19 July, 2024
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Si è concluso positivamente il percorso che ha condotto all’autogestione del Centro per le Politiche attive a favore dell’Anziano di Carbonia. L’associazione “Centro Anziani Carbonia Onlus”, espressione delle persone frequentanti il Centro, ha sottoscritto il contratto di servizio, a carattere sperimentale, che autorizza la gestione per un anno. Possono quindi riprendere  tutte le attività e si auspica che possano anche essere potenziate in modo da rispondere alle esigenze di socializzazione e di aggregazione di un numero ancora maggiore di cittadini. Le persone interessate possono recarsi nei locali del Centro, in via Brigata Sassari, tutti i pomeriggi, per iscriversi o ricevere informazioni.

«Con questo atto – spiega l’assessore Maria Marongiu – si raggiunge un significativo risultato in termini di coinvolgimento attivo e di maggiore responsabilizzazione dei cittadini. L’obiettivo è quello di mantenere, anzi migliorare, i servizi a disposizione degli anziani di Carbonia, in un’ottica inclusiva e di collaborazione con l’associazionismo locale. La forma sperimentale consentirà una puntuale verifica dei risultati raggiunti in termini di gestione e ricaduta degli interventi.»

Maria Marongiu 4

Il consigliere regionale Angelo Carta (PSd’Az) ha presentato un’interrogazione sui criteri d’accesso all’avviso pubblico per OSS.

L’on. Carta chiede di interrogare l’assessore regionale del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale,

  1. per sapere perché non sono state ammesse a partecipare all’avviso pubblico per “Percorsi Formativi per il rilascio della qualifica di Operatore Socio Sanitario (OSS)” di cui alla determinazione n. 37820/4899/F.P. del 13/10/2014 del direttore del servizio della governance della formazione professionale, tutte le Agenzie formative accreditate ai sensi del decreto del ministero del Lavoro del 25/05/2001, n° 166 secondo gli indirizzi di cui alla deliberazione della Giunta regionale n° 7/10 del 22/02/2005;
  2. per sapere perché non sono stati confermati i requisiti delle Agenzie formative previsti nella deliberazione della Giunta regionale 47/43 del 14/11/2013;
  3. per sapere perché con la deliberazione della Giunta regionale n° 38/24 nell’individuare i requisiti delle Agenzia Formative:
  4. a) sono stati ridotti gli interventi dei quali siano state affidatarie da quattro a tre;
  5. b) sia stato espressamente previsto che detti interventi fossero con finanziamento pubblico;
  6. c) i destinatari dovevano essere persone prive di esperienza pregressa;
  7. d) è stato indicato il numero tra parentesi (1.000) e cosa significa;
  8. e) si è deciso di consentire la forma singola o associata e quale vantaggi ne derivano da questa indicazione;
  9. f) è stata cancellata la previsione che i corsi si fossero tenuti nel territorio della Sardegna.
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Durissima presa di posizione del capogruppo e del segretario regionale di Sinistra Sarda, Fabrizio Anedda e Giovannino Deriu, sulle vicende politiche che animano il dibattito nel centrosinistra che governa la Regione.

«Le cronache politiche isolane descrivono un teatrino dal quale Sinistra Sarda afferma e ribadisce con nettezza la propria estraneità – sostengono Anedda e Deriu -. Si legge di raggruppamenti che si sciolgono e di altri la cui costituzione sarebbe imminente; si sente di assessori bocciati da rimuovere e di altri pronti al trasloco. E’ evidente che ci sia uno scollamento tra la Giunta, la maggioranza consiliare e i partiti della coalizione. Tuttavia non ci pare che la via di uscita della Sardegna dalla crisi vada ricercata in operazioni tattiche per tutelare rendite di posizione che da troppo tempo ingessano l’amministrazione regionale. E’ giunta l’ora di cambiare passo.»

«La crisi del sistema produttivo, il dramma della disoccupazione, le gravi limitazioni al diritto allo studio per tutti i sardi, sono i veri temi al centro dell’agenda politica. E’ giunta l’ora di cambiare passo; nel metodo e nella sostanza. E’ necessario che idealità, ispirazioni e programmi su cui si fondava l’alleanza progressista e sovranista – aggiungono Anedda e Deriu – tornino ad essere bussola di orientamento per l’azione di governo.»

«Aldilà dei teatrini, per noi di Sinistra Sarda occorre fissare tempi e modalità per una profonda verifica politica in seno alla Coalizione che ha vinto le elezioni un anno fa. All’ordine del giorno non c’è il semplice avvicendamento di qualche assessore; all’ordine del giorno – concludono Anedda e Deriu – c’è la condizione di difficoltà vissuta da sempre più persone in Sardegna.»

Giovannino Deriu

Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato un’interrogazione sui ritardi e sulle soppressioni dei treni nel Sulcis Iglesiente.

«Ormai quotidianamente in tanti – si legge nell’interrogazione – si trovano a subire disagi enormi che vanno dal malfunzionamento dei servizi dei treni, con scarsa puntualità delle tratte (senza peraltro che ci siano delle informazioni preventive agli utenti), alla soppressione senza preavviso delle diverse corse e alle sale d’attesa delle stazioni chiuse. A questa situazione vanno ad aggiungersi la carenza di informazione e i guasti tecnici che riguardano il materiale rotabile che viaggia sulle strade ferrate con tante macchine ormai arretrate e deteriorate.» 

«Il territorio del Sulcis Iglesiente – aggiunge Rubiu – è uno dei più isolati della Sardegna. Nonostante questo si assiste passivamente al taglio di numerose corse dei treni che favorirebbero lo sviluppo del distretto.»

Gianlugi Rubiu sollecita un intervento urgente della Giunta regionale.

«Occorre migliorare le condizioni infrastrutturali della rete ferroviaria – conclude Rubiu – con investimenti adeguati da parte della società Trenitalia, vista la carenza dei servizi offerti nelle stazioni e le situazioni di disagio durante i percorsi.»

Centro intermodale 2015 1

 

Antonio Onnis 6 copia

Il direttore generale Antonio Onnis, ha nominato con delibere nn. 160/C e 161/C del 2 febbraio 2015, i nuovi direttori amministrativo e sanitario della Asl 7 di Carbonia: sono rispettivamente Maria Fannì Pittau e Silvio Maggetti.

Maria Fannì Pittau, 52 anni, nata a San Gavino Monreale e residente a Sardara, è laureata in giurisprudenza con diploma di specializzazione biennale in professioni legali. Dal 1 settembre 2008 è dirigente amministrativo della Asl n° 6 di Sanluri e dal 20 maggio 2006 al 31 agosto 2008 è stata direttore amministrativo della Usl n° 5 di Oristano. Ha alle spalle anche esperienze professionali alla Asl n° 7 di Carbonia, dove è stata collaboratore amministrativo coordinatore VIII qualifica funzionale dal 2 marzo 1998 al 31 ottobre 1998 e dirigente amministrativo dal 1 novembre 1998 al 31 dicembre 2000.

Silvio Maggetti, 62 anni, nato a Genova e residente a Cagliari, è laureato in medicina e chirurgia. Dal 1° dicembre 2009 è dirigente medico responsabile dell’Unità Operativa NP/A della Asl n° 7 di Carbonia. Dal 1° ottobre 2005 al 20 agosto 2008 è stato direttore sanitario della Asl n° 5 di Oristano e dal 21 agosto 2008 al 30 novembre 2009 direttore sanitario della Asl n° 4 di Lanusei. Tra gli altri incarichi, dal gennaio 2002 al dicembre 2005 ha ricoperto quello di giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni di Cagliari, nominato dal Consiglio Superiore della Magistratura il 14 novembre 2001.

Maria Fannì Pittau e Silvio Maggetti hanno preso possesso dei nuovi incarichi nella giornata di mercoledì 4 febbraio 2015.

Si è svolto ieri sera il confronto fra il presidente della Regione Francesco Pigliaru, gli assessori dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda e degli Enti locali Cristiano Erriu con i sindacati confederali e i sindacati degli edili. L’obiettivo dell’incontro è riuscire a incrociare domanda e offerta di lavoro nel settore dell’edilizia per creare nuova occupazione e garantire il rientro nel mondo del lavoro a chi l’ha perso.
In sostanza è stato istituzionalizzato il tavolo fra Anas, sindacati, imprese, servizi territoriali del lavoro e Comuni per favorire un processo di matching fra imprese che si aggiudicano gli appalti di opere pubbliche in Sardegna, rendendole consapevoli di quale sia l’offerta di lavoro e la qualità dell’offerta di operai e tecnici specializzati che magari sono stati espulsi da un’altra impresa e possono essere riassunti da chi vince un altro appalto. Si è poi aperto un tavolo di verifica sulla normativa europea e italiana sugli appalti per verificare come sviluppare al massimo l’inserimento nei bandi di norme ambientali e sociali.

«Stiamo continuando il confronto con i sindacati, un confronto proficuo per ottimizzare il rapporto fra domanda e offerta di lavoro legata al sistema delle opere pubbliche in modo da massimizzare la creazione di nuovi posti di lavoro e allo stesso tempo il ricollocamento di lavoratori del settore edilizio espulsi dal mercato del lavoro – ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru – Si procederà ora a una verifica dell’impianto normativo in modo da eliminare tutte le rigidità che di fatto impediscono una ricaduta in termini di ricchezza e di lavoro dei grandi investimenti infrastrutturali che la Regione realizza nel proprio territorio.» I

Il presidente ha poi ricordato il mutuo infrastrutture da 700 milioni inserito nella manovra finanziaria che si articola su quattro direttive: il settore viario, la mitigazione del rischio idrogeologico, il multisettoriale – per esempio le dighe – e l’intervento idrico-fognario-depurativo.

«Nei primi otto mesi di governo abbiamo trasferito al sistema degli enti locali e dunque delle piccole imprese edili un ammontare complessivo di 60 milioni di euro – ha ricordato l’assessore Maninchedda -. Abbiamo bandito il famoso Bando multilinea, quello delle cantierabili che certamente ha dei limiti per ciò che riguarda la non selettività degli interventi ma che ha anche il grande merito di aprire 101 cantieri in Sardegna per un ammontare di 70 milioni, cantieri che partono immediatamente visto che le opere vanno tutte consegnate entro il 30 settembre di quest’anno. Stiamo favorendo gli interventi di Area, l’agenzia per l’edilizia abitativa della Sardegna, a breve la Regione varerà un piano da 20 milioni, e stiamo sostenendo un sistema delle manutenzioni che è un universo di appalti piccoli particolarmente appetibile per le imprese sarde che non hanno grande capitalizzazione. Questo è quello che stiamo facendo, ed è sotto gli occhi di tutti – ha concluso l’assessore dei Lavori pubblici -. Ora i Comuni devono programmare autonomamente i propri interventi per le piccole opere pubbliche in modo da non dipendere dallo stanziamento regionale ma da poter programmare sulla base delle proprie risorse, contando però su un fondo che la Regione mette a disposizione.»
Semplificazione e snellimento burocratico, meccanismi di premialità che consentano di immettere nuove risorse per il rilancio dell’edilizia insieme a quelle destinate alla valorizzazione dei centri storici e alla riqualificazione urbana delle periferie, valorizzazione delle competenze e delle professionalità, impegno a definire in tempi brevi una architettura di pianificazione che trovi il punto di incontro fra tutela ambientale e le esigenze di sviluppo economico e occupazionale. Queste sono, per l’assessore Cristiano Erriu, priorità è urgenze nel settore edilizio.

«Oggi c’è stata una sostanziale condivisione delle diverse strategie di attacco che abbiamo discusso con i sindacati – ha detto Erriu – Abbiamo parlato di grandi opere infrastrutturali e di opere pubbliche locali. Noi ci impegniamo a monitorare un settore in profonda crisi, 30mila occupati in meno, puntando a una crescita qualificata, organica, equilibrata nei territori. Continueremo a ragionare coi sindacati – ha concluso l’assessore degli Enti locali – sugli strumenti ottimali, il miglioramento di quelli esistenti e sulle condizioni finanziarie e gli strumenti per poter realizzare gli obiettivi concordati.»

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Sono aperte le iscrizioni al master di primo livello in Management dei prodotti e servizi della comunicazione, in una seconda edizione aggiornata e aperto ai laureati di tutti i corsi di laurea. I posti disponibili sono 50 e sarà possibile iscriversi sino al 23 febbraio sul sito dell’ateneo. Il corso è annuale (60 crediti formativi universitari), si tiene nella facoltà di Studi umanistici – via Is Mirrionis 1, Cagliari e ha come sede amministrativa il dipartimento di pedagogia, psicologia e filosofia dell’ateneo del capoluogo. Il master è curato dal corso di laurea in Scienze della comunicazione guidato dalla professoressa Elisabetta Gola.

Le lezioni si terranno in aula, ma sarà possibile seguirle da casa per agevolare i corsisti che lavorano e i fuori sede. Un sistema di videoconferenza e una piattaforma web consentiranno di mantenere il rapporto con i docenti anche oltre le ore della lezione e di poter contare sul loro supporto per approfondimenti e per il progetto finale.

La figura che il master mira a formare è il profilo di un operatore esperto nella progettazione, gestione e marketing delle principali aree dell’industria della comunicazione: giornalismo, pubblicità, management di eventi, web marketing, social media strategy, comunicazione pubblica e investor relations. In un mercato dove la componente immateriale del valore aziendale è passata infatti in 20 anni dal 38 all’82%, una risorsa che riesca a gestire al meglio gli elementi intangibili è fondamentale. Ancor più strategica all’interno di un mercato in forte cambiamento, la figura dovrà muoversi agevolmente in un contesto altamente competitivo.

Il master conta circa venti partnership con aziende, enti pubblici e associazioni, e lavora costantemente per consolidare la sua presenza nel territorio regionale e dare così opportunità di incontro ai corsisti. Il master conta anche su aziende convenzionate del territorio regionale e internazionale.

La domanda di ammissione al master deve essere compilata con la procedura online nell’area dei SERVIZI ONLINE PER GLI STUDENTI sul sito dell’Università di Cagliari (www.unica.it) entro le ore 12.00 del 23 febbraio prossimo. La domanda, unitamente al resto della documentazione, dovrà inoltre essere spedita per posta raccomandata con ricevuta di ritorno alla “Segreteria del Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia”, via Is Mirrionis 1 – 09123 Cagliari, oppure consegnata a mano, sempre presso la stessa segreteria (situata nell’edificio di Psicologia di via Is Mirrionis 1), nei giorni e negli orari indicati nel bando. Informazioni e documenti da scaricare sono raggiungibili dal sito  www.com.unica.it/master.

Biblioteca comunale Carbonia

Questa sera, alle ore 18.00, presso la biblioteca comunale di Carbonia di Viale Arsia, si terrà un nuovo appuntamento con la rassegna “Carbonia studia”.

L’incontro, dal titolo “Carbonia, premio del paesaggio del Consiglio d’Europa” sarà curato da Giorgio Peghin, docente presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Cagliari, il quale porterà l’attenzione dei presenti su Carbonia e sul “Premio del Paesaggio del consiglio d’Europa”, conferito nel 2011.

Tale vittoria ha permesso una riqualificazione sostenibile del paesaggio moderno, urbano e minerario, senza rinnegare la memoria storica industriale della città di Carbonia, la quale ha recuperato e conservato l’identità dei luoghi e del suo tessuto urbano.

Parteciperanno alla conferenza l’assessore dell’Urbanistica, Mauro Esu e l’assessore della Cultura, Loriana Pitzalis.

Serbariu copia

Il comune di Carbonia ha pubblicato il bando di gara per la vendita all’asta dell’ex Scuola Materna di vico Filzi a Serbariu.

Considerato che nella stessa area si trovano altre scuole sufficienti a coprire il fabbisogno necessario, l’Amministrazione comunale ha previsto di destinare l’immobile ad attività o servizi di interesse pubblico o collettivo.

Il costo a base d’asta del locale è di 514.000 euro.

Le domande dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 12.00 del 6 marzo 2015. Gli interessati dovranno inviare la loro offerta all’ indirizzo: Comune di Carbonia, Piazza Roma 1 – 09013 Carbonia.

Il bando di gara, le condizioni di partecipazione e la modulistica sono disponibili sul sito internet www.comune.carbonia.ci.it. e presso l’ufficio Patrimonio, primo piano del Palazzo Comunale, in Piazza Roma, a Carbonia. Telefono 0781.694237 – 0781.694281. Fax 0781.64039

Palazzo della Regione 1 copia

Senza la massima trasparenza nelle procedure e senza una regia unica che garantisca scelte omogenee e coerenti con gli obiettivi, la riorganizzazione dell’Amministrazione regionale avviata nelle ultime settimane non potrà ottenere i risultati attesi. Lo scrive lo Sdirs, Sindacato Dirigenti e Direttivi della Regione Sardegna, in una lettera indirizzata al presidente della Regione Francesco Pigliaru, all’assessore Gianmario Demuro e all’intera Giunta.

Nelle ultime settimane, diverse Direzioni Generali e alcuni enti regionali hanno informato le organizzazioni sindacali sulle proposte di riorganizzazione. Ma il Sindacato Dirigenti e Direttivi della Regione Sardegna – nel documento firmato dal segretario generale Cristina Malavasi – segnala un doppio rischio: «Da un lato strutture sbilanciate sotto il profilo delle competenze e dall’altro una sovrapposizione di compiti tra i vari rami dell’Amministrazione».

Lo SDIRS cita alcuni esempi:

  • «L’assessorato dell’Agricoltura, nel presentare il nuovo Servizio denominato Miglioramento dell’ambiente e salvaguardia della biodiversità, gli attribuisce alcune competenze – difesa del suolo e prevenzione dell’erosione – che dovrebbero essere riconducibili all’assessorato della Difesa dell’Ambiente, e delle quali dovrebbero già occuparsi anche il Distretto idrografico e i Lavori pubblici.
  •  L’assessorato dell’Industria individua un Servizio definito Energia ed economia verde, in presenza di proposte simili da parte della Presidenza e dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente.
  •  Emblematica è anche la previsione di due Centrali di committenza in due Assessorati diversi.»

Il sindacato ricorda che «la legge regionale 24/2014 presenta come uno dei punti maggiormente qualificanti la delegificazione delle Direzioni generali e l’eliminazione – presso gli Enti e le Agenzie – delle posizioni dirigenziali intermedie tra Direzione Generale e di Servizio. Ciò in nome della semplificazione, di una maggiore flessibilità e dell’adeguamento della struttura amministrativa alle esigenze e agli obiettivi di governo».

Ma a giudizio dello SDIRS, per arrivare a questi risultati è necessario e urgente «un preciso indirizzo da parte della Giunta regionale, che non sia meramente numerico ma riferito agli obiettivi programmatici di governo». In altre parole: non basta accorpare qualche Direzione Generale o sopprimerne qualche altra per fare spazio a nuove strutture organizzative se manca un disegno complessivo razionale e coerente.