21 July, 2024
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«L’audizione di oggi in Commissione Trasporti della Camera rappresenta l’ultimo, estremo tentativo per far sì che il Piano di investimento di Rete ferroviaria italiana possa essere modificato aumentando le risorse da destinare alla Sardegna». Lo ha detto l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana al termine del faccia a faccia con i deputati nel corso del quale si è fatto il punto sul Contratto di programma 2012-2016 tra Governo ed Rfi.

«Il Contratto di programma delle ferrovie è stato adottato in assenza di una qualunque interlocuzione con le Regioni – ha continuato l’assessore Deiana – e ci siamo resi conto che, a fronte di una previsione di interventi pari a 1,457 miliardi di euro, la Sardegna è assegnataria di una cifra ridicola.»

L’assessore dei Trasporti ha pertanto richiesto ai parlamentari di intervenire in modo deciso, con diverse prescrizioni relative alle esigenze infrastrutturali dell’isola da inserire nel parere obbligatorio che la Commissione IX dovrà presentare al ministero dei Trasporti. «Ricordo – ha concluso Massimo Deiana – che la Sardegna è tra le poche regioni italiane che non dispone di una rete ferroviaria elettrificata e che presenta un tracciato della fine dell’Ottocento in grado di garantire un livello di performance di esercizio tra i più bassi del Paese».

Massimo Deiana 5 copia

E’ in programma venerdì pomeriggio, nell’aula consiliare del comune di Sant’Antioco, un incontro-dibattito sul fenomeno della violenza nel territorio del Sulcis Iglesiente, organizzato dalla gestione commissariale dell’ex provincia di Carbonia Iglesias. L’inizio è fissato alle ore 16.00. I lavori verranno moderati da Antonella Serrenti, responsabile dei servizi sociali del comune di Sant’Antioco.

Dopo i saluti del sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, dell’assessore delle Politiche sociali del comune di Sant’Antioco, Mariella Piredda e della dirigente del servizio della gestione commissariale dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, Speranza Schirru, aprirà i lavori Maria Mameli, psicoterapeuta del Centro per la cultura della nonviolenza, sul tema “Il Centro per la cultura della nonviolenza: dalla procedura di presa in carico della vittima alla stesura del progetto personalizzato”. A seguire, interverranno: il capitano Giuseppe Licari, comandante della Compagnia dei carabinieri di Carbonia, sul tema “La realtà del nostro territorio descritta attraverso l’operato dei carabinieri”; Katia Puddu, assistente sociale del comune di Sant’Antioco, sul tema “I servizi sociali accolgono”; Giannina Congias, assistente sociale del consultorio familiare della Asl 7 di Carbonia e Silvana Carta, psicoterapeuta del consultorio familiare della Asl 7 di Carbonia, sul tema “Il consultorio familiare: un servizio con la famiglia”. 

Verrà poi presentato il libro “Io, sola”, di Maria Mantega, Arcadia editore e la serata si concluderà con il dibattito.

Locandina convegno Sant'Antioco

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Quattro ragazzi di Carbonia sono partiti oggi, mercoledì 11 marzo, per Cracovia grazie al progetto il “Treno della Memoria”, iniziativa realizzata in partenariato dall’Arci Sardegna e dall’Associazione Terra del Fuoco.

Il Treno della Memoria, che dal 2012 vede coinvolta anche la Sardegna, è un viaggio nella Storia e nella Memoria, scoperta e raccontata attraverso i luoghi e le persone che hanno vissuto la tragica esperienza della Seconda Guerra Mondiale e delle deportazioni e persecuzioni naziste e fasciste. Il progetto vuole creare uno “spazio” in cui i giovani partecipanti abbiano l’opportunità di incontrarsi e approfondire le tematiche storiche e sociali del nostro recente passato, diventando testimoni di quegli eventi, in un momento in cui le testimonianze dirette di quanto accaduto cominciano a venir meno. La conoscenza e l’approfondimento di ciò che è successo costituiscono i presupposti per indirizzare l’attenzione dei ragazzi verso tematiche concrete e attuali e possono essere la molla che spinge  a diventare protagonisti della vita della propria Comunità.

La tappa più intensa e significativa del Treno della Memoria, che si svolge dall’11 al 16 marzo 2015, è il viaggio a Cracovia, con la visita guidata al ghetto ebraico e agli ex campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz-Birkenau.

«Il progetto – spiega Maria Marongiu, assessore delle Politiche giovanili del comune di Carbonia – vuole offrire un percorso di promozione della Memoria di una delle pagine più tragiche della storia contemporanea, ma anche e, soprattutto, di educazione alla cittadinanza attiva per formare cittadine e cittadini informati, consapevoli e protagonisti di un futuro privo di barbarie simili a quelle passate. L’adesione al progetto rappresenta un investimento nei confronti della Città. Sarà posta, infatti, particolare attenzione alla fase di “restituzione” prevista dal progetto, attraverso cui i partecipanti condivideranno con i loro coetanei conoscenze, esperienze ed emozioni, per tradurle in comune consapevolezza e capacità di impegno.»

Il comune di Carbonia ha pubblicato il bando per la gestione degli impianti sportivi Santa Barbara e Toto Cesaracciu. Il bando, con procedura aperta, è disponibile presso l’Albo pretorio comunale, l’Ufficio Pubblica Istruzione in via Mazzini 68, le sedi delle ex Circoscrizioni di Bacu Abis e Cortoghiana, il sito istituzionale del comune di Carbonia www.comune.carbonia.ci.it (nella sezione Bandi di Gara – Concessione di Beni) e il sito della Regione Autonoma della Sardegna.

Le domande di partecipazione devono essere presentate all’Ufficio Protocollo del Comune di Carbonia, in Piazza Roma 1, tramite raccomandata A/R, corriere autorizzato, posta celere o consegna a mano, entro e non oltre le ore 12 del 7 maggio 2015.

Ulteriori informazioni possono essere richieste presso l’Ufficio Pubblica Istruzione in via Mazzini 68. Telefono 0781 663858.

Campo Santa Barbara A

Prosegue la protesta dei lavoratori del Parco Geominerario, dipendenti della società Dalcas, che rivendicano il pagamento degli ultimi due stipendi. Nel corso di un incontro svoltosi oggi con il prefetto di Cagliari, Alessio Giuffrida, è stato fatto il punto della situazione e sono stati programmati altri appuntamenti per la prossima settimana, ma le novità non hanno convinto i lavoratori a mettere fine alla loro protesta.

Anche i lavoratori impiegati nel cantiere del Nuraghe Sirai, a Carbonia, mantengono lo stato di agitazione anche se ieri i due lavoratori che erano saliti sulla gru, hanno desistito dalla clamorosa forma di protesta, dopo aver ricevuto rassicurazioni sul pagamento degli stipendi arretrati entro cinque giorni. I lavoratori proseguono i presidi attivati davanti all’assessorato regionale al Lavoro e nell’aula consiliare del municipio di Gonnosfanadiga.

Nuraghe Sirai 3

E’ stato pubblicato in questi giorni all’albo pretorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena un avviso pubblico per la formazione di un elenco di guide ambientali escursionistiche e di guide turistiche operanti nel territorio sardo, iscritte al registro della Regione Sardegna da pubblicare sul sito del Parco. Tutti gli interessati dovranno compilare il modulo scaricabile dall’albo a questo link: http://albo.lamaddalenapark.it/pubblicazione/2015/0075 e consegnarlo a mano o inviarlo in busta chiusa entro le ore 17.30 del 24 marzo 2015, presso l’Ufficio protocollo di via Giulio Cesare, 7.

Coloro che invieranno la propria candidatura, dopo le verifiche, vedranno pubblicato sul sito del Parco il proprio nome, i contatti, le lingue parlate e il periodo di attività. Si potrà promuovere anche il proprio sito web, per poi essere contattati direttamente. Il sito del Parco sarà la vetrina di questi professionisti che porteranno in giro tutti coloro che intendono scoprire l’Arcipelago attraverso percorsi escursionistici o storico-culturali guidati.

Arcipelago de La Maddalena

Due militari della Guardia Costiera di Portoscuso sono stati premiati dalla Stazione marittima di Portovesme.

Nella notte di Capodanno i militari di guardia presso l’Ufficio Circondariale Marittimo di Portoscuso, hanno notato fumo ed un principio di incendio all’interno della recinzione della Stazione Marittima di Portovesme, proprio vicino al pacco bombole della struttura. Sicuramente un fuoco pirotecnico sparato da ignoti che, spinto dal vento che in quei giorni soffiava sostenuto, aveva innescato un piccolo incendio nel giardino della stazione marittima. Il personale di Guardia, avvisato il Comandante Matteo Prantner e valutate le condizioni di sicurezza, non esitatava, compresa la gravità della situazione, a raggiungere il sito scavalcando la recinzione con un estintore e spegnendo il principio l’incendio prima che questo potesse interessare le vicine bombole di gas della stazione marittima. Un gesto fulmineo e fortunato che ha scongiurato peggiori risvolti.

I responsabili della Stazione Marittima di Portovesme, dopo aver ringraziato l’Ufficio Circondariale Marittimo di Portoscuso e il suo operato, hanno voluto premiare la prontezza e il coraggio dei militari protagonisti di quella serata (SC 1°Cl Marco Orrù e Sc NP/MS Stefania Di Enembo) conferendo agli stessi una targa di ringraziamento che il Comandante ha voluto solennemente celebrare in una cerimonia ufficiale. Ogni militare in servizio a Portoscuso avrebbe agito così e il riconoscimento conferito oggi ai due militari è conferma dello spirito che distingue tutto il personale di Circomare Portoscuso.

Matteo Prantner.

Matteo Prantner.

«La Giunta non nomini politici come commissari delle Province ma tecnici e funzionari che garantiscano imparzialità della gestione e procedano alla loro liquidazione. Solo così si attesterà che la legge approvata ieri dal Consiglio regionale non nasconde in realtà la volontà di invadere in modo improprio posizioni di potere. Se Pigliaru si presterà alla spartizione significa che la legge non è stata approvata per evitare le  elezioni ma era solo un cavallo di Troia per appropriarsi manu militari anche delle Province». Lo ha detto oggi il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.

«Tra l’altro – ha aggiunto Cossa – che il reale intendimento del centrosinistra sia quello di mettere le mani sugli enti con finti commissariamenti è dimostrato dal fatto che non esiste scadenza per il varo della riforma e, soprattutto, che i più acerrimi nemici dei referendum siano contenti della proposta varata ieri. Ci auguriamo che la Giunta ci smentisca, ma se così non sarà la Giunta sappia che porteremo i sardi in piazza.»

Sede Provincia via Mazzini

Un migliaio di persone, guidate dai sindaci dei 28 Comuni che aderiscono alla gestione autonoma del servizio idrico in contrapposizione con Abbanoa, hanno marciato questa mattina su Cagliari per chiedere di poter proseguire nella gestione dell’acqua in ogni singola comunità. In rappresentanza degli 80mila sardi che abitano in queste comunità, i sindaci – con tanto di fascia tricolore e affiancati da 13 gonfaloni – hanno urlato la loro rabbia contro il Consiglio, la Regione ed Abbanoa, prima in viale Trento, poi in via Roma.

«Abbiamo presentato una proposta di legge popolare in Consiglio regionale ma da “sciocchi” non hanno capito nulla di quanto abbiamo chiesto – ha urlato al megafono il sindaco di Domusnovas, Angelo Deidda – abbiamo sollecitato di continuare a non chiedere nulla alla Regione perché sono 10 anni che non pesiamo sulle casse regionali come Abbanoa. Presidente ci aiuti a proseguire in questo modo presentando un disegno di legge che conceda la gestione della risorsa idrica a questi Comuni. Oggi – ha concluso Deidda – abbiamo dato una piccola dimostrazione di come sappiamo rompere le scatole ai cittadini, marciando sulle strade, ma se non ci date ascolto sarà peggio: dateci la nostra autonomia.»

Una delegazione è stata poi ricevuta in Consiglio regionale. Al termine dell’incontro, presieduto dal presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, cui hanno partecipato i capigruppo ed una numerosa delegazione di amministratori locali, è stato deciso che sindaci e commissione Lavori pubblici si incontreranno a breve scadenza, nella prima riunione utile, dopo l’esame della legge sull’edilizia, per riprendere il confronto riguardante la loro posizione nei confronti di Abbanoa.

Il portavoce dei sindaci Angelo Deidda, il battagliero sindaco di Domusnovas, ha chiarito nel suo intervento che da parte degli amministratori locali non c’è nessuna volontà di scontro. «Vogliamo solo ragionare con la politica – ha spiegato – , consapevoli di aver dimostrato la capacità di gestire il servizio idrico con efficienza, senza oneri per la Regione e soprattutto senza gravare ulteriormente sulle nostre comunità».

«Stiamo portando avanti da 10 anni – ha aggiunto Deidda – una battaglia per difendere le nostre ragioni, riconosciute anche da una sentenza del Consiglio di Stato, e intendiamo proseguire anche in sede giudiziaria se si dovesse rendere necessario.»

Il portavoce dei sindaci ha poi criticato la posizione della commissione Lavori pubblici che, a suo giudizio, «ha cambiato idea senza approfondire la valutazione sulla nostra proposta; riteniamo che la normativa nazione contenga margini di manovra per il riconoscimento della nostra autonomia e lamentiamo, invece, la eccessiva rigidità della legge approvata recentemente dal Consiglio regionale; chiediamo perciò di essere ascoltati sia perché chiediamo una autonomia che ci siamo conquistati sul campo sia perché rappresentiamo complessivamente 100.000 persone».

Il presidente della commissione Lavori pubblici, Antonio Solinas, ha affermato che «la commissione non è mai stata e non vuole essere la controparte di nessuno; abbiamo ascoltato i sindaci ed abbiamo manifestato le perplessità che, sulla loro proposta, sono arrivate dagli uffici della Regione, invitando gli amministratori a farci pervenire una proposta più articolata ed approfondita anche dal punto di vista tecnico e giuridico».

«La concomitanza con i lavori del Consiglio – ha aggiunto Solinas – non ha consentito di proseguire con rapidità in questo percorso condiviso che noi però confermiamo; dopo questa sessione consiliare riconvocheremo i sindaci e, alla fine di tutte le verifiche incrociate su cui ci siamo impegnati, formuleremo una proposta che porteremo all’attenzione del Consiglio.»

Il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, dopo aver apprezzato l’iniziativa dei sindaci che ha definito «una sollecitazione legittima» ha affermato che «va proseguito l’impegno comune di seguire un percorso condiviso; stiamo affrontando un problema particolarmente delicato per tutta la Sardegna ed è giusto dedicargli tutta l’attenzione e gli approfondimenti che merita».

L’assessore regionale dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, su richiesta dell’Anci Sardegna, istituirà un tavolo con Anci e una rappresentanza dei 28 Comuni attualmente non inseriti nell’Ambito e non aderenti al Gestore unico Abbanoa per studiare, all’interno del perimetro delle norme vigenti, un percorso di riconciliazione tra l’Ente d’Ambito, il gestore e gli stessi 28 comuni. Il tavolo verrà istituito la prossima settimana.

«Quanto stanziato dal Governo per la Sardegna in materia di trasporti è insufficiente». A sostenerlo non è un componente dell’opposizione ma Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«Oggi è stato sentito in commissione Trasporti della Camera dei deputati l’assessore ai trasporti della Regione Sardegna Massimo Deiana che ha illustrato, in maniera puntuale, lo stato del sistema della rete ferroviaria della Sardegna e con altrettanta puntualità ha illustrato un dettagliato programma di ammodernamento dimostrando come l’attuale Giunta regionale abbia le idee molto chiare sull’argomento – sostiene Emanuele Cani -. In questo contesto va rimarcato il fatto che RFI non ha consultato la Regione Sardegna prima della presentazione al Governo del piano.»

«Inoltre va sottolineato che quanto stanziato per la Sardegna è assolutamente insufficiente viste le condizioni della rete ferroviaria (servirebbe poco meno di un miliardo e cinquecento milioni per il totale ammodernamento). Aspetto positivo dell’audizione – ha concluso Emanuele Cani – è la riapertura di un tavolo con RFI per colmare questa evidente ingiustizia valutare nel contempo tutti gli altri strumenti (Piano Juncker) su cui ho già presentato una interrogazione al ministro competente.»

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