27 November, 2024
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Il gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà Sardegna, primo firmatario il coordinatore regionale Luca Pizzuto, ha presentato oggi in Consiglio regionale una interrogazione all’assessore alla Difesa dell’Ambiente, per capire a che punto sia il monitoraggio sui rifiuti transfrontalieri indirizzati alla Portovesme srl e sull’eventuale presenza di sostanze radioattive. In particolare, oltre all’attivazione delle corrette procedure di controllo pubblico, i consiglieri di Sinistra Ecologia Libertà chiedono notizie circa l’acquisto del portale radiometrico pubblico previsto per Portovesme e sulla mancata reperibilità del portale al porto di Cagliari.

L’assessorato regionale dei Lavori pubblici ha pubblicato due bandi relativi all’istituzione di 2 nuovi elenchi aperti di operatori qualificati per l’affidamento di servizi di ingegneria e architettura e di opere e lavori pubblici.
Il primo bando riguarda la costituzione di un elenco aperto di operatori economici qualificati, da invitare a presentare offerta per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura, anche integrata, nei casi previsti dall’articolo 43 della Direttiva Generale sui “Sistemi in economia e procedure alternative all’evidenza pubblica per l’affidamento di lavori pubblici e servizi di ingegneria e architettura”, al fine di razionalizzare e semplificare la fase di selezione degli operatori economici da invitare a presentare offerta nel caso di:
a) affidamento diretto, per importi inferiori alla soglia di quarantamila euro di cui all’articolo 125, comma 11, ultimo periodo, del Codice; b) procedura negoziata semplificata, per importi inferiori a 100.000,00 euro, ai sensi dell’articolo 267 del Regolamento; c) affidamento in economia degli studi di fattibilità, per importi inferiori alla soglia comunitaria di cui all’articolo 28 del Codice, ai sensi dell’art. 125, comma 9 del Codice medesimo; d) procedure negoziate senza bando, previste dall’articolo 57, comma 2, lett. a), b) e c) del Codice.
Gli operatori economici interessati, aventi i requisiti previsti dal bando, possono presentare istanza telematica di iscrizione nell’elenco a partire dal 23/3/2015, tramite l’utilizzo del sistema informatico di gestione.
Il secondo bando è relativo alla costituzione dell’elenco aperto per l’affidamento di opere e lavori pubblici di cui all’Allegato I della Direttiva generale, recante “Elenco delle tipologie di lavori rientranti nelle categorie generali di cui all’articolo 125, comma 6 del Codice”, al fine di razionalizzare e semplificare la fase di selezione degli operatori economici da invitare a presentare offerta, nell’ambito delle seguenti procedure:
a) Cottimo fiduciario per lavori in economia di importo non superiore alla soglia di duecentomila euro di cui all’articolo 125, comma 8 del Codice. b) Affidamento diretto per lavori in economia di importo inferiore alla soglia di quarantamila euro di cui all’articolo 125, comma 8, ultimo periodo, del Codice. c) Affidamento diretto per lavori di somma urgenza di importo compreso entro il limite della soglia di duecentomila euro di cui all’articolo 176 del Regolamento, o comunque di quanto indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica incolumità. d) Cottimo fiduciario nel settore dei beni culturali, per lavori in economia concernenti i beni mobili e immobili e gli interventi sugli elementi architettonici e sulle superfici decorate di beni del patrimonio culturale, sottoposti alle disposizioni di tutela di cui al D. Lgs. 22.01.2004, n. 42 e ss.mm.ii., della soglia di importo fino a trecentomila euro, di cui all’articolo 204, comma 4, lettera b), del Codice. Nel settore dei beni culturali trova, altresì, applicazione la fattispecie di cottimo fiduciario di cui alla lettera a).
Gli operatori economici interessati, aventi i requisiti previsti dal bando, possono presentare istanza telematica di iscrizione nell’elenco a partire dal 23/3/2015, tramite l’utilizzo del sistema informatico di gestione.
Per entrambi i bandi le procedure di iscrizione si concluderanno entro il termine di 30 giorni decorrenti dalla ricezione della istanza telematica. Esclusivamente nella fase di primo avvio dell’elenco, tale termine potrà arrivare fino a 60 giorni.

L’Amministrazione del Comune di Carbonia, in qualità di Ente Capofila del PLUS del distretto sociosanitario di Carbonia, comunica alcuni nuovi chiarimenti forniti dall’INPS sul bando Home Care Premium (Hcp) 2014:

Si comunica che il termine di presentazione delle domande per accedere alle prestazioni di assistenza domiciliare, di cui all’Avviso pubblicato in data 29 gennaio 2015, è differito al 31 marzo 2015.

«In considerazione delle difficoltà rappresentate dagli utenti per la presentazione della dichiarazione sostitutiva unica (DSU) mirata alla determinazione del valore ISEE, si comunica, altresì, che, a decorrere da lunedì 23 febbraio 2015, sarà possibile presentare le domande anche senza aver precedentemente presentato la dichiarazione sostitutiva unica (DSU).

La dichiarazione sostitutiva unica (DSU) andrà presentata il prima possibile e, comunque, non oltre il 31 marzo 2015, restando requisito imprescindibile per consentire l’erogazione delle prestazioni.

Al fine di assicurare la non interruzione del Progetto di assistenza ai soggetti già beneficiari del programma Hcp 2012, è stata autorizzata la prosecuzione tecnica del progetto Hcp 2012 sino al 31 marzo 2015. Come ampiamente chiarito nell’Avviso del 29 gennaio 2015, i suddetti beneficiari, ove non già fatto, dovranno presentare nuova domanda per partecipare al Progetto Hcp 2014, entro il nuovo termine di scadenza del 31 marzo 2015.

Resta fermo che il progetto Hcp 2014 prenderà regolare avvio il primo marzo 2015 per coloro che abbiano presentato domanda e per i quali sia stato già elaborato il piano assistenziale individuale.»

Il bando si può consultare nei siti www.inps.it e www.comune.carbonia.ci.it (sezione Servizi Comunali – Servizi Sociali e Politiche giovanili).

Lo Sportello Home Care Premium, che si trova a Carbonia in via XVIII Dicembre, presso la sede dei Servizi Sociali del Comune di Carbonia, è attivo per fornire tutte le informazioni e l’assistenza necessarie, si ricordano gli orari di apertura:

Dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00. Martedì pomeriggio dalle ore 15.30 alle 17.30.

Non si ferma l’iniziativa del comune di Carbonia contro la chiusura dell’ufficio postale di Cortoghiana. Nel corso di un’affollata assemblea, svoltasi sabato 21 febbraio 2015, presso i locali dell’ex Circoscrizione di Cortoghiana, il sindaco Giuseppe Casti ha incontrato i cittadini per informare sull’esito dell’incontro con Poste Italiane, chiesto dall’Amministrazione Comunale per discutere del futuro dell’Ufficio postale di Cortoghiana.

Nel corso dell’incontro svoltosi a Cagliari venerdì 20 febbraio, il sindaco ha esposto tutte le problematiche sulla chiusura dell’ufficio postale di Cortoghiana. Cortoghiana ha una popolazione superiore a quella di molti comuni della Sardegna e la chiusura del suo Ufficio Postale darebbe origine ad un disservizio inaccettabile. È stato fatto notare, inoltre, come la chiusura dello Sportello, che per questione logistiche serve anche buona parte degli abitanti di Nuraxi Figus, obbligherebbe i cittadini a recarsi agli uffici postali di Carbonia o Bacu Abis, con gravi danni per tutti gli utenti, in particolare per i più anziani.

Il sindacCasti ha quindi confermato l’assoluta contrarietà alla decisione di chiudere lo Sportello. La rappresentante delle Poste Italiane ha chiesto dieci giorni di tempo per potersi relazionare con gli uffici Centrali e presentare tutte le perplessità emerse nel corso dell’incontro.

Nell’assemblea di sabato, dopo aver informato i cittadini di Cortoghiana, il sindaco ha ribadito la totale opposizione dell’Amministrazione comunale alla chiusura dell’Ufficio postale di Cortoghiana o al suo ridimensionamento. Al contrario, l’Ufficio andrebbe potenziato.

Giuseppe Casti e tutta l’Amministrazione comunale si sono dichiarati pronti a promuovere eventuali forme di protesta, nel caso le Poste Italiane decidessero di non modificare la propria scelta.

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A poco servono i grandi proclami se rimangono solo belle parole per compiacersi di aver compiuto gesti eroici quando poi alla resa dei conti si è concretizzato in un nulla di fatto.  E gli abitanti di San Benedetto questo lo sanno, e ricordano i tanti impegni presi negli anni in campagna elettorale e a quanti hanno promesso loro l’uscita dall’oblio. Bisogna essere concreti e onesti intellettualmente e oltre alle frasi di circostanza essere conseguenti con i fatti, altrimenti si rischia di fare solo ed esclusivamente pura demagogia. Con orgoglio oggi diciamo che nel 2015 la frazione di San Benedetto esce da una parte dall’isolamento in cui è rimasta relegata negli ultimi 15 anni e questo solo grazie all’impegno di questa Amministrazione che è riuscita a portare a casa un importante risultato concreto e tangibile.

Oggi a San Benedetto attraverso un sistema di ricezione dati satellitare e tre diverse antenne usate come ripetitore di segnale, è possibile navigare attraverso il WiFi pubblico, gratuitamente e ad alta velocità. Il sistema a parabola installato nella sede circoscrizionale, dove verrà a breve posizionata anche una postazione fissa che consentirà di potersi connettere anche a chi non possiede un pc a casa, permette di ricevere il segnale internet direttamente dal satellite senza ricorrere a cavi o antenne di operatori telefonici. Il tutto ad un costo modesto per le casse del comune con un canone di 900 euro all’anno, soldi che derivano dalle economie effettuate grazie alla politica di risparmio sulle bollette telefoniche dell’Ente operata sin da inizio di mandato.

Da oggi sarà possibile anche per gli abitanti di San Benedetto accedere a tutti i servizi che la rete offre, senza dover più scendere ad Iglesias, soprattutto, per i tanti ragazzi che lì vivono e studiano, per i quali sino a qualche giorno fa anche aprire una email o il sito della facoltà per vedere il calendario esami significava lunghi tempi d’attesa con un modem 56 k. Non solo, oggi è possibile pagare le bollette on line senza dover andare alle poste dato chenella frazione lo sportello è stato smantellato nel 2012,  comprare un biglietto aereo, fare acquisti. Non si esauriscono qui le possibilità, altro vantaggio utile e importante arriva attraverso l’utilizzo di apposite app nel telefonino con cui è possibile utilizzare sistemi VoIP di chiamata come Skype o altri in grado di sopperire in parte alla mancanza di rete mobile, usare sistemi di messaggistica, social network e tanto altro ancora.

Seda un lato nella frazione non arriva il segnale della telefonia mobile e a volte capita che qualche abitazione se non tutte, durante temporali o guasti Telecom rimangano isolate con il telefono fisso, dall’altro ora è possibile attraverso alcuni accorgimenti e tramite l’utilizzo della rete WiFi usare comunque la rete.

La rete sarà pubblica e stiamo studiando un sistema di autenticazione, così come oggi accade in Piazza Sella, prima area WiFi pubblica. A breve verrà aperta a tutti, consentendo anche a coloro che salgono nella frazione e non vi risiedono di avere il collegamento. Nell’era della informatizzazione e dell’uso simbiotico dello smartphone la mancanza di connessione ha infatti penalizzato moltissimo la permanenza di turisti e concittadini per eventi e manifestazioni,portando al crescente abbandono della frazione.

Questo non vuole essere un traguardo finale ma un inizio. Puntiamo, comunque, a cercare di avere una compagnia telefonica che voglia investire sulla Frazione per la telefonia mobile. Nonostante le innumerevoli interlocuzioni, sopralluoghi e richieste, la Telecom ha fatto un passo indietro ritenendo l’investimento troppo oneroso. Non ci arrendiamo.

Barbara Mele
Assessore dei Lavori pubblici e Decentramento

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Il consigliere regionale del PD Daniela Forma ha presentato nei giorni scorsi un’interrogazione all’assessore regionale della Sanità su due specifici provvedimenti che la Direzione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna avrebbe adottato senza preventiva concertazione con la Regione.

«Il 9 dicembre 2014 – dichiara Daniela Forma – il Direttore Generale dell’Istituto, con propria determina, ha provveduto ad aggregare una serie di funzioni riconducendole sotto il coordinamento di una struttura organizzativa di nuova istituzione denominata “Sviluppo Aziendale”, individuando il Dirigente Veterinario cui affidarne il coordinamento. Con un’altra determina, datata 23 gennaio 2015, lo stesso Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico nomina la Commissione di valutazione per il conferimento dell’incarico quinquennale di Dirigente Medico Veterinario Responsabile della Struttura complessa Sanità Animale. Questi provvedimenti parrebbero in palese violazione degli indirizzi dati in materia dalla Giunta regionale.»

«Con la deliberazione n. 28/17 del 17 luglio 2014 – aggiunge Daniela Forma – la Giunta regionale ha disposto che il Direttore generale dell’IZS della Sardegna, al pari di quelli delle Aziende Sanitarie, debba sottoporre a preventiva valutazione dell’assessorato regionale dell’Igiene e Sanità l’istituzione e/o la soppressione di qualsiasi struttura o servizio, il conferimento di nuovi incarichi o di incarichi che comportino soluzioni organizzative diverse da quelle esistenti.

Tale indirizzo viene rafforzato dalla deliberazione n. 1/14 del 13 gennaio 2015 mediante la quale la Giunta regionale ribadisce la propria funzione di controllo preventivo sugli atti che modificano la struttura organizzativa dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, disponendo anche la preventiva autorizzazione da parte dell’Assessorato rispetto ad eventuali nuove nomine ancorché si tratti di rinnovi contrattuali di strutture complesse o semplici esistenti.»

«Vorrei comprendere – conclude Daniela Forma – se l’assessorato regionale della Sanità sia a conoscenza della situazione venutasi a creare all’interno dell’Istituto Zooprofilattico e se quindi abbia dato il nulla osta a tali provvedimenti oppure se la Direzione Generale dell’Istituto stia agendo in pieno spregio delle direttive impartite dalla Giunta Regionale in materia di istituzione di strutture o servizi e di conferimento di incarichi.»

Il Piano di dimensionamento e la riorganizzazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno 2015/2016 saranno domani, 24 febbraio, all’attenzione della Seconda Commissione del Consiglio regionale.

Alle 9.30 il parlamentino della Cultura, presieduto da Gavino Manca, sentirà in audizione l’assessore della Pubblica istruzione, Claudia Firino.

La scorsa settimana, l’assessore regionale della Pubblica istruzione aveva inviato ai sindaci una lettera sul dimensionamento scolastico.

«Ciò che è accaduto intorno al Piano di dimensionamento scolastico è esemplificativo di nuove possibilità, opportunità e scelte – ha scritto Claudia Firino -. La Regione ha portato avanti per cinque mesi incontri, consultazioni, confronti. Pronta a investire nell’istruzione, ha chiesto a voi tutti uno sforzo immaginativo per ridisegnare la vostra comunità tanto da ricomprendere le comunità vicine, così da poter tessere per tutti una mappa dei servizi non solo indispensabili ma anche facoltativi. Un discorso che taluni hanno tradotto in prospettiva concreta, ma che altri leggono come il rischio dell’arretramento del pubblico dalle loro comunità, e come tale lo rifiutano.Occorre però partire da un dato di fatto: una scuola vive se ha almeno due componenti: alunni e insegnanti. Se uno dei due viene a mancare, la scuola non esiste più.»«Negli anni, lo spopolamento ha messo in crisi molti territori – ha sottolineato l’assessore della Pubblica istruzione -. Noi vogliamo rivitalizzarli e abbiamo iniziato a farlo puntando sui poli scolastici territoriali. Lasciamo a voi la possibilità di individuare le sedi che hanno le migliori prospettive. Noi ci siamo, con le risorse per il trasporto, l’innovazione, i miglioramenti nella didattica, il tempo pieno, l’orientamento e la motivazione dei ragazzi, la formazione degli insegnanti, l’edilizia, i campi sportivi, le biblioteche e i servizi più consoni alle diverse età. Ognuno avrà e farà la sua parte.È un modo questo per tener vivi tutti i paesi in un’ottica di integrazione, cooperazione e relazione. È un modo di ingenerare l’abitudine a confrontarsi e a crescere insieme, nell’ottica del dialogo fin dalla più tenera età.

La Regione Sardegna si è assunta la responsabilità di individuare una via e superare ciò che non funziona. Lo fa in maniera graduale, senza lasciare solo o indietro nessuno, ma in coerenza con il più vasto piano di sviluppo territoriale di cui anche il miglioramento dell’offerta formativa fa parte.»

«Mi auguro – ha concluso Claudia Firino – che questo possa diventare un percorso condiviso fino in fondo con entusiasmo, impegno e fiducia reciproci.»

Le scelte della Regione hanno provocato durissime proteste nelle varie realtà locali, dove sono state cancellate diverse piccole realtà. Le loro ragioni giungono ora all’attenzione della Seconda commissione per una verifica del lavoro svolto e della possibilità di apportare eventuali modifiche.

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La Monteponi sbanca Pula e si avvicina alla vetta; il Carbonia spreca e perde con l’Orrolese, Atletico Narcao corsaro a Serramanna. La sesta giornata di ritorno del girone A del campionato di Promozione regionale ha avuto più luci che ombre per le squadre sulcitane, capaci di fare bottino pieno in trasferta con Monteponi e Atletico Narcao e di perdere in casa con il Carbonia.

La Monteponi a Pula ha prima tremato, dopo il goal subito nel finale del primo tempo, poi ha saputo reagire dd alla fine ha gioito, grazie ai goal di Marco Foti e Marci che nell’ultimo quarto d’ora l’hanno vista protagonista del sorpasso e dell’impresa che consente di avvicinare di un punto la vetta della classifica, grazie al mezzo passo falso della Ferrini che ad Arbus ha addirittura rischiato la sconfitta, agganciando il pari in pieno recupero, ed è stata scavalcata al comando dalla Kosmoto Monastir, vittoriosa per 4 a 2 sul Siliqua. La squadra di Maurizio Erbì è sempre terza, ora a cinque punti dalla Kosmoto Monastir e a quattro dalla Ferrini, e la lotta per il primo posto è apertissima.

Il Carbonia contro l’Orrolese ha fatto harakiri, sprecando tante nitide occasioni da goal ed ha finito col perdere, interrompendo così la lunga serie positiva giunta a sei partite senza sconfitte. I minerari hanno sprecato una grandissima occasione per raggiungere la tranquillità ed hanno riaperto i giochi salvezza, soprattutto per la concomitante vittoria dell’Atletico Narcao che si è confermato in grande crescita, espugnando il campo del Serramanna, diretta concorrente nella lotta per la salvezza, scavalcata al quart’ultimo posto, a soli due punti dal Carbonia, appena tre settimane fa lontano addirittura sette punti (11 punti contro 18, ora 18 contro 20).

Sugli altri campi, larghi successi della Frassinetti Elmas sul Girasole, 4 a 0, e del Sant’Elena a San Vito, 3 a 0. Impresa esterna anche per il Guspini sul campo del Progetto Sant’Elia, sempre più in crisi all’ultimo posto in classifica.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, tutto invariato al vertice della classifica. Dopo il netto successo della Villacidrese a Gonnosfanadiga nell’anticipo di sabato (3 a 1), hanno vinto anche il Senorbì a Iglesias, 3 a 2, e il Carloforte sul Seui Arcueri, 2 a 0. La Villacidrese guida la classifica con un punto di vantaggio sul Senorbì e cinque sul Carloforte. Più distanziato, a nove lunghezze, il Real Villanovatulo, impostosi per 2 a 1 sul Tratalias di Christian Serra. Convincente successo della Fermassenti nel derby con il Gonnesa, 3 a 1, mentre il Sant’Antioco ha dilapidato il “tesoretto” messo da parte con il pari di Villacidro, perdendo in casa con la Libertas Barumini, 0 a 1.

Prevedibile quanto facile vittoria per il Sadali a Escalaplano, 3 a 1, e, infine, pari senza goal tra Andromeda e Halley Assemini.

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