24 July, 2024
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Manifestazione dei Riformatori sardi questa mattina in tutta la Sardegna, per chiedere che l’Anas vada fuori dalla Sardegna.

«Lo stiamo dicendo da due legislature – si legge in una nota dei Riformatori sardi -, anche attraverso precise proposte di legge: la Sardegna deve liberarsi dell’Anas. Per questo oggi in tutta la Sardegna sono state fatte manifestazioni per dire basta. Alle note inefficienze e alle lungaggini nella realizzazione di opere fondamentali per la mobilità in Sardegna si aggiungono oggi gli scandali continui. E lo stato da terzo mondo delle nostre strade dimostrano che l’Anas ha completamente fallito. L’elenco è lungo: il cantiere infinito della SS 131, lo scandalo nazionale della Nuova SS 554, le code quotidiane ai semafori sulla SS 55, i mille pericoli delle SS 130, 195 e 128. Per non parlare poi del tratto conclusivo della Sassari-Alghero, dimenticato da tutti tranne che dai sardi che soffrono quotidianamente la mancanza di strade degne di questo nome. La Sassari-Olbia, ad esempio, è ostaggio della burocrazia pennuta camuffata da gallina prataiola. Intere aree del Sulcis, del Campiadano e del Nuorese sono servite da infrastrutture in condizioni da terzo mondo. »

«Che dire poi delle aree di sosta senza pattumiere dove sono pochissimi i punti di ristoro – aggiungono i Riformatori sardi -. Non c’è poi nessuna vigilanza contro chi sporca e inquina, nessun intervento di pulizia. La rete stradale trasformata in un’immensa discarica a cielo aperto. Quattro tra i massimi dirigenti nazionali arrestati, cinquanta indagati, presidente dimissionario. Per non parlare della segnaletica stradale, caotica e priva di senso, con limiti di velocità contraddittori frutto di cartelli posizionati e poi dimenticati, un pessimo biglietto da visita presentato a chi viene in Sardegna.»

alghero Barisardo Carbonia Iglesias Sestu uras cartina-immagine

Al via gli interventi per il miglioramento delle aree rurali mediante interventi di gestione forestale maggiormente sostenibili sotto il profilo ambientale.
L’assessorato regionale dell’Agricoltura ha pubblicato il bando di attuazione della misura 225 del Psr“Pagamenti silvoambientali”.
La misura si articola in due azioni:
– azione 1. Gestione silvoambientale dei sistemi forestali produttivi ad alto grado di artificialità a prevalenza di specie alloctone a conifera;
– azione 2. Interventi per la diversificazione strutturale nei sistemi a ceduo.
Possono beneficiare dell’aiuto i privati singoli o associati e i comuni singoli o associati. Sono escluse le foreste di proprietà di Stato, Chiesa e Regione.
Le domande di aiuto/pagamento possono essere presentate sul portale Sian (www.sian.it) dal 28 aprile e fino al 15 maggio 2015. Per la compilazione è necessario rivolgersi ai centri autorizzati di assistenza agricola autorizzati da Agea.
Eventuali chiarimenti possono essere richiesti agli uffici relazioni con il pubblico territoriali di Argea Sardegna tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e il martedì dalle 16.00 alle 17.00.

Piazza Roma - Il Portico copia

Domani, sabato 25 aprile, verrà inaugurata presso la saletta del Portico adiacente il Teatro Centrale, in piazza Roma, la mostra di pittura e fotografia “Forme Colori Percezioni”, dei giovani artisti Corrado Maccioccu e Giuseppe Tuveri.

La mostra, organizzata in collaborazione con l’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, sarà visitabile tutti i giorni sino al 30 aprile dalle 10.00 alle 13.00, dalle 16.00 alle 20.00 e dalle 22.00 alle 24.00.

Corrado Macciocu e Giuseppe Tuveri presenteranno lavori inediti che hanno come filo conduttore l’educazione visiva. La mostra ha come obiettivo dimostrare che cosa, con forme e colori, è trasmissibile nella percezione visiva, mentale ed espressiva di ognuno di noi. I lavori saranno commentati e raccontati, con l’intento di stimolare uno scambio di opinioni tra artisti e visitatori. La discussione sarà interattiva e costruttiva, con la finalità di far comprendere che l’arte è in grado di cambiare le persone.

Gli orari scelti, in particolar modo quello che va dalle 22.00 alle 24.00, vogliono essere un particolare invito per i giovani, affinché vedano nell’arte anche un momento di incontro e di confronto.

Cagliari 7

Entrano nel vivo a Cagliari le celebrazioni per il 70° anniversario della liberazione dal nazifascismo, promosse dal Comitato 25 Aprile. Al tradizionale corteo del 25 aprile (che sabato si snoderà per le vie cittadine, da piazza Garibaldi a piazza del Carmine) si aggiungeranno mostre, concerti e dibattiti, in un cartellone di iniziative che proseguirà poi per tutto il mese.

Tre gli appuntamenti in programma venerdì 24. A Quartu Sant’Elena l’associazione Chenàbura e l’Associazione Autonoma Partigiani Sardi organizzano l’incontro su “Emilio Lussu e le leggi razziali”. Appuntamento alle ore 9.30 nella sala del Consiglio comunale. Dopo il saluto del presidente del Consiglio comunale, del sindaco e dell’assessore alla cultura, interverranno Mario Carboni (presidente dell’associazione Chenàbura), Alessandro Matta (direttore dell’associazione Memoriale Sardo della Shoah) e il presidente dell’Uaps Franco Boi. Sono previste letture a cura di Carlo Antonio Angioni, coordina l’iniziativa Tore Amos Pirino.

A Cagliari, alle ore 18.00, si inaugura nel centro d’arte “Il Ghetto” (in via Santa Croce 18) la mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista”, una personale dedicata ad uno straordinario testimone del Novecento. Nato a Sassari nel 1918 ma cresciuto a Cagliari, trasferitosi a Verona dove diviene a membro del CLN cittadino, incarcerato in Italia, viene deportato nei lager nazisti di Flossenburg ed Hersbruck. Alla fine della guerra, tornato in Italia, intraprende la carriera di artista prima in America Latina, poi di accademico negli Stati Uniti (ha insegnato spagnolo e letteratura comparata in diverse università). Bocchetta ha raccontato le sue vicende in numerosi libri, mostrando così anche il suo talento letterario.

La mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista” (curata da Emanuela Falqui) è divisa in due sezioni; la prima parte è dedicata all’attività sulla memoria storica e riprende le fila dell’opera letteraria, “Prima e dopo ‘quadri’ 1918-1949”, un’autobiografia accompagnata da una serie di disegni, collage che ritraggono diversi episodi della resistenza a Verona, il carcere, la tortura, gli interrogatori, il lager e la liberazione; la seconda parte riguarda il periodo statunitense, durante il quale ha lavorato intensamente sperimentando forme e materiali diversi nel suo atelier di Chicago. In America è stato invitato ad esporre in diverse città; definito dalla critica “Uomo del Rinascimento”, ha realizzato diversi monumenti pubblici. Nel 1989 è considerato tra gli artisti più amati per la scultura “Mother Earth” presso il Chicago Public Library Cultural Center. Oggi alcune sue opere sono catalogate e tutelate tra i monumenti della Smithsonian Institution.

Grazie al prezioso archivio conservato dal nipote cagliaritano di Vittore, Alberto Bocchetta, saranno inoltre visibili una serie di documenti, lettere, articoli, fotografie che raccontano alcuni momenti salienti dalla vita dell’artista.

Nel corso dell’inaugurazione verrà proiettato il documentario del 2007 su Vittore Bocchetta “Wider das Vergessen / Non dimenticare” di Claus Dobberke e Stefan Mehlhorn.

Bocchetta non sarà presente il giorno dell’inaugurazione ma sarà invece protagonista di un incontro sabato 2 maggio, al Ghetto, a partire dalle ore 17.30.

La mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista” resterà aperta fino al 17 maggio (dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 20.00; lunedì riposo), ed è promossa dal Comitato 25 Aprile, dal Comitato provinciale dell’Anpi di Cagliari, dall’Uaps, dall’Anppia e dall’associazione Asibiri, con il patrocinio del Comune di Cagliari e l’organizzazione di Emanuela Falqui, Andrea Mameli e Alberto Bocchetta.

Il terzo appuntamento di venerdì sarà ancora a Cagliari dove alle ore 19, nella sala della Cineteca Sarda in viale Trieste 126, è in programma “Un caffè con contorno di jazz”, con gli interventi di Paolo Zucca, Giorgio Ariu, Clara Murtas, Luciano Uras e Basilio Sulis. A seguire “Gramsci in concert”, con la voce recitante di Clara Murtas, il trombone di Giancarlo Schiaffini e il contrabbasso di Adriano Orrù che accompagneranno le immagini di un documentario su Gramsci firmato da Giorgio Baratta.

Sabato 25 aprile, giorno in cui si celebra la festa nazionale della Liberazione, a Cagliari si terrà il tradizionale corteo organizzato dal Comitato 25 Aprile, con la partecipazione di gruppi, associazioni, sindacati e rappresentanti delle istituzioni. Il ritrovo sarà alle 9.30 in piazza Garibaldi. Il corteo si fermerà al Parco delle Rimembranze di via Sonnino dove verrà deposta una corona in memoria dei caduti e dove i rappresentanti delle istituzioni terranno i loro interventi. Il corteo proseguirà poi fino a piazza del Carmine dove, coordinati dai giornalisti Alessandra Addari e Vito Biolchini, sono previsti interventi e letture da parte di giovani e studenti e un intervento di un rappresentante del Comitato 25 Aprile.

Nella mattina di sabato 25 aprile è prevista una iniziativa commemorativa a San Nicolò Gerrei. Nel pomeriggio invece le commemorazioni si spostano a Quartu (piazza Sant’Elena) e a Monserrato, dove alle ore 18 presso la chiesa di Sant’Ambrogio verrà celebrata una Messa in suffragio. Seguirà la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti e la posa di una targa commemorativa presso la facciata della casa dove nacque e visse l’antifascista Giuseppe Zuddas.

A Cagliari la festa della Liberazione continuerà nel pomeriggio sotto il segno del teatro e della musica.

Alle ore 18, al Teatro “La Vetreria” di Pirri, l’attore Maurizio Mezzorani, accompagnato da un gruppo di musicisti capitanato da Mauro Palmas, porta in scena “Partigiani fratelli maggiori”, ispirato ad un testo di Gianfranco Macciotta.

A partire dalle 17.30 in piazza del Carmine prenderà il via una maratona musicale che per tre ore vedrà protagoniste diverse band giovanili. La serata si concluderà nel segno del jazz con il concerto, a partire dalle 20.30, della cantante Francesca Corrias, accompagnata dal suo quartetto.

Anche quest’anno domenica 26 aprile pacifici invasori digitali visiteranno musei e luoghi d’arte in tutta Italia (e non solo) muniti di smartphone, tablet, fotocamera o videocamera, con l’obiettivo di condividere la cultura attraverso l’utilizzo di internet e dei social networks per la promozione e diffusione del nostro patrimonio culturale.

Gli invasori digitali potranno invadere gli esterni della Grande Miniera di Serbariu e il Museo del Carbone, con l’esposizione permanente sulla storia della miniera e della città di Carbonia, dalle 10.00 alle 17.00.

Visto il successo dell’anno scorso, esclusivamente per l’occasione sarà allestita all’interno del Museo una mini ricostruzione di ambienti con arredi, oggetti e lampade d’epoca, perfetta per le vostre foto e i vostri selfie “vintage”!

INVASIONI2015[3]

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

La commissione sanità, presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi) ha proseguito ieri le audizioni dei rappresentanti delle amministrazioni locali per un approfondimento delle problematiche sanitarie dei territori.

Il presidente dell’Unione dei Comuni dell’Ogliastra Davide Ferreli, anche nella sua veste di sindaco di Lanusei, ha informato la commissione di un confronto costruttivo già avviato con il commissario della Asl, esprimendo però preoccupazione per le riforme all’attenzione del Consiglio regionale, sia per quanto riguarda gli Enti Locali che per le stesse Asl. «Non vorremmo – ha detto – che si lavorasse solo ad espressioni numeriche che non considerano il territorio, le sue specificità, le sue caratteristiche geo-morfologiche e la viabilità interna». Ferreli ha poi sollecitato l’uso più razionale delle risorse disponibili, a cominciare dalla struttura per l’emodinamica, realizzata con il contributo della Ue per l’inclusione delle periferie e mai entrata in funzione dopo tante promesse.

Per il sindaco di Jerzu Roberto Congiu «la nuova articolazione dei servizi sanitari che ci ha proposto il commissario, articolata su diversi poli, è sostanzialmente condivisibile ma in un momento caratterizzato da tagli e scarsità di risorse non abbiamo ben chiaro con quali mezzi finanziari si farà fronte alle nuove esigenze e con quale tempistica».

Il Sindaco di Barisardo Paolo Fanni ha posto l’accento sulla necessità di salvaguardare i servizi presenti sul territorio ed il collega di Loceri Ivo Deiana ha auspicato per l’Ogliastra un equilibrio più solido fra la sanità pubblica e quella privata.

Dopo l’intervento dei Sindaci hanno preso la parola i consiglieri Franco Sabatini (Pd), Alberto Randazzo (Forza Italia), Gianni Tatti (Area popolare sarda) e Roberto Desini (Centro democratico). Tutti, con accenti diversi, hanno messo in luce l’importanza del confronto con le comunità locali, come premessa indispensabile per una buona riforma. Il consigliere Sabatini, in particolare, ha ripreso il tema della struttura di emodinamica, esprimendo forti critiche sia per il suo mancato utilizzo come sede staccata di Cagliari che per le motivazioni tecnico-giuridiche, riconducibili al mancato accreditamento della struttura cagliaritana. «Su questo problema – ha annunciato – presenterò nei prossimi giorni una denuncia durissima». Sul punto, lo stesso presidente della commissione Raimondo Perra si è riservato una compiuta valutazione dopo le opportune verifiche con il commissario della Asl n° 8 di Cagliari.

Per quanto riguarda la zona di Sorgono, il sindaco di Meana Sardo Angelo Nocco (inserito in un distretto che comprende 13 Comuni) ha lamentato la penalizzazione del suo territorio, sollecitando il pieno coinvolgimento delle amministrazioni locali nella definizione dei nuovi confini delle Asl. «La proposta che ci è stata consegnata dal commissario – ha spiegato – ci sembra molto distante dalle esigenze e dai bisogni concreti delle nostre comunità (dove già assistiamo ad una crescente migrazione di pazienti verso altre strutture), che risulta gravemente scoperte nei servizi di prima necessità come il pronto soccorso». «Abbiamo consegnato al commissario – ha aggiunto Nocco – un documento dettagliato con le nostre proposte e ci aspettiamo che le Istituzioni regionali lo considerino con la massima attenzione». Il sindaco di Meana Sardo ha infine informato la commissione che le elezioni della Conferenza territoriale sanitaria svoltesi recentemente hanno seguito, a suo avviso, «modalità molto discutibili anche sul piano delle procedure: per l’ennesima volta si è scelto di non dare spazio alla periferia».

Nel dibattito successivo, sono intervenuti i consiglieri regionali del Partito Democratico Rossella Pinna e Daniela Forma, che hanno chiesto una verifica dettagliata dei temi sottoposti all’attenzione della commissione.

Nella fase conclusiva dei lavori, l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, ha illustrato i contenuti del documento con cui la Giunta ha integrato la Consulta per l’emigrazione con 3 nuovi componenti che dovranno essere eletti dal Consiglio. La Consulta è per certi aspetti un organismo un po’ datato, ha affermato l’qssessore, annunciando la predisposizione di una nuova legge che, fra l’altro, disciplinerà in modo diverso l’accesso ai contributi, «finalizzandoli alla presentazione di progetti in grado di valorizzare il ruolo degli emigrati come rappresentanti della Sardegna in Italia e nel mondo». Il documento è stato poi approvato all’unanimità.

I lavori della commissione sono proseguiti pomeriggio con l’audizione dell’assessore della Sanità, Luigi Arru.

Gavino Sini presidente della Camera di Commercio di Sassari, in rappresentanza di tutte le altre Camere provinciali, ha illustrato alla Commissione la situazione degli enti camerali alle prese con una profonda riorganizzazione imposta dal decreto legislativo del 2010 sulla riorganizzazione della pubblica amministrazione.

«Le Camere di Commercio non sono più vincolate a un territorio provinciale, per questo avevamo già pensato a un ridisegno dell’organizzazione in Sardegna – ha detto Sini – l’attuale progetto di riforma in discussione in Parlamento ci obbligherà ad accelerare i tempi».

Sini ha poi spiegato che le nuove Camere dovranno essere costituite su un’articolazione di almeno 80mila imprese: «Considerando che in Sardegna il numero delle attività imprenditoriali è pari a 190.000, in futuro potremo avere due Camere di Commercio. Cagliari ha la possibilità di averne una tutta sua, le altre tre (Sassari, Nuoro e Oristano) potrebbero unirsi, ma non sono escluse soluzioni diverse (Cagliari-Oristano e Nuoro-Sassari)».

Il presidente della Camera di Commercio di Sassari ha sottolineato il ruolo svolto dall’ente camerale nella creazione di una classe dirigente e imprenditoriale e l’importanza della collaborazione con le province per la pianificazione e progettualità territoriale.

In rappresentanza dei sindaci dei comuni capoluogo, sono stati invece sentiti i primi cittadini di Lanusei e Tempio, Davide Ferreli e Romeo Frediani, e l’assessore alle politiche sociali di Iglesias Alessandra Ferrara.

Ferreli ha evidenziato il ruolo decisivo svolto dalla provincia Ogliastra per la creazione di una coscienza comune nella popolazione. «La provincia ha favorito un processo di aggregazione e di collaborazione nella gestione del bene Comune – ha detto il sindaco di Lanusei – la nuova riforma dovrà tenere conto di questo. Siamo disponibili a partecipare ad una stagione riformatrice che però non deve essere fatta solo su basi numeriche. L’Ogliastra conta meno di 60mila abitanti, non si può pensare di smantellare i servizi statali e regionali altrimenti il territorio continuerà a spopolarsi». Sulla nuova gestione delle funzioni prima attribuite alle province, Ferreli ha indicato l’esperienza delle unioni dei Comuni come base da cui partire e confrontarsi: «Serve però dotare le nuove realtà di personale e risorse adeguate».

Alessandra Ferrara ha invocato una politica “uniformata” del territorio che garantisca un miglior raccordo tra Comuni e Regione. «La presenza di un ente intermedio è stata decisiva – ha ricordato l’assessore di Iglesias – il Piano Sulcis è stato partorito dalla Provincia, il Plus ha permesso di capire quanto sia importante la gestione unitaria del territorio».

Ferrara ha infine segnalato la pesante situazione vissuta dal territorio del Sucis Iglesiente sul fronte della giustizia: la cancellazione degli uffici del giudice di pace e dei tribunali ha eliminato tutti i presidi. «Ora la legge prevede la possibilità di riaprire qualche ufficio ma a pagarlo dovranno essere i comuni».

Romeo Frediani ha auspicato una riforma che preveda una pianificazione in grado di colmare il gap tra le diverse aree geografiche. «Serve dotare i territori di infrastrutture e pensare a una gestione unitaria di alcuni servizi – ha detto Frediani – certe situazioni vanno gestite direttamente dalla Regione».

Il sindaco di Tempio ha quindi ricordato l’esperienza della Gallura dove sono nate tre Unioni di Comuni. «Il risultato è incoraggiante ma per l’esercizio delle funzioni associate serve più personale e più risorse».

I tre rappresentanti dei comuni capoluogo, infine, hanno manifestato contrarietà all’ipotesi prevista dal Dl 176 di un regime transitorio che consenta di tenere in piedi le quattro province storiche fino alla piena operatività della riforma. «Siamo per un ridisegno complessivo che porti a un sistema ex novo – ha detto Davide Ferreli – che ha poi invitato la commissione a una riflessione attenta sull’opportunità di istituire la Città Metropolitana di Cagliari, per il timore che si torni a una visione cagliaricentrica della Sardegna».

«Evidentemente alcuni vorrebbero partecipare alle lunghe maratone estive, conquistando una vittoria facile con l’utilizzo di benefici effetti».

Così il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) ironizza sulla presentazione della mozione per la regolamentazione della coltivazione della cannabis in Sardegna, dove secondo i proponenti il 76 per cento della popolazione tra 14 e 60 anni fa uso di cannabis, ponendo in relazione l’utilizzo della marijuana per le competizioni sportive. Il consigliere regionale mette un freno sulla possibile legalizzazione della marijuana, con la proposta di apertura alla coltivazione che ha aperto un dibattito.

«Credo – dice l’esponente di Forza Italia – che l’educazione sia fatta anche di regole. Certo che la Regione con questi atti rischia di abdicare al suo ruolo, abbandonando le famiglie sul fronte educativo. La Sardegna ha necessità di altri progetti per il rilancio vero dell’economia.» 

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L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha illustrato in commissione Sanità la delibera con cui si assegnano alle aziende sanitarie risorse per circa 36 milioni di euro per l’esercizio 2013. Le aziende sanitarie sarde potranno contare su 36 milioni di euro di risorse per l’annualità 2013, rimodulate in modo da poter essere impiegate a seconda delle necessità di ciascuna azienda.

Nel suo intervento Arru ha spiegato che la rimodulazione, prevista da una delibera di Giunta del 5 marzo scorso, consiste sostanzialmente nello spostamento dei fondi dalla performance dei direttori generali a una destinazione senza vincoli, «sia per consentire alla aziende di fare fronte a situazioni di difficoltà anche per il pagamento dei debiti commerciali, sia per evitare il paradosso di performance magari positive in termini di bilancio ma senza un riscontro con il livello dei servizi forniti all’utenza». «Fermo restando – ha detto ancora l’assessore – che per il futuro i criteri di assegnazione delle risorse saranno profondamente modificati coerentemente con la riforma del sistema sanitario regionale che è già stata avviata».

Dopo la relazione dell’assessore, hanno preso la parola i consiglieri regionali Daniela Forma (Pd), Augusto Cherchi (Soberania-Indipendentzia), Luca Pizzuto (Sel), Edoardo Tocco e Alberto Randazzo (Forza Italia), Lorenzo Cozzolino (Pd), Emilio Usula (Soberania-Indipendentzia) e Rossella Pinna (Pd). Tutti, con sottolineature diverse, hanno auspicato l’individuazione di criteri ispirati ai principi di premialità per le aziende virtuose e di penalizzazione per quelle che non raggiungono gli obiettivi nell’ambito dei quali, anche alla luce della riforma, dovrà però essere affermata sia la centralità dei livelli di assistenza che dei servizi forniti all’utenza. L’on. Rosella Pinna, in particolare, ha chiesto il rinvio del voto relativo al parere sulla delibera, che la commissione ha condiviso. Il presidente della commissione, Raimondo Perra, ha quindi riconvocato la commissione a domicilio, presumibilmente per la prossima settimana.

Il deputato Emanuele Cani (PD) ha inviato una lettera aperta al governatore Francesco Pigliaru (PD) e all’assessore della Sanità Luigi Arru (PD), sull’emergenza sclerosi multipla nel Sulcis Iglesiente.

«Con questa lettera voglio portare alla Vostra attenzione un fatto che purtroppo, caratterizza il Sulcis Iglesiente, ossia, quello di essere il territorio con l’incidenza più alta di persone affette da sclerosi multipla – scrive Emanuele Cani -. Una circostanza incresciosa che merita una profonda e attenta riflessione, oltre che una puntuale discussione finalizzata a trovare soluzioni che possano andare incontro alle esigenze delle persone costrette a convivere con questo problema di salute. I dati del Sulcis Iglesiente, sono tutt’altro che confortanti: la malattia, caratterizzata da un disturbo infiammatorio cronico del sistema nervoso centrale, capace di degenerare in forme di disabilità gravi, colpisce 210,4 persone (le donne in misura decisamente maggiore) su 100 mila abitanti. 

Un tasso di prevalenza ben più elevato rispetto a quello (già notevole) registrato nelle altre due aree della Sardegna finora esaminate, ovvero il Centro e il Nord Ovest che contano, rispettivamente, 157 e 102 ammalati su una base sempre di 100mila abitanti. Dati che emergono da uno studio compiuto dai medici e ricercatori del Centro sclerosi multipla dell’ospedale Binaghi insieme alla divisione neurologica del Brotzu, al Dipartimento di salute pubblica dell’Università di Cagliari e quello di Epidemiologia e statistica medica dell’Università di Pavia.»

«Proprio alla luce di questi dati – aggiunge Emanuele Cani – è doveroso avviare una discussione per far sì che si possano trovare soluzioni ai problemi delle persone costrette a fare i conti con i disagi e tutto ciò che comporta questa malattia. Da tempo proprio queste persone sollecitano la possibilità di avere un punto di riferimento nella propria zona evitando quindi  periodiche trasferte a Cagliari. Non un doppione ma un punto di riferimento collegato con il “Centro regionale di Cagliari” in cui possano essere impiegate le figure professionali specializzate, alcune delle quali già presenti nell’Asl 7, nel trattamento di questa patologia. Non solo centro medico di riferimento che andrebbe ad alleviare i disagi che i pazienti devono sopportare con le trasferte a Cagliari ma anche un centro per lo studio di una malattia che – fatta l’eccezione della Sardegna – è diffusa con maggiore prevalenza nelle altitudini elevate. Per questo motivo – conclude il deputato di Carbonia – ritengo sia necessario, sin da subito, avviare un processo di discussione e concertazione, anche alla luce della riorganizzazione del sistema sanitario, per far sì che nel Sulcis Iglesiente venga affrontato questo delicato e importante problema.»

Il deputato Emanuele Cani e l'assessore della Sanità Luigi Arru.

Il deputato Emanuele Cani e l’assessore della Sanità Luigi Arru.

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Quest’anno il 1° maggio verrà festeggiato presso il presidio dei lavoratori ex Alcoa, a Portovesme, su iniziata di CGIL, CISL e UIL e dell’associazione culturale La Caletta.

Il programma prevede dalle 13.00 la distribuzione di un pasto a cura dell’associazione culturale La Caletta di Portoscuso, offerto da CGIL CISL UIL, in particolare modo verso i lavoratori espulsi dalla produzione, e le loro famiglie.

Dal pomeriggio a sera, dal palco messo a disposizione dal comune di Portoscuso, ci sarà un intrattenimento musicale dei Soda Acustica e del Gruppo Intreccio, oltre a possibili altri contributi di cui gli organizzatori sono ancora in attesa di conferme.

Per andare incontro alle necessità dei bambini e delle loro famiglie, saranno disponibili per tutta la sera i giochi gonfiabili, il pop corn e lo zucchero filato.

Una giornata di riflessione e di lotta dalla quale CGIL, CISL e UIL vogliono lanciare un forte messaggio di sollecitazione verso i soggetti responsabili, titolati e titolari del ruolo decisionale per accelerare i tempi del riavvio delle attività produttive e per la ripresa dello sviluppo economico ed occupazionale del Sulcis Iglesiente.

 

Saluti