19 July, 2024
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Venerdì mattina, per la giornata della memoria, l’associazione Is Sinnus e l’Istituto Comprensivo Taddeo Cossu, con il patrocinio del comune di Teulada, hanno organizzato un incontro con i deportati nei campi di concentramento nazisti Modesto Melis e Fedele Manca, che si svolgerà dalle 10.30 nell’oratorio della Parrocchia Vergine del Carmine.

Dopo il saluto del parroco, don Dino Dore, sono previsti gli interventi di Daniele Serra, sindaco di Teulada; Ferdinando Salis, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo; Salvatore Loi, rappresentante dell’associazione Is Sinnus; Fedele Manca, deportato nel campo di Mappen; Modesto Melis, deportato nel campo di Mauthausen.

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L’assessorato regionale del Lavoro di concerto con il Centro regionale di programmazione, ha costituito un fondo destinato a superare le problematiche costituite dalla difficoltà per i beneficiari dei contributi comunitari di poter accedere alle garanzie fideiussorie richieste dall’amministrazione per l’erogazione di anticipi e, più in generale, dall’impossibilità per il tradizionale mercato del credito e delle garanzie di supportare soggetti svantaggiati, con difficoltà di accesso al credito ed a rischio di esclusione finanziaria.
Le risorse destinate all’attuazione degli interventi dell’avviso pubblicato dal Centro regionale di programmazione per l’accesso al fondo regionale di finanza esclusiva finanziato nell’ambito del Por Fse Sardegna 2007-2013, Asse I “Adattabilità”, Obiettivo specifico c) “Sviluppare politiche e servizi per l’anticipazione e gestione dei cambiamenti, promuovere la competitività e l’imprenditorialità”, ammontano a 5 milioni di euro.
L’assessorato regionale del Lavoro di concerto con il Centro regionale di programmazione, ha costituito un fondo destinato a superare le problematiche costituite dalla difficoltà per i beneficiari dei contributi comunitari di poter accedere alle garanzie fideiussorie richieste dall’amministrazione per l’erogazione di anticipi e, più in generale, dall’impossibilità per il tradizionale mercato del credito e delle garanzie di supportare soggetti svantaggiati, con difficoltà di accesso al credito ed a rischio di esclusione finanziaria.
Potranno presentare domanda di accesso al fondo come soggetti garanti le banche iscritte all’albo e le imprese di assicurazione con sede legale in Italia e iscritte nell’elenco delle imprese autorizzate all’esercizio del ramo cauzioni presso l’Ivaas. Inoltre, potranno beneficiare del fondo le imprese di nuova costituzione, che non abbiano già ottenuto l’anticipazione e siano state selezionate nell’ambito dei seguenti avvisi promossi dall’assessorato regionale del Lavoro:
– europeando concorso di idee;
– promuovidea;
– impresa donna;
– prima progetti d’impresa per i mestieri e l’ambiente.
Le domande potranno essere presentate dal 16 febbraio 2015 e fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

La Giunta regionale ha approvato l’istituzione del Comitato regionale del Fondo per l’occupazione dei diversamente abili, organismo che indica le finalità dei fondi derivati dalle sanzioni degli ispettori ministeriali del lavoro, proposta dall’assessore del Lavoro, Virginia Mura.
Su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, è stato approvato il rinnovo dell’adesione alla sperimentazione del modello Programma di Interventi per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione (P.I.P.P.I.). Promosso dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il programma, finalizzato a prevenire l’allontanamento dal nucleo familiare di bambini e ragazzi a rischio, è finanziato con 125mila euro, di cui 100 mila statali. Sempre dall’assessore Luigi Arru, la proroga di un mese del commissario della casa di cura di Ploaghe.
L’assessore Donatella Spano ha presentato la delibera che autorizza l’utilizzo del personale dell’Ente Foreste della Sardegna per il Progetto Orti sociali e centro di aggregazione naturale del comune di Macomer. Autorizzato inoltre l’esercizio provvisorio del bilancio dell’esercizio 2015 di ARPAS, Agenzia Conservatoria delle Coste ed Ente Foreste. E’ stata approvata, infine, l’intesa con la Capitaneria di Porto di Cagliari sul Piano di gestione dei rifiuti del porto turistico di Marina di Capitana (Quartu Sant’Elena).
E’ stata approvata la delibera portata all’attenzione dell’Esecutivo dall’assessore Claudia Firino che autorizza l’esercizio provvisorio dell’Isre di Nuoro.
Su proposta dall’assessore Cristiano Erriu, è stato ceduto al comune di Alghero a prezzo simbolico il terreno in cui ubicare un’area sosta temporanea per camper e roulotte, per far fronte all’emergenza rom.
Presentata dall’assessore Paolo Maninchedda è stata approvata, a seguito della legge di riordino dell’Ente in Consiglio regionale, la proroga dell’incarico al Commissario straordinario dell’Enas.

 

Palazzo della Regione 1 copia

È stato avviato oggi il confronto fra gli assessorati della Programmazione e Bilancio e degli Enti locali con Anci e Cal sulla manovra finanziaria per il 2015 e, più in generale, su temi come il Patto verticale incentivato, l’abbattimento dei debiti, l’utilizzo dei residui di liquidità. I presidenti di Anci, Piersandro Scano, e Cal, Giuseppe Casti, hanno chiesto all’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci di approfondire i temi della programmazione unitaria, della programmazione territoriale e della spesa dei fondi europei: al termine dell’incontro, durato circa due ore, è stato fissato un nuovo appuntamento per lunedì prossimo 2 febbraio, alle 15, per discutere di quei temi specifici.

«È stato un confronto utile, che ci ha consentito di avviare un percorso e affrontare molti argomenti importanti per la Regione e gli Enti locali – dice l’assessore Paci -. Abbiamo parlato di patto verticale incentivato, dell’uso delle riserve erariali per abbattere i debiti, del mutuo che contrarremo con la prossima finanziaria ma anche del difficile momento economico che stiamo vivendo e che impone rigore assoluto nelle scelte pur nell’ottica dello sviluppo. Abbiamo anche parlato della possibilità di portare tutta la Finanza locale in capo alla Regione ma con un sistema che, modificando lo Statuto, dia precise garanzie alla Regione stessa.»

«Abbiamo con oggi iniziato l’interlocuzione sulle nostre proposte di modifica alla legge finanziaria. Il confronto si svolge, come abbiamo avuto modo di sottolineare con forza nella giornata di ieri in clima di forte cooperazione istituzionale, dettata anche dalla gravità del momento – dicono i presidenti di Anci Scano e Cal Casti –. Ci sono naturalmente punti di non condivisione, noi abbiamo rappresentato con forza le esigenze finanziarie degli enti locali, anche se comprendiamo di sicuro le difficoltà della finanza regionale, le stesse che viviamo noi quotidianamente. Abbiamo anche sollevato una serie di problematiche relative alla legge di stabilità nazionale, che continua a persistere nella linea dei tagli alle Regioni e ali Enti locali, e altri importanti problemi, dalle risorse per gli Enti locali alla dotazione del fondo unico, dalla copertura finanziaria per il piano verticale incentivato alle risorse per il sociale a partire dal fondo per la non autosufficienza e le povertà estreme. La discussione continua». 

Secondo l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, nell’incontro di oggi «è stata confermata la volontà comune di gestire in modo convergente tutte le tematiche e i problemi di natura istituzionale, contabile, di programmazione economica e di sviluppo in modo coordinato ai diversi livelli istituzionali, che vedano la Regione e i Comuni marciare di pari passo pur nella difficoltà dei problemi e nelle rispettive differenti posizioni».

Raffaele Paci 12 copia

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, ha istituito un Fondo rischi da 25 milioni di euro, finanziato dalla Sfirs, per intervenire negli investimenti di rischio delle piccole e medie imprese sarde. L’obiettivo è accrescere la competitività delle aziende interessate: si punterà soprattutto sulle imprese capaci di fare filiera (dunque di guidare anche tanti piccoli imprenditori che fanno rete, per esempio nel settore dell’agroalimentare, potranno ricevere benefici) e fortemente orientate all’internazionalizzazione, e si daranno risposte concrete al sistema produttivo sardo, potenziandolo per favorire l’occupazione. I settori prioritari di intervento saranno agroalimentare, turismo, energia sostenibile, logistica e trasporti, biomateriali. I finanziamenti dovranno essere restituiti a tassi di mercato in tempi molto lunghi, fino a dieci anni, e saranno integrati da cofinanziamenti di mercato. Oggi la Giunta ha approvato gli atti di indirizzo, entro 15 giorni sarà messo a punto il regolamento, dunque, il Fondo sarà ufficialmente operativo a fine febbraio.

«Considerando il protrarsi della crisi economica è necessario utilizzare tutti gli strumenti che la Regione ha a sua disposizione, nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria, per rafforzare il patrimonio delle imprese sarde sane, strumenti di equity o quasi equity alternativi al tradizionale indebitamento bancario – dice l’assessore Paci -. Insomma, se un’impresa sarda vuol fare piani di investimento ma ha difficoltà ad accedere al credito, noi ci affianchiamo al privato in modo da consentirgli di realizzare quell’investimento. In seguito valuteremo anche la possibilità di rafforzare l’intervento regionale con le risorse comunitarie del Por Fesr 2014-2020 per la creazione di ulteriori strumenti di ingegneria finanziaria, anche per il finanziamento del rischio. La Regione è dunque in prima linea a supporto delle imprese sarde e per rilanciare, pure con l’attrazione di investimenti esterni, un’economia da troppo tempo paralizzata. Bisogna fare in fretta e dare risposte alla società sarda, creando presupposti e condizioni favorevoli a generare subito nuovi posti di lavoro».

«Il finanziamento delle piccole e medie imprese sarde che intendono promuovere un piano di sviluppo industriale era considerato una delle azioni strategiche – per garantire il supporto al mondo produttivo – già nel Programma Regionale di Sviluppo 2014-2019, approvato dalla Giunta Pigliaru a ottobre scorso. Quella approvata oggi è una delibera importante e molto innovativa – conclude il vicepresidente della Regione -. Iniziamo a dare concretamente attuazione al programma di intervento a favore delle imprese inserito proprio nel Prs».

Dal 27 gennaio 2015 è disponibile nello speciale web Piano Sulcis della Regione Sardegna l’aggiornamento sullo stato di attuazione del Piano Straordinario per il Sulcis siglato con il Protocollo d’Intesa del 13 novembre 2012 tra Governo, Regione e Amministrazioni locali competenti per territorio.
Il rapporto, curato dal Coordinamento regionale del Piano, guidato da Tore Cherchi, delinea per macroprogrammi la stato delle attività portate avanti nell’ambito del Piano.

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Per combattere i disturbi neuropsichici dell’adolescenza e dell’infanzia in Sardegna nasceranno due centri di assistenza residenziale e semiresidenziale.
«Sono sempre più diffuse le malattie neuropsichiche, come ad esempio i disturbi dell’alimentazione tra i giovanissimi – ha detto l’assessore della Sanità, Luigi Arru – l’ultimo caso in Sardegna di morte per anoressia testimonia l’urgenza di un intervento ormai non più procrastinabile. Le famiglie dell’isola che si trovano a dover far fronte a problemi di questa natura devono avere la possibilità e gli strumenti per curare i propri figli senza dover stravolgere le proprie vite trasferendosi in altre città. Per questo motivo la Giunta ha dato inizio a un percorso per l’apertura di due centri che affrontino il problema gravissimo della carenza di strutture residenziali per i minori con disturbi psichiatrici nell’età evolutiva e per la formazione del personale attraverso il tutoraggio». 
Con la delibera approvata il 29 dicembre 2014, approvata dall’Esecutivo, si individuano in Sardegna per la prima volta due sedi DCA (disturbi del comportamento alimentare) e si stabilisce che le Asl provvedano alla definizione del fabbisogno di prestazioni residenziali e semiresidenziali secondo le tipologie di assistenza necessarie.
«Verrà così avviato – ha concluso l’assessore Arru – il processo di riqualificazione dei centri residenziali e semiresidenziali della salute mentale che porterà entro il 2015 all’accreditamento di strutture pubbliche e private secondo le tipologie di assistenza previste. In questo modo cerchiamo di essere il più vicini alle famiglie che ogni giorno si trovano a dover affrontare questi problemi, garantendo una assistenza di qualità nella loro terra.»

«Con la revisione delle tabelle sull’Imu agricola a pochi giorni dalla scadenza del pagamento, il Governo ha penalizzato due volte la Sardegna: introducendo una nuova tassa che colpisce soprattutto i piccoli Comuni e rivolgendo ai giovani il devastante messaggio che fanno bene ad abbandonare per sempre la terra.»

Lo ha detto Eugenio Lai, vice presidente del Consiglio regionale.

«Per i piccoli Comuni, quelli di montagna e quelli lontani dalle aree urbane che in Sardegna sono la maggioranza e dove ancora l’agricoltura mantiene una presenza significativa, non saranno certo i magri introiti dell’Imu a riequilibrare i tagli delle recenti manovre dello Stato che hanno ridotto all’osso i loro bilanci ed i servizi per la comunità. Anzi, in un quadro economico sempre più debole, si allargherà ancora di più la distanza fra cittadini e istituzioni.

Nel merito, inoltre, il provvedimento non è solo ingiusto perché provoca evidenti disparità di trattamento con due Comuni vicini, come ad esempio Nurallao e Genoni, dove vengono applicate aliquote diverse – aggiunge Lai -, ma legittima le distorsioni di un sistema che, in qualche modo ed in certe aree dell’Isola, considerava sovrapponibili le zone costiere e quelle montane.»

«Un meccanismo perverso che si sarebbe potuto evitare nella nostra Regione, applicando la legge n° 12 e non i parametri dall’Istat, come ha scelto di fare il Governo – sottolinea ancora il vice presidente del Consiglio regionale -. Su questo punto, in particolare, ritengo che la Regione debba far sentire la sua voce sollevando, se necessario, anche un conflitto di attribuzioni davanti alla Corte Costituzionale.

Bisogna fare ogni sforzo, in altre parole, per ridurre al massimo l’impatto negativo di questa misura in Sardegna, voltando rapidamente pagina rispetto ad un provvedimento che appare un vero e proprio concentrato di cattiva politica, accanimento burocratico, iniquità e scarsa considerazione per un settore primario come l’agricoltura che può dare un contributo importante alla ripresa dell’economia della Sardegna – conclude Eugenio Lai, dove tutto è più difficile per il deficit infrastrutturale ed i maggiori costi di produzione: non c’era proprio bisogno dell’ennesimo inasprimento fiscale.»

Il Consiglio comunale di Carbonia ha approvato ieri il nuovo piano finanziario della Gestione del Servizio dei Rifiuti.

«Il nuovo Piano Finanziario – commentano Cinzia Grussu, segretaria cittadina del PD e i segretari dei circoli Giuseppe Aru, Fulvio Cabiddu e Marco Murru – determina una sostanziale riduzione della TARI nella misura di circa il  15%, che per l’anno 2015 si applicherà su 8 mesi di tassazione, e per il 2016 e seguenti coprirà tutto l’anno, dunque con un risparmio più evidente nella bollettazione, che riteniamo sia un punto cardine di tutto il nuovo impianto. Un risparmio dettato dalla riduzione del costo base complessivo del capitolato al quale si aggiungerà il ribasso d’asta nella gara d’appalto.»

«Per conseguire la necessaria riduzione del costo è stata sostenuta e gestita una rimodulazione del servizio che conosciamo – aggiungono i quattro esponenti del PD -. L’amministrazione per l’esperienza pregressa nella gestione del servizio di questi anni, e tenendo conto dell’esperienza e delle testimonianze dei cittadini raccolte nelle assemblee pubbliche, ha valutato di inserire nel nuovo capitolato importanti modifiche rispetto al precedente. Avremo una riduzione nel ritiro delle frazioni differenziate riciclabili (Carta, Vetro, Plastica) che passerà ad una frequenza quindicinale; verrà incrementato l’orario di apertura dell’Ecocentro Comunale a 36 ore settimanali; sarà istituito il servizio di Ecocentro mobile nelle due Frazioni maggiori; saranno dislocate in Città delle fontane dell’acqua che contribuiranno pertanto alla diminuzione della produzione del rifiuto-plastica e dodici isole ecologiche due delle quali sperimentali con tessera magnetica; è previsto nel capitolato un punteggio per il ritiro degli oli esausti da cucina e per la videosorveglianza, per citare alcuni punti principali. Altre voci rimarranno invariate come il ritiro trisettimanale della frazione umida, il ritiro settimanale della frazione residua indifferenziata, e soprattutto è garantito il mantenimento dei livelli occupazionali di 47 unità lavorative per far fronte al servizio, che riteniamo fondamentale.«

I segretari del Partito Democratico di Carbonia concludono sottolinenando il buon lavoro svolto da tutti i soggetti che hanno partecipato alla definizione di questo progetto: cittadini, consiglieri comunali, assessori, Sindaco e staff tecnico del Comune.

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Nuove scoperte e nuove sfide attendono, anche quest’anno, i “delfini guardiani” di La Maddalena: da pochi giorni, infatti, è ripartito, per oltre 70 giovanissimi, l’omonimo progetto di educazione ambientale, ideato da Marevivo e organizzato dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena.

Pronti e impazienti di imparare come proteggere il proprio territorio, gli studenti delle scuole primarie di Moneta e Palau, con la guida degli operatori Marevivo, hanno già “macinato” la prima tappa di questo percorso didattico, che, a giugno, li porterà a conseguire il brevetto di “delfino guardiano dell’isola”: l’esplorazione delle Fortezze sul mare.

Le classi coinvolte – le due quarte elementari di via Carducci, la terza elementare di Moneta e la quinta elementare di Palau – hanno, infatti, visitato la fortificazione di Candeo, struttura con funzione di batteria antinave, che risale alla seconda guerra mondiale, periodo storico che ha lasciato segni profondi.

Partiti dalla “Casa di Casula”, i futuri “delfini guardiani” hanno percorso il sentiero che attraversa tutta la ricca vegetazione a macchia mediterranea tipica dell’isola di Caprera e, dopo circa 1 km, sono giunti ai primi caseggiati del forte. Lì, osservando la stazione di tiro, sono stati al centro della spiegazione e delle domande dei bambini i segreti dell’ingegneria militare dell’epoca, le caratteristiche del granito, di cui tutto l’arcipelago si compone, e persino il vecchio, ormai sconosciuto strumento del telemetro.

Nei prossimi mesi sono in programma diverse tappe – dal sea watching all’osservazione della migrazione degli uccelli – che coinvolgeranno anche la Marina Militare, la Capitaneria di Porto e le associazioni sul territorio.

L’obiettivo del progetto “Delfini Guardiani” – che coinvolge le isole del Giglio, Capri, Ischia, Ponza, Lampedusa e Linosa e, da due anni, La Maddalena – è formare piccole eco sentinelle attive nella salvaguardia del proprio territorio, attraverso la conoscenza della storia, della cultura e, soprattutto, dell’ambiente in cui i ragazzi vivono.

«Negli ultimi anni l’esperienza dei “Delfini Guardiani” sta crescendo fino a creare un vero e proprio network per la tutela ambientale, perché solo una coscienza diffusa, che parta proprio dai più giovani, può provocare un cambiamento di rotta, indispensabile per proteggere un territorio tanto prezioso e fragile come le piccole isole del nostro Paese», afferma Rosalba Giugni, presidente di Marevivo.

«L’educazione ambientale nelle scuole rappresenta un punto qualificante dell’offerta dell’Ente Parco – spiega il presidente Giuseppe Bonanno –. Questa collaborazione avviata lo scorso anno con Marevivo si inserisce perfettamente nelle attività che il Parco  svolge quotidianamente per tutta la comunità di La Maddalena».

«Dopo il successo del primo anno, continuiamo questo progetto con Marevivo anche con maggiore entusiasmo – commenta il direttore del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, Ciro Pignatelli -. Far scoprire ai giovani studenti particolarità del proprio territorio rendendoli consapevoli dell’importanza della tutela ambientale è un percorso che va avviato sin dalla tenera età. Le attività svolte in gruppo mirano sostanzialmente alla crescita del singolo, per formarlo ad una coscienza civica che sia da esempio anche nei confronti degli adulti.»