27 November, 2024
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L’assessorato della Pubblica istruzione ha stanziato 6,2 milioni di euro per il progetto di formazione Master Teacher. L’obiettivo è creare una scuola sempre più multimediale e connessa con il mondo esterno. Aumentare la diffusione, l’uso e l’accesso delle tecnologie dell’informazione nel sistema scolastico. Con il progetto di formazione Master Teacher (fondi Por Fse 2007/2013) verranno completate le attività già avviate. L’iniziativa si articola in due fasi.
«La finalità – ha detto l’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino – è quella di formare insegnati all’uso corretto delle lavagne multimediali LIM, strumenti utili per l’elaborazione di contenuti didattici digitali e la conduzione delle attività in aula con tablet e supporti affini, per potenziare le capacità comunicative attraverso l’introduzione di nuovi linguaggi da sperimentare nella pratica organizzativa ed educativa degli studenti. È un primo tassello di un’idea più ampia del ruolo delle nuove tecnologie come competenza trasversale dei ragazzi che dovrà comprendere anche azioni innovative sulla programmazione informatica e deve essere volto alla massima collaborazione e valorizzazione delle esperienze già sviluppate nelle scuole.»
Le attività di animazione che i Master Teacher svolgeranno nella propria scuola, o rete di scuole, sono articolate in maniera tale da rispondere alle diverse esigenze organizzative del processo di formazione. E ancora, dovranno favorire la condivisione, lo scambio e i processi di sviluppo professionale sia a livello inter-istituzionale che a livello professionale.
Claudia Firino 5 copia

Da lunedì 16 febbraio potranno essere presentate le domande dell’avviso pubblicato dal Centro regionale di programmazione per l’accesso al fondo regionale di finanza esclusiva finanziato nell’ambito del Po Fse Sardegna 2007-2013, Asse I “Adattabilità”, Obiettivo specifico c) “Sviluppare politiche e servizi per l’anticipazione e gestione dei cambiamenti, promuovere la competitività e l’imprenditorialità”.
Le risorse destinate all’attuazione degli interventi ammontano a 5 milioni di euro.
Il fondo, costituito dall’assessorato regionale del Lavoro in collaborazione con il Centro regionale di programmazione, interviene al fine di superare le problematiche costituite dalla difficoltà per i beneficiari dei contributi comunitari di poter accedere alle garanzie fideiussorie richieste dall’amministrazione per l’erogazione di anticipi, e, più in generale, dall’impossibilità per il tradizionale mercato del credito e delle garanzie di supportare soggetti svantaggiati, con difficoltà di accesso al credito ed a rischio di esclusione finanziaria.
Potranno presentare domanda di accesso al fondo come soggetti garanti le banche iscritte all’albo e le imprese di assicurazione con sede legale in Italia e iscritte nell’elenco delle imprese autorizzate all’esercizio del ramo cauzioni presso l’Ivaas. Inoltre, potranno beneficiare del fondo le imprese di nuova costituzione, che non abbiano già ottenuto l’anticipazione e siano state selezionate nell’ambito dei seguenti avvisi promossi dall’assessorato regionale del Lavoro:
– europeando concorso di idee;
– promuovidea;
– impresa donna;
– prima progetti d’impresa per i mestieri e l’ambiente.
Le domande potranno essere presentate fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
La domanda cartacea, sottoscritta dal titolare o legale rappresentante e completa della documentazione obbligatoria dovrà pervenire esclusivamente tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, posta celere o corriere al seguente indirizzo:
Fondo regionale di finanza inclusiva
c/o Sfirs S.p.A.
Via Santa Margherita, 4 09124 Cagliari
ovvero per posta certificata con firma digitale all’indirizzo di posta elettronica certificata: SFIRS@legamail.it .
Eventuali richieste di chiarimenti ed informazioni dovranno essere inoltrate esclusivamente alla Sfirs alla casella di posta elettronica dedicata:sportelloimpresa@sfirs.it .

WE Women for Expo e Padiglione Italia hanno annunciato oggi le vincitrici del concorso “WE – Progetti delle donne”, lanciato lo scorso luglio con l’obiettivo di valorizzare il talento e la capacità progettuale dell’universo femminile nell’ambito di Expo Milano 2015.

Il ruolo che le donne da sempre rivestono nella società le rende tra le protagoniste indiscusse dell’Esposizione Universale che si terrà da maggio a ottobre 2015.

Nell’ambito del concorso, attivato sulla piattaforma digitale ideaTRE60 messa a disposizione da Fondazione Italiana Accenture, sono stati presentati circa 100 progetti di start up volte a promuovere il meglio del nostro Paese, attraverso la capacità imprenditoriale delle donne. Tra tutti i progetti in gara ne sono stati selezionati tre, che per legame con il territorio e con i temi di Expo 2015, per sostenibilità economica e ambientale e per originalità, si sono aggiudicati i premi del valore rispettivamente di 40mila, 30mila e 10mila Euro messi a disposizione da Fondazione Milano per EXPO, Fondazione Giuseppina Mai e Accenture.

La giuria, composta da 15 membri e presieduta da Diana Bracco, presidente di Expo 2015 S.p.A. e Commissario Generale di Sezione di Padiglione Italia, ha identificato come vincitori del concorso i seguenti progetti:

OrtiAlti” di Elena Carmagnani, 46 anni, architetto. Il progetto nato dall’iniziativa Oursecretgarden, realizzata nel 2010 dallo STUDIO999 di Torino sul tetto dei propri uffici, in accordo con gli abitanti dello stabile, ha l’obiettivo di stimolare la creazione di orti di comunità sui tetti degli edifici generando immediati benefici ambientali e coesione sociale.

“Alto Piemonte. Al-Top!” di Marina Olwen Fogarty, piemontese di 29 anni laureata in filosofia che nel 2012 ha avviato un’azienda viticola nella regione con lo scopo di produrre vino DOP in modo sostenibile e di creare un polo culturale dedicato alle eccellenze dell’Alto Piemonte. L’obiettivo: far conoscere a livello internazionale un prodotto d’eccellenza, sinonimo del made in Italy, valorizzando il proprio territorio.

“FindMyLost” di Elena Bellacicca, 32enne di La Spezia, laureata in Economia Aziendale, è il progetto vincitore del “Premio Vivaio” dedicato alle under 35.  Un’App in grado di mettere in contatto chi smarrisce un oggetto con chi lo ritrova. Obiettivo: incrementare il tasso di restituzione di oggetti smarriti e ridurre i costi di gestione pubblica degli uffici Lost&Found, attraverso la creazione di un mercato digitale. Un’applicazione gratuita, pensata appositamente per il grande flusso di turisti che transiterà per Expo 2015.

Al concorso hanno preso parte 134 partecipanti che hanno proposto 99 progetti inviati da tutta Italia, di cui il 37% dedicati al tema “food” e agricoltura, il 14% dedicati al turismo e il 10% all’ambiente, ma anche all’inclusione sociale (7%) e all’artigianato (5%), alla cultura (5%) e al welfare aziendale (3%).

Nel corso della mattinata, inoltre, sono state premiate anche le 58 realtà che hanno aderito al concorso “WE – Progetti per le donne“con l’obiettivo di identificare iniziative capaci di creare valore e cambiamento positivo nella vita delle donne, sia in Italia che all’estero.

Per tutti questi progetti Padiglione Italia mette a disposizione opportunità di visibilità attraverso i propri canali di comunicazione ufficiali: alcune iniziative avranno uno spazio espositivo all’interno del Padiglione per un’intera settimana, altre potranno presentare il proprio progetto nel corso di uno degli eventi di Expo 2015 organizzati da Padiglione Italia e altri ancora saranno raccontati sul sito internet. http://www.padiglioneitaliaexpo2015.com/it

«Le giovani che premiamo oggi, con la loro creatività, originalità e concretezza mettono in evidenza che le donne possono essere uno straordinario motore di cambiamento, qui da noi come in ogni parte del mondo – ha affermato Diana Bracco, presidente di Expo 2015 Spa e Commissario Generale per il Padiglione Italia -. Naturalmente questi due concorsi non esauriscono l’impegno di Padiglione Italia. Il nostro concept prevede infatti che la Donna sia uno degli assi portanti di tutta la nostra proposta artistica e creativa, permeando l’intero spazio espositivo. Stiamo, tra l’altro, lavorando anche a un ricco programma di eventi con le donne protagoniste: eventi di vario tipo, realizzati in collaborazione con enti e organizzazioni nazionali e internazionali.»

In occasione della Giornata di mobilitazione regionale di Sinistra Ecologia Libertà contro il Gioco d’azzardo, il circolo “Zorba il Gatto” di Sinistra Ecologia Libertà ha organizzato per sabato 14 febbraio, alle ore 16,00 nella sede di via Dalmazia 40, a Carbonia, un incontro-dibattito sulle ludopatie. L’incontro vedrà la partecipazione di Nanni Cerina, presidente dell’Assi.Gap Onlus, associazione che da diverso tempo si propone di porre un freno al gioco d’azzardo con interventi di prevenzione nelle scuole e incontri con la popolazione.

Oltre a ciò, si parlerà degli strumenti che le amministrazioni locali hanno per contrastare questo fenomeno. Carbonia è da due anni, grazie ad una mozione presentata da Sinistra Ecologia Libertà in Consiglio comunale, uno dei pochi comuni “virtuosi” della Sardegna. Carbonia, dunque, è una città provvista di un regolamento per il gioco d’azzardo, che prevede il divieto di installazione di sale giochi in prossimità di luoghi sensibili in tutto il centro matrice e che vieta l’installazione di apparecchi da gioco nei locali di proprietà del Comune.

Antonio Onnis 6 copia

Si è svolto ieri un incontro ufficiale tra il nuovo commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia, Antonio Onnis, e la commissione Sanità del comune di Carbonia, sul tema del piano di riorganizzazione dell’offerta sanitaria nel territorio del Sulcis Iglesiente.

Nel corso dell’incontro, è stata illustrata la bozza del progetto di revisione organizzativa dell’Azienda, non solo del settore ospedaliero ma anche delle cure primarie e della prevenzione, in relazione a quanto previsto dalla legge 23 del 2014 e dalla delibera di Giunta regionale n° 1 del 2014 che assegna gli obiettivi ai commissari straordinari.

«Al fine di fugare tutti i dubbi su ipotetici scenari di smantellamento della sanità del territorio e inutili allarmismi di tipo campanilistico – si legge in una nota congiunta commissione Sanità – commissario straordinario – è stato precisato che il piano di riorganizzazione complessiva dell’Azienda sanitaria prevede la realizzazione e il miglioramento complessivo della qualità offerta in tutti i servizi degli stabilimenti dell’ospedale unico di Carbonia e Iglesias. Tale valorizzazione avverrà attraverso la creazione di centri di riferimento e di eccellenza per patologie ed aree di intervento, in linea con gli standards richiesti dalla normativa regionale e nazionale (Punto nascita, Polo pediatrico, Chirurgia specialistica del colon e della mammella, Case della salute, Riabilitazione, ecc.).»

E’ stato anche ribadito l’impegno della Direzione per la risoluzione dell’annoso problema delle “fasce” del personale del comparto.

«La riunione – si legge ancora nella nota congiunta – rappresenta un altro tassello che si articola nel percorso di condivisione e collaborazione avviato nelle ultime settimane con tutti i portatori di interessi della Sanità del territorio.»

La commissione Sanità del comune di Carbonia ha espresso viva soddisfazione per le linee di indirizzo del piano di riordino, condividendo in larga misura il metodo e i contenuti del progetto. Ha dichiarato inoltre il proprio impegno a collaborare con la Direzione per il miglioramento complessivo del sistema sanitario del territorio.

Raffaele Paci 7

La Regione paga un terzo dei residui passivi accumulati negli ultimi anni stanziando immediatamente 500 milioni di euro, cioè i 300 dell’anticipo sulla vertenza entrate incassati il 16 gennaio e 200 degli altri 300 fuori contenzioso arrivati da Roma la scorsa settimana. L’obiettivo è riuscire a estinguere entro il 2015 l’intero debito provocato dalle promesse di pagamento mai onorate a causa dei vincoli del Patto di Stabilità: si tratta di circa un miliardo e mezzo di euro.

«In questi anni, a causa del Patto di stabilità, si sono accumulate moltissime promesse di pagamento mai soddisfatte che hanno provocato enormi disagi a Comuni e Province ma anche alle imprese e al mondo dell’Associazionismo – dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci -. Da quest’anno non accadrà più, grazie all’accordo di luglio che ha cancellato quegli assurdi vincoli per la Sardegna. Potendo spendere tutto quello che incassiamo, riusciremo così a chiudere tutti i debiti pregressi e soprattutto non aprirne nuovi: non più promesse di pagamento, dunque, non più cifre stanziate e non spendibili ma solo certezze·»

I 500 milioni di euro per il pagamento dei residui sono immediatamente disponibili e, in base alle indicazioni arrivate dai diversi assessorati discusse poi dalla Giunta, sono stati suddivisi tra le principali priorità.

Agli Enti locali vanno 80 milioni di euro, destinati al Fondo Unico: «Un’altra importante sferzata all’economia locale dopo i 70 milioni del bando a sportello, con cantieri già aperti e lavori che a settembre saranno consegnati – ricorda il vicepresidente della Regione – e un altro segnale della grande attenzione che questa Giunta ha nei confronti degli enti locali». Non solo: a quegli 80 vanno aggiunti altri 60 milioni destinati ai Lavori pubblici per le opere delegate ai Comuni.

Alla Sanità vanno 55 milioni più 70 per le politiche sociali, cifra destinata ai malati non autosufficienti, ai disabili gravi, alle famiglie in stato di povertà «insomma a tutta quella parte della società verso cui questa Giunta ha grande attenzione, garantendo assistenza a chi davvero ne ha bisogno», dice l’assessore del Bilancio. Saranno poi erogati 30 milioni per Pubblica Istruzione e Università, 20 per Beni culturali, spettacolo e sport, 35 all’Agricoltura e in questo modo si potranno pagare prima di tutto gli indennizzi per i danni provocati dall’epidemia della Lingua blu.
I debiti con l’Arst saranno di fatto cancellati grazie ai 43 milioni destinati ai Trasporti, e poi ci sono 34 milioni per l’Ambiente,15 al Turismo, 20 all’Industria e 10 al Lavoro (dalla formazione alla cooperazione fino alla sicurezza sociale). Il resto andrà a coprire altri pagamenti.

«Nel giro di un mese siamo riusciti a mettere sul piatto 500 milioni per pagare i residui passivi. Ovviamente stiamo continuando a lavorare prima di tutto per chiudere la Vertenza Entrate e recuperare così la parte restante dell’importo che lo Stato ancora ci deve – conclude l’assessore Paci -. Vogliamo chiudere la partita dei debiti entro quest’anno, in modo da ripartire nel 2016 con la certezza di non dover più pensare al passato ma di poterci concentrare solo sulle cose da realizzare nel presente e per il futuro della Sardegna.»

Eric Sardinas Narcao Blues 2006 3 copiaJazz 2015
Le domande di contributo per le attività di spettacolo dovranno essere presentate entro le ore 13.00 del 15 febbraio 2015. Considerato tuttavia, che il 15 febbraio ricade di domenica, giorno coincidente con la normale chiusura degli uffici regionali, saranno accettate anche le domande pervenute entro le ore 13.00 di lunedì 16 febbraio 2015.
Sono destinatarie dell’intervento le compagnie di produzione, di distribuzione, i circuiti territoriali e gli organizzatori di rassegne e festival con sede in Sardegna.
I generi di spettacolo interessati sono:- il teatro classico, dell’infanzia e dei ragazzi, di figura, sperimentale, sardo, di strada;
– la musica lirica, concertistica, sarda, sperimentale, jazz, rock;
– la danza classica, jazz, moderna.

L’Assessorato, inoltre, ricorda che il 28 febbraio 2015 scade il termine per la presentazione dei rendiconti relativi all’attività svolta nell’annualità 2014. Poiché anche questo termine ricade di sabato, giorno coincidente con la normale chiusura degli uffici regionali, saranno accettati anche i rendiconti pervenuti entro lunedì 2 marzo.

Le domande di contributo dovranno pervenire al seguente indirizzo:
Regione autonoma della Sardegna
Assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Servizio spettacolo, sport, editoria e informazione
Viale Trieste n. 186 – 09123 Cagliari.

L’assessorato del Lavoro ha pubblicato la graduatoria dell’avviso “Diamante” per il finanziamento di progetti formativi destinati a donne immigrate, per la valorizzazione e il potenziamento delle loro abilità manuali che fanno capo a tradizioni etniche.
L’obiettivo, quello di promuovere attività di formazione e sviluppo professionale rivolte in particolare alle donne immigrate, residenti stabilmente in Sardegna, per recuperare tradizioni dei paesi di origine e trasformarle in competenze e opportunità di lavoro e di integrazione, favorendo la creazione di sinergie con le attività produttive del territorio sardo.

Dal 13 febbraio al 9 marzo 2015, sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione in via Brigata Sassari, a Carbonia, nel tratto compreso tra via Gramsci e viale Trieste, dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Il divieto è necessario per permettere il transito dei mezzi utilizzati per i lavori nel Liceo Classico Antonio Gramsci.

Dopo anni di reggenza, il Liceo Emilio Lussu di Sant’Antioco ottiene la tanto ambita autonomia scolastica. È risultato determinante in tal senso lo status di Isola minore riconosciuto a Sant’Antioco: tale requisito, infatti, ha consentito di abbassare da 600 a 400 studenti la soglia necessaria per ottenere l’autonomia. E il liceo antiochense, con i suoi 460 iscritti, ha centrato in pieno l’obiettivo.

«E’ stato importante l’impegno di tutte le forze in campo che hanno assicurato un importante lavoro presso la sede della Commissione scuola: dal sindacato scuola all’amministrazione comunale», ha commentato Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna. «Questo primato, che non è soltanto un traguardo quanto semmai un punto di partenza – ha aggiunto Locci -, deve indurre la dirigenza scolastica e l’amministrazione comunale a profondere un impegno sempre maggiore per salvaguardare il livello dell’offerta formativa e mantenere costante l’attuale numero di studenti.»

 Il Liceo Lussu, oggi, può vantare molteplici indirizzi di studio, assicurando un’offerta formativa variegata e stimolante: Liceo scientifico delle Scienze Umane (sia Nuovo ordinamento, che opzione economico-sociale); Liceo Scientifico (opzione Scienza applicate e opzione Nuovo ordinamento); Liceo Linguistico e, infine, Liceo Artistico. Ma occorre tenere alta la guardia affinché l’istituto scolastico riesca a perfezionare i suoi numerosi percorsi di studio. Obiettivo: rendere il liceo ancora più rinomato ed elevarlo a vero e proprio punto di riferimento per i giovani del Sulcis Iglesiente che si apprestano ad affrontare una fase cruciale della vita, quella della formazione scolastica di livello superiore.

Sant'Antioco.