23 July, 2024
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Attraverso la visita in Sardegna di una delegazione proveniente dalla Corsica sono state gettate le basi per “conquistare” la zona franca. Una piattaforma di grande importanza per riaffermare anche il principio di insularità, costringendo l’Unione Europea al riconoscimento di una fiscalità di compensazione. Si tratta di una svolta storica per Modesto Fenu (capogruppo di Sardegna Zona Franca).

«Ecco perché la giornata di oggi – ha sottolineato durante la conferenza stampa – rappresenta un tassello importante per aprire una nuova fase di concertazione con la comunità europea. Si tratta solo di un primo passo. Il consiglio regionale ha già approvato la costituzione di una commissione per la zona franca, che è un patrimonio di tutti i sardi. Ora questa alleanza con la Corsica ci pone davanti ad una nuova sfida.»

L’incontro con il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau, tenutosi ieri sera, è stato solo il preludio di una nuova scommessa. Il sindaco di Bastia Gilles Simeoni ha invitato il numero uno dell’assemblea isolana in Corsica per dare un seguito a questo percorso intrapreso. Gian Felice Acquaviva, rappresentante dei Comuni montani ed esponente del partito Femu a Corsica, ha tracciato l’orizzonte: «L’unione con la Sardegna ci consentirà di aprire la strada verso nuove opportunità per ridare slancio all’economia delle due Isole. In questo summit abbiamo discusso di trasporti, turismo, cultura e identità. Occorre un piano d’azione strutturale per approdare ad una zona franca che delinei nuovi scenari di competitività».

Diunisu Luciani (esponente del consiglio economico e sociale corso) ha tratteggiato la linea: «Sardegna e Corsica sono due nazioni senza Stato che vivono le medesime problematiche». Alla conferenza stampa hanno partecipato i capigruppo del consiglio regionale. Daniele Cocco (Sel): «Siamo ormai ad un crocevia decisivo. La sinergia con la Corsica permetterà di tradurre le parole in fatti, con il decollo di nuove occasioni di sviluppo». Gianluigi Rubiu (Area Popolare): «L’insularità potrebbe diventare non più un danno economico, ma un vantaggio. Abbiamo da portare una battaglia su diversi punti con la vicina Corsica». Efisio Arbau (Sardegna Vera) è andato oltre: «Si proponga da subito un’assemblea unitaria con i due parlamenti sardo e corso, per dare un’accelerata alla zona franca». Roberto Desini (Centro Democratico) ha auspicato «che possa essere solo l’inizio di un percorso comune per vincere la sfida del futuro». Attilio Dedoni (Riformatori sardi) ha abbozzato: «La zona franca come il primo gradino che consenta alle due isole di diventare protagoniste nel Mediterraneo». Per Alessandra Zedda (Forza Italia): «Ci sono tutti i parametri per approdare ad una zona franca come possibile attrattore di sviluppo e nuovi investimenti». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Edoardo Tocco: «Vista la morfologia e la vicinanza strategica con la Corsica sarebbe auspicabile una battaglia unitaria per colmare gli handicap strutturali». 

Il Comitato Provinciale della F.I.D.A.L. di Cagliari, con la collaborazione della società sportiva Atl. Cortoghiana, ha organizzato la seconda manifestazione di atletica leggera su pista riservata alle categorie esordienti A, B e C maschili e femminili.

La manifestazione si svolgerà nell’impianto polivalente di Via Balillla, sabato 11 aprile, con ritrovo alle ore 16,00.

Le gare in programma.

Salto in lungo Es. A 16,30 Salto in Lungo Es. A

Vortex Es. B 16,30 Vortex ES. B

16,30 Metri 50 Es. C

Metri 50 Es. C 17,00

Salto in Lungo Es. C 17,30 Salto in Lungo Es. C

17,30 Metri 50 Es. A

Metri 50 Es. A 17,50

18,10 Metri 200 Es. B

Metri 200 Es. B 18,30

Marcia metri 1.000 Es. A 18,50 Marcia metri 1.000 Es. A.

Gara atletica leggera campo polivalente via Balilla Carbonia

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Viaggio tra le “opere e visioni pirandelliane” con Nunzio Caponio, attore, regista e dramaturgo, protagonista sulla scena insieme a Tiziana Pani e Ivano Cugia di un originale “Pirandello / Ora Pro Nobis” – avvincente spettacolo multimediale  (prodotto da Origamundi) che, sulla falsariga dei “Sei Personaggi”, descrive l’incontro fra l’autore e le creature scaturite dalla sua fantasia. La pièce – impreziosita dai video e le animazioni di Roberto Putzu e le scene e i costumi di Salvatore Aresu, con il disegno luci di Ivano Cugia – concluderà la tournée isolana sotto le insegne del CeDAC, nell’ambito del XXXV Circuito Teatrale Regionale Sardo con lo slogan di sapore pirandelliano “Giù la Maschera!” (dopo il debutto venerdì 6 marzo alle 21.00 al Cine Teatro Montiggia di Palau) nel Sulcis, con l’atteso appuntamento di sabato 11 aprile, alle 20.45, al Teatro Centrale di Carbonia.

In una felice commistione fra i capolavori del teatro del Novecento e le nuove tecnologie, “Pirandello / Ora Pro Nobis” trae ispirazione dalla poetica del grande drammaturgo siciliano per raccontare la condizione umana in bilico tra  l’essere e l’apparire, la vita palpitante e mutevole e la forma che codificandola la imprigiona dietro la fissità di una maschera. La visione moderna di un essere incapace di essere se stesso, costretto a inseguire e conformarsi a modelli esterni, a ubbidire alla convenzioni – per cui paradossalmente l’unica vera possibilità di libertà è offerta dalla pazzia, poiché solo un folle può permettersi di parlare e agire secondo la propria natura, mentre per tutti gli altri vigono regole e convenzioni – riflette e in certo senso anticipa le inquietudini del secolo breve.

Nelle commedie e tragedie di Luigi Pirandello (e il confine tra ironia e dramma è ben sottile, quel che fa ridere o sorridere chi guarda è il paradosso irresistibile, che per chi lo vive è spesso l’incubo e il tormento di un’esistenza)  si concretizza lo spirito dei tempi, tra le contraddizioni profonde di una società ipocrita e moralista, in cui la trasgressione è consentita solo nell’ombra e nel segreto, e non fa peccato se non chi rivela la colpa, e il nome del peccatore.

Temi intriganti come l’identità – e l’essere per sé o dover essere per gli altri – sono al centro di pièces emblematiche (una per tutte, “Come tu mi vuoi”) ma anche romanzi come “Il fu Mattia Pascal” e “Uno, nessuno e centomila”: il drammaturgo, come il narratore,  si pone la questione della scelta tra le infinite storie e i personaggi che gli affollano la mente, tanto da indurlo, o meglio quasi costringerlo, a mettere su carta, o portare sulla scena le loro vicende. L’eco dei disastri della “grande guerra” come l’evoluzione della società, la profonda diversità tra la città e la campagna, raccontano la storia del Belpaese sospeso tra l’arcaica immutabilità e il progresso tecnico e scientifico, le mutazioni economiche e culturali; e l’autore sottolinea su un piano più squisitamente psicologico  il contrasto tra i modi civili che mascherano passioni e segreti e quelle esplosioni inattese in cui improvvisamente viene messa a nudo, senza possibilità di equivoci, la verità. Una lingua per certi versi “inventata”, magmatica ed evocativa, capace di dar conto del sentire individuale, tra sottili percezioni e divagazioni astratte ai limiti della filosofia, rende i testi dell’artista siciliano Premio Nobel affascinanti e per certi versi musicali, complessi e semplici a un tempo, in una stratificazione di significati che si affida in teatro alla bravura degli attori, i quali devono saper rendere credibili quei giochi di specchi e quelle iperboli linguistiche ai limiti del grottesco.

Un vivido affresco della Sicilia e dell’Italia – e forse dell’Europa – nella prima metà del XX secolo – emerge dall’opera di Pirandello, che indaga nei labirinti della mente e del cuore umano, oltre lo schermo delle apparenze, costringendo le figure dell’immaginario, e con esse lettori e spettatori, a interrogarsi sui reali moventi, sugli impulsi da cui scaturiscono scelte e comportamenti, su quella realtà enigmatica che è la distanza tra la maschera e il volto.

“Pirandello / Ora Pro Nobis” propone una significativa antologia di quelle “opere e visioni” in cui si riassume il pensiero del drammaturgo e scrittore nato – come egli stesso amava ricordare – a “Caos”, con la forza icastica del racconto dei “pupi”, le marionette tradizionali siciliane, che si muovono per volontà esterna, mentre un “puparo” tira le fila delle loro esistenze terrene, governate dalla paura dello scandalo o al contrario da una sana indignazione che si scontra però contro l’indifferenza dei più. Quel fato è come un dono avvelenato, in cui la presunzione del libero arbitrio è solo un’ingannevole consolazione, perché è quasi impossibile sottrarsi alla rigidità di una forma, all’immobilità di una maschera e qualora, divenutine improvvisamente coscienti, si cercasse di liberarsene, si finirebbe inevitabilmente per cadere in un’altra forma, e indossare un’altra maschera: se noi non siamo altro che quel che sembriamo ad altri, non possiamo consistere per noi stessi, ma solo adattarci e comunicare con quell’ambiente, in un ciclo infinito in cui si moltiplica, tra microvariazioni intorno agli stessi temi, il fantastico “gioco delle parti”.

La complessa architettura dello spettacolo, che vede interagire attori in carne ed ossa e avatar virtuali, è completata dalle voci fuori campo di Alessandro Fulvio Bordigoni, Giorgia Barracu, Consuelo Melis e Fabrizio Murgia e le proiezioni in video dei personaggi interpretati da Margherita Margarita, Danilo ‘Il Drugo’, Rita Napolitano, Annalisa Zedde, Ismaelle Melville, Lorenzo Melini, Carla Teodora Puggioni, Laura Zedda, in una sorta di coinvolgente, e poetica, fantasmagoria.

Teatro Lirico di Cagliari 20Francesca Barracciu 2 copia

Mercoledì 8 aprile le segreterie sindacali CLS CGIL, UILCOM UIL, FIALS CISAL, LIBERSIND CONF., SNATER e CSS hanno incontrato, su loro richiesta, hanno incontrato la sottosegretaria della cultura, Francesca Barracciu, alla quale hanno esposto le preoccupazioni derivanti da una situazione che in una nota definiscono «drammatica e grottesca al tempo stesso».

«Cagliari presenta una stagione sinfonica (che terminerà a maggio) rivelatasi, sinora, non particolarmente eclatante; gli abbonamenti sono calati del 35% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno;  ad oggi è l’unica Fondazione priva della stagione  lirica per il 2015. Viceversa – si legge nella nota – si lascia alle spalle una stagione 2014 che ha visto Cagliari aumentare nettamente la  produzione rispetto all’anno precedente e raggiungere il  3° posto in Italia per numero di abbonati. Numeri facilmente verificabili. La Fondazione, nel suo insieme, ha dimostrato di poter  esprimere  un’altissima qualità. Quali motivazioni  abbiano  portato all’esigenza di un simile cambio di rotta, e quale finalità si volesse raggiungere, non è chiaro.»

«Dalla riunione odierna – aggiungono le organizzazioni sindacali – apprendiamo con grande soddisfazione che, sulle problematiche sopra evidenziate, vi sia la massima attenzione da parte del Ministero. Sia l’incontro odierno col rappresentante del MIBACT, sia quelli intercorsi recentemente con istituzioni facenti parte del Consiglio d’Indirizzo, hanno consentito di portare alla loro attenzione l’incresciosa situazione in cui versa attualmente la Fondazione. Prendiamo atto, con favore, della dichiarata disponibilità a mettere in atto quanto nelle loro possibilità e competenze affinché alla Fondazione Teatro Lirico di Cagliari, che rappresenta una istituzione preziosa per la Sardegna e sulla quale gli stessi  investono con convinzione, sia data una prospettiva di vita e sviluppo.»

Le organizzazioni sindacali concludono auspicando che «tali intenti possano trovare riscontro nelle future decisioni, così che il Teatro ed i lavoratori possano riappropriarsi di quella dignità che scelte incomprensibili hanno loro negato».

«Con la sospensione della delibera di Giunta contenente il tanto contestato Piano di dimensionamento scolastico, si rende necessario un intervento autorevole del presidente Francesco Pigliaru presso la Direzione scolastica regionale, con lo scopo di ripristinare il personale e i codici meccanografici delle scuole inizialmente destinate alla soppressione, ma oggi “salve” grazie al dietrofront dell’assessorato dell’Istruzione guidato da Claudia Firino. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, infatti, con un discutibile eccesso di zelo aveva già provveduto all’annullamento dei codici scolastici, benché il Piano non fosse stato ancora approvato dalla Giunta. Ma non soltanto: la preventivata chiusura delle scuole aveva anche obbligato alla riduzione degli organici.»

A sostenerlo è Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Considerata la situazione di incertezza che si è creata, complice un Esecutivo che, armato di paraocchi e tappi per le orecchie, non ha mai voluto ascoltare i comuni interessati né i pareri della Commissione consiliare competente – conclude Ignazio Locci – è determinante restituire certezze al corpo docente (e non solo) e ripristinare i codici affinché le famiglie possano reiscrivere gli alunni nei presidi scolastici frequentati fino a oggi.»

Verrà stipulato domani mattina, alle 10.30, presso la sala consiliare del comune di Sant’Anna Arresi, il protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto di tutela, salvaguardia e conservazione dell’area di Porto Pino finanziato con lo strumento finanziario comunitario LIFE+.

«Il comune di Sant’Anna Arresi – spiega il sindaco, Paolo Luigi Dessì – è da tempo impegnato nelle politiche locali per la salvaguardia e la tutela del territorio, nello sviluppo di progettualità e nella gestione di piani  e progetti realizzati anche attraverso fondi comunitari. In coerenza con tali attività, il Comune ha attivato una partnership progettuale con il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Cagliari ed in particolare con il Coastal and Marine Geology Group (CMGG), al fine di promuovere la tutela, la salvaguardia e la conservazione dell’area di Porto Pino realizzando un progetto finanziato con lo strumento finanziario comunitario LIFE+. Il progetto ha avuto avvio ufficialmente a giugno 2014 e terminerà a maggio 2017 prevedendo una spesa complessiva pari a € 602.310,00, cofinanziata dalla Comunità Europea per il 50%.»

«Il comune di Sant’Anna Arresi – aggiunge Dessì – risulta beneficiario coordinatore e il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Cagliari Beneficiario Associato. Alla data odierna (aprile 2015) sono state avviate tutte le attività previste in progetto: azioni di preparazione, elaborazione di piani di gestione e/o di piani di azione, azioni concrete di conservazione, azioni di sensibilizzazione del pubblico e diffusione dei risultati, funzionamento complessivo del progetto e monitoraggio del progresso del progetto.

«Tra queste azioni, soprattutto per le ricadute sul territorio sia da un punto di vista turistico/culturale che da quello relativo alla crescita della consapevolezza del grande valore naturalistico/ambientale che la nostra terra possiede – conclude Paolo Luigi Dessì – riveste particolare importanza l’azione di coinvolgimento e condivisione dell’esperienza progettuale, in termini di ricadute e sostenibilità dei risultati, di altri e diversi enti pubblici mediante la costituzione di un rete di supporto formalizzato con la stipula di un protocollo di intesa.»

Gli enti coinvolti nel progetto sono l’assessorato regionale dell’Ambiente, l’Ente Foreste della Sardegna, il comune di Teulada, il comune di Masainas, il GAL Sulcis, l’Unione dei Comuni del Sulcis, l’ex Provincia Carbonia Iglesias, il Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna.

Porto Pino.Porto Pino 13Porto Pino 23 luglio 2013 15

Palazzo della Regione 3 copia

La Giunta regionale ha nominato gli amministratori straordinari delle soppresse province di Olbia Tempio (Giovanni Carta), Carbonia Iglesias (Giorgio Sanna), Medio Campidano (Tiziana Ledda) e Ogliastra (Gabriella Mulas). Resteranno in carica fino al 31 dicembre 2015.

Su proposta dall’assessore Cristiano Erriu, è stata approvata la delibera che prevede la possibilità di assegnare immobili regionali in comodato d’uso gratuito agli enti, agenzie regionali, e società in house a fini istituzionali. Le società in house interessate potranno fare richiesta agli uffici degli Enti locali. A carico delle Società rimarranno tutte le spese di gestione ordinaria e straordinaria. I due obiettivi principali sono risparmio per le casse pubbliche e la valorizzazione del patrimonio regionale.

Su proposta dell’assessore Donatella Spano è stato espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale per un impianto eolico di 200 kw nel comune di Nulvi, vicino a un parco eolico già esistente. Deliberato anche di non sottoporre ad ulteriore procedura di VIA la richiesta per la dismissione del bacino collinare del Forte Village nel comune di Pula, non più necessario a garantire i fabbisogni idrici, e per un impianto eolico di potenza pari a 59 KW in località Foddigheddu, nel comune di Mamoiada in provincia di Nuoro.

È stata prorogata fino al 30 aprile prossimo la gestione provvisoria del bilancio per l’esercizio finanziario 2015 dell’Agenzia ARGEA. Sempre su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi, ma in relazione all’Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura LAORE Sardegna, è stato approvato il bilancio di previsione per il 2015 e il bilancio pluriennale 2015/17.

Dopo il risanamento e l’approvazione del piano di dismissioni della Società Carbosulcis, la Giunta regionale ha nominato quest’oggi l’amministratore unico della società. Si tratta dell’ingegnere Antonio Martini, attualmente dirigente del Mise, il ministero dello Sviluppo economico. In attesa dell’approvazione della riforma dei Consorzi Fidi, la Giunta su proposta dell’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras ha approvato una modifica interpretativa delle direttive di attuazione della legge di riferimento per evitare disallineamenti che possano ledere la par condicio tra i consorzi dopo l’approvazione delle nuove direttive di gennaio 2014.

La Giunta, infine, ha approvato la relazione annuale per l’esercizio finanziario 2013 che ha destinato, in base al numero degli studenti iscritti, il 65% delle risorse all’Università di Cagliari e il 35% all’Università di Sassari secondo quanto previsto dalle norme sui rapporti tra la Regione e le Università della Sardegna.

Un doppio Catasto regionale per monitorare, certificare e gestire al meglio l’energia. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, ha dato il via libera all’istituzione del Catasto regionale degli attestati di prestazione energetica degli edifici e al Catasto regionale degli impianti termici civili. La loro gestione sarà completamente digitale e dematerializzata per garantire la massima semplificazione per cittadini, professionisti e operatori: la Regione avrà così a disposizione uno strumento per le operazioni di verifica e controllo delle classi energetiche degli edifici previste dalle norme nazionali ma anche di pianificazione delle azioni di promozione dell’uso efficiente dell’energia.
Poter disporre di database di dati energetici degli edifici e degli impianti in essi installati consentirà di isolare indicatori e trend di consumo e fabbisogno necessari per la calibrazione delle azioni di sostegno e incentivazione. Dopo il monitoraggio delle performance energetiche del patrimonio edilizio, il provvedimento sarà utile per la pianificazione degli interventi di riqualificazione con un prevedibile impulso alla crescita economica legata anche alle attività edilizie. Il disegno di legge approvato oggi è una cornice normativa all’interno della quale la Giunta dovrà emanare le sue direttive.

Un archivio telematico protetto dei minorenni sardi ospiti in comunità d’accoglienza e case famiglia per potenziare le attività di controllo della Procura e del Tribunale dei minorenni di Cagliari: il progetto sarà realizzato con 650mila euro di fondi Por Fesr 2007-2013 che la Giunta – su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci – ha deciso oggi di riprogrammare destinandoli, appunto, alla realizzazione di un’anagrafe protetta e di un archivio telematico per i minori. I dati sensibili sui minori, in sostanza, saranno organizzati, aggiornati e monitorati con metodologie moderne che ne consentano la gestione informatizzata ma anche altamente riservata.
«Il progetto, messo a punto insieme all’assessorato della Sanità, rientra nel più generale programma di sicurezza a tutela di cittadini e imprese che prevede da un lato di riqualificare quei contesti territoriali a maggior rischio di insicurezza e criminalità, dall’altro di promuovere e garantire il rispetto dei diritti delle categorie sociali più deboli – spiega il vicepresidente della Regione -. Più servizi per contrastare devianza sociale, violenza e criminalità minorile e ridurre ogni forma di disgregazione sociale, emarginazione ed esclusione.»
Dal monitoraggio degli ultimi anni è emerso che in Sardegna, oltre alla conferma di alcuni reati tradizionali contro la persona, c’è un consistente aumento delle emergenze in ambito familiare e a scuola, soprattutto contro i minori e altre categorie vulnerabili che soffrono di incuria e maltrattamento.
«In questo crocevia – sottolinea l’assessore della Sanità, Luigi Arru – si unificano i reati commessi dai minori con quelli perpetrati contro gli stessi: vogliamo dunque garantire un sostegno alla costruzione di reti di servizi di contrasto a devianza sociale, violenza e criminalità riducendo allo stesso tempo ogni forma di disgregazione sociale, emarginazione ed esclusione sociale nei confronti delle categorie più deboli
Obiettivo a breve termine dell’amministrazione regionale, è quello di estendere e incrementare il Progetto progressivamente in tutto il territorio regionale, attraverso il coinvolgimento di tutte le strutture sociali autorizzate.