20 July, 2024
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Daniele Reginali 2

«Sulla vertenza relativa alla super interrompibilità e, di conseguenza, sulla prospettiva legata al futuro dello stabilimento e quindi dei lavoratori ex Alcoa sembrano intravedersi spiragli ma ancora ben lontani dall’arrivare a una soluzione. Per questo motivo riteniamo indispensabile un’accelerazione affinché vengano fugati tutti i dubbi e chiariti gli aspetti considerati critici.»

A dirlo è Daniele Reginali, segretario del PD di Carbonia Iglesias.

«Il sostegno del PD ai lavoratori non mancherà – aggiunge Reginali -. I parlamentari del PD proseguiranno la loro azione di monitoraggio e intervento, attraverso gli strumenti previsti dalle istituzioni, perché si arrivi a una conclusione della vertenza. Il nostro territorio non può permettersi una sconfitta in una partita industriale che ha una valenza nazionale. Non a caso – conclude Reginali – quanto previsto dalla risoluzione sull’alluminio contempla e offre una prospettiva al Sulcis Iglesiente.»

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Pesce sequestrato a Sant'Antioco

Nell’ambito dell’attività di contrasto della pesca abusiva delle specie ittiche più pregiate, della relativa commercializzazione e in generale del controllo della filiera ittica, nella mattina del 24 novembre sul Lungomare di Sant’Antioco gli uomini della Guardia Costiera hanno sequestrato circa 30 kg di pesce commercializzato da due venditori ambulanti abusivi in assenza di tracciabilità, dopo aver comminato le sanzioni amministrative come previsto dalla ferrea normativa di comunitaria.

Tale attività di controllo della filiera ittica, inserita tra i compiti d’istituto del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guarda Costiera, ha la finalità di verificare l’identità dei prodotti ittici lungo i diversi passaggi della catena alimentare fino alla vendita al dettaglio.

La tracciabilità di per sé non garantisce la sicurezza degli alimenti: rappresenta però un ottimo strumento di gestione dei rischi utilizzato al fine di contenere i problemi di sicurezza alimentare.

A seguito degli accertamenti finalizzati a confermare la commestibilità del pescato da parte del personale sanitario dell’azienda Usl di Carbonia, area veterinaria, (essendo buone le caratteristiche di freschezza), il prodotto è stato devoluto in beneficienza al Movimento Volontari “Divina Misericordia” di Carbonia.

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Reparto di rianimazione ospedale Sirai di Carbonia

Dura presa di posizione dei responsabili del sindacato AAROI-EMAC (Cesare Iesu e Francesco Tolis, rispettivamente presidente regionale e delegato aziendale), sulla vertenza ADI alla Asl 7 di Carbonia.

«I medici e il direttore di struttura complessa a cui fa riferimento l’articolo dal titolo “sei direttori della asl 7…” pubblicato su questo giornale – scrivono in una nota Cesare Iesu e Francesco Tolis – stati oggetto di accuse false, tendenziose e lesive della loro dignità personale e professionale. Da un lato si ricostruisce in modo totalmente arbitrario la questione ADI, senza far riferimento a tutti i carteggi legali esistenti; dall’altro si muove un’accusa di palese incapacità organizzativa del direttore di struttura complessa di anestesia e rianimazione, fornendo dati e numeri alterati, tendenti a screditare e far ricadere sul medesimo direttore, la responsabilità di spese aziendali non congrue. Tale atto non trova giustificazione alcuna, se non nell’inaugurare una nuova stagione, ove al di fuori dei luoghi e modi previsti da leggi e regolamenti, si può impunemente gettare discredito sull’operato dei dirigenti medici delle Unità Operative aziendali, sulla base del giudizio personale di colleghi, senza considerare, invece, che ciò che rileva sono gli indici di qualità e i riscontri di obiettivi assegnati, ossia i parametri oggettivi che dovrebbero costituire l’unico metro di valutazione. In questo caso, ciò che, se possibile, è ancora più grave, è che tale giudizio, disancorato dalla realtà e soggettivamente capzioso, provenga addirittura da parte di colleghi dirigenti che riferiscono di documenti che per ovvie questioni di privacy non dovrebbero nemmeno conoscere. Rigettiamo totalmente quanto sostenuto dai direttori in questione e auspichiamo una Loro rettifica di quanto dichiarato. Un ultimo inciso è doveroso.»

«Preoccupa, infatti, la nostra organizzazione sindacale – aggiungo Iesu e Tolis -, il silenzio della Direzione Aziendale sulle dichiarazioni diffuse, come detto palesemente false, nonché il mancato richiamo dei “ SEI Direttori” ad un comportamento di correttezza, lealtà e fedeltà ai dettami aziendali e l’ancor più grave inosservanza del nostro Codice Deontologico.»

«E’ noto che di fronte agli illeciti disciplinari l’azione è obbligatoria per cui si attende fiduciosi l’avvio del procedimento. L’AAROI Sardegna nell’attendere fiduciosamente segnali dalla Direzione Aziendale – concludono Cesare Iesu e Francesco Tolis -, osserverà con la massima attenzione gli sviluppi eventuali della vicenda, riservandosi ogni altro ulteriore intervento a tutela di tutti i colleghi anestesisti rianimatori della ASL 7 Carbonia.»

 

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Durissimo il giudizio di Fabio Enne, segretario della CISL del Sulcis Iglesiente, sulla riunione svoltasi ieri al ministero dello Sviluppo economico.

«Vergognosa riunione al Mise su problematiche Energia che mettono a dura prova la continuità produttiva delle fabbriche del sulcis alluminio e piombo zinco – scrive Fabio Enne in una breve nota – oltremodo vergognoso che al ministero non siano state accettate alla discussione le rappresentanze dei sindaci e del consiglio regionale sardo. Le risposte date dal ministro Guidi – conclude Fabio Enne – riportano le vertenze indietro di tre anni.»

Fabio Enne 58

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Il Consiglio regionale della Sardegna si è riunito negli uffici della Regione sarda a Roma, alla presenza Gianfranco Ganau e dei consiglieri Anna Maria Busia, Roberto Desini, Piermario Manca, Augusto Cherchi, Gianfranco Congiu e Alessandro Unali (Sovranità, democrazia e lavoro); Pierluigi Rubiu, Giorgio Oppi, Luigi Tatti e Giuseppino Pinna (Udc); Alessandra Zedda e Alberto Randazzo (Fi); Attilio Dedoni (Riformatori); Pietro Cocco, Gavino Manca, Luigi Lotto e Salvatore Demontis (Pd); Luca Pizzuto (Sel); Gaetano Ledda (Misto-La Base) e Raimondo Perra (Upc-Socialisti) – la riunione a sostegno della vertenza energetica della Sardegna.

Una vertenza storica aggravata dalla recente decisione assunta da Terna che nega il riconoscimento della “super interrompibilità” e della “essenzialità” per le centrali del Sulcis, di Porto Torres e di Ottana e che potrebbe comportare la chiusura dei tre impianti isolani, con drammatiche conseguenze per il futuro delle residue attività industriali che operano in Sardegna e con ovvie conseguenza per l’occupazione e lo sviluppo.

«L’energia – ha dichiarato il presidente Ganau – resta un tema centrale per la Sardegna e la mobilitazione del Consiglio regionale punta al riconoscimento, da parte del Governo, delle specificità della nostra Regione che sconta un troppo elevato gap infrastrutturale, derivante dalla condizione di insularità e che continua a sostenere un più alto costo dell’energia, a causa della mancanza di approvvigionamento del metano.»

La delegazione del Consiglio regionale si è quindi recata nella sede del ministero dello Sviluppo economico per esprimere massima solidarietà ai lavoratori e pieno sostegno all’azione della Giunta e alle rappresentanze sindacali, impegnate in queste ore in nuovo vertice al Mise per difendere il futuro e i posti di lavori nell’industria sarda.

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Il Governo si è impegnato ieri ad ottenere entro la fine dell’anno dalla Commissione Ue l’autorizzazione alla nuova misura di superinterrompibilità per la Sardegna e la Sicilia.

La comunicazione è arrivata in occasione della riunione svoltasi al ministero dello Sviluppo economico, presieduta dal ministro Federica Guidi alla quale hanno partecipato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, rappresentanti di Confindustria Sardegna, Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

Il ministro Guidi ha detto di essere in costante contatto con la commissaria Ue alla Concorrenza Margrethe Vestager per seguire da vicino il dossier che riguarda la fornitura di energia alle imprese delle due isole in base alle regole della superinterrompibilità in modo da eliminare il rischio di aiuti di Stato. Anche le riunioni a livello tecnico si svolgono con cadenza settimanale.

Su questa materia il Governo riferirà entro la metà del mese di dicembre sull’esito conclusivo del confronto in sede europea. Le parti saranno riconvocate prima di Natale al ministero dello Sviluppo economico.

Durante la riunione è stata esaminata anche la questione dell’essenzialità per gli impianti che producono energia elettrica in Sardegna. A questo riguardo, il ministro Guidi ha confermato il proprio impegno per ricercare soluzioni che ad un tempo garantiscano il sistema elettrico regionale e l’ occupazione degli impianti interessati.

Sono 18 le aziende beneficiarie della super interrompibilità e 3 le centrali elettriche beneficiarie della essenzialità, più l’indotto diretto e collaterale. «Si tratta del solo strumento che, allo stato delle cose, può accompagnarci nella transizione verso il metano. È funzionale alla ripresa economica della nostra Isola e risponde a precise esigenze di sicurezza ed equilibrio del sistema elettrico regionale, in presenza degli impegni che Governo e Regione hanno messo in campo per il rilancio del settore industriale – ha dichiarato il Presidente della Regione. In più non possiamo permetterci ulteriori rischi sul piano dei livelli occupazionali. Chiediamo una proroga del regime di essenzialità per un tempo che serva ad attivare gli investimenti sull’efficientamento delle centrali e sulle imprese a valle.»

Preoccupazione è stata manifestata dall’assessore Piras sulla capacità, da parte delle centrali, di mantenere gli attuali livelli occupativi in assenza di tale proroga. «Stiamo lavorando a pieno regime sul piano per cambiare il nostro assetto energetico – ha detto Maria Grazia Piras -. Non possiamo pensare che il nostro sforzo sia limitato da questo vincolo sull’essenzialità”.

«Puntiamo tutti allo stesso obiettivo e da parte nostra sosteniamo il lavoro che si sta portando avanti per raggiungere le condizioni che maggiormente si avvicinano a quelle richieste dalle imprese» ha detto Francesco Pigliaru in chiusura di riunione, confermando l’intenzione «di continuare a esercitare nelle prossime ore un forte pressing sulle istituzioni comunitarie che hanno in mano i dossier su cui si fondano il mantenimento e lo sviluppo del tessuto industriale in condizioni di insularità. Lo faremo insieme al Governo – ha dichiarato il presidente della Regione – con il sostegno e il senso di responsabilità finora sempre mostrato da imprese, sindacati e associazioni di categoria nella gestione delle vertenze industriali sarde legate al tema dell’energia. Ancora oggi l’Unione Europea mostra di avere poca conoscenza sul tema dell’insularità. Ma noi siamo convinti che questa sia l’essenza di una battaglia politica sacrosanta – ha concluso – che vogliamo portare a tutti i livelli e che si fonda su solide ragioni tecniche, sociali e politiche».

Il prossimo incontro al Mise per un nuovo aggiornamento è già fissato per la settimana che precede le feste di Natale.​

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presentazione calvani

 

Dopo la splendida vittoria su Pesaro, è nata ieri la Dinamo di Marco Calvani, il nuovo coach presentato nella Club House di via Pietro Nenni. «Chiedo scusa per il ritardo ma come potete immaginare sono arrivato di fretta con tanto da fare e tante persone da incontrare – ha esordito Marco Calvani -. Stamane ho iniziato presto con la riunione con lo staff poi ho voluto incontrare individualmente i giocatori. Credo sia assolutamente necessario che chi lavora e sta a contatto con me conosca il mio pensiero. E ritengo che la cosa più opportuna sia confrontarmi con tutti, a partire dai giocatori, per capire come lavorare e collaborare insieme. Ringrazio la società per avermi dato questa possibilità, in un momento di grande cambiamento come quello che c’è stato sicuramente in tanti si sono proposti per questo posto ed è un onore essere qui. Sassari è un’eccellenza del panorama non solo italiano ma anche europeo, mi sento un privilegiato a indossare questa maglia e questa tuta. La storia dice che in questi anni Sassari ha meritato sul campo i riconoscimenti e credo che tutti noi abbiamo il piacere per lavorare in un ambiente sereno per un fine comune. Il mio ringraziamento va anche a Federico Pasquini che mi ha scelto. Il mio primo pensiero va a Meo Sacchetti che in questi anni ha dimostrato di aver fatto una pallacanestro, diversa dalle altre, che ha saputo interpretare al meglio dimostrando che può essere vincente. Credo possa essere per noi allenatori un modello dal quale attingere. Ognuno di noi poi deve essere se stesso e io non posso pensare di scimmiottarlo o di fare la sua pallacanestro. Ma i trofei che avete messo in bacheca in questi anni sono il riconoscimento a una società seria e ben organizzata, accompagnata da un gruppo competitivo e un allenatore vincente. Il secondo pensiero va al pubblico: ieri sera sarei stato sorpreso se non avessero dato ovazione e riconoscimento a ciò che ha fatto Meo Sacchetti in questi anni. In quella che poteva essere una partita equivoca, il pubblico sassarese ha dimostrato quanto tiene alla squadra a prescindere dagli attori protagonisti e questa secondo me è un’attestazione importante. Quanto a me io sono un’aziendalista con le sue idee e i suoi principi di lavoro, la giornata per me inizia molto presto la mattina e finisce tardi la sera. Ho chiesto di avere un ufficio che possa essere il mio punto di riferimento, per incontrare tutti. Sono contento perché credo di essere nel posto giusto con una società seria e strutturata».

Marco Calvani ha poi spiegato la sua filosofia di allenatore.

«Durante la partita ho osservato il match con grande attenzione e durante l’intervallo lungo mi sono confrontato a lungo con il general manager Federico Pasquini. Il mio percorso di crescita e formazione di cultura e istruzione è tale per cui la difesa costituisce il primo baluardo che ti permette di confrontarti con tutti, soprattutto nel momento in cui hai sterilità offensiva. Non possiamo pensare ci sia sempre il Logan con 100% dal campo, come ieri, questo può essere un valore aggiunto ma il presupposto della squadra deve essere la difesa. In attacco ho visto grande disponibilità nel passarsi la palla, ovviamente tutto deve essere ottimizzato. Quanto visto ieri è il nostro punto di partenza per iniziare un percorso di lavoro.»

Venerdì sera la Dinamo gioca a Mosca, contro la corazzata Cska.

«Venerdì non andremo a Mosca con le braghe calate per lasciar fare al Cska quello che vuole – ha spiegato Calvani -, cercheremo di andare li per vincere con il giusto atteggiamento. Bisogna riportare Sassari ad avere una fiducia nei suoi mezzi per essere competitiva con tutte le potenzialità che possiede e puntare al meglio.»

Marco Calvani ha concluso parlando dei nuovi obiettivi della Dinamo.

«Sicuramente c’è il campionato italiano in cui fare bene e una competizione europea che ha tanti risvolti. Ci vorrà del tempo per capire se tutti i giocatori possono rispondere alle mie richieste o ci saranno delle necessità diverse. Oggi credo che questi siano i migliori giocatori che potessi avere. Il mio obiettivo non è sottolineare con penna rossa i loro errori, io sono pagato per ottimizzare le risorse umane del club e farle rendere al meglio possibile. C’è tanto lavoro da fare anche sotto l’aspetto psicologico: ieri prima della partita ho chiesto a Maffezzoli di poter parlare alla squadra. Mi sono presentato ai ragazzi e ho chiesto loro di avere fiducia nelle loro qualità, di togliersi la borsa di dubbi e incertezze che si portavano in campo e avere la testa leggera e divertirsi nell’andare a giocare. Noi siamo dei privilegiati che, grazie alla società e ai tifosi, possiamo fare una professione meravigliosa.»

Fonte della fotografia e del testo dell’intervista Ufficio stampa Dinamo Banco di Sardegna http://www.dinamobasket.com/

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Cresce il fronte del “NO” alla chiusura della base militare di Decimomannu.

Oltre duecento persone sabato scorso hanno gremito la sala consiliare di Villasor, ad un incontro organizzato per esaminare il problema. Tra gli intervenuti, presenti tantissimi lavoratori civili e militari preoccupati per il futuro incerto del complesso, il responsabile della Federazione Lavoratori Pubblici Sardegna (comparto Difesa) Antonio Lello Perra: «La struttura – ha evidenziato Perra – rappresenta uno dei punti di riferimento per il territorio. Non si può buttare al vento la storia della base di Decimomannu».

«Si tenga presente – ha aggiunto Perra – che il sito è in grado di fornire un servizio indispensabile per la perlustrazione della Sardegna, garantendo la sicurezza e la vigilanza sul territorio. Bisogna evitare che si smantelli anche questa realtà, come già accaduto a Elmas e La Maddalena, senza che ci siano alternative concrete. Non solo. Nella base operano circa 1.500 dipendenti, tra operatori militari e civili, impegnati in attività di addestramento e sorveglianza dell’Isola. C’è il pericolo – ha concluso Perra – che queste buste paga, con la possibile dismissione della base, finiscano in Puglia oppure in Sicilia. Sarebbe l’ennesimo disastro economico per una Sardegna che, invece, chiede maggiore attenzione dal punto di vista sociale ed occupazionale. Occorre considerare che le basi militari, sotto l’egida del ministero della Difesa, rappresentano la seconda industria dell’Isola, con oltre 5mila dipendenti che richiedono un maggior interesse.»

Lello Perra

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E’ stato sottoscritto ieri pomeriggio, presso l’assessorato regionale del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale, il verbale d’accordo istituzionale per l’attivazione della cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione aziendale per i 291 lavoratori Eurallumina, per la durata totale di 36 mesi a partire dal 1° gennaio 2016, tra Azienda, Confindustria, Segreterie Fulc e RSU di fabbrica.

All’incontro erano presenti, per le parti:

• Eurallumina Spa – Vincenzo Rosino, Mauro Simone Angius, Sonia Vivarelli

• Confindustria Sardegna Meridionale – Andrea Porcu

• Filctem CGIL – Francesco Garau

• Femca CISL – Nino D’Orso

• Uiltec UIL – Antonio Melis

• Ugl – Piert Giorgio Piu, Marco Spiga

• RSA/RSU – Antonello Pirotto, Gian Marco Mocci, Corrado Marongiu, Enrico Pulisci, Davide Boi, Marcello Salis.

La riunione è stata presieduta dal direttore del Servizio Lavoro Rodolfo Conù.

Un risultato importante che offre ai lavoratori certezze sul percorso della ripresa produttiva, perché vincolato agli investimenti da parte dell’Azienda che ne richiede la concessione, ma la RSU e la segreteria dei Chimici lo ritengono non ancora definitivo.

Il 31 dicembre sarebbero scaduti gli ultimi quattro mesi di cassa integrazione in deroga e la nuova riforma degli ammortizzatori sociali prevede solo la mobilità o la riorganizzazione aziendale, che sostituisce il precedente strumento della ristrutturazione aziendale. La durata massima della cassa integrazione per riorganizzazione è di 24 mesi ma per il caso Eurallumina, essendo tra le dieci situazioni di crisi attenzionate a livello nazionale considerate strategiche dal ministero dello Sviluppo economico per il sistema industriale del Paese, può godere di ulteriori 12 mesi, il tempo necessario per accompagnare, come misura transitoria, i lavoratori nel periodo in ci verranno realizzate le opere per la ripresa delle produzioni. Si tratta del secondo accordo siglato con questo strumento dopo quello di Ottana Polimeri (per 24 mesi) dall’entrata in vigore del Job-Act, ma che per la durata di 36 mesi è il primo in assoluto stipulato in Sardegna.

Qualora gli ultimi passaggi non avessero esito positivo, la cassa integrazione per ristrutturazione verrebbe tra qualche mese sospesa e la possibilità di vedere i lavoratori reinseriti nelle liste di mobilità potrebbe ripresentarsi in maniera ancora più disastrosa, perché accompagnata dal definitivo accantonamento del progetto.

«Si tratta di un’eventualità che non vogliamo prendere in considerazione – commentano i delegati della RSU – perché dopo i risultati ottenuti, non è possibile che il progetto di ripartenza della fabbrica possa non trovare sviluppo e vanificarsi sul filo del traguardo, dopo anni di sacrifici e lotta mai interrotta. Per il Sulcis Iglesiente e la Sardegna tutta, è ormai chiaro a tutti che, esaurito il percorso autorizzativo in capo agli Enti preposti, dovrà partire immediatamente la fase degli investimenti (185 milioni di euro, 270 addetti degli appalti alla punta massima, 357 lavoratori diretti, oltre ai servizi, alle mense, ai trasporti, fornitori e indotto complessivo) e fare così da apripista per un rilancio complessivo del comparto industriale e produttivo in altri settori.

Siamo consapevoli di esserci conquistati con sacrificio i minuti di recupero dei tempi supplementari che erano ormai quasi scaduti – concludono i delegati della RSU Eurallumina – e li utilizzeremo per raggiungere, con ancora maggiore determinazione, l’unico risultato che possiamo accettare: la ripresa del lavoro.»

 Firma CIG Eurallumina 5Firma CIG Eurallumina 1 Firma CIG Eurallumina 3 Firma CIG Eurallumina 4  Firma CIG Eurallumina 6 Firma CIG Eurallumina 7Firma CIG Eurallumina 2

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Via Seruci

I volontari della Chiesa di Scientology e di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga lavorano per allargare il loro raggio d’azione raggiungendo sedi finora non servite dalla distribuzione capillare degli opuscoli “La verità sulla droga”.

Ad Iglesias, dopo la “prova” molto positiva della scorsa settimana, dove i libretti esposti sui banchi dei negozi hanno attirato l’attenzione e i clienti hanno chiesto di poterli prendere, anche questa settimana centinaia di opuscoli verranno distribuiti in altri punti vendita della città.

Da segnalare come molti opuscoli sull’alcol sono stati distribuiti presso il centro sociale “Sodalitas”, dove 150 persone bisognose tutti i giorni vanno a consumare un pasto caldo e tra questi oltre il 30% sono alcolizzati o tossicodipendenti.

Anche Olbia questa settimana sarà presa di mira dai volontari, che intendono continuare ad oltranza nell’iniziativa interessando soprattutto le scuole.

A Cagliari, infine, continuerà la distribuzione nel quartiere di Sant’Elia, dove negli ultimi 4 mesi sono stati distribuiti oltre 4.000 libretti e in tutte le famiglie è arrivata “La verità sulla droga”, e, per la prima volta, saranno coinvolti anche gli esercenti dei negozi di piazza Giovanni XXIII e via dei Giudicati.