23 July, 2024
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Tore Cherchi 34 copia

Il coordinamento per l’attuazione del Piano Sulcis ha pubblicato oggi un ampio rapporto sullo stato di avanzamento al 31 marzo scorso. Il rapporto è reperibile nel sito della Regione Sardegna alla voce Piano Sulcis.

Il coordinatore del Piano, Tore Cherchi, in una nota sottolinea gli aggiornamenti rispetto al precedente rapporto di fine gennaio.

Fisco per le piccole e medie imprese

La ZFU opera a regime. Cresce il numero di imprese che fruiscono dei benefici fiscali/contributivi. Il rilevamento al 31.01.2015, dopo circa 6 mesi dall’applicazione, segnala che 2.932 imprese hanno fruito dell’agevolazione (+14% rispetto al precedente trimestre). Il totale delle risorse compensate è di circa € 18,7 mln, pari al 14,97% delle risorse disponibili.

Salvaguardia del tessuto produttivo. Grandi Imprese.

Eurallumina 

Registra importanti progressi il programma di riavvio degli impianti con effettuazione di investimenti di ammodernamento.

Mossi&Ghisolfi-progetto bioetanolo

E’ stata definita una posizione condivisa delle amministrazioni locali e del sindacato. La bozza di Accordo di programma sull’investimento è stata sottoposta all’esame della Presidenza e degli assessori regionali di competenza. Il Progetto Bioetanolo della Mossi&Ghisolfi è stato incluso dal Governo fra quelli eleggibili per il FEIS. Contestualmente all’AdP dovranno essere predisposti i protocolli d’intesa richiesti dai sindacati, a garanzia degli impegni, tra le Istituzioni, l’Azienda, i sindacati e le Associazioni imprenditoriali agricole e industriali.

Alcoa 

Dopo la sottoscrizione del MOU fra Governo, Regione e Glencore, ci sono stati positivi sviluppi nella trattativa fra Glencore/Alcoa per il trasferimento della proprietà dello stabilimento per il riavvio della produzione. Il MISE ha in corso l’adozione del nuovo regime del servizio di interrompibiltà per l’energia elettrica.

Il 16.03.2015, in Conferenza dei Servizi, è stato discusso e valutato positivamente, il Piano Operativo di Bonifica dei suoli dello stabilimento, predisposto da ALCOA. Il Consiglio comunale di Portoscuso (25.03.2015) ha preso atto positivamente degli esiti della Conferenza dei servizi. E’ in definizione il programma per la bonifica della falda sotterranea.

Portal

Recentemente l’imprenditore ha presentato una nuova proposta d’investimento basata sulla realizzazione di un nuovo impianto di laminazione aggiornato allo stato della tecnica, collocato in area attigua allo stabilimento attuale.

Bando di idee per il Sulcis 

Con la delibera CIPE del 20.02.2015 è stata approvata l’assegnazione definitiva di €127,7mln assegnati in via programmatica dalla precedente CIPE n.93/12. Di questi, €55,7mln sono dedicati all’attuazione di interventi in aree prioritarie definite a seguito della Call for Sulcis: la scadenza per l’assunzione OGV al 31.12.2015, evidenzia una forte criticità nello stato di attuazione del programma della Call.

Bonifiche

Per alcuni degli interventi di risanamento ambientale (Macroarea Montevecchio Levante e Aree minerarie localizzate lungo la Valle Rio San Giorgio) la Giunta (DGR n. 9/29 del 10.03.2015) ha precauzionalmente effettuato delle scelte alternative ad IGEA al fine di garantire l’attuazione delle operazioni di bonifica. Sono individuati, quali soggetti attuatori, i Comuni territorialmente competenti (Guspini e Iglesias). Per l’intervento “Macroarea Montevecchio Ponente” al fine di definire con certezza il soggetto attuatore dovrà provvedersi ad una sua rimodulazione in forza della deliberazione CIPE n. 21/2014”.

Filiera agroalimentare e del turismo. Programma in sviluppo

Investimenti turistici/strutture ricettive

I sindaci del Sulcis Iglesiente e le organizzazioni sindacali concordano sulla necessità di dare avvio a una serie di investimenti nel comparto turistico/ricettivo. E’ in predisposizione un rapporto sulle proposte di investimenti in strutture ricettive in attesa di autorizzazione.

Itinerari turistici – Cammino di Santa Barbara

Il progetto di itinerario minerario-religioso “Cammino di Santa Barbara” ha l’obiettivo di rendere fruibile un percorso di 400 km circa, inserito nella realtà storica dei territori minerari. Il progetto, in parte già realizzato, è coerente con le linee di sviluppo del bacino minerario del Sulcis Iglesiente. E’ in redazione un Accordo di programma per la realizzazione e gestione dell’itinerario.

Parco Geominerario

Non sono stati registrati progressi circa l’attuazione della DGR n. 34/10 del 2.09.2014 per l’attribuzione al Parco Geominerario della partecipazione diretta alla gestione del patrimonio storico-culturale e dei siti minerari dismessi. Alcuni siti sono stati aperti ai visitatori durante il periodo di Pasqua.

Porti di Sant’Antioco, Calasetta, Carloforte, Portovesme. Programma in sviluppo

Porto di Buggerru 

Sono in preparazione gli atti per la definizione di un programma di messa in sicurezza definitiva.

Approdi minerari e approdi del Basso Sulcis

Programma in corso di attuazione. Si ravvisa la necessità di estenderlo all’approdo minerario di Piscinas-Arbus.

Strade

La Giunta (DGR n.5/10 del 6.02.2015) approva la rimodulazione degli interventi e i relativi soggetti attuatori.

L’impegno dell’Assessorato dei LL.PP. è di essere in cantiere entro la fine del 2015. La convenzione con il Comune di San Giovanni Suergiu è stata stipulata (3.06.2014). Anche la Convenzione con il Comune di Sant’Anna Arresi è stata stipulata. Per Anas si prevede il rispetto della scadenza OGV nell’ambito dell’APQ rafforzato “viabilità” in aggiornamento.

Collegamento del bacino idrico del Sulcis con quello regionale del Flumendosa 

Il programma “Interconnessioni sistemi idrici: collegamento Tirso-Flumendosa 4° lotto, collegamento Sulcis Iglesiente” procede con la redazione dello studio di fattibilità da parte del soggetto attuatore ENAS. La consegna è prevista per aprile. Seguirà, una volta approvato dalla Regione, il progetto preliminare avanzato (sempre ENAS) che condurrà al bando per il progetto definitivo, per l’esecutivo e la realizzazione delle opere.

Attualmente ENAS ha a disposizione solo i fondi per la progettazione (1 milione di euro). E’ evidente che a conclusione dello studio di fattibilità andrà affrontato con la Giunta il problema del reperimento delle risorse finanziarie.

Da lunedì 20 aprile 2015 saranno pagati i contributi relativi a: “Bando pubblico per erogazione contributi rimborso spese viaggio agli studenti pendolari frequentanti le scuole superiori ed artistiche – Anno Scolastico 2013/2014” e “Programma intervento welfare dello studente contributi a Favore degli studenti per i servizi di trasporto – Anno Scolastico 2013-2014”.

I contributi potranno essere riscossi presso la Tesoreria comunale UNICREDIT SPA – Agenzia di Carbonia in via Nuoro 1. È necessario presentarsi con un documento di riconoscimento e con il codice fiscale (tessera sanitaria).

Ulteriori informazioni possono essere richieste presso l’Ufficio Pubblica Istruzione in via Mazzini 68, a Carbonia. Telefono 0781 663858.

Case IACP Carbonia a colori

«La situazione dei palazzi di via Dalmazia, zona Ospedale, viene, in maniera errata e strumentale, totalmente attribuita alla competenza e responsabilità del comune di Carbonia. Nessuno informa che in quelle aree, la pulizia degli spazi verdi, la manutenzione dei tombini fognari nonché la manutenzioni di alcuni passaggi di transito pedonale, non compete al nostro Comune.»

Lo spiegano, in una nota diffusa stamane, il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e l’assessore dell’Urbanistica, Mauro Esu.

«Il comune di Carbonia è più volte intervenuto per portare via l’immondizia e togliere l’erba, sollecitando anche l’intervento dei Vigili del Fuoco per il taglio di alcuni alberi. Deve essere però chiaro che ci troviamo in una zona di piena competenza di AREA (ex IACP) e, come Area stessa sostiene, degli stessi inquilini, che dovrebbero costituirsi in condominio e occuparsi delle aree di propria competenza (ingresso dei palazzi, marciapiedi e portici sottostanti, aree verdi tra le schiere dei palazzi). L’Amministrazione comunale non intende, con questo argomento ignorare i problemi – spiegano Casti ed Esu -. Come già accaduto di recente, infatti, l’Amministrazione è disposta a intervenire nel “dare una mano”. Porre però il problema di quei palazzi come esclusiva responsabilità del Comune, corrisponde ad una operazione strumentale e palesemente finalizzata ad altri scopi. Parliamo di un’area della città, oggetto di costante manutenzione, in cui gli spazi di proprietà comunale sono stati adibiti a parco verde, giochi per i bambini e panchine. Diversa è la situazione nella zona più vicina ai palazzi e negli spazi sottostanti, non di competenza dell’Amministrazione, che non possono essere quotidianamente seguiti dal Comune, che ha deciso di intervenire più volte in via straordinaria per dare una mano a risolvere i diversi problemi.»

«A breve avranno inizio in città le operazione di taglio dell’erba e di pulizia delle aree comunali e quindi anche delle aree di quella zona – sottolineano ancora il sindaco e l’assessore dell’Urbanistica -. Scaricare però sul Comune e quindi sulle risorse di tutti i cittadini, tutto ciò che accade in quelle aree, significa fare un torto agli stessi residenti dei palazzi che giustamente chiedono risposte dagli enti competenti.»

Il sindaco e la Giunta hanno avviato un’interlocuzione con l’assessore regionale competente, Paolo Maninchedda, con Area e con il distretto di Carbonia, al fine di fare ancora una volta il punto su alcune importanti manutenzioni nel patrimonio di AREA e sulla situazione dei palazzi della zona vicina all’ospedale Sirai.

 Walter Lazzaro - Modella (2)Walter Lazzaro - Autoritratto (1)

E’ stata prorogata sino a domenica 26 aprile la mostra “Walter Lazzaro. Un granatiere di Sardegna nell’arte italiana del ‘900” allestita dalla fondazione Estetica&Progresso nel museo Magmma, il Museo dell’arte grafica del Mediterraneo Marchionni di Villacidro.

Curata dal direttore del Magmma, Walter Marchionni, l’esposizione propone una sessantina di disegni di piccolo e medio formato realizzati da Lazzaro nel periodo compreso tra gli anni Trenta e gli anni Settanta. Lavori provenienti dalla Fondazione Lazzaro di Milano ed esposti lo scorso anno a Roma, nel Chiostro del Bramante, nella mostra allestita per celebrare il centenario dalla nascita dell’artista che, durante la Grande Guerra, fu disegnatore ufficiale dei Granatieri di Sardegna.

L’esposizione (il Magmma è ospitato in un’ala del Palazzo Vescovile di via Vittorio Emanuele 15, con ingresso via Giovanni XXIII) si può visitare dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.00, e il sabato e la domenica dalle 17.00 alle 19.30. Chiuso il lunedì.

L’evento è realizzato con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna e con il patrocinio di:  Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Villacidro, Centro culturale di alta formazione Cidis, Accademia di Belle arti di Urbino, Accademia Raffaello Urbino, Associazione incisori Urbino, Fondazione Aligi Sassu, Archivio Walter Lazzaro.

E’ stata inaugurata sabato 11 aprile, presso la saletta del Portico adiacente il Teatro Centrale, la prima delle 12 mostre della manifestazione artistica “12×12”, voluta dall’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, in collaborazione con gli artisti cittadini.

Il primo appuntamento della II edizione di “12×12” è con la mostra dal Titolo “Zabaione _ uova sbattute 00/15”, dell’artista di Carbonia Luigi Bove. L’inaugurazione della mostra sarà anche l’occasione per presentare l’intera rassegna.

La mostra rappresenta una sorta di resoconto e presentazione alla città dei primi 15 anni di lavoro di Luigi Bove. La spazio allestito per la mostra è disseminato di tele, fogli, tessuti, di volti, “personaggi” nati in diversi periodi, senza una particolare selezione, così come lo zabaione.

La mostra sarà visitabile sino al 17 aprile, tutti i giorni dalle ore 18.00 alle ore 20.00.

Le prossime mostre in calendario sono quelle di: Jenny Mocci (18-24 aprile), Vinicio Porta (9-15 maggio), Mariano Chelo (23-29 maggio), Nicola Obino (6-12 giugno), Larisa Seregina (20-26 giugno), Shikanu’ (4-10 luglio), Ruggero Soru (18-24 luglio), Carlo Giancola (1-7 agosto), Debora Diana (17-23 agosto), Luigi Angius (5-11 settembre), Barbara Cappella (19-25 settembre).

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

I consiglieri della coalizione di centrodestra in Consiglio regionale sollecitano l’attivazione di un cordone sanitario per proteggere i patrimoni olivicolo e vitivinicolo della Sardegna dal batterio Xylella e l’immediata discussione della mozione 134 (Rubiu e più) sul «piano che miri alla prevenzione e alla salvaguardia del patrimonio olivicolo della Sardegna che rischia di essere colpito dal batterio della xylella fastidiosa, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio». «La situazione è gravissima: se arrivasse in Sardegna il batterio xylella fastidiosa verrebbero distrutti i patrimoni olivicolo e vitivinicolo mettendo l’Isola in ginocchio».

«La xylella – ha affermato il capogruppo dei Riformatori sardi, Attilio Dedoni – ha già creato un enorme danno all’agricoltura della Puglia, bisogna agire tempestivamente per evitare che sbarchi nell’Isola, come hanno fatto i vettori patogeni della peste suina, della blue tongue, del punteruolo rosso e della tuta absoluta dei pomodori. La maggioranza, circa un mese fa, ha bocciato una nostra proposta di legge in commissione Salute». Per Gianluigi Rubiu, capogruppo di Area popolare sarda, è fondamentale costruire un cordone sanitario in entrata che preveda  punti di controllo in tutti i porti e gli aeroporti della Sardegna. Rubiu ha ricordato che «la xylella è stata individuata per la prima volta intorno agli anni ’40 nell’America centrale e in particolare in Brasile ed è arrivata in Italia nel 2013. Il batterio non colpisce soltanto le olive, ma anche la vite, le mandorle, le querce e l’erba medica». D’accordo anche il consigliere di Forza Italia, Oscar Cherchi, ex assessore dell’Agricoltura: «Nel Psr non sono state previste risorse per eventuali risarcimenti, perché non si potrebbe ammettere con l’Europa di non aver eseguito i controlli appropriati. La Regione deve intervenire con controlli in entrata delle merci, istituendo un vero e proprio servizio Fitosanitario all’interno dell’agenzia Laore». Per la minoranza non occuparsi subito di questa emergenza vuol dire condannare l’economia della Sardegna.

La mozione presentata impegna il presidente della Regione, il presidente del Consiglio regionale, gli assessori dell’Agricoltura e dell’igiene e sanità «a convocare immediatamente un tavolo di confronto con gli assessorati competenti e le associazioni di categoria per informarle dell’emergenza e delle misure di prevenzione atte a evitare la propagazione del fenomeno in Sardegna; a predispone in tempi certi degli opuscoli informativi e dei manuali operativi per individuare e riconoscere i primi fenomeni della malattia; a monitorare tutte le coltivazioni sarde, isolando il rischio di propagazione del virus e segnalando immediatamente i rischi per le coltivazioni; a istituire un cordone sanitario in tutti i porti della Sardegna per monitorare e controllare tutti gli ulivi da reddito e ornamentali in arrivo in Sardegna, che potrebbero essere veicolo di propagazione e contagio dell’agente patogeno trasmesso tramite un insetto; inoltre, a sensibilizzare e informare il mondo rurale sugli strumenti di lotta per il contenimento del batterio».

Sant'Antioco.

Ignazio Locci, portavoce Gruppo Sulky Lab-Sant’Antioco 2020, oltre che consigliere regionale e consigliere comunale, ha diffuso una nota nella quale critica duramente la Giunta Corongiu sulla gestione degli immobili comunali.

«Edifici comunali abbandonati, improduttivi, o concessi in comodato gratuito senza alcun criterio ad associazioni. E ancora: strutture appartenenti alla comunità “regalate” a imprese esterne (vedi Casa dell’anziano e Ostello della gioventù), a dimostrazione dell’incapacità di gestire i beni della collettività. La cura e valorizzazione del patrimonio pubblico da parte della giunta guidata dal sindaco Mario Corongiu è oltremodo fallimentare e approssimativa. Un’amministrazione senza idee – sottolinea Locci – sta mandando letteralmente in rovina le strutture comunali. Da otto anni assistiamo all’inesorabile degrado degli edifici di proprietà della collettività. E quando non sono abbandonati a stessi, vengono concessi ad uso gratuito ad associazioni senza scopo di lucro (locali di via Roma, ex Assessorato ai Servizi sociali) sulla base di chissà quali direttive. Operazioni che, in maniera del tutto arbitraria, creano discriminazioni nei confronti di sodalizi altrettanto meritevoli.»

«Un altro caso emblematico – aggiunge Ignazio Locci – è dato dal Centro gioco di Monte Cresia, là dove un tempo venivano garantiti i servizi per l’infanzia ma che oggi, grazie alle scelte scellerate del primo cittadino e dell’assessore ai Servizi sociali, risulta tristemente inutilizzato. Eppure l’esecutivo cittadino aveva assicurato la creazione di un’aula informatica e di una scuola di musica. Ma nulla: a oggi non esiste alcun progetto e anche quell’immobile si unisce alla lunga schiera di edifici comunali dimenticati da una politica inconcludente. E come se non bastasse, ecco un esempio lampante di incoerenza gestionale: se da una parte l’amministrazione concede strutture comunali a ditte esterne con una buone dose di leggerezza, dall’altra chiede di avere in concessione il porticciolo turistico, impegnando centinaia di migliaia di euro pur nella consapevolezza di non essere in grado di gestirlo. E che dire, poi, del mercato civico? Un tempo centro nevralgico dell’economia della cittadina, oggi edificio del degrado che propone al pubblico l’attività di un unico bar sparuto in mezzo a box vuoti.»

«Dopo otto lunghi anni di torpore – conclude il portavoce del Gruppo Sulky Lab-Sant’Antioco –, Mario Corongiu dovrebbe finalmente mettersi d’impegno per onorare il suo mandato e attuare le giuste politiche volte alla valorizzazione del patrimonio pubblico esistente, al fine di renderlo produttivo e di restituirlo alla comunità, senza operare discriminazioni e giochi di potere che soddisfano esclusivamente gli interessi di certuni.»

Cambiamenti climatici e impatto sulle città, Spano: i piani territoriali delle regioni devono essere coerenti con la strategia nazionale
Nel corso dell’evento, promosso al Campidoglio da Legambiente e Università IUAV di Venezia, si è discusso delle azioni necessarie che le città devono mettere in pratica per far fronte ai cambiamenti climatici già in atto.
L’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, è intervenuta ieri a Roma al convegno “Il clima cambia le città – Nuove strategie e politiche di adattamento per rispondere all’emergenza climatica”, nella veste di esperta a livello internazionale nello studio degli effetti globali del clima e di coordinatore del Tavolo interregionale della Snac (Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici).
«Le politiche di sviluppo – ha detto l’assessore dell’Ambiente – non possono prescindere dalla conoscenza degli impatti del clima su un determinato territorio. È quindi necessario monitorare e supportare tutte le regioni italiane nell’adozione di piani territoriali locali coerenti con la strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici.» 
Nel corso del convegno, promosso al Campidoglio da Legambiente e Università IUAV di Venezia, si è discusso delle azioni necessarie che le città devono mettere in pratica per far fronte ai cambiamenti climatici già in atto. Al centro degli interventi anche la pianificazione e la gestione del territorio per mettere in sicurezza i cittadini e ridurre gli impatti sui quartieri e sulle infrastrutture, registrati nel Paese con sempre più intensità e frequenza.
«È di fondamentale importanza – ha sottolineato Donatella Spano – essere in grado di adottare piani di adattamento alle modificazioni climatiche, anche attraverso un ripensamento dello sviluppo urbanistico dei centri abitati e con interventi a partire dalle aree a maggior rischio.»
Oltre all’assessore Spano, sono intervenuti al convegno il Sottosegretario del Ministro dell’Ambiente, Silvia Velo, il responsabile della Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico, Erasmo D’Angelis, il presidente dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), Bernardo De Bernardinis, il responsabile scientifico di Legambiente, Giorgio Zampetti, e il coordinatore di Roma Resiliente, Alessandro Coppola.
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La legge finanziaria regionale 2015 ha autorizzato la spesa di 15 milioni di euro per il triennio 2015-2017 per la pulizia e la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua naturali o inalveati di competenza degli enti locali che possono presentare proposte di interventi per la manutenzione dei corsi d’acqua e di mitigazione del rischio idrogeologico dei bacini idrografici.
«La manutenzione del reticolo idrografico, sia naturale che artificiale, riveste massima importanza per la sicurezza delle popolazioni e dei territori – ha detto l’assessore Maninchedda -. Il contributo straordinario previsto dalla legge finanziaria regionale consente agli enti locali di implementare le risorse del proprio bilancio per intervenire nelle situazioni più critiche presenti nei territori ed evitare che le carenze finanziarie degli enti locali si traducano in carenze di servizi per la collettività in un settore estremamente importante per la sicurezza e l’incolumità delle persone e dei beni. È importante predisporre il programma entro la stagione primaverile ed erogare le risorse al più presto per consentire agli enti di predisporre gli interventi manutentivi e di pulizia prima della stagione delle piogge.»
L’assessore Maninchedda ha precisato che il finanziamento costituisce un contributo straordinario a destinazione vincolata, ferma restando la competenza e la responsabilità dei compiti e funzioni attribuiti agli enti locali dall’articolo 61 della legge regionale n. 9/2006. Per la predisposizione del programma è necessario effettuare una ricognizione di tutte le situazioni critiche presenti nel territorio: gli enti locali interessati dovranno far pervenire il proprio fabbisogno attraverso la compilazione di apposita scheda per la raccolta delle informazioni sui corsi d’acqua.
Sul sito della Regione sarà è on line l’avviso pubblico con l’allegata scheda per la raccolta delle informazioni sui corsi d’acqua.

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La Regione cerca di porre rimedio all’emergenza delle file infinite nei Pronto Soccorso degli ospedali sardi. L’obiettivo è  cercare di ridurre le file nei pronto soccorso ed assicurare interventi in ambulanza e in ospedale garantiti da professionisti specializzati nella medicina dell’emergenza-urgenza. Il tema è stato discusso e approfondito a Nuoro, nella sede dell’AILUN, su iniziativa dell’assessorato della Sanità in collaborazione con la stessa AILUN e SIMANNU, il Centro di simulazione medica di Nuoro. Oltre agli assessori Luigi Arru e Virginia Mura, titolare del Lavoro, erano presenti il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, i direttori generali dei due assessorati, i commissari e i direttori sanitari delle Aziende, i rappresentanti delle due Università isolane, i vertici dell’Ordine dei Medici, i presidenti dei Collegi provinciali IPASVI, i componenti del Comitato Sanitario Emergenza-Urgenza. I principali attori del sistema dell’emergenza-urgenza regionale hanno avuto un’opportunità unica di confronto con tre autorevoli medici statunitensi esperti del settore provenienti dalla prestigiosa Harvard Medical School di Boston: Kevin Ban, Jonathan Edlow e Matt Babineau.

Il rinnovamento della sanità in Sardegna passa anche attraverso il nuovo modello di gestione del settore dell’emergenza-urgenza. È uno degli obiettivi strategici della Regione che punta a modificare, con l’aiuto dei finanziamenti del Fondo Sociale Europeo, e nel più breve tempo possibile, l’assetto della medicina d’urgenza.

«La nascita dell’AREUS, l’Azienda regionale per l’emergenza-urgenza in Sardegna – ha detto l’assessore Arru – è solo il primo passo verso una gestione più omogenea e qualificata di tutti i soggetti interessati, dal sistema territoriale di soccorso al sistema ospedaliero. Tre sono i pilastri della nostra azione di cambiamento: cure territoriali, rete ospedaliera, emergenza-urgenza. Non c’è tempo da perdere – ha aggiunto Arru – entro pochi mesi dovremo decidere quale percorso intraprendere. Siamo ancora nella fase dell’ascolto, stiamo raccogliendo i suggerimenti e le richieste. Vogliamo analizzare le criticità per capire come intervenire sull’alta formazione dei medici e degli infermieri. Dobbiamo diffondere standard comuni per tutta la Sardegna, qualificare e riqualificare il personale in servizio presso il sistema di emergenza. Vogliamo restituire al Servizio Sanitario Regionale professionisti altamente specializzati con competenze omogenee nel rispetto dei più avanzati standard internazionali.»

La Regione guarda con attenzione allo schema applicato dal 2003 in Toscana dove, grazie alla partnership innovativa con i centri specializzati di Boston, è stato “importato” un modello che sta dando ottimi risultati. Il progetto formativo di riqualificazione e certificazione delle competenze, attraverso la “formazione dei formatori”, è un esempio unico in Italia.

«È replicabile anche in Sardegna – ha sottolineato l’assessore Arru – purché si tenga conto delle peculiarità del nostro territorio e si valorizzi quanto di buono già è stato fatto in questi ultimi anni”.

L’intervento finanziario è assicurato dalle risorse del Fondo Sociale Europeo 2014-2020. «I fondi ci sono – ha detto l’assessore del Lavoro, Virginia Mura – adesso occorre programmare in tempi rapidi. Questo incontro conferma che la collaborazione tra assessorati può e deve dare risultati importanti. Nello specifico, i percorsi formativi di eccellenza e l’alta qualificazione dei dipendenti della sanità pubblica rientrano negli obiettivi del Programma FSE».

L’assessore Mura ha quindi sottolineato che «aver organizzato a Nuoro questa prima serie di incontri è l’ennesimo segnale di attenzione che la Giunta rivolge nei confronti del territorio nuorese e della sua popolazione».

Al termine della tavola rotonda, infine, i partecipanti hanno visitato il SIMANNU, Centro di simulazione medica che opera nel campo dell’alta formazione e dispone di attrezzature all’avanguardia per ogni tipo di esercitazione medica, dalle emergenze di primo soccorso agli interventi in sala operatoria.

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