29 November, 2024
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Sant'Antioco 73 copia

L’intervento della Guardia Costiera di Sant’Antioco ha salvato la vita ad una cittadina francese, alla deriva su una barca a vela.

Nelle prime ore di oggi è giunta alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Sant’Antioco una richiesta di soccorso da parte di un unità a vela in difficoltà con una cittadina francese a bordo che, a causa di un’avaria al pilota automatico, non riusciva a governare la barca. Il natante, della lunghezza di circa sette metri, al momento del soccorso si trovava alla deriva a circa 20 miglia nautiche al largo dell’Isola del Toro.

La Guardia Costiera ha predisposto immediatamente l’intervento della dipendente Motovedetta CP 812 che alle ore 3.45 è giunta in soccorso della malcapitata.

Una volta accertate le buone condizioni di salute della conducente del mezzo nautico, nonostante le condizioni meteorologiche particolarmente avverse (vento da maestrale molto forte ed altezza dell’onda di circa 3 metri), l’equipaggio della motovedetta ha portato in salvo la donna, conducendola in sicurezza presso il Porto Commerciale di Sant’Antioco.

Per la cittadina francese la disavventura si si è conclusa senza conseguenze, con la fortuna di poter ancora raccontare un’esperienza che difficilmente potrà dimenticare.

Pigliaru-Zedda

La Regione Sardegna e il Comune di Cagliari condivideranno un percorso di sperimentazione e valorizzazione di esperienze sui propri archivi e anche sul tema della dematerializzazione dei documenti, in linea con gli indirizzi e gli obiettivi di Agenda Digitale, piano nazionale di sviluppo informatico che guarda in particolare alle pubbliche amministrazioni. E’ il risultato del protocollo d’intesa sottoscritto dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda.
La Regione Sardegna e il Comune di Cagliari sono da tempo impegnati sulle problematiche relative alla formazione, tenuta e conservazione dei propri documenti. L’intesa appena siglata consentirà di elaborare regole e metodologie uniformi, da applicare a tutta l’attività di generazione e archiviazione dei documenti. In particolare, la conservazione a lungo termine dei documenti digitali comporta una definizione puntuale di standard di riferimento e una necessità di analisi dei fattori di rischio come pure delle opportunità da sostenere.
Il protocollo va inoltre nella direzione della costituzione di un sistema archivistico regionale, in cui la Regione Sardegna costituirà un ruolo di attrazione e di coordinamento, in accordo con la Soprintendenza archivistica e gli Archivi di Stato, nell’ottica della creazione di un sistema informativo del patrimonio archivistico regionale, di cui l’Archivio Storico Virtuale costituisce un primo importante risultato.

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Buone notizie per i lavoratori che attendono da mesi il pagamento degli ammortizzatori sociali. Il Governo, infatti, assegnerà presto alla Sardegna le risorse per pagare un’altra tranche degli ammortizzatori sociali del 2014 destinati ai numerosi lavoratori in cassa integrazione e in mobilità in deroga. È il risultato dell’incontro svoltosi ieri sera a Roma tra il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e gli assessori del Lavoro di tutte le regioni italiane.
Il ministro Poletti ha annunciato che entro la fine di marzo, al più tardi agli inizi di aprile, sarà emanato il decreto con il quale saranno ripartite le risorse.
«Siamo soddisfatti – ha detto l’assessore Virginia Mura al termine dell’incontro, svoltosi nella sede del Ministero – si tratta di un primo risultato importante ottenuto anche grazie alla sensibilità delle altre Regioni che non si sono opposte alla decisione di assegnare alla Sardegna una quota parte più che doppia rispetto a quanto ci spettava. Il decreto ci consentirà di avviare quanto prima il pagamento di almeno 4 mensilità.»
L’assessore Mura, infine, ha comunicato che va avanti la rivendicazione per poter disporre le somme che ancora restano da pagare, anche facendo ricorso a proprie risorse.

Piazza Mercato Carbonia

«Il mercatino del sabato deve rimanere al centro. Il progetto di valorizzazione della piazza Ciusa deve essere rivisto.»

Il Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente commenta così le decisioni assunte dalla giunta comunale di Carbonia. La nuova polemica è legata al proposito dell’Amministrazione guidata da Giuseppe Casti di investire 400mila euro per il rifacimento della piazza Ciusa e dei suoi porticati.

«L’intento di per sé – sostiene il Movimento partite Iva Sulcis Iglesiente – è accolto positivamente dai commercianti, ma sulle modalità di attuazione ci sono evidenti contrasti. Primo problema dell’intervento i parcheggi. Infatti il progetto presentato dagli amministratori comunali prevede la cancellazione di circa 50 parcheggi auto. Il che vuole dire in buona sostanza 50 consumatori in meno, che in questi tempi significa un ulteriore danno economico ai già modesti incassi della giornata. I parcheggi che dovranno essere eliminati sono proprio quelli liberi e a disco orario. Restando nel progetto solo parcheggi a pagamento. Secondo problema – per il Movimento partite Iva Sulcis Iglesiente – la modifica dell’impostazione degli stalli che il progetto li vorrebbe perpendicolari allo stabile del mercato con evidenti problemi legati alla viabilità del vicolo cieco, il che costringerebbe a manovre e retromarce che non potranno far altro che intasare il traffico. Terzo motivo di contrasto il trasferimento del mercatino del Sabato. Il comune lo vorrebbe portare all’estrema periferia, nel Centro intermodale.»

Corrado Di Bartolo, vicepresidente del Movimento partite Iva e partavoce dei commercianti del centro insieme a Franco Reginali esprime tutto il suo rammarico: «Abbiamo cercato in tutti i modi di spiegare che le scelte sbagliate dell’amministrazione comunale si riflettono inesorabilmente sulle attività. Ciò che desideriamo è aprire un confronto sulle criticità per evitare la moria di imprese commerciali»

«Gli amministratori del comune di Carbonia – aggiunge Franco Reginali – non mi sembra che abbiano ben chiaro di come stanno le cose. Se non si ascoltano i suggerimenti degli operatori, vuol dire che c’è un disegno preciso che vuole la loro scomparsa. Il tema dei parcheggi è un problema serio, così come lo è spostare in periferia il mercatino del Sabato. L’unico giorno che al centro i commercianti vedono qualche cliente in più. Le soluzioni noi le abbiamo, gli spazi al centro ci sono – conclude Franco Reginali – ma non siamo ascoltati, questo è grave.»

Azienda e sindacati hanno accolto positivamente la proposta del Governo per il rilancio di Meridiana.

Nel corso dell’incontro cui hanno partecipato l’amministratore delegato della compagnia aerea sarda, Richard Creagh, il presidente Marco Rigotti e i rappresentanti di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Anpav, Ugl, Anpac, Usb, Apm e Cobas, il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, e il sottosegretario del ministero del Lavoro Teresa Bellanova hanno proposto 12 mesi di Cassa Integrazione per crisi e hanno chiesto alle parti di impegnarsi, durante tale periodo, nella definizione di un piano industriale che consentirà il rilancio e lo sviluppo del vettore aereo, anche attraverso possibili partnership.

Le parti hanno apprezzato il lavoro svolto dal governo e si sono dette disponibili a impegnarsi per trovare una soluzione condivisa. E’ stato già stabilito che subito dopo le festività pasquali si terrà al Mise un nuovo confronto per la firma di un Protocollo d’intesa che costituirà la base di lavoro per i prossimi mesi.

«Ritengo importante la ripresa del confronto – ha detto il ministro Guidi durante la riunione – ed ho molto apprezzato il ritrovato clima di distensione registrato oggi, propedeutico al rilancio industriale della compagnia nel mercato di riferimento e alla salvaguardia dei livelli occupazionali.»

E’ in pubblicazione la graduatoria definitiva relativa al “Programma intervento welfare dello studente – contributi a favore degli studenti per i servizi di trasporto. Anno scolastico. 2013-2014″. La graduatoria definitiva è pubblicata presso l’Albo pretorio comunale, l’Ufficio Pubblica Istruzione in via Mazzini 68, le sedi delle ex Circoscrizioni di Bacu Abis e Cortoghiana e sul sito www.comune.carbonia.ci.it .

Con un avviso successivo verrà comunicata la data di inizio del pagamento dei contributi. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Pubblica Istruzione, in via Mazzini 68. Telefono 0781 663858.

La Polizia locale del comune di Carbonia ha reso noto oggi che, per prevenire gli incidenti stradali e garantire la sicurezza della circolazione, proseguirà l’attività di controllo della velocità. Nel sito  www.comune.carbonia.ci.it, sezione Servizi Comunali – Polizia locale – Avvisi  è possibile visualizzare il calendario con i giorni e i luoghi in cui saranno operativi gli strumenti per il controllo (autovelox) nei mesi di aprile, maggio e giugno 2015.

I controlli saranno eseguiti con un dispositivo mobile di rilevamento della velocità (comunemente noto con il nome di autovelox), nelle strade del centro urbano regolate da un limite di velocità pari a massimo 50 km orari.

Le vie maggiormente interessate dall’attività saranno: via Logudoro, via Lubiana, via Nazionale, via Dalmazia, via della Vittoria, via Roux, via C. Battisti, via Santa Maria delle Grazie (Barbusi), via R. Loi e viale A. di Savoia (Cortoghiana) e via Pozzo Nuovo (Bacu Abis).

Le postazioni di controllo, come prescritto dalla legge, saranno indicate dall’apposito segnale stradale con la scritta “Polizia Municipale Carbonia – Controllo Elettronico della Velocità”.

L’apparecchiatura tecnica per il rilevamento sarà impiegata in presenza e sotto il controllo del personale della Polizia locale di Carbonia.

Le sanzioni amministrative previste dall’art. 142 del Codice della Strada sono diverse in base alla gravità delle violazioni e partiranno da 41 euro. Per i casi più gravi è prevista anche la sospensione della patente di guida e la decurtazione dei punti.

DATA

ARTERIE STRADALI SOGGETTE A CONTROLLO

Aprile

1

mercoledì

Via Nazionale (tratto interno S.S. 126  Loc. Nuraxeddu)

7

martedì

Via Logudoro

9

giovedì

Cortoghiana – Via R. Loi

13

lunedì

Via Dalmazia

15

mercoledì

Via Nazionale (tratto interno S.S. 126  Loc. Su Rei – Is Maccionis)

17

venerdì

Barbusi – Via S. Maria delle Grazie

21

martedì

Via Roux

23

giovedì

Via Nazionale (tratto interno S.S. 126  Loc. Nuraxeddu)

27

lunedì

Via C. Battisti

29

mercoledì

Via Nazionale (tratto interno S.S. 126  Loc. Nuraxeddu)

Maggio

5

martedì

Via Dalmazia

7

giovedì

Via Nazionale (tratto interno S.S. 126  Loc. Nuraxeddu)

11

lunedì

Via della Vittoria

13

mercoledì

Bacu Abis – Via Pozzo Nuovo

15

venerdì

Via Logudoro

19

martedì

Via Nazionale (tratto interno S.S. 126  Loc. Nuraxeddu)

21

giovedì

Via Dalmazia

25

lunedì

Via Nazionale (tratto interno S.S. 126  Loc. Nuraxeddu)

27

mercoledì

Barbusi – Via S. Maria delle Grazie

29

venerdì

Via Nazionale ( tratto interno S.S. 126 Loc. Su Rei-Is Maccionis)

Giugno

1

lunedì

Via Lubiana

3

mercoledì

Cortoghiana – Viale A. di Savoia

5

venerdì

Via Nazionale (tratto interno S.S. 126  Loc. Nuraxeddu)

9

martedì

Via Dalmazia

11

giovedì

Via Nazionale (tratto interno S.S. 126  Loc. Nuraxeddu)

15

lunedì

Barbusi – Via S. Maria delle Grazie

17

mercoledì

Via Nazionale (tratto interno S.S. 126  Loc. Nuraxeddu)

19

venerdì

Via Logudoro

23

martedì

Via Nazionale (tratto interno S.S. 126  Loc. Su Rei – Is Maccionis)

25

giovedì

Via Pozzo Nuovo

29

lunedì

Via Nazionale (tratto interno S.S. 126  Loc. Nuraxeddu)

Da grande kermesse gastronomica a grande kermesse gastronomica-musicale. Si presenta così la 13ª edizione del Girotonno, in programma a Carloforte dal 30 maggio al 2 giugno. Dopo Renzo Arbore, Francesco De Gregori e Francesco Renga, anche Fedez, il nuovo idolo dei teenager, arricchisce il programma del “Girotonno Live Show”, in una delle quattro grandi serate che faranno da colonna sonora ufficiale al “Girotonno – Uomini, storie e sapori sulle rotte del tonno”, tredicesima edizione della kermesse gastronomica internazionale in programma dal 30 maggio al 2 giugno a Carloforte.

Il concerto del rapper, già in tournée per le principali piazze italiane con il “Pop – hoolista Tour” e reduce dall’esperienza di giudice al talent tv “X Factor”, è in programma domenica 31 maggio, presso il campo sportivo “Pino solitario” di Carloforte.

Le quattro notti sotto le stelle nell’isola di San Pietro in occasione del Girotonno, l’evento che coinvolge gastronomi, chef di fama internazionale esperti di cucina di tonno, giornalisti e cultori della gastronomia mediterranea, trasformeranno Carloforte in una “Capitale del tonno di qualità”, ossia il “tonno da corsa” che viene pescato nella tonnara di San Pietro proprio nei giorni della manifestazione.

Per Fedez, Arbore, De Gregori e Renga i concerti nell’isola di San Pietro, in occasione del Girotonno, saranno anche le tappe uniche in Sardegna del propri tour nazionali.

Questo il programma definitivo dei concerti che si terranno tutti a partire dalle 21.30 presso il campo sportivo “Pino solitario” di Carloforte:

Sabato 30 maggio: Renzo Arbore e l’Orchestra italiana (ticket 40 €). Circondato da 15 talentuosi musicisti, lo showman offrirà un viaggio musicale attraverso le più amate canzoni napoletane, i grandi successi musicali della tv e intermezzi con musiche del sud del mondo.

Domenica 31 maggio: Fedez (ticket 34,50 €). Per l’idolo dei teenager, reduce dal successo di X Factor, sarà l’occasione per regalare ai propri fan momenti di entusiasmo ed energia.

Lunedì 1 giugno: Francesco De Gregori (ticket 34,50 €). Sul palco del Girotonno è la volta di un grande cantautore della musica italiana. Con il Vivavoce tour, il “Principe”, così è soprannominato De Gregori, presenterà live il suo ultimo doppio album in cui rivisita con arrangiamenti inediti 28 tra i più importanti e significativi successi di una lunga carriera musicale.

Martedì 2 giugno: Francesco Renga (ticket 34,50 €). Dopo aver conquistato oltre quaranta teatri italiani a colpi di “sold out”, aprirà proprio a Carloforte il suo Tempo reale Extra tour. Il nuovo spettacolo estivo vede in scaletta le canzoni di “Tempo reale” e i più grandi successi della sua carriera.

 Immagine Francesco Renga Immagine Francesco De Gregori 1 Immagine FedezImmagine Renzo Arbore

Clima sempre teso, in Consiglio regionale, tra maggioranza e opposizione, nel dibattito sul DL n. 130 “Norme per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia e per il miglioramento del patrimonio edilizio”.

In avvio di seduta, il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, sull’ordine dei lavori, ha espresso forti critiche «per aver appreso dalla stampa di un dibattito interno alla maggioranza e fra la stessa e la Giunta; nella seduta precedente il consigliere Gavino Sale ha sollevato un problema in Aula e vorremmo sapere cosa è successo, è opportuno perciò che il presidente Francesco Pigliaru trovi il modo di riferire al Consiglio sulla vicenda dell’inceneritore di Tossilo».

Il presidente Ganau ha precisato che la richiesta presuppone passaggi formali di competenza della conferenza dei capigruppo.

Il consigliere Michele Cossa (Riformatori sardi) ha ricordato di aver sollevato alcuni problemi di merito ed è importante sapere «in che misura si intende tenerne conto».

Il presidente Ganau ha replicato che l’Aula è chiamata ad esprimersi sull’emendamento in esame con dichiarazioni di voto.

Il consigliere Cossa ha ripreso l’intervento annunciando il voto contrario all’articolo, motivandolo con la necessità «di intervenire su fabbricati di vecchia costruzione considerati abusivi e non sanabili».

Il consigliere Mario Floris (Sardegna) ha rilevato che il termine tolleranza edilizia, a proposito di distanze fra gli edifici, «è di difficile interpretazione ed ha una casistica infinita secondo il codice civile, perciò occorre riconsiderare il testo della norma».

Il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) ha criticato la rinuncia alla replica da parte dell’assessore «è un fatto grave e ci sarebbe da porre una questione pregiudiziale su questa materia, perché stiamo disciplinando le tolleranze in modo diverso dal testo unico senza i necessari approfondimenti».

Il consigliere Alessandra Zedda (Forza Italia) ha evidenziato che votare a favore dell’emendamento «significa far emergere il rifiuto della maggioranza di confrontarsi su vere questioni di merito».

Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia), favorevole, ha espresso preoccupazione per una conferenza dei capigruppo diventata «il notaio di quanto deciso fuori dall’Aula e poi riportato dai giornali; l’art. 4 dimostra che maggioranza e Giunta hanno dimenticato di essere, anche in questa materia, una Regione a Statuto speciale».

Ha assunto la presidenza dell’Assemblea il vice presidente Eugenio Lai. Il consigliere Oscar Cherchi (Forza Italia) ha detto che di solito gli emendamenti soppressivi sono provocatori «ma in questo caso il problema nasce dall’interpretazione del concetto di tolleranza edilizia che il testo non chiarisce».

Il consigliere Stefano Tunis (Forza Italia), favorevole, ha sottolineato che «è giusto ricordare la scelta della maggioranza di abdicare al proprio ruolo nell’interesse dei cittadini per migliorare la norma nazionale ed ha auspicato un recupero di sensibilità».

Il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni, favorevole alla soppressione, ha affermato che «la legge non dà certezze e presenta troppi margini di ambiguità nell’interpretazione e nell’applicazione».

Il consigliere Paolo Truzzu (Sardegna-Fdi), favorevole, ha sostenuto che «è un voto politico che però ha una finalità molto chiara di semplificazione rispetto ad un articolo inutile che disciplina situazioni già previste dal testo unico nazionale».

Il consigliere Giuseppe Fasolino (Forza Italia), favorevole, ha ripreso le dichiarazioni del collega Tedde, associandosi alle critiche su una programmazione del Consiglio decisa all’esterno e, inoltre, ha espresso dispiacere per la scelta della maggioranza di «rimangiarsi le aperture ad un confronto sui temi concreti».

Il consigliere Luigi Crisponi (Riformatori sardi), favorevole, perché «è grave tradire le attese di semplificazione espresse dalle categorie produttive e da larga parte della società sarda con un articolo del tutto inutile».

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, favorevole, ha evidenziato l’inutilità dell’articolo, «perfino peggiorativo del testo unico in alcune parti come quella relativa alla certificazione di abitabilità; c’è poi incoerenza con un emendamento di una parte della maggioranza che propone l’aumento della tolleranza dal 2 al 3%».

Ha riassunto la presidenza il presidente Ganau, che messo in votazione l’emendamento n. 246. Il Consiglio lo ha respinto con 21 voti favorevoli e 29 contrari.

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione l’emendamento soppressivo parziale n. 214 che propone di cancellare il limite del 2% sulle tolleranze edilizie.

Il consigliere dell’Uds Mario Floris ha chiesto alla Giunta chiarimenti sui contenuti e sulla formulazione delle norme: «Non si capisce il mutismo della maggioranza su questioni rilevanti che meriterebbero un approfondimento».

Il primo firmatario dell’emendamento Oscar Cherchi (Forza Italia) ha spiegato il significato della proposta: «E’ un emendamento chiaramente provocatorio, fatto per stimolare l’attenzione dei colleghi della maggioranza che di questo dibattito non stanno seguendo nulla».

Anche Michele Cossa (Riformatori) ha sostenuto l’utilità dell’emendamento che «punta a favorire un’interpretazione corretta della norma».

Stefano Tunis (Forza Italia) si è detto pronto ad affrontare una lunga maratona in Aula per tentare di migliorare la legge: «Siamo come la goccia che scava la pietra. Noi speriamo di scalfire il vostro atteggiamento ostinatamente chiuso. Dovere della minoranza è quello di cercare di porre rimedio alle storture della legge».

Pier Mario Manca (Pds) ha ricordato che un emendamento analogo era stato presentato dal suo Gruppo per essere poi ritirato: «Il motivo – ha spiegato Manca – è che il vincolo sulle tolleranze è già stabilito dalla legislazione nazionale».

Ignazio Locci (Forza Italia), dopo aver annunciato il suo voto a favore dell’emendamento, ha sollecitato l’Aula a proporre una percentuale diversa sulle tolleranze edilizie: «Dobbiamo rivendicare la nostra potestà primaria in questa materia. Il Consiglio farebbe bene a raccogliere la sfida».

Efisio Arbau, capogruppo di Sardegna Vera, ha invitato la minoranza a riflettere sulle importanti aperture riguardo alle tolleranze edilizie.

Il capogruppo del Psd’Az Angelo Carta ha espresso forti perplessità sulla decisione della maggioranza di andare ad oltranza con i lavori dell’Aula: «Non capisco la prova muscolare. Andare a oltranza non è un problema, ci consentirà di dibattere in modo più approfondito i contenuti della legge». Carta ha poi chiesto chiarimenti sull’art. 4 «I volumi tecnici rientrano nel 2 per cento? Se uno vuole modificare il vano caldaia o il vano ascensore, le modifiche rientrano nella previsione della norma? Se così fosse si introdurrebbero ulteriori complicazioni».

Giuseppe Fasolino (Forza Italia) ha ribadito l’obiettivo della minoranza: «La nostra è una critica costruttiva per aiutarvi a varare una buona legge per la Sardegna. Non pretendiamo di sconvolgere la filosofia che l’ha ispirata ma vi chiediamo di introdurre migliorie».

Marco Tedde (Forza Italia) ha invitato il Consiglio a non fossilizzarsi sul limite del 2 per cento sulle tolleranze edilizie. «La Regione ha competenza primaria in materia – ha ricordato Tedde – avrebbe potuto proporre qualcosa di originale per far capire che non si prostra ai concetti dottrinari».  

Il consigliere del Psd’Az Christian Solinas, dopo aver invitato i presentatori al ritiro dell’emendamento, ha sollecitato un atteggiamento diverso da parte della maggioranza rispetto alle rivendicazioni della minoranza. «Rientra nella dialettica democratica il fatto che ci siano posizioni diverse – ha detto Solinas – il Consiglio bene farebbe a riflettere sulla richiesta di modifiche nell’interesse della Sardegna. Opposizione rappresenta una larga fetta della popolazione».

Alessandra Zedda (Forza Italia), rivolgendosi ad Efisio Arbau (la Base), ha offerto la propria disponibilità al dialogo: «Però – ha detto – per dialogare bisogna essere in due. Le aperture arrivano solo dal vostro Gruppo, convinca la maggioranza ad aprirsi e gli accordi potrebbero essere diversi. Non abbiamo paura di andare ad oltranza».

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha rivolto un monito all’Aula: «La gente con capisce perché si approvino leggi che vanno contro il sentire comune – ha sostenuto Dedoni – i cittadini si aspettano una buona politica, le norme devono rispondere alle esigenze della popolazione».

In risposta alla richiesta di chiarimenti del consigliere Angelo Carta (Psd’Az), ha preso la parola l’assessore all’Urbanistica Cristiano Erriu. «Uno dei motivi che  hanno spinto alla formulazione di questa norma sono stati i dubbi sui volumi tecnici avanzati da molti uffici tecnici. Se i volumi sono iscritti in progetto rientrano nel limite del 2 per cento stabilito per le tolleranze edilizie».

Chiusa la discussione, si è passati alla votazione dell’emendamento n. 214 che è stato respinto dall’Aula.

Successivamente il vice presidente Lai ha messo in votazione il testo dell’articolo 4.

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, sull’ordine dei lavori, ha comunicato di voler fare proprio l’emendamento n. 101 (“Aumento della tolleranza edilizia dal 2 al 3%”) di cui è stato comunicato il ritiro dal primo firmatario, il consigliere Piermario Manca (Partito dei sardi).

Il presidente della commissione Antonio Solinas (Pd) ha chiarito che l’emendamento era stato valutato negativamente e ritirato in precedenza.

Il consigliere Pittalis ha ribadito di aver proceduto nel pieno rispetto del regolamento.

Il vice presidente Lai, anche a seguito chiarimento con uffici, ha riconosciuto la correttezza dell’iniziativa del consigliere Pittalis.

Il consigliere Michele Cossa (Riformatori sardi) ha manifestato parere favorevole: «L’emendamento presentato dalla maggioranza e poi ritirato in realtà ha lo scopo di migliorare la norma, posto che il 3% su piccolo manufatto è inutile e su altri può essere eccessivo e serve quindi valutazione più articolata ed elastica».

Il consigliere di Forza Italia Marco Tedde ha detto che «nella maggioranza c’è molto di buono ed era proprio questo emendamento poi ritirato perché come al solito nell’aria aleggia il fantasma di mastro Don Gesualdo, che da operario diventa nobile e si dimentica della sua storia».

Il consigliere Ignazio Tatti di Area popolare sarda ha dichiarato che «c’è troppa confusione su una legge che i sardi stanno aspettando e sono sempre più delusi perché si accorgono che non poterà niente di buono».

Il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia), favorevole, ha rilevato che «l’azione dei partiti che si proclamano autonomistici dovrebbe consistere nell’affermare la potestà primaria della Sardegna su tutte le materie e non secondo convenienza; giusto invece segnare in positivo le differenze ed evitare interpretazioni contraddittorie».

Il consigliere Oscar Cherchi (Forza Italia), voterà contro, «perché elevare la percentuale di tolleranza significa non dare certezza; che in concreto si tratterebbe di un abuso edilizio e, quanto ai volumi tecnici, emergono molte perplessità sulla risposta dell’assessore, anche perché la legge non considera volumi i volumi tecnici».

Il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni, darà un voto favorevole; «il recupero dell’emendamento testimonia una capacità di riforma del testo anche se molto contenuta, capacità che dovrebbe caratterizzare le menti libere come insegnava Alexis De Toqueville».

Il consigliere Angelo Carta, capogruppo del PSd’Az, anch’egli favorevole, ha definito la proposte «un segnale; peraltro, il chiarimento dell’assessore non chiarisce l’aspetto su volumi tecnici perché forse, se non inseriti in progetto, potrebbero essere considerati abusivi».

Il consigliere Giuseppe Fasolino (Forza Italia) ha osservato che «al di là di ostruzionismo, speriamo che la settimana santa porti consiglio alla maggioranza e la induca a riavvicinarsi alle categorie produttive ed al mondo del lavoro che ruota attorno all’edilizia, gli spazi per un confronto positivo ci sono e vanno sfruttati».

Il consigliere Stefano Tunis (Forza Italia), favorevole, ha detto che «forse sta maturando un atteggiamento nuovo e altri passaggi del dibattito lo dimostreranno, il recupero dell’emendamento è fattore di miglioramento della norma e di attenzione alle esigenze dei cittadini che stanno fuori dal palazzo».

Il consigliere Mario Floris (Sardegna) ha affermato che «dovremo abituarci al fatto che in questa Assemblea non possiamo fare quello che vogliamo; stiamo costantemente giudicati da chi sta all’esterno, non possiamo legiferare con questa approssimazione ma operare con il massimo della responsabilità per dare certezze».

Il consigliere Luigi Crisponi (Riformatori sardi), che voterà a favore, ha detto che «il dibattito fa passi avanti come dimostrano alcune proposte della maggioranza ispirate al buon senso ed emerge un filo comune nella riflessione del Consiglio purtroppo mortificato da immotivate retromarce».

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente Ganau ha msso in votazione l’emendamento n. 101 che il Consiglio ha respinto con 20 voti favorevoli e 30 contrari.

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione il testo dell’articolo 4.

Ha preso la parola il consigliere Michele Cossa (Riformatori) che ha espresso rammarico per l’atteggiamento della maggioranza. «Non c’è ostruzionismo da parte nostra – ha detto Cossa – siamo nella fisiologia del confronto parlamentare. L’obiettivo è quello di trovare una sintesi e di migliorare una legge che rischia di arrecare seri danni all’economia dell’Isola».

Oscar Cherchi (Forza Italia) ha definito “inutile” l’art. 4 e ribadito il proprio convincimento sull’opportunità di prorogare il Piano Casa.

Concetto condiviso da Ignazio Locci (Forza Italia) che dopo aver difeso l’impianto del Piano Casa «cancellato per motivi ideologici» si è detto convinto  che il Dl 130 «creerà ulteriore depressione al mercato dell’edilizia».

Per Marco Tedde (Forza Italia) «è un peccato che la maggioranza non abbia accolto le sollecitazioni dell’opposizioni. La norma poteva essere migliorata».

Stesso giudizio da parte del capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni che ha parlato di «atteggiamento di sfida da parte della maggioranza, decisa a portare in porto la legge ad ogni costo».

Il capogruppo di Sardegna Vera, Efiso Arbau, in risposta al consigliere Oscar Cherchi, ha difeso il provvedimento e ricordato l’atteggiamento assunto dalla minoranza in occasione della discussione della legge sugli indennizzi per la Lingua blu. «Anche allora l’opposizione assunse toni apocalittici, le legge invece è stata approvata e comincia a produrre i suoi effetti benefici. Sono convinto – ha concluso Arbau – che anche questa norma, una volta a regime, porterà risultati importanti».

Chiusa la discussione, si è passati alla votazione del testo dell’articolo 4 che è stato approvato dall’Aula.

Subito dopo ha chiesto la parola il consigliere dell’Uds Mario Floris che, ai sensi dell’art 86 del Regolamento, ha posto  una questione pregiudiziale e chiesto il rinvio del provvedimento in Commissione. «Non deve suonare come un’offesa – ha affermato Floris – è una proposta che mira a superare l’empasse. Se si raggiungerà un accordo su alcuni punti fondamentali si potrebbe superare la situazione di stallo evitando inutili prove muscolari».

Il presidente Ganau, ottenuto l’assenso di un capogruppo che ha fatto propria la proposta come richiesto dal terzo comma dell’art 86 del regolamento, ha messo in discussione la pregiudiziale.

Il consigliere Giuseppe Fasolino (Forza Italia) ha affermato che «siamo arrivati ad una sintesi importante che deve essere valutata bene perché potrebbe essere una soluzione, l’opportunità che tutti stavamo cercando per arrivare ad una legge giusta capace di dare impulso positivo alla nostra economia». Ha proposto inoltre, per aiutare la riflessione, «che una parte degli interventi siano rinviati alla seduta di domani».

Il consigliere Roberto Deriu (Pd) ha detto che «ci vogliamo soffermare sulla proposta senza sottovalutarla, l’opposizione ha chiesto un momento di riflessione al suo interno ed altrettanto farà anche la maggioranza; mi pare si inizi a ragionare su ipotesi che possono convergere, perciò attendiamo la riflessione dell’opposizione di questo pomeriggio». «In questo momento – ha precisato – non è possibile assumere decisioni sull’ordine dei lavori e ciò non rappresenta un diniego su proposta del consigliere Floris, chiediamo però rispetto per le intese raggiunte al nostro interno per poi arrivare ad una conclusione come quella prospettata da Floris o una simile».

Il consigliere Michele Cossa (Riformatori sardi) ha sottolineato che «la proposta Floris era implicita in molti interventi del dibattito, siamo favorevoli così come raccogliamo favorevolmente anche le dichiarazioni del consigliere Deriu, poi si valuterà se seguire un percorso formale o pragmatico, ma la sostanza positiva resta perché, da parte nostra, c’è intento di migliorare la legge e lo ribadiamo».

Il capogruppo di Area popolare sarda Gianluigi Rubiu si è detto dell’avviso che «la proposta faciliti il dialogo ed il confronto fra maggioranza e minoranza con l’unico obiettivo di dare vita ad una buona legge che la Sardegna aspetta; è una occasione molto importante a condizione che operiamo seguendo la regola aurea del buon senso». Anche le argomentazioni del consigliere Deriu, ha concluso, «sono sagge e vanno tenute nella massima considerazione».

Il capogruppo di Sel Daniele Cocco, dopo aver detto di ascoltare «sempre con attenzione le proposte del consigliere Floris» ha dichiarato che «va nella direzione da tutti auspicata che ci deve portare ad un confronto produttivo finalizzato all’approvazione della legge, accogliere la richiesta di sospensione è coerente anche se la pregiudiziale va votata adesso e in questo momento la respingiamo».

Il consigliere Christian Solinas (Psd’Az) ha definito la proposta «molto ragionevole e di buon senso, dettata dall’esperienza, che non ostacola i lavori che comunque dovranno trovare un loro punto di caduta perché, prima o pi, si arriverà alle questioni centrali che richiedono una sintesi». Il passaggio in commissione, a suo avviso, «consente di procedere con più rapidità se esistono le condizioni; sarebbe poi utile rinviare il voto a domattina perchè non cambia niente».

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente Ganau ha messo in votazione la proposta pregiudiziale e sospensiva formulata dal consigliere Floris, che il Consiglio ha respinto per alzata di mano.

Dopo la votazione, il presidente ha messo in votazione l’emendamento n.24

Il presidente della commissione Antonio Solinas (Pd) ha ricordato che, in sede di commissione, era stato formulato l’invito al ritiro ma poi, a seguito dei necessari approfondimenti, è stato presentato un emendamento all’emendamento (569) sul quale è stato dato un parere favorevole.

E’ quindi intervenuto il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) che ha annunciato il suo voto contrario: «L’emendamento contiene una doppia morale e decide di sanare solo un certo tipo di abusi commessi prima del 9 settembre 2006 ( data di entrata in vigore del PPR)».

Per Michele Cossa (Riformatori), l’emendamento va invece nella direzione giusta. «Si cerca di individuare una serie di abusi e di disinnescare una procedura che crea grossi guai».

Secondo Oscar Cherchi (Forza Italia) «siamo di fronte a una sanatoria. Il percorso non è legittimo né corretto. L’Aula deve limitarsi a recepire la legislazione nazionale».

E’ quindi  intervenuto Stefano Tunis (Forza Italia). Il consigliere ha detto che si tratta di un emendamento orrendo. E’ una norma che si ricollega a un interesse particolare. «Non è altro – ha detto Tunis – che un condono edilizio. Quindi lo spirito di protezione dell’ambiente che, come affermate,  è alla base della vostra azione è solo propaganda.»

Marco Tedde (Forza Italia Sardegna) ha detto che «nell’emendamento manca solo nome cognome e ragione sociale del beneficiario. Questa non è una fattispecie astratta ed è quindi invotabile. Per Tedde è la prova che è necessario tornare in commissione. Non è possibile votare questa legge – ha concluso – che non serve a dare risposta ai sardi ma solo ad aiutare gli amici degli amici. Attilio Dedoni ha ricordato che la strada che ha intrapreso la maggioranza è quella dello scontro. A noi lo scontro, però,  non interessa. Vogliamo solo correggere questa aberrazione.  Per Pietro Pittalis (Forza Italia Sardegna) l’emendamento all’esame dell’aula è un condono edilizio. Bisogna uscire dall’ipocrisia di sistema – ha affermato – secondo cui al centro sinistra questi argomenti non interessano. Questi emendamenti contengono un condono edilizio. Mi fa piacere – ha concluso – che anche la giunta regionale che ha espresso parere favorevole si sia convinta che si possano fare i condoni edilizi.»

Per Luigi Crisponi (Riformatori) si tratta di una norma contraddittoria frutto della confusione della maggioranza. 

Walter Piscedda (Pd) ha negato che l’emendamento contenga una sanatoria. «Dato che non abbiamo nessun interesse – ha detto – lo ritiriamo».

L’emendamento è stato ritirato. I lavori si sono conclusi. Riprenderanno domani mattina alle 9.00. La seduta proseguirà fino a mezzanotte con una breve sospensione solo dalle 14.00 alle 15.00. La Conferenza dei capigruppo ha anche deciso, su precisa richiesta della maggioranza che punta ad accelerare i tempi per arrivare quanto prima possibile all’approvazione finale del DL. 130 “Norme per il miglioramento del patrimonio edilizio e per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia”, che si lavorerà sabato e domenica fino all’approvazione definitiva.

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L’assessorato regionale del Lavoro ha avviato una nuova iniziativa per promuovere le attività realizzate nella Regione e al tempo stesso favorire la conoscenza, particolarmente fra i giovani, delle opportunità offerte dal Programma operativo 2014- 2020.
Le agenzie formative affidatarie dei percorsi formativi inseriti nell’avviso “Ardisco Azioni di recupero della Dispersione Scolastica” sono invitate a manifestare interesse a partecipare all’evento annuale di comunicazione del nuovo Por Fse 2014/2020 – annualità 2015.
In particolare, l’iniziativa mira a sollecitare i giovani che frequentano o hanno frequentato i corsi di formazione inseriti nell’avviso Ardisco, gestiti dalle agenzie formative accreditate a raccontare l’esperienza della frequenza del percorso formativo finanziato dal Por Fse 2007/2013, sottolineando il valore aggiunto che tale esperienza ha determinato nella propria vita.
L’evento di lancio, realizzato in forma di serata-spettacolo animata da artisti, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni europee e regionali, vedrà anche la premiazione del video più votato e i 5 allievi del gruppo vincitore avranno l’opportunità di visitare e conoscere direttamente le sedi delle istituzioni comunitarie, accompagnati dal loro docente referente.
Le manifestazioni di interesse dovranno essere inviate tramite posta elettronica certificata entro il 31 marzo all’indirizzo: lav.fse@pec.regione.sardegna.it