21 July, 2024
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Il Carbonia ferma la Monteponi sul pari (2 a 2), l’Atletico Narcao non va al di là del pari (1 a 1) nel confronto casalingo con l’Arbus ma compie ugualmente un altro passetto avanti verso la salvezza. La settima giornata di ritorno del girone A del campionato di Promozione regionale ha offerto tante emozioni alle squadre sulcitane e alla fine l’unica delusa è la Monteponi che vede allontanarsi nuovamente la Kosmoto Monastir e la Ferrini, impostesi senza problemi rispettivamente sul campo del Girasole ( 4 a 0) e in casa contro la temibile Frassinetti Elmas (2 a 0) ed ora lontane 7 e 6 punti.

Il derby del Monteponi ha proposto un confronto profondamente diverso rispetto a quello dell’andata, vinto a mani basse dalla squadra rossoblù, allora guidata da Vittorio Corsini, per 5 a 1. L’inizio, con l’immediato goal del vantaggio iglesiente di Sanna già al 1′, ha portato qualcuno a pensare ad una replica della sfida del 2 novembre, ma la squadra di Maurizio Ollargiu ci ha messo poco a convincere tutti che sarebbe stata tutta un’altra musica. I biancoblù hanno reagito con grande determinazione e poco prima della mezz’ora (29′) hanno riportato il risultato in parità, con un calcio di rigore trasformato da Marco Foddi. E dieci minuti più tardi, ancora Marco Foddi con un secondo calcio di rigore, li ha portati addirittura in vantaggio.

La reazione della squadra di Maurizio Erbì non s’è fatta attendere. Il secondo tempo è stato quasi interamente di marca rossoblù ma la Monteponi non è riuscita ad andare oltre il pari, raggiunto subito da Marci (3′). Il finale ha visto il Carbonia difendersi con orgoglio e grande attenzione difensiva ed il risultato non è più cambiato. I biancoblù salgono a quota 21 punti, al quint’ultimo posto e sono attesi ora da una sfida salvezza casalinga quasi decisiva, contro il Serramanna, ieri travolto sotto 7 goal dall’Orrolese e terz’ultimo con 16 punti. Una vittoria porterebbe il Carbonia a + 8 e resterebbe in piedi la sfida con l’Atletico Narcao ed eventualmente Guspini e Pula, oggi distanti 4 punti, per evitare la quart’ultima posizione che porta al play out salvezza con la terz’ultima (le ultime due retrocedono direttamente in Prima categoria).

L’Atletico Narcao, contro l’Arbus, non è riuscito a centrare un’altra vittoria casalinga, ma ha confermato di essere ritornata in piena salute. Una partita sostanzialmente equilibrata, è stata decisa nel finale, quando gli ospiti sono riusciti a portarsi in vantaggio al 35′ con Tronci e sono stati raggiunti nel breve volgere di 3 minuti da un goal di Ibba. Con il punto conquistato l’Atletico Narcao si conferma al quart’ultimo posto, a due punti dal Carbonia e a 6 dalla coppia Guspini-Pula.

Sugli altri campi, il Guspini ha battuto il Pula (2 a 1) raggiungendolo in classifica a quota 25 punti, il Siliqua ha battuto il San Vito, 3 a 1, e il Sant’Elena ha avuto la meglio di misura sul fanalino di coda della classifica Progetto Sant’Elia per 1 a 0.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, posizioni invariate al vertice tra Villacidrese e Senorbì, impostesi rispettivamente sulla Fermassenti (2 a 1) e sull’Escalaplano (3 a 1) e divise ancora da un solo punto, mentre il Carloforte ha perso terreno non riuscendo ad andare al di là di un comunque prezioso 0 a 0 sul difficile campo della Libertas Barumini. Ora la squadra di Walter Poncellini, sempre al terzo posto, è a -7 dalla Villacidrese e a -6 dal Senorbì.

Bella vittoria esterna per l’Iglesias a Seui, 1 a 0, mentre sono terminate in parità le partite tra Gonnesa e Real Villanovatulo, 2 a 2, e tra Tratalias e Sant’Antioco, 1 a 1. Vittorie di misura per l’Halley Assemini contro il Gonnosfanadiga, 2 a 1, e per il Sadali contro l’Andromeda, 1 a 0.

Marco Foddi, doppietta "di rigore" alla Monteponi.

Marco Foddi, doppietta “di rigore” alla Monteponi.

Anche il Verona passa al Sant’Elia, il Cagliari getta così al vento un’altra favorevole occasione per rinforzare una classifica sempre più precaria e dalla Curva Nord scatta la contestazione dei tifosi nei confronti dei giocatori, del tecnico Zola e del presidente Giulini. E’ questa la fotografia di una domenica da dimenticare.

Va detto subito che il Cagliari di Zola in questo periodo non è decisamente fortunato. Ancora priva di Sau, il suo attaccante più bravo e prolifico, la squadra rossoblù ha iniziato la partita con il piglio giusto ma alla prima ripartenza degli scaligeri, una “dormita” difensiva ha regalato il goal all’intramontabile Luca Toni, dopo soli 9 minuti. E come se non bastasse il goal da rimontare, al 13′ Zola ha perso il suo uomo migliore a centrocampo, il diciottenne Donsah, vivacissimo nei primi minuti, vittima di un infortunio e sostituito da Joao Pedro.

La squadra ha mostrato grande generosità ma poche idee e, soprattutto, scarsa efficacia nella tre quarti avversaria e ancora meno precisione nelle conclusioni. E così, chiuso il primo tempo sotto di un goal, alla ripresa del gioco Zola ha inserito Farias al posto di Gonzalez e la manovra offensiva ha guadagnato in vivacità ma all’11’ un’altra distrazione difensiva ha regalato al Verona il secondo goal che, di fatto, ha chiuso la partita. Mandorlini al 10′ ha inserito Juan Gómez al posto di Jankovic e al nuovo entrato sono bastati pochi secondi per andare a segno su assist di Hallfredsson, tra l’incredulità di Zola e dei tifosi.

A quel punto, il Cagliari ha attaccato con continuità ma ha creato poche vere occasioni, fino al 90′, quando Daniele Conti ha sfruttato un calcio di punizione dal limite dell’area, beffando Benussi e riaccendendo una debole speranza nei cinque minuti di recupero, decisamente pochi per tutto il tempo perso dal portiere e dai difensori veneti, con una condotta di gara ostruzionistica. E alla fine, sul Sant’Elia è calato il gelo dei fischi e dei cori contro i giocatori rossoblù, oggi sconfitti dalla paura ancor prima che dagli avversari.

I numeri la dicono lunga sull’andamento dell’incontro. Il Cagliari ha fatto segnare il 70% di possesso palla, ha concluso a rete 22 volte contro le 5 del Verona, ha battuto 10 calci d’angolo contro 1 solo del Verona. Il risultato finale, purtroppo, è amarissimo per i rossoblù che, solo grazie al ko interno dell’Atalanta, piegata in rimonta dalla Sampdoria per 2 a 1, restano a 3 punti dalla salvezza. Il traguardo, tutto sommato, è ancora abbastanza vicino, ma per sperare concretamente nel traguardo finale, serve una squadra più convinta nelle proprie possibilità e, soprattutto, più lucida, sia in fase difensiva sia negli ultimi 20 metri.

I cori dei tifosi («andate a lavorare») non sono piaciuti a Gianfranco Zola, la cui panchina sembra vacillare. Il tecnico a fine partita ha escluso la possibilità di interrompere l’esperienza con le dimissioni e la società gli ha rinnovato la fiducia ma è chiaro che a decidere il destino della squadra e del tecnico, nelle prossime settimane, saranno i risultati, già dalla partita di sabato prossimo a Genova, contro la Sampdoria di Siniša Mihajlović.

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_FMF0246 il primo gol della monteponi con foti

In Promozione è il giorno del derby Monteponi – Carbonia. Le due squadre arrivano a questo appuntamento con stati d’animo differenti: la squadra di Maurizio Erbi’ è reduce dal successo di Pula, quella di Maurizio Ollargiu dal ko interno con l’Orrolese. La Monteponi deve assolutamente vincere per non perdere contatto con Kosmoto Monastir e Ferrini, il Carbonia non può perdere per non farsi risucchiare nella zona più calda della classifica. Un motivo in più scaturisce dal risultato del derby d’andata, stravinto dalla Monteponi a Carbonia con un perentorio 5 a 1. Il derby sarà diretto da Davide Nurchi di Alghero, assistito da Francesco Meloni e Monica Ortu di Cagliari.
L’Atletico Narcao, in grande ripresa, ospita l’Arbus (dirige Luigi Cannas di Cagliari, assistenti di linea Davide Longo Vaschetti e Filippo Olla di Cagliari). Una nuova vittoria potrebbe rappresentare una svolta per affrontare con grande carica il finale di stagione.
Le altre partite in programma oggi sono Ferrini Cagliari – Frassinetti Elmas, Girasole – Kosmoto Monastir, Guspini – Pula, Orrolese – Serramanna, Sant’Elena – Progetto Sant’Elia e Siliqua – San Vito.
Nel girone B del campionato di Prima categoria, la capolista Villacidrese ospita la Fermassenti con la necessità di vincere per respingere l’assalto e il tentativo di sorpasso del Senorbì, ritornato ad un solo punto e atteso da una partita interna dall’esito scontato con il già rassegnato Escalaplano. IL Carloforte rischia a Barumini mentre Tratalias e Sant’Antioco si affrontano nel derby. Il Gonnesa ospita il Real Villanovatulo, quarto in classifica; l’Iglesias rende visita al Seui Arcueri. Completano il programma della giornata le partite Halley Assemini – Gonnosfanadiga e Sadali – Andromeda.

La VBA Olimpia a Torino, contro il Sant’Anna Tomcar, vendica lo 0-3 dell’andata e con un perentorio 3 a 0 (25 a 21, 25 a 23, 26 a 24) riprende la sua marcia verso l’alta classifica, alle spalle delle dominatrici del campionato Emma Villas Chiusi e Bruno Rent Mondovì. La squadra di Adrian Pablo Pasquali ha dominato l’avversario fin dalle battute iniziali, confermando di essere un’altra squadra rispetto a quella vista nelle prime giornate ed ora può ambire legittimamente a coltivare ambizioni da terzo posto, nonostante oggi sia ancora lontano. Il calendario, infatti, le dà una grossa mano proprio oggi, con il Caloni Agnelli Bergamo (1 punto avanti in classifica) impegnato in casa con l’Emma Villas Chiusi e Segrate (2 punti avanti) e Volley Parella Torino (3 punti avanti) attese allo scontro diretto alle 17.00 sul campo dei lombardi. La giornata sarà completata dallo scontro tra Lupi Santa Croce (a pari punti con la VBA Olimpia) e Pallavolo Saronno.

Ieri sera nuovo pesante ko interno per il Cagliari Volley con la Benassi Alba Cuneo (17-25, 18-25, 16-25), sempre più lontano dalla quota salvezza, ed ennesimo 0 a 3 interno per il Volley Iglesias con la vicecapolista Bruno Rent Mondovì (19-25, 13.25, 16-25), malinconicamente ultimo a 0 punti e 0 set vinti dopo 14 giornate, virtualmente retrocesso.

Adrian Pablo Pasquali 1

I lavoratori ex Alcoa rilanciano la mobilitazione per rivendicare un’accelerazione dei tempi per il passaggio di proprietà dello stabilimento di Portovesme dall’Alcoa alla Glencore, la multinazionale che ha manifestato apertamente il suo interesse ed attende risposte dal Governo sulle bonifiche e sulle tariffe energetiche. Ieri si sono riuniti in assemblea nella sala conferenze della Grande miniera di Serbariu (le assemblee fino a ieri si erano svolte sempre nella sala riunioni dello stabilimento di Portovesme) ed hanno deciso una manifestazione per martedì mattina, con partenza da Portovesme e destinazione Cagliari, via Trento, davanti al Palazzo della Regione, dove chiederanno un incontro al governatore Francesco Pigliaru.

Bonifiche e tariffe energetiche. Il primo problema, secondo fonti ufficiose, sarebbe in via di soluzione. Anche per quel che riguarda le tariffe energetiche agevolate richieste da Glencore come condizione necessaria e indispensabile per la conclusione dell’accordo, la strada dovrebbe essere in discesa, in quanto il Governo sarebbe pronto ad adottare un provvedimento analogo a quello adottato dal Governo spagnolo in una situazione identica, sul quale l’Unione europea ha dato il suo via libera. Il problema restano i tempi: perché il Governo non si pronuncia ancora in via definitiva? I lavoratori martedì lo chiederanno al presidente della Regione e, se fosse necessario, sarebbero pronti a spostare nuovamente l’obiettivo verso Roma.

Palazzo della Regione 2 copia

Ospedale Santa BarbaraCTO Iglesias copia

Alcune migliaia di persone sono scese in piazza questa mattina a Iglesias, per difendere gli ospedali cittadini e, nello specifico, per contrastare l’accorpamento dei reparti di ostetricia e chirurgia al Sirai di Carbonia, inserito nel piano di riorganizzazione deciso dall’Azienda sanitaria locale n° 7. La mobilitazione popolare è stata massiccia fin dalla partenza, poco prima delle 10.00, davanti al Centro Traumatologico. Il corteo, con tanti giovani, grazie anche a condizioni meteo finalmente favorevoli, si è sviluppato ordinatamente per le strade del centro con bandiere e striscioni.

Alla manifestazione, con i rappresentanti di numerose associazioni ed esponenti locali di diverse forze politiche, hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, il parlamentare di Unidos Mauro Pili, il consigliere regionale dell’UDC Gianluigi Rubiu, il leader locale dei Riformatori sardi Roberto Frongia.

Il segnale inviato alla nuova dirigenza della Asl 7 è stato indubbiamente forte, ora sarà interessante verificare come lo accoglierà il commissario straordinario Antonio Onnis, con i suoi più stretti collaboratori, il direttore amministrativo Maria Fannì Pittau e il direttore sanitario Silvio Maggetti.

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«Il programma di concessione dei contributi per l’organizzazione di manifestazioni di grande interesse turistico, tra le quali figurano anche quelle a carattere sportivo, prevede l’avvio di specifiche procedure di legge». Lo ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi, con chiaro riferimento alle polemiche sviluppatesi nei giorni scorsi intorno al finanziamento del Rally Italia Sardegna.

Dopo la prima fase esplorativa, utile a individuare gli eventi per la creazione del cartellone di offerta territoriale per Expo 2015, l’assessore ha precisato: «Le competizioni internazionali che rilasciano, o concorrono a rilasciare, titoli mondiali da parte delle rispettive Federazioni, saranno selezionate anzitutto, sulla base di un apposito bando, da emanare subito dopo la pubblicazione della legge finanziaria».

«Pertanto – ha concluso l’assessore regionale del Turismo – la Regione non fa nessuna preferenza; piuttosto, stabilirà criteri oggettivi e corretti per identificare i partner degli eventi più importanti, esattamente come capita nelle amministrazioni più virtuose.»

«È inaccettabile che il ministero della Salute e la Commissione europea stiano valutando di autorizzare l’arrivo all’Expo 2015 di prodotti animali provenienti da tutto il mondo, che non rispettano le normative vigenti nell’Ue e continuino a impedire il movimento delle nostre carni suine sane e termizzate, che è risaputo non creerebbero alcun problema di carattere sanitario.»
E’ durissimo il commento dell’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, alle notizie rilanciate ieri dall’agenzia di stampa Chartabianca, secondo cui il ministero avrebbe deciso di bloccare le carni suine a causa del persistere della Peste suina africana (Psa).
«Esistono delle norme comunitarie – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – che disciplinano per la Regione Sardegna le deroghe per l’esportazione di carni opportunamente trattate e il ministero deve autorizzare questi movimenti, senza imporre ostacoli incomprensibili. Noi osserviamo le leggi e lo stesso devono fare a Roma e Bruxelles nei confronti delle 8 mila aziende sarde che rispettano i requisiti di biosicurezza e che a livello europeo rappresentano importanti modelli di efficienza, oltre che di eccellenza e qualità del prodotto Made in Italy.»
«Sarebbe veramente il colmo che sui banchi dell’esposizione milanese – ha concluso l’esponente della Giunta Pigliaru – trovassimo insetti e carni di tutto il pianeta, come quella del coccodrillo che vorrebbero far arrivare dallo Zimbabwe, con il suino isolano lasciato invece alla porta da chi oggi ha gli stessi doveri e le stesse responsabilità della Sardegna nell’eradicazione della Psa.»
Elisabetta Giuseppina Falchi 3 copia