22 July, 2024
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L’incontro fra l’assessore del Lavoro Virginia Mura, la struttura tecnica dell’assessorato e i dirigenti dell’IFRAS, convocato per trovare una soluzione al ritardo nei pagamenti degli stipendi ai lavoratori dipendenti della società Dalcas, impegnati nel Parco Geominerario, si è concluso positivamente. L’IFRAS, su sollecitazione dell’assessore del Lavoro s’è impegnata all’immediata liquidazione della mensilità di gennaio, ricorrendo a fondi propri, viste le inadempienze della società Dalcas. La società si è inoltre impegnata a ricorrere all’accesso al credito per ottenere la copertura della mensilità di febbraio, in attesa dei pagamenti delle fatture da parte della Regione, in base ai termini previsti dalla legge.

«Si tratta di una soluzione temporanea – ha rimarcato l’assessore Mura – in vista della risoluzione del contenzioso emerso tra le società, per dare una risposta immediata ai lavoratori, che grazie all’impegno dell’IFRAS potranno ottenere il pagamento dello stipendio di gennaio il prossimo lunedì 23, e quello di febbraio entro il corrente mese di marzo. La Regione – ha concluso l’assessore del Lavoro – sta realizzando, in accordo con i vertici aziendali dell’impresa capofila, un percorso che consenta di evitare incidenti di questo tipo, affinché i lavoratori vengano adeguatamente e costantemente tutelati.»

 

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La Regione Sardegna ha chiesto ad Abbanoa di posticipare l’incasso dei conguagli regolatori, la cui scadenza era fissata per la prima rata al 31 marzo. Si tratta di 106 milioni di euro per 700mila famiglie sarde. La decisione arriva all’indomani della delibera assunta dall’Autorità per energia e gas di avviare il procedimento per l’anticipazione dei conguagli alla società così come richiesto da Regione e Abbanoa sin da luglio 2014. Un ulteriore incontro istruttorio si era svolto il 24 febbraio nella sede dell’Autorità. È la prima volta che l’Autorità, accogliendo le richieste della Regione Sardegna, avvia una procedura di perequazione nel settore dell’acqua, finora l’aveva fatto solo nel settore elettrico.

«È una novità importante, perciò abbiamo chiesto ad Abbanoa di posticipare la data del 31 marzo – dice l’assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda -. Speriamo, dunque, che la decisione dell’Autorità consenta a brevissimo l’anticipazione dei conguagli e quindi di spostare l’incasso in un tempo più lungo e meno impattante sui redditi delle famiglie. Per questo importante risultato voglio ringraziare prima di tutto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, l’onorevole Luca Lotti, i parlamentari Francesco Sanna, Roberto Capelli e Luciano Uras che si sono quotidianamente e in silenzio impegnati per portare a casa il risultato, il consigliere regionale Gavino Manca e infine un particolare ringraziamento ad Anci Sardegna. È un tema che ormai sta diventando importante per tutte le regioni italiane – conclude Maninchedda – e la Sardegna sta giocando un fondamentale ruolo da apripista».

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Castelsardo è l’unica località sarda, tra le venti ancora in gara, che può conquistare il titolo di Borgo dei borghi, il concorso promosso dall’associazione “I borghi più belli d’Italia” assieme alla trasmissione televisiva di Rai 3, “Kilimangiaro”.

«Sostenere Castelsardo in questa importante competizione –spiega l’assessore del Turismo, artigianato e commercio, Francesco Morandi – significa rafforzare l’immagine turistica della Sardegna, il paese dell’Anglona è certamente uno dei centri medievali di eccellenza assieme ai già premiati Bosa, Carloforte e Atzara, ai comuni Bandiera Arancione e ai numerosi altri piccoli e preziosi luoghi storici attorno ai quali possiamo costruire e strutturare un’offerta turistica dei borghi sardi di qualità».

Castelsardo cercherà di aggiudicarsi uno dei primi tre posti che consentirebbero di partecipare alla finalissima, in programma su Rai 3 il giorno di Pasqua, in prima serata. Le immagini del centro storico, delle spiagge, del porto, dei nuovi parchi urbani, riprese dai droni e trasmesse nel corso di “Kilimangiaro“, hanno coinvolto molti telespettatori: sono tantissime le visualizzazioni che arrivano da ogni parte d’Italia e da diversi Paesi stranieri, sul filmato caricato nel sito della Rai. Per sostenere Castelsardo e la Sardegna è necessario collegarsi al portale www.kilimangiaro.rai.it, registrarsi e seguire le indicazioni. È possibile esprimere un voto al giorno fino alla mezzanotte di domenica 22 marzo. Lunedì si conosceranno i tre Comuni che avranno ottenuto il maggior numero di preferenze e che si contenderanno il titolo di borgo più bello d’Italia.

E’ ormai quasi tutto pronto per l’inaugurazione di Vinitaly 2015, la più importante rassegna enologica mondiale, che si terrà a Verona dal 22 al 25 marzo. La Regione Sardegna sarà presente con un proprio stand dove si svolgeranno incontri e attività di promozione. Su proposta dell’assessorato dell’Agricoltura sono stati stanziati circa 1milione di euro per permettere a 72 aziende vinicole, vincitrici del bando, di partecipare all’iniziativa. La Regione, per parte sua, ha quindi allestito lo spazio espositivo, trasportato le merci e il materiale promozionale delle cantine sarde. Alla 49esima edizione del prestigioso salone internazionale del vino partecipano oltre 4 mila espositori provenienti da più di 60 Paesi.
«In questi ultimi 30 anni è avvenuta una vera e propria rivoluzione nelle produzioni enologiche isolane – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi – che ci ha permesso di scalare la classifica nazionale della qualità e aprire nuovi canali di commercializzazione con l’estero». Passi da gigante che hanno portato le produzioni sarde a questi risultati: 15 Indicazioni Geografiche Tipiche e 18 Denominazioni d’Origine, di cui 1 DOCG (il Vermentino di Gallura).
«La rassegna veronese è il grande appuntamento che precede l’Expo 2015 – ha detto l’assessore dell’Agricoltura – un momento importante, che non potevamo certo mancare, dove le nostre migliori aziende si confronteranno con i più grandi operatori della commercializzazione mondiale con cui potranno attivare nuove sinergie per espandere l’internazionalizzazione dei nostri mercati. Sarà compito dell’ssessorato, in collaborazione con le agenzie agricole regionali Agris e Laore, sostenere questo percorso di crescita del panorama produttivo isolano che tanto deve ancora dare.»

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«Da deputato della Sardegna ringrazio la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, per la visita di questi tre giorni nella nostra isola e per la sensibilità dimostrata nei confronti del popolo sardo.»

Lo ha detto il deputato del Partito Democratico Emanuele Cani, ieri pomeriggio, al termine della seduta solenne del Consiglio regionale.

«Si tratta di una visita molto importante dall’alto significato politico, sociale e culturale giunta in un momento particolarmente difficile e delicato per la nostra terra e i suoi abitanti. Una presenza significativa – ha concluso Emanuele Cani – tesa a dimostrate l’importante ruolo svolto dalle donne nelle istituzioni, nella società, nel mondo della cultura.»

Emanuele Cani e Luigi Arru _MG_9840

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Sarà visitabile sino a domani, 22 marzo 2015, presso la Saletta del Portico, adiacente al Teatro Centrale di piazza Roma, la mostra di pittura di Luigi Pu, organizzata in collaborazione con il comune di Carbonia.

Luigi Pu, nato a Jerzu, ha iniziato a esporre a Firenze nel 1969. Ha all’attivo oltre 120 mostre personali in tutta Italia e all’estero. Numerose le opere realizzata per chiese e pinacoteche pubbliche e private. Luigi Pu è presente nei più prestigiosi cataloghi d’arte moderna internazionale. Nella sua pittura traspare un legame con i temi e soggetti umani che stimolano la fantasia.

La Mostra sarà aperta al pubblico, la mattina dalle 10.00 alle 13.00 e la sera dalle 16.30 alle 20.00.

Verrà inaugurata questo pomeriggio la nuova gestione della piscina comunale di Carbonia. Per l’occasione è stato organizzato un rinfresco, con animazione per i bambini e la possibilità di visionare le migliorie apportate all’impianto.

Durante la serata la società Antares, nuova affidataria della gestione, fornirà ulteriori indicazioni sulla prossima riapertura della piscina.

«Siamo soddisfatti del traguardo raggiunto e del lavoro sin qui svolto dalla Società Antares nell’opera di sistemazione dell’impianto e riorganizzazione del servizio – spiega Fabio Desogus, assessore dello Sport del comune di Carbonia -. L’Amministrazione comunale  ritiene che in questo modo sarà data la possibilità ai cittadini di usufruire di un servizio importante, a livello sociale, sportivo e sanitario, in maniera continuativa e seria.»

Fabio Desogus 5 copiaPiscina Comunale Carbonia

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«La città di Cagliari è sull’orlo dell’emergenza, con discariche a cielo aperto in periferia e cassonetti strapieni di spazzatura in pieno giorno». Il consigliere regionale e comunale Edoardo Tocco (FI) evidenzia in una nota la situazione di incuria per la gestione di raccolta dei residui nel capoluogo.

«Si registrano montagne di immondezza dovunque – sottolinea Tocco -. La situazione è diventata davvero insostenibile. Si pensi al quartiere periferico di Barracca Manna, nelle zone attorno a via Del Timo, con le strade strapiene di rifiuti. Un quadro di incuria inammissibile.»

«Il fenomeno sembra ormai ingovernabile – aggiunge Tocco – con i sacchetti della spazzatura che invadono anche la via Roma ed il Largo Carlo Felice, immortalati dalle fotografie dei turisti che si aggirano nelle strade del centro. Si guardi anche la condizione del rione della Marina. Le aziende impegnate nel ritiro e nella raccolta dei residui non riescono a sopperire a questa inciviltà, nonostante l’impegno degli operatori.»

Nelle periferie si riversano anche i residui di molti cittadini provenienti dai centri dell’hinterland.

«Cagliari non ha un adeguato servizio di raccolta porta a porta. E i sacchetti selvaggi si impadroniscono della città. C’è anche la situazione di un appalto in proroga che non garantisce certo un sistema efficiente di raccolta – conclude Tocco -. Occorre fronteggiare la situazione di degrado, con l’installazione di telecamere e sistemi di videosorveglianza che possano scongiurare nuove pattumiere all’interno del perimetro urbano ed in periferia.»

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Il capogruppo regionale dell’Udc-Area popolare, Gianluigi Rubiu, è critico sulla prima giornata della visita della presidente della Camera, Laura Boldrini, in Sardegna.

«E’ doveroso il rispetto verso la figura istituzionale – sottolinea Rubiu -. Pensiamo si tratti però di un’occasione persa per mostrare i drammi della Sardegna, con una liturgia scontata e condita delle solite parole di circostanza.»

«Bene avrebbe fatto – rimarca Rubiu – ad andare a trovare gli operai dell’Alcoa e del Sulcis Iglesiente che da mesi lottano per un posto di lavoro. Conosciamo la vera e drammatica realtà della Sardegna. Purtroppo ci pare che la Boldrini abbia fatto un discorso privo di contenuti. Inconcludente. La paura è che si tratti dell’ennesima passerella che non si tradurrà in atti concreti per la nostra Isola.»

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«Non accetteremo mai che la Sardegna sia scelta come regione nella quale creare il Deposito Nazionale delle scorie nucleari». Lo hanno detto ieri pomeriggio, nel corso della seduta solenne del Consiglio regionale convocata in occasione della visita della presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, prima Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia, poi il presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, che ha definito quella per lo stoccaggio delle scorie come una nuova servitù.

«La Sardegna in termini di servitù dà già tanto – ha detto il Governatore – e non accetterà mai una nuova servitù come quella delle scorie nucleari».

Questa posizione intransigente è condivisa da tutte le forze politiche, sia di maggioranza sia di opposizione, e, soprattutto, dalla popolazione che è pronta alla mobilitazione per respingere qualsiasi tentativo che dovesse essere fatto dal Governo in tale direzione.

La decisione, come è noto, sarà presa dalla Sogin, la soci​età di Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi compresi quelli prodotti dalle attività industriali, di ricerca e di medicina nucleare, per garantire la sicurezza degli italiani, salvaguardare l’ambiente e tutelare le generazioni future. Sogin ha il compito di localizzare, realizzare e gestire il Parco Tecnologico e il Deposito Nazionale.

Ricordiamo che «il 2 gennaio 2015 Sogin – si legge nel sito internet della società – ha consegnato ad ISPRA la proposta di Carta delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) ad ospitare il Deposito Nazionale e Parco Tecnologico, rispettando i tempi previsti dal D.Lgs. 31/2010, ossia entro 7 mesi dalla pubblicazione della Guida Tecnica n. 29 di ISPRA, avvenuta il 4 giugno 2014.
Per elaborare la CNAPI Sogin ha applicato i Criteri di localizzazione stabiliti dall’ISPRA con la Guida Tecnica n. 29 e indicati dall’IAEA con la Safety Guide n. 29.
Dopo la consegna della CNAPI, ISPRA ha due mesi di tempo per verificare la corretta applicazione dei Criteri da parte di Sogin e validare la Carta. Al termine di tale lavoro, è previsto che entro un mese il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Ambiente comunichino il loro nulla osta affinché Sogin pubblichi la CNAPI.
La pubblicazione della Carta e quella contestuale del Progetto Preliminare apriranno una fase di consultazione pubblica e di condivisione, che culminerà in un Seminario Nazionale, dove saranno invitati a partecipare tutti i soggetti coinvolti ed interessati.
Il Deposito Nazionale è un’infrastruttura ambientale di superficie dove mettere in totale sicurezza i rifiuti radioattivi. La sua realizzazione consentirà di completare il decommissioning degli impianti nucleari italiani e di gestire tutti i rifiuti radioattivi, compresi quelli provenienti dalle attività di medicina nucleare, industriali e di ricerca.
Insieme al Deposito Nazionale sarà realizzato il Parco Tecnologico: un centro di ricerca, aperto a collaborazioni internazionali, dove svolgere attività nel campo del decommissioning, della gestione dei rifiuti radioattivi e dello sviluppo sostenibile in accordo con il territorio interessato.
Il Deposito è una struttura con barriere ingegneristiche e barriere naturali poste in serie, progettata sulla base delle migliori esperienze internazionali e secondo i più recenti standard AIEA (Agenzia Internazionale Energia Atomica) che consentirà la sistemazione definitiva di circa 75 mila metri cubi di rifiuti di bassa e media attività e lo stoccaggio temporaneo di circa 15 mila metri cubi di rifiuti ad alta attività.
 
Dei circa 90 mila metri cubi di rifiuti radioattivi, il 60% deriverà dalle operazioni di smantellamento degli impianti nucleari, mentre il restante 40% dalle attività di medicina nucleare, industriali e di ricerca, che continueranno a generare rifiuti anche in futuro.
Il trasferimento dei rifiuti radioattivi in un’unica struttura garantirà sia la totale sicurezza per i cittadini e l’ambiente sia il rispetto delle direttive europee, allineando l’Italia ai Paesi che da tempo hanno in esercizio sul loro territorio depositi analoghi.»