23 July, 2024
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L’assemblea ordinaria del Banco di Sardegna S.p.A. ha approvato la relazione finanziaria annuale 2014 e la distribuzione di un dividendo complessivo di 11.368.440,30 euro da attribuire secondo il seguente schema:

– alle azioni di risparmio (numero cedola 21) un dividendo al lordo delle ritenute di legge per 0,27 euro;

– alle azioni privilegiate (numero cedola 13) un dividendo al lordo delle ritenute di legge per 0,30 euro;

– alle azioni ordinarie (numero cedola 14) un dividendo al lordo delle ritenute di legge per euro 0,21.

Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal giorno 13 maggio 2015 con data di “stacco” delle cedole il giorno11 maggio 2015 e record date 12 maggio 2015.

Il dividendo unitario di 0,27 euro assegnato agli azionisti di risparmio è esposto al lordo della destinazione al “Fondo per le spese necessarie alla tutela dei comuni interessi”.

L’Assemblea speciale degli azionisti di risparmio del 4 marzo 2014 ha quantificato, infatti, l’ammontare del “Fondo” in 40.000 euro, da alimentare con il residuo del fondo precedente, pari a 1.570,23 euro, e per la rimanenza mediante prelievo dagli utili spettanti agli azionisti di risparmio. Il dividendo unitario da attribuire agli azionisti di risparmio, al netto della destinazione al “Fondo per le spese necessarie alla tutela dei comuni interessi”, sarà pertanto pari a 0,264 euro.

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Traghetti Arbatax e La Maddalena copia

Nuovo sciopero dei lavoratori Saremar, il 16 e 17 aprile, per contrastare il progetto di privatizzazione della compagnia. Questa volta l’astensione dal lavoro è stata indetta da CGIL, CISL e UIL, mentre non hanno aderito le altre sigle sindacali. Sono garantiti solo i servizi essenziali, con cinque corse sulla tratta Carloforte-Portovesme (5.05, 6.00, 13.15, 16.30 e 21.10), cinque sulla tratta Portovesme-Carloforte (6.10, 6.50, 14.30, 17.25 e 22.20), tre sulla tratta Carloforte-Calasetta (6.55, 12.40 e 17.10) e tre sulla tratta Calasetta-Carloforte (7.35, 13.20 e 17.50). Lo sciopero riguarda anche i collegamenti tra Palau e La Maddalena.

Nucleare

Si allungano i tempi per l’individuazione delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti nucleari. Il ministero dello Sviluppo economico e il ministero dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare, oggi hanno contestualmente chiesto degli approfondimenti tecnici alla Sogin e all’Istituto superiore per la protezione ambientale (ISPRA) a proposito della Carta delle aree potenzialmente idonee (CNAPI).

La richiesta di informazioni tecniche è stata inoltrata, come previsto dal quadro normativo, per avere tutti gli elementi necessari ad esprimere il nulla osta sulla Carta delle aree che nei mesi scorsi era stata esaminata anche dall’Istituto superiore per la protezione ambientale.

Sogin ed Ispra dovranno fornire gli elementi richiesti dai Ministeri entro 60 giorni.

L’assessorato regionale della Pubblica istruzione, soggetto attuatore della misura 321 “Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale – azione 6 – Avviamento di servizi comunali e/o intercomunali di trasporto locale”, ha pubblicato il bando con cui intende acquisire le manifestazioni di interesse, da parte dei comuni singoli o associati, per l’assegnazione di autobus da destinare al trasporto scolastico finanziato.
Gli autobus saranno dotati di un posto per l’autista, uno per l’accompagnatore, almeno un posto carrozzina con pedana per disabili e di un numero di posti a sedere omologati per studenti che potrà essere scelto dai Comuni partecipanti.
Potranno presentare la manifestazione di interesse esclusivamente i Comuni, i cui territori sono classificati nelle aree C e D nel Programma di sviluppo rurale 2007-2013, oggetto di dimensionamento scolastico per l’anno scolastico 2015-2016 e quelli in cui risultano assenti la scuola primaria e/o la scuola secondaria di primo grado, in forma singola o riuniti nelle forme associative.
Le manifestazioni d’interesse dovranno pervenire entro le ore 13.00 del 30 aprile 2015.

Pecore 1 copia

È sardo il principale fornitore di latte ovino in polvere della Cina: Alimenta, azienda agroalimentare di Macomer, quest’anno invierà circa 400 tonnellate di prodotto per la preparazione di latte per l’infanzia e bevande a base di latte per adulti, diventando così l’unico esportatore europeo di latte ovino in polvere e il principale esportatore italiano di prodotti lattiero caseari in Cina. «Un interessante esempio di imprese locali che fanno scommesse rilevanti e puntano sulla internazionalizzazione, riuscendo a conquistare importanti fette di mercato all’estero», ha detto il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, che ha incontrato il direttore generale di Alimenta, Simone Colombo.
Nel 2014 le esportazioni italiane di prodotti lattiero caseari in Cina erano costituite da circa 1.500 tonnellate di formaggi per un valore di 11,7 milioni di euro; 4.700 tonnellate di latte vaccino uht per un valore di 4,8 milioni di euro. Ipotizzando una certa stabilità delle esportazioni di latte confezionato e di formaggi le esportazioni di Alimenta per un valore di circa 3 milioni determineranno un incremento a livello nazionale del 20%. Fino al 2014 nell’Unione europea era autorizzata la produzione di latte per l’infanzia solo da ingredienti vaccini. L’ok agli ingredienti a base di latte di capra è arrivato sotto la spinta degli olandesi che sono i principali produttori europei di latte di capra in polvere, mentre resta vietata la produzione da ingredienti ovini nonostante sia indiscutibilmente riconosciuta la qualità e i benefici del latte di pecora, «sarebbe auspicabile avviare un percorso con l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare perché finalmente anche al latte ovino vengano riconosciute le possibilità di utilizzo autorizzate al vaccino e al caprino» aggiunge Colombo.
In Cina al contrario c’è una grande attenzione per la qualità dei prodotti e il latte di pecora è considerato il latte più digeribile per i bambini, meno propenso a generare allergie e quindi il più sano.

Palazzo della Regione 3 copia

«La Giunta regionale si sta impegnando al massimo per accelerare il pagamento del debito commerciale, percorso reso possibile dal superamento del patto di stabilità sancito dall’accordo di luglio scorso, ma lo Stato deve adoperarsi per rendere meno rigide alcune delle regole che di fatto bloccano questo percorso.» L’ha detto oggi il vicepresidente della Regione e assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, intervenendo dinanzi alla Corte dei Conti dopo la relazione del magistrato istruttore Valeria Mistretta su “Iniziative adottate dall’amministrazione regionale per accelerare il pagamento del debito commerciale. I risultati conseguiti “.

«La Corte dei Conti dice che la maggior parte dei problemi sono stati generati dall’esistenza del patto di stabilità, ed è apprezzabile che loro stessi lo riconoscano. Il non poter spendere soldi a causa di quei vincoli ha dato origine ai residui passivi e poi, a cascata, a tutti gli altri debiti, per esempio quelli con le pubbliche amministrazioni, la sanità e così via. E se questo problema è superato grazie alla fuoriuscita dal patto da noi voluta fortemente – spiega Paci – continuano a esistere nell’ordinamento dello Stato distorsioni che non rendono facile il superamento di questi tempi lunghi, per esempio il fatto che, come imposto dalle regole sul bilancio armonizzato, non si possa utilizzare la liquidità di fine 2014 per poter pagare i residui passivi».

Arcipelago de La Maddalena

Giuseppe Bonanno, presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, ha preso posizione sulla sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso del dr Harte, avverso la sentenza del TAR Sardegna, e di fatto ha riconosciuto, in primo grado, la legittimità degli atti posti in essere per garantire l’acquisizione al patrimonio pubblico dell’Isola di Budelli.

«Nella mia qualità di Rappresentante legale del Parco – dice Bonanno -, ho appreso con sconforto gli esiti della vicenda, in quanto l’autorevolezza della sentenza emessa dai giudici amministrativi di primo grado confortava l’operato dell’Ente, nell’ambito di un procedimento particolarmente complesso che ha coinvolto, ritengo, le migliori risorse e professionalità che hanno creduto nell’obiettivo di rendere “Budelli” un patrimonio pubblico. Con ciò non si intendeva certamente ostacolare l’acquisto dell’isola da parte di privati e nessuna discriminazione era mai stata neanche pensata sulle origini degli acquirenti. Veniva unicamente condivisa un’aspirazione che avrebbe ricondotto uno dei beni ambientali più preziosi non solo per la Sardegna, nel suo alveo naturale di bene pubblico. Infatti, così come sarebbe folle pensare che il Colosseo possa diventare una proprietà privata, da studioso e appassionato ambientalista mi troverò sempre dalla parte di coloro che considerano le bellezze naturali patrimonio dell’umanità e bene “pubblico”, senza che ciò significhi avversione verso il privato.»

«Nel rispetto di tutti coloro che hanno lavorato e condiviso questa linea il Parco, esaminata la sentenza – aggiunge Bonanno -, valuterà pertanto l’ammissibilità di un ricorso per Cassazione avverso la sentenza di 2° grado, anche nel rispetto dell’autorevole giudizio del Tribunale Amministrativo che aveva riconosciuto la correttezza dell’operato dell’ Ente. Vorrei sottolineare ancora una volta, a coloro che oggi mettono in discussione gli esiti della vicenda, che il TAR, i cui giudici ritengo non siano meno “giudici” di altri, hanno confermato la legittimità delle azioni adottate dall’Ente ed è per tale motivo che ricorreremo ad ogni organo competente rivolgendoci, se necessario, anche alla Giustizia Europea.»

«La Presidenza dell’Ente ha adottato il Piano del Parco in solitudine e nella totale assenza di un Consiglio direttivo che dura da oltre 2 anni. Lo ha fatto prendendosi una grande responsabilità, al limite delle sue possibilità, sfruttando il lasso di tempo indicato da una norma della Legge grazie alla quale il Presidente del Parco può assumere, seppure solo temporaneamente, anche il ruolo del Consiglio. In tutto questo tempo, oltre due anni, voglio ricordare che “la politica” non è riuscita a nominare i membri del Consiglio direttivo dell’Ente. Le lungaggini di adozione dovuti a rapporti contrattuali con gruppi di lavoro, tempi di confronto e dibattito e relazioni tra i vari enti coinvolti esulano dalle possibilità di azione del singolo Presidente e forse, sempre la “politica” – conclude il presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena -, dovrebbe interrogarsi sull’attualità di una norma così farraginosa e porre rimedio.»

Consiglio regionale 42

La nuova legge sull’edilizia spacca ancora il Consiglio regionale, il centrodestra conferma le critiche ed annuncia iniziative di mobilitazione. Il giorno dopo l’approvazione in Aula del disegno di legge 130, il cosiddetto nuovo Piano Casa, i gruppi della minoranza ribadiscono le critiche, a sostegno del «malcontento dei sardi verso un provvedimento che non semplifica le procedure e non migliora il patrimonio edilizio«.

Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha rimarcato le distanze tra il piano casa (varato nella scorsa legislatura) e la legge edilizia approvata ieri in Consiglio con i soli voti del centrosinistra ed ha definito “un inganno” il tentativo della maggioranza di voler rimandare le decisioni in materia all’approvazione di una nuova legge urbanistica. «Sull’urbanistica, come per la sanità e gli enti locali – ha proseguito Pittalis – la Giunta e la maggioranza annunciano riforme senza che si traducano poi in atti concreti». «La verità – ha concluso il capogruppo di Fi – è che con la legge edilizia si ritorna indietro ai tempi di Soru; agli editti che si applicano ai comuni mortali; ai contenziosi milionari come quello per Tuvixeddu e al potere discrezionale della giunta con le intese coi privati».

«Le riforme annunciate dal centrosinistra – ha attaccato il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni – sono rappresentate da un articolo che in due righe abroga la legge sul golf, mortificando così il Consiglio regionale e le opportunità che ne derivavano al comparto dell’edilizia e del turismo».

«La legge approvata ieri dal centrosinistra – ha incalzato il capogruppo di Aps, Gianluigi Rubiu – è inutile e superata: lo affermano tutte le organizzazioni di categoria e lo dimostrano le norme contenute nel “Milleproroghe” che a livello nazionale semplificano per davvero norme e procedure in materia edilizia». A giudizio di Rubiu la legge edilizia “sarà impugnata dal governo” e sarà sottoposta presto a nuove modifiche in Consiglio regionale.

Per il capogruppo del Psd’Az, Angelo Carta, l’approvazione del provvedimento non ha rafforzato la maggioranza che anzi – così ha affermato il consigliere dei sardisti – ha registrato la presa di distanze di alcuni capogruppo del centrosinistra in sede di dichiarazione finale del voto. «Gli stessi esponenti del centrosinistra – ha spiegato Carta – hanno riconosciuto che il provvedimento non era urgente e c’è chi si è spinto ad affermare che meglio sarebbe stato procedere con la proroga del piano casa e impegnare il Consiglio sulle riforme attese dai sardi». Il capogruppo dei Quattro Mori ha quindi espresso perplessità sull’annunciata riforma degli Enti locali, paventando il rischio che sulla concretezza prevalga quella “furia ideologica” che ha caratterizzato l’iter del Dl 130 e si vari così una “riforma degli Enti Locali in stile vecchio Urss».

«Le scelte ideologiche – ha aggiunto Paolo Truzzu (Sardegna-FdI) – hanno fatto sì che quella approvata ieri in Consiglio possa definirsi una legge contro l’edilizia e non già un provvedimento per l’edilizia». L’esponente di Fratelli d’Italia ha quindi ricordato che ad un anno dal suo insediamento al governo della Regione, le leggi approvate dal centrosinistra “non hanno prodotto alcun risultato mentre crescono le difficoltà dei sardi. «Se questi sono i risultati dei tecnici – ha concluso Truzzu – si ritorni alla politica.»

«I pochi risultati che eventualmente arriveranno con la nuova legge edilizia sono ascrivibili all’impegno delle forze della minoranza che hanno lavorato per più di un mese di Consiglio per tentare di migliorare un provvedimento inadeguato e dannoso». E’ questo il giudizio espresso dal consigliere di Fi, Giuseppe Fasolino, che ha rimarcato come l’iniziativa del centrodestra non abbia mai riguardato possibili intendimenti speculativi.

«La nuova legge edilizia non semplifica e non migliora alcunché e conferma che al centrosinistra manca una visione organica dell’urbanistica in Sardegna». Così il vice presidente del Consiglio, Antonello Peru (Fi), ha marcato le distanze con il provvedimento varato dal centrosinistra e che, a giudizio dell’esponente di Forza Italia, crea disparità tra i diversi territori e elimina gli incentivi per la riqualificazione del patrimonio immobiliare dell’Isola. Peru ha quindi rivolto pesanti critiche alla decisione della maggioranza di cancellare la legge sul golf: «Di fatto si impedisce la realizzazione di strutture e servizi indispensabili per attrarre in Sardegna un mercato turistico che solo in Andalusia conta 8 milioni di turisti in bassa stagione».

«La maggioranza si assuma la responsabilità politica delle scelte fatte con la legge sull’edilizia» – ha dichiarato il consigliere dei Riformatori, Michele Cossa – perché alla Sardegna serviva una grande legge che semplificasse norme e procedure, il cui proliferare incentiva invece l’abusivismo e allenta le tutele». Cossa ha definito la norma varata ieri dal Consiglio «non più migliorabile e ricca di norme contraddittorie e illogiche che contribuiscono a delineare un quadro normativo devastante».

Proprio sulle difficoltà applicative e interpretative della norma ha posto l’accento la consigliere di Forza Italia, Alessandra Zedda, che ha denunciato il concreto rischio di un aumento dei contenziosi. «In particolare per ciò che riguarda le zone “F” – ha dichiarato Zedda – dove, col voto segreto siamo riusciti a introdurre l’incremento volumetrico ma per le quali non è stato definito in legge la misura dell’incremento stesso».

Ipia Iglesias 2 copia

La Fondazione Omero Ranelletti, premierà sabato 18 aprile 2015, con inizio alle ore 11,00, presso l’Aula Magna dell’Istituto Professionale “G. Ferraris”, in via Canepa, a Iglesias, i sette vincitori del 22° Premio Tullio Fazi.

Il Premio Tullio Fazi, venne istituito nel 1989 per ricordare nel tempo la figura di Tullio Fazi, compianto Governatore 1985-86 del Rotary International Distretto 2080, che territorialmente comprende Lazio e la Sardegna. Il premio consiste quest’anno in sette borse di studio, da mille euro ciascuna, sei offerte dalla Fondazione Ranelletti di cui una in unione con il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, che ha concesso il suo patrocinio all’iniziativa, ed una dai Rotary di Carbonia e di Iglesias, da destinare a studenti delle Scuole Medie inferiori e/o superiori che abbiano meritato tale riconoscimento non solo sotto il profilo della migliore votazione scolastica, ma in base alla dedizione allo studio e all’esempio dei candidati premiati nei confronti dei compagni di classe e di istituto ed ai risultati da loro raggiunti nonostante obiettive difficoltà conseguenti a particolari situazioni personali o familiari in cui si trovano i giovani premiati.

Quest’anno l’organizzazione dell’iniziativa è stata affidata ai Rotary Club di Iglesias e di Carbonia, ed un’apposita commissione ha scelto i sette alunni vincitori tra le venticinque candidature pervenute dai dirigenti scolastici delle scuole del territorio del Sulcis Iglesiente. I vincitori delle borse di studio, che interverranno alla cerimonia di consegna del premio unitamente alla classe di provenienza e al dirigente scolastico d’istituto, appartengono alle seguenti scuole medie e superiori: Istituto Magistrale Baudi Di Vesme, Istituto Tecnico Commerciale Fermi, Istituto Professionale Alberghiero “Ferraris”, Istituto Tecnico Minerario “Asproni”, Istituto Pietro Allori – Scuole Medie, Istituto per Geometri Angioy di Carbonia, Liceo Scientifico “E. Lussu” di Sant’Antioco.

Alla cerimonia di premiazione interverranno con un indirizzo di saluto la figlia di Tullio Fazi, Francesca Fazi, il presidente della Fondazione Omero Ranelletti avv. Pier Giorgio Poddighe, il Governatore del Rotary International Distretto 2080 ing. Carlo Noto La Diega, il sindaco di Iglesias Emilio Agostino Gariazzo, il sindaco di Carbonia Giuseppe Casti e i presidenti dei Rotary Club di Iglesias e di Carbonia, Giovanni Cui e Stefano Carbone. La figura di Tullio Fazi verrà ricordata dal Segretario Generale della Fondazione Francesco Capelli. Farà gli onori di casa Massimo Mocci, dirigente scolastico IPIA “Galileo Ferraris” di Iglesias.