23 July, 2024
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E’ stato compiuto un passo decisivo verso la realizzazione dei 4 nuovi blocchi al Policlinico Duilio Casula di Monserrato: l’opera, da 40 milioni di fondi europei, ha avuto oggi il via libera dalla conferenza dei servizi convocata dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino. A questo punto si procederà con la gara d’appalto per la contestuale realizzazione del progetto definitivo e la successiva realizzazione dell’opera.

Alla riunione erano presenti, oltre al commissario Sorrentino coadiuvato dal responsabile dell’Ufficio Tecnico Cristian Cocco, l’ingegner Antonio Pillai per l’Università di Cagliari, il sindaco di Monserrato Gianni Argiolas  con il responsabile del settore Urbanistica, Renato Muscas, Giorgio Seu per il comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Cagliari, Marcello Tidore direttore del Servizio dell’assistenza ospedaliera e autorizzazioni e accreditamenti delle strutture sanitarie e socio sanitarie dell’assessorato della Sanità.

Aprendo i lavori della Conferenza di servizi Giorgio Sorrentino, ha illustrato la portata dell’investimento e l’importanza strategica di questo intervento nell’ambito della sanità della Sardegna e per il territorio.

Il sindaco di Monserrato, Gianni Argiolas, ha espresso l’assoluto favore dell’Amministrazione comunale al progetto ed il pieno sostegno all’ambizioso piano.

I professionisti della società Proger, che ha redatto il progetto preliminare, hanno illustrato l’opera nei dettagli.

«Questo passaggio era fondamentale – ha detto il commissario dell’Aou, Giorgio Sorrentino – per procedere nei tempi all’appalto dei Blocchi che consentiranno presto di avere una struttura all’avanguardia: la nuova “Main Street”, che collegherà la stazione della metropolitana agli ambulatori e ai reparti, in un ambiente accogliente con locali, bar e negozi, un auditorium da  circa 300 posti, il raddoppio delle sale operatorie e camere di degenza doppie e singole sono i punti di forza di un progetto che accoglierà pazienti, studenti e operatori nel migliore dei modi possibile. Non soltanto funzionalità e tecnologie ma anche “diritto al bello” per i cittadini.»

Grande miniera Serbariu 2

Sono in corso o in fase di avvio importanti lavori per il miglioramento complessivo dell’area della Grande Miniera di Serbariu e dei servizi per i visitatori. Gli interventi riguardano la riqualificazione paesaggistica e illuminotecnica degli spazi aperti nella Grande Miniera di Serbariu, l’area Camper Service e l’installazione dell’Area Parco Giochi. Nei giorni scorsi il comune di Carbonia ha pubblicato il bando per la “Riqualificazione paesaggistica e illuminotecnica degli spazi aperti nella Grande Miniera di Serbariu”. I lavori riguardano, tra le altre cose, il restauro e la riqualificazione del deposito del Carbone, la riqualificazione del percorso che collega i nuovi spazi del Centro intermodale con il nuovo piazzale d’ingresso della Miniera, l’installazione di un impianto fotovoltaico e l’implementazione dell’impianto esterno di illuminazione dentro l’area mineraria. L’intervento relativo al deposito del Carbone consiste nel restauro e nella valorizzazione del deposito che sarà facilmente raggiungibile grazie alla creazione di percorsi pedonali collegati alle strade interne del complesso Minerario. L’impianto di illuminazione prevede l’installazione di nuovi punti luce, simili a quelli esistenti, per l’illuminazione delle aree esterne agli edifici. Il bando prevede anche la realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di circa 15 kW. Il progetto complessivo, del valore di 300.000 euro, è finanziato per 200.000 euro con fondi dell’ex provincia di Carbonia Iglesias e da un cofinanziamento di 100.000 euro del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

È in fase di completamento la procedura per l’assegnazione dei lavori dell’Area Camper Service. L’area è un luogo attrezzato pensato per coloro che visitano la città di Carbonia e si spostano con il camper o con la roulotte. Il progetto dal costo complessivo di 103.000 euro, è finanziato per 70.000 euro con fondi provinciali e per 33 mila euro con fondi comunali.

Nella seduta del 13 aprile 2015, la Giunta comunale ha approvato la sistemazione dell’Area Parco Giochi, destinata al divertimento dei bambini. Il Parco Giochi è il I° stralcio funzionale del progetto complessivo dei lavori di manutenzione straordinaria dell’area della Miniera di Serbariu, finanziato dalla Gestione Commissariale dell’ex provincia di Carbonia-Iglesias, per complessivi 50.000 euro di cui 17.000 destinati alla sistemazione della nuova area giochi. Il Parco Giochi sarà installato nelle vicinanze della Lampisteria e comprenderà altalene, scivoli e diversi giochi combinati, con una pavimentazione adeguata per la sicurezza dei bambini. Al momento sono in corso i lavori propedeutici al posizionamento dei giochi, previsto per il mese di maggio.

«Con questi nuovi interventi – spiega Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia – si vuole migliorare l’offerta turistica della Grande Miniera di Serbariu. Dedicare un’area ai bambini, ai camperisti e riqualificare le varie aree interne della Miniera rientra, infatti, nel più ampio obiettivo dell’Amministrazione comunale di fare del CICC un luogo turistico sempre più attraente. La Grande Miniera di Serbariu, che nell’ultimo anno ha accolto quasi 19 mila visitatori, si sta qualificando sempre più come importante baricentro della domanda turistico-culturale nel Sulcis, proprio grazie alle molteplici proposte che può offrire ai visitatori. Riteniamo, quindi, che aumentare la qualità dell’offerta sia lo strumento giusto e allo stesso tempo indispensabile per proseguire in questo percorso.»

Carignano 2015 2

Domani sera, a Sant’Antioco, ritorna il Carignano Music Experience, Sapori e Note del Sulcis Iglesiente, con il concerto di The Paolo Nonnis Big Band (costo del biglietto, inclusa la degustazione, 15 euro).

Una festa unica in onore del pregiato vino rosso del Sulcis Iglesiente, il Carignano, che racconta i profumi, i valori, le tradizioni e la cultura della sua terra, accompagnato dalla passione e dalla magia della musica interpretata da artisti internazionali.

Deciso e dal bouquet intenso, che avvolge ed incendia i sensi, il vino Carignano sarà il protagonista principale della manifestazione Carignano Music Experience 2015, rassegna che tra aprile e luglio 2015 per  diversi weekend, animerà le notti di questo angolo di Sardegna in una felice mescolanza di note e sapori.

Nella suggestiva cornice delle Cantine aderenti all’Associazione Strada del Vino Carignano del Sulcis, l’omaggio al principe dei rossi sardi prevede spettacoli di musica, accompagnati dalla degustazione dei migliori vini prodotti dalle cantine stesse e dei prodotti legati alla tradizione culinaria locale.

«Il nostro territorio – spiega Marinella Grosso, presidente dell’Associazione Strada del Carignano – si lega inscindibilmente ai sapori autentici di un’eccellente tradizione culinaria e naturalmente all’indiscusso protagonista di questa rassegna di eventi, il vino Carignano, che racchiude le infinite sfumature di una terra generosa e affascinante, ancora tutta da scoprire. Sulla scia del grande successo che la rassegna ha avuto negli scorsi anni – sottolinea Marinella Grosso – continuiamo a scommettere su Carignano Music Experience, perché si faccia ambasciatore di questo messaggio e diventi il nostro biglietto da visita in Italia e nel mondo. Degustare il Carignano, abbinato ai migliori prodotti culinari autoctoni, significa quindi “assaggiare” il Sulcis Iglesiente: nel suo sapore dal gusto deciso, si sente il carattere della sua gente, cordiale e determinata, generosa e ospitale.»

Finanziata dal GAL Sulcis Iglesiente, Regione Autonoma della Sardegna, promotore Associazione Strada del vino Carignano del Sulcis Iglesiente con tutte le Cantine vitivinicole del Sulcis produttrici di Carignano Doc, organizzata da Capricorn Concerti con la Direzione Artistica del maestro Fabio Furia.

Palazzo della Regione 1 copia

La segreteria territoriale della FSM CISL del Medio Campidano – Cagliari manifesta forte preoccupazione per la vertenza Keller dopo la bocciatura da parte della Corte d’appello del tribunale di Cagliari del ricorso contro il fallimento.

«Nell’assemblea tenutasi stamattina nel piazzale dello stabilimento e alla quale hanno partecipato circa un centinaio di lavoratori – scrive in una nota il segretario Marco Angioni – si è deciso di richiamare fortemente l’Amministrazione regionale ai propri doveri verso i 287 lavoratori sardi (più indotto di 120 unità) coinvolti nella vicenda e rispetto all’intero territorio del Medio-Campidano ormai annoverato dalle statistiche col triste primato di più povero d’Italia.

Come FSM-CISL riteniamo che in questo momento ci siano le condizioni ideali sotto ogni punto di vista, affinché la Regione Sardegna attivi un’operazione di scouting nazionale e internazionale per identificare dei soggetti imprenditoriali che possano rilevare lo stabilimento. La condizione è ideale anche perché i lavoratori coinvolti sono tutti in mobilità e in caso di assunzione da parte di eventuali aziende che dovessero proporsi, porterebbero in dote una considerevole quota di sgravi fiscali.»

«D’altro canto – aggiunge Angioni – crediamo anche che la Regione Sardegna potrebbe favorire a sua volta l’appetibilità dello stabilimento con degli investimenti inerenti la manutenzione e l’ammodernamento della rete ferroviaria regionale per, in tal modo, favorire e sostenere la ripresa e continuità produttiva dello stabilimento ex Keller, a oggi unico in Sardegna in grado di costruire, revisionare e ristrutturare tutto ciò che si muove tramite rotaia.»

Mercoledì 22 aprile, alle ore 15.30, n Viale Trento, a Cagliari, contestualmente all’incontro previsto tra i rappresentanti della Regione, gli Amministratori locali e le organizzazioni sindacali, si terrà l’assemblea dei lavoratori che attiveranno un sit-in a sostegno dell’incontro sotto al Palazzo regionale.

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Venerdì pomeriggio, a partire dalle 16.30, la sala Alcoa di via Fermi, a Portoscuso, ospiterà la presentazione del libro “Delinquenti e politici: ricordi d’un campo della morte” – memoriale di prigionia a Mauthausen, di Paolo Lombardi, a cura di Antonio Lombardo e Bruno Lombardi, Editrice Fagher, organizzata dal gruppo M.O.V.M. Giacomo Parodo dell’Associazione A.N.M.I. di Portoscuso, con il patrocinio del comune di Portoscuso.

«“Delinquenti e politici: ricordi d’un campo della morte” è il memoriale della prigionia del marinaio Paolo Lombardi nel campo di concentramento nazista di Mauthausen – spiega il nipote Bruno Lombardi -; egli l’ha scritto sulle pagine di un quaderno tra il settembre del 1945 e il dicembre del 1946, presso alcune delle località in cui ha sostato nella fase del rimpatrio post-bellico: Napoli, La Maddalena, Sassari. Esistono anche tre copie pressoché identiche che riportano i contenuti di “Delinquenti e politici”; questi duplicati sono stati scritti su tre differenti quaderni dallo stesso Autore per poter lasciare i suoi ricordi ai propri familiari. Ulteriormente, le testimonianze in possesso oggi agli eredi e parenti di Paolo Lombardi riguardano alcune immagini, diversi documenti relativi al post-prigionia, un “Manuale del Cannoniere” della Regia Marina con appunti del nostro marinaio, numerosi quaderni composti in lingua Sarda e una tradizione orale abbastanza chiara sulle tristi vicende legate alla prigionia. Le pagine che il lettore sfoglierà sono interamente riportate dall’originale composto da Paolo Lombardi, con piccole integrazioni tratte dalle tre copie precedentemente menzionate.»
«I contenuti del diario del nostro marinaio –
conclude Bruno Lombardi -, ci prendono per mano e ci conducono attraverso fatti drammatici; la meticolosa forza descrittiva di mio zio Paolo nel ricordare, ad esempio, la sua presenza a Fiume nei giorni dell’armistizio “8 Settembre 1943” e dell’ingresso dei nazisti in città, offre importanti conferme e novità di quei momenti storici ancora oggi ricchi di lacune.»

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Il nuovo Piano Casa il giorno dopo. Stamane la Giunta Pigliaru e i partiti del centrosinistra hanno fatto il punto sui risultati raggiunti con l’approvazione del disegno di legge che ha tenuto impegnato il Consiglio regionale per un mese. «Una legge importante, che crea chiarezza e che resterà in vigore fino all’approvazione del disegno di legge sull’Urbanistica. Una legge che riesce a creare il giusto equilibrio tra sviluppo economico e tutela del territorio».

Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha evidenziato che questa legge interviene sulle zone a rischio idrogeologico, sui centri storici, tutela la fascia dei 300 metri e valorizza il ruolo delle Amministrazioni comunali. Per Cocco il centrodestra in questi anni non ha fatto niente per l’edilizia visto che, dal 2009 al 2013, il settore ha registrato la perdita di 24100 posti di lavoro. Il capogruppo del Pd ha però anche riconosciuto all’opposizione di aver dato il suo contributo e ha rilevato l’importanza del scrutinio finale in cui la maggioranza ha votato compatta.

Soddisfatto anche il presidente Pigliaru: «Si tratta di una legge che ha l’anima del centrosinistra». Una legge transitoria, ha detto, che guarda allo sviluppo economico ma senza danneggiare il paesaggio e l’agricoltura.

La legge, secondo il presidente, ha l’obiettivo di mitigare la crisi, assieme con l’apertura dei cantieri pubblici, ma anche di migliorare la qualità degli interventi urbanistici e di creare sviluppo.

Il presidente della Quarta commissione, Antonio Solinas (Pd), ha evidenziato come sia emersa chiaramente la diversa visione che hanno centrodestra e centrosinistra in materia di edilizia. «Ci siamo presi le nostre responsabilità, rispettando gli impegni assunti con gli elettori in campagna elettorale». Poi una risposta alle critiche del centrodestra sull’abrogazione della legge sul golf. Solinas ha ricordato che il centrosinistra aveva avversato la legge la scorsa legislatura e che chi vuole investire e costruire campi da golf lo può fare anche senza la legge del 2011.

L’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, ha voluto poi spiegare il perché non si sia voluta prorogare la legge 4. Il punto fondamentale, ha affermato l’esponente della Giunta, è stato di eliminare i blocchi per la realizzazione del Piani comunali che l’incertezza della norma creava. Per l’assessore questa legge fa incontrare l’interesse del privato di aumentare gli spazi delle proprie abitazioni e del pubblico perché, con soldi privati, vengono eseguiti interventi edilizi migliorativi, legati alla green economy, e viene creato lavoro. «Una legge – ha concluso – che prevede interventi di riqualificazione e non nuovo consumo del suolo». Nel sito della Regione, ha poi aggiunto, è stato pubblicato un Powerpoint con tutti i dettagli della legge, spiegando che molti dei punti contenuti nella 130 saranno presenti anche nella nuova legge urbanistica.

Soddisfatto anche il capogruppo del Centro democratico, Roberto Desini, il quale ha rimarcato l’importanza della compattezza della maggioranza nel voto finale, nonostante su alcuni punti le visioni fossero differenti. D’accordo anche Francesco Agus (Sel): «Questa legge ha segnato il cambio di passo: siamo passati dalla stagione delle deroghe alla quella delle leggi uguali per tutti». Per Raimondo Perra (Psi- Sardegna Vera) questa legge «è il giusto compromesso tra lo sviluppo economico e la salvaguardia del territorio».

Il Centro regionale di programmazione ha pubblicato l’avviso per la presentazione di proposte per la realizzazione di progetti destinati all’attuazione della strategia regionale della programmazione territoriale.
Possono presentare le manifestazioni di interesse le Unioni di comuni e le Comunità montane (anche tra loro associate), che intendano attivare un percorso unitario di sviluppo per il loro territorio, con un attivo coinvolgimento del partenariato socioeconomico. Potrà essere presentata un’unica proposta progettuale per ambito territoriale e ogni Comune non può partecipare a più di un progetto territoriale.
Le manifestazioni di interesse dovranno essere inviate fino al 31 dicembre 2018 esclusivamente mediante posta elettronica certificata al seguente indirizzo: crp@pec.regione.sardegna.it .
Per eventuali informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio relazioni con il pubblico del Centro regionale di programmazione in via Cesare Battisti – 09123 Cagliari contattando il numero telefonico 070 6067028 – fax 070 606 5161 o inviando una e-mail all’indirizzo: crp.urp@regione.sardegna.it .
 

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18 esponenti del centrosinistra hanno chiesto che il CdA dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna venga immediatamente rimosso. Lo hanno fatto co un’interpellanza presentata in Consiglio regionale.

 «La Giunta deve fare chiarezza sulla situazione dell’Istituto – afferma  il primo firmatario della mozione Emilio Usula, dei Rossomori – l’attuale composizione del CdA, a nostro avviso, è illegittima.»

Nel mirino dei consiglieri del centrosinistra c’è Romano Marabelli, componente del CdA su designazione del ministero della Salute, dimessosi dalla carica il 18 luglio scorso a seguito del suo coinvolgimento nello scandalo legato all’acquisto e utilizzo dei vaccini per contrastare la diffusione della “lingua blu”.

«Peccato che quelle dimissioni non siano mai state comunicate alla Regione – sostengono i consiglieri del centrosinistra – per ora non esiste nessun atto formale che certifichi il passo indietro di Marabelli. Anzi, alcune delibere del Consiglio di amministrazione dell’IZS, successive alla data delle presunte dimissioni, destano molti sospetti sull’operatività dell’organo societario. Una di queste prevede addirittura un premio di risultato per tutta l’annualità 2014.»

Da qui la richiesta di una verifica puntuale su “eventuali profili di illegittimità” nella composizione del CdA e sull’effettiva uscita di scena di Marabelli.

«C’è il rischio concreto che le delibere adottate dall’attuale Consiglio di amministrazione possano arrecare danni all’Istituto – conclude Usula – la Giunta dovrà valutare anche un eventuale segnalazione alla Corte dei Conti che permetta di accertare le responsabilità in previsione di richieste di risarcimento da parte di allevatori e agricoltori.»

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Iglesias ospita sabato e domenica la prima tappa della “Primavera sulcitana”, manifestazione presentata ieri nella sala Remo Branca del Municipio di Iglesias. Per due giorni i visitatori che si prevede siano numerosissimi, potranno compiere un viaggio sensoriale ed esperienziale tra i luoghi più suggestivi e le tradizioni più affascinanti della città. Folklore, rievocazioni medioevali, antichi mestieri e piatti tipici, escursioni alla scoperta dell’identità mineraria e di paesaggi mozzafiato accompagneranno il visitatore in un’esperienza che si preannuncia davvero indimenticabile.

L’inaugurazione della manifestazione è prevista sabato mattina, alle 11.00, in Piazza Lamarmora, con la partecipazione dei Musici e degli Sbandietatori del Quartiere Fontana

Carbonia, intanto, prepara la tappa di chiusura in programma il 13 e 14 giugno.

Proseguendo il percorso intrapreso nella riunione dello scorso 2 aprile, e al fine di coinvolgere il più possibile la cittadinanza, l’Amministrazione comunale ha convocato per giovedì 16, alle ore 16.00, presso la sala al primo piano della Torre Civica, una nuova riunione con le Associazioni per discutere sul programma della due giorni e per ascoltare le varie proposte.

L’Amministrazione comunale di Carbonia, anche attraverso questo strumento, continua a coinvolgere i cittadini, rendendoli protagonisti di un’iniziativa che può concretamente contribuire a promuovere il turismo culturale nel Sulcis.

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E’ stata presentata ieri mattina, nella sede dell’assessorato regionale del Turismo, la XIX edizione di Monumenti aperti, organizzata dall’associazione Imago Mundi. Hanno partecipato alla presentazione l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, l’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, gli amministratori dei Comuni coinvolti e la responsabile del polo museale isolano, Giovanna Damiani.

«E’ una manifestazione nella quale crediamo profondamente e che porta risultati concreti – ha detto l’assessore Morandi -, un’iniziativa corale che dà il via a una diffusa animazione territoriale: dobbiamo investire in una prospettiva di crescita per promuovere il valore dei nostri monumenti, rilanciare i territori e impostare strategie di rilancio dell’Isola sui mercati».

«Il rapporto con le scuole e le giovani generazioni è uno dei fattori più importanti di questa iniziativa – ha detto l’assessore Claudia Firino – il ruolo che assumono i territori e le istituzioni pubbliche e private, la scoperta di luoghi spesso sconosciuti, rivelano inoltre la necessità di valorizzare il grande patrimonio culturale dell’isola a volte trascurato.»

Dal 18 aprile al 31 maggio, in 51 Comuni della Sardegna e 2 in Piemonte, Santo Stefano Belbo e Mango, a conferma della vocazione nazionale del progetto, quasi 700 i siti aperti raccontati gratuitamente da oltre 11mila volontari. Con questi numeri prende dunque le mosse il consueto appuntamento primaverile con la riscoperta delle ricchezze archeologiche, storiche e ambientali di tutte le province isolane patrocinato dalla presidenza del Senato, dal ministero dei Beni Culturali e finanziato dalla Regione.

«Abbiamo posto l’impresa culturale al centro della nostra attività – ha aggiunto Francesco Morandi – e in questa ottica è necessario modificare il posizionamento della regione sul mercato turistico sfruttando proprio gli attrattori culturali: sappiamo che questo prodotto interessa il 76 % dei turisti che provengono dai mercati più lontani e assume un valore straordinario sopratutto nel nostro Paese. La Sardegna – ha concluso l’assessore Morandi – investe in questa direzione, a partire dalla promozione dei giganti di Mont’e Prama.»

Come ogni anno l’apporto degli studenti volontari in prima fila è determinante per la riuscita di Monumenti aperti: «Lancio una sfida per la prossima edizione – ha concluso Claudia Firino – ampliamo il periodo di coinvolgimento delle scuole, iniziamo a portare avanti un lavoro mirato e specifico che duri tutto l’anno. Per questa prospettiva metto a disposizione la struttura del mio assessorato assicurando il massimo della collaborazione.»