27 November, 2024
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Il maltempo ha convinto il comitato organizzatore, costituito dalla Pro Loco e dal comune di Iglesias, ad annullare la sfilata odierna del Carnevale iglesiente. La decisione è stata assunta dopo la riunione svoltasi stamane al Centro direzionale di via Isonzo, per i seguenti motivi:
– condizioni del tempo sfavorevoli e previsioni che non danno miglioramenti per tutta la giornata;
– impossibilità dei gruppi in arrivo dagli altro comuni di poter raggiungere la città senza compromettere l’integrità dei propri carri allegorici; 
– rischio di mettere a repentaglio le strumentazioni elettriche e audio – luci e la sicurezza derivante da un uso improprio di tali attrezzature.
Il comitato organizzatore del Carnevale iglesiente 2015, la Pro Loco insieme al comune di Iglesias, hanno deciso di proporre per ls prossima estate il primo Carnevale estivo iglesiente, con data da stabilire, mantenendo lo stesso tema, in modo da recuperare carri, scenografie e abiti preparati dai vari gruppi.

«Lo sblocco dei fondi per il Piano Sulcis deliberato dal Cipe è un’ottima notizia, ma forse è il caso che Giunta regionale, Commissario per il Piano Sulcis e quanti hanno già stappato lo spumante rimandino i festeggiamenti all’apertura dei cantieri. Siamo semplicemente di fronte a un primo passo, compiuto peraltro in deprecabile ritardo, considerata la tabella di marcia che era stata prefissata al momento dell’accordo sul rilancio del territorio siglato nel novembre del 2012 a Carbonia.»

Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia, commenta così lo sblocco dei fondi per il Piano Sulcis deliberato ieri dal Cipe.

«In merito a 41 milioni di euro sbloccati dal Cipe per istmo e ponte di Sant’Antioco – aggiunge Locci – , sarebbe il caso di fare chiarezza su quale progetto si intende cantierare per il collegamento tra l’isola e la terra madre. Perché se non si esce dalle secche del dibattito “tunnel sottomarino versus nuovo ponte”, c’è da aspettarsi tempi biblici, benché le risorse siano ormai disponibili. Va inoltre fatta chiarezza su quegli aspetti che ancora imbrigliano buona parte dei progetti del Piano, così come testimoniato dalla relazione stilata dal commissario Salvatore Cherchi a fine gennaio scorso.»

«Sia chiaro, infine, che i cittadini del Sulcis Iglesiente si aspettano che nei cantieri di prossima apertura lavorino le maestranze del territorio. Ampia partecipazione – conclude Ignazio Locci – deve essere garantita, per quanto possibile, alle nostre piccole imprese.»

Si ì svolto ieri a Cagliari, nella sala conferenze dell’Unione Sarda, piazza Unione Sarda – zona Santa Gilla, il corso di formazione “Capire la mobilità umana: immigrati, profughi e rom, oltre le discriminazioni”, organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna assieme a Redattore sociale, Caritas e Ucsi Sardegna.

Ha partecipato all’incontro monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, che con il suo intervento ha aperto i lavori. Dopo un breve saluto di Filippo Peretti, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, sono intervenute Stefania Russo, rappresentante della Caritas e Raffaella Cosentino, giornalista pubblicista, dell’agenzia giornalistica Redattore sociale.

Lo stesso corso è stato tenuto il 19 gennaio scorso a Sassari.

Il prossimo appuntamento con la formazione per i giornalisti della Sardegna, è previsto il 23 febbraio a Sassari, dalle 14.00 alle 17.00, corso di formazione con l’associazione Ossigeno per l’informazione dal titolo: “Rettifiche e diffamazione, minacce e querele intimidatorie”. I lavori si terranno nella sala conferenze della Nuova Sardegna. Dopo l’introduzione di Filippo Peretti (Odg Sardegna), le relazioni verranno svolte da Alberto Spampinato e Giuseppe Mennella, i giornalisti che dirigono Ossigeno, la onlus che da anni si occupa dei colleghi minacciati.

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Dal 5  al 10 luglio Calasetta sarà protagonista della “International Football Camp 2015”, dove a partecipare saranno ragazzi dai 6 a 18 anni che praticano il gioco del calcio. Le iscrizioni, già in corso,come negli anni precedenti,prevedono la presenza di ragazzi proventi da società sportive sia Italiane che europee. Ad insegnare calcio saranno allenatori professionisti coadiuvati dall’Head Coach Mondo Mameli.

«Abbiamo messo a disposizione le nostre strutture sportive e le nostre competenze al fine di ospitare il “Camp” – dichiara Kikko Mercenaro, assessore dello Sport del comune di Calasetta -, non ci siamo fatti trovare impreparati e, con la collaborazione di alcune strutture alberghiere, stiamo già lavorando per la riuscita dell’evento sportivo che ci vede protagonisti.»

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Anche il deputato del Partito Democratico Francesco Sanna commenta l’approvazione della delibera con la quale il Cipe ieri ha dato il via libera a 127 milioni del Piano Sulcis.

«Con la delibera CIPE di stasera, che rende utilizzabili oltre 127 milioni di euro – dice il deputato di Iglesias -, il Piano Sulcis entra in una nuova fase attuativa. Dopo la fiscalità di vantaggio, a favore di circa 4.500 piccole e piccolissime imprese, si sbloccano gli interventi per la viabilità ed il sistema portuale e si potrà far partire il bando, curato da Invitalia, per lo sviluppo delle 99 Idee che avranno la forza finanziaria e di mercato di trasformarsi in progetti industriali. Ora, in Sardegna – conclude Francesco Sanna -, occorre che tutti i soggetti attuatori agiscano con velocità e precisione.»

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L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru – ha presentato oggi i risultati ottenuti nella lotta alla lingua blu.
«I risultati ottenuti da questa Giunta nella lotta alla lingua blu – ha detto Arru – sono chiari e certificati da numeri e riconoscimenti: nel 2014 ci sono stati appena 8 focolai contro gli oltre 5.000 del 2013, e sono morte 14 pecore contro le 114.000 dell’anno precedente. Infatti, la Commissione Europea per il 2014 ha finanziato il 50% dei costi della vaccinazione».
«Il nostro intervento – ha aggiunto Arru – hanno comportato anche un notevole risparmio per le casse regionali: nel 2013 sono stati spesi circa 30 milioni di euro per risarcire perdita di animali e mancato guadagno. Risultati ottenuti perché sono stati messi in linea, cioè coordinati, 8 servizi veterinari della Sardegna. Contrariamente poi a quanto accaduto negli anni passati, nel 2015 la campagna di vaccinazione è iniziata in tempo, secondo le indicazioni del Centro referenza nazionale e dell’Unità di crisi regionale e nazionale». Non solo: a sollecitare le vaccinazioni sono state anche le associazioni professionali agricole, perché nel 2013 il virus è arrivato a giugno. «Secondo il massimo esperto mondiale in materia, il professor José Vizcaino, con la vaccinazione a tappeto è possibile eradicare il sierotipo 1 del virus blue tongue nel giro di tre anni. Ormai è accertato che il vaccino non causa un aumento degli aborti – ha sottolineato ancora l’assessore della Sanità -. Uno studio con la Facoltà di veterinaria su 20.000 capi vaccinati e 9.000 di controllo ha dimostrato che sotto quell’aspetto non c’era nessuna differenza con i non vaccinati e neppure tra prima della vaccinazione e dopo».
In Italia tutte le regioni del centro sud sono state interessate dall’epidemia (sierotipo 1), mentre nei Balcani e in Spagna si è diffuso il sierotipo 4. I casi lamentati di calo della fertilità sono in realtà residui dei danni indiretti dell’epidemia del 2013 e di altre patologie, infatti, sono segnalate anche da chi non ha vaccinato.
«Nonostante i risultati elencati capiamo però le possibili resistenze determinate da timori di danni che si tramandano –
ha concluso l’assessore Arru –. Da parte nostra garantiamo la massima disponibilità all’ascolto e al dialogo, per cercare di aiutare gli allevatori e motivare i veterinari come già stiamo facendo da mesi. Siamo infatti convinti, e lavoriamo in questa direzione, che l’allevamento rappresenti una straordinaria opportunità di crescita economica per la Sardegna».


«La situazione è drammatica e non lascia tregua dal 2008 fra disoccupazione e crisi dei territori. Noi, in una situazione così, vogliamo provare a portare fuori la Sardegna dalla crisi: abbiamo cercato di mantenere l’equilibrio dei conti pubblici come impongono Costituzione e leggi contabili ma allo stesso tempo abbiamo cercato di tracciare una forte linea di sviluppo»
. L’ha detto l’assessore del Bilancio e della Programmazione Raffaele Paci chiudendo in Consiglio regionale la discussione generale sulla manovra finanziaria per il 2015.
«Questa manovra ha tre capisaldi – ha spiegato il vicepresidente della Regione – abolizione del vincolo del patto stabilità, programmazione unitaria dei fondi regionali statali ed europei, forte intervento di tipo keynesiano per sviluppare la domanda interna attraverso un piano per le infrastrutture. Quindi possibilità di spendere tutto quello che entra nelle nostre casse e dunque zero residui passivi, ovvero promesse di pagamento che non si possono mantenere, 700 milioni di opere pubbliche in otto anni per rinvigorire l’economia delle imprese, attraverso l’intervento pubblico, e voglio rassicurare tutti sul fatto che non ci stiamo certo indebitando, visto il progressivo abbassamento del debito e il costo del denaro quasi nullo. E poi i fondi integrati, con l’obbligo di spendere prima di tutto i fondi europei e poi quelli nazionali e regionali, una vera rivoluzione culturale”.
L’assessore Paci ha ricordato che sul Fesr per il 2015 restano da spendere 397 milioni, e che complessivamente sono 500 i milioni disponibili quest’anno da Bruxelles, e che col via libera alla manovra finanziaria scatterà immediatamente il cofinanziamento regionale da 81 milioni di euro che permetterà di procedere con i bandi: 59 milioni sono pronti per le politiche attive per il lavoro, 73 per le imprese, 47 per cultura, sport e turismo, 165 per l’agricoltura.
«Nessuno ha mai detto che la vertenza entrate è chiusa, anzi continuiamo a trattare con Roma costantemente e dopo avere ricevuto i primi 300 milioni probabilmente riusciremo a chiudere entro luglio. E un altro importante risultato è quello delle riserve erariali che restano in Sardegna per abbattere il debito pubblico di Regione ed Enti Locali», ha ricordato l’assessore Paci.
Strategico e senza precedenti è poi il taglio dell’Irap – l’imposta regionale sulle attività produttive – abbattuta del 25% per sempre è azzerata per i primi 5 anni alle nuove imprese.
«A questi tagli va sommato il 20-30% di sgravio previsto dalla Legge di stabilità del governo Renzi. È l’Irap più bassa d’Italia, nessuno paga una tassa più bassa di quella che pagano gli imprenditori sardi. Poi è chiaro che speriamo in una migliore congiuntura che, entro la fine della legislatura, ci consenta di abbassare le tasse, questo è un nostro obiettivo».
L’esponente della Giunta Pigliaru ha poi ringraziato tutti i consiglieri per il lavoro in Commissione che ha consentito di migliorare la manovra stanziando 45 milioni in più per i settori strategici, dalla scuola alla cultura allo spettacolo fino al lavoro.
«E ci sono aspetti che ancora miglioreremo, per esempio il Sociale che abbiamo deciso di trattare direttamente in Aula proprio per la sua importanza, ma anche in questo settore accogliamo la sfida riformista, non possono esserci vincoli fissi per sempre, andiamo invece a vedere le leggi per capire se c’è la possibilità di ridurre gli sprechi e dare risorse a chi ne ha davvero bisogno».
Infine, il capitolo riforme perché “il rilancio della Sardegna non passa solo dalla manovra finanziaria: dunque lavoriamo all’organizzazione di Regione e pubblica amministrazione, enti locali, urbanistica, industria, agricoltura. Ho la consapevolezza di una manovra seria che condividiamo con la nostra maggioranza: sono certo che stiamo iniziando il giusto percorso per portare la Sardegna fuori dalla crisi e dare solide prospettive di sviluppo a tutti i nostri cittadini: procediamo con grande serietà, l’entusiasmo lo riserviamo al momento in cui vedremo gli indicatori sulla disoccupazione finalmente scendere”.

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L’assessore regionale della Cultura, Claudia Firino, questa mattina ha coordinato i lavori del primo tavolo di confronto sull’editoria, con l’obiettivo di aggiornare l’attuale normativa di un settore che, come hanno sottolineato tutti i convenuti all’incontro che si è tenuto alla Biblioteca regionale di viale Trieste, a Cagliari, “ha necessità di un provvedimento innovativo che tenga conto delle esigenze di tutti gli attori, dai nuovi media all’utilizzo delle nuove tecnologie”.
Numerosi i rappresentanti dell’editoria tradizionale e del mondo dell’informazione. «Nessuno deve sentirsi escluso – ha tenuto ha sottolineato l’assessore Firino -. Chiunque ne abbia titolo, può far parte dei tavoli tecnici che, almeno nella prima fase, lavoreranno separatamente: i rappresentanti dell’editoria libraria si incontreranno venerdì 27 febbraio, quelli dell’informazione lunedì 2 marzo. Successivamente il tavolo verrà unificato, per arrivare a una proposta organica e il più possibile condivisa. Desidero dare certezze normative ad un settore eterogeneo che ha bisogno di un intervento innovativo. Ci sono delle realtà di cui dobbiamo tenere conto, come le testate on line, che ormai fanno parte a pieno titolo del panorama editoriale. È auspicabile che i tavoli siano aperti a un confronto schietto e concreto, per arrivare in tempi brevi alla stesura di una proposta».
Tra i primi contributi arrivati da editori e giornalisti, l’introduzione della regolare applicazione dei contratti nazionali di lavoro tra i criteri per l’assegnazione dei finanziamenti regionali, da estendere alle radio e ai giornali on line.

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La Commissione speciale Protezione Civile della Conferenza delle Regioni si è riunita ieri per esaminare la proposta di legge che delega il Governo al riordino delle disposizioni normative sul sistema nazionale della protezione civile. Per la Sardegna era presente l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, che ha una specifica delega sulla materia. Tutte le Regioni hanno concordato sulla necessità di un riordino e della razionalizzazione della normativa attualmente vigente. Nel corso della riunione, l’assessore Spano è intervenuta per sottolineare l’importanza di collocare al di fuori del Patto di Stabilità interno le risorse finanziarie statali destinate alla protezione civile.
«Diversamente – ha spiegato Spano – sarebbe molto difficile dare concreta attuazione alle attività di prevenzione e mitigazione del rischio cui fa riferimento lo stesso disegno di legge. Un altro tassello fondamentale, che dovrà avere un ruolo nella nuova legge di riordino del sistema di protezione civile, è il volontariato che opera nel settore, rispetto al quale si chiederà un migliore coordinamento ed un esplicito impegno anche nelle attività di prevenzione».
Durante l’incontro si è parlato anche della necessità di un maggiore coordinamento delle attività tra le istituzioni statali e quelle regionali, e l’imprescindibile articolazione territoriale che deve caratterizzare le strutture di protezione civile.
«Dall’inizio del mio mandato di assessore della Difesa dell’Ambiente – ha sottolineato Spano – lavorato per far recuperare alla Sardegna il gap temporale rispetto al resto delle altre Regioni: oggi abbiamo finalmente un centro funzionale di Protezione civile e abbiamo pubblicato il Manuale delle allerte. Ora stiamo lavorando per creare organismi decentrati allo scopo di assicurare uno stretto legame tra la cabina di regia e il territorio, in modo che i sindaci della Sardegna non siano più lasciati soli davanti alle emergenze derivanti dalle calamità che possono colpire i loro territori».

Francesco Morandi
Sono iniziati i preparativi per la terza conferenza regionale dell’artigianato in Sardegna. Dopo 33 anni dalla seconda edizione, che si svolse a Cala Gonone nel 1982, tra fine marzo e le prime settimane di aprile, l’assessore del Turismo, artigianato e commercio Francesco Morandi ha annunciato un evento strategico che “intende imprimere un deciso cambio di rotta dopo anni di difficoltà per un comparto che rappresenta uno dei pilastri dell’economia isolana”.
L’assessore Morandi ha presieduto oggi una riunione con le organizzazioni regionali di categoria Cna, Casartigiani, Confartigianato e CLAAI per annunciare ufficialmente la decisione di organizzare l’appuntamento, programmato e attivato dall’assessorato, nell’ambito del Piano di sviluppo regionale varato dalla Giunta, «improntato a un attento esame della congiuntura economica e a porre i presupposti per un rilancio immediato del settore», ha aggiunto l’assessore Morandi.
Nel corso della riunione sono stati precisati i termini e i contenuti della Conferenza, dopo un’analisi delle cause e delle conseguenze provocate da una crisi economica lunga ben sette anni che ha prodotto un decremento sostanziale nei numeri di aziende, produzione e occupazione e nella capacità del comparto di generare Pil. Sarà dunque riletta la normativa di settore per valutare interventi legislativi mirati a una decisa inversione di tendenza.
L’incontro con le organizzazioni di settore ha avuto importanti risvolti operativi con l’insediamento del gruppo di lavoro che si occuperà di tutte le attività preliminari alla Conferenza. Nelle prossime sedute, il comitato composto dai rappresentanti dell’assessorato e delle associazioni di categoria, si occuperà, oltre che della designazione ufficiale dei componenti, di definire tempi, aspetti logistici, sede e modalità operative.