26 November, 2024
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Teatro Lirico di Cagliari 20

Non si placano le polemiche intorno al Teatro lirico di Cagliari. Oggi le segreterie sindacali SLC CGIL UILCOM UIL FIALS CISAL LIBERSIND CONFSAL SNATER CSS hanno inviato una nota al presidente e ai consiglieri del Consiglio di indirizzo, nonché ai revisori della Fondazione Teatro lirico di Cagliari, nella quale denunciano che, ancora una volta i lavoratori della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari sono costretti ad apprendere dalla stampa che gli stipendi del mese di gennaio non sono in pagamento. Ciò, per la delicatezza del momento e dell’argomento, andrebbe comunicato con altri mezzi e con differente sensibilità.

«Leggiamo sulla stampa – scrive Rossella Diana in rappresentanza delle segreterie sindacali – “Non sarà possibile pagare gli stipendi di questo mese perché non ci sono abbastanza soldi”; tale dichiarazione del presidente Massimo Zedda ci sembra alquanto strana perché a oggi i contributi 2015 di Stato, Regione e Comune sono in essere. Se il Comune avesse liquidato il contributo di oltre € 2.000.000 del 2014 non ci sarebbero stati problemi, parimenti il medesimo effetto si sarebbe avuto qualora avesse corrisposto al Teatro il contributo regionale per il progetto Shardana liquidato dalla RAS già dal novembre scorso.

Leggiamo ancora “Così come avevamo segnalato da tempo, nel 2014 si è speso troppo e adesso sono i lavoratori a pagarne le conseguenze” e anche tale dichiarazione ci sembra incomprensibile perché il consuntivo 2014 si chiude a giugno 2015 e se il Presidente ha elementi che a noi non è dato sapere deve responsabilmente renderli ufficiali oppure deve tacere. Percepire lo stipendio è un diritto del lavoratore e ci aspettiamo che il presidente spieghi quali siano i problemi che hanno determinato la mancanza di liquidità nelle casse della Fondazione e quali determinazioni voglia assumere per porvi rimedio: non vorremmo che questo venisse scientemente utilizzato per oscurare la non meno preoccupante situazione di stallo e mancanza di programmazione.»

«Compito di un presidente, nonché rappresentante legale – aggiunge Rossella Diana -, non è solo quello di segnalare un qualunque problema, specialmente di natura economica, che si presenti, ma ha il dovere di intervenire ed impedire che questo possa arrecare danni alla Fondazione, e ai lavoratori. Compito di un presidente è vigilare e intervenire, chiedendo – se necessario – l’ausilio ed il giudizio degli organi preposti, affinché i conti siano sempre sotto controllo, non solo nei debiti e nelle spese ma soprattutto nei crediti. Troppo spesso soci finanziatori versano le somme dovute con grandi ritardi, causando problemi di liquidità. Inconcepibile che si debba aspettare oltre un anno per ricevere somme ascritte a progetti già realizzati.»

«Sarebbe davvero disdicevole – conclude Rossella Diana – scoprire che tali ritardi siano da imputare non tanto a semplice e pura negligenza impiegatizia quanto a puro dolo.»

«Con l’avvio della tratta della metropolitana sino al Policlinico ora è più che mai necessario che l’Arst si preoccupi di collegare Sestu al presidio dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari». Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.

«La Regione – dice ancora Cossa – ponga fine alla paradossale situazione di Sestu, che fa parte della città metropolitana ma è servita da trasporti di tipo extraurbano. Un disservizio che non è più tollerabile per i cittadini di Sestu che non sono di serie B e hanno diritto, al pari degli altri di poter raggiungere facilmente la città di Cagliari. La nuova stazione della metropolitana può aiutare a fare una prima risposta.»

Scuola G. Marconi 2 copia

E’ polemica sul nuovo piano di dimensionamento provinciale delle istituzioni scolastiche.

«La mannaia dei tagli si abbatte anche sulle scuole del Sulcis Iglesiente, tra accorpamenti e istituti cancellati dopo un secolo di vita – attacca Ignazio Locci – consigliere regionale di Forza Italia -. Il Piano di dimensionamento provinciale delle istituzioni scolastiche e ridefinizione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno 2015-2016 approvato dalla Conferenza provinciale dei servizi, ridisegna la geografia delle scuole del territorio, proponendo alcuni discutibili accorpamenti: Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Enrico Fermi con l’Istituto Minerario Asproni, entrambi di Iglesias; e l’Istituto Comprensivo Marconi di San Giovanni Suergiu con il San Domenico Savio di Giba. Nell’ambito di quest’ultimo accorpamento si segnala anche la chiusura di due scuole primarie storiche: Tratalias e Piscinas, attive da oltre cento anni. E se per la “politica dei tagli” accorpare istituti e chiudere scuole significa risparmiare, per le comunità locali e per le famiglie equivale invece a disagi e maggiori costi. Ma non solo, perché tali operazioni comportano anche la riduzione di personale, tra precari della scuola e impiegati stabili, che di conseguenza rischiano il proprio posto di lavoro. E di questi aspetti la politica pare disinteressarsi.»

«Guardando all’accorpamento dei due istituti di Iglesias – aggiunge Locci -, viene da chiedersi come mai si sia optato per l’unione delle due scuole, se la situazione odierna è la stessa di due anni fa: il numero degli studenti, infatti, in linea di massima è rimasto invariato. Ma se si concretizzerà l’accorpamento si perderanno circa sei posti di lavoro. E mi chiedo se in questo particolare momento storico possiamo realmente permettercelo. Stesso discorso vale per le realtà di San Giovanni Suergiu e Giba: anche in questo caso ci sarà qualcuno che perderà la propria occupazione o, nella migliore delle ipotesi, che verrà trasferito chissà dove. Ma ciò che maggiormente preoccupa è la probabile chiusura delle primarie di Tratalias e Piscinas. Per le famiglie e le amministrazioni comunali, considerato che per ora non è giunta alcuna rassicurazione, sarà dura doversi sobbarcare i costi di viaggio per i piccoli alunni costretti ad andare a studiare in un altro paese.»

«L’auspicio è – conclude Ignazio Locci – che, nell’ipotesi in cui non si riesca a salvare le scuole in questione, vengano salvaguardati i posti di lavoro e garantite risorse aggiuntive per le comunità locali che dovranno fare i conti con i costi di trasporto dei ragazzi.»

Durissima anche la presa di posizione della segreteria regionale del Partito della Rifondazione Comunista, componente della maggioranza che sostiene la Giunta Pigliaru.

«Le linee guida per il dimensionamento della rete scolastica per l’anno 2015-2016 proposte dalla Giunta regionale, ci lasciano profondamente delusi – si legge in una nota della segreteria del PRC -. La proposta di investire nella scuola, di smetterla con tagli lineari e razionalizzazione delle spese, era uno degli elementi che aveva convinto Rifondazione Comunista e la Sinistra Sarda a far parte della coalizione di Centrosinistra e sovranista. Dopo un anno di legislatura regionale, nel merito, i risultati sono estremamente negativi: nessun programma innovativo, nessuna proposta adeguata alla situazione catastrofica della scuola e dell’Università e, queste linee guida, rendono ulteriormente sconfortante il quadro generale della scuola sarda. Il paradosso di queste linee guida sta nel fatto che si fa correttamente un’analisi dettagliata e veritiera della situazione attraverso considerazioni generali,  percentuali sui vari aspetti della formazione e dell’istruzione in Sardegna, ma,nonostante questi impietosi numeri la Giunta regionale accetta le stesse ricette del Governo Renzi. Riassumiamo questo in un quadro allarmante: tasse universitarie in aumento, dispersione scolastica ai massimi storici, diritto allo studio dimenticato, mentre in finanziaria regionale si continua a dare fondi alle scuole private. A parte qualche annuncio di principio non si intravede nessun particolare intervento innovativo. Siamo una Regione Autonoma con Statuto Speciale – aggiunge la nota del PRC – eppure si accettano supinamente i vari decreti ministeriali,  che impongono una strutturazione della rete scolastica basata su parametri incompatibili con la realtà sarda e, soprattutto, con le particolarità dei comuni dell’interno e dei piccoli comuni. Non cambia nulla dai precedenti interventi, che non hanno attenuato il fenomeno dello spopolamento delle zone interne, anzi lo hanno accentuato. Per elaborare e proporre una reale possibilità di modificare l’organizzazione scolastica in Sardegna – conclude la segreteria regionale del PRC – è necessario un intervento straordinario con solide e consistenti risorse economiche, un Piano Straordinario per la Scuola.»

Ferdinando Pellegrini, Angelo Deidda e Roberto Lallai.

I 28 sindaci dei Comuni che non hanno aderito ad Abbanoa sono stati sentiti in audizione dalla IV commissione del Consiglio regionale.

«Chiediamo che il Consiglio regionale riconosca le buone ragioni di una battaglia che stiamo combattendo da 10 anni, durante i quali abbiamo gestito il servizio idrico con le tariffe più basse della Sardegna, senza chiedere un euro alla Regione – ha detto Angelo Deidda, sindaco di Domusnovas.

«Anche il diritto è dalla nostra parte – ha proseguito Deidda ricordando una sentenza del Consiglio di Stato che ha visto mi Comuni vittoriosi nei confronti dell’Ato, di Abbanoa e della Regione – non è giusto obbligarci a triplicare le tariffe, gravando ancora sui cittadini, solo per finire nel calderone di Abbanoa».

«La nostra non è solo una protesta – ha aggiunto il sindaco di Modolo Omar Hassan – lo abbiamo dimostrato formulando proposte concrete e sostenibili e la dimostrano soprattutto i risultati della nostra gestione; chiediamo perciò al Consiglio regionale un segnale preciso, o nella finanziaria o nel disegno di legge sul servizio idrico».

Il sindaco di Santu Lussurgiu, Emilio Chessa, ha poi sottolineato che «i Comuni non vogliono essere una controparte della Regione; siamo l’esempio virtuoso di una Sardegna dove i Sindaci hanno sulle loro spalle il peso del disagio sociale e della pressione fiscale».

A nome del comune di Ottana, il sindaco Gian Paolo Marras ha messo l’accento sul fatto che «l’autosufficienza dei nostri Comuni è fondata sui conti della gestione che sono perfettamente in ordine, non possiamo dipendere da altri e peggiorare la già difficilissima situazione delle mostre comunità».

Siamo appena usciti dal caos dell’Imu agricola che ci vedeva penalizzati in modo assurdo, ha osservato il sindaco di Paulilatino Giovanni Demartis, «e non possiamo presentarci ai nostri cittadini con l’inasprimento dell’ennesimo tributo, a fronte di un servizio del tutto inefficiente».

Il sindaco di Fluminimaggiore, Ferdinando Pellegrini, infine, ha particolarmente apprezzato la decisione della commissione di ascoltare gli amministratori locali: «E’ la prima volta in tanti anni che troviamo un interlocutore attento ai problemi dei cittadini, quello dell’acqua è un problema cui abbiamo saputo dare una soluzione e non possiamo tornare indietro, soprattutto in questo momento di gravissima crisi dove anche servizi essenziali come diritto allo studio e salute sono a rischio«.

Nel dibattito che è sviluppato al termine degli interventi dei sindaci sono interventi i consiglieri Salvatore Demontis e Giuseppe Meloni del Pd ed Antonello Peru di Forza Italia.

In conclusione, il presidente della commissione Antonio Solinas ha ribadito la volontà unitaria della commissione di concentrare la sua attenzione sulle questioni reali che interessano le comunità. «Il problema non è semplice – ha spiegato – e va approfondito anche dal punto di vista giuridico per poter formulare una proposta solida e sostenibile, soprattutto con riferimento ad alcune parti della normativa nazionale che rendono oggettivamente complessa la separazione netta fra la partecipazione all’ambito ottimale e la gestione del servizio». Il presidente ha comunque assicurato che la commissione formulerà una proposta ed ha invitato i Sindaci a predisporre un documento di dettaglio sull’argomento, anche in previsione di un nuovo incontro.

I Comuni che non hanno aderito ad Abbanoa, in diverse aree della Sardegna, sono 28 per una popolazione complessiva superiore agli 80.000 abitanti. Si tratta di: Aggius, Anela, Arzana, Bessude, Bonarcado, Bottidda, Bultei, Burcei, Burgos, Cheremule, Domusnovas, Esporlatu, Fluminimaggiore, Lotzorai, Modolo, Nuxis, Olzai, Paulilatino, Perfugas, San Vero Milis, Sant’Anna Arresi, Santu Lussurgiu, Serramanna, Seui, Siligo, Sinnai, Teulada e Villagrande Strisaili. Inoltre, sulla base dei dati dell’Autorità per l’energia e di Abbanoa, non ne fanno parte anche i Comuni di Capoterra, Gadoni, Tertenia e Ulassai.

Proseguiranno, anche nel 2015, i progetti di prevenzione ed educazione dedicati ai piccoli: “Prevenire è meglio che curare”, “Vedere è conoscere”, e “Insieme a sei zampe”. I progetti sono organizzati dall’assessorato all’Istruzione e formazione del comune di Carbonia, con la collaborazione delle scuole cittadine, dell’associazione “Amici del Canile” e del Rotary Club Carbonia che, così come previsto dalla convezione di collaborazione con il Comune, ha messo a disposizione le prestazioni professionali gratuite dei propri soci in favore dei più piccoli e delle fasce deboli della popolazione.

Il progetto “Vedere è conoscere”, rivolto agli alluni dell’ultimo anno della scuola primaria, prevede una visita oculistica gratuita per la prevenzione delle patologie visive. Il progetto “Prevenire è meglio che curare” coinvolgerà i bambini della prima classe della scuola primaria in uno screening di prevenzione. Il progetto insegna a mantenere l’igiene della bocca e l’importanza del controllo della crescita e dello sviluppo dell’intero apparato masticatorio, al fine di individuare i problemi e intervenire tempestivamente. Infine, il progetto “Insieme a sei zampe”, rivolto agli alluni della quarta classe della scuola primaria, è finalizzato a sviluppare un rapporto corretto e responsabile con il cane. Il primo progetto a prendere avvio, giovedì 29 gennaio, sarà “Vedere è conoscere”.

«Queste iniziative, già sperimentate negli anni precedenti – dice Lucia Amorino, assessore della Pubblica istruzione dl comune di Carbonia -, rientrano tra le attività promosse dall’Amministrazione Comunale al fine di informare i più piccoli su tematiche di primaria importanza come il rapporto con gli animali e la salute dei propri denti e dei propri occhi.»

Lucia Amorino copia

Emanuele Cani 79 copia

«E’ un fatto sicuramente positivo che l’assessore regionale del Lavoro abbia sottoscritto oggi la convenzione con il ministero del Lavoro e Politiche Sociali.» Lo ascrive, in una nota, Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«Si tratta di un atto necessario perché attraverso questo strumento sarà possibile garantire anche per l’anno 2015 le risorse finanziarie pari ad euro 505.567,92 per il riconoscimento dell’assegno ai 66 lavoratori socialmente utili ancora operanti presso 24 enti locali della Regione Sardegna. Giova ricordare che negli anni il bacino dei lavoratori socialmente utili si è progressivamente ridotto anche grazie a diversi interventi regionali destinati a favorire il ricollocamento e la stabilizzazione occupazionale dei lavoratori attraverso assunzioni nelle Pubbliche amministrazioni, la creazione di autonome iniziative d’impresa e percorsi di accompagnamento alla pensione. Un tassello in più – conclude Emanuele Cani -, frutto anche di un buon lavoro portato avanti dall’amministrazione regionale e in particolare dall’assessorato regionale al lavoro in difesa dei lavoratori.»

Ospedale Brotzu Cagliari 3

Da oggi è possibile prenotare comodamente da casa le visite mediche specialistiche connettendosi al sito cup.sardegnasalute.it in modo completamente gratuito, e visualizzare in tempo reale date e orari disponibili per le visite su tutto il territorio regionale, provincia per provincia con relativi tempi d’attesa previsti e importo dei ticket. È possibile poi annullare l’appuntamento e impostare la stampa della prenotazione.

Si tratta di un servizio alternativo e complementare a quello delle prenotazioni telefoniche e allo sportello. Alla fine della prenotazione on line il cittadino dovrà stampare il promemoria che contiene tutte le informazioni sulla visita medica che dovrà effettuare. Il promemoria serve per il pagamento del ticket sanitario.
«Il messaggio politico che vuole dare la Giunta con l’attivazione di questo sistema è che d’ora in poi nessun sardo si sentirà dire non c’è un posto per visite specialistiche nelle Asl della Sardegna – dice l’assessore della Sanità, Luigi Arru – Vogliamo far funzionare un sistema integrato sull’intero territorio regionale, migliorandolo, man mano che registriamo qualche criticità. Ricordo anche che c’è una App per Android e Apple che permette di misurare i tempi di attesa nei pronto soccorso della Sardegna. La Sardegna si riconferma all’avanguardia – sottolinea l’assessore della Sanità -. E ora vogliamo pubblicizzare il sistema in tutta Italia. Le strumentazioni le abbiamo, bisogna farle funzionare: in pratica, stiamo offrendo a tutti i sardi che hanno la possibilità di muoversi un pool di specialisti all’interno dell’Isola senza dover prendere aerei per andare fuori. I tempi d’attesa? La Sardegna deve entrare negli standard dei Lea nazionali: questo è il mio impegno preciso.»

Il servizio è sempre on line e attivo 24 ore su 24 ogni giorno della settimana, e fornisce in maniera trasparente e precisa al cittadino sia i servizi disponibili che l’agenda di prenotazione del Cup regionale.
Per prenotare on line è necessario avere la ricetta medica (ricetta rossa) e inserire il codice identificativo della prescrizione, sino all’estate 2015, quando sarà diffusa la ricetta dematerializzata: in questo caso per la prenotazione on line sarà sufficiente riportare sul portale delle prenotazioni il codice fornito dal proprio medico di base. Per verificare la corretta prenotazione è possibile contattare il numero 1533 o recarsi presso gli sportelli delle aziende Sanitarie Ospedaliere.
La riservatezza dei dati del cittadino è garantita: è possibile infatti registrarsi al sistema di identity management (IDM) della Regione Sardegna digitando il proprio codice fiscale e la password che viene comunicata a seguito della registrazione IDM. Ancora è possibile collegarsi in modo sicuro inserendo in un lettore di smart card la propria tessera sanitaria dotata di microchip con funzioni di CSN (Carta nazionale dei servizi) e firma digitale. I lettori di smart card sono consegnati gratuitamente dalle Asl.
Il paziente potrà pagare la prestazione medica presso gli sportelli Ticket aziendali, i Totem casse automatiche di alcune aziende sanitarie o alle Poste fornendo il codice fiscale e il numero di prenotazione, oppure on line tramite carte prepagate e l’accreditamento sul portale Postesalute alla voce Ticket.
L’annullamento di una visita o esame specialistico è importante per non congestionare inutilmente le agende di prenotazione e garantire l’efficacia e il buon funzionamento delle liste d’attesa. Disdire una prenotazione è possibile sia on line che tramite chiamata telefonica o allo stesso sportello.

L’assessorato regionale del Lavoro ha pubblicato gli esiti della valutazione relative alle domande presentate il 24 dicembre per gli avvisi Poic fase II del 9/8/2013, del 27 gennaio e del 14 aprile 2014. I Poic prevedono contributi rimborsabili per l’imprenditorialità e/o sgravi fiscali su imposte comunali concessi in base a regolamenti comunali. Ogni beneficiario potrà ricevere un finanziamento compreso tra i 15 mila e i 50 mila euro sotto forma di mutuo a tasso zero, rimborsabile in 60 rate mensili.

Stefano Mameli è il nuovo segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna. Lo hanno deciso i componenti di Giunta dell’Associazione Artigiana, riunitisi a Tramatza.

Mameli, 39 anni, originario di Villaspeciosa, prende il posto di Filippo Spanu, dimessosi 1 anno fa. Laureato in Scienze politiche, il neo segretario regionale è specializzato nell’attuazione di progetti di sviluppo locale e progettazione partecipata.

Tra i vari incarichi ha collaborato con numerose amministrazioni pubbliche regionali e locali, con imprese private, ha lavorato presso il Formez e il comune di Guspini. L’ultimo compito è stato quello di direttore dell’Ente di formazione di Confartigianato.

Il neo segretario, insieme alla presidente regionale, Maria Carmela Folchetti, eletta poco più di un mese fa in sostituzione di Luca Murgianu, avranno il compito di guidare le 7mila imprese artigiane associate a Confartigianato.

Stefano Mameli 2

Teatro Centrale Carbonia copia

Prosegue questa sera, alle ore 21.00, presso il Teatro Centrale di Carbonia, con la proiezione del film “Still life”, la terza edizione della rassegna cinematografica “Identità in transito”, dedicata alle identità che migrano e vivono in transito la propria vita. La rassegna è organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia-Iglesias della Società Umanitaria, con il supporto dell’assessorato della Cultura del comune di Carbonia e in collaborazione con i Circoli del Cinema Arci-Ucca La Gabbianella Fortunata-Luis Brunel e Ficc La Miniera.

“Still life” racconta la storia di John May, un impiegato del Comune incaricato di trovare il parente più prossimo di coloro che sono morti in solitudine. Quando il suo reparto viene ridimensionato a causa della crisi economica, John dedica tutti i suoi sforzi al suo ultimo caso, che lo porterà a compiere un viaggio liberatorio e gli permetterà di iniziare ad aprirsi alla vita… Presentato alla 70ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove ha vinto il premio per la miglior regia nella sezione “Orizzonti”, l’opera di Uberto Pasolini è un film rigoroso, coerente, denso e  profondo nell’immagine e nel senso.

“Identità in transito”, prossime date al Teatro Centrale:

Domenica 1 febbraio – ore 18.00 – “Pride” di Matthew Warchus;

Mercoledì 4 febbraio – ore 21.00 – “Pelo malo” di Mariana Rondón.