28 November, 2024
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Da lunedì 9 a mercoledì 11  marzo 2015  sarà possibile, per chiunque, misurare gratuitamente la pressione oculare presso il Centro Glaucoma della Clinica Oculistica del San Giovanni di Dio, a Cagliari, dove il responsabile del Centro dottor Ignazio Zucca e la sua equipe saranno a disposizione dalle 15.00 alle 18.00, senza bisogno di appuntamento.

Si ripete  anche quest’anno un appuntamento oramai consolidato con  la Clinica Oculistica dell’Università di Cagliari diretta dal professor Maurizio Fossarello che ha consentito lo scorso anno visite a 700 pazienti, permettendo a una elevata percentuale di questi di avere una diagnosi precoce di sospetta ipertensione oculare, con la possibilità di approfondire e iniziare tempestivamente una terapia,  riuscendo così a prevenire eventuali irreparabili danni al nervo ottico. 

Quest’anno la settimana mondiale del glaucoma è organizzata insieme anche a Lions Club Cagliari Monte Urpinu e l’Unione Italiana Ciechi di Cagliari, che promuoveranno giornate sensibilizzazione e di informazione su questa grave patologia oculare, invalidante e che, se non curata, può portare alla cecità.

Il glaucoma è una malattia oculare causata dall’aumento della pressione interna dell’occhio e da danni al nervo ottico. Se la pressione dell’occhio è troppo elevata vi è compressione delle strutture oculari, soprattutto del nervo ottico, con atrofia delle sue fibre e grave pericolo per la vista. Chi ha un parente di primo grado affetto da glaucoma, corre un rischio maggiore di manifestarlo. 

Entro il 16 marzo le adesioni per partecipare ai percorsi seminariali previsti dal Progetto “Rural Trainer”, progetto dell’assessorato regionale dell’Agricoltura aperto a tutti coloro hanno un’idea imprenditoriale da realizzare nel settore agricolo in Sardegna, con particolare attenzione ai giovani agricoltori. Il progetto mette in campo servizi di informazione e orientamento destinati a coloro che avviano o consolidano un’impresa agricola, affiancandoli nella definizione e realizzazione del piano di impresa e preparandoli, così, a sfruttare al meglio le opportunità di finanziamento offerte dal Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.
Il calendario delle attività, completo di sedi e date dei seminari, verrà definito tenendo conto delle prenotazioni ricevute per ciascuna tipologia di percorso seminariale e per ciascuna area territoriale.
Gli interessati potranno compilare il modulo di prenotazione sul sito www.ruraltrainer.it .
Coloro che avranno inviato il modulo di prenotazione debitamente compilato, potranno, in un secondo momento, confermare l’iscrizione per le sedi e le date che saranno individuate, attraverso un’apposita procedura che sarà resa disponibile sul sito del progetto.
Eventuali chiarimenti possono essere richiesti alla Segreteria di progetto chiamando al numero telefonico dedicato 070 606 6646, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00, oppure inviando una e-mail all’indirizzo: info@ruraltrainer.it.

Il Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, scende in campo contro la burocrazia e avvia un censimento per conoscere lo stato di attuazione di tutti i progetti fermi a causa della lentezza amministrativa.

«Non possiamo permetterci di ostacolare neanche il più piccolo investimento. Abbiamo urgente necessità di liberare le poche risorse disponibili, dei privati pronti ad investire, soprattutto per riavviare il settore edile dove è possibile riscontrare le più profonda situazione di crisi», afferma Paolo Bullegas, presidente del movimento.

I dati economici del territorio, ed in particolare quelli riguardanti le Partite iva, mettono in luce un dato disastroso: oltre 1.250 imprese hanno cessato l’attività negli ultimi 2 anni; nel solo 2014 sono state contate oltre 1.100 imprese inattive, soggette a procedure concorsuali o in liquidazione. E le stime sulle prospettive economiche sul 2015 sono tutt’altro che rassicuranti per le imprese che tentano di resistere.

L’idea dell’indagine conoscitiva è maturata in seguito alla presa di posizione del Movimento sulla sollecita valutazione del progetto di fattibilità per la realizzazione di una stazione termale nella località di Coquaddus, nel comune di Sant’Antioco.

«Dopo il nostro intervento – spiegano Corrado Di Bartolo e Elio Cancedda, vice presidenti del Movimento – siamo stati contattati da altri investitori che, oltre ad esprimerci apprezzamento per il nostro contributo, hanno manifestato il proprio disappunto nei confronti della burocrazia che sta bloccando i loro progetti di sviluppo, importantissimi per la crescita economica del territorio. Questo ci ha indotto a predisporre una indagine conoscitiva per quantificare tutti i progetti in essere, misurarne le potenzialità economiche, ma soprattutto per avviare un confronto costruttivo con gli enti preposti. Chi ha presentato un qualsiasi progetto, e che ritiene che questo sia fermato dalla burocrazia, e invitato a farsi avanti telefonando al n. 3488035805, oppure inviando una mail all’indirizzo dell’associazione: info@movimentopartiteiva.it».

L’iniziativa vuole sollecitare un processo virtuoso di efficace azione amministrativa degli enti e ricercare eventuali responsabilità dei ritardi, così da favorire ogni singolo investimento, anche il più modesto – affermano i rappresentanti delle Partite iva. Insomma, «il Sulcis Iglesiente sprofonda nella crisi e non c’è tempo da perdere» denuncia Paolo Bullegas.

Intanto il Movimento nei giorni scorsi ha incontrato gli esponenti di Sulki ’n Progress, l’associazione fondata da cinque lavoratori Alcoa, che scommettono sulla realizzazione di un parco tematico nell’isola di Sant’Antioco. Un investimento che ha l’ambizione di realizzare un polo turistico capace di coniugare le risorse ambientali e paesaggistiche con lo studio della storia millenaria della Sardegna. Il progetto che prevede un villaggio turistico ispirato al Nuragico, segue la sua strada con la soddisfazione dei suoi ideatori, che stanno tallonando il complicato iter autorizzativo.

Elio Cancedda e Paolo Bullegas.

Elio Cancedda e Paolo Bullegas.

 

 

Carloforte si ferma, domani, a sostegno dei lavoratori Saremar. La manifestazione non è solo uno sciopero del personale della compagnia di navigazione, interessata alla procedura di privatizzazione avviata dalla Giunta regionale, ma coinvolge l’intera comunità, fortemente preoccupata sia per il futuro dei lavoratori, sia per la qualità del servizio di trasporto.

La manifestazione partirà alle 9.00 con partenza e arrivo sul lungomare. E’ prevista l’adesione di numerosi commercianti che terranno le serrande abbassate e parteciperanno al corteo.

Per l’intera giornata verranno garantiti solo i collegamenti essenziali con Portovesme e Calasetta: cinque corse per Portovesme (5.05, 6.00, 13.15, 16.25 e 21.10) e rientro (6.10, 6.50, 14.30, 17.20 e 22.30); tre corse per Calasetta (6.55, 12.40 e 17.10) e rientro (7.35, 13.20 e 17.50).

Assalto al traghetto 1 copiaAssalto al traghetto 2 copia

Palazzo della Regione 1 copia

Nuova manifestazione di protesta dei lavoratori ex Alcoa di Portovesme, questa mattina, per sollecitare un’accelerazione della trattativa di cessione dello stabilimento da Alcoa a Glencore, la multinazionale che ha manifestato ufficialmente il proprio interesse ed attende dal Governo e dalla Regione risposte certe sui temi delle bonifiche e delle tariffe energetiche. Un centinaio di operai sono partiti dallo stabilimento di Portovesme e, arrivati in viale Trento, davanti al Palazzo della Regione, hanno organizzato un presidio. L’auspicato incontro con il presidente della Regione, purtroppo, non c’è stato, per altri impegni del governatore. I lavoratori, comunque, hanno chiesto un incontro per i prossimi giorni, al suo capo di gabinetto, Filippo Spanu.

Spanu ha rassicurato ancora una volta i lavoratori, che erano stati informati sullo stato della vertenza in un incontro tenutosi la scorsa settimana, sul massimo impegno del Presidente Pigliaru nel condurre la trattativa, ed ha garantito loro un tempestivo aggiornamento delle informazioni a seguito dell’incontro fra il presidente e il sottosegretario Claudio De Vincenti che si terrà nei prossimi giorni.

Sulla manifestazione dei lavoratori ex Alcoa, interviene Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«Manifestiamo il nostro pieno sostegno ai lavoratori, diretti e degli appalti, dello stabilimento Alcoa di Portovesme che oggi hanno manifestato a Cagliari – dice Cani -. Pur rimanendo fiduciosi per la strada intrapresa per affrontare una vertenza delicata e complicata ribadiamo la necessità di accelerare gli interventi relativi alla risoluzione dell’intero problema. In questa fase, manifestando attenzione e fiducia per la strada aperta anche dal Governo nell’affrontare la situazione – conclude il deputato del PD – ribadiamo il pieno sostegno ai lavoratori.»

Anche il segretario provinciale del PD, Daniele Reginali, ha diffuso una nota sulla manifestazione odierna.

«Ai lavoratori dell’Alcoa e degli appalti che oggi stanno manifestando a Cagliari va tutto il sostegno e il supporto del Partito Democratico che, da tempo, ha manifestato tutta la sua attenzione e il suo impegno, anche attraverso i suoi rappresentanti presenti nelle istituzioni, verso una serie di vertenze molto importanti e delicate per  il nostro territorio – scrive Reginali -. Proprio per questo motivo il Partito Democratico della Provincia di Carbonia Iglesias ha deciso di promuovere per le prossime settimane una giornata di studio, confronto e approfondimento sul tema industriale. Ossia una giornata con addetti ai lavori, esperti ed esponenti del PD presenti anche nelle istituzioni per fare il punto proprio sulla questione industriale. E quindi – conclude il segretario del PD – parlare sia di quanto è stato fatto ma di quello che ancora si può e si deve fare.»

L’assessore regionale del lavoro, Virginia Mura, ieri ha incontrato i rappresentanti dell’ANCI, del Consiglio delle Autonomie Locali, dei sindacati confederali e dell’UGL, per definire l’avvio dei progetti che consentiranno di aprire cantieri comunali destinati ai lavoratori in utilizzo già percettori di ammortizzatori sociali. L’assessore del Lavoro ha illustrato il provvedimento, inserito nella legge finanziaria regionale approvata la settimana scorsa e non ancora pubblicata, che autorizza la spesa di 3 milioni di euro da destinare agli Enti locali per l’attivazione dei cosiddetti “Cantieri verdi”.
I lavoratori in utilizzo interessati sono 418 in tutta la Sardegna (113 in provincia di Nuoro, 113 in quella di Carbonia-Iglesias, 79 nel Medio Campidano, 53 in provincia di Oristano, 48 in quella di Cagliari, 5 in Ogliastra, 4 in provincia di Sassari e 3 in quella di Olbia-Tempio). L’assessore Mura ha ricordato che i titolari dei progetti sui “Canteri verdi” saranno i Comuni, ma potranno essere predisposti e attuati anche in raccordo con le Aziende sanitarie locali e le amministrazioni provinciali.
«L’obiettivo – ha sottolineato l’assessore Mura – è far partire i cantieri nel più breve tempo possibile. Confidiamo nel ruolo di ANCI, CAL e sindacati perché sia consentito ai lavoratori interessati di poter continuare a dare il loro apporto qualificato presso gli Enti locali nei quali sono stati utilizzati.»

 

Raffaele Paci 7

L’assessore regionale della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, ha commentato i dati dell’ultima rilevazione Istat relativa al quarto trimestre 2014, che in Sardegna registra incremento del numero di occupati, aumento delle forze lavoro e arresto della disoccupazione.

«La strada è ancora molto lunga – ha detto l’assessore Paci – ma riteniamo che la Sardegna abbia finalmente imboccato la giusta direzione di stimolo all’economia, che sarà ulteriormente rafforzata grazie alla finanziaria appena approvata attraverso la programmazione unitaria, la spesa rapida e ben mirata dei fondi europei e il piano infrastrutture.»

«Gli occupati in Sardegna aumentano di 12mila unità, ed è il primo segnale che le nostre politiche attive sull’economia stanno cominciando a dare qualche frutto: l’apertura di cantieri e gli incentivi alle imprese iniziano a far rialzare l’occupazione – ha sottolineato il vicepresidente della Regione -. Allo stesso tempo notiamo con piacere che aumentano le forze lavoro, e questo significa una maggiore fiducia anche da parte di quelle persone che stanno cercando occupazione e che invece prima, totalmente sfiduciate, erano completamente uscite dal mercato di lavoro. Una ulteriore conferma dell’inversione di tendenza rispetto a tanti anni di profonda crisi si ha anche nell’arresto dell’incremento del tasso di disoccupazione che finalmente ferma la sua ascesa. Ovviamente contiamo di continuare su questa strada, proseguendo nei prossimi mesi con le nostre politiche attive di forte stampo keynesiano – ha concluso l’assessore Paci – . Per arrivare finalmente ad avere anche una riduzione del tasso di disoccupazione.»

Virginia Mura 7
La Giunta regionale, attraverso l’assessorato del Lavoro, ha rimodulato le risorse Poic (Progetti operativi per l’imprenditorialità comunale) del fondo Por-Fse 2007/2013, destinando undici milioni di euro per favorire la nascita di nuove imprese in ambito comunale. Le risorse dovranno essere spese entro il 31 dicembre 2015. L’assessore Virginia Mura ieri mattina ha incontrato a Cagliari i rappresentanti dei Comuni sardi con oltre 20mila abitanti, per individuare un percorso condiviso che consenta di snellire le procedure burocratiche.
«Dobbiamo accelerare tutte le procedure previste – ha riconosciuto l’assessore Mura – in modo da spendere quante più risorse possibili su progetti di qualità, capaci di generare importanti ricadute occupazionali nei territori. L’intervento si è reso necessario per dare una risposta alle esigenze manifestate dalle amministrazioni locali, tenendo conto peraltro dei risultati ottenuti nelle fasi precedenti e della notevole differenza tra le due forme di finanziamento, Pisl e Poic. Sono infatti risultate 145 le domande presentate, a valere sui Pisl, per complessivi 3,1 milioni di euro, mentre ben 1.307 sono le domande relative ai progetti Poic. Oltre all’incremento di 11 milioni per i Poic, abbiamo stanziato altri 6 milioni a favore del microcredito, che sta fornendo risultati incoraggianti.»
I rappresentanti dei Comuni hanno fornito una serie di utili suggerimenti per snellire le procedure, pur nel rispetto dei percorsi previsti dall’Unione Europea. E raccogliendo la loro specifica proposta, l’assessore Mura ha garantito l’avvio di un percorso di animazione territoriale, in modo da informare in maniera adeguata e tempestiva le imprese interessate a questo tipo di progettazione. Entro l’11 marzo si concluderà la prima fase: per quella data l’assessorato del Lavoro renderà noti i termini per la presentazione delle nuove domande. L’istruttoria sarà sempre garantita dalla Sfirs, la finanziaria regionale.

«Le carni suine sane termizzate, e quindi il tipico porcetto sardo, non possono rimanere alla porta dell’Expo 2015, poiché si tratta di un alimento sicuro e di eccellenza del Made in Italy.» Lo ha ribadito ieri l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, nel commentare il possibile blocco alla movimentazione che intenderebbe applicare il ministero della Salute sulle carni suine sarde, anche termizzate, a causa del persistere della Peste suina africana (Psa), in alcune aree della nostra regione.

«Si tratta di prodotti nati e allevati in Sardegna – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura – in condizioni di biosicurezza massime, riconosciute non solo a livello nazionale, ma anche europeo, che vede coinvolte ben 8mila aziende isolane. Condivido perciò la battaglia rilanciata anche oggi sulla stampa dal collega della Sanità, Luigi Arru, poiché le carni termizzate a ben 80 gradi non sono portatrici di alcun pericolo sanitario.»

Elisabetta Giuseppina Falchi 1 copia

Palazzo della Regione 2 copia

Si è tenuto ieri il primo incontro ufficiale con il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, gli assessori degli Enti Locali e degli Affari Generali Cristiano Erriu e Gianmario Demuro e i presidenti dell’Anci Piersandro Scano che ha portato i saluti dell’assente Giuseppe Casti del Cal, dell’Asel Rodolfo Cancedda e dell’Aiccre Tore Sanna.

Al centro del confronto, la programmazione territoriale. Il presidente Pigliaru, sottolineando l’importanza dell’incontro, ha detto che «in questi incontri dobbiamo metterci tutti la testa perché non esistono formule magiche ma scelte coraggiose attraverso la programmazione integrata per lo sviluppo dei territori. Noi sappiamo che nella Finanziaria abbiamo messo una chiara idea di crescita diffusa di questa regione. Non ci devono essere pezzettini di sviluppo, devono dissolversi gli approcci localistici. In questo la Giunta è molto determinata, e se questo tavolo andrà avanti con questo comune sentire allora siamo apertissimi al confronto. Ma bisogna assolutamente uscire da logiche campaniliste e ideologiche – ha concluso il presidente Pigliaru -. Stiamo parlando di territorio, di una partita enorme che richiede infrastrutture e capitale umano, ma anche un progetto per andare nella direzione giusta, con scelte coraggiose proprio rispetto al territorio».

«Abbiamo proposto al governo regionale un deciso e coraggioso salto in avanti nelle relazioni tra Regione ed enti locali sul terreno della programmazione – ha spiegato il presidente dell’Anci Piersandro Scano -. Noi, da parte nostra, vogliamo concorrere a orientare i processi di programmazione. Naturalmente ciascuno ha le sue responsabilità e prerogative, la giunta governa, il consiglio legifera e i Comuni amministrano e rappresentano le proprie comunità. Come modello indichiamo quello dei rapporti tra Stato e Regioni nella conferenza Stato-Regioni.»

Il presidente dell’Anci ha poi nuovamente affrontato il tema dello spopolamento come uno dei problemi più urgenti della Sardegna., battaglia sposata in pieno dalla Giunta regionale che ne fa uno dei temi centrali del Prs, il Piano regionale di Sviluppo.

«La Conferenza permanente Regione-Enti locali – ha detto Cristiano Erriu – ha dato il via libera alla delibera di indirizzo sulla Programmazione territoriale che servirà a governare le politiche di investimento per i Comuni. Il nuovo assetto istituzionale previsto dalla Riforma degli Enti locali sarà affiancato e potenziato dagli strumenti della programmazione del territorio, e dalle consistenti risorse messe a disposizione dai fondi strutturali e dal FSC (Fondo Sviluppo e Coesione) e Fondo Infrastrutture. Durante la riunione la Conferenza ha inoltre concordato sulla necessità di riformare i rapporti tra Regione e Autonomie locali per potenziarne il ruolo e coordinare in modo più efficace la finanza pubblica locale, il Patto di stabilità, la perequazione tra territori nel nuovo assetto istituzionale riformato.»