in rappresentanza di tutte le altre Camere provinciali, ha illustrato alla Commissione la situazione degli enti camerali alle prese con una profonda riorganizzazione imposta dal decreto legislativo del 2010 sulla riorganizzazione della pubblica amministrazione.

«Le Camere di Commercio non sono più vincolate a un territorio provinciale, per questo avevamo già pensato a un ridisegno dell’organizzazione in Sardegna – ha detto Sini – l’attuale progetto di riforma in discussione in Parlamento ci obbligherà ad accelerare i tempi».

Sini ha poi spiegato che le nuove Camere dovranno essere costituite su un’articolazione di almeno 80mila imprese: «Considerando che in Sardegna il numero delle attività imprenditoriali è pari a 190.000, in futuro potremo avere due Camere di Commercio. Cagliari ha la possibilità di averne una tutta sua, le altre tre (Sassari, Nuoro e Oristano) potrebbero unirsi, ma non sono escluse soluzioni diverse (Cagliari-Oristano e Nuoro-Sassari)».

Il presidente della Camera di Commercio di Sassari ha sottolineato il ruolo svolto dall’ente camerale nella creazione di una classe dirigente e imprenditoriale e l’importanza della collaborazione con le province per la pianificazione e progettualità territoriale.

In rappresentanza dei sindaci dei comuni capoluogo, sono stati invece sentiti i primi cittadini di Lanusei e Tempio, Davide Ferreli e Romeo Frediani, e l’assessore alle politiche sociali di Iglesias Alessandra Ferrara.

Ferreli ha evidenziato il ruolo decisivo svolto dalla provincia Ogliastra per la creazione di una coscienza comune nella popolazione. «La provincia ha favorito un processo di aggregazione e di collaborazione nella gestione del bene Comune – ha detto il sindaco di Lanusei – la nuova riforma dovrà tenere conto di questo. Siamo disponibili a partecipare ad una stagione riformatrice che però non deve essere fatta solo su basi numeriche. L’Ogliastra conta meno di 60mila abitanti, non si può pensare di smantellare i servizi statali e regionali altrimenti il territorio continuerà a spopolarsi». Sulla nuova gestione delle funzioni prima attribuite alle province, Ferreli ha indicato l’esperienza delle unioni dei Comuni come base da cui partire e confrontarsi: «Serve però dotare le nuove realtà di personale e risorse adeguate».

Alessandra Ferrara ha invocato una politica “uniformata” del territorio che garantisca un miglior raccordo tra Comuni e Regione. «La presenza di un ente intermedio è stata decisiva l ha ricordato l’assessore di Iglesias – il Piano Sulcis è stato partorito dalla Provincia, il Plus ha permesso di capire quanto sia importante la gestione unitaria del territorio».

Ferrara ha infine segnalato la pesante situazione vissuta dal territorio del Sucis Iglesiante sul fronte della giustizia: la cancellazione degli uffici del giudice di pace e dei tribunali ha eliminato tutti i presidi. «Ora la legge prevede la possibilità di riaprire qualche ufficio ma a pagarlo dovranno essere i comuni».

Romeo Frediani ha auspicato una riforma che preveda una pianificazione in grado di colmare il gap tra le diverse aree geografiche. «Serve dotare i territori di infrastrutture e pensare a una gestione unitaria di alcuni servizi –ha detto Frediani – certe situazioni vanno gestite direttamente dalla Regione».

Il sindaco di Tempio ha quindi ricordato l’esperienza della Gallura dove sono nate tre Unioni di Comuni. «Il risultato è incoraggiante ma per l’esercizio delle funzioni associate serve più personale e più risorse».

I tre rappresentanti dei comuni capoluogo, infine, hanno manifestato contrarietà all’ipotesi prevista dal Dl 176 di un regime transitorio che consenta di tenere in piedi le quattro province storiche fino alla piena operatività della riforma. Siamo per un ridisegno complessivo che porti a un sistema ex novo – ha detto Davide Ferreli – che ha poi invitato la commissione a una riflessione attenta sull’opportunità di istituire la Città Metropolitana di Cagliari, per il timore che si torni a una visione cagliaricentrica della Sardegna».

C’è grande attesa per l’apertura della prossima edizione della Fiera Campionaria Internazionale, la tradizionale rassegna fieristica della Sardegna, la principale vetrina delle realtà economiche e produttive dell’Isola, in programma il 25 aprile al 3 maggio.. Tra i padiglioni espositivi, che accolgono gli stand delle aziende interessanti tutti i settori merceologici di beni e servizi, nazionali e internazionali, quest’anno la Fiera è arricchita da eventi, spettacoli concerti, seminari, convegni programmati durante tutto il periodo, che arricchiranno la manifestazione regalando al pubblico, unitamente alla possibilità di osservare e toccare con mano prodotti innovativi, anche momenti di svago per tutte le famiglie e per i più piccini. Non soltanto una rassegna dedicata alle famiglie, ma anche e soprattutto ad aziende e professionisti ai quali saranno rivolte le esposizioni dei padiglioni dell’edilizia e nuove tecnologie di materiali per le costruzioni, il mobile e design. Di particolare interesse le esposizioni dedicate all’artigianato artistico di eccellenza della Sardegna, con la partecipazione dei più noti maestri artigiani del territorio.

Le eccellenze agroalimentari della Sardegna, unitamente al primo Salone specializzato per la terza età e per l’nvecchiamento attivo denominato “A Chent’annos”, costituisce il filo conduttore sul tema proposto dalla Regione Sardegna all’Expò. A Chent’annos, evento unico nel suo genere, rappresenta la prima fase di un progetto più ampio di prossima realizzazione nel 2016 con la “Fiera dei servizi alla persona”. La serie di iniziative, convegni e seminari tenuti da esperti e specialisti di “A chent’annos” non solo tendono a favorire l’incontro tra domanda e offerta di servizi e prodotti innovativi per la terza età, utili a migliorare la salute, il benessere e più in generale la qualità della vita degli anziani, ma anche un momento per la socializzazione e il divertimento.

Tra gli espositori istituzionali si annoverano la Regione Autonoma della Sardegna, la Protezione Civile regionale, l’Ente Foreste, tutte le Forze Armate ed i Corpi Armati quali Esercito e Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Vigili del Fuoco, Marina Militare, Aeronautica, Capitaneria di Porto ed inoltre l’Autorità Portuale, Le Camere di Commercio, le Associazioni di categoria.

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Eurallumina.

Stamane al ministero dell’Ambiente si è svolto un incontro tecnico tra lo stesso Ministero e l’ex provincia di Carbonia Iglesias sul progetto di riavvio dell’Eurallumina. All’incontro, auspicato e sollecitato dalla RSU Eurallumina, hanno partecipato il Direttore generale del ministero dell’Ambiente, Maurizio Pernice con  il suo staff e il commissario straordinario dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, Giorgio Sanna, insieme ai dirigenti del settore Ambiente dello stesso ente che, sia pur in regime commissariale, ha competenze su alcuni settori, compreso quello ambientale.

«Al centro del confronto – si legge in una nota della RSU Eurallumina -, l’autorizzazione alle prove tecniche e successivamente al suo definitivo utilizzo da parte dell’Eurallumina, dell’ impianto denominato ex Tecom, per il trattamento delle acque provenienti dai pozzi piezometrici interni ed esterni allo stabilimento (sistema di gestione, verifica e controllo ambientale). L’iter autorizzativo condotto dagli enti coinvolti con il massimo dello scrupolo e dell’attenzione, ha accertato che l’impianto in oggetto ha particolare rilevanza, “PER IL BENEFICIO AMBIENTALE DERIVATO” nel merito della sua applicazione e complessivo nel computo generale. Allo stesso tempo, nella prospettiva della ripresa delle attività, con la realizzazione degli investimenti e la conseguente ripresa delle produzioni, l’esercizio dell’impianto è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi industriali.»

«Gli ultimi chiarimenti sulle competenze autorizzative – si legge ancora nella nota sindacale -, sono stati definitivamente sciolti nella riunione odierna e, completate le procedure amministrative e l’adeguamento dell’impianto rispetto alle ultime norme in materia (controlli e verifiche anche in ingresso all’impianto) potrà partire il programma tecnico delle operazioni sul campo. Un significativo segnale dell’avanzamento nel percorso autorizzativo complessivo del piano industriale, che a livello pratico consentirà l’accesso in fabbrica (richiamati al proprio posto di lavoro dalla sospensione in cassa integrazione) circa 30 addetti, per cui è già pronto il piano di formazione e inserimento, per operatori del laboratorio analisi chimiche e della sezione dove andrà esercito l’impianto in oggetto.»

«Il piano industriale di Eurallumina, primo anello della filiera dell’alluminio, condiviso dalla proprietà RUSAL, faticosamente conquistato con anni di lotta e sacrifici dai lavoratori, prevede  investimenti per 188 milioni di euro, per  la realizzazione dell’impianto CHP, modifiche degli impianti  e gestione e miglioramento del sito di stoccaggio, dove verranno impiegati oltre 200 addetti degli appalti, e con il riavvio della produzione, 357 addetti diretti, a cui vanno aggiunte le ricadute economiche e occupazionali sull’indotto dei servizi e dei fornitori. Un programma che ha necessita di essere velocizzato e che si scontra oggi con gli eccessi, spesso degenerativi, del sistema burocratico, verso i quali, la RSU Eurallumina, i lavoratori  e le parti sociali – conclude la nota -, continuano a svolgere incessante opera di sollecito e richiamo alle proprie coscienze e responsabilità  affinché non si debbano subire ulteriori ritardi.»