Il 4 marzo scorso il deputato di Unidos Mauro Pili ha presentato una risoluzione sul caso della Saremar. Se approvata, la risoluzione imporrà al Governo una serie di impegni tesi a salvaguardare i diritti dei lavoratori e quelli dei cittadini che utilizzano quotidianamente il servizio di trasporto.
Mauro Pili propone norme di attuazione tra Governo e Regione Sardegna, che prevedano:
• la salvaguardia del diritto alla continuità territoriale tra isole minori in quanto diritto universale e inalienabile;
• l’attuazione del pieno diritto delle Regioni a Statuto Speciale a disciplinare il servizio di cabotaggio marittimo secondo le articolazioni da definire con norme di attuazione in base alle normative vigenti;
• di dare attuazione delle disposizioni e della stessa giurisprudenza che prevedono l’esercizio del servizio pubblico del cabotaggio marittimo attraverso società in house considerato che la stessa Commissione ha affermato che «se le regioni effettuano il servizio “in house” ai sensi della vertenza Anav della Corte di giustizia (C-410/04) e tutti i relativi requisiti sono rispettati, il regolamento 3577/92 può considerarsi correttamente applicato»;
• di adottare d’intesa con la Regione Sardegna azioni e atti che prevedano il salvataggio e la ristrutturazione della Società Saremar anche alla luce delle comunicazioni che la Commissione Europea ha rivolto allo Stato Italiano con le quali ha preso atto del mancato avvio di un piano industriale teso al salvataggio e ristrutturazione della società Saremar, con la conseguente soluzione delle condizioni pregiudiziali alla gestione della società stessa, anche di natura giudiziaria;
• l’imposizione dell’onere del servizio pubblico per i collegamenti tra le rotte minori regionali, tra le quali quelle da e per l’isola di Carloforte, la Maddalena e tra Santa Teresa di Gallura e la Corsica;
• una tariffa unica passeggeri, senza alcuna discriminazione di residenza, da ottenere con parametri oggettivi chilometrico ferroviari;
• una tariffa unica massima ammissibile che non superi l’attuale tariffa prevista per i residenti;
• clausole di salvaguardia totale per i lavoratori della società Saremar e delle condizioni contrattuali e previdenziali pregresse;
• l’ammodernamento del naviglio a disposizione attraverso un serio e concreto piano industriale.
«A prescindere dalla questione di appartenenza o meno di una parte politica che per questo gravissimo problema sociale e comunitario è assolutamente messa da parte – ha commentato Gianni Repetto, presidente della Pro Loco di Carloforte – ritengo che la risoluzione dell’on. Pili sia condivisibile al 100% del contenuto. Si tratta di un lavoro fatto in modo puntiglioso e corretto, da sfruttare come base per la nostra forte richiesta di lasciare il trasporto marittimo locale, gestito fino ad oggi dalla Saremar, trasporto pubblico.»