29 November, 2024
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E’ stato pubblicato il bando 2015 per la selezione dei volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale.
I posti disponibili per i progetti presentati dagli enti regionali e approvati dalla Regione Sardegna sono 440, inoltre si devono aggiungere i posti disponibili sulla base dei progetti degli enti iscritti all’ albo nazionale aventi sede in Sardegna.
Possono partecipare alla selezione i ragazzi e le ragazze che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e non superato il ventottesimo anno (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda.
Il servizio civile ha una durata di 12 mesi e al volontario è riconosciuto un assegno mensile di 433,80 euro.
Gli interessati dovranno inviare la domanda di partecipazione all’ ente che realizza il progetto prescelto entro le ore 14.00 del 16 aprile 2015.
Tutte le informazioni possono essere richieste presso gli enti titolari dei progetti o consultate sui rispettivi siti internet.

Grazie alla Rete Nazionale dei Cammini, a cui aderisce l’Associazione Onlus Pozzo Sella per il Parco Geominerario, il Cammino Minerario di Santa Barbara è stato inserito su Verybello, il sito ufficiale del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo per EXPO2015 che in poco tempo ha fatto registrare quasi 3 milioni di contatti.

Per giungere a questo importante risultato, che porta alla ribalta internazionale lo straordinario patrimonio storico, culturale, ambientale e religioso connesso alla millenaria epopea mineraria della Sardegna che si può scoprire lungo gli antichi cammini minerari del Sulcis Iglesiente Guspinese, l’Associazione Pozzo Sella ha seguito semplicemente la procedura ordinaria prevista dal Ministero e indicataci dalla Rete Nazionale dei Cammini con la presentazione in più lingue di un itinerario e di un evento ad esso collegato.

Cliccando su http://verybello.it/e/1300?lang=it è ora possibile avere in 6 lingue (italiano, inglese, spagnolo, tedesco, russo e cinese) le principali informazioni sul Cammino Minerario di Santa Barbara con la mappa dell’itinerario che si potrà percorrere in 24 tappe su una lunghezza di quasi 400 km e le bellissime immagini del fotografo nuorese Luigi Manca che l’Associazione Onlus Pozzo Sella ringrazia per aver consentito di utilizzarle con lo stesso spirito di gratuità con il quale i volontari dell’Associazione Pozzo Sella hanno lavorato per ideare, progettare e dare avvio alla costruzione del Cammino Minerario di Santa Barbara.

«Si tratta di un importante risultato – sottolinea Giampiero Pinna, presidente dell’Associazione Onlus Pozzo Sella – in vista della presentazione ufficiale del Cammino che potrà essere effettuata in più occasioni agli operatori internazionali nell’ambito di EXPO 2015 grazie all’impegno che proprio in questi giorni stanno dedicando i Comuni interessati e la Regione Sarda per dare attuazione al Protocollo d’intesa per la costruzione e la gestione del Cammino Minerario di Santa Barbara.»

Miniera Monteponi 1 copia

Palazzo della Regione 4 copia
I prodotti agro-alimentari sardi saranno garantiti dal marchio di qualità della Regione. Lo ha deciso la Giunta regionale con l’approvazione di una delibera riguardante il marchio, proposta dall’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi. Dopo le osservazioni mosse dalla Commissione europea, ora è stata data approvazione definitiva al regolamento d’uso e del segno distintivo del marchio collettivo di qualità agro-alimentare garantito dalla Regione, istituito con delibera del 2013.
Queste, suddivise per assessorato, le altre delibere approvate.
Sette le delibere proposte dall’assessore Donatella Spano: il Piano di riconversione e razionalizzazione dell’area ex FAS di Elmas, che procede dopo la rettifica che segnalava una porzione prossima alla zona umida di Santa Gilla inoltrata al Savi che ha rilevato la non influenza sull’esito dell’istruttoria. In relazione alla proceduta di VIA proposta dal SAVI, sono state dichiarate compatibili dal punto di vista ambientale l’attività di recupero di rifiuti non pericolosi e l’aumento delle quantità massime di stoccaggio nel comune di Sassari; i lavori di recupero, messa in sicurezza e fruizione dell’approdo di Is Solinas nel comune di Masainas che mitiga le criticità esistenti; la realizzazione di una pista ciclabile e running con copertura di pannelli fotovoltaici da 2 Mwp, lungo la litoranea della zona industriale nel comune di Olbia; le opere di tipo idraulico e dissesto idrogeologico in difesa delle sponde e dell’attraversamento del Rio Maladroxia. E’ stato concesso, inoltre, il nulla osta per la proroga all’esercizio provvisorio del bilancio per i mesi di marzo e aprile 2015 dell’ARPAS.
In attuazione della direttiva 2000/59/CE relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico, è stato aggiornato per il periodo 2015-2018 il Piano di gestione dei rifiuti dei Porti di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres. Nelle more dell’esame da parte del Consiglio regionale del disegno di legge sul trasferimento delle competenze della Conservatoria delle Coste all’assessorato della Difesa dell’Ambiente, è stato prorogato il regime commissariale della Conservatoria per il periodo necessario, comunque non superiore a tre mesi.
Doppia proroga, anche in questo caso nell’attesa del relativo disegno di legge, del commissario di Area e del Direttore di Enas, per ulteriori 45 giorni.
Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu è stato ceduto a prezzo simbolico, al comune di Oschiri, il complesso immobiliare denominato ex Ospedaletto militare, già di proprietà dello Stato, poi trasferito alla Regione. La Giunta ha inoltre stabilito il riversamento al comune di Fordongianus della metà del canone di affitto attualmente percepito dall’Amministrazione regionale per la gestione del complesso termale.
Dall’assessore Elisabetta Falchi arriva l’affidamento all’Agenzia Argea dell’attività di vigilanza sugli Organismi di controllo autorizzati per le produzioni biologiche. L’Assessorato assicura il coordinamento con il Ministero che finora l’aveva esercitata senza il coinvolgimento della Regione.
Sono state approvate le linee guida per il funzionamento del Sistema di Raccolta ed Elaborazione Dati sul movimento dei clienti e sulla capacità delle strutture ricettive (SiRED) proposte dall’assessore Francesco Morandi. Si tratta di un sistema web per la raccolta e la prima elaborazione dei dati sui flussi turistici e capacità ricettiva che semplifica le procedure di rilevazione esistenti, riduce i tempi dell’elaborazione a carico delle Province e fornisce i dati in tempi molto più rapidi rispetto al passato.
La Giunta ha autorizzato il trasferimento di 2 milioni e mezzo di euro da risorse del Bilancio 2013 per interventi di recupero ambientale nel sito minerario di Santu Miali nei comuni di Furtei, Segariu, Serrenti e Guasila. La proposta dell’assessore Maria Grazia Piras riguarda custodia, gestione e primi interventi di messa in sicurezza permanente e risponde alla particolare situazione di emergenza ambientale a seguito delle passate attività minerarie.
E’ stata istituita, infine, la struttura di raccordo per assicurare coerenza di programmazione generale tra l’attività assistenziale dell’Azienda sanitaria locale e la programmazione dell’Università. La delibera proposta dall’assessore Luigi Arru indica la composizione del tavolo di coordinamento e prevede la costituzione di una cabina di regia per la riforma del sistema sanitario regionale.

 

Basilica Sant'Antioco copiaSant'Antioco Martire 1 copia Sant'Antioco Martire 3 copia  Basilica di Sant'Antioco copia

Si svolgerà oggi, a partire dalle 17.00, la solenne apertura del Giubileo straordinario per il 400°anniversario del rinvenimento delle spoglie di Sant’Antioco Martire. La Basilica dedicata a Sant’Antioco Martire, dunque, per un anno sarà al centro della cristianità.

Anticipando di qualche mese l’anno santo della misericordia, promulgato da papa Francesco, anche all’isola di Sant’Antioco è stato concesso di celebrare il suo anno santo. Sarà un giubileo straordinario in occasione del IV centenario del ritrovamento nella catacombe, sotto il tempio a Lui dedicato, del corpo di Sant’Antioco Martire. Il medico cristiano perseguitato nella Mauritania romana dall’imperatore Adriano poi martirizzato a Sulci, come si chiamava una volta l’odierna isola di Sant’Antioco.

L’inizio della celebrazione avverrà nella chiesa di Santa Maria Goretti, da dove partirà la processione verso la Basilica che sarà seguita da una solenne concelebrazione presieduta da mons. Giovanni Paolo Zedda, vescovo di Iglesias.  Al termine della messa il vescovo impartirà la benedizione papale con annessa indulgenza plenaria che sarà possibile ottenere per tutto l’anno per coloro che visiteranno la Basilica e seguiranno le funzioni sacre come prescrivono le norme ecclesiali per questi eventi.

Le celebrazioni dell’anno santo straordinario di Sant’Antioco hanno preso inizio il 15 scorso con un triduo di preparazione all’evento dopo l’annuncio in Basilica, domenica scorsa, della decisione papale annunciata durante una messa in basilica da monsignor Carlo Cani, cancelliere della curia vescovile di Iglesias.

Ieri sera invece  dalle 18.30, nell’aula consiliare del comune di Sant’Antioco si è svolta una conferenza sulla “Ricognizione antropologica e conservazione dei resti mortali di Sant’Antioco”, curata da Nazzareno Gabrielli e Vittorio Mazzarello, che non è potuto essere presente per un impegno improvviso, i professori che hanno effettuatola ricognizione delle reliquie.

Il ritrovamento delle reliquie del martire sulcitano avvenne  nel 1615 quando l’arcivescovo cagliaritano Francisco Desquivel promosse la ricerca delle reliquie di Sant’Antioco nelle catacombe, luogo in cui, secondo la tradizione, il martire sarebbe stato sepolto.

Ora, dopo 400 anni, città e diocesi si apprestano festeggiare ancora una volta, con un giubileo straordinario, il loro protettore.

Tito Siddi

Teatro Centrale Carbonia copia

Sabato 21 marzo, al Teatro Centrale di Carbonia, per la Stagione di Danza curata dall’Associazione Enti locali per lo spettacolo, in collaborazione con il comune di Carbonia, andrà in scena La Traviata, della Compagnia Artemis Danza, per la regia e coreografia di Monica Casadei.

“La Traviata” è il primo capitolo di un coraggioso progetto firmato da Monica Casadei (eclettica coreografa emiliana formatasi fra Italia, Inghilterra, Francia e vari soggiorni in Oriente) dedicato al celebre Maestro Giuseppe Verdi. Lo spettacolo che andrà in scena a Carbonia proporrà una “Traviata” letta dal punto di vista di Violetta. Violetta, appunto, contro tutti. Violetta al centro di una società maschilista espressa da un coro in nero. Violetta moltiplicata in tanti elementi femminili, in tanti spaccati di cuore. Violetta disprezzata, che anela, pur malata, pur cortigiana, a qualcosa di puro. Violetta contro cui si scagliano le regole borghesi espresse dal padre di Alfredo, Giorgio Germont, emblema di una società dalla morale malsana. Una società in cui per certi versi si rispecchia a distanza anche la nostra. Ed ecco Violetta in mezzo ad altre Violette, gonna bianca, gonna della festa, ma anche del dolore, espresso da un assolo danzato di schiena, come emblema della solitudine.

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Paola Montis è stata confermata presidente regionale dell’ANAP, l’associazione dei pensionati di Confartigianato in Sardegna. Lo ha deciso il Consiglio direttivo regionale che ha svolto le elezioni l’altro ieri a Cagliari.

La presidente, riconfermata anche alla guida del Gruppo provinciale di Cagliari, rimarrà in carica per 4 anni e guiderà gli oltre 5mila associati pensionati della Sardegna. Verrà supportata dal neo vicepresidente, nonché presidente provinciale dell’ANAP di Sassari, Giovanni Battista Idda di Porto Torres.

«Come ANAP Confartigianato Sardegna siamo impegnati a promuovere e valorizzare le attività e le persone – ha affermato la Montis – come accaduto per la nostra attività sulla sicurezza per gli anziani, sulla sanità o sull’alimentazione. Confartigianato non è soltanto impresa ma dedica anche una grande attenzione alle persone, ed è questo riferimento etico forte che vogliamo avere come impegno per il nostro mandato al vertice di ANAP Confartigianato.»

«In questa direzione – ha proseguito la presidente Montis – credo sia fondamentale innanzitutto rafforzare la nostra presenza sul territorio. Ci concentreremo pertanto su percorsi di formazione e iniziative di informazione capillare, e realizzeremo un seminario regionale ANAP sulla “persona al centro dell’azione del mondo artigiano”. L’altro versante di impegno dell’associazione sarà quello del dialogo con le Istituzioni, una strada sulla quale dobbiamo proseguire con determinazione per ottenere tavoli di contrattazione attorno ai quali discutere le nostre proposte.»

Saranno i prossimi mesi a mettere alla prova questo meccanismo perché, come ha spiegato Paola Montis, si tratterà di affrontare subito una questione tanto delicata quanto urgente: «Da sempre ci battiamo per l’efficienza del sistema sanitario, per difendere il potere di acquisto delle pensioni e per politiche tariffarie proporzionali alle capacità reddituali. A tutt’oggi si aggiunge la preoccupazione per le conseguenze della crisi economica. La manovra finanziaria nazionale, come sappiamo, ha operato tagli di spesa orizzontali, e gli enti pubblici si troveranno con bilanci ridimensionati. Il primo comandamento dovrà essere quello di garantire continuità e qualità dei servizi senza aumentare tributi e tariffe, a livello regionale come a livello locale. Di questo abbiamo cominciato a occuparci da qualche mese. Presto chiederemo un incontro agli Assessori regionali interessati per esporre la nostra piattaforma».

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Confartigianato Imprese Sardegna ha scritto al presidente Pigliaru, agli assessori del Turismo Francesco Morandi e dell’Industria Maria Grazia Piras, ai consiglieri regionali e a tutti i parlamentari sardi, chiedendo di attivarsi tempestivamente nei confronti del Parlamento per la modifica del disegno di legge sulla “Concorrenza”, in modo specifico sul famigerato “articolo 8”, che andrà a colpire decine di migliaia di imprese di autoriparazione in tutta Italia e in Sardegna, a favore delle Compagnie di assicurazione.
«In pratica si obbligheranno gli automobilisti a effettuare le riparazioni esclusivamente presso le officine convenzionate dalle assicurazioni e gli autoriparatori ad accettare le condizioni delle Compagnie – afferma la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti – l’impatto di tali norme oltre a non creare una vera liberalizzazione, sarà devastante sulle circa 3.700 imprese dell’autoriparazione sarde che danno lavoro a 10mila addetti?
Al Presidente e agli Assessori è stato chiesto un deciso intervento nella Conferenza Stato-Regioni, che a breve analizzerà il disegno di legge sulla concorrenza, al cui interno è prevista la riforma del codice delle assicurazioni, sostenendo le modifiche al testo proposte da Confartigianato.
Ai consiglieri regionali, invece, è stata chiesta una mozione unitaria, così come avvenuto per esempio in Toscana, che impegni la Giunta regionale ad attivarsi tempestivamente nei confronti del Parlamento per la modifica del disegno di legge per il mercato e la concorrenza approvato dal Consiglio dei ministri il 20 febbraio scorso.
Ai parlamentari, invece, è stato chiesto un sostegno nelle varie Commissioni, un analisi più approfondita riguardo i danni che una riforma di questo genere potrà generare nei confronti delle imprese e, soprattutto, una presa di posizione durante il voto finale del disegno di legge.
«I carrozzieri non ci stanno a subire l’ennesimo tentativo di consegnare il mercato delle riparazioni auto nelle mani delle assicurazioni, in nome di una presunta liberalizzazione – prosegue la Folchetti – tentativo che è scritto nero su bianco nella riforma dell’Rc auto contenuta nel disegno di legge “Concorrenza” presentato dal Governo il 20 febbraio scorso.”
Le carrozzerie osservano che, fatto 100 il costo medio complessivo di un sinistro, circa il 68% è imputabile ai risarcimenti per il danno fisico, il 15% serve a coprire i costi fissi e indiretti non collegabili ai singoli sinistri, e solo il 17% copre il puro costo della riparazione.
Quest’ultimo poi, per il 60% è imputabile al prezzo dei ricambi (molto costosi in Italia), a cui va aggiunto il costo dei materiali di consumo e quello relativo allo smaltimento rifiuti, per cui solo il 5% riguarda la manodopera delle carrozzerie.
«Di certo, con questi numeri, non si possono additare le imprese come responsabili dell’alto costo delle polizze assicurative per i sinistri – riprende la presidente Folchetti – e, a fronte di tale situazione, i carrozzieri proclameranno lo stato di mobilitazione contro le minacce alla libertà d’impresa e alla libertà di scelta dei consumatori.»
«I consumatori devono poter scegliere liberamente l’officina di fiducia presso la quale far riparare il veicolo incidentato – conclude la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – senza essere costretti a rivolgersi alle carrozzerie convenzionate con l’assicurazione.»

Genna Luas 8

L’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Giulia Moi ieri ha visitato alcuni siti industriali inquinati e le discariche, soffermandosi in particolare, nel Sulcis Iglesiente, davanti alla discarica della Portovesme srl, a Genna Luas. L’europarlamentare ha affermato che a Genna Luas si è in presenza di uno scempio ambientale ed ha annunciato una richiesta di intervento della commissione europea perché verifichi la situazione ambientale del territorio con un dettagliato monitoraggio della salute dei cittadini residenti.
Oggi, com’era prevedibile, c’è stata la replica dei lavoratori della Portovesme srl, una delegazione dei quali e la Rsu hanno incontrato l’Amministrazione comunale di Iglesias.
«Durante l’incontro – si legge in una nota del sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo – è emersa la volontà di sostenere, con forza, le realtà industriali operanti nel territorio, ferma restando la necessaria vigilanza e trasparenza a garanzia della salute pubblica. L’Amministrazione comunale di Iglesias ha attivato a questo proposito iniziative di approfondimento e di confronto pubblico e rivendica l’impegno affinché si attuino tutte le procedure di risanamento ambientale dei territori minerari dismessi, elemento necessario per il rilancio del territorio.»
Emilio Gariazzo conclude condannando quello che definisce «un approccio a questi temi superficiale e strumentale che crea disinformazione ed allarmismo preconcetto» ed auspicando «interventi sempre più responsabili e propositivi che sappiano coniugare le strategie per il lavoro nel territorio con il risanamento delle aree coinvolte».

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La Giunta regionale ha approvato il piano di vaccinazione 2015 contro la blue tongue.
Nel 2014 la campagna di vaccinazione decisa dalla Regione ha dato risultati importanti, rispetto al passato. Solo 21 focolai e 13 pecore morte. Sulla scorta di questi risultati, su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, la Giunta ha deciso di replicare la strategia di profilassi con il piano di vaccinazione contro il sierotipo 1 della febbre catarrale degli ovini. Saranno vaccinati tutte le pecore (oltre 3 milioni) e tutti i bovini (poco meno di 270mila).
La misura di profilassi potrebbe essere estesa anche alle capre, ma la Regione attende il pronunciamento del ministero della Salute. Le vaccinazioni dovranno essere completate al massimo entro il mese di agosto. La ASL di Sassari è confermata capofila per indire una procedura aperta, a valenza regionale, per la fornitura dei quantitativi di vaccini necessari. In giacenza, le ASL hanno una scorta pari a 2 milioni e 296mila vaccini. Mancano all’appello ancora 1 milione e 770mila dosi.

Prende forma l’accordo tra Enel e Regione Sardegna, sulla gestione delle dighe. Dopo anni di scontri sulla proprietà delle dighe sarde, infatti, l’Enel ha lanciato una proposta di mediazione alla Regione: una società mista per la gestione di tutte le dighe e dei relativi impianti di produzione di energia con Enel al 51% e Regione Sardegna al 49%.

Ciascuna delle parti affiderà a un proprio advisor di fiducia la valutazione sull’entità economica del contenzioso che riguarda la proprietà e la gestione delle centrali idroelettriche dell’isola. La Giunta regionale, a cui l’assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, ha illustrato la proposta di transazione, ha oggi deciso di nominare la propria società di valutazione.

Alla proposta di transazione si è giunti in seguito a due contenziosi aperti dalla Regione. Il primo, relativo alle centrali Tirso primo salto e Tirso secondo salto, che la Regione aveva acquisito in concessione dal Consorzio di Bonifica dell’Oristanese, è pendente davanti al tribunale Regionale delle acque pubbliche. Il secondo contenzioso, davanti al Tribunale superiore delle acque pubbliche, riguarda le altre 11 dighe e nasce da tre delibere approvate dalla Giunta il 27 maggio 2014, con cui la Regione ha inserito tutte le dighe in questione, che alimentano le centrali Enel, nel sistema idrico multisettoriale della Regione Sardegna, rivendicandone il possesso.

Sulla congruità della proposta e, soprattutto, sul valore complessivo degli impianti, anche relativamente agli incassi dell’Enel negli anni passati, l’assessorato dei Lavori pubblici ha chiesto pareri all’Avvocatura dello Stato, relativamente al contenzioso per le due dighe sul Tirso, e all’Area Legale della Regione per tutte le altre. Una valutazione economica è stata chiesta anche all’Enas. Verificato che l’Ente Acque della Sardegna non è in grado di accertare il valore degli impianti e della loro produzione, la Giunta ha deciso di affidare l’incarico a una società specializzata. In base a questi studi, anche confrontando le valutazioni con quelle dell’advisor nominato dall’Enel, sarà possibile decidere se la proposta della costituzione di una società mista è conveniente per la Regione o se è necessario individuare altre soluzioni.

La diga sul lago di Gusana.

La diga sul lago di Gusana.