26 November, 2024
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Tribunale di Cagliari 104 copia

Venerdì 6 febbraio 2015, presso la corte d’appello di Cagliari, ci sarà il dibattimento sui ricorsi con i quali i lavoratori degli stabilimenti di Villacidro e Carini, il ministero dello Sviluppo Economico e le Regioni Sardegna e Sicilia si opporranno alla dichiarazione di fallimento della Keller per sostenere l’Amministrazione-Straordinaria.

E’ l’avv. Giovanni Dore, civilista esperto di diritto comunitario, il legale incaricato dai lavoratori sardi e siciliani per provare a salvare la Keller. Lo stesso legale che già la scorsa estate era stato l’artefice del ricorso che aveva dato il via libera alla prima fase della procedura di amministrazione straordinaria, poi conclusasi col fallimento a seguito della “bocciatura” da parte del Tribunale del piano proposto dal Commissario.

Nel ricorso i lavoratori rappresentati dalla FIOM, FSM e UILM si oppongono in modo vigoroso al giudizio del Tribunale che, a loro detta, avrebbe interpretato la legge Prodi bis (sull’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi) alla luce dei soli interessi dei creditori e non di quelli, ben più pregnanti sotto il profilo dell’interesse costituzionalmente orientato, della salvaguardia dei rami aziendali recuperabili e dei diritti dei lavoratori sui quali il nostro ordinamento è fondato.

Tra i vari ed articolati motivi proposti, oltre all’esame di copiosa giurisprudenza che dimostrerebbe la assoluta adeguatezza del piano proposto dal commissario Maione, il legale dei lavoratori ha “scovato” un importantissimo precedente di una procedura di amministrazione straordinaria di un’azienda milanese che ha ottenuto il via libera della Commissione UE in appena tre mesi per ottenere aiuti di Stato al “salvataggio” per un importo di 24 milioni di euro, così come consentito dalla vigente disciplina comunitaria. E tale circostanza rende contraddittorio il provvedimento del Tribunale che ha bollato come inapplicabile il piano del commissario perché non compatibile con la normativa comunitaria e con i lunghi tempi delle procedure burocratiche di autorizzazione degli aiuti che, nel caso della Keller, sarebbero stati di gran lunga inferiori rispetto a quelli erogati a favore delle imprese milanesi.

I lavoratori confidano nella salvezza dell’azienda e del proprio posto di lavoro da parte della Corte d’Appello di Cagliari.

Il presidente della commissione Antonio Solinas critica la posizione assunta da alcuni sindaci, dopo un incontro svoltosi a Paulilatino, che hanno ritenuto di non aderire ad Abbanoa che – sostiene – «contraddice in modo evidente i risultati dell’audizione del 28 gennaio scorso, fra gli stessi sindaci e la commissione».

Antonio Solinas ricorda, tra l’altro, di aver «al termine dell’incontro sottolineato con molta chiarezza che la normativa nazionale non sembra consentire la separazione fra la partecipazione all’ente di governo e la gestione del servizio idrico; si tratta invece di un passaggio giuridico che va definito senza ambiguità». «Inoltre – ha aggiunto – ho invitato i sindaci a formulare una proposta articolata e di dettaglio in vista di un nuovo incontro; i sindaci non solo hanno condiviso questo percorso ma hanno anche accettato l’invito a presentare in tempi brevi una loro proposta».

«Quindi – ha detto ancora il presidente Solinas – io personalmente e la commissione non abbiamo cambiato idea e non abbiamo tradito nessuno, stiamo anzi proseguendo nella strada tracciata assieme ai Sindaci: martedì prossimo sentiremo il direttore generale e l’amministratore unico di Abbanoa proprio per esaminare tutte le possibilità concrete e giuridicamente praticabili in grado di arrivare ad una soluzione positiva del problema sollevato dagli amministratori locali.»

«Come espressione del Consiglio regionale – ha concluso Solinas – ci sentiamo con la coscienza a posto e continuiamo a lavorare con impegno e serietà, senza sottrarci al confronto con tutti anche sui tempi più difficili, come abbiamo sempre fatto; fermo restando che, per dialogare in modo costruttivo, bisogna essere in due.»

/Af)

Piazza Sella Iglesias 1 copia

L’edizione 2015 del Carnevale Iglesiente avrà il suo culmine nella sfilata in maschera per le vie della città in programma sabato 21 febbraio. La partenza è prevista alle 15.30 da Via Isonzo, fronte Centro Direzionale. Il festoso corteo percorrerà Via Isonzo, Via Roma, Via XX Settembre, Via Veneto, Via Genova, Via Crocifisso, Via XX Settembre, Via Garibaldi, Via Antas, Via Valverde e si concluderà in Piazza Sella. Alle 19.00 sarà dato al Rogo Norfieddu, a cura del Gruppo Folk “Città di Iglesias”. Seguirà il tradizionale spettacolo di “Cabaret Magicomico” con Cossu e Zara (comici), Zamu (prestigiatore, illusionista), Francesca Murgia, Ilenia Tocco, Thomas Zasso.

L’obiettivo di rilanciare, dopo anni, la sfilata in maschera per le vie della città è raggiungibile grazie all’impegno e alla dedizione del comitato organizzazione formato da A.s.d.Azzurra 2000, Milly’s Angels, D.N.A.Fitness, Free Dance e Free Body. Le prospettive sono incoraggianti: le adesioni sia di gruppi mascherati che di carri allegorici provenienti dai comuni vicini sono numerose ed entusiaste.

Ecco il calendario completo degli appuntamenti del Carnevale Iglesiente 2015:

SABATO 7 FEBBRAIO
“4 salti con la maschera”, ballo in maschera aperto a tutti i cittadini. Tema libero e ingresso gratuito. Animazione a cura di Gigi Siddi. Ore 18.30 Centro culturale di Via Cattaneo. A cura dell’associazione Culturale Noa.

DOMENICA 8 FEBBRAIO
Festa in maschera a San Benedetto, ex Cinema – ore 17.00
a cura dell’associazione “Uniti per San Benedetto” in collaborazione con l’Auser

GIOVEDI 12 FEBBRAIO
Festa in maschera a Nebida, ex scuole elementari – ore 17.00
A cura dell’associazione Verde Azzurro Pan di Zucchero

SABATO 14 FEBBRAIO
Grande festa in maschera nel Quartiere di Serra Perdosa a cura della Parrocchia San Pio X.
ore 15.30 in Piazza Dante: zeppolata, musica e animazione

Pentolaccia a cura di “Amici della Vita”
Ore 17.00 – Centro giovanile Santa Barbara

DOMENICA 15 FEBBRAIO
La bicicletta si veste a maschera, a cura del Team Metalla. Ritrovo ore 10.00 – Piazza Sella
Manifestazione aperta a tutti i bambini e le bambine delle scuole materne ed elementari.

MARTEDI 17 FEBBRAIO
Festa in maschera a Casa Serena – dalle ore 18.30

VENERDI 20 FEBBRAIO
Festa in maschera a Bindua, ex Scuole elementari – dalle ore 17.00

SABATO 21 FEBBRAIO
GRAN FINALE – SFILATA IN MASCHERA
Ore 15.30 partenza della sfilata da Via Isonzo, fronte Centro Direzionale.
Itinerario: Via Isonzo, Via Roma, Via XX Settembre, Via Veneto, Via Genova, Via Crocifisso, Via XX Settembre, Via Garibaldi, Via Antas, Via Valverde, Piazza Sella.
Ore 19.00 Rogo di Norfieddu nella scalinata di Piazza Sella (a cura del gruppo Folk Città di Iglesias).
A seguire spettacolo di cabaret in Piazza Sella “Magicomico” con Cossu e Zara (comici), Zamu (prestigiatore, illusionista), Francesca Murgia, Ilenia Tocco, Thomas Zasso.

Per informazioni e iscrizioni è possibile rivolgersi alle associazioni del Comitato organizzatore: milly.angel@hotmail.it (Milena),salaris.ca@tiscali.it (Veronica), piras.paola@gmail.com (Paola), freebodycfb@gmail.com (Elena), davide.colella.933w@alice.it (Davide e Rosa).

DOMENICA 22 FEBBRAIO
Carnevale medievale per I bambini con giochi e dolci tipici, Parco di Villa Boldetti, dalle ore 11 alle ore 16.00. A cura del Gremio dei Vignaioli e Tavernari.

«La mannaia della Finanziaria 2015 si abbatte anche sul Fondo regionale per la non autosufficienza, facendosi beffa di quanti quotidianamente lottano con la propria malattia e confidano in un’assistenza dignitosa.» 

Lo scrive in una nota Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia.

«L’esecutivo ha presentato un emendamento alla Finanziaria con cui si stabilisce che il Fondo per la non autosufficienza sarà di 166 milioni di euro per ciascuna delle annualità 2015, 2016, 2017, a fronte dei 202 milioni di euro all’anno che prevedeva la Finanziaria 2014. E decide il taglio con una buona dose di cinismo, senza avvisare nessuno e mentre una commissione di esperti cerca di rivalutare il sistema dei contributi. Una scelta ingiustificabile che qualifica l’operato di questa Giunta. La quale, inoltre, ha manifestato l’intenzione di svuotare di competenza la Commissione Sanità, escludendo l’obbligo di parere sulle linee guida per i contributi.»

Ignazio Locci, insieme alla collega di gruppo Alessandra Zedda, ha presentato un emendamento con cui propone di portare i contributi a 206 milioni di euro per ciascuna annualità, cifra minima con la quale è possibile garantire un’assistenza dignitosa ai disabili gravi che ogni giorno vivono le difficoltà della malattia.

«La Giunta prenda la palla al balzo – conclude Ignazio Locci – e recuperi alla pessima figura di avere tagliato i contributi dicendo sì all’emendamento presentato dal sottoscritto. Lo deve ai disabili gravi, lo deve alle loro famiglie che non possono fare a meno a cuor leggero dei fondi, considerato il patimento e l’impegno emotivo (oltre che di energie e di tempo) che il quotidiano confronto con un familiare gravemente malato comporta.»

Ignazio Locci 3 copia

Maria Carmela Folchetti-02

Tornare a poco oltre 37 mila imprese artigiane è come fare un balzo indietro di 14 anni. Dall’inizio della crisi sono state perse 5.305 imprese: la loro chiusura, considerando anche la forza lavoro, ha lo stesso impatto della dismissione di 5 Alcoa e 12 Meridiana”.

E’ amarissimo il commento della presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti, sui dati della nati-mortalità delle imprese sarde del 2014, appena certificati da UnionCamere Movimprese.

Sono, infatti, 37.713 le imprese artigiane in Sardegna al 31 dicembre dello scorso anno, una decrescita che, in pratica, riporta il comparto al 2001, quando si registrarono 37.720 aziende.

Nell’ultimo anno il saldo negativo è di -1.088 imprese che corrisponde a 1.584 iscrizioni contro 2.672 cancellazioni.

Situazione pesantissima anche nelle province: Cagliari ne perde 433, segue Sassari con – 366, Nuoro con -210 e Oristano con -79.

«E’ una situazione devastata e devastante – riprende la presidente Folchetti – che certifica, se mai ce ne fosse ancora bisogno, come pubblica amministrazione e politica, nell’ultimo decennio, non abbiano avuto i ritmi delle imprese. Questi dati, anche se in leggera frenata rispetto al terribile 2013, rappresentano il fallimento di un “sistema Sardegna” che negli anni è peggiorato e non ha dato scampo a migliaia di attività produttive e a decine di migliaia di persone che vi lavorano.»

«Ricordiamo che l’artigianato in Sardegna rappresenta circa il 25% di tutte le attività produttive ed è stanco di essere considerato, ancora una volta, semplicemente un “numero”, per una Pubblica Amministrazione assente, per una burocrazia devastante, per una tassazione tentacolare per una politica, che fino a oggi, non ha dato risposte.»

«Se questo è il segnale che arriva dal 2014 – riprende la Folchetti – per il 2015, pur essendo artigiani e quindi avendo sempre un pensiero positivo, non ci aspettiamo grandi stravolgimenti. Anche perché non c’è impresa che non abbia visto intaccata la propria solidità: questo non da ora ma dai decenni passati. Alcuni indicatori parlano di una “ripresina”, ovvero di crescite di poco superiori allo 0%, ma questo, ovviamente, non potrà bastare a vedere un ennesimo segno “meno” nelle statistiche future.»

«La politica, nazionale e regionale – continua la Presidente – dovrà avere il duro compito di ricreare un contesto favorevole alle attività produttive, senza il quale l’inversione di tendenza sarà ardua.»

Confartigianato Imprese Sardegna ribadisce come la ripresa potrà esserci solo con l’approvazione definitiva del nuovo Piano Casa, attraverso il rilancio dell’attività edilizia, anche con l’apertura dei cantieri e con la riqualificazione degli edifici esistenti, con la velocizzazione dei pagamenti della Pubblica Amministrazione e  l’allentamento della stretta creditizia bancaria, che dovrà avvenire tramite il rifinanziamento dei Confidi. Inoltre sarà fondamentale tagliare nettamente la burocrazia e avviare la continuità territoriale merci.

«Solo attraverso la realizzazione di queste proposte – conclude Maria Carmela Folchetti si potrà avere una rapida e concreta ripresa di tutti i settori produttivi della Sardegna.»

Imprese artigiane in Sardegna dal 2000 al 2014

Saldo al….

Imprese registrate

Differenza sull’anno prima

31-12-2000

36.985

31-12-2001

37.720

31-12-2002

38.952

31-12-2003

40.134

31-12-2004

41.188

31-12-2005

41.629

31-12-2006

42.194

31-12-2007

42.837

31-12-2008

43.018

31-12-2009

42.522

31-12-2010

41.972

31-12-2011

41.155

31-12-2012

40.098

– 1.057 imprese

31-12-2013

38.803

– 1.295 imprese

31-12-2014

37.713

-1.090 imprese

Imprese Artigiane nelle Province

Saldo 31-12-2014

Iscrizioni

Cessazioni

Saldo

Cagliari

14.272

634

1067

-433

Oristano

3.258

151

230

-79

Nuoro

6.822

259

469

-210

Sassari

13.361

540

906

– 366

SARDEGNA

37.713

1584

2672

-1.088

Consiglio comunale Iglesias

La Giunta comunale di Iglesias ha approvato il nuovo  programma di contrasto alla povertà che prevede tre linee di intervento: linea 1, sostegno economico e progetti personalizzati di aiuto; linea 2, contributi economici per l’abbattimento dei servizi essenziali, riservata esclusivamente ad utenti in condizioni di povertà transitoria che normalmente non si rivolgono al Comune; linea 3, impegno in servizi di pubblica utilità, per la quale è previsto l’inserimento di utenti in Cooperative Sociali di tipo b.

Le novità  principali, determinate dalla Regione Sardegna, riguardano il limite di reddito, che è uguale per tutte e tre le linee, ovvero per usufruire dei benefici. Non si dovranno superare i € 4.500,00 annui comprensivi di redditi esenti Irpef. Altra novità rilevante è quella che potrà essere presentata domanda per una sola linea di intervento, e, come per gli anni passati, da un solo componente per nucleo familiare.

Le domande potranno essere presentate fino al 13 febbraio all’Ufficio Protocollo di via Isonzo, anche se si sta valutando una congrua proroga a causa della rivisitazione del modello Isee che determina per i Caf un rallentamento di tutte le pratiche.

A breve sarà pubblicata la manifestazione di interesse riservata alle cooperative di tipo B che intendono partecipare per l’inserimento di utenti da impegnarsi in servizi di pubblica utilità.

Quest’anno l’Amministrazione Comunale di Iglesias quest’anno, rivoluzionando tutto il sistema, ha voluto con coraggio e determinazione sperimentare 20 progetti di inclusione sociale e permettere agli svantaggiati di uscire dal circuito dell’assistenzialismo. E’ una scelta epocale, in linea con il progetto di rivisitazione dei sussidi di povertà e perfettamente in sintonia con il welfare generativo a cui tutti gli enti devono puntare per migliorare la società e combattere la crisi.

«Ritengo – commenta l’assessore dei Servizi sociali, Alessandra Ferrara – l’esperimento un primo passo verso il welfare che tutti vorremo, quello che genera lavoro, quello che gratifica le persone e combatte l’appiattimento dovuto ad anni di assistenzialismo. Sono contenta perchè la scelta effettuata va nella giusta direzione per rilanciare le politiche sociali fatte non per le persone ma con le persone.»

Al via il nuovo bando dell’unico concorso italiano di world music, il “Premio Andrea Parodi”, organizzato per il settimo anno dall’omonima Fondazione e la cui fase finale è prevista a Cagliari dall’8 al 10 ottobre, con la direzione artistica di Elena Ledda.

Il concorso del “Premio Andrea Parodi” intende valorizzare le nuove tendenze nell’ambito della musica dei popoli o “World Music”, ovvero proposte che attingono alle tradizioni culturali ma le rinnovano e contaminano. Le domande di iscrizione al concorso dovranno essere inviate entro e non oltre il 31 maggio 2015, tramite il format presente su www.fondazioneandreaparodi.it  (per informazioni: fondazioneandreaparodi@gmail.com

Dovranno contenere:

• 2 brani (2 files mp3, provini o registrazioni live o realizzazioni definitive);

• testi ed eventuali traduzioni in italiano dei due brani;

• curriculum artistico del concorrente (singolo o gruppo);

Per iscriversi occorre essere maggiorenni e autori o coautori del brano in gara. Il concorso è gratuito ed aperto ad artisti di tutto il mondo.

La Commissione artistica istituita dalla Fondazione selezionerà, in maniera anonima, da otto a dodici finalisti e, per ciascuno di essi, sceglierà il brano in gara tra i due proposti; i finalisti si esibiranno al festival “Premio Andrea Parodi” 2015, davanti a una giuria tecnica (addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti, scrittori e cantautori) e a una giuria critica (giornalisti). Entrambe le giurie, come negli scorsi anni, saranno composte da autorevoli esponenti del settore.

Il premio consiste in una somma in denaro erogata a copertura di tutti i costi di masterclass, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale, per un importo massimo di 2.500 euro. Un ulteriore premio è la realizzazione professionale del videoclip del brano in concorso, a spese della Fondazione Andrea Parodi. Inoltre, verrà offerta al vincitore l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2016 del Premio Andrea Parodi, dell’“European jazz expo” in Sardegna, di Folkest in Friuli e del Negro Festival di Pertosa (SA).

La manifestazione è nata per omaggiare un grande artista come Andrea Parodi, passato dal pop d’autore con i Tazenda a un percorso solistico di grande valore e di rielaborazione delle radici, grazie al quale è diventato un riferimento internazionale della world music, collaborando fra l’altro con artisti come Al Di Meola e Noa. Le precedenti edizioni sono state vinte nel 2014 da Flo (Campania), nel 2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).

È possibile sostenere la Fondazione Andrea Parodi attraverso la destinazione del 5×1000 e attraverso contribuzioni in denaro. Sul sito della Fondazione si possono trovare tutte le informazioni.

IMG_2988Premio Andrea Parodi 2012 7 Premio Andrea Parodi 2012 6 Premio Andrea Parodi 2012 5 Premio Andrea Parodi 2012 4 Premio Andrea Parodi 2012 3 Premio Andrea Parodi 2012 2 Premio Andrea Parodi 2012 1  IMG_2662 IMG_2666 IMG_2667  IMG_2680

Gli assessori regionali della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci e degli Enti locali Cristiano Erriu si sono confrontati oggi con i presidenti di Anci e Cal, Pier Sandro Scano e Giuseppe Casti, insieme a Gianluca Cadeddu e Graziella Pisu del Centro regionale di Programmazione, sui temi legati a programmazione territoriale, programmazione unitaria e fondi comunitari.

Sulla programmazione territoriale, Anci, Cal Sardegna e tutto il partenariato socio-economico regionale saranno regolarmente coinvolti nel dialogo istituzionale con i territori, ed è stata ipotizzata la possibilità di dare continuità a progetti locali già presentati in passato finora rimasti senza copertura finanziaria, purché coerenti con la nuova strategia regionale.

«Sulla programmazione unitaria, abbiamo ribadito l’intenzione della Giunta – peraltro già inserita nella legge finanziaria – di istituire una cabina di regia con tutte le autorità di gestione degli strumenti finanziari della programmazione unitaria 14-20, in modo da garantire il miglior coordinamento possibile ed evitare così che ciascun fondo vada per conto suo», ha spiegato l’assessore Paci. Infine, i fondi comunitari: il direttore del Crp Cadeddu ha spiegato che si sta intervenendo sul documento Po Fesr 2014-2020 sul quale la Commissione Europea ha espresso le sue osservazioni, per migliorare il documento nel suo complesso e in particolare sul Piano di rafforzamento amministrativo.

«Questi incontri sono per noi importanti per individuare insieme al partenariato istituzionale e sociale un metodo che porti a una strategia condivisa nell’azione di governo sul territorio», ha sottolineato il vicepresidente della Regione.

«Abbiamo espresso forte apprezzamento per il metodo imboccato – hanno detto Scano e Casti -. Era appunto la nostra proposta che il confronto avvenga prima delle decisioni e non a cose fatte. Sulla programmazione territoriale abbiamo sottolineato due punti: il primo che i territori abbiano il medesimo accesso agli strumenti e alle risorse con parità di opportunità. Secondo, che la programmazione avvenga attraverso procedure trasparenti e processi di valutazione ancorati a criteri oggettivi e non determinati dalla volontà politica.»

Per quanto invece riguarda il confronto sui fondi europei, i presidenti di Anci e Cal hanno detto «di aver manifestato la preoccupazione del sistema delle autonomie locali per i ritardi accumulati e soprattutto per la severità delle osservazioni rivolte al nostro Fesr dalla commissione europea. Va straordinariamente rafforzata la capacità di programmazione, attuazione e gestione».

«Da ultimo – hanno concluso – abbiamo sottolineato la necessità di un coinvolgimento effettivo del partenariato istituzionale e socio-economico.»

Mentre cresce la preoccupazione di lavoratori e passeggeri per l’ormai prossima privatizzazione della compagnia di navigazione Saremar che assicura i collegamenti tra la Sardegna e le isole minori, l’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana afferma che la strada della privatizzazione è obbligata perché la magistratura ha deciso.

«Da ora in poi si apre una nuova pagina e si va a concordato preventivo liquidatorio come stabilito dalla sentenza del 15 gennaio scorso – ha detto Deiana ai sindacati durante l’incontro convocato per condividere percorsi e prospettive sul futuro della società regionale marittima -. Pertanto oggi dobbiamo fare fronte comune per garantire l’efficacia del servizio e mantenere i livelli occupativi, non possiamo permetterci di rinunciare a un solo posto di lavoro e non possiamo nemmeno disperdere le tante competenze patrimonio della compagnia. Questa oggi è la nostra principale preoccupazione.»

In base alle determinazioni della sentenza, il Tribunale civile di Cagliari dovrà liquidare Saremar mentre la Regione dovrà pubblicare un bando per affidare i servizi di collegamento, «ed è naturalmente nostra ferma intenzione, nell’ambito della procedura ad evidenza pubblica e nel rispetto delle norme, riconoscere una forte premialità a chi assorbirà il più alto numero di personale», ha aggiunto Deiana.

«Siamo tutti impegnati a ottenere il medesimo obiettivo – ha sottolineato l’assesore dei Trasporti – chiedo pertanto di abbandonare tentazioni populistiche e demagogiche e di evitare estenuanti scontri sulle responsabilità che, tanto, sono chiaramente davanti agli occhi di tutti. Dobbiamo invece fare il possibile per tutelare i lavoratori dentro i meccanismi di gara – ha spiegato l’esponente della Giunta Pigliaru – In merito io sono anche ottimista: noi mettiamo sul mercato un servizio di collegamento con le isole minori sostenuto da 14 milioni di euro di denaro pubblico che, ne sono certo, sarà appetibileNel frattempo l’amministrazione regionale ha fatto la sua parte sino in fondo, ha messo in campo le risorse per garantire la continuità aziendale per tutto il 2015 e, successivamente, in virtù dei risultati della gara pubblica, si proseguirà con gli stessi standard senza interrompere nemmeno un giorno.»

L’assessore ha dato la sua disponibilità a partecipare quanto prima a delle assemblee civiche a Carloforte e a La Maddalena per affrontare pubblicamente i temi della vertenza.

Traghetto.

Teatro Centrale Carbonia copia

Termina mercoledì 4 febbraio 2015, alle ore 21.00, presso il Teatro Centrale di Carbonia, con la proiezione del film “Pelo malo”, la terza edizione della rassegna cinematografica “Identità in transito”, dedicata alle identità che migrano e vivono in transito la propria vita. La rassegna è organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia Iglesias della Società Umanitaria, con il supporto dell’assessorato della Cultura del comune di Carbonia e in collaborazione con i Circoli del Cinema Arci- La Gabbianella Fortunata, Ucca – Luis Bunel e Ficc – La Miniera.

“Pelo malo” è ambientato in una enorme struttura abitativa della periferia di Caracas, dove vive Junior, nove anni, con la giovane madre Marta, vedova e disoccupata. I rapporti tra i due non sono esattamente amorevoli: a disturbare Marta è l’ossessione del figlio per il proprio aspetto fisico, in particolare per i propri capelli. Per Marta, impegnata nella quotidiana lotta per la sopravvivenza, i vezzi del figlio risultano intollerabili. Junior si troverà a dover affrontare in modo doloroso le frustrazioni della madre, resa cieca dalla sua stessa vulnerabilità.