27 November, 2024
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Si terrà venerdì a Cagliari, alle ore 10.00, un incontro per discutere sul futuro dell’Ufficio Postale di Cortoghiana. Nel corso dell’incontro, sollecitato dall’Amministrazione comunale di Carbonia, sarà manifestata la contrarietà della stessa alla chiusura dell’Ufficio Postale e si cercherà di trovare una soluzione diversa che vada incontro alle esigenze e alle richieste degli abitanti di Cortoghiana.

Cortoghiana - Piazza Venezia copia

Municipio Carbonia 1 copia

L’Amministrazione comunale di Carbonia aderisce alla nuova campagna di comunicazione del Contact Center dell’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri) che, per la prima volta in Italia, parla delle discriminazione in modo trasversale (omofobia, razzismo, disabilità, islamofobia, etc) promuovendo una cultura dei Diritti Umani e del rispetto delle differenze a 360 gradi, così come già accade in tutte le democrazie più avanzate.

Per questo motivo nella giornata di martedì 17 febbraio 2015 nel sito istituzionale del comune di Carbonia www.comune.carbonia.ci.it) e nella pagina facebook Carbonia Newsletter saranno condivise le pagine twitter e facebook dedicate alla campagna contro il razzismo.

«La Giunta regionale torni sui suoi passi e annulli il taglio di 36 milioni di euro al Fondo per la non autosufficienza disposto con la scure della Finanziaria 2015.»

Lo dice Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna.

«Non possiamo assistere inermi alla protesta, oltremodo legittima, delle associazioni che reclamano a gran voce il proprio diritto a un’assistenza dignitosa. Assistenza che, con la riduzione scellerata delle risorse stabilita dai professori, non potrà essere garantita. Domani molteplici disabili gravi sardi avvieranno sia un presidio permanente davanti all’assessorato della Sanità, sia lo sciopero totale della fame, mentre il Consiglio regionale si riunirà congiuntamente al Consiglio delle Autonomie locali. Per questo – conclude Ignazio Locci – faccio appello alla sensibilità del Presidente della massima assemblea dei sardi Gianfranco Ganau, affinché riceva una delegazione di manifestanti per fornire loro sostegno e rassicurazioni.»

L’assessorato regionale del Turismo seleziona le imprese che potranno essere ospitate nello stand della Regione alla fiera turistica internazionale ITB che si terrà dal 4 all’8 marzo 2015 a Berlino.
Potranno presentare le candidature le seguenti tipologie di imprese ubicate in Sardegna: strutture ricettive alberghiere regolarmente autorizzate a 3, 4 e 5 stelle con un minimo di 20 stanze; catene alberghiere; consorzi turistici con minimo 10 associati; consorzi e associazioni di bed&breakfast (B&B) con minimo 10 associati; aziende ricettive all’aria aperta; tour operator e agenzie di viaggio incoming; società di servizi turistici; gestori di case e appartamenti per vacanze (CAV); attività di noleggio di autobus con conducente regolarmente iscritte nel registro regionale; società di gestione aeroportuali; compagnie aeree e di navigazione.
La quota intera di partecipazione alla fiera è pari a 100 euro per azienda e sono a carico degli interessati anche le spese di viaggio, vitto e alloggio del personale.
Gli operatori interessati dovranno inviare entro le ore 9.00 del 23 febbraio la scheda di adesione tramite e-mail all’indirizzo: tur.sviluppoofferta@regione.sardegna.it .

La cancellazione delle pluriclassi continua a far discutere le forze politiche e l’utenza scolastica.

Sinistra sarda, in una nota diffusa stamane, invita la Giunta alla cautela ed auspica maggiore concertazione sui temi dell’istruzione ed in particolare per quelli che attengono il piano del dimensionamento scolastico e la prevista cancellazione delle pluriclassi, in una serie di piccoli centri dell’Isola.

«La cancellazione delle pluriclassi è una scelta politica che non condividiamo», ha dichiarato la responsabile dell’istruzione di Rifondazione comunista, Laura Stocchino, nel corso dell’incontro con la stampa tenutosi questa mattina in Consiglio regionale, insieme con il segretario regionale del Prc, Giovannino Deriu ed al consigliere regionale, Alessandro Unali.

I vertici della sinistra hanno ribadito l’urgenza di una legge regionale per «affrontare la riorganizzazione del sistema scolastico e dell’alta formazione in Sardegna» ed hanno sottolineato la validità delle indicazioni contenute nel disegno di legge approvato nel 2006 dalla Giunta guidata da Renato Soru, su proposta dell’allora assessore Maddalena Salerno (“Principi e norme per l’educazione, l’istruzione e la formazione professionale”).

«Aggredire il fenomeno della dispersione scolastica – ha spiegato il segretario Deriu – è un compito al quale non possiamo sottrarci e le iniziative da adottare non possono essere in contrasto con la lotta allo spopolamento dei piccoli paesi, dove dovrà essere sempre garantito un presidio di cultura e conoscenza». Il riferimento alla paventata chiusura delle pluriclassi è stato ripreso da Laura Stocchino nel richiamare l’opportunità di un’intesa con il Governo perché si «riaffermino le prerogative dell’Autonomia e si scongiuri l’applicazione nell’Isola delle rigide disposizioni ministeriali». L’esempio di successo citato dalla Sinistra sarda è quello della Regione Puglia, dove nell’arco di un quinquennio, a seguito di un apposito accordo siglato con lo Stato, si è ridotto di circa dieci punti in percentuale il tasso di dispersione scolastica.

«Non conosciamo su quali dati si basi l’affermazione che la dispersione scolastica si possa ridurre con l’eliminazione delle pluriclassi», hanno proseguito gli esponenti della sinistra che, con il consigliere Alessandro Unali, hanno concluso con un invito rivolto alla Giunta «perché apra un dibattito pubblico che coinvolga istituzioni, sindacati, famiglie e associazioni studentesche, per promuovere una legge che riaffermi la specialità sarda e chiarisca cosa intende l’esecutivo Pigliaru per diritto all’istruzione in Sardegna».  

I recenti provvedimenti per il diritto allo studio, a partire dai contributi concessi alle scuole paritarie, l’aumento delle tasse universitarie e il piano di dimensionamento presentati dalla Giunta Regionale, hanno riportato all’ordine del giorno della politica isolana le problematiche del diritto all’istruzione in Sardegna. Sinistra Sarda ribadisce quanto già evidenziato nella conferenza stampa del 15 settembre scorso, e pone ancora una volta l’esigenza non più prorogabile di affrontare la riorganizzazione del sistema scolastico e dell’alta formazione in Sardegna attraverso una proposta di legge di riordino sull’Istruzione e la formazione professionale.

Lo fa con una nota diffusa questa mattina.

«A tal proposito – si legge nella nota – l’unica proposta di riordino (disegno di legge) di cui il centro sinistra ha memoria è quella depositata nei cassetti regionali ed approvata dalla Giunta Soru nel 2006: “Principi e norme per l’Educazione, l’Istruzione e la Formazione Professionale”. Una proposta di legge organica di riforma del mondo dell’educazione, dell’istruzione e della formazione professionale, risulta necessaria in Sardegna per superare le storture delle varie leggi regionali che si sono succedute (la Legge Regionale n.31/84 per esempio), per poter contrastare il fenomeno sempre più preoccupante della dispersione scolastica e per affrontare le forti criticità del sistema scolastico sardo a tutti i livelli, evidenti in modo particolare nei territori più svantaggiati. Le numerose criticità del sistema scolastico sardo sono evidenziate  in particolare dall’elevato tasso di abbandono scolastico che si avvicina al 25 per cento (fonte Istat – 2013), dal basso indice di copertura delle scuole nei vari comuni (scuole di ogni ordine e grado e il conseguente pendolarismo reso problematico dalla  inadeguata rete dei trasporti locali etc.), da una gestione discutibile della formazione professionale che ha generato nel tempo forti distorsioni, e un’infinità di corsi erogati senza un’adeguata programmazione.»

«Tutto ciò impone alla Regione Sardegna – si legge ancora nella nota – di ridare centralità al sistema scolastico pubblico integrandolo con la formazione professionale e l’alta formazione, per favorire la crescita delle persone e per lo sviluppo socio economico dell’Isola. A tal fine, è necessario ripartire da alcuni  contenuti della proposta di legge regionale del 2006, ancora oggi validi ed attualissimi, ed in particolare dai principi generali, peraltro contemplati nella nostra Costituzione e nello Statuto Sardo che evidenziano la centralità della persona ed il diritto di accesso a tutti i gradi dell’istruzione e della formazione in condizione di pari opportunità e di uguaglianza formale e sostanziale.

E’ chiaro che l’obiettivo di un sistema integrato potrà essere garantito solo da una forte collegialità tra i vari assessorati regionali coinvolti (in particolare Istruzione e Lavoro e Formazione Professionale) e superando la frammentarietà di interventi e progetti (dispersione scolastica, scuola digitale, edilizia scolastica) che seppur validi rischiano di non avere ricadute positive se non sono sorretti da una legislazione che tenga conto della specificità della nostra Isola. Riteniamo che ogni passaggio politico che affronti questo tema escludendo un impegno complessivo rischia inevitabilmente di essere parziale se non addirittura dannoso. Oltre all’impegno complessivo interno alla Regione Sardegna risulta necessario altresì il coinvolgimento esterno di tutti gli attori coinvolti (rappresentanti degli enti locali, delle organizzazioni sindacali, delle organizzazioni datoriali, delle istituzioni scolastiche) attraverso l’istituzione di un Comitato Regionale permanente con compiti di programmazione e di elaborazione di un piano di obiettivi e di interventi che tenga conto di tutto il sistema: dai servizi educativi per l’infanzia, alle persone con disabilità, alle persone in situazione di disagio, alla formazione dei giovani e degli adulti in raccordo con le Università…»

«Infine, il richiamo è d’obbligo, affinché la Regione indirizzi le proprie azioni in coerenza con le politiche europee, e le cinque aree strategiche dell’“Europa 2020”: occupazione, innovazione, cambiamento climatico ed energia, istruzione, povertà ed emarginazione. Ed in particolare – conclude la nota di Sinistra Sarda – con quanto deliberato dalla Giunta regionale, a maggio del 2014, quale atto di indirizzo strategico per la programmazione unitaria 2014/2020 che prevede tra gli obiettivi più importanti: ridurre il tasso di abbandono scolastico a meno del 10% e portare al 40% il tasso dei giovani.»

«I numeri del rapporto Svimez 2014 ma più in generale tutti gli indicatori economici e sociali della Sardegna ci dicono che è arrivato il momento di riportare al centro dell’agenda politica i grandi temi della nostra Regione, in un confronto serrato con lo Stato.»

Lo ha dichiarato il consigliere del Centro Democratico Roberto Desini, illustrando in una conferenza stampa i contenuti della mozione sottoscritta da 17 consiglieri della maggioranza, compresi quattro esponenti del Partito Democratico.

La nostra, ha precisato Desini, «è una azione avviata in sinergia con i parlamentari nazionali Roberto Capelli (Centro Democratico) e Luciano Uras (Sel) che hanno presentato mozioni analoghe alla Camera ed al Senato; è una sinergia di cui c’è molto bisogno per la complessità dei temi in discussione, dalla vertenza entrate ai fondi per l’alluvione, dalle servitù militari alla questione energetica».

L’impegno congiunto dei principali livelli istituzionali, ha sottolineato il consigliere del Partito dei Sardi Augusto Cherchi, «è un fatto altamente positivo che aiuterà la soluzione di molti problemi concreti, a cominciare da quello energetico in cui il superamento del regime di essenzialità per il sistema sardo provocherà un ulteriore aumento dei costi per le imprese».

Per Luca Pizzuto, consigliere di Sel, «la mozione ha lo scopo di dare il massimo sostegno a chi è impegnato in una trattativa durissima con lo Stato, una trattativa che non riguarda solo la politica ma tutta la classe dirigente sarda».

Secondo Anna Maria Busia, del Centro Democratico, «il lavoro che riusciranno a portare avanti consiglieri regionali e parlamentari sardi darà non solo valore e significato alla politica ma costruirà le migliori condizioni per ottenere risultati importanti per i sardi».

Giovedì 19 febbraio, presso l’Hotel Regina Margherita di Cagliari, si terrà il seminario “Audit energetici nelle imprese: da obbligo normativo a fattore di successo“. L’evento è organizzato dallo Sportello Energia di Sardegna Ricerche con il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari.

Saranno discusse le opportunità derivanti da un buon check-up energetico, le tecniche e le tipiche modalità di finanziamento. Sarà presentato inoltre, il Decreto legislativo 102/2014 che riconosce alla diagnosi energetica e ai sistemi di qualità nella gestione dell’energia un ruolo decisivo per il miglioramento delle prestazioni energetiche delle imprese, con l’obiettivo di evidenziare ostacoli e opportunità legati alla diffusione di tali strumenti nelle piccole e medie imprese.

L’evento sarà l’occasione per il lancio del bando “Microincentivi per check-up energetici nelle imprese“.

La partecipazione al seminario è libera e gratuita, ma è necessario registrarsi sul sito dello Sportello Energia, all’indirizzo www.sardegnaricerche.it/sportelloenergia dove è anche disponibile il programma dettagliato.

Il nuovo bando di Sardegna Ricerche mette a disposizione delle imprese operanti in Sardegna una dotazione finanziaria di 200.000 euro per l’esecuzione di check-up energetici. L’obiettivo dell’intervento è dotare le imprese regionali di strumenti e misure per razionalizzare i propri consumi energetici creando un’opportunità economica che si possa tradurre in un vantaggio competitivo durevole.

Sono ammessi al finanziamento i servizi di consulenza per la redazione di check-up delle performance energetiche di un’impresa. Ogni impresa potrà beneficiare di un contributo a fondo perduto pari all’80% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 4.000 euro.

Beneficiarie del bando sono le imprese aventi sede operativa in Sardegna, attive da almeno 2 anni, ad eccezione di quelle escluse dal Regolamento (UE) n. 1407/2013 sugli aiuti “de minimis”. L’intervento è finanziato dal POR FESR Sardegna 2007-2013, Asse VI “Competitività”.

L’intervento è attuato mediante procedura “a sportello”, seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle domande e fino all’esaurimento delle risorse. Le domande potranno essere presentate sul sito www-sardegnaricerche–bandi.it a partire dalle ore 12.00 del 16 febbraio e fino al 30 aprile 2015.

 

Arrigo Miglio 1 copia

Giovedì 19 febbraio 2015, alle ore 10.30, presso la Curia arcivescovile di Cagliari (via mons. G. Cogoni, 9) si terrà una conferenza stampa per la presentazione del Convegno internazionale degli archivisti ecclesiastici che si terrà a Cagliari nel 2017.

Interverranno:

Mons. Arrigo Miglio, Arcivescovo di Cagliari

Mons. Gaetano Zito, Presidente dell’Associazione nazionale degli archivisti ecclesiastici

Dott. Monica Grossi, Soprintendente archivistica della Sardegna

Dott. Licia Meloni, Referente regionale per gli archivi ecclesiastici

Il 3 febbraio, al Centro Culturale di Iglesias, si è tenuta la conferenza “Dire…Fare…Collaborare” organizzata dal progetto-azione NAT14, spinoff didattico del BIONIKONLab – I.I.S Liceo Scientifico “G, Asproni” e Liceo Artistico “R. Branca” di Iglesias.

Massimo Lumini, DA del NAT14, ha presentato in anteprima la nascita del progetto FabLab di Iglesias: Fab.NAT14 SharingLab.

Alla conferenza hanno partecipato: Melania Meo, Assessorato Attività Produttive/Ambiente Comune di Iglesias, Ubaldo Scanu, DS dell’ I.I.S Liceo Scientifico “G, Asproni” e Liceo Artistico “R. Branca” di Iglesias,

Angelo Loggia, docente I.I.S Asproni e Consigliere OIC, Ordine Ingegneri Cagliari, Elisabetta Lombardo e Michele Serrenti, studenti I.I.S Asproni, Nino Dejosso, presidente  dell’ Università Popolare del Sulcis-Ass. S’Ischiglia Onlus di Carbonia, Antonio Alliva, Account Manager di 3DItaly di Roma, Antonio Arcadu, modellatore Honda Italia eFabrizio Sotgiu, Direttore del FabLab di Sardegna Ricerche  di Pula-Cagliari, che ha mostrato  in diretta a oltre 250 attentissimi studenti iglesienti, la prototipazione rapida di un oggetto tramite una stampante

3D. Per la maggior parte dei presenti è stata la prima occasione di entrare in contatto con lo scenariodell’innovazione tecnologica legata ai FabLab.

In questo momento storico, parlare di Tecnologia e Innovazione,  significa saper rivolgere lo sguardo agli orizzonti dove alternativi processi di progettazione e di modellazione digitale 3D, stanno tracciando trasformazioni sorprendenti nei  sistemi economici e produttivi più avanzati e nel mondo del design. Soprattutto i giovani, per poter stare al passo con i tempi, dovranno conoscere e saper gestire con competenza e creatività questi processi di sviluppo.

Nel prossimo futuro saranno queste, ed altre ancora che si svilupperanno, le tecnologie che daranno il via alla Terza rivoluzione industriale. Il fenomeno dei FabLab – Fabrication Laboratory, è in questo senso, uno dei più promettenti cantieri dell’innovazione digitale.

L’I.I.S “G. Asproni” ha sviluppato attraverso le ricerche del NAT14, spin-off del progetto BIONIKONLab in collaborazione con i makers di  3DItaly Roma, il progetto Fab.NAT14 SharingLab, per creare ad Iglesias il primo FabLab del Sulcis, che sarà ospitato presso il Centro Culturale di via Cattaneo 30 ad Iglesias.

Questa conferenza è il preludio del prossimo evento SULKIMAKE HumanitiesLab in preparazione per il prossimo Marzo tra Carbonia e Iglesias, organizzato da Università Popolare del Sulcis – S’Ischiglia Onlus, CGIL Carbonia e NAT14.