24 July, 2024
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Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Il Consiglio regionale è stato convocato per martedì 28 aprile, alle 16.00. La seduta di “Sa die de Sa Sardigna” sarà dedicata alla discussione delle cinque mozioni, presentate e sottoscritte sia da consiglieri dei gruppi della maggioranza che da quelli appartenenti alla minoranza, sul delicato tema delle scorie nucleari. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo, presieduta dal presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ed alla quale ha partecipato anche il presidente della Regione, Francesco Pigliaru.

Le mozioni iscritte all’ordine del giorno della seduta n. 101 della XV legislatura sono, dunque, la n. 111 (Rubiu e più); la n. 121 (Cappellacci e più); la n. 122 (Dedoni e più); la n. 130 (Pizzuto e più) e la n. 133 (Pietro Cocco e più).

La capigruppo, preso atto delle priorità espresse dal presidente della Giunta in ordine ai provvedimenti da sottoporre all’esame dall’Aula, ha quindi deciso di attendere le proposte che in tal senso saranno formulate (entro la prossima settimana) dai presidenti delle sei commissioni permanenti, prima di procedere con la programmazione bimestrale dei lavori del Consiglio, il cui calendario terrà conto delle scadenze e degli adempimenti derivanti dallo svolgimento delle elezioni amministrative in Sardegna.

A perfezionamento della delibera adottata la scorsa settimana, la Giunta regionale ha approvato oggi la graduazione delle posizioni dirigenziali non apicali, proposta dall’assessore del Personale, Gianmario Demuro. Il testo fissa anche i parametri di valutazione dei dirigenti di servizio. Domani partiranno le manifestazioni di interesse da parte di 116 dirigenti della Regione e 70 di Agenzie ed Enti che fanno parte del sistema regionale.

«Per la prima volta – spiega Demuro – la Regione Sardegna avvia un provvedimento innovativo di questa portata, riferito al personale dirigente. Si tratta di una fase sperimentale, suscettibile di correzioni e miglioramenti, che tuttavia non nasce dal nulla: abbiamo preso spunto da modelli già rodati nella pubblica amministrazione italiana, primo tra tutti quello della Regione Puglia.»

L’assessore Demuro sottolinea che «per la prima volta sono stati individuati negli Assessorati, negli Enti e nelle Agenzie, i livelli di complessità di ogni singolo servizio. La graduazione ha richiesto un lungo lavoro di studio e valutazione, condiviso con le organizzazioni sindacali con cui ci siamo a lungo confrontati. Sulla base dei servizi disponibili e della valutazione che è stata loro data, sarà possibile presentare la manifestazione d’interesse sino al 28 aprile. Chi avrà maggiore attitudine per le questioni più complesse, potrà orientare la domanda sui servizi che richiedono maggiore responsabilità. Per molti potrebbe essere una sfida personale, una motivazione in più, mentre altri dirigenti potrebbero fare scelte diverse, ma ugualmente rispettabili. Una cosa deve essere chiara a tutti: da questo momento nessuna valutazione (che si farà il prossimo anno) sarà più uguale alle altre. E, quindi, non lo saranno neppure i premi di risultato legati agli obiettivi più o meno raggiunti: non tutti potranno prendere il 100% della premialità. Con questa delibera, inoltre, vogliamo aprire alla mobilità dei nostri dirigenti».

Per il momento resta escluso dal provvedimento il Corpo forestale e di Vigilanza ambientale, in attesa della riorganizzazione della Direzione generale del Corpo che dovrà essere formalizzata dall’assessorato regionale dell’Ambiente (d’intesa con l’assessorato del Personale) entro il 30 ottobre 2015.

La Giunta regionale ha approvato due delibere in tema di difesa dell’ambiente. La prima proposta dell’assessore Donatella Spano, in coerenza con il lavoro dell’assessorato sulla prevenzione del rischio e dissesto idrogeologico, prende atto del parere del SAVI, il Servizio regionale della sostenibilità ambientale, valutazioni impatti e sistemi informativi, di non sottoporre a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico sul Rio Rizzolu, in prossimità del centro abitato del Comune di Padru, in attuazione dell’Accordo di Programma tra il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Regione.

«Continuiamo a valutare con particolare attenzione gli interventi sul territorio – ha detto Donatella Spano -, prestando particolare attenzione a tutte le pratiche necessarie e agli interventi di prevenzione del rischio idrogeologico.»

La seconda delibera, anch’essa a seguito di parere del SAVI, riguarda la riconversione dell’impianto per il trattamento dei rifiuti urbani della località Zimmioni nel comune di Villasimius in impianto di compostaggio di qualità. L’intervento non incide su nuove aree e non implica particolari criticità paesaggistiche.

Gianmario Demuro 2 copia

Donatella Emma Ignazia Spano 1 copia

La coppia formata da Gianluca Festa e David Suazo (l’ex difensore è abilitato a guidare una squadra di serie A, l’ex attaccante ancora no) siederanno sulla panchina del Cagliari nelle ultime 7 giornate del campionato di serie A, al posto del dimissionario Zdenek Zeman. La conferma ufficiale della società rossoblù è arrivata pochi minuti fa con un breve comunicato.

«La guida tecnica della prima squadra – si legge nel comunicato pubblicato nel sito della società rossoblù – è stata affidata fino al termine della stagione a Gianluca Festa. Lo staff sarà composto dai collaboratori tecnici David Suazo e Gustavo Aragolaza, dal preparatore atletico Gianfranco Ibba e dal preparatore dei portieri Giomaria Ruiu.»

Gianluca Festa e David Suazo avranno il compito di concludere dignitosamente il campionato che la squadra ha ormai compromesso con un ritardo di ben 10 punti dalla quota salvezza (i punti di ritardo rispetto all’Atalanta sono 9 ma i bergamaschi sono avanti anche nei confronti diretti, entrambi vinti per 2 a 1).

Zdenek Zeman questo pomeriggio ha salutato la squadra ed ha spiegato la sua decisione nel corso di una breve conferenza stampa. Il tecnico boemo ha detto di aver scelto di lasciare dopo aver constatato che la squadra ormai non lo seguiva più ma non ha confermato le voci su presunti contrasti con alcuni calciatori. Il presidente Tommaso Giulini ha ammesso di aver commesso molti errori, in particolare nella scelta dei tecnici, sottolineando che forse, nella sua prima stagione a Cagliari, avrebbe dovuto fare una scelta più “conservatrice”.

Gianluca Festa 4 copia

 

 

Alessandro Bianchi all'Eliseo di NuoroGianfranco Ganau all'Eliseo di Nuoro Carlo S,muraglia all'Eliseo di Nuoro  I giovani musicisti dell'Eliseo di Nuoro Il pubblico dell'Eliseo di Nuioro

Un minuto di silenzio, dedicato ai migranti che hanno perso la vita nel Canale di Sicilia ed un lungo applauso del pubblico dell’Eliseo in piedi, hanno dato inizio questa mattina alle celebrazioni del 70° anniversario della Liberazione, che la presidenza del Consiglio regionale ha scelto di tenere nella città di Nuoro.

Nel suo saluto, dopo l’esecuzione dell’Inno di Mameli da parte dell’orchestra e del coro del Liceo di scienze umane e musicale “Sebastiano Satta” di Nuoro, il sindaco Alessandro Bianchi ha ricordato le figure di Pietro Borrotzu e Antonio Mereu, che si distinsero nella guerra di Liberazione. Bianchi ha poi sottolineato l’attualità dei principi e dei valori della Resistenza, che vanno trasmessi anche con iniziative fortemente simboliche, come quella della città di Nuoro che ha voluto dedicare la fontana dell’ingresso della città ad un “partigiano moderno” come Giorgio Ambrosoli.

Il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau, rivolgendo un preciso messaggio ai tantissimi giovani del Teatro Eliseo, si è soffermato sul significato del ricordo di coloro che «hanno perso e rischiato la vita per consentirci di viere in uno Stato libero e democratico», come occasione importante per rilanciare «la necessità di un impegno quotidiano volto a diffondere i valori della Resistenza». Un impegno quotidiano, ha aggiunto ancora il presidente, che chiama la politica a nuove e più grandi responsabilità. «Per questo – ha precisato – abbiamo voluto che queste celebrazioni avvenissero fuori dalle mura del Consiglio regionale, fra la gente, per ricordare un momento importante ed anche per stare vicino ai problemi dei sardi e della Sardegna».

Grazie ai partigiani, «a quegli uomini e quelle donne che si batterono allora – ha proseguito il presidente del Consiglio – è nato qual capolavoro di diritti e doveri rappresentato dalla nostra Costituzione, atto fondante della nostra Repubblica e della nostra democrazia».

Con un nuovo richiamo all’attualità ed all’impegno civile e morale dei giovani, Ganau ha poi affermato che «la Costituzione deve essere conosciuta, rispettata, difesa ed anche pienamente attuata in alcune parti, a cominciare dal diritto al lavoro». Citando, infine, il grande giurista Piero Calamandrei, che paragonava il valore della libertà ad un bisogno vitale come l’aria che respiriamo, il presidente del Consiglio ha invitato i ragazzi a ricordare che «la democrazia va continuamente alimentata attraverso battaglie a difesa della solidarietà, della giustizia sociale e del rispetto della persona umana».

Successivamente ha preso la parola il senatore Carlo Smuraglia, presidente dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia. Smuraglia ha rievocato la scelta di tanti giovani di allora «che scelsero istintivamente la libertà» ribellandosi contro la dittatura. «Il nostro primo pensiero – ha detto ancora – va ai caduti ed ai combattenti dei quali siamo debitori ma vogliamo ricordare anche che il 25 aprile fu per il popolo italiano una grande festa, una gioia immensa, un momento magico in cui tutti si sentivano liberati».

Anche il presidente dell’Anpi, in un passaggio centrale del suo intervento, si è rivolto con passione ai giovani. «Ad essi – ha affermato – non va solo passato un testimone, vanno spiegate a fondo le ragioni che molti anni fa ci spinsero a fare certe scelte, vanno spiegate in particolare agli studenti che devono senz’altro acquisire conoscenze ma, soprattutto, diventare cittadini consapevoli”. «Perché – ha concluso – la democrazia non è per sempre: va tenuta come una pianta, innaffiata con amore e consolidata ogni giorno».

Durante la manifestazione sono state proposte al pubblico le testimonianze di due studenti: Salvatore Sias del Liceo “Sebastiano Satta” di Nuoro e Cristina Pitzadili dell’Istituto tecnico commerciale “Enrico Fermi” di Ozieri. A conclusione degli interventi, la Compagnia Teatro e/o Musica di Sassari ha rappresentato l’opera teatrale di Emanuele Floris: “Veniva l’acqua de Dio” – dalla Shoah alla Liberazione.

Giuseppe Pireddu

Giuseppe Pireddu è il nuovo presidente provinciale di Confartigianato Nuoro. 50enne, autoriparatore di Macomer, è stato eletto dall’Assemblea dell’associazione degli artigiani riunitasi nel capoluogo barbaricino.

Nel suo primo discorso, ha ringraziato per il lavoro svolto la Presidente uscente Maria Carmela Folchetti, attuale presidente regionale di Confartigianato, e ha cominciato a proporre le linee guida del suo mandato, analizzando la situazione politica, economica e sindacale della Provincia, e le prospettive del comparto.

«Vorrei che Confartigianato fosse il punto di riferimento per tutte le imprese della provincia – ha affermato Pireddu – per quelle che conoscono le loro difficoltà ma che sono altrettanto consapevoli delle potenzialità.»

Il neo presidente ha poi ricordato come «il tessuto produttivo artigiano del nuorese e dell’Ogliastra, circa 7mila imprese e oltre 20mila dipendenti, non si voglia arrendere alla crisi e creda ancora  nel valore dell’impresa, nella qualità del lavoro individuale, nella potenzialità del territorio e nell’investimento in tecnologia».

L’assemblea ha provveduto anche ratificare l’elezione del Direttivo Provinciale dell’Associazione di cui fanno parte in neo Presidente Pireddu, l’ex Presidente Maria Carmela Folchetti, insieme a Massimiliano Cadinu, Mariano Nicola Mele, Francesca Pilotto, Severino Soddu, Lidia Muceli, Pietro Paolo Ligas, Alberta Brau e Daniele Sanna.

Palazzo della Regione 1 copiaPalazzo del Consiglio regionale 2 copia

Oggi a mezzogiorno il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, hanno deciso di far abbassare a mezz’asta le bandiere esposte davanti al palazzo del Consiglio in via Roma e a quello della Regione in viale Trento a Cagliari.

Le due istituzioni regionali hanno voluto così ricordare la strage di centinaia di migranti morti nel Mediterraneo mentre tentavano di fuggire dai loro paesi sconvolti dalla guerra civile e sottolineare la richiesta alla comunità internazionale di far cessare l’inerzia, di agire perché questi drammi non si ripetano.

Martedì 28 aprile, alle ore 10.30, presso la Sala al primo piano della Torre Civica di Carbonia, si terrà la conferenza stampa per la presentazione della edizione 2015 di Monumenti Aperti.

Parteciperanno alla conferenza stampa il sindaco, Giuseppe Casti, l’assessore della Cultura Loriana Pitzalis, i referenti regionali dell’organizzazione di Monumenti Aperti e i rappresentanti delle associazioni e delle scuole.

Monumenti aperti

Cattedrale Santa Chiara Iglesias

Sabato 16 e domenica 17 maggio ritorna l’atteso appuntamento con #Iglesias Monumenti Aperti. L’Amministrazione comunale ha invitato le associazioni culturali cittadine e le istituzioni scolastiche a partecipare all’incontro organizzativo in programma per martedì 21 aprile, alle ore 18.30, nella sala riunioni del Centro Direzionale di Via Isonzo.

Anna Maria Busia 81 copia

Quattordici consiglieri del centrosinistra dei gruppi di Centro democratico, Pd, Sel, Rossomori e Partito dei sardi, hanno presentato una proposta di legge, prima firmataria Annamaria Busia (Cd), sulla “modifica la legge regionale Statutaria 12 novembre 2013, n. 1 Legge statutaria elettorale ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto  speciale per la Sardegna”. La nuova proposta di legge arriva dopo due bocciature della norma maturate nella scorsa legislatura.

Il testo, composto da un solo articolo, prevede l’inserimento dello spazio  per la doppia preferenza di genere nella scheda elettorale, ma non rende obbligatorio il secondo voto. Non si potranno dare, dunque, due preferenze dello stesso genere, ma si potrà anche decidere di darne soltanto una. Nessuna imposizione, dunque, ma soltanto un’occasione per consentire alle donne di dare il proprio contributo nelle Istituzioni.

La Sardegna è una delle Regioni più indietro dal punto di vista della parità di rappresentanza nelle Istituzioni, con appena quattro donne elette su sessanta consiglieri. «I tempi sono maturi per riproporre la legge e lo vogliamo fare a inizio legislatura per avere il tempo di approvarla – ha affermato la prima firmataria – vista la disponibilità del presidente della Prima commissione di inserirla nella programmazione dei lavori appena terminato l’esame della riforma degli enti locali». «La legge dello Stato – hanno spiegato i proponenti, in particolare le tre consigliere Annamaria Busia (Cd), Daniela Forma e Rossella Pinna (Pd) – ha già inserito la doppia preferenza nei Comuni superiori ai 5mila abitanti con ottimi risultati, mentre sei Consigli regionali hanno approvato negli ultimi due anni l’adeguamento della legge elettorale: la Sicilia, il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna, la Toscana, l’Umbria, e la Campania che ha già avuto importanti risultati, passando da una rappresentanza in Consiglio regionale del 2 per cento al 23 per cento.»

«E’ necessaria una forzatura», ha affermato Busia per garantire quanto previsto dall’articolo 16 dello Statuto speciale della Regione Sardegna che «prevede che la legge elettorale per l’elezione del Consiglio regionale al fine di conseguire l’equilibrio tra uomini e donne nella rappresentanza, promuove condizioni di parità nell’accesso alla carica di consigliere regionale».

«I tempi sono maturi – ha affermato Daniela Forma, Pd – ed è emersa la volontà dei partiti di garantire un’effettiva pari opportunità di rappresentanza nelle Istituzioni. Spero che  garantire la doppia preferenza possa essere inserita che nelle elezioni dei Comuni con meno di 5mila abitanti». Per l’esponente del Pd: «Siamo nei tempi per portare avanti questo importante risultato.»

D’accordo anche il presidente della Prima commissione, Francesco Agus (Sel), anche lui tra i firmatari del testo: «Questa legge va a sanare uno dei gravi problemi della legge elettorale ossia la rappresentanza di genere. Appena terminato l’esame della riforma degli enti locali esamineremo il testo in Commissione». Per Agus è vero che si tratta di una forzatura, ma soltanto affinché «la Regione raggiunga almeno gli stessi risultati dei Comuni».

Rossella Pinna (Pd) ha però sottolineato che questa legge è un primo passo, ma se non sarà affiancata da politiche sociali capaci di garantire alle donne la possibilità di svolgere il ruolo di mamma e di lavoratrice o di rappresentante delle Istituzioni non si arriverà al risultato sperato. La consigliera Pinna ha evidenziato la poca attenzione della Giunta verso questo problema. «In quest’anno l’assessorato della Salute e Politiche sociali non ha parlato di sostegno alla famiglia e al ruolo di genitore. Bisogna sollecitare la Giunta regionale affinché agisca in modo concreto ed efficace. Quella legge è un ottimo punto di partenza». Il vice presidente del Consiglio regionale, Eugenio Lai (Sel), ha affermato che come sindaco la sua lista è sempre stata composta dal 50 per cento di donne, ma sicuramente l’Assemblea e i partiti, in primis, «avrebbero potuto fare di più per quanto riguarda la composizione dell’Ufficio di presidenza e per le presidenze delle Commissioni». Roberto Desini, capogruppo del Cd, anche lui sottoscrittore della proposta, ha auspicato che non venga chiesto il voto segreto come nella scorsa legislatura. Desini ha confermato il pieno sostegno del partito a questa iniziativa legislativa.

 

Quadro di Giò Tanchis

Sabato 25 aprile… nella Grande Miniera di Serbariu… verrà inaugurata la mostra di Giò Tanchis “Enigma metafisico – Carbonia Abbacinante”.

L’esposizione propone venti opere di grande e medio formato realizzate da Giò Tanchis 8nome d’arte di Walter Marchionni) tra il 2014 e primi mesi di quest’anno.

Lavori ispirati all’artista dalla città di Carbonia che, scrive Tanchis nel testo che accompagna l’esposizione, «mi viene in mente come dei frame mnemonici sintetizzati in elementi nitidi, con geometrie metafisiche e colori futuristici». Una Carbonia, quella ripercorsa dall’artista, «più che mai metafisica che si caratterizza per la presenza folgorante della luce che traccia i limiti fisici delle strutture e degli spazi».

I blu profondi e i bianchi “abbacinanti” tracciano linee geometriche alla ricerca di prospettive infinite di de chirichiana memoria. Colori piatti e pieni, privi di sfumature confermano lo stile di Tanchis,  già visto nelle tele futuriste/espressioniste che rappresentano i tori e i cavalli, per niente abbandonati in questa kermesse di Carbonia, ma che anzi, «riappaiono nella loro completezza ad intarsiarsi tra le linee urbanistiche come forme incombenti della nostra quotidianità».

Alla presentazione di sabato interverrà l’assessore alla Cultura del comune di Carbonia, Loriana Pitzalis. Sarà presente l’artista.

L’esposizione resterà aperta sino al 31 maggio, dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 19.00.

L’evento è realizzato con il patrocinio di: Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Carbonia, Fondazione Banco di  Sardegna, Fondazione Estetica e progresso, Museo Magmma di Villacidro, Archivio Lazzaro di Milano.  

Informazioni: 3403473320. Pagine facebook: walter marchionni -museo magmma.

Walter Marchionni nasce a Villacidro nel  1963. Figlio di Dino (urbinate, noto incisore ed acquerellista proveniente dall’Istituto d’Arte di Urbino, attivo dal ’54 a Villacidro, dove ha insegnato arte per oltre trent’anni, e deceduto nel 1994) esordisce nel mondo dell’arte, con il nome di “Giò Tanchis”, (Tanchis è il cognome della madre Maria) con alcune esposizioni nel 2005. Il periodo precedente a questa data è segnato da un forte coinvolgimento nel mondo dell’arte con l’attività di curatore ed organizzatore di mostre in collaborazione con le più importanti istituzione della Sardegna. In questi anni crea  la 1ª organizzazione di promozione dell’arte in Sardegna. Successivamente  apre una piccola galleria d’arte nel proprio paese, Villacidro, dove espongono, tra gli altri,  artisti quali Monteforte, Tessaro, Meloniski, Stile. Nel 2004 inaugura la 1ª Home Gallery della Sardegna, in Via Sant’Eulalia a Cagliari.

Ma è tutta la vita di Walter Marchionni che è contrassegnata da una forte passione per l’arte; grazie ai primi insegnamenti del padre.

Le tecniche utilizzate come l’acquerello, la china, i pastelli non consentivano appieno di mettere in pratica questa sua passione per il colore, cosa che avviene quando, in età matura, scopre i colori acrilici, le paste, le vernici.

In tutti questi anni Marchionni disegnava  e dipingeva in privato per una propria soddisfazione personale. Poi l’esordio nel 2005. Ma è nel 2007 che raggiunge una discreta notorietà con alcune esposizioni in Costa Smeralda a Porto Rotondo e Porto Cervo.

Nell’ottobre dello stesso anno, nelle Sale del comune di Sanluri, è invitato da Vicente Urbina Sassu, responsabile dell’archivio Sassu, ad esporre le proprie  opere insieme ad alcune incisioni del maestro Sassu. Nel gennaio del 2008 la sua prima personale nel Centro culturale d’Arte “Exmà” del comune di Cagliari.

Nel mese di maggio sempre del 2008 la grande mostra “Spagna-Sardegna Viaggio pittorico” con il patrocinio dell’Ufficio culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia, allestita nella Galleria Lazzaro by Corsi di Milano al Broletto. In contemporanea viene allestita con il patrocinio del comune di Sassari la mostra “Magma, nero … basalto” nella Sala Duce di Palazzo Ducale in Sassari.

Nell’aprile del 2009 Marchionni dedica una mostra  a Villacidro con l’esposizione “Io. Villacidro. I miei colori” esponendo per la prima volta alcune tele con la figura umana; atleti variopinti simboleggianti uno spirito di libertà che svilupperà successivamente con la mostra al Lazzaretto di Cagliari.

Nel 2009 la rivista ufficiale del SUMMIT G8, editore Prestige Media USA , in occasione dell’appuntamento italiano a L’Aquila, lo inserisce con un pubbliredazionale, quale rappresentante dell’arte italiana figurativa.

Nell’aprile del 2010 viene invitato dal Comune di Cagliari, e più precisamente  dal Prof. Pellegrini, Assessore alla Cultura nonché docente d’Arte Contemporanea nella Facoltà Di Architettura in Cagliari; nella Sala principale del Centro d’Arte e Cultura “Il Lazzaretto” si allestisce la mostra “Spirito Indomito”, improntata prevalentemente sulle figure del toro e del cavallo.

Il 3 novembre 2012 allestisce la mostra “Spirito Indommito” nelle Sale del Palazzo del Collegio Raffaello ad Urbino, con il Patrocinio del Comune di Urbino, del Legato Albani  e della Regione Sardegna.

Il 29 marzo 2014 viene allestita una sua mostra personale al Museo “Ca La Ghironda” di Zola Predosa Bologna, presentata e curata dal prof. Martani.